VII Commissione

Cultura, scienza e istruzione

Cultura, scienza e istruzione (VII)

Commissione VII (Cultura)

Comm. VII

Cultura, scienza e istruzione (VII)
SOMMARIO
Mercoledì 16 marzo 2022

ATTI DEL GOVERNO:

Proposte di nomina a componenti del consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale per il dramma antico di Marina Valensise, in qualità di consigliere delegato, e di Margherita Rubino. Nomine n. 107 e n. 108 (Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione. – Pareri favorevoli) ... 73

RELAZIONI AL PARLAMENTO:

Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Doc. CCLXIII, n. 1 (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 124 del regolamento, e conclusione. – Approvazione della risoluzione n. 8-00157) ... 74

ALLEGATO 1 (Prima proposta di risoluzione del relatore) ... 84

ALLEGATO 2 (Proposta di risoluzione del gruppo di Fratelli d'Italia) ... 86

ALLEGATO 3 (Risoluzione approvata) ... 88

SEDE CONSULTIVA:

DL n. 17/2022: misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. C. 3495 Governo (Parere alle Commissioni riunite VIII e X) (Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) ... 76

ALLEGATO 4 (Parere approvato) ... 91

Norme per favorire interventi di recupero, manutenzione e salvaguardia dei castagneti e per il sostegno e la promozione del settore castanicolo nazionale e della filiera produttiva. Nuovo testo C. 1650 Incerti e abb. (Parere alla XIII Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione) ... 78

ALLEGATO 5 (Parere approvato) ... 92

Riduzione del numero dei componenti di organi parlamentari bicamerali. C. 3387 Baldelli (Parere alla I Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) ... 80

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale recante rimodulazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per gli anni 2016-2018, con riferimento alla regione Lazio. Atto n. 358.
Schema di decreto ministeriale recante rimodulazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per gli anni 2016-2018, con riferimento alla regione Puglia. Atto n. 359 (Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Pareri favorevoli) ... 81

Interventi di fine seduta ... 82

VII Commissione - Resoconto di mercoledì 16 marzo 2022

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 16 marzo 2022. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 13.50.

Proposte di nomina a componenti del consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale per il dramma antico di Marina Valensise, in qualità di consigliere delegato, e di Margherita Rubino.
Nomine n. 107 e n. 108.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione. – Pareri favorevoli).

  La Commissione inizia l'esame delle proposte di nomine all'ordine del giorno.

  Rosa Maria DI GIORGI (PD), relatrice, introduce l'esame ricordando che la Commissione è chiamata a esprimere il parere al Governo sulle nomine di due componenti del Consiglio di amministrazione della Fondazione «Istituto nazionale del dramma antico»: si tratta della conferma di Marina Valensise in qualità di consigliere delegato, su proposta del Ministro della cultura, e della conferma, su designazione del Ministro dell'università e della ricerca, di Margherita Rubino in qualità di consigliere.
  Ricorda che l'Istituto nazionale del dramma antico, già ente pubblico disciplinato dalla legge 20 marzo 1975, n. 70, è stato trasformato in fondazione con il decreto legislativo 29 gennaio 1998, n. 20. Ricorda quindi gli scopi istituzionali della fondazione, come individuate dall'articolo 3 del citato decreto, come modificato dal decreto legislativo n. 33 del 22 gennaio 2004.
  Ricorda che sono organi dell'Istituto nazionale del dramma antico – oltre al consiglio di amministrazione – il presidente e il collegio dei revisori dei conti. Per quanto riguarda nello specifico il consiglio di amministrazione, esso è nominato con decreto del Ministro della cultura. I componenti durano in carica quattro anni e ciascuno può essere confermato per non più di due volte. Secondo lo statuto approvato con decreto ministeriale del 2018, il consiglio di amministrazione è composto da cinque componenti: il sindaco di Siracusa, che è anche presidente dell'Istituto; un consigliere designato dal Ministro della cultura, con funzioni di consigliere delegato; un consigliere designato dal Ministro dell'università e della ricerca; un consigliere designato dalla Regione siciliana; e un consigliere in rappresentanza dei partecipanti privati, il quale, ove i soggetti provati non soddisfino determinati requisiti, è designato dalla Conferenza unificata. Sulla nomina dei componenti designati da organi statali – cioè il consigliere delegato designato dal Ministro della cultura e il consigliere designato dal Ministro dell'università e della ricerca – sono acquisiti i pareri delle commissioni parlamentari competenti, in base all'articolo 8, comma 8, dello statuto.
  Ciò premesso, riferisce che il Ministro della cultura ha comunicato che ai fini del rinnovo del Consiglio di amministrazione dell'Istituto è sua intenzione procedere alla conferma della dottoressa Marina Valensise, in qualità di consigliere delegato e, su designazione del Ministro dell'università e della ricerca, alla conferma della professoressa Margherita Rubino in qualità di consigliere.
  Ricorda che a suo tempo la VII Commissione ha formulato parere favorevole su queste nomine, per il primo incarico: nella seduta del 7 febbraio 2018 per la professoressa Rubino, quindi nella precedente legislatura, e nella seduta del 4 dicembre 2019 per la dottoressa Valensise, in questa legislatura. Per ogni approfondimento sui profili professionali della dottoressa Marina Valensise e della professoressa Margherita Rubino, rinvia ai curricula trasmessi dal Governo insieme alla richiesta di parere parlamentare.
  In conclusione, propone di esprimere parere favorevole su entrambe le nomine.

  Valentina APREA (FI) preannuncia il voto favorevole del gruppo di Forza Italia.

  Federico MOLLICONE (FDI), dopo aver ricordato il prestigio dell'Istituto ed espresso l'auspicio che la Fondazione possa ricevere maggiori finanziamenti e vedere un ampliamento della sua autonomia, preannuncia il voto favorevole del gruppo di Fratelli d'Italia.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) preannuncia il voto favorevole del gruppo del Partito democratico.

  Alessandra CARBONARO (M5S), confidando nella ripresa post Covid-19 delle attività culturali dell'Istituto, preannuncia il voto favorevole del gruppo del Movimento 5 Stelle.

  Simona VIETINA (CI), apprezzato il lavoro straordinario svolto dall'Istituto e auspicando maggiori finanziamenti per analoghi istituti culturali, preannuncia il voto favorevole del gruppo del gruppo di Coraggio Italia.

  Vittoria CASA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, comunica che il deputato Spadafora è in missione e che non sono state disposte sostituzioni. Indice, quindi, la votazione.

  La Commissione procede a votazioni nominali a scrutinio segreto su ciascuna delle due proposte di parere favorevole formulate dalla relatrice.

  Vittoria CASA, presidente, comunica il risultato della votazione sulla proposta di nomina n. 107 (Marina Valensise):

   Presenti... 29
   Votanti... 29
   Astenuti... 0
   Maggioranza... 15

    Hanno votato ... 25
    Hanno votato no... 4

  (La Commissione approva).

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Anzaldi, Aprea, Bella, Belotti, Carbonaro, Carelli, Casa, Casciello, Colmellere, De Angelis, Del Sesto, Di Giorgi, Iorio, Lattanzio, Maturi, Melicchio, Mollicone, Nitti, Orfini, Patelli, Piccoli Nardelli, Prestipino, Racchella, Rossi, Sgarbi, Tuzi, Vacca, Valente e Vietina.

  Vittoria CASA, presidente, comunica il risultato della votazione sulla proposta di nomina n. 108 (Margherita Rubino):

   Presenti... 29
   Votanti... 29
   Astenuti... 0
   Maggioranza... 15

    Hanno votato ... 26
    Hanno votato no... 3

  (La Commissione approva).

