IX Commissione
Trasporti, poste e telecomunicazioni
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
Commissione IX (Trasporti)
Comm. IX
TESTO AGGIORNATO AL 12 APRILE 2022
Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – anno 2021. Doc. CCLXIII, n. 1 (Seguito dell'esame e rinvio) ... 266
ALLEGATO 1 (Nuova proposta di risoluzione della relatrice) ... 272
Proposta di nomina dell'arch. Giuseppe Leoni a presidente dell'Aero Club d'Italia. Nomina n. 109 (Seguito dell'esame e rinvio) ... 269
5-07158 Baldelli: Misure di segnalazione straordinaria temporanea nei casi di restrizione dei criteri di accessibilità e percorrenza di corsie preferenziali ... 270
ALLEGATO 2 (Testo integrale della risposta) ... 275
5-07703 Barbuto: Accesso ai percorsi di diagnosi e cura dell'OSAS (sindrome delle apnee ostruttive nel sonno), anche finalizzati a prevenire gli incidenti stradali e sul lavoro ... 270
ALLEGATO 3 (Testo integrale della risposta) ... 276
RELAZIONI AL PARLAMENTO
Mercoledì 6 aprile 2022. — Presidenza del vicepresidente Paolo FICARA, indi della presidente Raffaella PAITA.
La seduta comincia alle 14.35.
Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – anno 2021.
Doc. CCLXIII, n. 1.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame della relazione all'ordine del giorno, rinviato da ultimo nella seduta del 29 marzo.
Elisabetta Maria BARBUTO (M5S), relatrice, illustra una nuova proposta di risoluzione, riformulata rispetto a quella avanzata nella seduta del 29 marzo con un'aggiunta nelle premesse relativa alla relazione della Corte dei conti pervenuta il 29 marzo 2022 (vedi allegato 1).
Simone BALDELLI (FI) fa presente che rispetto al testo della risoluzione proposta sono state avanzate delle osservazioni e invita la relatrice a tenerne conto ai fini di un ulteriore approfondimento. In particolare, quanto all'impegno sub a), manifesta rilevanti perplessità sulla trasformazione in strutturali degli interventi previsti dal PNRR, che è per definizione un piano temporalmente delimitato. Sottolinea poi la vaghezza del termine «interventi», di cui non viene esattamente definita la natura. Ancora, osserva che le somme destinate nel PNRR agli enti locali – tra l'altro a fondo perduto – sono di provenienza europea e non si capisce dunque chi dovrebbe metterle una volta esaurito il PNRR, qualora venissero rese stabili.
In definitiva, stante anche l'assenza del Governo, propone un rinvio della votazione. Conclude rilevando che, qualora parte delle risorse stanziate non venisse utilizzata, essa dovrebbe essere destinata per ridurre le spese dei cittadini, ad esempio quelle relative ai costi fissi in bolletta per le energie rinnovabili. L'obiettivo dovrebbe essere quello di diminuire l'imposizione fiscale, non certo di porre le premesse per aumentarla.
Elena MACCANTI (LEGA) concorda sulla necessità di discutere il testo della proposta di risoluzione ma di posticiparne la votazione. Manifesta soddisfazione per gli impegni di cui alla lettera c) e d), il secondo dei quali tra l'altro risulterebbe di grande aiuto per portare a compimento la linea ferroviaria Torino-Lione. Condivide invece le perplessità del collega Baldelli quanto all'impegno sub a), specialmente per l'ambito della mobilità sostenibile. Per l'impegno di cui alla lettera f), infine, propone di inserire anche una proposta di modifica dell'indice di vulnerabilità nella ripartizione delle risorse, che in precedenti occasioni si è rivelato penalizzante per i comuni del Nord (si veda il caso del decreto-legge c.d. energia). In tal senso potrebbero essere ripresi i rilievi già formulati dalla Commissione bilancio; ciò senza intaccare il vincolo di destinazione del 40 per cento dei fondi non utilizzati.
