IV Commissione

Difesa

Difesa (IV)

Commissione IV (Difesa)

Comm. IV

Difesa (IV)
SOMMARIO
Mercoledì 15 dicembre 2021

ATTI DEL GOVERNO:

Sulla pubblicità dei lavori ... 70

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 36/2021, relativo allo sviluppo di una architettura complessa e interoperabile basata su un «Sistema di sistemi» di combattimento aereo di sesta generazione – Future Combat Air System (FCAS). Atto n. 327 (Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione) ... 70

ALLEGATO 1 (Parere approvato) ... 79

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 37/2021, finalizzato alla progressiva implementazione di suite operative «multi-missione multisensore» su piattaforma condivisa Gulfstream G-550. Atto n. 332 (Seguito esame e rinvio) ... 71

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 33/2021, concernente l'acquisizione di un'area addestrativa galleggiante per il Gruppo operativo incursori (GOI). Atto n. 338 (Seguito esame e rinvio) ... 72

RISOLUZIONI:

Sulla pubblicità dei lavori ... 72

7-00746 Rizzo: Sulla costituzione di un polo nazionale della subacquea (Seguito discussione e conclusione – Approvazione risoluzione n. 8-00147) ... 72

ALLEGATO 2 (Testo approvato dalla Commissione) ... 80

SEDE CONSULTIVA:

Sulla pubblicità dei lavori ... 76

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di partenariato strategico tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e il Giappone, dall'altra, fatto a Tokyo il 17 luglio 2018. C. 3325 Governo, approvato dal Senato (Parere alla III Commissione) (Esame e rinvio) ... 77

IV Commissione - Resoconto di mercoledì 15 dicembre 2021

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 15 dicembre 2021. — Presidenza del vicepresidente Roger DE MENECH. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.

  La seduta comincia alle 13.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roger DE MENECH, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 36/2021, relativo allo sviluppo di una architettura complessa e interoperabile basata su un «Sistema di sistemi» di combattimento aereo di sesta generazione – Future Combat Air System (FCAS).
Atto n. 327.
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 30 novembre 2021.

  Roger DE MENECH, presidente, ricordo che sullo schema di decreto ministeriale si sono svolte, congiuntamente con l'omologa Commissione del Senato, le audizioni informali del Capo di stato maggiore dell'Aeronautica e del Direttore Future Combat Air System di Leonardo, rispettivamente nelle sedute del 23 novembre e del 14 dicembre 2021.
  Ricorda, altresì, che nella seduta del 30 novembre il relatore, onorevole Aresta, si era riservato di presentare una proposta di parere nel prosieguo dell'esame, dopo aver ricevuto i chiarimenti richiesti dal rappresentante del Governo.
  Comunica, quindi, che la Commissione Bilancio, nella seduta dello scorso 30 novembre, si è espressa favorevolmente sull'Atto in esame.

  Giovanni Luca ARESTA, relatore, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, la proposta di parere del relatore.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 37/2021, finalizzato alla progressiva implementazione di suite operative «multi-missione multisensore» su piattaforma condivisa Gulfstream G-550.
Atto n. 332.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 9 dicembre 2021.

  Roger DE MENECH, presidente, ricorda che nella precedente seduta il relatore, onorevole Frusone, illustrando i contenuti del provvedimento in esame ha ritenuto utile chiedere alcuni chiarimenti al rappresentante del Governo che si è riservato di fornirli nel prosieguo dell'iter d'esame.

  Il sottosegretario Giorgio MULÈ conferma che, in linea con le previsioni del Documento Programmatico Pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023, si sottopone ad approvazione l'intero programma, precisando che le tranche successive saranno subordinate al reperimento delle necessarie risorse.

  Luca FRUSONE (M5S), relatore, si ricollega al parere espresso in occasione dell'esame dello schema di decreto SMD n. 3/2020 (Atto del Governo n. 223), di cui il programma in esame ne costituisce l'implementazione, e ricorda che era stata apposta una condizione volta a chiedere al Governo di svolgere ogni attività utile per valorizzare la partecipazione dell'industria nazionale all'allestimento, al funzionamento e al supporto delle piattaforme in oggetto e dei loro sistemi operativi, con particolare attenzione anche alle imprese che sviluppano tecnologie per la sicurezza, la riservatezza e la segretezza delle comunicazioni. Domanda, quindi, al rappresentante del Governo di rassicurare la Commissione riguardo alla possibilità di negoziare con il Governo Israeliano un accordo G2G per estendere lo spettro di coinvolgimento delle industrie nazionali della Difesa in ulteriori attività di procurement, da parte del Ministero della difesa Israeliano, fino a compensare il valore del nuovo impegno nazionale.

  Il sottosegretario Giorgio MULÈ conferma che è intenzione del Governo operare contemplando nella maniera più estensiva possibile il concetto di ritorno industriale secondo le linee guida già consolidate per la prima fase del programma, che prevedono sia la stipula di un Memorandum of Understanding (MoU) tra le aziende straniere coinvolte e le industrie di riferimento nazionale, sia accordi del tipo G2G con il Governo israeliano. Manifesta, inoltre, la disponibilità a fornire ulteriori chiarimenti qualora necessario.

  Roger DE MENECH, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 33/2021, concernente l'acquisizione di un'area addestrativa galleggiante per il Gruppo operativo incursori (GOI).
Atto n. 338.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 10 dicembre 2021.

  Il sottosegretario Giorgio MULÈ, replicando alle osservazioni formulate dal deputato Deidda, precisa che i 13,5 milioni di euro destinati alla realizzazione dell'area addestrativa galleggiante devono intendersi come risorse aggiuntive rispetto ai 30 milioni stanziati per l'ammodernamento delle infrastrutture dei reparti delle Forze speciali e che soltanto dopo la contrattualizzazione delle varie produzioni potrà essere disponibile un elenco dettagliato delle aziende coinvolte dal programma.

