X Commissione
Attività produttive, commercio e turismo
Attività produttive, commercio e turismo (X)
Commissione X (Attività produttive)
Comm. X
Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie. C. 491-B Massimo Enrico Baroni, approvata dalla Camera e modificata dal Senato (Parere alla XII Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) ... 145
ALLEGATO 1 (Parere approvato) ... 150
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:
5-07792 Perconti: Sulla sicurezza delle reti italiane del gas naturale ... 147
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 150
5-07793 Benamati: Ulteriori interventi volti a contrastare l'incremento del prezzo dei prodotti energetici a tutela dei clienti domestici e del sistema produttivo italiano ... 147
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 152
5-07794 Vianello: Sul prezzo al pubblico dei carburanti praticato da ENI nell'area ionica ... 148
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 154
5-07795 Porchietto: Sugli interventi per mitigare gli effetti dell'esposizione creditizia contratta dalle imprese energivore per fronteggiare l'aumento dei prezzi dell'energia ... 149
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 156
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 30 marzo 2022. — Presidenza del vicepresidente Andrea GIARRIZZO.
La seduta comincia alle 13.30.
Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie.
C. 491-B Massimo Enrico Baroni, approvata dalla Camera e modificata dal Senato.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Angela MASI (M5S), relatrice, espone in sintesi i contenuti del provvedimento in esame. Ricorda, innanzitutto, che la proposta di legge sulla quale la Commissione è chiamata ad esprimere parere è stata approvata in prima lettura alla Camera dei deputati il 4 aprile 2019. Il Senato – che ne ha svolto l'esame in sede redigente – l'ha trasmessa alla Camera il 24 febbraio scorso. Ricorda altresì che la X Commissione ha reso parere favorevole sul provvedimento in prima lettura il 20 febbraio 2019.
Fa presente che la proposta di legge, che si compone ora di nove articoli – avendone il Senato aggiunto uno –, è volta a promuovere la trasparenza dei dati d'interesse pubblico riguardanti i rapporti intercorrenti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie. Segnalo, preliminarmente, che le modifiche apportate al Senato appaiono assai contenute e, in molti casi, motivate da esigenze di coordinamento formale o di copertura degli oneri. Per tale motivo espone il contenuto del testo solo sommariamente, evidenziando le limitate modifiche ad esso apportate nel corso dell'esame al Senato.
Rammenta, in primo luogo che l'articolo 1, non modificato nel corso dell'esame al Senato, qualifica il diritto alla conoscenza dei rapporti tra le imprese ed i soggetti operanti nel settore della salute quale livello essenziale delle prestazioni ai sensi dell'articolo 117, comma 2, lettera, m), della Costituzione, in attuazione dei princìpi contenuti negli articoli 32 (Tutela della salute) e 97 della Costituzione (efficienza ed imparzialità della pubblica amministrazione). Specifica, inoltre che, per finalità di trasparenza, di prevenzione e contrasto della corruzione e del degrado dell'azione amministrativa, le disposizioni del provvedimento in esame intendono garantire il diritto alla conoscenza dei rapporti, aventi rilevanza economica o di vantaggio, intercorrenti tra le imprese produttrici di farmaci, strumenti, apparecchiature, beni e servizi, anche non sanitari, e i soggetti che operano nel settore della salute o le organizzazioni sanitarie.
L'articolo 2, sostanzialmente immodificato dal Senato, reca le definizioni di «impresa produttrice», «soggetti che operano nel settore della salute» e «organizzazione sanitaria».
