XIII Commissione

Agricoltura

Agricoltura (XIII)

Commissione XIII (Agricoltura)

Comm. XIII

Agricoltura (XIII)
SOMMARIO
Mercoledì 30 marzo 2022

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-07786 Liuni: Sulla mancata concessione del patrocinio alla manifestazione «RinascITALIA» ... 171

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 178

5-07787 Anna Lisa Baroni: Iniziative urgenti per contrastare i danni derivanti dalla siccità alle produzioni agricole ... 171

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 178

5-07788 Lombardo: Sull'applicazione delle norme transitorie ai progetti afferenti alla campagna vitivinicola 2021/2022 ... 171

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 180

5-07541 Benedetti: Iniziative urgenti a favore della filiera lattiero-casearia ... 171

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 181

5-07789 Incerti: Sullo stato di attuazione dei progetti relativi alle infrastrutture irrigue previsti dal PNRR ... 172

ALLEGATO 5 (Testo della risposta) ... 183

5-07790 Caretta Iniziative urgenti volte a garantire gli approvvigionamenti necessari di fertilizzanti, mangimi e di altre materie prime per il settore agricolo ... 172

ALLEGATO 6 (Testo della risposta) ... 184

5-07791 Cassese: Sulla mancata pubblicazione del decreto ministeriale relativo all'inserimento del cosiddetto «digestato essiccato» tra i prodotti fertilizzanti ... 172

ALLEGATO 7 (Testo della risposta) ... 185

SEDE REFERENTE:

Sulla pubblicità dei lavori ... 173

Disciplina dell'ippicoltura e delega al Governo per l'adozione di disposizioni volte allo sviluppo del settore. C. 2531 Gadda (Seguito esame e rinvio) ... 173

ALLEGATO 8 (Proposte emendative approvate) ... 186

Disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura. Testo unificato C. 2049 Spena, C. 2930 Cenni e C. 2992 Ciaburro (Seguito esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 3509 Bubisutti) ... 174

ALLEGATO 9 (Proposta emendativa della relatrice) ... 187

Norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta. C. 183-B Gallinella, approvata dalla Camera e modificata dal Senato (Esame e rinvio) ... 174

XIII Commissione - Resoconto di mercoledì 30 marzo 2022

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 30 marzo 2022. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio.

  La seduta comincia alle 13.30.

  Filippo GALLINELLA, presidente, ricorda che la pubblicità delle sedute per lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata è assicurata tramite la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-07786 Liuni: Sulla mancata concessione del patrocinio alla manifestazione «RinascITALIA».

  Marzio LIUNI (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gian Marco CENTINAIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Rileva, tuttavia, a titolo personale, come il patrocinio del Ministero alla manifestazione «RinascITALIA» avrebbe dovuto essere concesso.

  Marzio LIUNI (LEGA), replicando, si dichiara insoddisfatto predisposta dagli uffici del Ministero, evidenziando come il settore del florovivaismo, rappresentando uno dei settori più colpiti dalla pandemia, meriterebbe ben altra considerazione da parte del Governo. Ricorda, altresì, come sia da tempo ferma all'esame del Senato la legge sul florovivaismo, fortemente attesa dagli operatori del settore, esprimendo rammarico per la mancanza di attenzione da parte dell'Esecutivo. Auspica, infine, che il MIPAAF possa modificare la decisione in ordine alla richiamata concessione del patrocinio.

5-07787 Anna Lisa Baroni: Iniziative urgenti per contrastare i danni derivanti dalla siccità alle produzioni agricole.

  Anna Lisa BARONI (FI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gian Marco CENTINAIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Anna Lisa BARONI (FI), prende atto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che ringrazia per gli ulteriori elementi informativi riguardo ai finanziamenti e alle risorse finanziarie attualmente disponibili. Più in generale, conferma quanto già dichiarato in Assemblea nella seduta svoltasi nella giornata di ieri relativa all'informativa del Ministro Patuanelli, evidenziando la necessità che siano rivisti gli obiettivi della Nuova PAC a seguito degli effetti negativi per il settore dell'agricoltura riconducibili alla pandemia, alla grave siccità che ha colpito tutto il territorio nazionale e all'attuale conflitto ucraino-russo. Auspica, pertanto, che il Governo si faccia interprete nelle sedi opportune anche europee della necessità di ridiscutere gli interventi più urgenti per il settore agricolo.

5-07788 Lombardo: Sull'applicazione delle norme transitorie ai progetti afferenti alla campagna vitivinicola 2021/2022.

  Antonio LOMBARDO (CI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gian Marco CENTINAIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Antonio LOMBARDO (CI), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo.

5-07541 Benedetti: Iniziative urgenti a favore della filiera lattiero-casearia.

  Silvia BENEDETTI (MISTO-M-PP-RCSE) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gian Marco CENTINAIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Silvia BENEDETTI (MISTO-M-PP-RCSE), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che giudica non coraggiosa rispetto a una questione annosa e delicata come quella relativa al prezzo alla stalla del latte. In particolare, ritiene necessario che il Governo intervenga anche presso le istituzioni europee al fine di modificare la normativa vigente, in modo da porre fine all'attuazione di pratiche sleali da parte di alcuni operatori della filiera lattiero-casearia.

5-07789 Incerti: Sullo stato di attuazione dei progetti relativi alle infrastrutture irrigue previsti dal PNRR.

  Antonella INCERTI (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gian Marco CENTINAIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Antonella INCERTI (PD), replicando, prende atto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che conferma le gravi criticità relative alla procedura di approvazione dei progetti relativi alle infrastrutture irrigue. Al riguardo, ritiene necessario un impegno maggiore del Governo al fine di monitorare nelle singole regioni lo stato di attuazione e di approvazione sia dei progetti relativi alle grandi infrastrutture irrigue, sia di quelli relativi agli invasi, garantendo in tali procedure una maggiore flessibilità.

