V Commissione
Bilancio, tesoro e programmazione
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
Commissione V (Bilancio)
Comm. V
DL 152/2021: Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose. C. 3354 Governo (Seguito dell'esame e rinvio) ... 11
ALLEGATO (Proposte emendative approvate) ... 30
TESTO AGGIORNATO AL 15 DICEMBRE 2021
SEDE REFERENTE
Martedì 14 dicembre 2021. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI. – Intervengono la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Maria Cecilia Guerra e la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei ministri Deborah Bergamini.
La seduta comincia alle 12.40.
DL 152/2021: Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose.
C. 3354 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 dicembre 2021.
Fabio MELILLI, presidente, avverte che è in distribuzione il fascicolo delle riformulazioni dall'articolo 1 all'articolo 19, che comprende le riformulazioni distribuite nella giornata di ieri, con riferimento ai predetti articoli, più ulteriori riformulazioni riferite ai medesimi articoli, nonché due nuovi emendamenti, Trancassini 1.196 e D'Uva 11.10 (vedi allegato), presentati con il consenso di tutti i gruppi. Segnala, inoltre, che le riformulazioni già distribuite recano la data delle sedute in cui sono state messe a disposizione della Commissione.
Dà quindi conto delle sostituzioni.
Raphael RADUZZI (MISTO-A) chiede se è stato fissato un termine per la presentazione di subemendamenti ai due nuovi emendamenti Trancassini 1.196 e D'Uva 11.10, presentati con il consenso di tutti i gruppi.
Fabio MELILLI, presidente, fa presente che poiché le citate proposte emendative sono state presentate con il consenso di tutti i gruppi non è necessario prevedere un termine per la presentazione di eventuali proposte subemendative.
Raphael RADUZZI (MISTO-A), nel sottolineare che il gruppo Misto ha al suo interno diverse componenti, ribadisce la richiesta di fissazione di un termine per la presentazione di subemendamenti, ritenendo ragionevole un termine di due ore.
Fabio MELILLI, presidente, invita intanto il collega Raduzzi a verificare il contenuto delle nuove proposte emendative Trancassini 1.196 e D'Uva 11.10, assicurando, qualora all'esito di tale verifica ritenesse ancora necessario presentare delle proposte subemendative, la disponibilità a concordare una modalità per risolvere la questione.
Raphael RADUZZI (MISTO-A), nell'illustrare l'emendamento Trano 1.34, del quale è cofirmatario, rammenta che l'articolo 1 del provvedimento in esame prevede contributi a fondo perduto e crediti di imposta per le imprese turistiche. In particolare, sottolinea che i contributi a fondo perduto previsti da tale articolo hanno, a fronte di una ampia serie di investimenti, un massimale di 40 mila euro, eventualmente innalzabile fino a 100 mila euro in presenza di specifiche condizioni. Precisa che la proposta emendativa è volta a incrementare la quota aggiuntiva del contributo a fondo perduto prevista per le imprese che operano nel settore del turismo e che occupano in maniera prevalente donne o giovani, fino ad ulteriori 60 mila euro. Evidenzia quindi come la questione dell'occupazione femminile e giovanile sia particolarmente a cuore della sua componente politica. Nel citare dei dati pubblicati da «Il Sole 24ore» dai quali si evince che negli ultimi dieci anni 250 mila giovani hanno abbandonato il nostro Paese in cerca di occupazione, ritiene che negli ultimi due anni, caratterizzati dalla pandemia, si sia ancor più esacerbato il fenomeno della diaspora dall'Italia di persone qualificate. Nel rammentare come nelle scorse sedute sono stati stanziati fondi per numerose iniziative, tra i quali ricorda i 570 mila euro previsti per la istituzione di una nuova struttura presso la Ragioneria generale dello Stato volta a ridurre la spesa pubblica e quelli per le nuove assunzioni presso il Ministero della transizione ecologica, lamenta il fatto che l'Esecutivo riesca a individuare le risorse per rimpolpare le strutture ministeriali nonché per favorire le fondazioni bancarie, ma non sia disponibile a prevedere le iniziative necessarie a sostenere le imprese del settore del turismo che, a causa dell'introduzione del cosiddetto «super green pass» vedranno il proprio fatturato ridursi di un ulteriore 25 per cento e che stanno già subendo i costi derivanti dall'incremento delle bollette. Evidenziando come il momento per agire a sostegno delle imprese sia quello attuale, chiede di poter accantonare l'emendamento in discussione al fine di consentire ai relatori di svolgere una ulteriore riflessione sullo stesso.
La Commissione respinge l'emendamento Trano 1.34.
Raffaele TRANO (MISTO-A), nell'illustrare l'emendamento a sua firma 1.32, sottolinea come lo stesso sia volto ad aumentare la possibilità di beneficiare del contributo a fondo perduto previsto dall'articolo 1 del provvedimento per le imprese operanti nel settore del turismo con una componente prevalente di donne e di giovani. Rammenta quindi come nel corso delle sedute precedenti è stata dichiarata più volte l'impossibilità di incrementare le risorse già stanziate dal provvedimento in discussione ed evidenzia che tuttavia il nuovo emendamento Trancassini 1.196, presentato con il consenso di tutti i gruppi, istituisce un fondo con una dotazione pari a 10 milioni di euro. Nel prendere atto quindi della decisione dei relatori e del Governo di esprimere parere contrario sulla proposta emendativa a sua firma in discussione, ritiene che qualcuno dovrebbe spiegare ai cittadini le ragioni per le quali si respinge una iniziativa che potrebbe dare sollievo a delle imprese che, a seguito delle restrizioni pervicaci previste dall'Esecutivo, sono costrette a perdere utili giorno dopo giorno. A suo avviso, infatti, il Governo, per contrastare la pandemia, ha adottato delle politiche dannose per l'economia reale. Nel ritenere che il suo sia un emendamento di buon senso, sottolinea che la responsabilità del fenomeno della «fuga dei giovani» all'estero o della inferiorità del dato occupazionale femminile italiano rispetto a quello degli altri Stati dell'Unione europea sia ascrivibile alle forze di maggioranza che non hanno la sensibilità di offrire un contributo alle imprese con una componente prevalente femminile o giovanile. Nell'invitare, quindi, la sottosegretaria Guerra, della quale sottolinea la sensibilità e l'attenzione a queste tematiche rispetto ad altri suoi colleghi di Governo, a chiarire le ragioni del parere contrario espresso, precisa che una revisione di tale parere sarebbe considerata dalla sua componente politica un gesto importante.
La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA, replicando all'onorevole Trano, fa presente che il Governo esprime il proprio pare sulle proposte emendative nella sua complessità, a prescindere dal singolo rappresentante dell'Esecutivo che nel corso della seduta formula lo stesso parere. In merito all'emendamento Trano 1.32 evidenzia che, da un punto di vista formale, esso è mal formulato poiché, nell'aumentare il tetto del contributo a fondo perduto previsto dall'articolo 1, comma 2, lettera b), in favore delle imprese turistiche che impiegano in prevalenza donne e giovani, non adegua il tetto complessivo previsto dall'alinea del medesimo comma 2. Rileva, inoltre, che l'intervento previsto dall'articolo 1, comma 2, del provvedimento ha un target puntualmente definito dal PNRR. In proposito evidenzia che l'approvazione dell'emendamento Trano 1.32 rischia di modificare il citato target e, conseguentemente, non permetterebbe di raggiungere gli obiettivi previsti dal PNRR. Pertanto, pur condividendo la sensibilità nei confronti delle imprese che occupano prevalentemente donne e giovani, conferma il parere contrario sull'emendamento Trano 1.32.
Raphael RADUZZI (MISTO-A), nel ringraziare la sottosegretaria Guerra per la risposta ai quesiti sollevati dall'onorevole Trano, fa presente che un emendamento precedentemente respinto, tra l'altro presentato da numerosi gruppi parlamentari, prevedeva l'aumento del tetto complessivo del contributo a fondo perduto previsto dall'articolo 1, comma 2. Inoltre, a suo avviso, aumentare le risorse destinate al citato contributo, mantenendo le relative proporzioni, non metterebbe a rischio il raggiungimento degli obiettivi previsti dal PNRR.
La Commissione respinge l'emendamento Trano 1.32.
Raphael RADUZZI (MISTO-A), illustrando l'emendamento Trano 1.37, evidenzia che esso è volto ad aumentare il tetto del contributo a fondo perduto previsto dall'articolo 1, comma 2, lettera c), a favore delle imprese turistiche che operano nel Mezzogiorno. In proposito, ricorda che il divario tra Nord e Sud in questo settore si è aggravato negli ultimi trent'anni e, pertanto, ritiene che l'emendamento Trano 1.37 rappresenti una proposta di buon senso. Auspica, quindi, una maggiore riflessione su questo tema e chiede che l'emendamento in esame sia accantonato in vista di una possibile riformulazione.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Bucalo 1.145 e Trano 1.37.
Paolo TRANCASSINI (FDI), nell'illustrare l'emendamento 1.189 a sua prima firma, evidenzia che esso, inserendo il Lazio tra le regioni del Mezzogiorno alle cui imprese turistiche è destinata una maggiorazione del contributo a fondo perduto previsto dall'articolo 1, comma 2, è volto a dare maggiore concretezza alle iniziative previste dal PNRR. Rileva, infatti, che l'intenzione dell'emendamento in esame è di ricomprendere nel beneficio di cui all'articolo 1, comma 2, lettera c), anche i territori del Lazio colpiti da eventi sismici, che sono tutt'ora in grande difficoltà. Chiede, pertanto, che l'emendamento 1.189 a sua prima firma sia accantonato in vista di una possibile riformulazione.
La Commissione respinge l'emendamento Trancassini 1.189.
Raffaele TRANO (MISTO-A), nell'illustrare l'emendamento 1.48 a sua prima firma, evidenzia che esso ha lo scopo di estendere gli incentivi di cui ai commi 1 e 2 dell'articolo 1 alle attività agrituristiche anche di agricoltura sociale ricadenti nelle aree montane e interne del Paese. In proposito ritiene che questo sarebbe un segnale importante nei confronti di imprese che svolgono un'attività preziosa di promozione e tutela di aree remote del nostro Paese. Auspica, pertanto, che l'emendamento 1.48 a sua prima firma venga approvato.
La Commissione respinge l'emendamento Trano 1.48.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, invita i presentatori dell'emendamento Trano 1.45 a ritirarlo e a trasformarlo in un ordine del giorno in Assemblea.
Raffaele TRANO (MISTO-A), non accogliendo l'invito formulato dai relatori, reputa non sufficiente l'accoglimento di un ordine del giorno in Assemblea su un tema come quello sollevato dall'emendamento 1.45 a sua prima firma, che ha lo scopo di ricomprendere anche le imprese extralberghiere tra quelle beneficiarie degli incentivi di cui ai commi 1 e 2 dell'articolo 1. In proposito, infatti, fa presente che le attività extralberghiere, a causa di una norma mal formulata del decreto-legge «Sostegni-bis», sono state escluse dai ristori previsti dal medesimo decreto in quanto, pur operando nel settore ricettivo e pagando i dovuti tributi e contributi, non sono in possesso di partita IVA. Segnala, infatti, che tali imprese sostanzialmente hanno le medesime caratteristiche delle altre imprese del settore e che, tra l'altro, rappresentano un'ottima forma di autoimpiego a fronte delle scarse opportunità di lavoro nel nostro Paese. Chiede pertanto di accantonare l'emendamento 1.45 a sua prima firma per un'ulteriore riflessione, anche per dare modo al Governo di chiarire se il parere contrario è dovuto al fatto che quanto previsto dall'emendamento in esame potrebbe porsi in contrasto con la normativa dell'Unione europea.