Edoardo RIXI (LEGA), quanto alla tematica in ultimo sollevata dalla collega Maccanti, dichiara di condividere la preoccupazione e propone di introdurre il principio che i fondi debbano essere erogati solo per progetti immediatamente cantierabili. Il rischio che paventa è che, come già accaduto con i fondi strutturali europei, buona parte delle risorse risultino inutilizzate e in tal caso le regioni meno strutturalmente capaci di realizzare le opere potrebbero determinare un blocco nell'erogazione delle risorse per tutti.
Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) ringrazia la relatrice per il lavoro svolto e rileva come il testo della proposta di risoluzione risulti molto equilibrato.
Dichiara poi di comprendere l'esistenza di questioni ancora aperte, ma di voler sgombrare il campo da pregiudizi: chi ha meno utilizzato i fondi sono non le regioni meridionali, bensì le amministrazioni centrali, specie negli ultimi anni; il vero tema, aggiunge, è se effettivamente i fondi siano stati spesi in funzione di sviluppo o no.
Rispondendo ancora al collega Baldelli, afferma che è sì vero che il PNRR ha un orizzonte temporalmente delimitato, ma che esso ha comportato un cambiamento di «filosofia»: oggi, sempre più spesso, viene messa a gara non solo la realizzazione dell'opera, ma anche l'avvio della sua gestione. È un principio che si augura venga conservato per la futura programmazione. Quanto al sostegno ai comuni, essi hanno subito dei tagli così rilevanti che molto spesso di trovano oggi nella materiale impossibilità di effettuare i progetti.
Elena MACCANTI (LEGA) propone di emendare il testo di cui alla lettera f) introducendo quanto deliberato dalla Commissione Bilancio; insiste però che occorre rimandare la deliberazione.
Diego DE LORENZIS (M5S) si complimenta con la relatrice per il lavoro svolto. Fa notare alla collega Maccanti che quasi tutti i comuni sono attualmente sotto organico: ad esempio il suo comune dovrebbe avere 700 dipendenti e ne ha solo 350; né le ultime assunzioni sono riuscite a colmare le necessità esistenti. Gli sembra dunque molto opportuno l'impegno sub c).
Mauro ROTELLI (FDI) nota con favore che all'impegno di cui alla lettera g) si ritrova il tema della portualità, riprendendo quanto previsto dalla proposta di risoluzione del gruppo Fratelli d'Italia alla lettera b). Sottolinea però l'importanza di sostenere la portualità del Mezzogiorno riprendendo anche l'impegno di cui alla lettera c) della proposta di Fratelli d'Italia: si tratta di piattaforme logistiche di grande pregio, che nella situazione geopolitica conseguente alla guerra in Ucraina possono avere una rilevanza determinante nel modificare l'asse dei trasporti verso Sud.
Paolo FICARA (M5S) ringrazia in primo luogo la relatrice per il lavoro svolto. Quanto all'impegno sub c), il problema della carenza di competenze e personale nei locali non ha ormai più localizzazione geografica, anche se interessa di più il Mezzogiorno: ci vorrà molto tempo per recuperarla e il PNRR scade nel 2026.
Quanto al problema evocato nell'impegno di cui alla lettera f), ricorda che quanto alla rigenerazione urbana a trovarsi in difficoltà erano stati soprattutto i comuni del Nord, e il legislatore è intervenuto per sanare tale situazione. Esattamente all'opposto era andata con il PIN qualità dell'abitare: in quel caso, la percentuale di ammissione dei comuni del Sud era stata appena del 34 per cento. Sottolinea che lo Stato non deve voltare la testa dell'altra parte: qualora gli enti locali non siano in grado di utilizzare i fondi non può lavarsene le mani e destinarli altrove, bensì deve intervenire attivamente sostituendosi agli enti stessi.
Raffaella PAITA, presidente, conviene con la collega Maccanti che, non essendo presente il Governo, la Commissione non è in grado di votare. Aggiunge di aver seriamente protestato con il Ministero, giacché il PNRR è un atto di assoluta rilevanza.
Carmela GRIPPA (M5S) propone di sospendere la seduta e di votare alle ore 18, subito dopo la discussione delle interrogazioni convocata per il pomeriggio.
Raffaella PAITA, presidente, suggerisce invece di rinviare, perché l'assenza del Governo mette la relatrice nella condizione di affinare ulteriormente il testo.