  Salvatore DEIDDA (FDI) ringrazia il Sottosegretario Mulè per l'attenzione mostrata nei confronti dei reparti speciali delle Forze armate ed esprime soddisfazione per il fatto che il finanziamento del programma avvenga con risorse aggiuntive rispetto a quelle del fondo destinato all'ammodernamento delle relative strutture. Evidenzia, quindi, come gli incursori del Comsubin siano impegnati a 360 gradi in attività sia militari che civili e rimarca la necessità di assicurare le risorse finanziarie per ammodernare le loro dotazioni.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) sottolinea come anche l'area addestrativa galleggiante possa essere considerata come un'infrastruttura a disposizione delle forze speciali. Ribadisce, quindi, che il gruppo della Lega sosterrà convintamente il programma ritenuto di fondamentale importanza e al quale plaudono.

  Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI) ricorda come l'attenzione verso i reparti delle forze speciali sia stata più volte manifestata dalla Commissione e dal Governo, anche attraverso l'approvazione di atti di indirizzo e di sindacato ispettivo e rimarca la fondamentale importanza del compendio del Varignano a La Spezia. Auspica, quindi, che il programma sia un segnale dell'intenzione di assicurare ulteriori risorse finanziarie ai reparti delle nostre forze speciali.

  Roger DE MENECH, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.30.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 15 dicembre 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Giorgio Mulè.

  La seduta comincia alle 13.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

7-00746 Rizzo: Sulla costituzione di un polo nazionale della subacquea.
(Seguito discussione e conclusione – Approvazione risoluzione n. 8-00147).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 10 dicembre 2021.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricordo che nella seduta del 30 novembre l'onorevole Tofalo, in qualità di cofirmatario, ha illustrato i contenuti della risoluzione e che nella successiva seduta del 10 dicembre il rappresentante del Governo ha prospettato l'esigenza di riformulare il testo dell'atto di indirizzo in discussione.