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Anzaldi, Aprea, Bella, Belotti, Carbonaro, Carelli, Casa, Casciello, Colmellere, De Angelis, Del Sesto, Di Giorgi, Iorio, Lattanzio, Maturi, Melicchio, Mollicone, Nitti, Orfini, Patelli, Piccoli Nardelli, Prestipino, Racchella, Rossi, Sgarbi, Tuzi, Vacca, Valente e Vietina.

  Vittoria CASA, presidente, avverte che comunicherà alla Presidenza della Camera i pareri favorevoli testé espressi, affinché siano resi noti al Governo.

  La seduta termina alle 14.15.

RELAZIONI AL PARLAMENTO

  Mercoledì 16 marzo 2022. — Presidenza della presidente, Vittoria CASA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'istruzione Barbara Floridia.

  La seduta comincia alle 14.15.

Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Doc. CCLXIII, n. 1.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 124 del regolamento, e conclusione. – Approvazione della risoluzione n. 8-00157).

  La Commissione prosegue l'esame della relazione, rinviato nella seduta del 15 marzo 2022.

  Vittoria CASA, presidente, avverte che il relatore, deputato Vacca, ha presentato una proposta di risoluzione conclusiva del dibattito (vedi allegato 1) e che un'altra proposta di risoluzione è stata presentata dal deputato Mollicone (vedi allegato 2).

  Gianluca VACCA (M5S), relatore, premesso che si tratta di una risoluzione sulla prima Relazione del Governo sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza finalizzata a definire indirizzi per i prossimi atti che il Governo compirà per raggiungere gli obiettivi previsti dall'anno 2022 in poi, sottolinea che il testo della sua proposta è frutto, come di consueto, della interlocuzione con i gruppi e della proficua collaborazione di tutti. Evidenzia, inoltre, che la risoluzione proposta si pone in continuità con il lavoro già svolto dalla Commissione sul PNRR. Illustra quindi il contenuto della sua risoluzione (vedi allegato 1).

  Federico MOLLICONE (FDI), apprezzato il lavoro di sintesi svolto dal relatore, che ha fatto confluire nel testo della sua proposta di risoluzione anche suggerimenti fatti arrivare dalla sua parte politica, ritira la risoluzione da lui presentata (vedi allegato 2) e preannuncia il voto favorevole del gruppo di Fratelli d'Italia sulla proposta di risoluzione del relatore.

  Paolo LATTANZIO (PD) chiede al relatore di valutare l'inserimento, nel testo della sua proposta di risoluzione, di due aspetti che considera rilevanti: prevedere un maggior coinvolgimento degli studenti nelle scelte del Governo per l'attuazione del PNRR, nonché attivare un monitoraggio sugli investimenti del PNRR, per verificare le ricadute dei progetti anche in termini di impatto sociale.

  Valentina APREA (FI), preannunciato il voto favorevole del gruppo di Forza Italia sulla risoluzione del relatore, afferma di non condividere la proposta del deputato Lattanzio riguardo al coinvolgimento degli studenti. A suo avviso, la risoluzione parlamentare, come strumento, deve concentrarsi sulle scelte politiche e gli indirizzi, non sul metodo: spetta ai Ministeri valutare se e come coinvolgere le parti sociali nelle decisioni, anche perché il processo decisionale rischierebbe di appesantirsi qualora si chiedesse di ascoltare tutte le parti coinvolte. A suo avviso, il compito di ascoltare le parti sociali e le voci della società spetta al Parlamento, che vi procede attraverso le audizioni. Conclude auspicando che non si voglia indulgere alla demagogia.

  Rosa Maria DI GIORGI (PD), pur comprendendo le perplessità della deputata Aprea, ritiene che nel testo della risoluzione possa esserci spazio per un'apertura al coinvolgimento degli studenti, senza che questo determini alcuno stravolgimento del suo contenuto.

  Simona VIETINA (CI), premesso che molte cose sono cambiate da quando è stato redatto il PNRR e che i diversi scenari richiederebbero forse una sua riscrittura, esprime l'avviso che andrebbe sottolineato con maggiore incisività l'aspetto legato alla tempistica dei bandi, che in molti casi è così ristretta che impedisce la partecipazione proprio ai soggetti che ne hanno maggior bisogno. Evidenzia, inoltre, che andrebbe previsto un monitoraggio costante dell'utilizzo dei fondi che devono essere spesi entro il 2026 per lasciare un cosiddetto «debito buono» alle nuove generazioni.

  Daniele BELOTTI (LEGA) esprime particolare apprezzamento per il buon senso ravvisabile nell'impegno n. 4), con il quale si chiede al Governo di provvedere alla redistribuzione, per le stesse finalità, di eventuali fondi non assegnati. Preannuncia il voto favorevole del suo gruppo.

  Patrizia PRESTIPINO (PD) rileva l'assenza, nella proposta di risoluzione, di un riferimento all'impiantistica sportiva degli istituti scolastici e invita il relatore a prendere in considerazione un'integrazione della sua proposta per inserire questo riferimento.

  Gianluca VACCA (M5S), relatore, si dichiara disponibile a considerare i suggerimenti pervenuti nel corso del dibattito e chiede alla presidenza di valutare la possibilità di una breve sospensione dei lavori.

  Vittoria CASA, presidente, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 14.35, riprende alle 14.40.

  Gianluca VACCA (M5S), relatore, ritenuto di poter accogliere alcuni suggerimenti avanzati nel corso del dibattito, presenta un nuovo testo della sua proposta di risoluzione (vedi allegato 3). Illustra quindi le modifiche apportate al testo, con le quali vengono introdotti, in premessa, tra gli obiettivi prioritari del comparto scuola, il potenziamento dell'impiantistica sportiva nelle scuole e la valorizzazione dei momenti di ascolto e di partecipazione degli studenti.

  La sottosegretaria Barbara FLORIDIA, dopo aver osservato che le modifiche introdotte arricchiscono il contenuto della risoluzione, esprime su di essa il parere favorevole del Governo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione n. 8-00157 (vedi allegato 3).

  La seduta termina alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 16 marzo 2022. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 14.45.