Avanza poi un'osservazione a sua volta: quanto alle aziende del trasporto pubblico locale, è preoccupata dalla possibilità che per poca solidità finanziaria non siano in condizione di acquistare i mezzi elettrici previsti dal PNRR. Propone dunque o una riforma complessiva del trasporto pubblico locale oppure di istituire stazioni appaltanti uniche fra più aziende.
Edoardo RIXI (LEGA) sottolinea la necessità di fare avere al Governo il nuovo testo della proposta di risoluzione con anticipo, in modo che esso possa effettuare l'istruttoria in tempo utile.
Raffaella PAITA, presidente, rispondendo al collega Rixi, puntualizza che l'assenza del Governo di oggi non è ascrivibile a un ritardo nella trasmissione del testo, che è stato inviato al Governo la settimana scorsa e risulta altresì pubblicato in allegato al resoconto della Commissione del 30 marzo. Ad ogni modo, quello della tempestività nelle comunicazioni all'Esecutivo è a suo avviso un buon principio che la Commissione è chiamata a rispettare ai fini dell'approvazione della risoluzione nel corso della prossima settimana.
Elisabetta Maria BARBUTO (M5S), relatrice, protesta di aver spedito il testo della proposta di risoluzione al Governo per tempo e di aver anche sollecitato i colleghi ad avanzare le osservazioni prima di questa seduta. Ricorda peraltro come uno dei pilastri del PNRR sia la coesione ed il recupero del divario esistente fra territori; l'indice di vulnerabilità sociale e materiale aveva inoltre rilevanza solo per una determinata categoria di bandi. Ciò detto, manifesta la massima disponibilità.
Raffaella PAITA, presidente, sollecita i commissari a deliberare entro la prossima settimana.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.20.
ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 6 aprile 2022. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA.
La seduta comincia alle 15.20.
Proposta di nomina dell'arch. Giuseppe Leoni a presidente dell'Aero Club d'Italia.
Nomina n. 109.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nella seduta del 23 marzo.
Raffaella PAITA, presidente, ricorda che nella seduta del 30 marzo ha avuto luogo l'audizione dell'architetto Giuseppe Leoni.
Comunica che il Presidente della Camera ha disposto la proroga di 10 giorni del termine per l'espressione del parere, come richiesto dalla Commissione.
Edoardo RIXI (LEGA) rimarca il fatto che tutte le precedenti proposte di nomina del Presidente dell'Aero Club d'Italia non sono state sottoposte al parere delle Commissioni parlamentari, chiedendosi come mai in questa occasione il Governo abbia ritenuto di richiedere il parere.
Roberto ROSSO (FI), relatore, mette in evidenza l'assoluta necessità di un'interlocuzione con il Governo riguardo una serie di questioni relative alla proposta di nomina in esame.
In primo luogo, sottolinea, come già ricordato nella relazione introduttiva, che non risultano ancora trasmessi al Parlamento i prescritti concerti sulla proposta di nomina. Rileva che si tratta probabilmente solo di una questione burocratica, dato che i concerti sono un presupposto necessario per la richiesta del parere parlamentare, ribadendo comunque l'esigenza che il Governo provveda quanto prima alla trasmissione alla Commissione.
Allo stesso modo, ritiene necessario un chiarimento da parte del Governo circa le ragioni per cui, in occasione delle precedenti nomine, come già evidenziato dal collega Rixi, le Commissioni parlamentari non siano state investite della questione.
Il Governo dovrebbe inoltre fornire una risposta circa la questione, sollevata anche da numerose mail che in questi giorni stanno pervenendo ai membri della Commissione, dell'adeguamento dello statuto dell'Aero Club d'Italia alla normativa vigente per le federazioni sportive nazionali e le discipline sportive associate.
Chiede pertanto un rinvio della discussione al fine di acquisire i necessari chiarimenti da parte del Governo, ricordando comunque che, anche con la proroga disposta dal Presidente della Camera, il termine per l'espressione del parere scade il 14 aprile.