L'articolo 3, sul quale il Senato ha effettuato diversi interventi, disciplina la pubblicità delle erogazioni, delle convenzioni e degli accordi. Segnalo che vengono assoggettate a pubblicità le convenzioni ed erogazioni in denaro, beni, servizi ed altre utilità effettuate da un'impresa produttrice in favore: di un soggetto che opera nel settore della salute, quando abbiano un valore unitario sopra i 100 euro (50 euro nel testo approvato in prima lettura dalla Camera) o complessivo annuo maggiore di 1.000 euro (500 euro nel testo approvato in prima lettura dalla Camera); di un'organizzazione sanitaria quando abbiano un valore unitario sopra i 1.000 euro (500 euro nel testo approvato in prima lettura dalla Camera) o un valore complessivo annuo superiore a 2.500 euro. Vengono poi sottoposti a pubblicità gli accordi tra le imprese produttrici e i soggetti che operano nel settore della salute o le organizzazioni sanitarie che producono vantaggi diretti o indiretti consistenti nella partecipazione a convegni, eventi formativi, organi consultivi o comitati scientifici o nella costituzione di rapporti di ricerca, consulenza, docenza. La pubblicità delle erogazioni, delle convenzioni e degli accordi è effettuata a cura dell'impresa produttrice mediante comunicazione dei relativi dati da inserire nel registro pubblico telematico di cui al successivo articolo 5. Qualora l'impresa produttrice abbia sede all'estero l'adempimento può essere eseguito dal rappresentante della stessa in Italia.
L'articolo 4 reca le disposizioni relative alla comunicazione delle partecipazioni azionarie, dei titoli obbligazionari e dei proventi derivanti da diritti di proprietà industriale o intellettuale.
L'articolo 5 prevede l'istituzione, nel sito internet istituzionale del Ministero della salute, del registro pubblico telematico denominato «Sanità trasparente». Nel registro citato sono pubblicate le comunicazioni di cui all'articolo 3 e, in distinte sezioni, i dati risultanti dalle comunicazioni di cui all'articolo 4 nonché gli atti di irrogazione delle sanzioni di cui al successivo articolo 6, comma 7. Il registro è liberamente accessibile per la consultazione ed è provvisto di funzioni che permettono la ricerca e l'estrazione delle comunicazioni, dei dati e degli atti di cui al comma 2 secondo – in base a una modifica introdotta nel corso dell'esame al Senato – gli standard degli Open Data. Il comma 9, modificato al Senato, dispone sugli oneri derivanti dall'attuazione del medesimo articolo 5.
L'articolo 6, in tema di vigilanza e sanzioni, rende le imprese produttrici responsabili della veridicità dei dati contenuti nelle comunicazioni di cui agli articoli 3 e 4. Il contenuto dell'articolo è rimasto immutato salvo l'unica modifica introdotta nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento riguardante il comma 12. In base a tale disposizione, i proventi derivanti dalla riscossione delle sanzioni affluiscono all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnati, in misura pari al 50 per cento, ad apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero della salute ed essere destinati, nell'anno di riferimento, al miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia delle attività di vigilanza svolte.
L'articolo 7, non modificato nel corso dell'esame al Senato, dispone che il Ministro della salute, entro il 31 dicembre di ogni anno, trasmetta alle Camere una relazione sullo stato di attuazione della legge in esame.
L'articolo 8, inserito nel corso dell'esame al Senato, dispone che ad esclusione delle attività di cui all'articolo 5 relative all'istituzione del registro pubblico telematico, le amministrazioni interessate provvedono all'attuazione della legge senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. L'articolo 9, non modificato nel corso dell'esame al Senato, reca le disposizioni finali.
Conclude formulando una proposta di parere favorevole sul provvedimento in titolo (vedi allegato 1).
Riccardo ZUCCONI (FDI) annuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere della relatrice.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.
La seduta termina alle 13.45.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Mercoledì 30 marzo 2022. — Presidenza del vicepresidente Andrea GIARRIZZO. – Interviene in videoconferenza la sottosegretaria per la transizione ecologica Vannia Gava.
La seduta comincia alle 13.45.
Andrea GIARRIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
5-07792 Perconti: Sulla sicurezza delle reti italiane del gas naturale.
Filippo Giuseppe PERCONTI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.
La sottosegretaria Vannia GAVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Filippo Giuseppe PERCONTI (M5S), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta della rappresentante del Governo e si aspetta, in un prossimo futuro, l'adozione di opportuni provvedimenti volti a correggere le criticità denunciate nell'interrogazione in titolo e anche da molti mezzi di informazione. Rimarca con fermezza che non si può accettare che accadano incidenti come quello avvenuto a Ravanusa, luogo che conserva ancora quasi intatte le rovine dell'esplosione. Intende quindi cogliere l'occasione per invitare il Governo a fare ogni sforzo possibile per intervenire attivamente, rimuovendo le macerie che sono ancora lì presenti e sostenere la ricostruzione.