La Commissione respinge l'emendamento Trano 1.45.
Raphael RADUZZI (MISTO-A), nell'illustrare l'emendamento Trano 1.55, evidenzia che esso è volto ad estendere gli incentivi di cui ai commi 1 e 2 dell'articolo 1 anche alle attività di agricoltura sociale ricadenti nelle aree montane e interne del Paese. In proposito segnala che ciò costituirebbe uno stimolo per la ripresa di numerosi territori che si stanno spopolando.
La Commissione respinge l'emendamento Trano 1.55.
Lucia ALBANO (FDI), intervenendo sull'emendamento Zucconi 1.184, evidenzia che esso si pone l'obiettivo di includere i bed and breakfast nell'ambito delle strutture turistiche beneficiarie delle agevolazioni previste dal provvedimento in esame per il comparto turistico. Si tratta di strutture molto flessibili, in alcuni casi a gestione familiare, in altri a gestione professionale. L'emendamento intende includere queste ultime nell'ambito delle strutture appartenenti al comparto turistico. Sottolinea l'importanza, accresciuta soprattutto in questi ultimi anni, di questo tipo di attività ricettiva, che, per la sua semplicità e flessibilità – benché gravata, al pari di delle altre strutture del settore turistico, da una impegnativa normativa sanitaria e fiscale – ha visto un crescente coinvolgimento nella gestione di due categorie che sono al centro degli obiettivi del PNRR, ovvero le donne e i giovani. Chiede pertanto l'accantonamento dell'emendamento in esame sul quale invita la maggioranza a una riflessione.
La Commissione respinge l'emendamento Zucconi 1.184.
Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'emendamento Zucconi 1.180, richiama l'attenzione della Commissione sulla problematica inerente all'indebita esclusione, operata dal provvedimento in esame, di molte categorie dagli aiuti previsti per il comparto turistico. Ritiene che tale esclusione, oltre a essere ingiusta, rappresenta un pericoloso precedente nel caso in cui la situazione attuale, che richiede la previsione di sostegni a favore del settore turistico, dovesse proseguire nel tempo. A tal fine reputa necessario evidenziare che il settore turistico va attenzionato nel suo insieme, senza indebite esclusioni. Ricorda che il suo gruppo, al momento della costituzione di entrambi i Governi di questa legislatura, chiese con forza l'istituzione di un Ministero del turismo e salutò con favore tale istituzione al momento della sua creazione. L'emendamento in esame intende esplicitare l'inclusione dei pubblici esercizi nell'ambito del settore turistico, evidenziando che la loro esclusione finisce per penalizzare in particolare le aree interne del Paese che, non avendo strutture alberghiere tradizionali, risultano di fatto escluse dagli aiuti disposti dal provvedimento in esame.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Zucconi 1.180 e Rotelli 1.187.
Paolo TRANCASSINI (FDI), nell'illustrare l'emendamento 1.192 a propria prima firma, evidenzia che il settore della distribuzione di cibo e bevande ha avuto, paradossalmente, il massimo di attenzione nella fase di lockdown ed è stato invece dimenticato al momento dell'erogazione degli aiuti. Si è tentato di convincere gli italiani che il coronavirus è refrattario a salire sui mezzi pubblici, mentre va volentieri al ristorante, prevedendo per il settore della ristorazione chiusure prolungate e poco comprensibili. Ad esempio nella fase in cui vigeva il divieto di recarsi al ristorante dalle ore 18, analogo divieto non era previsto per altre attività, tra cui l'utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto. Nella fase attuale, in cui si erogano aiuti al settore turistico, le aziende della distribuzione di cibo e bevande sono invece dimenticate, creando un'ingiustizia palese, cui l'emendamento in esame intende porre rimedio.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Trancassini 1.192 e gli identici emendamenti Zucconi 1.181 e Trano 1.195.
Fabio MELILLI, presidente, avverte che i relatori hanno proposto una riformulazione degli identici emendamenti Zucconi 1.183, Scanu 1.128, Vanessa Cattoi 1.143 e Baldini 1.151, precedentemente accantonati, nei termini di cui in allegato (vedi allegato), sulla quale vi è un parere favorevole della rappresentante del Governo e che è stata accolta dai presentatori.
Daniela TORTO (M5S) dichiara di sottoscrivere, anche a nome del suo gruppo, l'emendamento Scanu 1.128.
Raphael RADUZZI (MISTO-A) dichiara, a sua volta, di sottoscrivere l'emendamento Scanu 1.128.
Fabio MELILLI, presidente, prende atto che i gruppi del Partito Democratico e di Forza Italia sottoscrivono l'emendamento Zucconi 1.183.
La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Zucconi 1.183, Scanu 1.128, Vanessa Cattoi 1.143 e Baldini 1.151, come riformulati (vedi allegato), nonché l'emendamento Sani 1.4, come riformulato (vedi allegato). La Commissione respinge quindi l'emendamento Ciaburro 1.11.
Fabio MELILLI, presidente, avverte che l'emendamento Trancassini 1.188 risulterebbe assorbito dall'approvazione dell'emendamento Trancassini 1.196, sottoscritto da tutti i gruppi.
Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'emendamento 1.196 a propria prima firma, esprime apprezzamento per la condivisione della problematica da esso proposta da parte di tutti i gruppi. Ricorda peraltro che la sua originaria proposta emendativa traeva origine da un'audizione del Ministro Gravaglia, in cui venne posto il tema dell'esclusione del settore della ristorazione dagli aiuti al comparto turistico disposti dal provvedimento in esame. Il Ministro sostenne in tale sede che tale esclusione non corrispondeva all'intento del provvedimento, auspicando un emendamento correttivo. L'emendamento, nella sua formulazione originaria, poneva quindi, oltre che un problema economico di ingiusta penalizzazione del settore della ristorazione, anche una questione di principio, volta ad includere tale settore nell'ambito del comparto turistico. L'attuale riformulazione dell'emendamento in esame va in un'altra direzione, ovvero affronta il tema dei ristori al settore della ristorazione separatamente dai restanti settori del comparto turistico. Tale scelta, oltre a costituire una complicazione sul piano normativo, in quanto crea due separate discipline, prevede una forma di ristoro che appare insufficiente, in quanto, in luogo del credito d'imposta, prevede un contributo a fondo perduto di 10 milioni di euro, che ripartiti fra le imprese operanti nel settore, corrispondono ad una somma davvero esigua. Si pongono pertanto, a suo avviso, due alternative. La prima è quella di mantenere la formulazione originaria, portando in dote alle risorse complessive per il settore turistico anche i 10 milioni previsti dall'emendamento in esame. La seconda alternativa, ove attualmente non ci sia consenso sulla prima opzione da lui prospettata, potrebbe essere rappresentata dalla presentazione di un ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi e accolto dal Governo, volto a ricomprendere il settore della ristorazione, nonché gli altri settori attualmente esclusi, nell'ambito del comparto turistico, con un percorso volto a unificare la strategia, la regia e il finanziamento per l'intero settore. Auspica la condivisione di tale proposta di buon senso per un settore precedentemente escluso dai benefici previsti dal provvedimento in esame.
Fabio MELILLI, presidente, prende atto che il relatore condivide la proposta formulata del deputato Trancassini di un ordine del giorno concertato fra tutti i gruppi e con il Governo.
Raphael RADUZZI (MISTO-A) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Trancassini 1.196.
La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Trancassini 1.196 (vedi allegato) e respinge l'emendamento Zucconi 1.175.
Lucia ALBANO (FDI), illustrando l'emendamento De Toma 1.148, evidenzia che esso specifica che gli investimenti delle imprese turistiche volti a eliminare le barriere architettoniche includono quelli riferiti alle barriere digitali, fisiche e sensoriali. Sottolineando che tale specificazione non accresce in modo significativo gli oneri connessi all'intervento, chiede un accantonamento dell'emendamento su cui richiama la maggioranza a una riflessione.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti De Toma 1.148 e Caretta 1.14.
Marialuisa FARO (M5S) ritira l'emendamento Liuzzi 1.120.
Raphael RADUZZI (MISTO-A) dichiara di sottoscrivere l'emendamento 1.120.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Raduzzi 1.120, Lucaselli 1.168, Zucconi 1.176, Butti 1.185, Zucconi 1.172 e Trancassini 1.191.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, formula un invito al ritiro sugli identici emendamenti Rixi 1.144, Cattaneo 1.154 e Ungaro 1.105, in precedenza accantonati.
La sottosegretaria Deborah BERGAMINI concorda con il parere espresso dal relatore.
Fabio MELILLI (PD), presidente, prende atto che gli identici emendamenti Cattaneo 1.154 e Ungaro 1.105 sono ritirati dai presentatori.
La Commissione respinge l'emendamento Rixi 1.144.
Ubaldo PAGANO (PD) si limita ad osservare che si era in precedenza sostanzialmente pervenuti ad una intesa tra i gruppi di maggioranza, in base alla quale sarebbero stati di massima ritirati gli emendamenti dagli stessi presentati e sui quali vi fosse un invito al ritiro da parte dei relatori e del rappresentante del Governo.
Raphael RADUZZI (MISTO-A) ritiene che debba in ogni caso essere assicurata piena libertà di coscienza nell'esercizio delle funzioni parlamentari.
Fabio MELILLI, presidente, prende atto che l'emendamento Orrico 1.133 è stato ritirato.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Lacarra 1.110, in precedenza accantonato.
La sottosegretaria Deborah BERGAMINI concorda con il parere espresso dal relatore.
Raphael RADUZZI (MISTO-A) sottoscrive l'emendamento Lacarra 1.110.
La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Lacarra 1.110 (vedi allegato) e respinge l'emendamento Bucalo 1.147.
Raffaele TRANO (MISTO-A) illustra l'emendamento Trano 1.59, volto ad assicurare maggiore organicità e selettività agli interventi previsti a sostegno delle imprese del settore turistico, auspicando che possano evitarsi nuove chiusure delle attività economiche, nonostante una serie di ulteriori, immotivati divieti previsti dal Governo in materia di libera circolazione delle persone e utilizzo del Green Pass. Nel segnalare come sinora le risorse del PNRR – nonostante le ripetute rassicurazioni del Presidente del Consiglio Draghi – siano state, a suo avviso, finalizzate ad obiettivi non sempre condivisibili e comunque male ripartite tra i diversi beneficiari, osserva come nel corso dell'esame del provvedimento in titolo spesso la maggioranza, probabilmente allo scopo di sottrarsi all'imbarazzo delle sue palesi conflittualità interne, sia costretta a ritirare addirittura le proprie proposte emendative, indifferente alle gravi difficoltà economiche e sociali vissute dall'intero Paese. Nel lamentare quindi la più totale chiusura del Governo e della maggioranza rispetto alle proposte emendative presentate dai gruppi di opposizione, volte a migliorare i contenuti del testo, invita ad accantonare l'emendamento ora in discussione.
La Commissione respinge l'emendamento Trano 1.59.
Raphael RADUZZI (MISTO-A) illustra l'emendamento 1.60, di cui è cofirmatario, dai contenuti analoghi al precedente 1.59 ed essenzialmente volto ad incrementare le risorse stanziate a sostegno del turismo dall'articolo 1 del provvedimento in esame, onde assicurare l'effettiva attuazione delle misure ivi previste.
La Commissione respinge l'emendamento Trano 1.60.