Diego DE LORENZIS (M5S) si associa alle richieste del relatore e ritiene opportuno fornire qualche puntualizzazione di metodo. Ritiene innanzitutto che la mancata trasmissione alle Camere delle precedenti proposte di nomina ai fini dell'espressione del parere da parte delle competenti Commissioni sia da attribuire ad una dimenticanza o ad una distrazione del Governo. Nel ricordare che l'attività dell'Aero Club d'Italia è sottoposta alla vigilanza, oltre che del CONI, della Presidenza del Consiglio e di ben quattro Ministeri, ritiene che a rispondere sulle questioni sollevate in ordine alla deroga da parte dello statuto dell'Aero Club alla normativa vigente per le federazioni sportive nazionali e alla legittimità della candidatura a presidente dell'architetto Leoni debba essere non il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, ma la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Edoardo RIXI (LEGA), ribadendo come per le precedenti nomine non sia stato richiesto il parere delle competenti Commissioni parlamentari, si domanda se in questo caso qualcuno non abbia deciso, attesa la complessità della questione, di scaricare la responsabilità sul Parlamento. Chiede dunque se non vi sia una discrezionalità sulla trasmissione delle proposte di nomina, ritenendo molto utile che le Commissioni possano pronunciarsi anche sulle nomine nelle aziende di Stato, quali ad esempio Ferrovie dello Stato.
Raffaella PAITA, presidente, fa presente che la legge n. 14 del 1978 prevede l'espressione del parere delle Commissioni parlamentari sulle nomine dei presidenti degli enti pubblici, quale certamente è l'Aero Club d'Italia; quest'ultimo oltretutto ha uno stato giuridico del tutto assimilabile a quello dell'Automobile Club d'Italia (ACI), sulla nomina del cui presidente le Commissioni parlamentari si sono sempre espresse. Ritiene pertanto corretto che il Governo abbia ritenuto di procedere alla trasmissione alle Camere della proposta di nomina, non conoscendo peraltro le motivazioni per le quali in passato ciò non sia avvenuto. Su questo punto ritiene ineludibile un chiarimento da parte del Governo. Per quanto riguarda invece le aziende di Stato richiamate dal collega Rixi, rileva che in quel caso si tratta non di enti pubblici ma di società di natura privatistica, sua pure a totalmente o prevalente partecipazione pubblica, in quanto tali non rientranti nell'ambito di applicazione della legge n. 14 del 1978; per sottoporre le nomine relative a quelle società al parere parlamentare sarebbe dunque necessaria una modifica normativa.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, auspicando che il Governo, già sollecitato in tal senso, possa quanto prima riferire in Commissione sulle questioni poste.
La seduta termina alle 15.35.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 6 aprile 2022.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.35 alle 15.40.
INTERROGAZIONI
Mercoledì 6 aprile 2022. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA. – Interviene, da remoto, il viceministro per le infrastruttura e le mobilità sostenibili, Alessandro Morelli.
La seduta comincia alle 18.05.
5-07158 Baldelli: Misure di segnalazione straordinaria temporanea nei casi di restrizione dei criteri di accessibilità e percorrenza di corsie preferenziali.
Il viceministro Alessandro MORELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Simone BALDELLI (FI), replicando, rileva come nella risposta del viceministro vi siano delle buone novità: in particolare, la modifica del codice della strada e una regolamentazione ove sia prevista una segnaletica straordinaria ed efficace, certamente necessaria per evitare casi eclatanti come quello registratosi in Via del Portonaccio. Si tratta naturalmente, riconosce, di un caso singolo, ma che assume un significato a livello nazionale: 300.000 multe rappresentano un numero spropositato e inaccettabile. È una vicenda emblematica, anche perché la Cassazione ha dato ragione al comune di Roma contro i ricorrenti. Grazie invece all'attività svolta dal Parlamento, è stato possibile comprendere che occorre mettersi nella condizione di evitare casi come questo e che è indispensabile una regolamentazione che tuteli in primis gli utenti della strada.
5-07703 Barbuto: Accesso ai percorsi di diagnosi e cura dell'OSAS (sindrome delle apnee ostruttive nel sonno), anche finalizzati a prevenire gli incidenti stradali e sul lavoro.