5-07793 Benamati: Ulteriori interventi volti a contrastare l'incremento del prezzo dei prodotti energetici a tutela dei clienti domestici e del sistema produttivo italiano.
Serse SOVERINI (PD), in qualità di cofirmatario, rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.
La sottosegretaria Vannia GAVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Serse SOVERINI (PD) replicando, si riallaccia a quanto evidenziato dalla rappresentante del Governo circa il ruolo ancora importante del gas naturale per la transizione energetica, in condizioni di sicurezza degli approvvigionamenti, e osserva che, ancora nell'ultimo Consiglio europeo, l'Europa ha stentato a trovare una soluzione unitaria così come non si è trovata sufficiente compattezza sull'applicazione di tetti di prezzo del gas.
Ricorda che, in merito all'approvvigionamento europeo di gas sui mercati internazionali, gli Stati Uniti si sono resi disponibili ad un accordo che prevede la garanzia del riempimento del 90 per cento delle scorte europee di gas entro il prossimo autunno, a fornire 15 miliardi di metri cubi aggiuntivi entro fine anno, per arrivare ad esportare in Europa entro il 2030, 50 miliardi all'anno, in modo da rendere meno pesante la dipendenza dalla Russia che nello scorso anno ha esportato verso i paesi europei ben 155 miliardi di metri cubi di gas.
Sottolinea, però, che si tratta di un obiettivo difficile da concretizzare. Infatti, evidenzia in primo luogo, anche la pur cospicua esportazione di GNL (Gas Naturale Liquefatto) degli Stati Uniti non può, per motivi ambientali, crescere sensibilmente oltre gli attuali 100 miliardi di metri cubi l'anno. Inoltre, l'esportazione di gas non può fisicamente aumentare in un breve spazio di tempo perché i terminali americani operano a capacità piena e occorrono quasi tre anni per costruirne di nuovi, e questi vengono iniziati solo se vi è la garanzia di fornitura e di acquisto per almeno un ventennio.
Rileva, quindi, che l'unico modo per accrescere sostanzialmente le esportazioni in Europa è deviare verso i nostri mercati parte della produzione che ora viene, per oltre la metà, esportata verso l'Asia. Rimarca, tuttavia, che bisogna tenere conto che, per una quota consistente, si tratta di contratti a lungo termine e che la modesta parte disponibile deve essere pagata a prezzi concorrenziali con quelli già altissimi che vengono pagati dai mercati asiatici.
Evidenzia, inoltre, che nel comunicato congiunto sull'accordo tra Unione europea e Stati Uniti non si parla di prezzi giacché nel Paese americano non possono che essere lasciati al libero mercato. Osserva quindi che ragionando con i dati attuali si deve arrivare alla conclusione che, oltre al prezzo all'origine, i costi di liquefazione, trasporto e rigassificazione porterebbero il prezzo del gas in Europa ad un livello probabilmente pari ad almeno cinque volte rispetto a quello degli Stati Uniti.
Tornando a segnalare, quindi, alla rappresentante del Governo le evidenziate criticità in merito alle strategie di approvvigionamento di gas e al controllo dell'impatto del rialzo dei prezzi, conclude ringraziando la sottosegretaria Gava per la risposta fornita.
5-07794 Vianello: Sul prezzo al pubblico dei carburanti praticato da ENI nell'area ionica.
Giovanni VIANELLO (MISTO-A) illustra l'interrogazione in titolo.