5-07790 Caretta Iniziative urgenti volte a garantire gli approvvigionamenti necessari di fertilizzanti, mangimi e di altre materie prime per il settore agricolo.

  Monica CIABURRO (FDI), intervenendo da remoto, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gian Marco CENTINAIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Maria Cristina CARETTA (FDI), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatta della risposta resa dal rappresentante del Governo, evidenziando la grave situazione degli approvvigionamenti sia delle materie prime che dei mangimi e dei fertilizzanti a causa del perdurante conflitto bellico. Rispetto a tali criticità ritiene che il Governo debba prevedere interventi strutturali e non solo misure emergenziali, anche rivedendo gli obiettivi della nuova PAC e del New Green Deal. Più in generale, ritiene necessario un nuovo progetto di politica agricola che garantisca la sovranità alimentare ed il rilancio dei settori produttivi del made in Italy, anche al fine di disporre di strumenti più efficaci rispetto all'insorgere di eventuali esternalità negative.

5-07791 Cassese: Sulla mancata pubblicazione del decreto ministeriale relativo all'inserimento del cosiddetto «digestato essiccato» tra i prodotti fertilizzanti.

  Gianpaolo CASSESE (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gian Marco CENTINAIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Gianpaolo CASSESE (M5S), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che ha preannunciato un intervento normativo volto all'inserimento del cosiddetto digestato essicato nell'elenco dei fertilizzanti, evidenziando l'importanza di garantire l'autosufficienza energetica anche attraverso interventi nell'ambito dell'economia circolare e della decarbonizzazione. Al riguardo, ritiene che il settore dell'agricoltura possa dare un notevole contributo al fine di contrastare efficacemente i danni derivanti dai cambiamenti climatici.

  Filippo GALLINELLA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

  La seduta termina alle 14.15.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 30 marzo 2022. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA. – Interviene, da remoto, il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Francesco Battistoni.

  La seduta comincia alle 14.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Filippo GALLINELLA, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Disciplina dell'ippicoltura e delega al Governo per l'adozione di disposizioni volte allo sviluppo del settore.
C. 2531 Gadda.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 marzo scorso.

  Filippo GALLINELLA, presidente, ricorda che nella seduta del 16 marzo scorso la Commissione ha deliberato di costituire un Comitato ristretto, riunitosi in medesima data, per consentire un confronto tra i gruppi in merito alle problematiche connesse all'articolo 2 del provvedimento. Avverte che il relatore ha presentato l'emendamento 2.100 (vedi allegato 8).
  Invita, quindi, il relatore e il rappresentante del Governo ad esprimere il parere di competenza sulle proposte emendative riferite all'articolo 2.

  Gianpaolo CASSESE (M5S), relatore, nel raccomandare l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma, soppressivo dell'articolo 2 del provvedimento in esame, invita al ritiro di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 2, che in ogni caso risulterebbero preclusi dall'approvazione dell'emendamento 2.100.
  Invita, altresì, al ritiro di tutti articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 2, ad eccezione dell'articolo aggiuntivo Schullian 2.016 sul quale esprime parere favorevole a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

  Il sottosegretario Francesco BATTISTONI esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 2.100 del relatore (vedi allegato 8).

  Filippo GALLINELLA, presidente avverte che a seguito dell'approvazione dell'emendamento 2.100 del relatore devono ritenersi preclusi gli emendamenti Bubisutti 2.4, Ciaburro 2.11, Cadeddu 2.8, Gadda 2.1, gli identici emendamenti Critelli 2.6 e Paolo Russo 2.22, Caretta 2.19, Cadeddu 2.9, Ciaburro 2.15, Caretta 2.12, 2.20 e 2.13, Critelli 2.5, Ciaburro 2.17 e 2.14, Cadeddu 2.10, Bubisutti 2.3 e Caretta 2.21. Avverte, altresì, che la riformulazione dell'articolo aggiuntivo Schullian 2.016 è stata accolta dai presentatori.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Schullian 2.016 come riformulato (vedi allegato 8).

  Filippo GALLINELLA, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi Gadda 2.01, Paolo Russo 2.014 e 2.012, L'Abbate 2.04, gli identici Gadda 2.02, Critelli 2.03, Cadeddu 2.07, Paolo Russo 2.013, nonché L'Abbate 2.06 e 2.05 e Paolo Russo 2.015 sono stati ritirati dai presentatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Ciaburro 2.08 e 2.09, Caretta 2.011 e Ciaburro 2.010.

  Filippo GALLINELLA, presidente, avverte che il testo risultante dagli emendamenti approvati sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva per acquisirne il parere.

Disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura.
Testo unificato C. 2049 Spena, C. 2930 Cenni e C. 2992 Ciaburro.
(Seguito esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 3509 Bubisutti).

  La Commissione prosegue l'esame del testo unificato delle proposte di legge in titolo, rinviato nella seduta del 9 marzo scorso.

  Filippo GALLINELLA, presidente, ricorda che nella seduta del 9 marzo scorso è iniziato l'esame delle proposte emendative presentate. Successivamente si è riunito il Comitato ristretto istituito al fine di addivenire ad una nuova formulazione dell'articolo 3 del testo unificato.
  Avverte, inoltre, che è stata assegnata la proposta di legge C. 3509 Bubisutti, recante «Disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell'acquacoltura», che è stata abbinata, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento, alle proposte di legge già in esame, vertendo sulla stessa materia. Precisa che tale ultima proposta, pertanto, per prassi costante, si intende confluita nel testo unificato all'esame della Commissione.
  Cede quindi la parola alla relatrice, onorevole Incerti, che, come preannunciato in sede di Comitato ristretto, illustrerà i contenuti dell'emendamento interamente sostitutivo dell'articolo 3 (vedi allegato 9).