  Il sottosegretario Giorgio MULÈ osserva che la risoluzione in discussione, come anticipato nella precedente seduta, è riferita ad un progetto di centro di eccellenza della Marina militare, che si inserisce in un percorso che farà da apripista ad analoghe iniziative di ricerca e sviluppo in altri domini, nel più ampio contesto interforze, sotto l'egida della Forza armata di riferimento. Rileva, quindi, che tale progetto dovrà essere coerente con gli indirizzi di programmazione dello stato maggiore della Difesa, nonché condotto di concerto con il Segretariato generale della difesa/Direzione nazionale degli armamenti (SEGREDIFESA/DNA).
  Evidenzia, poi, che il settore dell'Underwater, considerata la connotazione geografica e la vocazione marittima del nostro Paese, rappresenta, per densità tecnologica e potenzialità di crescita, un aspetto di assoluto interesse per la Difesa. In tale contesto, l'istituzione di un Polo nazionale della subacquea, con inquadramento e compiti normativamente definiti, favorirebbe un virtuoso processo di valorizzazione delle potenzialità dell'ambiente subacqueo, nell'ottica di uno sviluppo sostenibile del Paese e della sua competitività. Inoltre, l'iniziativa permetterebbe di razionalizzare un settore di interesse nazionale ancora frammentato in termini di iniziative e progettualità, che vede la presenza di attori, statuali e non, riferibili anche al comparto industriale estero.
  Sottolinea che per quanto riguarda, in particolare, il diretto coinvolgimento della Difesa nel progetto in questione, non si può non tenere in considerazione il variegato spettro di capacità che la Marina militare è in grado di fornire attraverso le sue molteplici componenti. Si riferisce a quella sommergibilistica, alla componente Contromisure Mine (CMM) – in grado di esprimere capacità di sorveglianza sottomarina sia attraverso le Unità, sia tramite i mezzi a guida remota – alla componente Forze Speciali, costituita dal Comando Raggruppamento Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) e alla componente costituita da Unità di superficie altamente specializzate, della quale fanno parte la Special & Diving Operation Submarine Rescue Ship (SDOSuRS) con il relativo Simulatore Iperbarico, l'Unità per la Bonifica Subacquea (UBOS) e la nuova Unità Idro-Oceanografica (NIOM) in corso di contrattualizzazione, la cui attività è strettamente collegata all'Istituto idrografico della Marina militare di Genova. Fa presente, infatti, che tali unità, con i sensori e con le apparecchiature imbarcate, possono contribuire significativamente alle attività di sorveglianza delle infrastrutture critiche posizionate sui fondali marini.
  Per tali ragioni, ritiene condivisibile sia il primo impegno chiesto al Governo, volto alla costituzione del citato Polo, quale catalizzatore delle competenze e del potenziale proprio delle realtà istituzionali, accademiche ed industriali del nostro Paese, sia il secondo impegno inerente all'istituzione di un tavolo tecnico di coordinamento interministeriale permanente allo scopo di concludere un accordo quadro per il settore Underwater. Peraltro, in tale contesto, ritiene opportuno che la Difesa rivesta il ruolo di Dicastero-pilota, in considerazione delle molteplici attività di settore nelle quali il Ministero occupa, per ragioni discendenti dai compiti d'Istituto, un ruolo primario. Segnala, infatti, che l'iniziativa – che, ad una prima interlocuzione, risulta condivisibile anche dai principali aventi causa – appare opportuna per garantire un adeguato coordinamento trasversale tra gli attori coinvolti, finalizzato sia allo sviluppo di una policy comune, sia ad una valorizzazione delle importanti ricadute economiche e sociali – anche con risvolti a livello internazionale – che scaturirebbero dai progressi tecnologici e scientifici conseguiti dall'istituendo Polo nazionale della subacquea.
  Per quanto attiene, invece, all'individuazione della sede della costituenda struttura, anche in questo caso ritiene che possa essere accolto l'impegno relativo all'individuazione della stessa nel Centro di Supporto e Sperimentazione Navale della Marina militare (CSSN) situato nella città di La Spezia. Evidenzia, infatti, che tale scelta esprimerebbe contiguità territoriale con altri Enti operanti nel medesimo dominio, quali il Comando delle Forze di Contro misure Mine (MARICODRAG) e, in ambito NATO, il Centre for Maritime Research and Experimentation (CMRE), nonché la possibilità di interazione con il Comando Raggruppamento Subacquei ed Incursori (COMSUBIN), situato nel comprensorio del Varignano. In particolare, la formalizzazione di un collegamento del polo della subacquea con COMSUBIN determinerebbe importanti risvolti legati anche al progresso tecnologico-scientifico della medicina subacquea ed iperbarica, discipline nelle quali la Marina militare è attiva anche attraverso tipologie di trattamenti specifici in favore della popolazione civile, per il tramite di accordi ad hoc con il Servizio Sanitario Nazionale. La designazione della sede di La Spezia risulta, inoltre, coerente con la politica a supporto del mantenimento delle aree di demanio nella disponibilità della Difesa permettendo, tra l'altro, di valorizzare lo specifico know how acquisito negli anni. Evidenzia, inoltre, che proprio a La Spezia ha luogo, come menzionato dagli stessi proponenti, la manifestazione Seafuture, contesto ideale per valorizzare l'impegno ed il fondamentale ruolo delle piccole e medie imprese (PMI) che gravitano attorno al cluster marittimo nazionale.
  Passando al quarto impegno, relativo al reperimento delle risorse economiche necessarie alla realizzazione dei progetti in parola, nel condividere la necessità di attribuire al futuro Polo nazionale della subacquea l'accesso ai necessari finanziamenti per una sua implementazione, si riserva di valutare le opportune azioni da intraprendere in ambito Dicastero e presso il collaterale Ministero dello Sviluppo economico per individuare le risorse adeguate, da reperire all'interno delle disponibilità programmatiche ovvero, qualora possibile, nell'ambito di finanziamenti ad hoc, anche nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Al riguardo sottolinea come nel settore dei programmi ad alta valenza tecnologica i Ministeri della difesa e dello sviluppo economico abbiano, nel tempo, consolidato forme di collaborazione istituzionale che, nelle rispettive competenze, hanno consentito lo sviluppo di conoscenze tecnologiche avanzate e di capacità produttive di rilievo internazionale nei settori industriali afferenti ai sistemi ad alto contenuto tecnologico. In particolare, nell'ambito del dominio subacqueo va menzionato il programma di acquisizione dei sommergibili U212-NFS, finanziato per un totale di 1.350 milioni di euro e nato dalla necessità di preservare le indispensabili capacità di sorveglianza degli spazi sottomarini. Tale programma prevede il coinvolgimento di un ramificato complesso di filiere tecnologiche – tra le quali FINCANTIERI – che presenta ampie prospettive di crescita di produttività e di aperture commerciali sia per realtà industriali nazionali quali la Ditta CALZONI di Bologna, l'AVIO di Torino, la Divisione livornese di LEONARDO (ex WASS), ELT, Acciai Speciali Terni, sia per un vasto indotto di piccole e medie imprese (PMI) distribuite sull'intero territorio nazionale.
  Quanto all'impegno per l'applicazione della direttiva per la politica industriale della Difesa, ritiene che anche questo possa essere certamente accolto nella considerazione del fatto che tra gli obiettivi del citato documento sono annoverati l'espressione del pieno potenziale dell'industria nazionale, il perseguimento del vantaggio strategico nella ricerca scientifica e nell'innovazione tecnologica, la valorizzazione e la protezione delle competenze tecnologiche e industriali strategiche lungo tutta la filiera produttiva e l'integrazione dell'intera filiera delle PMI nei programmi di sviluppo di capacità militari innovative.
  Infine, ritiene che si possa accogliere anche l'ultimo impegno per il coinvolgimento delle strutture di supporto e delle infrastrutture collegate agli arsenali militari marittimi, includendo l'Arsenale della Spezia collocato in prossimità del costituendo polo nazionale. Ciò in quanto coerente con la missione della Marina militare
nel settore Underwater e con le attività multilaterali ed internazionali già in corso, nonché utile per incentivare gli scambi con le Marine militari estere ed alleate, aspetto quest'ultimo già recepito in particolare nei programmi di cooperazione bilaterali e nella partecipazione alla NATO Maritime Unmanned System Initiative.
  Alla luce di queste considerazioni, propone di inserire, nelle premesse, dopo il secondo capoverso, il seguente: accanto alla citata componente vanno altresì menzionate altre componenti di rilievo della Marina militare. In particolare, nella sede di La Spezia sono presenti la componente «Contromisure Mine», dotata di capacità di sorveglianza sotto la superficie, anche in alti fondali, esercitata sia con le Unità navali che con mezzi a guida remota/autonoma (per la quale è in corso il programma di ammodernamento Cacciamine di Nuova Generazione) e la componente Forze Speciali costituita dal Comando Raggruppamento Subacquei ed Incursori (COMSUBIN). Inoltre, va menzionata la componente Unità di superficie altamente specializzate, della quale fanno parte la Special & Diving Operation Submarine Rescue Ship (SDOSuRS) con il relativo Simulatore Iperbarico, l'Unità per la Bonifica Subacquea (UBOS) e la nuova Unità Idro-Oceanografica (NIOM) in corso di contrattualizzazione, la cui attività è strettamente collegata all'Istituto idrografico della Marina Militare di Genova.
  Propone, altresì, di inserire nelle premesse, quale ultimo capoverso, il seguente: tale progetto è riferito ad un centro di eccellenza della Marina militare che si inserisce in un percorso che farà da apripista ad analoghe iniziative di ricerca e sviluppo in altri domini, nel più ampio contesto interforze, sotto l'egida della Forza armata di riferimento e dovrà essere coerente con gli indirizzi di programmazione dello stato maggiore della Difesa nonché condotto di concerto con il Segretariato generale della difesa/Direzione nazionale degli armamenti (SEGREDIFESA/DNA).
  Quanto, invece, alla parte dispositiva, propone di riformulare il secondo impegno nel seguente tenore: a istituire un tavolo tecnico di coordinamento interministeriale permanente, a guida Ministero della difesa, con il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell'università e della ricerca, nonché la Federazione delle Aziende italiane per l'aerospazio, la difesa e la sicurezza (Aiad), con particolare attenzione alle piccole e medie imprese (PMI), allo scopo di concludere un accordo quadro volto a favorire l'attività di ricerca e sviluppo, il supporto operativo alla difesa, la creazione di un modello economico di sviluppo del settore, la creazione e il consolidamento di una rete permanente di collaborazione tra le realtà coinvolte.
  Il quarto impegno, invece, andrebbe riformulato nel senso di impegnare il Governo a considerare di assumere iniziative volte a individuare idonee risorse economiche, anche nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), necessarie alla realizzazione dei progetti di ricerca e sviluppo tecnologico e industriale attinenti al cluster Underwater, definiti nell'ambito del suddetto tavolo di coordinamento interministeriale, al fine di dare concreta applicazione agli obiettivi perseguiti dal costituendo polo nazionale della subacquea.
  Propone quindi la riformulazione del quinto impegno nel seguente tenore: a proseguire con le iniziative volte all'applicazione della direttiva per la politica industriale della difesa, allo scopo di valorizzare il potenziale politico, tecnologico ed economico, nonché garantire alti livelli di competitività delle realtà industriali del settore, con particolare attenzione alla filiera delle PMI, da coinvolgere direttamente nei programmi di sviluppo di capacità militari innovative.
  Infine, il sesto impegno andrebbe riformulato prevedendo di favorire la collaborazione e l'integrazione tra le strutture di supporto e le infrastrutture collegate agli Arsenali della Marina Militare con il costituendo polo, al fine di garantire lo sviluppo coordinato del cluster underwater, nonché incentivare gli scambi con le Marine militari alleate e amiche.