Il viceministro Alessandro MORELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Elisabetta Maria BARBUTO (M5S), replicando, ringrazia naturalmente il Governo per la risposta, ma non può che sottolineare che molti degli elementi presenti in essa fossero già ricompresi all'interno del testo dell'interrogazione. Si aspettava qualche spunto in più; anche perché a novembre è stato approvato il Piano nazionale per la sicurezza stradale e il Ministro Giovannini in quell'occasione ha fortemente sottolineato il tema della riduzione dell'incidentalità, che si verifica a volte non solo per la scorrettezza da parte dei conducenti ma anche per la presenza di patologie, specialmente per categorie fortemente a rischio come gli autotrasportatori. Dalle risultanze del tavolo tecnico si augura emerga la necessità di istituire controlli sotto questo profilo, anche ai fini del rilascio della patente. Conclude ringraziando il viceministro per la disponibilità dimostrata e auspicando che l'interlocuzione in proposito possa continuare.
La seduta termina alle 18.20.
ALLEGATO 1
Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – anno 2021. Doc. CCLXIII, n. 1.
NUOVA PROPOSTA DI RISOLUZIONE DELLA RELATRICE
La Commissione Trasporti,
vista la relazione del Governo trasmessa ai sensi dell'articolo 2, comma 2, lettera e), del decreto-legge n. 77 del 2021 (Doc. CCLXIII, n. 1) ed esaminate le parti di competenza;
uditi la relatrice, on. Barbuto, nella seduta del 15 febbraio 2022 e il dibattito svoltosi nella seduta del 29 marzo 2022;
vista la relazione della Corte dei conti, pervenuta il 29 marzo 2022 e considerate le osservazioni di cui alle pagine 110 e seguenti in ordine all'attuazione dei progetti d'investimento analizzata attraverso l'esame dei bandi pubblicati;
considerato che:
la relazione governativa si riferisce all'attuazione del PNRR al 31 dicembre 2021 e, dunque, al pagamento della prima rata dei fondi destinati all'Italia;
al riguardo, giova rammentare che la Missione 3 del PNRR porta per investimenti per infrastrutture e mobilità sostenibile complessivamente 25,4 miliardi di euro;
le risorse sono divise su diverse componenti, la principale delle quali è destinata a interventi sulla rete ferroviaria (si tratta della componente 1, che porta 24,7 miliardi di euro);
vi sono poi 630 milioni di euro di investimenti per la componente 2 inerente all'intermodalità e alla logistica;
nella Missione 2, intitolata alla «Rivoluzione verde e transizione ecologica», la componente 2 interessa la Commissione Trasporti, perché è dedicata all'energia rinnovabile, all'idrogeno e alla mobilità sostenibile;
la maggior parte degli investimenti consiste in opere il cui soggetto attuatore è il MIMS, che deve procedervi previa pubblicazione di bandi per le relative gare d'appalto;
pertanto, allo stato attuale, la Commissione Trasporti può esprimere considerazioni generali e di metodo, che possono costituire l'ispirazione di fondo dell'azione amministrativa di attuazione del PNRR;
si pongono, in questo contesto ed in particolare, tre questioni:
a) la tempestiva attuazione degli investimenti previsti in ciascuna componente, il ruolo delle amministrazioni locali e la necessità che con esse sia mantenuto un dialogo e un sostegno costanti;
b) la prevenzione dell'influenza e dell'infiltrazione di interessi illeciti e criminali nei lavori e nei servizi;
c) il rispetto del criterio della distribuzione territoriale, in virtù del quale – a consuntivo – l'attuazione del PNRR deve contribuire alla riduzione del divario Nord-Sud;
quanto al punto a), occorre che i soggetti attuatori operino nel pieno rispetto della tempistica prevista dal PNRR, secondo il Codice degli appalti e, comunque, in conformità alle migliori pratiche amministrative e tecniche, anche coinvolgendo le comunità locali e l'ANCI nella realizzazione dei singoli progetti. A tal proposito, come anche evidenziato da E. Zanchini, sulla rivista Il Mulino, il PNRR inverte una tendenza di tagli ai trasferimenti agli enti locali che si era consolidata nei decenni passati. L'opportunità di nuovi finanziamenti non dev'essere, pertanto, sprecata. A tal proposito si deve, quindi, avere cura di rispettare il termine perentorio del 2026 coniugando la