  Antonella INCERTI (PD), relatrice, illustra sinteticamente i contenuti dell'emendamento a sua prima firma, interamente sostitutivo dell'articolo 3, già discusso in sede di Comitato ristretto. In particolare evidenzia come al nuovo ufficio di livello dirigenziale non generale siano attribuite sia le funzioni già previste in capo all'Onilfa sia nuove attribuzioni volte a promuovere l'imprenditoria e il lavoro femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste e dell'acquacoltura, anche prevedendo un apposito portare telematico e la consultazione periodica delle organizzazioni datoriali, sindacali e associative. Rileva altresì che la proposta emendativa prevede che il nuovo ufficio si avvalga della collaborazione del CREA e dell'ISMEA, predisponendo un rapporto annuale sulla condizione dell'imprenditoria e del lavoro femminile trasmesso al Parlamento e alle regioni.

  Filippo GALLINELLA, presidente, propone di fissare il termine per la presentazione di subemendamenti all'emendamento 3.100 della relatrice alle ore 12 di lunedì 4 aprile.

  La Commissione concorda.

  Filippo GALLINELLA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta.
C. 183-B Gallinella, approvata dalla Camera e modificata dal Senato.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Paolo PARENTELA (M5S), relatore, riferisce che la proposta di legge C. 183-B, di cui la Commissione avvia oggi l'esame in sede referente, approvata in prima lettura dalla Camera, è stata di recente approvata, con modifiche, dall'Assemblea del Senato (S. 878). Ricorda, in particolare che l'Assemblea della Camera, il 17 ottobre 2018, ha approvato la proposta di legge C. 183, recante «Norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agroalimentari proveniente da filiera corta, a chilometri zero o utile»; il testo è quindi passato all'esame del Senato.
  Evidenzia, in particolare, che la presente proposta di legge si compone, attualmente, di 8 articoli e reca disposizioni volte alla valorizzazione e alla promozione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta.
  L'articolo 1, modificato dal Senato definisce, al comma 1, le finalità del provvedimento che consistono nella valorizzazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera; nel favorire il consumo dei predetti prodotti e nel garantire un'adeguata informazione al consumatore sulla loro origine e specificità. Il comma 2, prevede che le regioni e gli enti locali potranno adottare le iniziative di loro competenza per la valorizzazione di detti prodotti.
  L'articolo 2, modificato dal Senato, reca le definizioni.
  Il comma 1, lettera a), con riferimento ai prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero rinvia, per l'individuazione dei prodotti agricoli, a quelli elencati nell'Allegato I del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, mentre, per i prodotti alimentari, fa riferimento a quanto prescrive l'articolo 2 del regolamento (CE) n. 178/2002.
  La citata disposizione stabilisce che per «alimento» si intende qualsiasi sostanza o prodotto trasformato, parzialmente trasformato o non trasformato, destinato ad essere ingerito da esseri umani. In tale definizione sono comprese le bevande, le gomme da masticare e qualsiasi sostanza, compresa l'acqua, in quanto incorporata negli alimenti nel corso della loro produzione, preparazione o trattamento. Non risultano invece compresi nella suindicata definizione di alimenti i mangimi; gli animali vivi, (salvo il caso in cui siano preparati per l'immissione sul mercato ai fini del consumo umano); i vegetali prima della raccolta; i medicinali; i cosmetici; il tabacco; le sostanze stupefacenti o psicotrope; i residui e contaminanti.
  Tali prodotti si considerano a chilometro zero quando provengono da luoghi di produzione e di trasformazione della materia prima agricola (o delle materie prime agricole primarie) posti a una distanza non superiore a 70 chilometri dal luogo di vendita, o comunque provenienti dalla stessa provincia del luogo di vendita (modifica aggiunta dal Senato), dal luogo di consumo in caso di servizi di ristorazione. Sono compresi anche i prodotti della pesca nelle acque interne e lagunari, provenienti da punti di sbarco posti a una distanza non superiore a 70 chilometri di raggio dal luogo di vendita, o dal luogo di consumo del servizio di ristorazione, catturati da imbarcazioni iscritte nei registri degli Uffici marittimi delle Capitanerie di Porto competenti per i punti di sbarco e da imprenditori ittici iscritti nel registro delle licenze di pesca tenuti presso le province competenti.
  Ai sensi del comma 1 lettera b), sono prodotti agricoli e alimentari nazionali (parola aggiunta dal Senato) provenienti da filiera corta i prodotti la cui commercializzazione è caratterizzata dall'assenza di intermediari commerciali o dalla presenza di un solo intermediario tra produttore e consumatore finale.
  L'articolo 3 prevede che lo Stato, le regioni e gli enti locali possono prevedere misure per favorire l'incontro diretto tra produttori e i soggetti gestori, pubblici e privati, della ristorazione collettiva.
  L'articolo 4, modificato dal Senato, disciplina la vendita dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e di quelli provenienti da filiera corta.
  Il comma 1, introdotto dal Senato, stabilisce che i comuni riservano almeno il 30 per cento del totale dell'area destinata al mercato (e, per la pesca, delle aree prospicienti i punti di sbarco) agli imprenditori agricoli esercenti la vendita diretta dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero o a filiera corta.
  Al comma 2, si prevede che, in caso di apertura di mercati agricoli di vendita diretta, i comuni possano riservare agli imprenditori agricoli che vendono prodotti a chilometro zero o a filiera corta appositi spazi all'interno delle aree del mercato. Inoltre, un ulteriore periodo del comma in esame, introdotto dal Senato, riconosce agli stessi imprenditori agricoli la possibilità di realizzare tipologie di mercati riservati alla vendita diretta dei prodotti agricoli di cui si discute.