  Gianluca RIZZO, presidente, condividendo le valutazioni del rappresentante del Governo riformula nel senso indicato la risoluzione a sua prima firma, proponendo, al contempo, di aggiungere all'inizio due premesse. La prima del seguente tenore: la consolidata visione del cosiddetto Blue Century (Secolo blu) ha ampliato nei suoi concetti la portata strategica dell'azione delle Marine militari, anche in ragione di una diversa declinazione dello strumento navale che tiene in considerazione le esigenze dettate dall'espansione delle connessioni globali. La seconda, recita, invece: per un Paese come l'Italia, il cui benessere e la cui sicurezza sono indissolubilmente legati al mare, il Blue Century che stiamo vivendo, caratterizza e pervade, sempre di più, ogni aspetto della società: dalla storia alla cultura, dall'economia alla ricerca, fino a influenzare lo stesso concetto di potere marittimo. Il Blue Century, infatti, ne amplia le possibili declinazioni, con carattere di inclusività e condivisione di obiettivi diversificati, ben oltre la dimensione della Difesa.
  Propone, poi, in relazione alla parte dispositiva, di aggiungere, al quarto impegno, nella riformulazione chiesta dal Governo, dopo le parole: «realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo tecnologico e industriale» le seguenti: «, principalmente individuati nel Piano nazionale della ricerca militare (PNRM) e dopo la parola: concreta» la seguente: «e tempestiva», mentre al quinto impegno, propone di sostituire le parole «a proseguire con le iniziative» con le seguenti: «ad incrementare gli sforzi verso le iniziative».

  Il sottosegretario Giorgio MULÈ concorda.

  Salvatore DEIDDA (FDI) ringrazia il presentatore per avere condiviso con la Commissione la sua iniziativa e manifesta la propria soddisfazione per l'attenzione mostrata verso un settore della Difesa che considera fondamentale.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) si dichiara soddisfatto della riformulazione dell'atto di indirizzo che ha fornito una visione più ampia e completa delle questioni legate all'underwater e si unisce ai ringraziamenti al presidente per avere condiviso la risoluzione.

  Maria TRIPODI (FI) si dichiara molto soddisfatta del lavoro svolto dalla Commissione e soprattutto dallo spirito unitario con il quale ci si è mossi.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S) ritiene che la Commissione oggi abbia scritto un'altra bella pagina dei propri lavori e sottolinea l'adesione concorde di tutto il gruppo del M5S all'atto di indirizzo.

  Roger DE MENECH (PD) domanda di potere sottoscrivere, anche a nome di tutto il gruppo del Partito democratico, la risoluzione.

  Gianluca RIZZO, presidente, ringrazia per l'adesione trasversale alla sua risoluzione manifestando apprezzamento per lo spirito unitario con cui la Commissione ha lavorato.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, il testo della risoluzione in titolo, così come riformulato nel corso della discussione (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 13.50.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 15 dicembre 2021.Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.