La sottosegretaria Vannia GAVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
Giovanni VIANELLO (MISTO-A), replicando, osserva preliminarmente che, stando ai dati comunicati nella risposta del Governo, sembra potersi dire che se una certa riduzione del prezzo dei carburanti è dovuta all'intervento sulle accise da parte dello Stato italiano – che ha rinunciato ad introiti non indifferenti, valutabili in diversi miliardi di euro –, altri interventi non sembrano aver toccato le multinazionali del petrolio. Rileva che la risposta del Governo pone in luce che il costo dei carburanti è profondamente condizionato dai mercati internazionali mentre ciascuna multinazionale agisce poi come meglio crede. Fa quindi presente che deve concludersi che l'estrazione domestica di idrocarburi, il loro trasporto interamente sul territorio nazionale attraverso strutture nazionali e il loro dispacciamento e la commercializzazione del prodotto finito tramite distributori propri, processi produttivi che sembrerebbero idonei a ridurre i costi, non comporti per ENI alcun tipo di contenimento dei costi considerando che i prezzi per il consumatore sono comunque più alti di quelli precedenti.
Evidenzia quindi che da tutto ciò emerge la semplice verità che estrarre idrocarburi da giacimenti italiani non comporta un abbassamento dei prezzi dei carburanti e che chi ha affermato il contrario lo ha fatto per pura retorica.
Auspica certamente che le autorità competenti monitorino attentamente la situazione e, nel caso, adottino i necessari provvedimenti per evitare speculazioni. Tuttavia non può che concludere che l'unica cosa certa è che la multinazionale ENI specula sugli idrocarburi anche di estrazione nazionale.
5-07795 Porchietto: Sugli interventi per mitigare gli effetti dell'esposizione creditizia contratta dalle imprese energivore per fronteggiare l'aumento dei prezzi dell'energia.
Claudia PORCHIETTO (FI) illustra l'interrogazione in titolo segnalando, in particolare, che essa è volta ad aprire una riflessione anche per quelle aziende che pur non rientrando nella categoria di energivore sono comunque grandi consumatrici di energia.
La sottosegretaria Vannia GAVA, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).
Claudia PORCHIETTO (FI), replicando, ringrazia la rappresentante del Governo per la risposta fornita e riconosce che l'Esecutivo fa il possibile in materia. Ribadisce tuttavia che l'interrogazione intendeva porre l'attenzione su un tema che certamente nei prossimi mesi sarà posto in evidenza. Osserva che il Ministero della transizione ecologica sta attualmente intervenendo sui cosiddetti costi fissi, che nel lungo periodo rimangono invariati, mentre sulle altre componenti dei prezzi, che hanno subìto aumenti vertiginosi, non può intervenire. Sottolinea che con l'interrogazione in oggetto si cerca quindi di attirare l'attenzione del Governo sul fatto che le imprese, per affrontare il problema del caro energia, stanno mettendo in opera tutte le strategie possibili impiegando opportunisticamente strumenti idonei ad abbattere il costo dell'energia attuale ma che in prospettiva potrebbero comportare conseguenze di una certa gravità e di notevole peso economico sui conti delle imprese.
Andrea GIARRIZZO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 14.25.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 30 marzo 2022.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.35.
ALLEGATO 1
Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie. C. 491-B Massimo Enrico Baroni, approvata dalla Camera e modificata dal Senato.
PARERE APPROVATO
La X Commissione,
esaminato, per i profili di propria competenza, il testo della proposta di legge recante «Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie» (C. 491-B Massimo Enrico Baroni, approvata dalla Camera e modificata dal Senato),
esprime
PARERE FAVOREVOLE.
ALLEGATO 2
5-07792 Perconti: Sulla sicurezza delle reti italiane del gas naturale.
TESTO DELLA RISPOSTA
In merito alla questione posta dall'Onorevole interrogante, si rappresenta quanto segue.
Innanzitutto, occorre evidenziare preliminarmente che il servizio di distribuzione del gas naturale è attribuito in concessione dai singoli Comuni a società che svolgono il servizio, mediante gare pubbliche bandite dagli enti locali competenti.
Infatti, l'articolo 14 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164, contiene i principi relativi all'assetto giuridico del servizio di distribuzione del gas naturale inteso come «il trasporto di gas naturale attraverso reti di gasdotti locali per la consegna ai clienti» e lo qualifica come attività di servizio pubblico.
Il citato decreto specifica che l'ente locale, inteso come Comune, unione di Comuni o Comunità montana, è titolare del servizio di distribuzione, nonché tenuto ad affidarne la gestione esclusivamente mediante gara, rimanendo titolare delle «attività di indirizzo, di vigilanza, di programmazione e controllo sull'attività di distribuzione».