  Ricorda, in proposito, che la disciplina dell'attività di vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli è contenuta nell'art. 4 del decreto legislativo del 25 marzo 2022, n. 228.
  Il comma 3 specifica che le regioni e gli enti locali, previa intesa con le associazioni di rappresentanza del commercio e della grande distribuzione, possono favorire la destinazione di particolari aree all'interno dei supermercati destinate alla vendita di tali prodotti.
  L'articolo 5, modificato dal Senato, prevede l'istituzione dei loghi «chilometro zero» e «filiera corta».
  In particolare, il comma 1, statuisce che con decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali – da adottarsi entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente proposta di legge di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze e con quello dello Sviluppo Economico e sentita la Conferenza Unificata – siano istituiti: il logo «chilometro zero» e il logo «filiera corta». Spetta allo stesso decreto definire le condizioni e le modalità di attribuzione del logo, le modalità di verifica e attestazione della provenienza territoriale, gli adempimenti relativi alla tracciabilità, nonché le modalità con cui fornire una corretta informazione al consumatore.
  Il comma 2, chiarisce che il logo è esposto nei luoghi di vendita diretta, nei mercati, negli esercizi commerciali o di ristorazione o di somministrazione (modifica aggiunta dal Senato) e all'interno dei locali, in spazi espositivi appositamente dedicati. Tale logo può essere pubblicato in piattaforme informatiche di acquisto o distribuzione che forniscono i prodotti oggetto della proposta di legge in esame. Il comma 3 precisa, inoltre, che il logo non può essere apposto sui prodotti, sulle loro confezioni e su qualsiasi imballaggio utilizzato per la vendita.
  L'articolo 6, modificato dal Senato, disciplina la promozione dei prodotti a chilometro zero e provenienti da filiera corta nella ristorazione collettiva.
  A tale fine interviene sull'articolo 144 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici), sostituendone il primo comma. Viene previsto, quindi, che per i servizi di ristorazione la valutazione dell'offerta tiene conto, della qualità dei prodotti alimentari, con particolare riferimento a quella di prodotti biologici, tipici e tradizionali e di prodotti a denominazione protetta e indicazione geografica tipica, del rispetto delle disposizioni ambientali in materia di green economy, dei criteri ambientali minimi pertinenti, della qualità della formazione degli operatori e della provenienza da operatori dell'agricoltura biologica e sociale.
  Con riferimento alla modifica effettuata dal Senato, evidenzia, che essa consiste nella soppressione del riferimento del criterio di premialità: nel testo approvato dalla Camera era stato previsto che l'utilizzo dei prodotti a chilometro zero o provenienti da filiera corta venisse considerato, a parità di offerta, criterio di premialità rispetto agli altri prodotti di qualità, quali i prodotti biologici, tipici o tradizionali, i prodotti a denominazione protetta e quelli provenienti dall'agricoltura sociale.
  Per un approfondimento in merito ai criteri premiali da attribuirsi ai prodotti a chilometro zero e da filiera corta nell'ambito degli appalti pubblici e alla giurisprudenza recente della Corte Costituzionale, rinvia alla documentazione predisposta dal Servizio Studi.
  Segnala, altresì, che il medesimo articolo 6 fa salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 5-quater del decreto-legge 104 del 2013, convertito con modificazioni, dalla legge 128 del 2013 e dall'articolo 6 della legge n. 141 del 2015. In proposito segnala che il richiamato comma 5-quater prevede che per l'affidamento e la gestione dei servizi di refezione scolastica e di fornitura di alimenti e prodotti agroalimentari agli asili nido, alle scuole dell'infanzia, alle scuole primarie, alle scuole secondarie di primo e di secondo grado e alle altre strutture pubbliche che abbiano come utenti bambini e giovani fino a diciotto anni di età, i relativi soggetti appaltanti devono prevedere che sia garantita un'adeguata quota di prodotti agricoli, ittici e agroalimentari provenienti da sistemi di filiera corta e biologica e
comunque a ridotto impatto ambientale e di qualità, nonché l'attribuzione di un punteggio per le offerte di servizi e forniture rispondenti al modello nutrizionale denominato «dieta mediterranea», consistente in un'alimentazione in cui prevalgano i prodotti ricchi di fibre, in particolare cereali integrali e semintegrali, frutta fresca e secca, verdure crude e cotte e legumi, nonché pesce, olio extravergine d'oliva, uova, latte e yogurt, con una limitazione nel consumo di carni rosse e zuccheri semplici. Analogamente, il richiamato articolo 6 della legge 141 del 2015 stabilisce che le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche e ospedaliere possono accordare, nelle gare concernenti i relativi servizi di fornitura, criteri di priorità per l'inserimento di prodotti agroalimentari provenienti da operatori dell'agricoltura sociale.
  L'articolo 7, modificato dal Senato reca la disciplina relativa alle sanzioni.
  Nel dettaglio, il comma 1, statuisce che, chiunque utilizzi le definizioni previste all'articolo 2 della presente proposta di legge o i loghi di cui all'articolo 5 in maniera non conforme alla presente legge è punito con una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.600 euro a 9.500 euro (la modificata operata dal Senato consiste in una definizione più dettagliata della condotta illecita).
  I successivi commi da 2 a 5, inseriti dal Senato, introducono ulteriori disposizioni volte a disciplinare le sanzioni. In particolare, il comma 2 affida alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano le funzioni di controllo e di irrogazione delle stesse sanzioni. Il comma 4, stabilisce poi che, limitatamente ai prodotti della pesca e dell'acquacoltura, la competenza per le attività di controllo e accertamento delle infrazioni spetta al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che si avvale, a tal fine, del Corpo delle capitanerie di porto.
  L'articolo 8 disciplina le abrogazioni. In particolare, al comma 1, si prevede l'abrogazione del comma 2 dell'articolo 11 della legge 6 ottobre 2017, n. 158. Viene, al riguardo, disposto che ogni riferimento a tale disposizione debba intendersi riferito a quanto previsto dall'art. 2, comma 1, lettere a) e b) della proposta di legge in esame. Si tratta della legge sui piccoli comuni e, in particolare, della disposizione che fornisce una definizione di «prodotti agricoli e alimentari provenienti da filiera corta» e di «prodotti agricoli e alimentari a chilometro utile».
  Infine i commi 2 e 3 prevedono la clausola di salvaguardia, (le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano applicano le disposizioni della presente legge nei limiti dei rispettivi statuti e delle loro norme di attuazione), e la possibilità, per le regioni a statuto speciale e per le province autonome di Trento e Bolzano, di istituire i loghi in forma bilingue.
  In conclusione auspica una rapida approvazione del provvedimento in esame trattandosi di una terza lettura, proponendo la fissazione a breve del termine per la presentazione degli emendamenti.