  La seduta comincia alle 13.50.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di partenariato strategico tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e il Giappone, dall'altra, fatto a Tokyo il 17 luglio 2018.
C. 3325 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Nicola CARÈ (PD), relatore, riferisce sul disegno di legge di ratifica osservando che l'Unione europea ed il Giappone hanno una lunga tradizione di cooperazione politica, economica e settoriale, che è stata istituzionalizzata in un primo accordo di partenariato strategico venuto a scadenza nel 2011.
  Rileva, quindi, che il nuovo accordo – sottoscritto dalle Parti in occasione del XXV Summit bilaterale fra UE e Giappone, svoltosi a Tokyo il 17 luglio 2018 – intende rafforzare e intensificare il dialogo su varie e numerose questioni di comune interesse. Il nuovo accordo, infatti, rafforza la cooperazione politica, economica e settoriale in un'ampia gamma di settori strategici quali i cambiamenti climatici, la ricerca e l'innovazione, gli affari marittimi, l'istruzione, la cultura, la migrazione e la lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata e informatica. Inoltre l'accordo ribadisce l'impegno delle Parti a salvaguardare la pace e la sicurezza internazionali, attraverso la prevenzione della proliferazione delle armi di distruzione di massa e l'adozione di misure volte a fronteggiare il commercio illegale di armi leggere e di piccolo calibro.
  Passando al contenuto dell'Intesa, composta di 51 articoli, sottolinea che lo strumento pattizio, dopo aver definito le finalità e i princìpi generali che lo regolano (articolo 1) e aver richiamato i valori che lo informano in tema di democrazia, promozione della pace, gestione delle crisi, terrorismo, armi e multilateralismo (articoli 2-10), prevede che si realizzi un costante scambio di informazioni fra le Parti mediante dialoghi regolari (articolo 11), un'azione coordinata in materia di gestione delle catastrofi umanitarie (articolo 12), un impegno condiviso per la crescita sostenibile (articolo 13), nonché una intensificazione della cooperazione bilaterale nei settori scientifico e tecnologico, dei trasporti e industriale ed in ambito doganale (articoli da 14 a 18). Ulteriori disposizioni riguardano la cooperazione in diversi ambiti settoriali, dalla materia fiscale al turismo, dal settore delle tecnologie dell'informazione a quello della tutela dei consumatori, fino alle politiche ambientali (articoli 19-25), nonché l'impegno delle Parti a intensificare la cooperazione in materia di energia, agricoltura, pesca, affari sociali, sanità e giustizia (articoli 26-32) e nei settori della lotta alla corruzione, alla criminalità organizzata, al finanziamento del terrorismo e alle droghe illecite (articoli 33-34). È previsto, inoltre, il rafforzamento della cooperazione nel settore della circolazione delle informazioni all'interno del cyberspazio, potenziando al contempo la cyber-sicurezza e contrastando la criminalità informatica (articolo 36), nonché della promozione del dialogo sulle politiche in materia di migrazione (articolo 38), della protezione dei dati personali (articolo 39), della cooperazione in materia di istruzione, giovani e sport (articolo 40) e degli scambi in ambito culturale (articolo 41). Le funzioni di coordinamento del partenariato globale sono affidate ad un apposito Comitato misto, composto da rappresentati delle Parti, cui è attribuito anche il compito di decidere in ordine a settori aggiuntivi di cooperazione, di offrire garanzia sul funzionamento e l'attuazione dell'accordo e di adoperarsi a risolvere eventuali controversie interpretative o attuative (articolo 42). Infine, gli articoli da 44 a 51 stabiliscono le disposizioni finali, definendo i tempi e procedure per l'entrata in vigore, l'estensione del regime di applicazione provvisoria in attesa dell'entrata in vigore definitiva, le modalità di notifica e di denuncia, il regime di adattamento in vista di future adesioni all'Unione europea e il regime di applicazione territoriale.
  Con specifico riguardo ai profili di competenza della Commissione difesa richiama, in particolare, l'articolo 3 che stabilisce l'impegno delle Parti a promuovere la pace e la sicurezza a livello internazionale e regionale, attraverso la risoluzione pacifica delle controversie, e l'articolo 4 in base al quale l'UE e il Giappone sono chiamati ad agire congiuntamente sulle questioni di comune interesse connesse alla gestione delle crisi e alla costruzione della pace, collaborando nei consessi e nelle organizzazioni internazionali e sostenendo le iniziative nazionali dei Paesi che escono da situazioni di conflitto. Gli articoli 5 e 6 sanciscono, inoltre, l'impegno delle Parti a garantire e promuovere il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP) e dei relativi vettori, cooperando per la prevenzione della loro proliferazione e assicurando il pieno rispetto e l'attuazione degli obblighi assunti nell'ambito di accordi internazionali sul disarmo e sulla non proliferazione, nonché ad assicurare un coordinamento in materia di controllo dei trasferimenti di armi convenzionali e di beni e tecnologie a duplice uso. L'articolo 8 prevede che, nel rispetto del diritto internazionale applicabile e dei principi della Carta delle Nazioni Unite, sia intensificata la collaborazione in materia di prevenzione e lotta al terrorismo, ritenuta una priorità condivisa dalle Parti, mentre in base all'articolo 9 le Parti si impegnano a cooperare per migliorare le capacità proprie e dei Paesi terzi in materia di mitigazione dei rischi chimici, biologici, radiologici e nucleari. Segnala, infine, anche l'articolo 36 che disciplina la cooperazione delle Parti in materia di cyber-sicurezza e di contrasto alla cyber-criminalità.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.55 alle 14.15.

IV Commissione - mercoledì 15 dicembre 2021

ALLEGATO 1

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 36/2021, relativo allo sviluppo di una architettura complessa e interoperabile basata su un «Sistema di sistemi» di combattimento aereo di sesta generazione – Future Combat Air System (FCAS) (Atto n. 327)

PARERE APPROVATO

  La IV Commissione (Difesa),

   esaminato lo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 36/2021, relativo allo sviluppo di un'architettura complessa e interoperabile basata su un sistema di sistemi di combattimento aereo di sesta generazione – Future Combat Air System FCAS (Atto del Governo n. 327);

   premesso che:

    il programma in esame prevede la partecipazione italiana all'iniziativa trilaterale denominata Tempest, consistente nello studio, nello sviluppo, nella sperimentazione, nella qualifica e nell'entrata in servizio dei primi esemplari di un sistema di aerei da combattimento di sesta generazione – Future Combat Air System (FCAS) –, integrato con velivoli a pilotaggio remoto, satelliti e altri assetti militari;

    i nuovi velivoli di sesta generazione sono destinati a sostituire, a partire dal 2035, la flotta Eurofighter e il progetto prevede, inoltre, che tutti gli elementi del sistema siano collegati da una rete intelligente;

    come sottolineato nella nota tecnica allegata allo schema di decreto in esame, il programma ha avuto origine dal Memorandum of Understanding (MoU) sottoscritto nel dicembre 2020 dall'Italia, il Regno Unito e la Svezia, al fine di ridurre il gap tecnologico che contraddistingue le singole realtà europee rispetto ai leader mondiali nel settore aerospaziale;

    le tre nazioni partecipanti sono, inoltre, le uniche nazioni europee che conoscono, producono e già utilizzano tecnologie aeronautiche di quinta generazione, base necessaria per la costruzione dei futuri velivoli, e l'avvio del progetto consentirà di valorizzare l'industria nazionale, garantendo l'accrescimento del know-how nel settore delle tecnologie abilitanti ai velivoli di sesta generazione;

   rilevato che:

    l'avvio del programma è previsto nel 2021 e la sua conclusione nel 2050, attraverso il susseguirsi di quattro distinte fasi: in particolare, la prima fase riguarda la valutazione, l'analisi e la progettazione preliminare; la seconda fase lo sviluppo avanzato; nella terza fase verrà, invece, avviata la produzione iniziale e, nella quarta fase, la produzione avanzata;

    il costo stimato per l'Italia a supporto dello sviluppo del programma, ovvero relativo alle fasi 1 e 2, è al momento quantificato in circa 6 miliardi di euro, a condizioni economiche 2021, di cui 2 miliardi per la fase 1, finanziati con le risorse a valere sui capitoli del settore investimento del bilancio ordinario della Difesa, e 4 miliardi per la fase 2, che sarà contrattualizzata subordinatamente all'identificazione delle necessarie risorse finanziarie;

   considerato che:

    le fasi successive saranno oggetto di separati e specifici decreti approvativi, ai sensi dell'articolo 536 del codice dell'ordinamento militare e verranno contrattualizzate subordinatamente al raggiungimento del desiderato livello di maturazione tecnologica, nonché alla disponibilità di utili risorse a valere sui prossimi strumenti finanziari previsti nelle leggi di bilancio ovvero in specifici provvedimenti ad hoc;