Fabio MELILLI, presidente, dispone una breve sospensione della seduta, che dovrebbe orientativamente riprendere intorno alle 15.15.
La seduta, sospesa alle 14.30, riprende alle 15.30.
Fabio MELILLI, presidente, avverte che l'emendamento Faro 4.2 è stato ritirato dai presentatori.
La Commissione respinge l'emendamento Zucconi 1.178.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, formula un invito al ritiro degli identici emendamenti Shullian 1.87, Ubaldo Pagano 1.93, D'Attis 1.160, Sani 1.8, Frassini 1.140, Zucconi 1.179, precedentemente accantonati.
La sottosegretaria Deborah BERGAMINI concorda con il parere espresso dal relatore.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Shullian 1.87, Ubaldo Pagano 1.93, D'Attis 1.160, Sani 1.8, Frassini 1.140, Zucconi 1.179, nonché l'emendamento Zucconi 1.177.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, formula un invito al ritiro degli identici emendamenti Pezzopane 1.82 e Patassini 1.107, precedentemente accantonati.
La sottosegretaria Deborah BERGAMINI concorda con il parere espresso dal relatore.
Fabio MELILLI, presidente, avverte che gli identici emendamenti Pezzopane 1.82 e Patassini 1.107 sono ritirati dai presentatori.
La Commissione approva l'emendamento Zucconi 1.174 (vedi allegato).
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, formula un invito al ritiro dell'emendamento Trancassini 1.190, precedentemente accantonato.
La sottosegretaria Deborah BERGAMINI concorda con il parere espresso dal relatore.
Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'emendamento 1.190 a sua prima firma, si dichiara sorpreso del parere contrario formulato dal relatore e dal Governo. Ricorda che l'emendamento in esame era stato in precedenza accantonato e la sua necessità era stata sostenuta nel corso dell'audizione del Ministro Garavaglia. L'emendamento riguarda il mantenimento in bilancio e la relativa destinazione a finanziare gli interventi a sostegno del settore turistico delle somme precedentemente destinate al cosiddetto bonus vacanze. Ricorda che tale bonus costituisce di fatto un grande successo dell'opposizione, la quale dimostrò, con il sostegno delle associazioni di categoria, che il bonus, come formulato, non avrebbe funzionato e che le somme ad esso destinate non sarebbero arrivate al comparto turistico. In sede di audizione il Ministro Garavaglia mostrò apprezzamento per la proposta di mantenere in capo al Ministero le somme precedentemente accantonate per il bonus in questione. L'emendamento in esame fu infatti, in una prima fase, accantonato. Sorprende pertanto l'attuale parere contrario per una soluzione che consentirebbe di destinare a un settore in evidente difficoltà somme reperibili bilancio.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Trancassini 1.190, l'articolo aggiuntivo Mollicone 1.01 e gli identici emendamenti Rotelli 2.53, Trano 2.29 e Zucconi 2.52.
Raphael RADUZZI (MISTO-A), intervenendo sull'emendamento Trano 2.6, ricorda che sono attualmente in esame le proposte emendative riferite all'articolo 2, che prevede una sezione speciale, nell'ambito del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, destinata all'avvio di nuove imprese nel settore turistico. Ricorda che la dotazione e le modalità di funzionamento del Fondo di garanzia per le PMI vennero modificati dal cosiddetto «decreto liquidità» nel 2020. Tale provvedimento ha avuto effettivamente una notevole utilità, dato che in questo anno e mezzo sono state erogati 290 miliardi di garanzie, di cui circa 25 miliardi per finanziamenti fino a 30.000 euro, destinati a quelle micro imprese che sono, di fatto, larga parte del tessuto economico del Paese. Ricorda altresì che al Senato il disegno di legge di bilancio – che non potrà essere emendato dalla Camera dei deputati, per la non apprezzabile prassi di esaminare solo in un ramo del Parlamento i provvedimenti di maggiore importanza – prevede un progressivo décalage degli aiuti erogabili a valere su tale fondo. Benché ancora non sia definito per il secondo semestre 2022 il Temporary framework delle regole comunitarie sugli aiuti di Stato, il disegno di legge di bilancio già prevede che il sostegno si riduca dall'80 al 60 per cento per i finanziamenti al di sotto dei 30.000 euro. Occorre ricordare che il Paese è ancora in un contesto di grave crisi economica, avendo registrato un crollo del PIL del 10 per cento nel 2020, che sarà solo parzialmente recuperato dall'incremento del 6 per cento previsto per l'anno in corso. Ricorda altresì che sono tuttora presenti segnali negativi sul fronte europeo, con un PIL previsto in flessione per la Germania, a causa delle limitazioni disposte nell'anno in corso; ulteriori limitazioni ai consumi potranno inoltre derivare dalle restrizioni connesse all'adozione del super green pass. Tale contesto, che delinea uno scenario nel quale saranno ancora necessari sostegni, motiva la previsione dell'emendamento che chiede un aumento da 100 a 150 milioni di euro della dotazione destinata alla sezione speciale per il turismo nell'ambito del Fondo di garanzia per le PMI.
La Commissione respinge l'emendamento Trano 2.6.
Raphael RADUZZI (MISTO-A), intervenendo a illustrare l'emendamento Trano 2.11, evidenzia che anch'esso è volto a rimarcare l'importanza di sostenere il credito e garantire liquidità alle imprese del settore turistico.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Trano 2.11 e approva gli identici emendamenti Incerti 2.3, Shullian 2.17, Caretta 2.5, Gagliardi 2.37, Tarantino 2.33 e Nevi 2.49 (vedi allegato).
Lucia ALBANO (FDI), intervenendo a illustrare l'emendamento Lucaselli 2.50, evidenzia che esso è volto a prevedere, nell'ambito della sezione speciale per il turismo, un maggiore sostegno per le operazioni di riassicurazione e controgaranzia dei Confidi. Tale previsione agevolerebbe l'accesso delle piccole e medie imprese al credito, consentendo un abbattimento dei costi della garanzia dell'1,5 per cento dell'importo finanziato. Evidenzia che è possibile stimare l'impegno finanziario derivante dall'emendamento in esame in misura pari a circa 5 milioni di euro ogni 3.000 operazioni. Si tratta quindi, a suo avviso, di un importo che, benché rilevante per le singole imprese, non sarebbe troppo impegnativo nel suo complesso. Chiede pertanto di riconsiderare il parere contrario espresso sull'emendamento in esame.
La Commissione respinge l'emendamento Lucaselli 2.50.
Raphael RADUZZI (MISTO-A), intervenendo a illustrare l'emendamento 2.30 a propria firma, ricorda che una proposta analoga era stata sottoscritta anche dal Partito Democratico e da Forza Italia, pertanto sottolinea che si tratta di un'istanza condivisa. Ricorda che la sezione speciale del fondo di garanzia per le PMI destinata al settore turistico si pone l'obiettivo di fronteggiare un calo assai significativo del fatturato del settore, per il quale è prevista una flessione del fatturato del 25 per cento rispetto alle previsioni precedentemente formulate per l'anno in corso. Evidenzia che l'emendamento si propone di elevare la copertura della garanzia dal 70 all'80 per cento, come peraltro permesso anche dal citato Temporary framework, e chiede pertanto di conoscere le motivazioni alla base del parere contrario espresso dal Governo.
La Commissione respinge l'emendamento Raduzzi 2.30.
Fabio MELILLI, presidente, avverte che l'emendamento Sani 2.1 è ritirato dal suo presentatore. Informa inoltre che l'emendamento Manzo 2.32 verrà votato congiuntamente agli identici emendamenti Ubaldo Pagano 2.23, Frassini 2.34, Zucconi 2.51 e Schullian 2.22, presentando con essi identico testo.
La Commissione approva gli identici emendamenti Manzo 2.32, Ubaldo Pagano 2.23, Frassini 2.34, Zucconi 2.51 e Schullian 2.22 (vedi allegato).
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, formula un invito al ritiro degli identici articoli aggiuntivi Fassina 2.07, Comaroli 2.013 e Porchietto 2.010, precedentemente accantonati.
La sottosegretaria Deborah BERGAMINI concorda con il parere espresso dal relatore.
Fabio MELILLI, presidente, prende atto che gli identici articoli aggiuntivi Fassina 2.07, Comaroli 2.013 e Porchietto 2.010 sono stati ritirati dai presentatori.
Raphael RADUZZI (MISTO-A) dichiara di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo 2.010.
La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Raduzzi 2.010.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, formula un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Lorenzin 2.02, precedentemente accantonato.
La sottosegretaria Deborah BERGAMINI concorda con il parere espresso dal relatore.
Beatrice LORENZIN (PD) ritira l'articolo aggiuntivo 2.02 a propria firma.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Lucaselli 2.012 e l'emendamento Zucconi 3.21.
Raffaele TRANO (MISTO-A), intervenendo a illustrare l'emendamento 3.10 a propria firma, evidenzia che esso mira a consentire alle imprese del settore Ho.Re.Ca. (sigla che comprende hotel, ristorazione e caffè), ivi comprese le imprese di distribuzione di prodotti alimentari e bevande, l'accesso ai contributi per interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale previsti dall'articolo 3. Ricorda che il settore in questione, sebbene pesantemente colpito dalla pandemia, risulta ingiustamente escluso dai benefici previsti dai primi quattro articoli del provvedimento in esame. Ricorda che si tratta di un settore a elevata occupazione il quale produce un cospicuo afflusso di entrate tributarie alle casse dello Stato. L'intera filiera di questo settore è stata fortemente danneggiata dalle chiusure imposte dal Governo e dalle altre limitazioni, come quella che prevede la necessità del super green pass per l'accesso ai locali, con un conseguente calo del fatturato che è stato pari nel 2020 al 20 per cento rispetto all'anno precedente e che anche nel 2021 non vedrà un pieno recupero, anche a causa delle restrizioni imposte dal Governo. Ricorda che, considerando solo i pubblici esercizi, si parla di 50.000 imprese che danno lavoro a 250.000 persone, mentre considerando tutto il comparto dell'Ho.Re.Ca., si parla di un fatturato di circa 6 miliardi di euro, con oltre 350.000 imprese che danno lavoro a 1.200.000 addetti. Considerata l'importanza di tale settore, raccomanda l'approvazione dell'emendamento in esame che estende ad esso i benefici previsti dall'articolo in esame.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Trano 3.10 e Zucconi 3.22.
Raphael RADUZZI (MISTO-A), nell'illustrare l'emendamento 3.9 a sua prima firma, evidenzia che esso è volto a prorogare la durata dei finanziamenti concessi ai sensi del comma 4 dell'articolo 3 fino a trenta anni. In proposito auspica che l'emendamento in esame possa trovare il consenso delle forze di maggioranza.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Raduzzi 3.9, Lucaselli 3.20 e Caretta 3.3.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, esprime parere favorevole sull'emendamento Losacco 3.4, precedentemente accantonato.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere conforme a quello dei relatori.
La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Losacco 3.4 e dell'articolo aggiuntivo Frassini 3.01 (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, ricorda che l'emendamento Faro 4.2 è stato ritirato dai presentatori.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, formula un invito al ritiro degli identici emendamenti Rixi 6.21 e Rosso 6.28.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere conforme a quello dei relatori.
Fabio MELILLI, presidente, avverte che l'emendamento Rixi 6.21 è stato ritirato dai presentatori e, constatata l'assenza dei presentatori, dichiara decaduto l'emendamento Rosso 6.28.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, esprime parere favorevole sull'emendamento Lorenzin 8.7, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere conforme a quello dei relatori.