DL n. 17/2022: misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
C. 3495 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite VIII e X).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Simone VALENTE (M5S), relatore, ricorda preliminarmente che la Commissione è chiamata ad esaminare in sede consultiva, per il parere da esprimere alle Commissioni riunite VIII e X, il decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
  Sottolinea come questo sia un decreto di contenuto ampio, composto da 43 articoli suddivisi in cinque Titoli, più un allegato. Il Titolo I (articoli da 1 a 21) prevede misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e fonti rinnovabili; il Titolo II (articoli da 22 a 25) reca disposizioni in materia di politiche industriali; il Titolo III (articoli da 26 a 28) è intitolato «Regioni ed enti territoriali»; il Titolo IV (articoli da 29 a 42) reca altre misure urgenti; e infine, il Titolo V (articoli 42 e 43) detta le disposizioni finali e finanziarie.
  Premesso che si limiterà a dare conto in questa sede dei soli contenuti di specifica competenza della VII Commissione, rinvia alla documentazione predisposta dal Servizio studi per una completa analisi di tutti gli articoli del decreto-legge, che in sintesi reca misure per l'efficienza energetica, la riconversione e altri interventi a favore delle imprese e delle utenze domestiche, per un ammontare di quasi 8 miliardi di euro, di cui circa 5,5 miliardi finalizzati a contrastare il caro energia e la restante parte a sostegno delle filiere produttive che stanno soffrendo di più in questa fase.
  Richiamata quindi l'articolo 7, che destina contributi a fondo perduto, pari a 40 milioni di euro per il 2022, alle associazioni e società sportive dilettantistiche più colpite dagli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, in particolare quelle che gestiscono impianti sportivi e piscine. A tal fine, l'articolo opera un corrispondente incremento della dotazione per il corrente anno del Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano e contestualmente amplia le finalità del Fondo prevedendo che le sue risorse possano essere parzialmente destinate anche all'erogazione dei contributi per associazioni e società sportive. L'intervento mira a far fronte alla crisi economica determinatasi dagli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e ridurne gli effetti distorsivi nei confronti delle associazioni e società sportive, specie di quelle che, gestendo impianti sportivi e piscine, risultano più colpite. Al riguardo, la Relazione illustrativa ricorda l'esponenziale aumento registrato negli ultimi mesi del costo dell'energia termica ed elettrica, che ha inflitto un ulteriore severo colpo ai già precari piani economici e finanziari dei gestori di impianti sportivi, già provati dalle misure messe in atto per contenere la diffusione del virus SARS-CoV-2. La definizione delle modalità e dei termini di presentazione delle richieste di erogazione dei contributi, dei criteri di ammissione, delle modalità di erogazione, nonché delle procedure di controllo, da effettuarsi anche a campione, è affidata ad un decreto dell'Autorità politica delegata in materia di sport.
  Menziona l'articolo 23, che reca misure nel campo della ricerca applicata, che in quanto tale è competenza di altra Commissione: l'articolo istituisce nello stato di previsione del Ministero per lo sviluppo economico un fondo per promuovere la ricerca, lo sviluppo della tecnologia dei microprocessori e l'investimento in nuove applicazioni industriali di tecnologie innovative, anche tramite la riconversione di siti industriali esistenti e l'insediamento di nuovi stabilimenti nel territorio nazionale. Il comma 2 demanda a uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto, tra gli altri, con il Ministro dell'università e della ricerca, la definizione degli ambiti di applicazione e di intervento nonché i criteri e le modalità di riparto delle risorse del fondo.
  Infine, l'articolo 30, al comma 3, dispone la conservazione come residui di stanziamento, nello stato di previsione del Ministero della cultura, di 25 milioni di euro per il 2022 e li destina alla finalità di al ristoro delle perdite derivanti dall'annullamento, dal rinvio o dal ridimensionamento, in seguito all'emergenza epidemiologica da Covid-19, di spettacoli e mostre. In proposito si segnala un'asimmetria tra la disposizione in commento e la relazione illustrativa ove è erroneamente riportata quale finalità cui destinare i medesimi residui anche «il sostegno delle librerie, dell'intera filiera dell'editoria, compresi le imprese e i lavoratori della filiera di produzione del libro, a partire da coloro che ricavano redditi prevalentemente dai diritti d'autore, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura».
  In conclusione, presenta una proposta di parere favorevole con osservazioni, che tiene conto anche del confronto con altri gruppi (vedi allegato 4).

  Andrea ROSSI (PD), con riferimento all'osservazione di cui alla lettera b), evidenzia le oggettive difficoltà economiche del mondo sportivo italiano, e in particolare dei gestori degli impianti, a seguito dei rincari delle materie energetiche, che giungono in un momento in cui neppure è prevedibile un incremento degli introiti. È dell'avviso che sarebbe stata opportuna una proroga del cosiddetto super bonus a favore dell'impiantistica sportiva, in quanto i costi per l'efficientamento energetico continuano a ricadere sui gestori degli impianti, i quali, in molti casi, hanno dovuto chiudere le attività o rischiano di doverlo fare, soprattutto le piscine, che hanno costi di riscaldamento elevati. Conclude auspicando che il Governo appresti quanto prima misure di sostegno più concrete per tutto il settore.

  Federico MOLLICONE (FDI), dopo aver condiviso l'intervento del deputato Rossi, esprime apprezzamento per la proposta di parere del relatore, nella quale è stata accolta, alla lettera c), la sua osservazione sulla necessità di semplificare le procedure per l'installazione di impianti di energie rinnovabili nell'impiantistica sportiva. Conclude proponendo a tutti i commissari la presentazione di un emendamento condiviso e trasversale al decreto-legge per introdurre un sostegno economico concreto in favore dei gestori degli impianti sportivi colpiti dal rincaro dei prezzi energetici.

  Alessandra CARBONARO (M5S), ricordato, con riferimento all'osservazione di cui alla lettera c), che lo sviluppo delle energie rinnovabili è da sempre un cavallo di battaglia della sua parte politica, preannuncia il voto favorevole del gruppo del Movimento 5 Stelle.

  Daniele BELOTTI (LEGA) preannuncia il voto favorevole del gruppo della Lega, richiamando anche le posizioni prese dalla Commissione in passato, e le audizioni svolte, sul tema dei sostegni. Ribadisce che è essenziale individuare misure a sostegno di un settore, come quello sportivo, già messo a dura prova dagli effetti della pandemia. Concorda sulla proposta del deputato Mollicone di arrivare alla presentazione di un emendamento condiviso da tutta la Commissione.

  Vittorio SGARBI (M-NCI-USEI-R-AC), ricordando che l'articolo 9 della Costituzione tutela il paesaggio, stigmatizza la diffusione, in nome dello sviluppo delle energie rinnovabili, delle pale eoliche e dei pannelli fotovoltaici, che deturpano vaste zone del territorio italiano, soprattutto quando insistono su aree del Paese che sono di massimo rilievo storico e artistico e per questo sono anche importanti mete turistiche. Invita quindi a non abbassare la guardia e a non arrendersi, in nome dello sviluppo energetico, allo scempio provocato da installazioni che offendono i luoghi emblematici della cultura italiana.

  Michele ANZALDI (IV), preannunciando il voto favorevole del gruppo di Italia viva, sottolinea l'importanza delle misure del decreto in esame per favorire la transizione ecologica e auspica che maggiori sostegni giungano per questo ai gestori degli impianti sportivi, la cui presenza sul territorio è importante anche per il significativo ruolo sociale che le associazioni e gli impianti sportivi svolgono, soprattutto per i più giovani.

  Nessun altro chiedendo di intervenire la Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 4).