    è previsto il coinvolgimento sia delle grandi imprese per la difesa e l'aerospazio ubicate nel territorio nazionale, in particolare nelle regioni Piemonte, Campania, Lombardia, Liguria, Puglia, Veneto, Sardegna, Sicilia e Lazio, sia delle piccole e medie imprese (PMI) e start-up nei settori dell'avionica, della sensoristica, delle comunicazioni, dell'intelligenza artificiale, della propulsione, dei materiali, della simulazione, dell'armamento e dei velivoli autonomi;

   preso atto:

    degli ulteriori elementi informativi acquisiti nelle audizioni informali del Capo di stato maggiore dell'Aeronautica militare, Generale di squadra aerea Luca Goretti, e del Direttore Future Combat Air System di Leonardo S.p.A., Guglielmo Maviglia, svoltesi rispettivamente il 17 novembre e il 14 dicembre 2021;

    della valutazione favorevole espressa dalla Commissione Bilancio sui profili di carattere finanziario, nella seduta del 30 novembre 2021, dalla quale si evince che le risorse destinate alla copertura della prima fase del programma risultano effettivamente sussistenti per tutte le annualità di attuazione del programma e che l'utilizzo delle risorse stesse non è suscettibile né di pregiudicare precedenti impegni di spesa, né di interferire con la realizzazione di ulteriori interventi già programmati a legislazione vigente;

    ritenuto particolarmente rilevante che le imprese affidatarie del contratto valutino di realizzare la commessa, anche in riferimento alla manutenzione, attraverso gli strumenti tecnologici e di personale a loro disposizione, in modo da evitare, per quanto possibile, la creazione di ulteriori supply chain che, nel tempo, potrebbero portare a disperdere il patrimonio di conoscenze tecnologiche dell'industria nazionale operante nell'ambito della Difesa;

    ritenuto, altresì, importante che nel coinvolgimento delle realtà imprenditoriali di cui sopra si tenga conto delle certificazioni in materia di qualità, ambiente, sicurezza e responsabilità sociale dalle stesse possedute, nonché della loro capacità di promuovere stabilità occupazionale del personale impiegato,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:

   valuti il Governo l'opportunità di sollecitare l'industria di riferimento a rivedere, ove possibile, situazioni di regime contrattuale di monocommittenza, soprattutto laddove siano disponibili competenze e le richiamate situazioni possano avere riflessi negativi per la sussistenza di forti criticità sul piano socio-economico ed occupazionale.

ALLEGATO 2

Risoluzione n. 7-00746 Rizzo: Sulla costituzione di un polo nazionale della subacquea.

TESTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE

   La IV Commissione,

   premesso che:

    la consolidata visione del cosiddetto Blue Century (Secolo blu) ha ampliato nei suoi concetti la portata strategica dell'azione delle Marine militari, anche in ragione di una diversa declinazione dello strumento navale che tiene in considerazione le esigenze dettate dall'espansione delle connessioni globali;

    per un Paese come l'Italia, il cui benessere e la cui sicurezza sono indissolubilmente legati al mare, il Blue Century che stiamo vivendo, caratterizza e pervade, sempre di più, ogni aspetto della società: dalla storia alla cultura, dall'economia alla ricerca, fino a influenzare lo stesso concetto di potere marittimo. Il Blue Century, infatti, ne amplia le possibili declinazioni, con carattere di inclusività e condivisione di obiettivi diversificati, ben oltre la dimensione della Difesa;

    la rilevanza del dominio marittimo negli equilibri geopolitici globali nel Blue Century, considerata dal punto di vista degli interessi nazionali e del futuro marittimo dell'Italia, concentra l'attenzione sull'importanza che ricopre la dimensione Underwater per la presenza delle infrastrutture critiche subacquee civili, in cui convivono la componente sommergibilistica, con scopi di deterrenza dal punto di vista militare, e i corridoi strategici legati all'approvvigionamento energetico, alla connettività, alla presenza di gasdotti e di dorsali sottomarini per la trasmissione del traffico dati e che come tali devono essere sorvegliati e protetti;

    la Marina militare italiana concorre nella protezione delle vie di comunicazione e delle infrastrutture sottomarine, il cui sviluppo avviene nei fondali marini, attraverso la componente sommergibilistica che si caratterizza per peculiarità esplorative e tecnologia spinta, dimostrando di essere un capitale strategico di fondamentale importanza per lo sviluppo dell'high-tech e dell'indotto industriale di settore;

    accanto alla citata componente vanno, altresì, menzionate altre componenti di rilievo della Marina militare. In particolare, nella sede di La Spezia sono presenti la componente «Contromisure Mine», dotata di capacità di sorveglianza sotto la superficie, anche in alti fondali, esercitata sia con le Unità navali che con mezzi a guida remota/autonoma – per la quale è in corso il programma di ammodernamento Cacciamine di Nuova Generazione – e la componente Forze Speciali, costituita dal Comando Raggruppamento Subacquei ed Incursori (COMSUBIN). Inoltre, va menzionata la componente Unità di superficie altamente specializzata, della quale fanno parte la Special & Diving Operation Submarine Rescue Ship (SDOSuRS), con il relativo Simulatore Iperbarico, l'Unità per la Bonifica Subacquea (UBOS) e la nuova Unità Idro-Oceanografica (NIOM), in corso di contrattualizzazione, la cui attività è strettamente collegata all'Istituto idrografico della Marina Militare di Genova;