celerità con la qualità degli interventi e, nel contempo, approfittare dell'occasione, facendo tesoro di questa esperienza fuori dall'ordinario, per avviare un rilancio delle politiche pubbliche in senso durevole. Ed in particolare garantire per il futuro ed al di là dell'orizzonte temporale delineato dal PNRR, un ruolo di programmazione statale che non prescinda da una continua interlocuzione con i comuni al fine di realizzare una mobilità urbana veramente sostenibile e una riqualificazione effettiva delle periferie. Sotto questo profilo, molte delle opere che riguardano le realtà urbane (si pensi agli investimenti della Missione 2, componente 2, sul trasporto rapido di massa e sul rinnovo dei trasporti regionali e, ancora, sul rinnovo della flotta degli autobus) possono concorrere a migliorare la qualità della vita e a ridurre le differenze tra centro e periferia;
sempre al riguardo del punto a), è opportuno valutare in tutte le sedi la possibilità di avvalersi degli istituti non solo dei lotti funzionali e prestazionali, di cui all'articolo 51 del decreto legislativo n. 50 del 2016 (Codice degli appalti), ma anche dei lotti costruttivi di cui all'articolo 2, commi 232-234, della legge n. 191 del 2009 (legge finanziaria per il 2010). Infatti, i lotti costruttivi consentono una realizzazione frazionata delle opere pubbliche non necessariamente finalizzata solo a consentire l'accesso delle piccole e medie imprese alle gare d'appalto, con il vincolo di essere funzionalmente autonomi; essi, viceversa, sono pensati – proprio come appare appropriato all'attuazione degli investimenti del PNRR – anche per l'avanzamento progressivo di opere collegato alle fasi del finanziamento effettivo;
quanto al punto b), è necessario prevedere meccanismi atti a garantire – sì – la celerità delle procedure di aggiudicazione degli appalti, senza però con questo pregiudicare la trasparenza, avuto particolare riguardo alla tematica dell'infiltrazione della criminalità organizzata. I soggetti attuatori devono essere ben consapevoli dei pericoli che l'esperienza ha fatto emergere sugli interessi che i gruppi criminali nutrono per la spesa pubblica e per gli appalti di lavori e di servizi (si pensi, in particolare, ai collegamenti ferroviari ad alta velocità di cui alla Missione 3, componente 1, investimenti da 1.1 a 1.5). Da questo punto di vista, anche le articolazioni del MIMS devono operare in coordinamento con le amministrazioni preposte alla prevenzione delle infiltrazioni illecite nel settore. È noto, al riguardo, che molte Prefetture ed amministrazioni regionali, provinciali e locali hanno già sottoscritto Protocolli di legalità espressamente finalizzati alla prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli affidamenti di lavori, servizi e forniture finanziati con i fondi del PNRR;
quanto al punto c), alle regioni del Meridione d'Italia è destinata quasi metà dell'intero ammontare delle risorse del PNRR previste per l'Italia. Nella prima relazione istruttoria sul rispetto del vincolo di destinazione alle regioni del Mezzogiorno di almeno il 40 per cento delle risorse allocabili territorialmente, datata 9 marzo 2022 e predisposta dal Dipartimento per le politiche di coesione, si conclude nel senso dell'avvenuto rispetto di tale vincolo di destinazione ma, contestualmente, si riconosce che «permane un rischio, ex post, di mancata allocazione a quelle aree che dovrà essere oggetto di attento monitoraggio in itinere», in quanto «la dimensione e la complessità delle procedure amministrative e tecniche sottostanti alla gran parte delle misure – soprattutto di carattere infrastrutturale – di cui è titolare il MiMS determinano un rischio intrinseco di mancata o ritardata realizzazione che, nei territori del Mezzogiorno, si acuisce in ragione della debolezza amministrativa, soprattutto degli enti locali» (pagina 89). Pertanto, dovrà essere cura dei soggetti attuatori sollecitare le amministrazioni competenti ad avanzare le previste domande, predisponendo adeguati progetti in modo da non perdere le occasioni di finanziamento. Inoltre, dovrà essere effettuato un monitoraggio sulla distribuzione degli investimenti sul territorio anche al fine di evitare che fondi destinati alle regioni meridionali finiscano per essere riallocati su altre realtà territoriali;