Fabio MELILLI, presidente, avverte che le presentatrici hanno accettato la riformulazione dell'emendamento Lorenzin 8.7.
La Commissione approva l'emendamento Lorenzin 8.7 nel testo riformulato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che gli emendamenti Pezzopane 9.4 e Patassini 9.14 sono accantonati.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, esprime parere favorevole sull'emendamento Butti 9.11, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere conforme a quello dei relatori.
Fabio MELILLI, presidente, avverte che i presentatori hanno accettato la riformulazione dell'emendamento Butti 9.11.
La Commissione approva l'emendamento Butti 9.11 nel testo riformulato (vedi allegato).
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella esprime parere favorevole sull'emendamento Fassina 9.16 e sugli identici emendamenti Fassina 9.15 e Frassini 9.7, a condizione che siano riformulati in un identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere conforme a quello dei relatori.
Fabio MELILLI, presidente, avverte che i presentatori hanno accettato la riformulazione in un identico testo dell'emendamento Fassina 9.16 e degli identici emendamenti Fassina 9.15 e Frassini 9.7.
La Commissione approva l'emendamento Fassina 9.16 e gli identici emendamenti Fassina 9.15 e Frassini 9.7, come riformulati in un identico testo (vedi allegato).
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, esprime parere favorevole sull'emendamento Butti 9.12, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere conforme a quello dei relatori.
Fabio MELILLI, presidente, avverte che i presentatori hanno accettato la riformulazione dell'emendamento Butti 9.12.
La Commissione approva l'emendamento Butti 9.12 nel testo riformulato (vedi allegato).
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Battelli 9.01, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere conforme a quello dei relatori.
Fabio MELILLI, presidente, avverte che i presentatori hanno accettato la riformulazione dell'articolo aggiuntivo Battelli 9.01.
La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Battelli 9.01 nel testo riformulato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Viscomi 10.01 è accantonato.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, formula un invito al ritiro dell'emendamento Patassini 11.1, precedentemente accantonato.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere conforme a quello dei relatori.
Tullio PATASSINI (LEGA) ritira l'emendamento 11.1 a sua prima firma.
Roberto PELLA, relatore, anche a nome del relatore Dal Moro, segnala che il contenuto dell'emendamento D'Uva 11.5 è da considerarsi ricompreso nel testo dell'emendamento D'Uva 11.10, sottoscritto da deputati di tutti i gruppi parlamentari, su cui esprime parere favorevole. Pertanto, avverte che l'emendamento D'Uva 11.5 è da considerarsi ancora accantonato.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere conforme a quello dei relatori.
Luciano CANTONE (M5S) sottoscrive l'emendamento D'Uva 11.10.
Teresa MANZO (M5S) sottoscrive l'emendamento D'Uva 11.10.
La Commissione approva l'emendamento D'Uva 11.10 (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che l'emendamento D'Uva 11.5 si intende assorbito dall'approvazione dell'emendamento D'Uva 11.10. Ricorda inoltre che gli emendamenti Maraia 11.4 e Albano 11.6 sono accantonati.
Considerato l'imminente inizio delle votazioni in Assemblea, non essendovi obiezioni, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, che sarà convocata alle ore 19.30 della giornata odierna.
La seduta termina alle 16.15.
SEDE REFERENTE
Martedì 14 dicembre 2021. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI. – Interviene la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei ministri Deborah Bergamini.
La seduta comincia alle 20.10.
DL 152/2021: Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose.
C. 3354 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella odierna seduta antimeridiana.
Fabio MELILLI, presidente, dà conto delle sostituzioni e comunica che l'onorevole Torromino sottoscrive l'articolo aggiuntivo Prestigiacomo 17.07; l'onorevole Mollicone sottoscrive il subemendamento Vanessa Cattoi 0.31.010.22.
Comunica che le proposte emendative Giacomoni 31.38, D'Attis 46.04 e Versace 46.07 sono state ritirate.
Avverte inoltre che i relatori hanno presentato una proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Baldelli 43.013 (vedi allegato), sulla quale il rappresentante del Governo ha espresso parere favorevole. Sottolinea che tale proposta emendativa, sottoscritta da tutti i gruppi parlamentari, destina al Fondo per la ricostruzione per le aree terremotate i risparmi della Camera dei deputati versati al bilancio dello Stato. Avverte altresì che tale articolo aggiuntivo sarà la prima proposta emendativa posta in votazione nella presente seduta.
Raffaele TRANO (MISTO-A) sottoscrive a nome della sua componente politica l'articolo aggiuntivo Baldelli 43.013.
Lucia ALBANO (FDI) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Baldelli 43.013.
Fabio MELILLI, presidente, ribadisce che l'articolo aggiuntivo Baldelli 43.013 è sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari.
Simone BALDELLI (FI), nell'accettare la nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo 43.013 a sua prima firma, desidera rivolgere un ringraziamento al Presidente della Camera e all'Ufficio di Presidenza che hanno permesso di realizzare anche quest'anno i risparmi che verranno destinati al Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate. Nel sottolineare che i tre Questori della Camera dei deputati hanno sottoscritto l'articolo aggiuntivo in discussione che consente di devolvere 35 milioni di euro al citato fondo, auspica che tale importo sia speso al più presto e bene al favore delle popolazioni terremotate che vivono ancora in condizioni precarie. Sottolinea da ultimo che quando il Parlamento riesce a porre in essere iniziative come quella oggetto della proposta emendativa in esame, si compie una bella pagina di politica.
La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Baldelli 43.013, come riformulato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che la Commissione esaminerà l'emendamento Maraia 11.4, precedentemente accantonato, sul quale i relatori hanno espresso parere favorevole purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato) e che la rappresentante del Governo ha espresso parere conforme a quello dei relatori. Avverte altresì che il presentatore dell'emendamento Maraia 11.4 ha accettato la riformulazione proposta dai relatori.
La Commissione approva l'emendamento Maraia 11.4, come riformulato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che a seguito dell'approvazione dell'emendamento Maraia 11.4, come riformulato, risulta assorbito l'emendamento Albano 11.6 che pertanto non verrà posto in votazione. Comunica inoltre che l'emendamento Vanessa Cattoi 12.8 è stato ritirato dai presentatori. Avverte quindi che i relatori hanno espresso parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Lacarra 16.02, precedentemente accantonato, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato) e che la rappresentante del Governo ha espresso parere conforme a quello dei relatori. Avverte altresì che il presentatore dell'articolo aggiuntivo Lacarra 16.02 ha accettato la riformulazione proposta dai relatori.
La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Lacarra 16.02, nel testo riformulato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, comunica che l'articolo aggiuntivo Davide Crippa 16.05 rimane accantonato.
Raffaele TRANO (MISTO-A) illustra l'emendamento a sua prima firma 17.2 volto a prevedere che il Governo, ogni sei mesi, trasmetta alle Camere relazioni periodiche sullo stato di avanzamento dell'attuazione del Piano d'azione per la riqualificazione dei siti orfani. Sottolinea che la proposta emendativa prevede altresì che le Commissioni parlamentari competenti esaminino tali relazioni semestrali e svolgano ogni opportuna attività conoscitiva in merito e che al termine dell'esame possano adottare atti di indirizzo al Governo nei quali vengono indicate eventuali criticità riscontrate nell'attuazione del Piano. Ritiene che tale proposta emendativa sia di particolare valore in quanto attribuisce importanza al lavoro delle Commissioni parlamentari alle quali viene affidato il compito di svolgere un'ulteriore controllo rispetto agli interventi di bonifica effettuati presso i siti orfani. A suo avviso l'emendamento in esame rappresenta una proposta di garanzia che vede il coinvolgimento del Parlamento e che potenzia le prerogative parlamentari; pertanto si stupisce del parere contrario formulato sullo stesso dai relatori e dalla rappresentante del Governo. Chiede quindi che l'emendamento possa essere accantonato per consentire ai relatori di svolgere un'ulteriore riflessione sullo stesso sottolineando come esso non prevede alcun costo. Rammenta inoltre che erano stati presentati alcuni emendamenti al provvedimento in esame che prevedevano la possibilità di ampliare il numero dei siti orfani, che sono stati ritirati dai presentatori. Ritiene pertanto che almeno la proposta emendativa in esame dovrebbe essere valutata con maggiore attenzione. Sottolinea infatti come i 230 miliardi di euro stanziati nel PNRR potrebbero costituire una ghiotta occasione per le organizzazioni criminali e pertanto evidenzia l'utilità di un ulteriore controllo da parte del Parlamento finalizzato a verificare la conformità delle modalità di svolgimento dei lavori ai criteri stabiliti nel PNRR. Paventa infine il rischio che il non accoglimento di tale proposta emendativa possa contribuire al depotenziamento del ruolo del Parlamento e sottolinea come invece una sua approvazione potrebbe assicurare l'utilizzo delle prerogative parlamentari. Chiede quindi ai relatori di spiegare almeno le ragioni del parere contrario formulato.
Fabio MELILLI, presidente, fa presente che le perplessità avanzate dai relatori e dal rappresentante del Governo in merito all'emendamento in esame non sono relative al suo contenuto, ma nascono dal fatto che lo stesso incide sui regolamenti parlamentari, attribuendo tra l'altro alle Commissioni compiti che esse già possono svolgere.
Raphael RADUZZI (MISTO-A) ritiene che il contenuto dell'emendamento Trano 17.2, del quale è cofirmatario, non sia problematico e, sottolineando come siano numerose le proposte di legge istitutive di Commissioni parlamentari d'inchiesta, chiede chiarimenti al rappresentante del Governo.
Fabio MELILLI, presidente, sottolinea come le osservazioni del collega Raduzzi confermino che la materia oggetto dell'emendamento in discussione debba essere disciplinata dai regolamenti parlamentari.
La Commissione respinge l'emendamento Trano 17.2.
Fabio MELILLI, presidente, avverte che i relatori hanno espresso parere favorevole sull'emendamento Sut 19.2, precedentemente accantonato, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato) e che la rappresentante del Governo ha espresso parere conforme a quello dei relatori. Avverte altresì che la riformulazione è stata accettata dal presentatore.
Daniela TORTO (M5S) sottoscrive l'emendamento Sut 19.2, come riformulato.
La Commissione approva l'emendamento Sut 19.2, come riformulato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che rimangono accantonati gli emendamenti Bellachioma 19.5 e 19.4. Avverte quindi che i relatori hanno espresso parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Buratti 19.01, Patassini 19.05 e Prestigiacomo 19.025 purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato) e che la rappresentante del Governo ha espresso parere conforme a quello dei relatori. Avverte altresì che la riformulazione è stata accettata dai presentatori.
La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici articoli aggiuntivi Buratti 19.01, Patassini 19.05 e Prestigiacomo 19.025, come riformulati (vedi allegato) e respinge l'articolo aggiuntivo Lucaselli 19.027.
Fabio MELILLI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Pezzopane 20.04 rimane accantonato e che l'articolo aggiuntivo Fassina 20.010 è stato ritirato dal presentatore. Avverte quindi che gli identici articoli aggiuntivi Ubaldo Pagano 22.6, Bitonci 22.10 e Bagnasco 22.11, nonché gli identici articoli aggiuntivi Pastorino 22.4, Gagliardi 22.7 e Bagnasco 22.9 rimangono accantonati. Rammenta altresì che i relatori hanno espresso parere favorevole sull'emendamento Trano 22.1, precedentemente accantonato, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato) e che la rappresentante del Governo ha espresso parere conforme a quello dei relatori.