Inoltre, il citato decreto prevede che i rapporti tra titolare e gestore del servizio di distribuzione siano regolati da un contratto di servizio formulato sulla base di un contratto tipo predisposto dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) ed approvato dal Ministero della Transizione ecologica.
Pertanto, Il regime giuridico del servizio di distribuzione del gas naturale è caratterizzato dalla presenza di due soggetti ai quali sono attribuite competenze specifiche.
In particolare, l'ARERA ha funzioni di regolazione dell'erogazione del servizio nei confronti degli utenti attraverso la definizione delle condizioni economiche, di accesso e di erogazione del servizio.
L'Ente locale, titolare del servizio, persegue finalità legate ai profili della sicurezza, dell'universalità del servizio e dell'uso del territorio, attraverso l'apposizione di vincoli ed obblighi in capo all'operatore economico nei contratti di concessione.
Per quanto attiene alla sicurezza e continuità del servizio di distribuzione del gas, la regolazione definita dall'Autorità – ferme restando le sopra richiamate attribuzioni proprie degli enti locali concedenti in materia di vigilanza e controllo sulla distribuzione gas – disciplina la qualità del servizio in merito ad alcune attività rilevanti per la sua sicurezza. Tra queste si ricordano il pronto intervento, l'ispezione della rete di distribuzione, l'attività di localizzazione delle dispersioni, sia a seguito di ispezione che di segnalazione da parte di terzi, nonché l'odorizzazione del gas.
Si precisa che l'ARERA, annualmente, prevede programmi di controlli e verifiche ispettive, anche con il supporto della Guardia di Finanza, finalizzati ad accertare la corretta attuazione da parte delle imprese distributrici della regolazione della qualità del servizio di distribuzione del gas.
Inoltre, occorre segnalare che un rafforzamento degli obblighi posti in capo ai concessionari potrà essere realizzato attraverso lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale.
A valle del riassetto del servizio di distribuzione, introdotto dal decreto legislativo n. 164 del 2000 di liberalizzazione del settore, negli anni scorsi sono state emanate varie norme secondarie, che hanno disciplinato le modalità di gara e definito in modo dettagliato alcuni parametri rilevanti.
Ad oggi i termini per l'avvio delle gare sono scaduti e sono in corso le attività (definizione dei bandi e successive verifiche da parte di ARERA) per addivenire allo svolgimento delle procedure di affidamento.
In ultimo, si osserva che le condotte, gli impianti e le derivazioni di utenza costruiti a partire dal 2008 ad oggi sono regolati dal decreto ministeriale 16 aprile 2008 recante «Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e dei sistemi di distribuzione e di linee dirette del gas naturale con densità non superiore a 0,8».
Si specifica altresì che il Ministero dell'interno esercita, attraverso il Corpo dei Vigili del Fuoco, la funzione di controllo in merito alla corretta applicazione delle Regole Tecniche sopra citate.
In ogni caso, si assicura che il Ministero porrà massima attenzione, nell'ambito delle proprie competenze, affinché il quadro regolatorio garantisca elevati standard di sicurezza della rete di distribuzione del gas sul territorio nazionale.
ALLEGATO 3
5-07793 Benamati: Ulteriori interventi volti a contrastare l'incremento del prezzo dei prodotti energetici a tutela dei clienti domestici e del sistema produttivo italiano.
TESTO DELLA RISPOSTA
In merito alla questione posta dagli Onorevoli interroganti, relative ad iniziative volte a tutelare sia i consumatori che le imprese dalla spirale di aumento dei prezzi dell'energia, si rappresenta quanto segue.
I mercati energetici, a livello globale, sono stati investiti da fenomeni di rialzo delle quotazioni delle materie prime, soprattutto per quanto concerne il gas, che hanno determinano aumenti di prezzo eccezionali sia del gas naturale che dell'energia elettrica.
Questo fenomeno ha origine sia da questioni di mercato che geopolitiche con un forte impatto su tutti i Paesi, non solo europei, con la previsione di un suo protrarsi anche nei mesi prossimi.