  Filippo GALLINELLA, presidente, propone di fissare il termine per la presentazione di proposte emendative alle ore 12 di venerdì 8 aprile.

  La Commissione concorda.

  Filippo GALLINELLA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

XIII Commissione - mercoledì 30 marzo 2022

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-07786 Liuni: Sulla mancata concessione
del patrocinio alla manifestazione «RinascITALIA».

TESTO DELLA RISPOSTA

  Riguardo alle motivazioni per le quali il Ministero ha ritenuto di non concedere il patrocinio alla manifestazione «RinascITALIA facciamo rifiorire la speranza» evidenzio che la finalità del progetto non è stata ritenuta idonea a promuovere la produzione floricola, riguardando aspetti non strettamente attinenti con le competenze di questo Ministero. Peraltro, il progetto presentato, oltre a non essere chiaro nella calendarizzazione, appariva astratto nella realizzazione.
  Detto questo, riguardo all'opportunità di rivedere tale decisione, rilevo che secondo quanto previsto dalla Circolare della Presidenza del Consiglio del 10 giugno 2019, in vigore dal 1° settembre 2019, il patrocinio è concesso a titolo gratuito per iniziative a carattere nazionale o internazionale di alto rilievo culturale, sociale, scientifico, artistico, storico, sportivo, ad esclusione di quelle che abbiano finalità commerciali o strettamente locale.
  Ciascun Ministero può concedere il patrocinio esclusivamente per iniziative riguardanti le materie di competenza, in linea con quanto previsto dalla predetta Circolare, escludendo espressamente, tra l'altro, le iniziative che abbiano scopo di lucro diretto o indiretto.
  Evidenzio a tal proposito che l'obiettivo del progetto presentato è quello di motivare le Amministrazioni comunali ad aderire all'iniziativa «Comuni Fioriti» che dal 2019 da concorso diventa «Marchio di Qualità dell'Ambiente di Vita».
  Questa iniziativa di marketing turistico-ambientale ha lo scopo di promuovere e incentivare l'educazione ambientale e il rispetto dell'ambiente come fattori determinanti per la qualità della vita. La certificazione riguarda gli aspetti strettamente legati al decoro cittadino, con particolare riferimento alla cura del verde e all'abbellimento del territorio comunale mediante fioriture, intesi come presupposti essenziali al benessere della cittadinanza e alla qualità dell'accoglienza del Comune.
  Dal Regolamento relativo al predetto Marchio, in particolare dagli articoli 4 e 5, emerge che i Comuni interessati sono tenuti al pagamento di una considerevole quota di iscrizione e di mantenimento del marchio di qualità per gli anni successivi.
  Pertanto, sebbene si ritenga meritevole un'iniziativa che sostenga il settore florovivaistico e il decoro cittadino, considerato che il pagamento delle suddette quote configura una fattispecie di lucro indiretto, non sarà possibile concedere il patrocinio in quanto vietato espressamente dalla citata Circolare.

ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-07787 Anna Lisa Baroni: Iniziative urgenti per contrastare i danni derivanti dalla siccità alle produzioni agricole.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come rilevato dall'interrogante, l'attuale situazione climatica e la carenza idrica in corso non rivestono più il carattere di straordinarietà. Per promuovere un utilizzo sempre più efficiente dell'acqua messa a disposizione e permettere una maggiore e più costante disponibilità di acqua per l'irrigazione, il Ministero ha adottato da tempo una Strategia Nazionale su risparmio idrico, sulla tutela territoriale e sulla lotta al dissesto idrogeologico volta a promuovere investimenti per la riduzione dei rischi in agricoltura connessi alla scarsità idrica e al dissesto idrogeologico.
  Si tratta di una programmazione basata sull'adeguamento delle infrastrutture con finalità irrigua, come i grandi accumuli, le reti di adduzione idrica, la realizzazione di una rete capillare di piccoli invasi e le reti di distribuzione.
  In tale contesto, per portare avanti la strategia sugli investimenti e contribuire al raggiungimento dei target di sviluppo sostenibile connessi all'efficientamento dell'uso dell'acqua, il MiPAAF sta sfruttando e integrando le potenzialità di finanziamento di vari fondi disponibili, sia nazionali che europei.
  Rilevo al riguardo che, attraverso il Programma di sviluppo rurale nazionale (PSRN 2014-2020), i fondi per lo Sviluppo Rurale hanno contribuito alla realizzazione di interventi sulle infrastrutture irrigue per 356 milioni di euro; altri fondi di investimento nazionali nell'ambito della Politica di coesione (Piano operativo Agricoltura –POA) – Sottopiano 2, finanziato con fondi FSC 2014-2020, hanno permesso la realizzazione di 17 progetti per circa 152 milioni di euro.
  Detto questo mi preme evidenziare che anche attraverso il PNRR, con la misura 4.3 della M2C4: Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche, si finanzieranno interventi per l'efficientamento del sistema irriguo per 880 milioni di euro.
  Si tratta di interventi in capo agli enti irrigui diffusi sul territorio (Consorzi di bonifica e irrigazione e di miglioramento fondiario), realizzabili nel breve-medio periodo, volti non solo al miglioramento delle reti e all'introduzione di sistemi di misurazione e telecontrollo delle risorse idriche, ma anche ad integrare l'ottimizzazione e la messa in sicurezza delle infrastrutture idriche primarie (grandi adduttori, dighe e invasi, grandi derivazioni) promosse dagli altri Ministeri nell'ambito della stessa Componente. L'intervento non finanzierà investimenti su invasi, onde evitare la sovrapposizione con le tipologie di interventi finanziati nell'ambito di investimenti della stessa Componente M2C4 proposti da altri Ministeri (4.1 della M2C4).
  Occorre poi tener presente che, in maniera coordinata e complementare al PNRR, con le risorse della legge di bilancio 2021, per il triennio 2021-2023, saranno finanziati interventi per 440 milioni per soddisfare il fabbisogno di efficientemento irriguo sull'intero territorio nazionale.
  Rilevo inoltre che, nell'ambito del predetto Sottopiano 2 del POA, oltre ad essere stati assegnati circa 86 milioni di euro (di cui 83 milioni destinati al Sud) per il finanziamento di infrastrutture irrigue, si è da poco concluso l'iter per l'assegnazione di circa 12 milioni per la progettazione di interventi strategici nazionali integrati in ambito territoriale e per i diversi usi dell'acqua.
  Evidenzio infine che, nell'ambito della futura PAC, sarà possibile finanziare interventi finalizzati ad ottimizzare l'uso in campo della risorsa idrica e le buone pratiche
agricole al fine di promuovere l'adattamento del sistema agricolo al cambiamento climatico, nonché l'innovazione nella distribuzione della risorsa anche in considerazione di tutti i valori ecosistemici per l'ambiente, il paesaggio, i laghi e le falde. Nel PSP della PAC sarà sicuramente importante consentire la realizzazione di piccoli invasi per il raggiungimento dei predetti obiettivi.

ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-07541 Benedetti: Iniziative urgenti a favore
della filiera lattiero-casearia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La problematica evidenziata è comune alla totalità dei comparti agricoli e in particolare, per il settore lattiero-caseario, l'aumento dei costi di produzione pone in difficoltà le aziende dislocate in tutto il territorio nazionale. Tale situazione si riflette anche a livello europeo interessando, seppur con diversa intensità, pressoché tutti gli Stati membri.
  Nonostante i disagi degli allevatori, allo stato attuale non sono previsti interventi a sostegno del mercato da parte dell'Unione europea e di conseguenza non vi sono misure nazionali da implementare, ad eccezione della misura «Emergenza stalle», messa in atto proprio da questo Dicastero. Inoltre, nel PSN 2023-2027, sono state individuate delle strategie di intervento coordinate fra i diversi settori produttivi, quali quello cerealicolo e delle proteaginose ed il comparto della zootecnia più in generale.
  Peraltro, al settore è destinato il 21,22 per cento dell'importo annuo di cui al finanziamento del sostegno accoppiato del Regolamento (UE) n. 1307/2013 corrispondente a circa complessivi euro 93 milioni di euro che, nell'anno di domanda 2020, ha consentito di erogare per ogni vacca che ha partorito nell'anno circa 136 euro nelle zone montane e 68,5 euro nelle altre zone.
  Inoltre, è stato predisposto il decreto ministeriale che consentirà di anticipare entro il 31 luglio 2022 gli aiuti PAC del I pilastro che saranno oggetto della domanda unica il cui termine di presentazione scadrà il prossimo 16 maggio.
  Tenuto conto dell'importanza del comparto lattiero caseario per il nostro Paese, il Piano strategico della PAC, notificato lo scorso dicembre alla Commissione europea e che si applicherà a partire dal 1 gennaio 2023, oltre a prevedere la conferma degli aiuti accoppiati già concessi negli ultimi anni, ha previsto l'attivazione di un aiuto aggiuntivo finalizzato al miglioramento delle condizioni di benessere animale, pari a 60 euro/capo per le vacche da latte e a 200 euro/capo per gli allevatori che praticano la zootecnia estensiva nelle zone di montagna.
  A fronte dei marcati incrementi dei prezzi delle principali commodity utilizzate sia per l'alimentazione degli animali che delle principali fonti energetiche, si evidenzia attualmente un prezzo del latte alla stalla di 41,50 €/kg in aumento di circa il 13,00 per cento rispetto al periodo giugno-agosto 2020, incremento che ha coinciso anche con un record produttivo.
  Infatti, nel corso del 2021 le consegne di latte dichiarate dai primi acquirenti per la prima volta hanno superato i 13 milioni di tonnellate (per l'esattezza le stime indicano una produzione di 13.071.984 tonnellate) con un incremento di circa il 3 per cento nei confronti del 2020 di oltre il 7 per cento rispetto al 2019.
  Anche le esportazioni dei prodotti del settore lattiero caseario italiano, costituite per la quasi totalità da formaggi, hanno fatto registrare nel periodo gennaio-ottobre 2021 forti incrementi delle esportazioni rispetto allo stesso periodo 2020.
  Con riferimento rispetto degli impegni assunti dagli attori della filiera lattiero casearia con la sottoscrizione del protocollo di intesa del 9 novembre, preciso, che il Ministero non può in alcun modo intervenire in modo vincolante in quanto trattasi di impegni assunti dalle parti solo ed esclusivamente su base volontaria.
  In tale contesto, il Ministero ha un compito di mero sostegno, promozione e facilitazione del dialogo tra le parti, senza poter assumere un ruolo attivo o impositivo che possa alterare le dinamiche del
mercato e le libere scelte degli attori coinvolti.
  Infine, assicuro l'onorevole interrogante che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è fortemente impegnato anche a livello unionale nell'evidenziare le problematiche esposte, coordinandosi con le delegazioni degli altri Stati Membri, che condividono le medesime istanze, così da prevedere adeguate misure comunitarie a sostegno dell'intero comparto zootecnico.