Raffaele TRANO (MISTO-A), nell'accettare la riformulazione dell'emendamento a sua firma 22.1, si dichiara tuttavia dispiaciuto nel dover accettare obtorto collo, dopo tanti giorni di discussione, una riformulazione che si discosta molto dalle finalità che con la sua proposta emendativa voleva perseguire.
La Commissione approva l'emendamento Trano 22.1, come riformulato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, rammenta che i relatori hanno espresso parere favorevole sull'emendamento Paolo Russo 23.4, precedentemente accantonato, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato) e che la rappresentante del Governo ha espresso parere conforme a quello dei relatori. Avverte altresì che la riformulazione è stata accettata dal presentatore.
La Commissione approva l'emendamento Paolo Russo 23.4, come riformulato (vedi allegato).
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Comaroli 23.2 e Prestigiacomo 23.3, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che i presentatori degli identici emendamenti Comaroli 23.2 e Prestigiacomo 23.3 hanno accolto la proposta di riformulazione dei relatori.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Comaroli 23.2 e Prestigiacomo 23.3, come riformulati.
La Commissione approva gli identici emendamenti Comaroli 23.2 e Prestigiacomo 23.3 nel testo riformulato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che gli identici emendamenti De Menech 24.3, Belotti 24.19, Fassina 24.26, Trancassini 24.28 e Paolo Russo 24.32 rimangono accantonati, in quanto sarebbero assorbiti dall'articolo aggiuntivo 31.010 dei relatori.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Aprea 24.05 a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che i presentatori dell'articolo aggiuntivo Aprea 24.05 hanno accolto la proposta di riformulazione dei relatori.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Aprea 24.05, come riformulato.
La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Aprea 24.05 nel testo riformulato (vedi allegato).
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Fusacchia 25.03 a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che i presentatori dell'articolo aggiuntivo Fusacchia 25.03 hanno accolto la proposta di riformulazione dei relatori.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Fusacchia 25.03, come riformulato.
Paolo TRANCASSINI (FDI), a nome del proprio gruppo, preannuncia il voto favorevole sull'articolo aggiuntivo Fusacchia 25.03, come riformulato.
La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Fusacchia 25.03 nel testo riformulato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che l'emendamento Magi 27.21 rimane accantonato.
Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'emendamento Magi 27.21, rileva che, nonostante sia stato dichiarato ammissibile, il contenuto dello stesso non appare affatto omogeneo al provvedimento. Chiede per quali ragioni la presidenza abbia dichiarato inammissibili alcune proposte emendative da lui presentate, mentre abbia consentito di discuterne altre, come quella in esame o quelle sui navigator completamente estranee al testo.
Fabio MELILLI, presidente, in risposta all'onorevole Trancassini, afferma che l'emendamento Magi 27.21 rientra nel tema della digitalizzazione e pertanto è da ritenersi ammissibile.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Buratti 27.5 e Giacomoni 27.15 a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che i presentatori degli identici emendamenti Buratti 27.5 e Giacomoni 27.15 hanno accolto la proposta di riformulazione dei relatori.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Buratti 27.5 e Giacomoni 27.15, come riformulati.
La Commissione approva gli identici emendamenti Buratti 27.5 e Giacomoni 27.15 nel testo riformulato (vedi allegato).
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Torto 27.10, Pettarin 27.13 e Trancassini 27.22, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
Paolo TRANCASSINI (FDI) chiede di rinviare l'esame degli identici emendamenti Torto 27.10, Pettarin 27.13 e Trancassini 27.22 per poter leggere la riformulazione proposta dai relatori.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Bruno Bossio 28.01 a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che i presentatori dell'articolo aggiuntivo Bruno Bossio 28.01 hanno accolto la proposta di riformulazione dei relatori.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Bruno Bossio 28.01, come riformulato.
La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Bruno Bossio 28.01 nel testo riformulato (vedi allegato).
Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'emendamento 27.22 a sua prima firma, ricorda che inizialmente i relatori e il Governo avevano formulato un invito al ritiro e che soltanto dopo il suo intervento che ne ha sottolineato la rilevanza, anche altri colleghi hanno insistito affinché venisse modificato il parere. Poiché il gruppo di Fratelli d'Italia lo considera una proposta emendativa di fondamentale importanza, chiede che sia messo agli atti il ruolo essenziale svolto dal suo gruppo ai fini dell'approvazione dell'emendamento. Tanto premesso, accoglie la proposta di riformulazione presentata dai relatori.
Fabio MELILLI, presidente, nel concordare con l'onorevole Trancassini, riconosce il merito del gruppo di Fratelli d'Italia di aver contribuito ad una positiva valutazione degli identici emendamenti di cui trattasi da parte del Governo e dei relatori. Pertanto ritiene che il gruppo di Fratelli d'Italia meriti una particolare menzione riguardo al buon esito di tale iniziativa normativa.
Lucia ALBANO (FDI) chiede di sottoscrivere l'emendamento Trancassini 27.22 nel testo riformulato.
Fabio MELILLI, presidente, avverte che i componenti del gruppo MoVimento 5 Stelle, Partito Democratico e Gruppo Misto in Commissione sottoscrivono l'emendamento Trancassini 27.22 come riformulato.
Avverte, altresì, che i componenti del gruppo MoVimento 5 Stelle, Partito Democratico e Gruppo Misto in Commissione sottoscrivono l'emendamento Torto 27.10 come riformulato e che i componenti dei gruppi Coraggio Italia, Lega e Forza Italia in Commissione sottoscrivono l'emendamento Pettarin 27.13 come riformulato.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere favorevole sull’emendamento Trancassini 27.22, come riformulato.
La Commissione approva l’emendamento Trancassini 27.22 nel testo riformulato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che gli identici emendamenti Torto 27.10 e Pettarin 27.13 sono assorbiti dall’emendamento Trancassini 27.22 come riformulato.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, propone di accantonare gli identici emendamenti Rixi 30.6, Paolo Russo 30.9, Silvestroni 30.1 e Gariglio 30.2 e l'articolo aggiuntivo Prestigiacomo 30.01.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI concorda con la proposta di accantonamento del relatore.
Fabio MELILLI, presidente, avverte che gli identici emendamenti Rixi 30.6, Paolo Russo 30.9, Silvestroni 30.1 e Gariglio 30.2 e l'articolo aggiuntivo Prestigiacomo 30.01 devono intendersi accantonati.
Avverte inoltre che gli identici emendamenti Invernizzi 31.5, Marco Di Maio 31.20, Pastorino 31.26. Trancassini 31.30, Gagliardi 31.33, Paolo Russo 31.36, De Menech 31.10 e Prestigiacomo 31.45, gli identici emendamenti Boccia 31.28 e Musella 31.52, l'emendamento Fragomeli 31.14, gli identici emendamenti Iezzi 31.4, De Menech 31.11, Boccia 31.15, Marco Di Maio 31.121, Pastorino 31.27, Trancassini 31.31, Gagliardi 31.34, Paolo Russo 31.37 e Bagnasco 31.46, nonché l'articolo aggiuntivo Bilotti 31.02 rimangono accantonati, in quanto sarebbero assorbiti dall'articolo aggiuntivo 31.010 dei relatori.
Prende atto inoltre che gli identici emendamenti De Menech 31.7 e Bond 31.48 sono stati ritirati dai rispettivi presentatori.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Cannizzaro 33.01.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI concorda con la proposta di accantonamento del relatore.
Fabio MELILLI, presidente, avverte l'articolo aggiuntivo Cannizzaro 33.01 deve intendersi accantonato.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Mura 34.03 a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che i presentatori dell'articolo aggiuntivo Mura 34.03 hanno accolto la proposta di riformulazione dei relatori.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Mura 34.03, come riformulato.
La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Mura 34.03, nel testo riformulato (vedi allegato).
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Prestigiacomo 36.02, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che i presentatori dell'articolo aggiuntivo Prestigiacomo 36.02 hanno accolto la proposta di riformulazione dei relatori.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Prestigiacomo 36.02, come riformulato.
La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Prestigiacomo 36.02, nel testo riformulato (vedi allegato).
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Fassina 38.05 e Mandelli 38.015 a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che i presentatori degli articoli aggiuntivi Fassina 38.05 e Mandelli 38.015 hanno accolto la proposta di riformulazione dei relatori.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Fassina 38.05 e Mandelli 38.015, come riformulati.
Fabio MELILLI, presidente, prende atto che i deputati Bellachioma, Trano, Raduzzi, Pettarin sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Fassina 38.05 e i componenti del gruppo della Lega in Commissione sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Mandelli 38.015.
La Commissione approva gli identici articoli aggiuntivi Fassina 38.05 e Mandelli 38.015 nel testo riformulato (vedi allegato).
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, invita al ritiro dell'emendamento Butti 42.3, precedentemente accantonato, che, ricorda, come anche altre proposte emendative, accoglie un suggerimento del Comitato per la legislazione.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere conforme a quello dei relatori.
La Commissione respinge l'emendamento Butti 42.3.
Fabio MELILLI, presidente, prende atto che i presentatori ritirano l'articolo aggiuntivo Patassini 43.02.
Raffaele TRANO (MISTO-A) chiede di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo 43.02.
La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Trano 43.02.
Fabio MELILLI, presidente, prende atto che i presentatori ritirano l'articolo aggiuntivo Patassini 43.03. Avverte inoltre che l'articolo aggiuntivo Cannizzaro 43.011 rimane accantonato.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Fassina 44.03, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che i presentatori dell'articolo aggiuntivo Fassina 44.03 hanno accolto la proposta di riformulazione dei relatori.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Fassina 44.03, come riformulato.
La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Fassina 44.03 nel testo riformulato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Frassini 44.01 deve intendersi assorbito dall'approvazione dell'articolo aggiuntivo Fassina 44.03, come riformulato.
Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, anche a nome del relatore Pella, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo D'Attis 46.09 a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, avverte che i presentatori dell'articolo aggiuntivo D'Attis 46.09 hanno accolto la proposta di riformulazione dei relatori.
La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo D'Attis 46.09, come riformulato.
La Commissione approva l'articolo aggiuntivo D'Attis 46.09, nel testo riformulato (vedi allegato).
Fabio MELILLI, presidente, prende atto che i presentatori ritirano l'articolo aggiuntivo D'Attis 49.07.
Raphael RADUZZI (MISTO-A) chiede al presidente come si intende procedere nel prosieguo dei lavori sul provvedimento in discussione.
Fabio MELILLI, presidente, comunica che, secondo le intese intercorse tra i gruppi, l'esame del provvedimento proseguirà domani alle ore 13.30, in quanto in mattinata avranno luogo in Assemblea le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista della riunione del Consiglio europeo del 16 dicembre 2021.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 21.
ERRATA CORRIGE
Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 712 del 13 dicembre 2021, a pagina 111, prima colonna, apportare le seguenti modificazioni:
alla trentaquattresima riga, sopprimere le parole: «c) l'articolo 1738 è abrogato;»
alla quarantacinquesima riga, sopprimere le parole: «c) l'articolo 1740 è abrogato;»
ALLEGATO
DL 152/2021: Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose. C. 3354 Governo.
PROPOSTE EMENDATIVE APPROVATE
ART. 1
Al comma 4, dopo le parole: parchi tematici aggiungere le seguenti: , inclusi i parchi acquatici e faunistici.
*1.183. (Nuova formulazione) Zucconi, De Toma, Caiata, Lucaselli, Trancassini, Rampelli.
*1.128. (Nuova formulazione) Scanu.
*1.143. (Nuova formulazione) Vanessa Cattoi, Bellachioma, Bitonci, Claudio Borghi, Cestari, Comaroli, Frassini, Patassini, Paternoster.