    la filiera nazionale della ricerca e della tecnologia Underwater ha vissuto negli ultimi due decenni un continuo processo evolutivo, che ha visto le realtà italiane affermarsi in campo internazionale con importanti investimenti e successi del comparto industriale della difesa, nonché la fattiva collaborazione con università e centri di ricerca. Esiste, inoltre, la prospettiva di un significativo moltiplicatore industriale grazie alle potenziali applicazioni nel campo dell'utilizzo duale, dal settore energia, all'ecosostenibilità ambientale declinata sia nel campo dello sfruttamento delle risorse marine che nel campo della individuazione e della lotta all'inquinamento dei mari;

    il Ministro della difesa, in data 29 luglio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 1, del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, il documento programmatico pluriennale per la difesa per il triennio 2021-2023;

    la parte seconda del predetto documento è dedicata all'analisi dei principali compiti istituzionali assegnati alle Forze armate, alle singole componenti che costituiscono lo strumento militare, alle rispettive esigenze operative e alle connesse future linee di sviluppo capacitivo. In particolare, viene dato conto dei principali programmi d'investimento della difesa, attraverso i quali si esprime la piena operatività dello strumento militare, tra cui i programmi di ricerca scientifica e tecnologica, l'attività relativa ai programmi di ricerca scientifica e tecnologica che comprende un'iniziativa nazionale, ossia il Piano nazionale della Ricerca Militare (PNRM), e i programmi internazionali sviluppati in ambito Ue, Nato e bilaterale;

    il Piano nazionale della ricerca militare include la ricerca tecnologica di interesse militare svolta sia nelle grandi industrie sia nelle piccole e medie imprese, università ed enti di ricerca, al fine di garantire il mantenimento e, al contempo, potenziare i livelli di eccellenza di specifici settori tecnologici;

    i progetti nazionali vengono selezionati in base a criteri stabiliti dal Capo di stato maggiore della Difesa, privilegiando le proposte di progetto attinenti a cluster applicativi e tecnologici;

    la IV Commissione difesa della Camera dei deputati, con deliberazione del 6 novembre 2018, ha avviato un'indagine conoscitiva sulla pianificazione dei sistemi di difesa e sulle prospettive della ricerca tecnologica, della produzione e degli investimenti funzionali alle esigenze del comparto difesa;

    nel corso dello svolgimento dell'indagine conoscitiva succitata, durante le audizioni dei dirigenti della Federazione delle aziende italiane per l'Aerospazio, la difesa e la Sicurezza (Aiad) e, tra gli altri, delle società C.A.B.I. Cattaneo S.p.A. e Drass Group, è stato confermato l'assoluto valore a livello mondiale della piccola e media impresa nazionale nel settore della subacquea;

    il 30 settembre 2019 si è tenuto a Roma il 1° seminario sulle capacità delle aziende della subacquea in campo nazionale, promosso dal Segretariato generale della difesa e organizzato dalla Direzione degli armamenti navali (Navarm), con il coordinamento della Federazione delle aziende italiane per l'aerospazio, la difesa e la sicurezza (Aiad). Accanto al mondo industriale, era presente quello accademico e l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico (Enea). Il seminario ha permesso di riunire ad un unico tavolo le principali eccellenze nazionali del settore provenienti dal mondo civile, militare e industriale per favorire una cooperazione strutturata nel settore subacqueo e far emergere e valorizzare prodotti tecnologicamente all'avanguardia e sostenere la competizione nei mercati internazionali;

    il 14 ottobre 2020, nell'ambito della manifestazione annuale Seafuture tenutasi a La Spezia, si è svolto, online, il Webinar Underwater sulle tematiche relative all'Underwater, a cui hanno partecipato, oltre ai rappresentanti delle istituzioni, le più importanti aziende del settore, le piccole e medie imprese, i centri di ricerca e le università;

    le risultanze dell'iniziativa sopra citata hanno confermato che sinergia, integrazione e cooperazione internazionale rappresentano la chiave per la realizzazione di una strategia condivisa per l'innovazione tecnologica e la crescita economica;

    nel corso della Seafuture 2021, il Capo di stato maggiore della Marina militare, Ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, ha rilasciato un'intervista, ripresa dal quotidiano il Secolo XIX, nella quale dichiara che la Marina militare sta portando avanti l'impegno a protezione delle vie di comunicazione e delle infrastrutture sottomarine nazionali nei fondali e che in quest'ottica si sta procedendo all'ammodernamento della componente sommergibilistica;

    a luglio 2021, il Ministro della difesa ha emanato la direttiva per la politica industriale della difesa, volta a delineare «gli obiettivi che il Dicastero deve perseguire per fungere da indirizzo e propulsore di questa risorsa essenziale per l'Italia, e per valorizzarne appieno il potenziale politico, tecnologico ed economico», indicando, tra gli altri, i seguenti criteri: «valorizzare gli investimenti della Difesa per garantire le esigenze di difesa nazionale, esprimendo, al contempo, il pieno potenziale dell'industria nazionale; perseguire il vantaggio strategico nella ricerca scientifica e nell'innovazione tecnologica; valorizzare e preservare le competenze tecnologiche e industriali strategiche lungo tutta la filiera produttiva; integrare l'intera filiera delle piccole e medie imprese nei programmi di sviluppo di capacità militari innovative, rafforzando il loro posizionamento strategico.»;

    la IV Commissione Difesa della Camera dei deputati, il 23 ottobre 2019, ha espresso parere favorevole all'atto del Governo n. 108 «Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2019, relativo allo sviluppo, all'acquisizione ed al sostegno tecnico-logistico decennale dei primi due sommergibili U212, derivanti dalla classe Todaro» rilevando che: «Il programma si presenta come fattore catalizzatore di positive ricadute in molteplici ambiti attinenti la competitività industriale, la ricerca e lo sviluppo di altissima tecnologia». Infatti, in questo specifico contesto sono state fortemente coinvolte le grandi aziende del settore della difesa per assicurare importanti prospettive di ritorno in termini di occupazione, nonché di salvaguardia e valorizzazione delle competenze sovrane di un settore specialistico ad alta valenza strategica;