Come ricordato dagli interroganti, il Governo è intervenuto più volte sin dell'anno scorso attraverso provvedimenti normativi che hanno stanziato ingenti risorse, inizialmente volti alla tutela delle fasce più deboli della popolazione e delle aziende maggiormente dipendenti dal gas.
Purtuttavia, sono state varate misure di portata strutturale nella direzione di accelerare il percorso di transizione ad un sistema energetico centrato sulle fonti rinnovabili, sia nella direzione di diversificare le fonti di approvvigionamento che di ridurre la dipendenza energetica dall'estero.
Difatti, nel decreto-legge n. 17 del 2022 sono previste ulteriori semplificazioni delle procedure autorizzative nel settore della generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili, nonché la valorizzazione della produzione nazionale di gas naturale ai fini della sicurezza e del contenimento dei costi per le imprese, attraverso la stipula di contratti a lungo termine.
Da ultimo, con il decreto-legge n. 21 del 2022, è stata posta attenzione anche al rafforzamento delle attività di sorveglianza sui prezzi. Sono stati infatti potenziati le attività e gli strumenti a disposizione del Garante per la sorveglianza dei prezzi, che potrà richiedere alle imprese dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo.
Inoltre, è stato previsto l'obbligo per i titolari dei contratti di approvvigionamento di gas per il mercato italiano di trasmettere al Ministero della transizione ecologica e all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) i contratti già sottoscritti o da sottoscrivere, ai fini della trasparenza e del monitoraggio nel mercato del gas naturale, nel rispetto delle esigenze di riservatezza dei dati commercialmente sensibili.
Qualsivoglia iniziativa si intraprenda, non si può prescindere dalla considerazione del mix energetico nazionale in cui, pur a fronte di una penetrazione crescente delle fonti rinnovabili, il ruolo del gas riveste ancora un ruolo importante, anche nella generazione di energia elettrica.
Atteso ciò, è importante evidenziare ulteriori misure intraprese dal Governo per rendere più resiliente il sistema energetico, attraverso una ulteriore regolazione del sistema di stoccaggio di gas volto a sollecitare la risposta degli operatori, nonché attraverso interlocuzioni avviate con i Paesi terzi per una maggiore diversificazione delle fonti di approvvigionamento di gas naturale, nella consapevolezza del ruolo ancora importante di questo vettore energetico per la transizione energetica in condizioni di sicurezza delle forniture.
Il Governo italiano ha assunto un ruolo attivo, anche in funzione delle esigenze di medio-lungo periodo di un disegno dei mercati energetici coerente con le sfide della transizione e della maggiore indipendenza energetica dell'UE dalla Russia, nel quadro delle iniziative adottate a livello europeo dalla Commissione europea, ad esempio mediante l'adozione della Comunicazione sulla sicurezza degli approvvigionamenti e sulla sostenibilità dei prezzi e del Quadro temporaneo sugli aiuti di stato per affrontare gli effetti della guerra in Ucraina.
Ulteriori proposte, quali l'applicazione di un tetto al prezzo del gas e il disaccoppiamento del mercato dell'energia elettrica dal mercato del gas naturale, necessitano di interventi nazionali armonizzati a livello europeo sul funzionamento dei mercati energetici sempre più integrati.
Pertanto, è ferma intenzione del Governo di promuovere nei tavoli europei misure concrete per la revisione del disegno dei mercati energetici, in modo da valorizzare il ruolo delle negoziazioni a lungo termine, anche con riferimento alla diffusione dello strumento dei PPA (Power Purchase Agreement), con l'obiettivo di integrare in modo efficace l'energia rinnovabile nel sistema ed evitare che i cittadini paghino prezzi non corrispondenti ai costi di produzione, anche per assicurare che la transizione energetica avvenga in condizioni di equità sociale ed economica.
Il Governo, congiuntamente ai soggetti preposti, continuerà a porre massima attenzione all'evolversi delle dinamiche del mercato e all'andamento dei prezzi dell'energia al fine di sostenere la ripresa economica e limitare le ripercussioni sugli utenti e sul sistema produttivo.