Norme per favorire interventi di recupero, manutenzione e salvaguardia dei castagneti e per il sostegno e la promozione del settore castanicolo nazionale e della filiera produttiva.
Nuovo testo C. 1650 Incerti e abb..
(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Angela COLMELLERE (LEGA), relatrice, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere alla XIII Commissione (Agricoltura) sulle parti di propria competenza del nuovo testo della proposta di legge C. 1650 Incerti, recante «Norme per favorire interventi di recupero, manutenzione e salvaguardia dei castagneti e per il sostegno e la promozione del settore castanicolo nazionale e della filiera produttiva», come risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione di merito.
  Il provvedimento, composto da 17 articoli suddivisi in quattro Capi, si propone – come si legge all'articolo 1 – di favorire lo sviluppo delle zone montane di collina e delle aree svantaggiate, la valorizzazione della coltivazione sostenibile dei castagneti, e di mantenere viva la traccia storica e culturale della castanicoltura nelle comunità e nel paesaggio rurale e montano delle regioni italiane, nonché la conservazione dei paesaggi tradizionali. A tal fine si prevede che lo Stato promuove e favorisce interventi di recupero delle attività di coltivazione, di prevenzione dell'abbandono colturale, di manutenzione e salvaguardia dei castagneti da frutto e da legno, nei territori collinari e montani a rischio di dissesto idrogeologico. Promuove inoltre interventi di sostegno e promozione del settore castanicolo nazionale e della sua filiera produttiva, valorizzando la multifunzionalità delle aziende del settore favorendo e sostenendo l'aggregazione dei produttori in forme associative e collettive.
  Per i profili di interesse della VII Commissione, segnala che l'articolo 3 dispone l'istituzione, con decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, di un Tavolo di filiera per la frutta in guscio, con compiti consultivi e di monitoraggio, composto – tra gli altri – da rappresentanti del Ministero della cultura, del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), delle Università e degli enti di ricerca competenti. Nell'ambito del Tavolo è costituito l'Osservatorio statistico, economico e di mercato permanente, con il compito di raccogliere e di analizzare le informazioni derivanti dal monitoraggio dei dati economici del settore al fine di aggiornare i dati statistici, le indicazioni economiche, i prezzi e l'andamento del mercato.
  L'articolo 4 disciplina l'adozione di un Piano di settore della filiera castanicola che fornisce alle regioni gli indirizzi sulle misure e sugli obiettivi di interesse e individua gli interventi di recupero delle attività di coltivazione, la prevenzione dell'abbandono colturale e la salvaguardia dei castagneti da frutto e da legno, soprattutto abbandonati, nei territori collinari e montani, nonché gli interventi volti a incentivare lo sviluppo di una filiera sostenibile, integrata, competitiva, e multifunzionale, a definire forme di aggregazione professionale e interprofessionale e a realizzare un coordinamento strategico della ricerca nel settore. L'articolo 5 tratta della qualità delle produzioni e dei marchi. L'articolo 6 prevede Centri di conservazione e premoltiplicazione per il castagno.
  Per il finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo nel settore castanicolo finalizzati all'innovazione dei modelli colturali e al miglioramento della competitività della filiera e della produzione vivaistica nazionale, l'articolo 7 stanzia un milione di euro annui a decorrere dal 2021. Inoltre, sono concessi contributi annui a decorrere dal 2021 per il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA).
  Gli articoli 8 e 9 riguardano gli interventi per la sostenibilità e l'internazionalizzazione delle filiere nella castanicoltura nonché la valorizzazione della filiera castanicola.
  L'articolo 10 tratta della formazione degli operatori. Al comma 1, prevede che, in attuazione del Piano di cui all'articolo 4, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in collaborazione con il Ministero dell'istruzione, previa intesa in sede di Conferenza unificata, può individuare con proprio decreto l'inserimento nei percorsi formativi superiori delle materie tecniche legate al mondo della castanicoltura. In base al comma 2, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in collaborazione con il Ministero dell'istruzione e con il Ministero dell'università e della ricerca, può promuovere l'attivazione di specifici percorsi formativi nelle università pubbliche, tramite corsi di laurea, dottorati di ricerca, master e corsi di formazione per la valorizzazione della storia e della cultura della castanicoltura in Italia. Il comma 3 dispone che, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in collaborazione con il Ministero dell'istruzione, può coinvolgere i centri di formazione professionale del legno e gli istituti superiori per la formazione delle professioni agricole in progetti pilota di valorizzazione della presenza del castagno nei relativi territori di appartenenza, per migliorare la conoscenza di questa potenzialità da parte degli studenti, anche ai fini delle future scelte professionali. Detti progetti potranno essere estesi anche ai settori del turismo e del marketing agro-alimentare, per sostenere l'inserimento dei nuovi professionisti nelle filiere dei prodotti non legnosi del castagno e nel settore della promozione turistica dei prodotti agroalimentari del territorio.
  Secondo l'articolo 11, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali riconosce
l'importanza della presenza storica del castagno sul territorio delle regioni italiane e valorizza in ambito nazionale le attività culturali e sociali collegate ad esso, sostenendo la multifunzionalità del ruolo del castagno in ambito paesaggistico, ricreativo, turistico ed ecologico.
  L'articolo 12 prevede l'adozione di specifici Protocolli per gli interventi di ripristino degli impianti di castagno. L'articolo 13 istituisce un fondo per la promozione della filiera castanicola, con una dotazione iniziale di 8 milioni di euro per l'anno 2021 e di 10 milioni di euro annui a decorrere dal 2022. L'articolo 14 disciplina l'applicazione di controlli e sanzioni. L'articolo 15 istituisce un Comitato di assaggiatori per l'introduzione di protocolli di tracciabilità, analisi e di valutazione delle caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche delle varie tipologie commerciali di castagne a garanzia della qualità dei prodotti. L'articolo 16 reca le disposizioni finanziarie.
  Presenta, infine, una proposta di parere favorevole con un'osservazione (vedi allegato 5).

  Nessuno chiedendo di intervenire la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

Riduzione del numero dei componenti di organi parlamentari bicamerali.
C. 3387 Baldelli.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Luigi CASCIELLO (FI), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere alla Commissione affari costituzionali sulla proposta di legge C. 3387 Baldelli e altri, che interviene sulle leggi istitutive delle diverse Commissioni parlamentari bicamerali al fine di ridurne il numero dei componenti, a partire dalla prossima legislatura, con l'obiettivo di adeguarlo al numero di deputati e senatori della prossima legislatura, quando, per effetto dell'entrata in vigore della legge costituzionale n. 1 del 2020, i deputati saranno 400, anziché 630, e i senatori elettivi saranno 200, anziché 315.
  La proposta di legge si compone di nove articoli che intervengono partitamente sulle leggi istitutive dei seguenti organi: Commissione parlamentare per le questioni regionali, Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, Commissione parlamentare per la semplificazione, Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale, Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, Commissione parlamentare per il controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria.
  Rileva come interesse della VII Commissione sia l'articolo 2 della proposta di legge, che – modifica la legge 14 aprile 1975, n. 103 – riduce da quaranta a trenta il numero dei membri della cosiddetta Commissione di vigilanza RAI (Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi). La proposta Baldelli mantiene la parità nel numero tra deputati e senatori, per cui la Commissione sarebbe formata da quindici deputati e quindici senatori, anziché da venti parlamentari per ciascuna Camera. La proposta in esame precisa che la composizione della Commissione deve comunque assicurare «la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo».
  La proposta non incide sulla modalità di nomina dei componenti prevista dalla legislazione vigente, per cui è confermata la nomina da parte dei Presidenti delle Camere. Anche i compiti e le modalità di funzionamento della commissione non vengono modificati dalla proposta in esame.
  Propone quindi di esprimere parere favorevole sulla proposta di legge in esame.

  Nessuno chiedendo di intervenire la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

  La seduta termina alle 15.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 16 marzo 2022. — Presidenza della presidente, Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 15.20.

Schema di decreto ministeriale recante rimodulazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per gli anni 2016-2018, con riferimento alla regione Lazio.
Atto n. 358.
Schema di decreto ministeriale recante rimodulazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per gli anni 2016-2018, con riferimento alla regione Puglia.
Atto n. 359.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Pareri favorevoli).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti.