sempre a tale riguardo, la Relazione qui esaminata, alle pagine 32 e 33, fa riferimento agli investimenti contenuti nel PNRR per il rafforzamento della capacità amministrativa degli enti locali, anche attraverso l'assunzione di personale in possesso di specifiche professionalità. Da questo punto di vista, occorre un'attenzione particolare per l'effettivo seguito pratico di tali procedure assunzionali e per l'impiego proficuo delle persone reclutate, tentando di evitare che ai concorsi banditi finiscano per partecipare numeri inferiori alle attese e quindi che il proposito del rafforzamento degli enti locali sia frustrato;
peraltro, l'attuazione degli investimenti inseriti nelle Missioni 2 e 3 può anche costituire un momento di progettualità in vista della creazione di tre grandi direttrici di collegamento marittimo: quella Est-Ovest, dai Balcani verso l'Europa occidentale e la penisola iberica; quella dall'Estremo Oriente all'Europa occidentale attraverso il canale di Suez; quella Nord-Sud, dal Nord Africa verso le coste dell'Europa meridionale;
in questo contesto, del resto, si potranno realizzare infrastrutture portuali volte ad aumentare il livello di competitività internazionale della portualità italiana, dell'intermodalità e dell'interconnessione digitale. Resta, peraltro, ferma l'esigenza che simili infrastrutture strategiche permangano sotto il controllo italiano, anche mediante l'esercizio dei poteri governativi speciali (c.d. golden power);
impegna il Governo a:
a) perseguire e rendere concretamente strutturali, al di là dell'orizzonte temporale in cui si esaurirà il PNRR, gli interventi in favore dei Comuni italiani al fine della realizzazione degli obiettivi della mobilità sostenibile e della qualità dell'abitare;
b) proseguire l'attuazione del PNRR, nel pieno rispetto dei traguardi e degli obiettivi delle Missioni 2 e 3, in ossequio alla normativa vigente e alle migliori pratiche tecnico-operative, sfruttando anche le misure di accelerazione procedurale previste nel decreto-legge n. 32 del 2019, laddove le opere commissariate ai sensi di tale decreto-legge rientrino tra gli investimenti del PNRR;
c) adottare tutte le iniziative necessarie per sostenere gli enti locali in caso di situazioni critiche nella progettazione, nella gestione della spesa e nell'attuazione degli interventi, affinché tali enti possano far fronte all'impegno straordinario di attuare i programmi del PNRR attraverso sia il monitoraggio dei concorsi, sia il supporto diretto da parte delle amministrazioni centrali al fine di sopperire alla carenza di personale tecnico qualificato, necessario a realizzare efficacemente i progetti previsti dal medesimo Piano;
d) verificare la possibilità di modifiche normative atte a consentire una maggiore applicabilità dell'istituto dei lotti costruttivi, attualmente previsti solo in relazione alle infrastrutture per il trasporto nei corridoi TEN-T;
e) valutare ulteriori forme di accelerazione procedurali sempre nel rispetto delle misure di cautela e prevenzione dell'infiltrazione criminale negli appalti, in collaborazione con le amministrazioni a ciò preposte, emanando apposite Linee guida che richiamino a un'applicazione sia dell'articolo 85 del decreto legislativo n. 159 del 2011, sia dell'articolo 1, comma 52, della legge n. 190 del 2012 (c.d. legge Severino) e sollecitando la stipula dei Protocolli di legalità di cui all'articolo 83-bis del decreto legislativo n. 159 del 2011;
f) monitorare l'effettiva distribuzione territoriale delle risorse nel rispetto del vincolo di destinazione al Sud – secondo le indicazioni del Dipartimento per le politiche di coesione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri – ponendo in essere le opportune clausole di salvaguardia affinché le risorse non assegnate per carenza di domande ammissibili vengano rimesse a disposizione dei territori del Mezzogiorno;
g) prevedere una riforma della politica di gestione portuale in modo tale da garantire il controllo strategico delle infrastrutture anche tramite il ricorso ai poteri speciali del Governo (c.d. golden power) e da aumentarne la competitività internazionale.