*1.151. (Nuova formulazione) Baldini.
Al comma 4 aggiungere, in fine, il seguente periodo: Gli incentivi sono riconosciuti altresì alle imprese titolari del diritto di proprietà delle strutture immobiliari in cui è esercitata una delle attività imprenditoriali di cui al presente comma.
1.4. (Nuova formulazione) Sani.
Dopo il comma 17, aggiungere i seguenti:
17-bis. Al fine di sostenere la ripresa e la continuità dell'attività delle imprese operanti nel settore della ristorazione, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico è istituito un fondo per l'erogazione di un contributo a fondo perduto alle medesime imprese con una dotazione pari a 10 milioni di euro per l'anno 2021, che costituiscono limite di spesa.
17-ter. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro del turismo e con il Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono stabiliti i criteri, le modalità e l'ammontare del contributo di cui al comma 17-bis, anche avvalendosi dell'Agenzia delle entrate.
17-quater. Agli oneri derivanti dall'attuazione del comma 17-bis, pari a 10 milioni di euro per l'anno 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del Fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2021-2023, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2021, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dello sviluppo economico. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
17-quinquies. L'efficacia delle disposizioni dei commi da 17-bis a 17-quater è subordinata all'autorizzazione della Commissione europea ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.
1.196. Trancassini, Torto, Bitonci, Pagano, Pella, Schullian, Del Barba, Pettarin, Fassina.
Al comma 8, sostituire l'ottavo periodo con il seguente: Il credito d'imposta e il contributo a fondo perduto di cui al comma 2 non concorrono alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell'imposta regionale sulle attività produttive e non rilevano ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
1.110. Lacarra.
Al comma 15, sostituire le parole: entro il 31 marzo 2025 con le seguenti: entro il 31 marzo 2023.
1.174. Zucconi, De Toma, Caiata, Trancassini, Lucaselli, Rampelli.
ART. 2
Al comma 1, dopo il primo periodo aggiungere il seguente: Per i giovani che intendono avviare attività nel settore agrituristico le garanzie di cui al primo periodo sono concesse ai soggetti di età compresa tra i 18 ed i 40 anni.
*2.3. Incerti.
*2.17. Schullian, Gebhard, Plangger, Emanuela Rossini.
*2.5. Caretta, Ciaburro, Trancassini, Lucaselli, Rampelli.
*2.37. Gagliardi.
*2.33. Tarantino, Viviani, Bubisutti, Gastaldi, Germanà, Golinelli, Liuni, Lolini, Loss, Manzato, Bellachioma, Bitonci, Claudio Borghi, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Frassini, Patassini, Paternoster.
*2.49. Nevi, Spena, Sandra Savino, Bagnasco, Cannizzaro, D'Attis, Prestigiacomo, Paolo Russo.
Dopo il comma 3, aggiungere il seguente:
3-bis. Nell'attività di rilascio delle garanzie di cui al comma 1 il consiglio di gestione del Fondo adotta un modello di valutazione del rischio adeguato alle specificità economico-finanziarie delle imprese turistico-ricettive. La composizione del consiglio di gestione del Fondo è integrata con un membro designato dal Ministero del turismo e con un rappresentante delle organizzazioni nazionali maggiormente rappresentative delle imprese turistico-ricettive.
*2.32. Manzo.
*2.23. Ubaldo Pagano.
*2.34. Frassini, Bellachioma, Bitonci, Claudio Borghi, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Patassini, Paternoster.
*2.51. Zucconi, De Toma, Caiata, Caretta, Ciaburro, Trancassini, Lucaselli, Rampelli.
*2.22. Schullian, Gebhard, Plangger, Emanuela Rossini.
ART. 3
Dopo il comma 9 aggiungere il seguente:
9-bis. Al fine di rendere più efficienti gli investimenti di cui al Piano nazionale di ripresa e resilienza, finalizzati a sostenere la crescita economica nazionale e la competitività delle imprese, all'alinea del comma 3 dell'articolo 30 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, dopo il primo periodo è inserito il seguente: «Tale limite massimo è ridotto al 50 per cento per le assegnazioni effettuate nel periodo 2022-2024, al fine di promuovere gli investimenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, di cui all'articolo 1 del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108.».
3.4. Losacco.
Dopo l'articolo 3, aggiungere il seguente:
Art. 3-bis.
(Fondo turismo)
1. Il comma 3 dell'articolo 178 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, è sostituito dal seguente:
«3. Il Fondo di cui al comma 1 è incrementato di 40 milioni di euro per l'anno 2022, di 15 milioni di euro per l'anno 2023, di 15 milioni di euro per l'anno 2024 e di 30 milioni di euro per l'anno 2025 mediante corrispondente riduzione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione – programmazione 2014-2020 – di cui all'articolo 1, comma 6, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, previa delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile volta a rimodulare e ridurre, per i predetti importi annuali, le somme già assegnate al Piano operativo “Cultura e turismo”, come rimodulate dalla delibera CIPE n. 46/2020 del 28 luglio 2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 231 del 17 settembre 2020, relativamente agli interventi di competenza del Ministero della cultura. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.».
3.01. Frassini, Bellachioma, Bitonci, Claudio Borghi, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Patassini, Paternoster.
ART. 8
Dopo il comma 1, inserire i seguenti:
1-bis. Al fine di sviluppare le iniziative di potenziamento della medicina di precisione previste nella missione 4, componente 2 «Dalla ricerca all'impresa», del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con decreto del Ministro della salute, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, su proposta dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono definiti i criteri, le modalità e le procedure per l'istituzione dei Molecular tumor board nell'ambito delle reti oncologiche regionali e per l'individuazione dei centri specialistici per l'esecuzione dei test per la profilazione genomica estesa Next generation sequencing (NGS), da parte di ciascuna regione e provincia autonoma. Con il medesimo decreto sono altresì definiti i compiti e le regole di funzionamento dei Molecular tumor board, nonché le modalità e i termini per la raccolta dei dati relativi ai risultati dei test per la profilazione genomica NGS eseguiti dai citati centri specialistici.
1-ter. Entro novanta giorni dall'adozione del decreto di cui comma 1-bis, nel rispetto delle previsioni ivi contenute e assicurando l'equità di accesso e di trattamento nonché la multidisciplinarietà e l'interdisciplinarietà, le regioni e le province autonome provvedono all'istituzione dei Molecular tumor board e dei centri specialistici di cui al comma 1-bis.
1-quater. All'attuazione delle disposizioni di cui ai commi 1-bis e 1-ter, le amministrazioni interessate provvedono con le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
8.7. (Riformulazione) Lorenzin, Carnevali.
ART. 9
Al comma 6, primo periodo, sostituire le parole: il Ministero dell'economia e delle finanze con le seguenti: il Ministro dell'economia e delle finanze e dopo le parole: 30 dicembre 2020, n. 178, aggiungere le seguenti: con proprio decreto,.
Conseguentemente, al medesimo comma, dopo il primo periodo aggiungere il seguente: Gli schemi dei decreti del Ministro dell'economia e delle finanze adottati ai sensi del primo periodo sono trasmessi alle Camere ai fini dell'espressione dei pareri da parte delle Commissioni parlamentari competenti per i profili finanziari, che sono resi entro sette giorni dalla data di trasmissione, decorsi i quali i decreti possono essere comunque adottati.
9.11. (Nuova formulazione) Butti, Corneli, Ceccanti, Dori, Ferri, Paolo Russo.
Apportare le seguenti modificazioni:
a) al comma 8, sostituire le parole: con funzioni di supporto alle attività di analisi e valutazione della spesa e di proposta all'applicazione dell'articolo 22-bis della legge 31 dicembre 2009, n. 196. Il Comitato opera in relazione alle linee guida stabilite dal Presidente del Consiglio dei ministri e riferisce al Ministro dell'economia e delle finanze con le seguenti: con funzioni di indirizzo e programmazione delle attività di analisi e di valutazione della spesa e di supporto alla definizione della proposta del Ministro dell'economia e delle finanze per l'applicazione dell'articolo 22-bis della legge 31 dicembre 2009, n. 196. Il Comitato opera in coerenza con le linee guida stabilite dal Presidente del Consiglio dei ministri e dei conseguenti specifici indirizzi del Ministro dell'economia e delle finanze;
b) al comma 9:
al primo periodo, sopprimere le parole: e di supporto agli Ispettorati generali connesse ai processi valutativi e di monitoraggio della spesa;
dopo il primo periodo, inserire i seguenti: L'Unità di missione, anche in collaborazione con gli Ispettorati generali del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, svolge attività di analisi e valutazione della spesa sulla base degli indirizzi e del programma di lavoro definito dal Comitato scientifico di cui al comma 8. L'Unità di missione, nell'ambito della procedura di cui all'articolo 22-bis della legge 31 dicembre 2009, n. 196, collabora alle attività necessarie alla definizione degli obiettivi di spesa dei Ministeri e dei relativi accordi, nonché al successivo monitoraggio e all'elaborazione delle relative relazioni. L'Unità di missione concorre all'attività dei nuclei di analisi e valutazione della spesa di cui all'articolo 39, della citata legge n. 196 del 2009;
al secondo periodo, sostituire le parole: A tal fine con le seguenti: Ai fini di cui al presente comma e dopo il secondo periodo, aggiungere il seguente: Si applicano le disposizioni dell'articolo 7, comma 5, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108;
c) al comma 10, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Anche in considerazione delle esigenze di cui al presente comma, all'articolo 1, comma 884, primo periodo, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, le parole: «per l'anno 2021» sono sostituite dalle seguenti: «per gli anni 2021 e 2022»;
d) dopo il comma 18, aggiungere il seguente:
18-bis. All'articolo 1 comma 1, del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) dopo il primo periodo è inserito il seguente: «A tal fine, con apposita circolare del Ministero dell'economia e delle finanze sono stabiliti le modalità, le condizioni e i criteri in base ai quali le amministrazioni titolari dei singoli interventi possono imputare nel relativo quadro economico i costi per il predetto personale da rendicontare a carico del PNRR»;
b) al terzo periodo, le parole: «L'ammissibilità di tali spese a carico del PNRR» sono sostituite dalle seguenti: «L'ammissibilità di ulteriori spese di personale a carico del PNRR rispetto a quelle di cui al secondo periodo».
*9.15. (Nuova formulazione) Fassina.
*9.16. (Nuova formulazione) Fassina.
*9.7. (Nuova formulazione) Frassini, Bellachioma, Bitonci, Claudio Borghi, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Patassini, Paternoster.
Al comma 12, dopo le parole: possono essere versate aggiungere le seguenti: con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze.
Conseguentemente, al medesimo comma, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Gli schemi dei decreti del Ministro dell'economia e delle finanze adottati ai sensi del primo periodo sono trasmessi alle Camere ai fini dell'espressione dei pareri da parte delle Commissioni parlamentari competenti per i profili finanziari, che sono resi entro sette giorni dalla data di trasmissione, decorsi i quali possono essere comunque adottati.
9.12. (Nuova formulazione) Butti, Corneli, Ceccanti, Dori, Ferri, Paolo Russo.
Dopo l'articolo 9, inserire il seguente:
Art. 9-bis.
(Consultazione e informazione del Parlamento nel processo di attuazione e di valutazione della spesa del PNRR)
1. All'articolo 2, comma 2, lettera e), del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, dopo la parola: «nonché» sono aggiunte le seguenti: «una nota esplicativa relativa alla realizzazione dei traguardi e degli obiettivi stabiliti nel periodo di riferimento e».