ALLEGATO 5

Interrogazione n. 5-07789 Incerti: Sullo stato di attuazione dei progetti relativi alle infrastrutture irrigue previsti dal PNRR.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Riguardo alla richiesta di informazioni sullo stato di attuazione e finanziabilità dei progetti selezionati nel settore delle infrastrutture irrigue a valere sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), informo che il Ministero ha dovuto gestire più di 70 istanze di riesame presentate dai potenziali beneficiari.
  Questa Amministrazione ha verificato la possibilità di attivare il soccorso istruttorio, istituto questo che, fermo restando il principio di autoresponsabiltà dei concorrenti, trova applicazione in relazione a qualunque procedimento amministrativo a determinate condizioni, dovendo essere contemperato con le esigenze di par condicio e imparzialità ed ispirato a criteri di correttezza reciproca senza alterare l'esito della procedura diretta alla selezione dei migliori candidati.
  Ciò considerato, a fronte delle diverse tipologie di istanze proposte, si è ritenuto di poter accogliere solo le domande di riesame verificabili dal sistema, non lesive della par condicio e non pregiudicanti i tempi di realizzazione del Piano.
  Allo stato attuale, relativamente ai progetti presentati, l'Ufficio competente ha provveduto ad una preliminare verifica della documentazione trasmessa, ravvisando alcune criticità che sono state comunicate informalmente, anche attraverso riunioni bilaterali, ai Consorzi di bonifica.
  Si sono tenuti, altresì, incontri dedicati con i soggetti proponenti e le relative Regioni competenti sulle specificità proprie del PNRR e sulla necessità che l'intero Piano, di cui la misura delle infrastrutture irrigue è solo una parte, movimenti la spesa nei tempi programmati.
  Infine, si ricorda che la milestone prevista dalla misura degli investimenti irrigui, relativa ai decreti di concessione del finanziamento è fissata al 30 settembre 2022.

ALLEGATO 6

Interrogazione n. 5-07790 Caretta Iniziative urgenti volte a garantire gli approvvigionamenti necessari di fertilizzanti, mangimi e di altre materie prime per il settore agricolo.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La problematica dell'attuale crisi di mercato e le possibili azioni da adottare in ambito unionale sono state ampiamente dibattute al Consiglio Agrifish del 21 marzo scorso. In tale contesto, anche su iniziativa italiana, sono state promosse una serie di misure eccezionali, rivolte principalmente ai settori più colpiti dall'aumento dei costi di produzione.
  In particolare, per contrastare le turbative del mercato, è stato proposto l'utilizzo dei fondi derivanti da entrate a destinazione specifica (cd. assigned revenue) e una parte della riserva di crisi. Con questo meccanismo, saranno messi a disposizione del nostro Paese circa 48 milioni di euro da utilizzare entro il 30 settembre 2022, cui potranno essere aggiunti 96 milioni di cofinanziamento nazionale.
  Inoltre, in data 24 marzo 2022, è stato attivato lo stoccaggio privato per le carni suine, ai sensi dell'articolo 17 del Regolamento (UE) n. 1308/2013 sull'OCM unica.
  In aggiunta, per sopperire alla crisi di liquidità, gli Stati membri potranno erogare un livello più alto di anticipi per i pagamenti diretti e le misure a superficie dello sviluppo rurale, a partire dal 16 ottobre 2022. In ogni caso, grazie ad una specifica iniziativa promossa a livello nazionale, sarà possibile erogare sino al 70 per cento dei pagamenti diretti entro il prossimo 31 luglio.
  Sempre con lo stesso obiettivo, anche il settore agricolo, inizialmente escluso, potrà beneficiare del Temporary Crisis Framework sugli Aiuti di Stato, nei limiti di 35 mila euro per azienda.
  Con l'obiettivo di incrementare il potenziale produttivo europeo per le colture proteiche ed i cereali, attraverso una deroga applicabile nel 2022, è stato deciso di rimettere in produzione le superfici destinate alle aree ecologiche e le aree ritirate dalla produzione.
  Per assicurare maggiore trasparenza sulla situazione delle scorte di cereali e semi oleosi a livello unionale, la Commissione sta lavorando ad una proposta concernente le comunicazioni mensili delle giacenze che ogni Stato membro sarà tenuto a comunicare.
  Per far fronte all'esigenza di approvvigionamento di materie prime e contrastare fenomeni speculativi, la DG SANTE si è resa disponibile, su richiesta degli Stati membri, ad autorizzare temporaneamente deroghe ai limiti massimi di residui fitosanitari (LMR) per le principali commodity importate dai Paesi terzi.
  Infine, nel decreto-legge n. 21 del 2022, per quanto concerne il problema di approvvigionamento di fertilizzanti minerali, è stata approvata una norma che consente l'utilizzo del digestato, quale sottoprodotto della digestione anaerobica finalizzata alla produzione di biogas e biometano, nel rispetto dei principi dell'economia circolare, a condizione che le cosiddette matrici in ingresso, ovvero i prodotti utilizzati come materia prima per la produzione di energia, siano rappresentati unicamente da prodotti vegetali, sottoprodotti alimentari ed effluenti zootecnici.