ALLEGATO 4
5-07794 Vianello: Sul prezzo al pubblico dei carburanti praticato da ENI nell'area ionica.
TESTO DELLA RISPOSTA
In merito alla questione posta dall'Onorevole interrogante, circa le politiche di prezzo dei carburanti praticate dalla società ENI SpA, si rappresenta quanto segue.
Innanzitutto, si ricorda che presso il Ministero dello Sviluppo economico (MISE) esiste da alcuni anni l'Osservatorio prezzi carburanti, che è lo strumento di controllo e monitoraggio che permette di consultare in tempo reale i prezzi di vendita. Il mercato della distribuzione dei carburanti appare molto aperto registrandosi la presenza di oltre 22 mila punti vendita che offrono prezzi differenziati con possibilità di acquisti oculati al consumatore attento.
Il costo alla pompa della benzina si compone di diverse voci: la componente fiscale che è tra le più alte d'Europa (Accisa ed IVA) il prezzo industriale che sconta il riferimento al prezzo internazionale del carburante (benzina o gasolio) sul mercato PLATTS e sul quale incide anche l'effetto del cambio euro/dollaro. A questo si aggiunge il margine lordo delle compagnie petrolifere che rappresenta circa il 13 per cento del prezzo finale e remunera tutti i passaggi della filiera distributiva che comprende sia le spese di stoccaggio sia le scorte obbligatorie, il trasporto, il gestore di distribuzione, il costo dei biocarburanti e gli altri oneri. Anche il costo dell'energia elettrica utilizzato della filiera incide su questo valore.
I prezzi alla pompa di benzina e gasolio, quindi, non vengono definiti sulla base delle quotazioni del petrolio Brent, bensì sulla base delle quotazioni internazionali dei prodotti, rilevate attraverso le pubblicazioni di settore Platts.
Le predette quotazioni internazionali, a partire dall'ultima settimana di febbraio, a seguito dello scoppio della crisi russo-ucraina, hanno subito repentini aumenti e oscillazioni, con conseguenti forti variazioni dei prezzi ai distributori; sul punto si segnala che, da prime informazioni assunte presso l'ENI, si evidenzierebbe che l'evoluzione del prezzo praticato dei carburanti sia in linea con l'andamento di tali quotazioni internazionali.
Si precisa che, con riferimento all'impianto ENI di Taranto sito sulla SS 106 espressamente citato, l'osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico conferma che il 13 marzo scorso effettivamente si sono registrati le cifre riportate.
Purtuttavia, a seguito dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 21 del 2022, lo stesso impianto, che risulterebbe nel sistema dell'osservatorio situato al km n. 220-220a, ha comunicato prezzi inferiori sia per la benzina che per il gasolio.
Specificatamente, in data 29 marzo i prezzi comunicati sono per la benzina self-service 1,839 euro al litro e 2,059 euro per il servito. Per quanto concerne il gasolio l'impianto ha comunicato il prezzo di 1,789 euro per il self-service e 2,009 euro per il servito.
Con il sopracitato decreto-legge il Governo ha predisposto una serie di misure specifiche per la prevenzione del rischio di manovre speculative.
In particolare, è previsto un rafforzamento delle attività di monitoraggio dell'andamento dei prezzi, tra le quali l'istituzione di un'apposita Unità di missione presso il MISE per le attività istruttorie, di analisi, valutazione e di elaborazione dei dati, nonché di supporto al Garante per la sorveglianza dei prezzi a cui può essere affidato il compito di prevenire eventuali manovre speculative.
Inoltre, è stato disposto che lo stesso Garante per la sorveglianza dei prezzi possa avvalersi, tra gli altri, anche del supporto operativo della Guardia di Finanza per monitorare l'andamento dei prezzi, anche relativi alla vendita al pubblico di benzina e gasolio usato come carburante, praticati nell'ambito dell'intera filiera di distribuzione commerciale dei medesimi prodotti.
Secondo la nuova disposizione introdotta, la Guardia di Finanza segnala all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, per l'adozione dei provvedimenti di competenza, elementi, rilevati nel corso delle attività di monitoraggio, sintomatici di condotte che possano ledere la concorrenza ai sensi della legge 10 ottobre 1990, n. 287 o costituire pratiche commerciali scorrette ai sensi del decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206.