ALLEGATO 2
5-07158 Baldelli: Misure di segnalazione straordinaria temporanea nei casi di restrizione dei criteri di accessibilità e percorrenza di corsie preferenziali.
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
In risposta alla richiesta di eventuali iniziative normative volte a prevedere misure di segnalazione straordinaria temporanea nei casi in cui, specie in presenza di rilevatori elettronici, vengano modificati in senso restrittivo i criteri di accessibilità e percorrenza di corsie preferenziali o in altro modo limitate, come nel caso della corsia riservata di via del Portonaccio, nella città di Roma, si rappresenta quanto segue.
Quanto alle misure di segnalazione straordinaria, si evidenzia che le stesse si estrinsecano, all'attualità, in alcune condotte materiali quali: presidio da parte degli organi di polizia e diffusione preventiva di appositi comunicati all'utenza su iniziativa dell'ente gestore della strada.
Al fine di prevedere l'obbligatorietà di dette misure straordinarie, è in corso uno specifico approfondimento da parte delle competenti strutture del Ministero finalizzato ad elaborare una proposta di modifica del Codice della strada che regoli compiutamente le situazioni nelle quali è necessario ricorrere a misure di segnalazione straordinarie e le modalità (esemplificativamente: segnaletica luminosa, presenza obbligatoria degli organi di polizia, obbligo di comunicazione preventiva all'utenza) attraverso le quali la citata segnalazione deve essere effettuata.
Quanto all'installazione dei dispositivi automatici per il rilevamento delle infrazioni ai divieti di accesso o di transito, sia essa contestuale all'introduzione e/o modifica del divieto o successiva all'introduzione dello stesso, si sta valutando di inserire nel decreto recante l'aggiornamento del Regolamento di attuazione del Codice della strada, in corso di predisposizione da parte del Ministero, una previsione che, nel rivedere le condizioni di installazione e di esercizio di detti dispositivi, stabilisca anche l'obbligo di installazione di specifica segnaletica.
ALLEGATO 3
5-07703 Barbuto: Accesso ai percorsi di diagnosi e cura dell'OSAS (sindrome delle apnee ostruttive nel sonno), anche finalizzati a prevenire gli incidenti stradali e sul lavoro.
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
In merito alle iniziative rivolte al paziente affetto da Osas – patologia che, oltre a provocare apnee notturne peggiorando la qualità del sonno, causa una serie di problematiche cardiovascolari e cardiocerebrali e aumenta la possibilità di incidenti sul lavoro, anche per i guidatori di professione come gli autotrasportatori – si rappresenta quanto segue.
Nel 2016, il Comitato Centrale per l'albo degli autotrasportatori di cose per conto di terzi, istituito presso il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, ha commissionato al Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno Infantili dell'Università di Genova una ricerca che ha comportato la somministrazione di 10 mila questionari, ad altrettanti autotrasportatori, per effettuare uno screening sulle condizioni di salute, sulle abitudini e sullo stile di vita, considerando la sedentarietà, l'alimentazione non regolare e l'alterazione del ritmo sonno/veglia che caratterizzano la professione dell'autotrasportatore.
L'attività di ricerca si è focalizzata su:
l'incidenza della Osas tra gli operatori del settore;
l'incidenza di stili di vita non corretti e i fattori di insorgenza della sindrome;
l'eventuale correlazione tra la sindrome ed il verificarsi di incidenti stradali.
A valle della ricerca, e sulla base dei risultati, è stata prodotta e distribuita una brochure divulgativa sulle modalità di prevenzione del fenomeno, dal titolo «Dormi bene, vivi sano, guida meglio», stampata in 40.000 copie e reperibile presso tutti i Punto Blu delle autostrade e presso gli uffici della Motorizzazione civile, nonché allegata alla rivista TIR (Trasporti, innovazione, Rete) edita dal predetto Comitato Centrale e diffusa presso tutte le imprese di autotrasporto e gli enti e le istituzioni del settore.
Infine, quanto al «Tavolo tecnico intersocietario Prevenzione, salute e sicurezza per il paziente Osas», costituito da un gruppo di esperti delegati da società scientifiche, associazioni ed enti con lo scopo di promuovere e diffondere la gestione del paziente Osas, il Ministero si rende disponibile per ogni possibile forma di collaborazione.