  Vittoria CASA presidente, preliminarmente ricorda che la Commissione ha già esaminato altri provvedimenti di rimodulazione delle risorse del Fondo: precisamente con riferimento alle regioni Veneto, Abruzzo, Sicilia e Umbria (atti n. 263, 264, 265 e 266). In occasione dell'esame di quegli atti, nella seduta del 14 luglio 2021, alcuni commissari hanno espresso l'opinione che la Commissione non dovrebbe essere chiamata a pronunciarsi su atti amministrativi di mera rimodulazione di risorse già stanziate. Sottolinea però che in alcuni casi, in passato, il Governo ha rimodulato i programmi triennali del Fondo in questione senza chiedere l'acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari e che la Corte dei conti, nella sua relazione 2020 sul Fondo medesimo, ha rilevato questo aspetto. Avverte quindi che, in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è concordato di esaminare gli atti e di concludere l'esame possibilmente in una sola seduta.

  Michele NITTI (PD), relatore, riferisce che gli atti recano rimodulazioni di parti del Fondo per la tutela del patrimonio culturale, con riferimento a due Regioni diverse: Lazio e Puglia.
  Ricorda preliminarmente che si tratta del Fondo istituito dall'articolo 1, commi 9 e 10, della legge n. 190 del 2015 nello stato di previsione dell'allora Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ora Ministero della cultura. Specifica che le risorse del Fondo servono alla realizzazione degli interventi indicati nell'apposito programma triennale definito dal Ministro della cultura, che lo trasmette al CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica), dopo aver acquisito su di esso il parere delle Commissioni parlamentari competenti. Il programma individua gli interventi prioritari, le risorse da destinare a ciascun intervento e il relativo cronoprogramma; in base alla legge, il programma deve anche stabilire le modalità di definanziamento degli interventi, in caso di loro mancata attuazione. Il programma aggiornato, corredato dell'indicazione dello stato di attuazione degli interventi, deve essere trasmesso al CIPE entro il 31 gennaio di ciascun anno.
  La dotazione iniziale del Fondo ammontava a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2020. Poi, per effetto degli interventi normativi che si sono succeduti, le risorse disponibili sono state rimodulate. Attualmente, il capitolo di bilancio di riferimento – cap. 8099 dello stato di previsione della spesa del Ministero della cultura – reca in conto competenza e in conto cassa oltre 170 milioni di euro per il 2022, 247 milioni per il 2023 e 240 milioni per il 2024.
  Il programma relativo al triennio 2016-2018 – che non ha indicato il cronoprogramma, né le modalità di definanziamento in caso di mancata attuazione degli interventi programmati – è stato adottato, previo parere parlamentare, con decreto ministeriale del 28 gennaio 2016. Il programma in questione è stato poi ripetutamente rimodulato, con numerosi decreti successivi, sui quali, tuttavia, il Governo non ha acquisito il parere parlamentare, come evidenziato anche nel rapporto della Corte dei conti sull'impiego del Fondo, come ha ricordato la presidente.
  Ricorda incidentalmente che l'ultimo programma è quello relativo agli anni 2019 e 2020, che è stato adottato, previo parere parlamentare, con il decreto ministeriale 4 giugno 2019.
  Passando quindi ai due schemi di decreto in esame, riferisce che lo schema di decreto relativo al Lazio (atto n. 358) è composto di un solo articolo che dispone la rimodulazione – senza oneri aggiuntivi – del programma triennale 2016-2018. In sostanza, è previsto che parte delle risorse inizialmente destinate a «Manutenzione, recupero e valorizzazione» del Mausoleo dei Plautii (o Plauzi) di Tivoli siano, invece, utilizzate per «Lavori complementari di valorizzazione» dello stesso Mausoleo: una voce di spesa, quest'ultima, non prevista in precedenza. Nel complesso, le somme rimodulate in questo modo ammontano a 400 mila euro. Dalla documentazione trasmessa dal Governo emerge – in sintesi – che i lavori di «Manutenzione, recupero e valorizzazione» del Mausoleo dei Plautii sono stati realizzati con minore spesa rispetto al previsto e che le somme risparmiate possono essere impiegate utilmente per il Mausoleo in lavori complementari di valorizzazione non previsti nel progetto originario, «ma che sono necessari per garantire sia la manutenzione ordinaria che la fruizione del sito archeologico». La proposta di rimodulazione è stata avanzata dal Segretariato regionale per il Lazio e, nell'ambito del Ministero, è stata sottoposta anche al Comitato tecnico scientifico per le belle arti, che ha espresso parere favorevole.
  Passando allo schema di decreto relativo alla Puglia (atto n. 359), precisa che lo stesso contiene a sua volta una rimodulazione incidente sui fondi stanziati per i lavori di manutenzione degli impianti della Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti di Bari: nel complesso il Programma 2016-2019 destina alla Biblioteca 300 mila euro nel triennio di riferimento. La rimodulazione interessa una somma modesta: 13.000 euro, che sono tolti dalla voce «Lavori di manutenzione degli impianti della Biblioteca» e destinati ai «Lavori di manutenzione straordinaria dell'immobile ex frigorifero ed ex mercato ittico, con particolare riguardo al restauro e consolidamento del prospetto est della Biblioteca medesima». In sostanza, le economie realizzatesi con l'affidamento dei lavori di manutenzione degli impianti vengono destinate a un altro intervento a beneficio della Biblioteca. L'operazione non comporta quindi nessun onere aggiuntivo di spesa. Anche in questo caso, il Comitato tecnico-scientifico per le Belle Arti ha espresso parere favorevole alla rimodulazione. Aggiunge, per inciso, che la manutenzione straordinaria dell'immobile ex frigorifero ed ex mercato ittico è anche tra i lavori previsti e finanziati con il Programma 2019-20, per un importo di 35.000 euro.
  In conclusione, propone di esprimere parere favorevole su entrambi gli schemi di decreto ministeriale.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, approva le proposte di parere favorevole del relatore.

Interventi di fine seduta.

  Andrea ROSSI (PD) interviene per stigmatizzare l'esposizione di uno striscione razzista nei confronti di Napoli e dei napoletani avvenuta sabato scorso fuori dallo stadio Bentegodi, alla vigilia della partita di campionato tra Verona e Napoli, contenente un chiaro e vergognoso incitamento a bombardare la città di Napoli alla stregua di quanto sta avvenendo in questi giorni in Ucraina. Si tratta di un episodio tanto più vergognoso e inqualificabile in quanto quel che sta avvenendo in Ucraina è gravissimo e sta provocando lutti e dolore. Ritiene che l'episodio non possa essere passato sotto silenzio e invita la Presidenza ad attivarsi per chiedere alle società sportive, attraverso le tre leghe del calcio professionale, a nome della Commissione, un impegno affinché censurino l'episodio e si attivino per diffondere tra i tifosi la cultura del rispetto e per fare in modo che gli eventi sportivi non possano costituire il palcoscenico per atti incivili e offensivi.

  Vittoria CASA (M5S) condivide completamente il giudizio del deputato Rossi, al punto che personalmente ha già emesso un comunicato stampa non solo per, ovviamente, condannare il gesto, ma anche per chiedere l'applicazione del codice di giustizia sportiva, da parte dei competenti organi, e per invocare l'impartizione del Daspo di gruppo nei confronti dei responsabili del gesto.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) esprime l'avviso, parlando di comunicazioni a nome della Commissione, che si dovrebbe anche manifestare il compiacimento per la designazione di Pesaro a Capitale italiana della cultura per il 2024. Sottolinea che tale prestigioso riconoscimento può costituire un'importante leva di attrazione turistica a favore della città e del suo territorio.

  La seduta termina alle 15.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 16 marzo 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.25 alle 15.40.

VII Commissione - mercoledì 16 marzo 2022

ALLEGATO 1

Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) (Doc. CCLXIII, n. 1).