    il Centro di supporto e sperimentazione navale (CSSN) della Marina militare ha sede a La Spezia, gestisce i processi di ingegneria del supporto logistico per lo strumento navale ed è, inoltre, centro per la sperimentazione e lo sviluppo dei programmi scientifici e tecnologici della citata Forza armata;

    il Centro summenzionato, grazie alle professionalità e alle apparecchiature a disposizione, rappresenta un polo d'eccellenza, sia in ambito militare che civile, con capacità e competenze in alcuni casi uniche nel panorama nazionale. Nei propri balipedi e poligoni, infatti, hanno luogo test, verifiche e valutazioni in campo balistico, missilistico e siluristico, finalizzati al collaudo, sviluppo e qualifica di sistemi d'arma, nonché misurazioni di elettroacustica ed elettromagnetismo per la determinazione della segnatura acustica e magnetica delle unità navali;

    il Centro di supporto sperimentazione navale svolge anche attività finalizzate allo sviluppo e alla valorizzazione di tecnologie atte alla salvaguardia dell'ambiente marino, in forza dell'accordo di cooperazione siglato con il Centro di ricerca e sperimentazione marittima (CMRE) della NATO, anche quest'ultimo con sede a La Spezia;

    il Centro di ricerca e sperimentazione marittima ha una struttura di ricerca e sperimentazione scientifica affermata e di livello mondiale, che organizza e conduce ricerca e sviluppo tecnologico, incentrato sul settore marittimo, per rispondere alle esigenze di difesa e sicurezza dell'Alleanza atlantica, Peraltro, la struttura ha in dotazione strumenti e sensori per attività di ricerca in mare di primaria importanza a livello scientifico e conduce ricerche scientifiche rilevanti e all'avanguardia in scienze oceaniche, modellazione e simulazione, acustica e altre discipline;

    a Sud, gli arsenali di Taranto e Augusta sono particolarmente significativi per la posizione geostrategica nazionale. A Taranto ha sede il Comando flottiglia sommergibili: la base assicura addestramento avanzato, supporto logistico e ricovero per attività manutentive della componente. Augusta, particolarmente rilevante per la presenza del «pontile Nato», considerata come forward logistic base è proiettata nel cosiddetto «Mediterraneo allargato» e può ormeggiare fino a due battelli di linea con relativo supporto logistico;

    appare, dunque, fondamentale, vista l'eccellenza rappresentata dalle realtà succitate, creare un polo nazionale della subacquea, per lo sviluppo coordinato di un Cluster underwater che metta a disposizione della collettività efficacia operativa, innovazione tecnologica e sviluppo economico;

    tale progetto è riferito ad un centro di eccellenza della Marina militare che si inserisce in un percorso che farà da apripista ad analoghe iniziative di ricerca e sviluppo in altri domini, nel più ampio contesto interforze, sotto l'egida della Forza armata di riferimento e dovrà essere coerente con gli indirizzi di programmazione dello stato maggiore della Difesa, nonché condotto di concerto con il Segretariato generale della difesa/Direzione nazionale degli armamenti (SEGREDIFESA/DNA),

impegna il Governo:

   ad adottare le opportune iniziative, anche di carattere normativo, di concerto tra il Ministro della difesa e il Ministro dello sviluppo economico, volte alla costituzione di un polo nazionale della subacquea, allo scopo di valorizzare, implementare e promuovere le potenzialità e la competitività del nostro Paese nel campo dell'Underwater;

   a istituire un tavolo tecnico di coordinamento interministeriale permanente a guida del Ministero della difesa che veda coinvolti il Ministero dello sviluppo economico, Il Ministero dell'università e della ricerca, nonché la Federazione delle Aziende italiane per l'Aerospazio, la Difesa e la sicurezza (Aiad), con particolare attenzione alle piccole e medie imprese (PMI), allo scopo di concludere un accordo quadro volto a favorire l'attività di ricerca e sviluppo, il supporto operativo alla Difesa, la creazione di un modello economico di sviluppo del settore, la creazione e il consolidamento di una rete permanente di collaborazione tra le realtà coinvolte;

   a individuare nel Centro di supporto e sperimentazione di La Spezia, la sede dove ubicare il succitato polo, sia per le attività attualmente svolte dallo stesso Centro sia per la vicinanza ad altre strutture e infrastrutture con interessi affini agli obiettivi prefissati;

   a considerare di assumere iniziative volte a individuare idonee risorse economiche, anche nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), necessarie alla realizzazione dei progetti di ricerca e sviluppo tecnologico e industriale principalmente individuati nel Piano nazionale della ricerca militare (PNRM) attinenti al cluster underwater, definiti nell'ambito del suddetto tavolo di coordinamento interministeriale, al fine di dare concreta e tempestiva applicazione agli obiettivi perseguiti dal costituendo polo nazionale della subacquea;

   ad incrementare gli sforzi verso le iniziative volte all'applicazione della direttiva per la politica industriale della difesa, allo scopo di valorizzare il potenziale politico, tecnologico ed economico, nonché garantire alti livelli di competitività delle realtà industriali del settore, con particolare attenzione alla filiera delle PMI, da coinvolgere direttamente nei programmi di sviluppo di capacità militari innovative;

   a favorire la collaborazione e l'integrazione tra le strutture di supporto e le infrastrutture collegate agli Arsenali della Marina militare con il costituendo polo, al fine di garantire lo sviluppo coordinato del cluster underwater, nonché incentivare gli scambi con le Marine militari alleate e amiche.
(8-00147) «
Rizzo, Aresta, Enrico Borghi, Boniardi, Carè, Castiello, Deidda, Del Monaco, De Menech, Di Sarno, D'Uva, Fantuz, Fascina, Ferrari, Gregorio Fontana, Frailis, Lorenzo Fontana, Frusone, Gagliardi, Galantino, Gobbato, Gubitosa, Iovino, Losacco, Lotti, Occhionero, Pagani, Perego Di Cremnago, Piccolo, Portas, Pretto, Ripani, Roberto Rossini, Giovanni Russo, Scoma, Silli, Tofalo, Maria Tripodi, Vito, Viviani, Zicchieri».