2. Nelle ipotesi di cui all'articolo 21 del regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il Governo trasmette alle Camere, prima del suo invio alla Commissione europea e in tempo utile per consentirne l'esame parlamentare, la proposta di un piano per la ripresa e la resilienza modificato o di un nuovo piano per la ripresa e la resilienza.
Conseguentemente, sostituire la rubrica del capo IV del titolo I con la seguente: «PROCEDURE DI SPESA E CONTROLLO PARLAMENTARE».
9.01. (Nuova formulazione) Battelli, Berti, Bruno, Businarolo, Galizia, Grillo, Ianaro, Papiro, Ricciardi, Scerra, Vignaroli.
ART. 11
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Ai fini dell'applicazione in favore dei lavoratori in esubero delle imprese di cui all'articolo 9-bis, comma 1, del decreto-legge del 22 marzo 2021, n. 41, convertito con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2021, n. 69, delle disposizioni di cui all'articolo 3, comma 2, delle legge 28 giugno 2012, n. 92, in relazione alle giornate di mancato avviamento al lavoro, ferma restando la necessità di stati di crisi aziendale o cessazioni delle attività terminalistiche e delle imprese portuali, le condizioni previste dal medesimo comma 1 dell'articolo 9-bis, relativamente ai porti nei quali devono operare ovvero aver operato dette imprese, devono intendersi come alternative.
11.10. D'Uva, Prestigiacomo, Navarra, Alessandro Pagano, Del Barba, Pettarin, Schullian, Fassina, Trancassini, Manzo, Luciano Cantone.
Apportare le seguenti modificazioni:
al comma 1, lettera b), numero 2), aggiungere, in fine, il seguente periodo: «L'Autorità politica delegata per il Sud e la coesione territoriale indice, entro dieci giorni dalla richiesta, una riunione preliminare con la partecipazione delle amministrazioni che hanno espresso valutazioni contrastanti. In tale riunione i partecipanti formulano proposte, in attuazione del principio di leale collaborazione, per l'individuazione di una soluzione condivisa, che sostituisca, in tutto o in parte, il diniego di autorizzazione. Qualora all'esito della suddetta riunione l'intesa non sia raggiunta, si applica, in quanto compatibile, l'articolo 14-quinquies, comma 6, secondo periodo, della legge 7 agosto 1990, n. 241. L'intera procedura deve svolgersi nel termine massimo di novanta giorni»;
dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. All'articolo 4 del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 6-bis è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Il Commissario è dotato, per l'arco temporale di cui al comma 7-quater, di una struttura di supporto composta da un contingente massimo di personale di 10 unità, di cui 2 di livello dirigenziale di seconda fascia, amministrativo e tecnico, e 8 di livello non dirigenziale, appartenenti ai ruoli delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in possesso delle competenze e dei requisiti di professionalità stabiliti dal Commissario per l'espletamento delle proprie funzioni, con esclusione del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche. Il personale di cui al precedente periodo è individuato mediante apposite procedure di interpello da esperirsi nei confronti del personale dirigenziale e del personale appartenente alle categorie A e B della Presidenza del Consiglio dei ministri o delle corrispondenti qualifiche funzionali dei Ministeri, delle altre pubbliche amministrazioni o delle autorità amministrative indipendenti. Il predetto personale è collocato in posizione di comando, aspettativa o fuori ruolo ai sensi dell'articolo 9, comma 5-ter, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303. All'atto del collocamento fuori ruolo e per tutta la durata di esso, nella dotazione organica dell'amministrazione di provenienza è reso indisponibile un numero di posti equivalente dal punto di vista finanziario. Agli oneri relativi alle spese di personale si provvede nell'ambito e nei limiti delle risorse di cui al comma 7-quater»;
b) al comma 7-quater, al secondo periodo sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, nonché mediante il finanziamento delle spese di funzionamento della struttura e di quelle economali» e, al terzo periodo, dopo le parole: «A tale fine» sono inserite le seguenti: «nonché ai fini di cui al comma 6-bis».
11.4. (Nuova formulazione) Maraia.
ART. 16
Dopo l'articolo 16, aggiungere il seguente:
Art. 16-bis.
(Proroga dell'affidamento del servizio idrico integrato alla società Acquedotto pugliese Spa)
1. Al fine di completare il processo di liquidazione dell'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia (EIPLI) e accelerare la costituzione della società di cui all'articolo 21, comma 11, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, nonché di consentire l'utilizzo dei fondi messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza entro i termini definiti ed evitare che gli effetti dell'emergenza del COVID-19 possano inficiare l'efficacia delle procedure da avviare per l'affidamento del servizio idrico integrato nella regione Puglia, al comma 11-bis del citato articolo 21, le parole: «31 dicembre 2023» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2025».
16.02. (Nuova formulazione) Lacarra, Ubaldo Pagano, Tateo, D'Attis, Rospi.
ART. 19
Apportare le seguenti modificazioni:
a) sostituire la lettera a) con la seguente:
a) il secondo periodo è sostituito dai seguenti: «Per la gestione dei RAEE derivanti da AEE di fotovoltaico, incentivate e installate precedentemente alla data di entrata in vigore della presente disposizione, ai sensi del decreto del Ministro delle attività produttive 28 luglio 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 181 del 5 agosto 2005, e dei decreti del Ministro dello sviluppo economico 19 febbraio 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 23 febbraio 2007, 6 agosto 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 24 agosto 2010, 5 maggio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 109 del 12 maggio 2011, e 5 luglio 2012, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 159 del 10 luglio 2012, è previsto il trattenimento delle quote a garanzia secondo le previsioni di cui all'articolo 40, comma 3, del presente decreto. In alternativa, i soggetti responsabili degli impianti fotovoltaici possono prestare la garanzia finanziaria nel trust di uno dei sistemi collettivi riconosciuti in base agli importi determinati dal Gestore dei servizi energetici (GSE) secondo criteri di mercato e sentiti, ove necessario, i citati sistemi collettivi. I soggetti responsabili degli impianti incentivati ai sensi dei citati decreti del Ministro dello sviluppo economico 5 maggio 2011 e 5 luglio 2012 adeguano la garanzia finanziaria per la completa gestione a fine vita dei moduli fotovoltaici all'importo della trattenuta stabilita dal GSE in attuazione dell'articolo 40, comma 3, del presente decreto»;
b) alla lettera b), aggiungere, in fine, le seguenti parole: e le parole «deliberazioni e disciplinari tecnici può provvedere» sono sostituite dalle seguenti: «istruzioni operative provvede»;
c) alla lettera c), sopprimere le parole: , o nei casi di ripotenziamento (repowering);
d) dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Al fine di garantire la completa razionalizzazione delle disposizioni concernenti i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche da fotovoltaico, all'articolo 40, comma 3, del decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al primo periodo, dopo le parole: «pannelli fotovoltaici» sono inserite le seguenti: «domestici e professionali non incentivati» e le parole: «fatta salva la ripartizione degli oneri che sia stata eventualmente già definita in conformità alle disposizioni di cui all'articolo 25, comma 10, del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28» sono soppresse;
b) al quarto periodo, le parole: «previsti dai decreti ministeriali 5 maggio 2011 e 5 luglio 2012» sono sostituite dalle seguenti: «ovvero ai costi determinati dai sistemi collettivi di gestione dei RAEE riconosciuti e del medesimo importo per tutti i meccanismi incentivanti individuati dai Conti Energia» e le parole: «un nuovo pannello» sono sostituite dalle seguenti: «nuovi pannelli»;
c) al sesto periodo, le parole: «Entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo, il GSE» sono sostituite dalle seguenti: «Il GSE, previa approvazione del Ministero della transizione ecologica,».
19.2. (Nuova formulazione) Sut.
Dopo l'articolo 19 aggiungere il seguente:
Art. 19-bis.
(Misure urgenti a sostegno della produzione di energia da fonti rinnovabili)
1. Con riguardo alla misura M2C2 «Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile» del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ed al fine di contribuire allo sviluppo delle fonti rinnovabili che possono fornire un contributo importante agli obiettivi di transizione ecologica ed energetica definiti dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), all'articolo 56, comma 4, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, dopo le parole: «nel limite della potenza che,» sono sostituite dalle seguenti: «nel limite della potenza prevista» e le parole: «non dovesse essere assegnata agli impianti diversi da quelli di cui allo stesso comma 3, e» sono soppresse.
*19.01. (Nuova formulazione) Buratti.
*19.05. (Nuova formulazione) Patassini, Lucchini, Badole, Benvenuto, D'Eramo, Dara, Eva Lorenzoni, Raffaelli, Valbusa, Vallotto, Bitonci, Bellachioma, Claudio Borghi, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Frassini, Paternoster.
*19.025. (Nuova formulazione) Prestigiacomo, D'Attis, Labriola, Paolo Russo.
ART. 22
Dopo il comma 1, inserire il seguente:
1-bis. Nell'individuazione degli interventi di cui all'articolo 25, comma 2, lettere d) ed e), del codice della protezione civile di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, si dà conto della valutazione della ripetitività dei fenomeni alluvionali e di dissesto idrogeologico verificatisi nei territori interessati nel decennio precedente, dell'estensione sovracomunale del relativo impatto nonché delle vittime eventualmente provocate dagli eventi medesimi.
22.1. (Nuova formulazione) Trano, Raduzzi.
ART. 23
Dopo il comma 1 aggiungere il seguente:
1-bis. Al Fondo Sviluppo e Coesione programmazione 2014-2020, relativamente agli interventi non ancora realizzati, nonché agli interventi della programmazione 2021-2027, si applicano le semplificazioni di cui all'articolo 48, comma 2, e seguenti del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108.
23.4. (Nuova formulazione) Paolo Russo, Cannizzaro, D'Attis, Mandelli, Prestigiacomo.
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione di cui all'articolo 1, comma 177, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, possono essere utilizzate, su richiesta delle regioni interessate e previa deliberazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, di concerto con il Ministro per l'economia e le finanze, ai fini del cofinanziamento regionale, ai sensi del comma 52 dell'articolo 1 della medesima legge n. 178 del 2020, dei programmi cofinanziati dai fondi europei FESR e FSE plus della programmazione 2021-2027, al fine di ridurre nella misura massima di 15 punti la percentuale di tale cofinanziamento regionale. Le risorse assegnate ai sensi del comma 1 sono portate in prededuzione dalla quota da assegnare ai Piani di sviluppo e coesione (PSC) 2021-2027 delle medesime regioni interessate.
*23.2. (Nuova formulazione) Comaroli, Vanessa Cattoi, Frassini.
*23.3. (Nuova formulazione) Prestigiacomo, Cannizzaro, D'Attis, Mandelli, Paolo Russo.
ART. 24
Dopo l'articolo 24, aggiungere il seguente:
Art. 24-bis.
1. Al fine di consentire l'attuazione della linea progettuale «Nuove competenze e nuovi linguaggi», Missione 4C1 – Investimento 3.1, nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, per favorire e migliorare l'apprendimento e le competenze digitali, a decorrere dall'anno scolastico 2022/2023, e per un triennio, il Piano nazionale di formazione dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado, di cui all'articolo 1, comma 124, della legge 15 luglio 2015, n. 107, nell'ambito delle risorse destinate dal comma 125 dell'articolo 1 della medesima legge n. 107 del 2015, ovvero senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individua, tra le priorità nazionali, l'approccio agli apprendimenti della programmazione informatica (coding) e della didattica digitale.