PRIMA PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL RELATORE

  La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),

   esaminata la prima Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) (Doc. CCLXIII, n. 1);

   richiamato il dibattito svoltosi nella Commissione a settembre 2020 ai fini dell'individuazione, nei settori di sua competenza, delle priorità per l'utilizzo delle risorse europee del cosiddetto Recovery Fund e il parere espresso alla V Commissione, il 29 settembre 2020, all'esito di quel dibattito, in vista della relazione della medesima Commissione all'Assemblea; nonché la risoluzione n. 6-00138, approvata dalla Camera dei deputati il 13 ottobre 2020, al termine della discussione della relazione della V Commissione sulla individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund (Doc. XVI, n. 4);

   richiamato altresì il dibattito svoltosi nella Commissione tra febbraio e marzo 2021 sulla proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza (Doc. XXVII, n. 18) presentata dal Governo Conte II alle Camere il 16 gennaio 2021 e il parere espresso alla V Commissione il 23 marzo 2021 in merito alla predetta proposta;

   ribaditi gli orientamenti contenuti nel citato parere del 23 marzo 2021;

   premesso che:

    secondo quanto chiarito dal Ministero dell'istruzione, il progetto di Task Force «Edilizia Scolastica» (al momento attiva dal 2015 e fino al 2023) sarà esteso anche alle scuole e fino al 2026, con l'obiettivo di supportare le istituzioni scolastiche e gli Enti locali nell'esecuzione e nella realizzazione degli interventi, e verrà inoltre potenziata e rafforzata con l'incremento di 175 unità di personale, venendo così a costituire un presidio operativo sui territori che consentirà di rilevare e superare eventuali criticità, trasmettere le informazioni rilevanti relative ai bandi e agli avvisi, dare supporto tecnico e metodologico sia agli enti locali sia alle scuole;

    con riferimento alle iniziative in capo al Ministero della cultura per l'erogazione dei fondi per migliorare l'efficienza energetica di cinema, teatri e musei (segnatamente M1C3 Misura 1 Investimento 1.3: Migliorare l'efficienza energetica di cinema, teatri e musei – Obiettivi 2 e 3, per un totale di 200 milioni di euro) risulta che alcuni soggetti hanno incontrato difficoltà nel partecipare alle procedure di presentazione delle candidature, a causa dei termini troppo ravvicinati delle scadenze: ad esempio, il Ministero della cultura ha pubblicato il 22 dicembre 2022 un avviso pubblico che impone una scadenza molto ravvicinata per gli operatori del settore creativo e degli spettacoli dal vivo, che è tra i più colpiti dagli effetti dell'emergenza pandemica, laddove questo è un settore sul quale è essenziale investire, considerato che l'industria dell'arte e della cultura attivano in moto una lunga filiera produttiva e un numero di addetti ai lavori molto consistente e, pertanto, necessitano di attenzione massima non solo per l'importanza dell'ambito strettamente artistico-culturale, ma anche per gli effetti che hanno in ambito economico e sociale;

    le azioni programmate nel PNRR con riferimento al comparto scuola sono un'occasione preziosa per realizzare obiettivi prioritari – come la costruzione di nuove scuole, la messa in sicurezza delle scuole esistenti, la realizzazione di spazi per le mense funzionali alla diffusione del regime del tempo pieno, l'estensione del sistema digitale – anche nell'ottica della riduzione dei divari territoriali, indispensabile per contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa;

    dal momento che l'attuazione del Piano richiederà un imponente impegno lavorativo della pubblica amministrazione, a tutti i livelli, è indispensabile una pubblica amministrazione all'altezza dell'impresa, senza carenze di organico, adeguatamente dotata sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, di personale qualificato e preparato, fornita di competenze e professionalità plurime, quante ne richiede la complessità del mondo moderno, oltre che di risorse e strutture confacenti; occorre, in particolare, reclutare il prima possibile personale non temporaneo per il Ministero della cultura, che soffre di una forte e sempre maggiore carenza di organico in tutti gli uffici, sia centrali che, soprattutto, periferici;

    va considerato che la crisi delle materie prime che in questo momento affligge i mercati globali e l'inflazione, oltre al rischio del ravvivarsi dell'emergenza pandemica, potrebbero influenzare i risultati di crescita e sviluppo delineati dal PNRR e ritardare il raggiungimento degli obiettivi secondo la tempistica complessiva delineata dal Piano;

    in tema di realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari, la riforma 1.7, componente I della Missione 4, prevede un superamento dell'attuale legge 14 novembre 2000, n. 338, con la principale finalità di coinvolgere anche i soggetti privati nel potenziamento dell'offerta di posti letto;

    la legge 14 novembre 2000, n. 338, ha permesso la creazione di numerosi posti letto e la diffusione della cultura della residenzialità universitaria, sia nei confronti degli studenti che degli operatori;

impegna il Governo a:

   1) orientare le attività per la realizzazione del PNRR nel rispetto degli indirizzi contenuti, per i settori di competenza della VII Commissione, nel parere espresso il 16 marzo 2021 richiamato nelle premesse;

   2) coinvolgere nella più ampia maniera possibile il Parlamento e le Commissioni competenti per materia nella preparazione delle prossime riforme da attuare, in particolare di quelle con scadenza 2022 (tra cui, per quanto riguarda la competenza del Ministero dell'istruzione, la riforma della carriera degli insegnanti);

   3) evitare che le esigenze di rapidità di realizzazione dei progetti del PNRR siano da ostacolo a una piena opportunità di accesso ai fondi da parte degli enti potenzialmente beneficiari: i comuni ma anche i cinema, teatri e musei;

   4) assicurare assistenza e tempistica adeguata ai comuni e, in generale, agli enti ammessi alla partecipazione ai bandi per l'assegnazione di risorse, nonché criteri e procedure che consentano a tutti gli enti interessati di partecipare, per evitare un aggravamento dei divari tra i differenti contesti socio-economici, anche in considerazione del fatto che uno degli obiettivi prioritari e trasversali del PNRR è la diminuzione di tali divari, prevedendo altresì che eventuali fondi non assegnati vengano redistribuiti per le stesse finalità, in modo da permettere il raggiungimento dei vari obiettivi fissati dal PNRR su tutto il territorio nazionale;

   5) per quanto riguarda la componente 1 (Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA) della Missione n. 1, reclutare – nelle amministrazioni di riferimento della VII Commissione – personale nuovo con concorsi veloci, fornito di competenze e professionalità diversificate, comprese le capacità manageriali: è infatti indispensabile, per il fruttuoso impiego delle risorse del programma NGEU che la pubblica amministrazione sia adeguatamente dotata di risorse finanziarie e di personale qualificato e preparato; in particolare, assicurare il prima possibile il pieno soddisfacimento delle esigenze di personale degli uffici territoriali del Ministero della cultura;

   6) prevedere che la revisione dell'attuale legislazione in merito alla realizzazione degli alloggi per studenti universitari – il cui obiettivo è quello del coinvolgimento di soggetti privati nel potenziamento dell'offerta di posti letto – sia uno strumento complementare, e non sostituivo, dell'attuale legge 14 novembre 2000, n. 338.

ALLEGATO 2

Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) (Doc. CCLXIII, n. 1).

PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL GRUPPO DI FRATELLI D'ITALIA

  La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),

   premesso che:

    il testo della relazione sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, trasmessa alle Camere il 13 gennaio 2022, ai sensi dell'Articolo 2, comma 2, lettera e), del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, appare presentare lacune dal punto di vista qualitativo e quantitativo;

   e considerato che:

    la crisi delle materie prime che attanaglia i mercati globali e l'inflazione galoppante, oltre al ravvivarsi della situazione pandemica, rischiano di mettere a repentaglio crescita e sviluppo, così come delineati dal PNRR, compromettendo, allo stesso tempo, l'efficacia di riforme e investimenti, anche nel comparto dell'edilizia scolastica, nel settore culturale e, in generale, negli ambiti di competenza della VII commissione;

    il settore creativo e degli spettacoli dal vivo risulta essere tra i più colpiti dalle misure poste in essere dal Governo per contenere la situazione pandemica; nell'ottica di ottemperare a quanto previsto dalla Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo – Componente 3 – Turismo e Cultura 4.0 (M1C3), Misura 1 «Patrimonio culturale per la prossima generazione», Investimento 1.3: Migliorare l'efficienza energetica di cinema, teatri e musei – Obiettivi 2 e 3 per un totale di 200.000.000,00 euro finanziato dall'Unione europea – NextGenerationEU, il MIC ha pubblicato un avviso pubblico il 22 dicembre 2022 che impone una scadenza eccessivamente ravvicinata per gli operatori del settore e che impedisce loro una lungimirante e sostenibile programmazione economica di medio periodo;

    la crisi pandemica ha messo a dura prova l'intero settore dello spettacolo negli anni che ci siamo lasciati alle spalle, come indicato dall'UTR, da Agis, da Assomusica, da AFI, da Confindustria cultura, dal Movimento spettacolo dal vivo, da FIMI, e le principali associazioni di categoria della cultura, del teatro, della danza, dello spettacolo dal vivo;

    l'industria dell'arte e della cultura in Italia mettono in moto una filiera produttiva e un numero di addetti ai lavori molto importante e, pertanto, necessitano di attenzione massima non solo per il riflesso in ambito strettamente artistico-culturale, ma anche in ambito economico e sociale;

    il Dipartimento dell'Informazione e dell'Editoria ha prodotto uno studio intitolato dossier «Il sostegno all'editoria nei principali Paesi d'Europa – Politiche di sostegno pubblico a confronto» che ha messo a confronto le politiche di sostegno di un gruppo selezionato di otto Stati europei. Dallo studio emerge come l'Italia sia penultima in Europa per investimenti nel settore editoriale. L'Italia spende, infatti, lo 0,0014 per cento del PIL per il sostegno al settore, mentre la Francia lo 0,017 per cento, la Svezia lo 0,021 per cento fino alla Danimarca lo 0,041 per cento. Pluralismo della stampa significa pluralismo delle idee e posti di lavoro, dalle imprese, ai tecnici, al mondo giornalistico;

    appare quindi necessario garantire il più ampio spettro di risorse destinate al comparto editoriale nei progetti del PNRR;

    il PNRR sulla scuola è un'occasione per intervenire su questioni prioritarie come la costruzione di nuove scuole, la sicurezza delle scuole esistenti, gli spazi per le mense propedeutiche alla realizzazione del tempo pieno, l'estensione del sistema digitale. Questo è essenziale in un'ottica di riduzione dei divari territoriali per contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa;

    ci sono poi delle criticità e la maggiore è rappresentata dal tentativo – che si intravede tra le righe del PNRR di effettuare di fatto una riforma della scuola senza una discussione in Parlamento – si consideri ad esempio la trasformazione degli spazi scolastici (nell'ambito del progetto scuole innovative e nuove aule didattiche e laboratori), che sembrerebbe concepita in modi tali da far pensare a una volontà di superamento della lezione frontale;

    la lezione frontale è sempre stato il momento in cui maggiormente si incontrano il docente e l'alunno: forse per questo non si è voluto investire sui docenti né per promuovere la loro formazione e la loro professionalità né per adeguare i loro stipendi agli standard europei; la loro professionalità è destinata a volatilizzarsi per effetto di riforme che li trasformano in meri valutatori nonché in somministratori di contenuti elaborati da altri. Non è utile portare avanti o addirittura ampliare la sperimentazione del liceo breve: una formula che di fatto comporta la fine di una tradizione storica e culturale che affonda le sue radici lontano;

    non è accettabile del resto che la scuola venga ridotta al ruolo di formatrice di «perfetti ingranaggi» della macchina produttiva: la scuola non può essere concepita solo in funzione della produttività del Paese, il quale ha innanzitutto bisogno di una crescita generalizzata del livello delle conoscenze e di recuperare e la progettualità politico-culturale;

impegna il Governo a:

   1) coinvolgere i territori anche in ottica proattiva consentendo alle istituzioni locali di contribuire alla definizione di metodologie e criteri per l'implementazione delle attività legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nei settori di competenza della VII Commissione (innanzitutto istruzione, università, cultura);

   2) porre in essere iniziative, anche di carattere normativo, affinché le linee di intervento relative alla transizione ecologica e digitale includano, nella redazione dei decreti attuativi, i settori dell'editoria, della moda, delle imprese culturali e creative;

   3) evitare ritardi di qualunque entità al fine dell'ottenimento dei fondi e della buona riuscita del PNRR;

   4) porre in essere iniziative, anche di carattere normativo, al fine di contribuire all'assunzione di personale della scuola a tutti i livelli;

   5) a prorogare di 60 giorni la scadenza dell'Avviso pubblico del Ministero della Cultura per la presentazione di Proposte di intervento per la promozione dell'ecoefficienza e riduzione dei consumi energetici nelle sale teatrali e nei cinema, pubblici e privati, da finanziare nell'ambito del PNRR del 22 dicembre 2021;

   6) a garantire un percorso di riforma del Fondo Unico dello Spettacolo e l'introduzione di misure a sostegno della domanda di cultura.

ALLEGATO 3

Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) (Doc. CCLXIII, n. 1).

RISOLUZIONE APPROVATA

  La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),

   esaminata la prima Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) (Doc. CCLXIII, n. 1);

   richiamato il dibattito svoltosi nella Commissione a settembre 2020 ai fini dell'individuazione, nei settori di sua competenza, delle priorità per l'utilizzo delle risorse europee del cosiddetto Recovery Fund e il parere espresso alla V Commissione, il 29 settembre 2020, all'esito di quel dibattito, in vista della relazione della medesima Commissione all'Assemblea; nonché la risoluzione n. 6-00138, approvata dalla Camera dei deputati il 13 ottobre 2020, al termine della discussione della relazione della V Commissione sulla individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund (Doc. XVI, n. 4);

   richiamato altresì il dibattito svoltosi nella Commissione tra febbraio e marzo 2021 sulla proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza (Doc. XXVII, n. 18) presentata dal Governo Conte II alle Camere il 16 gennaio 2021 e il parere espresso alla V Commissione il 23 marzo 2021 in merito alla predetta proposta;

   ribaditi gli orientamenti contenuti nel citato parere del 23 marzo 2021;

   premesso che:

    secondo quanto chiarito dal Ministero dell'istruzione, il progetto di Task Force «Edilizia Scolastica» (al momento attiva dal 2015 e fino al 2023) sarà esteso anche alle scuole e fino al 2026, con l'obiettivo di supportare le istituzioni scolastiche e gli Enti locali nell'esecuzione e nella realizzazione degli interventi, e verrà inoltre potenziata e rafforzata con l'incremento di 175 unità di personale, venendo così a costituire un presidio operativo sui territori che consentirà di rilevare e superare eventuali criticità, trasmettere le informazioni rilevanti relative ai bandi e agli avvisi, dare supporto tecnico e metodologico sia agli enti locali sia alle scuole;