Pertanto, attese le dinamiche di mercato e di formazione del prezzo, questo Ministero continuerà a monitorare, congiuntamente con gli altri organi preposti, l'andamento dei prezzi dei carburanti.
ALLEGATO 5
5-07795 Porchietto: Sugli interventi per mitigare gli effetti dell'esposizione creditizia contratta dalle imprese energivore per fronteggiare l'aumento dei prezzi dell'energia.
TESTO DELLA RISPOSTA
In merito alla questione posta dagli Onorevoli interroganti, si rappresenta quanto segue.
Innanzitutto, preme indicare che i mercati energetici sono interessati da diversi mesi da dinamiche rialziste delle quotazioni a livello globale, i cui effetti appaiono tuttora di durata non prevedibile, destando preoccupazione per l'impatto sulle famiglie e sulle attività produttive, già provate dalla crisi pandemica, in una fase delicata di ripresa dell'economia nazionale.
Come noto, il Governo è intervenuto più volte per mitigare l'impatto dell'incremento dei prezzi sulle bollette dei consumatori con misure che, fino ad oggi, hanno comportato un impegno di risorse pubbliche senza precedenti, pari a circa 19 miliardi di euro, di cui circa 14 miliardi sono stanziati per i primi due trimestri del 2022.
Tra le misure adottate si evidenziano l'azzeramento degli oneri di sistema e il contributo straordinario, sotto forma di credito d'imposta, per i consumatori industriali energivori, riconosciuto in percentuale rispetto all'incremento dei costi di fornitura di elettricità dei primi due trimestri 2022. Si tratta di interventi in grado di fornire alle imprese e agli operatori economici un importante e immediato sostegno per fronteggiare la situazione di crisi.
Con riferimento, inoltre, alle imprese gasivore, il decreto ministeriale 21 dicembre 2021 ha previsto, a favore delle imprese che operano in settori a rischio di rilocalizzazione a causa dei costi energetici, uno sconto stabile sugli oneri di sistema gas stimato, complessivamente, dell'ordine di 250 milioni di euro l'anno.
L'Autorità di regolazione si sta adoperando per dare rapida attuazione alla norma in modo da assicurare l'abbattimento degli oneri dal momento in cui questi dovranno essere ripristinati.
Nel contempo, come ricordato dall'interrogante, con i decreti-legge n. 17 del 2022 e n. 21 del 2022 sono state introdotte misure di natura strutturale volte principalmente ad incrementare l'autonomia energetica e la diversificazione degli approvvigionamenti da una parte, e le azioni di monitoraggio sui prezzi dall'altra.
In tale ambito sono state ulteriormente semplificate le procedure autorizzative nel settore della generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili ed è stato previsto il rafforzamento della produzione nazionale di gas naturale ai fini della sicurezza e in modo da perseguire, allo stesso tempo, il contenimento dei costi per le imprese, attraverso la stipula di contratti a lungo termine a prezzi equi.
Da ultimo, con il richiamato decreto-legge n. 21 del 2022, sono stati potenziati gli strumenti per l'attività di sorveglianza sui prezzi garantendo, agli organi preposti, di poter richiedere alle imprese dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo.
È stato, inoltre, imposto l'obbligo per i titolari dei contratti di approvvigionamento di gas per il mercato italiano di trasmettere al Ministero della transizione ecologica e all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) i contratti, ai fini della trasparenza e del monitoraggio nel mercato del gas naturale, nel rispetto delle esigenze di riservatezza dei dati commercialmente sensibili. Tali misure consentiranno di esaminare attentamente le dinamiche dei prezzi di importazione che influenzano i prezzi delle forniture energetiche e, conseguentemente, di valutare eventuali interventi correttivi.
Si conferma, pertanto, l'impegno del Governo, insieme all'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, a monitorare l'evoluzione delle dinamiche di mercato e dei prezzi all'ingrosso di energia elettrica e gas al fine di mettere in campo le misure più opportune per mitigare l'impatto sugli utenti e sostenere la ripresa economica.