ALLEGATO 7

Interrogazione n. 5-07791 Cassese: Sulla mancata pubblicazione del decreto ministeriale relativo all'inserimento del cosiddetto «digestato essiccato» tra i prodotti fertilizzanti.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Preliminarmente è necessario partire da alcune precisazioni.
  Un concime per poter essere commercializzato sul territorio italiano deve essere incluso negli allegati del decreto legislativo n. 75 del 29 aprile 2010, recante «Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, a norma dell'articolo 13 della legge n. 88 del 7 luglio 2009,».
  Ai sensi dell'articolo 10 del suddetto decreto legislativo, all'inserimento di nuovi fertilizzanti e modifiche degli allegati si provvede con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, su istanza da parte dei soggetti interessati.
  A seguito dell'istanza di inserimento del prodotto richiamato dagli Onorevoli interroganti, è stato predisposto il relativo decreto che ha previsto la modifica dell'allegato 1 – «Concimi nazionali», con l'aggiunta di una nuova tipologia di concime organico, identificato dalla denominazione tipo «Digestato essiccato» e dell'allegato 7 «Tolleranze» con l'inserimento dei relativi valori di tolleranza per i parametri di carbonio organico, azoto organico, anidride fosforica, ossido di potassio e umidità.
  Lo schema di decreto è stato firmato lo scorso 1° marzo ed è in via di registrazione da parte dei competenti organi di controllo contabile e di legittimità.
  Il provvedimento in questione, una volta registrato, sarà inviato alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ai fini della sua pubblicazione ed entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione.

ALLEGATO 9

Disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura. Testo unificato C. 2049 Spena, C. 2930 Cenni, C. 2992 Ciaburro e C. 3509 Bubisutti.

PROPOSTA EMENDATIVA DELLA RELATRICE

ART. 3.

  Sostituirlo col seguente:

Art. 3.
(Ufficio per la promozione dell'imprenditoria e del lavoro femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura)

  1. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, è istituito, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale – Direzione generale dello sviluppo rurale, l'ufficio dirigenziale non generale per l'imprenditoria e il lavoro femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura.
  2. L'ufficio di cui al comma 1 coordina le proprie attività con il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con i competenti uffici delle regioni e delle province autonome e si avvale della collaborazione dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) e del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA). All'Ufficio, cui sono attribuite le competenze dell'organismo previsto dal decreto del Ministro per le politiche agricole 13 ottobre 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 82 dell'8 aprile 1998, sono assegnate le seguenti ulteriori funzioni:

   a) monitorare l'evoluzione dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura;

   b) monitorare, di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e con il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, l'evoluzione del lavoro femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura, con particolare riferimento alle retribuzioni, alle progressioni di carriera, al rispetto delle norme sulla maternità, alle situazioni di lavoro irregolare e a situazioni di molestie e violenza nei luoghi di lavoro;

   c) monitorare l'attuazione e l'efficacia delle misure per la crescita del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura, previste dalla Politica agricola comune, primo e secondo pilastro, dai piani triennali della pesca e dell'acquacoltura, dalle norme nazionali e regionali, nonché dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e l'impatto che tali misure hanno complessivamente sulle donne;

   d) condurre indagini periodiche volte ad accrescere le conoscenze e le competenze sul lavoro e sull'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura nonché sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;

   e) elaborare misure dedicate e percorsi condivisi con le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano per promuovere la parità tra i sessi nell'accesso al credito, alla terra e alle acque nonché per garantire il sostegno all'attività di impresa durante la maternità, la genitorialità e nell'assistenza ai figli e ai familiari;

   f) contribuire, per le attività di competenza, alla redazione del piano nazionale annuale di cui all'articolo 2;

   g) provvedere, nelle materie di competenza, alla richiesta e allo scambio di informazioni disponibili con i corrispondenti organismi regionali e dell'Unione europea;

   h) rendere accessibili, attraverso un apposito portale telematico costantemente aggiornato, informazioni relative alla normativa vigente in materia di formazione, lavoro e imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, della pesca e dell'acquacoltura, percorsi guidati per accedere ai finanziamenti, avvisi concernenti la pubblicazione di bandi nazionali e regionali concernenti tali settori, nonché informazioni utili per la risoluzione di problemi inerenti le procedure amministrative.

  3. Per lo svolgimento delle attività di cui al comma 2 l'Ufficio procede alla consultazione periodica delle organizzazioni datoriali, sindacali e associative delle donne impegnate a diverso titolo nel mondo agricolo e agroalimentare.
  4. L'Ufficio, avvalendosi della collaborazione del CREA e dell'ISMEA, dando conto dello svolgimento delle attività previste dal comma 2, predispone un rapporto annuale sulla condizione dell'imprenditoria e del lavoro femminile, che viene trasmesso al Parlamento ed alle regioni.
  5. Per l'attività dell'ufficio di cui al comma 1 è stanziata una somma pari a 300.000 euro annui a decorrere dall'anno 2022.
3.100. La Relatrice.