    con riferimento alle iniziative in capo al Ministero della cultura per l'erogazione dei fondi per migliorare l'efficienza energetica di cinema, teatri e musei (segnatamente M1C3 Misura 1 Investimento 1.3: Migliorare l'efficienza energetica di cinema, teatri e musei – Obiettivi 2 e 3, per un totale di 200 milioni di euro) risulta che alcuni soggetti hanno incontrato difficoltà nel partecipare alle procedure di presentazione delle candidature, a causa dei termini troppo ravvicinati delle scadenze: ad esempio, il Ministero della cultura ha pubblicato il 22 dicembre 2022 un avviso pubblico che impone una scadenza molto ravvicinata per gli operatori del settore creativo e degli spettacoli dal vivo, che è tra i più colpiti dagli effetti dell'emergenza pandemica, laddove questo è un settore sul quale è essenziale investire, considerato che l'industria dell'arte e della cultura attivano in moto una lunga filiera produttiva e un numero di addetti ai lavori molto consistente e, pertanto, necessitano di attenzione massima non solo per l'importanza dell'ambito strettamente artistico-culturale, ma anche per gli effetti che hanno in ambito economico e sociale;

    le azioni programmate nel PNRR con riferimento al comparto scuola sono un'occasione preziosa per realizzare obiettivi prioritari – come la costruzione di nuove scuole, il potenziamento dell'impiantistica sportiva nelle scuole, la messa in sicurezza delle scuole esistenti, la realizzazione di spazi per le mense funzionali alla diffusione del regime del tempo pieno, l'estensione del sistema digitale – anche nell'ottica della riduzione dei divari territoriali, indispensabile per contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa, nonché, come previsto anche dal PNRR, per valorizzare i momenti di ascolto e di partecipazione degli studenti;

    dal momento che l'attuazione del Piano richiederà un imponente impegno lavorativo della pubblica amministrazione, a tutti i livelli, è indispensabile una pubblica amministrazione all'altezza dell'impresa, senza carenze di organico, adeguatamente dotata sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, di personale qualificato e preparato, fornita di competenze e professionalità plurime, quante ne richiede la complessità del mondo moderno, oltre che di risorse e strutture confacenti; occorre, in particolare, reclutare il prima possibile personale non temporaneo per il Ministero della cultura, che soffre di una forte e sempre maggiore carenza di organico in tutti gli uffici, sia centrali che, soprattutto, periferici;

    va considerato che la crisi delle materie prime che in questo momento affligge i mercati globali e l'inflazione, oltre al rischio del ravvivarsi dell'emergenza pandemica, potrebbero influenzare i risultati di crescita e sviluppo delineati dal PNRR e ritardare il raggiungimento degli obiettivi secondo la tempistica complessiva delineata dal Piano;

    in tema di realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari, la riforma 1.7, componente I della Missione 4, prevede un superamento dell'attuale legge 14 novembre 2000, n. 338, con la principale finalità di coinvolgere anche i soggetti privati nel potenziamento dell'offerta di posti letto;

    la legge 14 novembre 2000, n. 338, ha permesso la creazione di numerosi posti letto e la diffusione della cultura della residenzialità universitaria, sia nei confronti degli studenti che degli operatori;

impegna il Governo a:

   1) orientare le attività per la realizzazione del PNRR nel rispetto degli indirizzi contenuti, per i settori di competenza della VII Commissione, nel parere espresso il 16 marzo 2021 richiamato nelle premesse;

   2) coinvolgere nella più ampia maniera possibile il Parlamento e le Commissioni competenti per materia nella preparazione delle prossime riforme da attuare, in particolare di quelle con scadenza 2022 (tra cui, per quanto riguarda la competenza del Ministero dell'istruzione, la riforma della carriera degli insegnanti);

   3) evitare che le esigenze di rapidità di realizzazione dei progetti del PNRR siano da ostacolo a una piena opportunità di accesso ai fondi da parte degli enti potenzialmente beneficiari: i comuni ma anche i cinema, teatri e musei;

   4) assicurare assistenza e tempistica adeguata ai comuni e, in generale, agli enti ammessi alla partecipazione ai bandi per l'assegnazione di risorse, nonché criteri e procedure che consentano a tutti gli enti interessati di partecipare, per evitare un aggravamento dei divari tra i differenti contesti socio-economici, anche in considerazione del fatto che uno degli obiettivi prioritari e trasversali del PNRR è la diminuzione di tali divari, prevedendo altresì che eventuali fondi non assegnati vengano redistribuiti per le stesse finalità, in modo da permettere il raggiungimento dei vari obiettivi fissati dal PNRR su tutto il territorio nazionale;

   5) per quanto riguarda la componente 1 (Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA) della Missione n. 1, reclutare – nelle amministrazioni di riferimento della VII Commissione – personale nuovo con concorsi veloci, fornito di competenze e professionalità diversificate, comprese le capacità manageriali: è infatti indispensabile, per il fruttuoso impiego delle risorse del programma NGEU che la pubblica amministrazione sia adeguatamente dotata di risorse finanziarie e di personale qualificato e preparato; in particolare, assicurare il prima possibile il pieno soddisfacimento delle esigenze di personale degli uffici territoriali del Ministero della cultura;

   6) prevedere che la revisione dell'attuale legislazione in merito alla realizzazione degli alloggi per studenti universitari – il cui obiettivo è quello del coinvolgimento di soggetti privati nel potenziamento dell'offerta di posti letto – sia uno strumento complementare, e non sostituivo, dell'attuale legge 14 novembre 2000, n. 338.

(8-00157) «Vacca».

ALLEGATO 4

DL n. 17/2022: misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali (C. 3495 Governo).

PARERE APPROVATO

  La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),

   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 3495 di conversione del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali;

   premesso che l'articolo 30 dispone al comma 3 che, per le finalità di cui all'articolo 183, comma 2, secondo periodo, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, sono conservati, come residui di stanziamento, nello stato di previsione della spesa del Ministero della cultura, 25 milioni di euro per l'anno 2022;

   rilevato che le finalità di cui al richiamato secondo periodo dell'articolo 183, comma 2 del suddetto decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, sono il ristoro delle perdite derivanti dall'annullamento, dal rinvio o dal ridimensionamento, in seguito all'emergenza epidemiologica da Covid-19, di spettacoli e mostre;

   considerato che la relazione del Governo illustrativa del decreto-legge in esame, con riferimento all'articolo 30, comma 3, afferma che le risorse sono da destinare al sostegno delle librerie, dell'intera filiera dell'editoria, compresi le imprese e i lavoratori della filiera di produzione del libro, a partire da coloro che ricavano redditi prevalentemente dai diritti d'autore, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, e al ristoro delle perdite derivanti dall'annullamento, dal rinvio o dal ridimensionamento di spettacoli e mostre, in seguito all'emergenza epidemiologica da COVID-19;

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:

   a) appare opportuno che le Commissioni riunite VIII e X valutino la congruenza tra il contenuto dell'articolo 30, comma 3, e le finalità che a questa disposizione sono collegate dal Governo nella relazione illustrativa del decreto-legge in esame;

   b) si valuti l'opportunità di incrementare ulteriormente le risorse destinate ai gestori di impianti natatori sì da riconoscere un sostegno che sia parametrato ai costi effettivamente sostenuti;

   c) si valuti di semplificare il percorso autorizzativo per impianti di energie rinnovabili esistenti nell'impiantistica sportiva pubblica e privata e di repowering, soprattutto là dove sia già presente autorizzazione paesaggistica per impianto già esistente.