2. Entro il termine dell'anno scolastico 2024/2025, con decreto del Ministro dell'istruzione sono integrati, ove non già previsti, gli obiettivi specifici di apprendimento e i traguardi di competenza delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione e delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida vigenti per le istituzioni scolastiche del secondo ciclo di istruzione.
3. A decorrere dall'anno scolastico 2025/2026, nelle scuole di ogni ordine e grado si persegue lo sviluppo delle competenze digitali, anche favorendo gli apprendimenti della programmazione informatica (coding), nell'ambito degli insegnamenti esistenti, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza o maggiori oneri per la finanza pubblica.
24.05. (Nuova formulazione) Aprea, Casciello, Palmieri, Saccani Jotti, D'Attis, Cannizzaro, Paolo Russo, Prestigiacomo, Fusacchia.
ART. 25
Dopo l'articolo 25, aggiungere il seguente:
Art. 25-bis.
(Progetto di rilevante interesse internazionale LEGACY EXPO)
1. Per raggiungere gli obiettivi di internazionalizzazione della ricerca fissati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, in particolare nell'ambito della Missione n. 4 «Istruzione e Ricerca», componente 2 «Dalla Ricerca all'Impresa», anche per potenziare le competenze di supporto all'innovazione e per costruire percorsi ibridi interdisciplinari e interculturali, e nuovi profili professionali su ambiti di rilevante interesse strategico, sono stanziati 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, per l'avvio e il primo sviluppo dei progetti di ricerca e alta formazione, di cui al comma 2, nella regione mediorientale, quale legacy della partecipazione italiana a EXPO 2020 Dubai.
2. Con decreto del Ministro dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e sentiti i Ministri della cultura e della salute e il Commissario generale dell'Italia per l'EXPO 2020 Dubai, da adottare entro 60 giorni dalla data di conclusione di EXPO 2020, sono individuate le modalità di coordinamento delle azioni di competenza delle amministrazioni coinvolte e sono definite le modalità di promozione dei percorsi progettuali relativi alla realizzazione di un campus universitario arabo-Mediterraneo, di un Centro di ricerca e alta formazione per la digitalizzazione e ricostruzione dei beni culturali e per la produzione artistica e culturale legata all'intelligenza artificiale e alle nuove tecnologie, e di un campus di ricerca e alta formazione sulla trasformazione del cibo, ed è disposto il riparto delle risorse di cui al comma 1 tra i medesimi progetti.
3. Agli oneri derivanti dal comma 1, pari a 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e a 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del Fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2021-2023, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali», della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2021, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'università e della ricerca. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
4. Dall'attuazione del presente articolo, ad esclusione di quanto previsto dal comma 1, non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
25.03. (Nuova formulazione) Fusacchia, Aprea, Casa, Vacca, Toccafondi, Di Giorgi.
ART. 27
Dopo il comma 2, aggiungere i seguenti:
2-bis. All'articolo 4 della legge 9 gennaio 2004, n. 4, dopo il comma 2, è inserito il seguente:
«2-bis. Nelle more dell'adozione della disciplina prevista dalla direttiva (UE) 2019/882 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019, i siti web e le applicazioni mobili realizzati, alla data di pubblicazione delle linee guida di cui all'articolo 11, dai soggetti erogatori di cui all'articolo 3, comma 1-bis, sono adeguati alle disposizioni della presente legge circa il rispetto dei requisiti di accessibilità entro il termine del 28 giugno 2022».
2-ter. All'articolo 9-bis del decreto-legge 1° ottobre 1996, n. 510, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 novembre 1996, n. 608, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 2, primo periodo, dopo le parole: «di associato con apporto lavorativo», sono inserite le seguenti: «o di lavoro intermediato da piattaforme digitali, incluse le attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente di cui all'articolo 67, comma 1, lettera l), del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917,»;
b) dopo il comma 2-ter, sono inseriti i seguenti:
«2-quater. Ai fini degli adempimenti di cui al comma 2, si presume lavoro intermediato da piattaforma digitale la prestazione d'opera, compresa quella intellettuale, il cui corrispettivo è erogato dal committente della prestazione d'opera tramite piattaforma digitale.
2-quinquies. Nel caso di lavoro mediante piattaforma digitale, la comunicazione di cui al comma 2 è effettuata dal committente della prestazione d'opera entro il ventesimo giorno del mese successivo all'instaurazione del rapporto di lavoro. In caso di stipula contestuale di due o più contratti di lavoro intermediato da piattaforme digitali, l'obbligo di cui al comma 2 può essere assolto mediante un'unica comunicazione contenente le generalità del committente della prestazione d'opera e dei lavoratori, la data di inizio e di cessazione della prestazione, le ore di lavoro presunte e l'inquadramento contrattuale. Le modalità di trasmissione della comunicazione sono definite con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione».
*27.5. (Nuova formulazione) Buratti.
*27.15. (Nuova formulazione) Giacomoni, D'Attis, Prestigiacomo, Giacometto, Porchietto, Mazzetti.
Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:
2-bis. Il Direttore dell'Agenzia delle entrate, con proprio provvedimento da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, provvede all'aggiornamento dell'elenco dei soggetti abilitati all'accesso al sistema telematico dell'Agenzia delle entrate per la consultazione delle planimetrie catastali, di cui all'articolo 2 del provvedimento 16 settembre 2010 del Direttore dell'Agenzia del territorio, al fine di ricomprendere anche i soggetti iscritti al REA, tenuto dalle CCIAA, alla sezione agenti immobiliari che siano muniti di formale delega espressa dell'intestatario catastale.
*27.22. (Nuova formulazione) Trancassini, Lucaselli, Rampelli.
ART. 28
Dopo l'articolo 28, aggiungere il seguente:
Art. 28-bis.
(Piattaforma digitale per l'erogazione di benefici economici pubblici)
1. Nell'ambito dell'intervento «Servizi digitali e cittadinanza digitale» del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, di cui all'articolo 1, comma 2, lettera a), numero 1), del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n. 101, al fine di incentivare la digitalizzazione dei pagamenti della pubblica amministrazione, standardizzare i processi di erogazione di benefìci economici pubblici e consentire anche un più efficiente controllo della spesa pubblica, i benefìci economici, attribuiti da un'amministrazione pubblica di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, a favore di persone fisiche o giuridiche residenti nel territorio dello Stato e destinati a specifici acquisti da effettuarsi mediante terminali di pagamento (POS) fisici o virtuali possono essere erogati, nel limite delle risorse disponibili a legislazione vigente, mediante l'utilizzo della piattaforma tecnologica di cui all'articolo 5, comma 2, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.
2. I servizi di progettazione, realizzazione e gestione del sistema informativo destinato all'attribuzione dei predetti benefìci sono affidati alla società di cui all'articolo 8, comma 2, del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12.
3. Con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Garante per la protezione dei dati personali per gli aspetti di competenza, vengono definiti il cronoprogramma procedurale per la progettazione e realizzazione della infrastruttura di erogazione dei benefìci di cui al presente articolo e le modalità di attuazione del presente articolo, comprese le modalità di funzionamento della piattaforma di cui al comma 1, e, in particolare, la definizione delle modalità di colloquio con i sistemi informativi utilizzati dalle amministrazioni per la gestione contabile della spesa, le modalità standardizzate di erogazione e fruizione dei benefìci, le modalità di verifica del rispetto dei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente, nonché le modalità di remunerazione del servizio da parte delle pubbliche amministrazioni che intendono avvalersene al fine di coprire i costi di gestione della piattaforma e garantirne l'autosostenibilità a regime. Le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, determinano i casi di utilizzo della piattaforma di cui al comma 1, nel rispetto delle modalità di funzionamento stabilite con il decreto di cui al primo periodo del presente comma. Agli oneri derivanti dall'utilizzo della piattaforma di cui al comma 1, le pubbliche amministrazioni provvedono a valere sulle risorse disponibili a legislazione vigente.
4. La struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri competente per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale comunica con cadenza semestrale al Ministero dell'economia e delle finanze, anche sulla base dei dati e delle informazioni ricavabili dai sistemi di monitoraggio di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto-legge n. 59 del 2021, le risorse utilizzate, lo stato di attuazione degli interventi e gli obiettivi conseguiti.
5. Il Ministero dell'economia e delle finanze stipula a titolo non oneroso una o più convenzioni con la società di cui all'articolo 8, comma 2, del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12, al fine di definire le modalità e le tempistiche di comunicazione dei flussi contabili relativi ai benefìci di cui al comma 1 e le modalità di accreditamento dei medesimi benefìci.
6. Agli oneri derivanti dalla progettazione e realizzazione dell'infrastruttura di erogazione dei benefìci di cui al presente articolo, nel limite massimo di 4 milioni di euro per l'anno 2022 e 1,5 milioni di euro per l'anno 2023, si provvede a valere sulle risorse di cui all'articolo 1, comma 2, lettera a), n. 1, del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n. 101. Quanto alla copertura degli oneri di gestione e funzionamento della piattaforma, pari a 1 milione di euro per il 2022 e a 3,5 milioni di euro annui a decorrere dal 2023, si provvede ai sensi del comma 3 e, per l'eventuale parte residua, a valere sulle risorse del bilancio autonomo della Presidenza del consiglio dei ministri, per la quota riferibile all'articolo 239 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34.
28.01. (Nuova formulazione) Bruno Bossio, Madia, Gariglio, Ubaldo Pagano, Andrea Romano, Del Basso De Caro, Pizzetti, Casu, Cantini.
ART. 34
Dopo l'articolo 34, aggiungere il seguente:
Art. 34-bis.
(Reclutamento di personale e rafforzamento organizzativo per il Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l'attuazione degli obiettivi del PNRR)
1. Al fine di attuare gli interventi, gli obiettivi e i traguardi in materia di lavoro e politiche sociali previsti nell'ambito del PNRR nonché per fornire supporto alla unità di missione di cui all'articolo 8, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in aggiunta al contingente già previsto dall'articolo 7, comma 1, primo periodo, del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, è autorizzata ad assumere un ulteriore contingente di dieci unità di personale non dirigenziale con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato con decorrenza 1° gennaio 2022-31 dicembre 2024 da inquadrare nell'area III posizione economica F1 nel profilo professionale giuridico, da reclutare tramite selezione pubblica o mediante utilizzo di graduatorie vigenti. Agli oneri derivanti dal presente comma pari a 409.622 euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024 si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 58-bis, comma 5, del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157.
2. Per le medesime finalità di cui al comma 1 per il personale assegnato agli Uffici di diretta collaborazione all'opera del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024 le risorse stanziate sul capitolo 1003, piani gestionali 3 e 5, e sul capitolo 1008, piano gestionale 2, dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sono incrementate rispettivamente di 423.720 euro, di 102.541 euro e di 36.016 euro. Agli oneri derivanti dal presente comma si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di cui all'articolo 58-bis, comma 5 del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre n. 157.
34.03. (Nuova formulazione) Mura, Viscomi.
ART. 36
Al comma 1, lettera d) sostituire le parole: delle pubbliche amministrazioni e, in numero non superiore a tre, tra estranei alla pubblica amministrazione con le seguenti: della Presidenza del Consiglio dei ministri, del comparto Funzioni centrali o da altre pubbliche amministrazioni. Il personale non dirigenziale scelto dai ruoli di amministrazioni diverse dai Ministeri mantiene il trattamento economico fisso e continuativo con oneri a carico dell'amministrazione di appartenenza.
Conseguentemente, dopo l'articolo 36 aggiungere il seguente:
Art. 36-bis.
1. All'articolo 2, comma 5, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 108 del 29 luglio 2021, le parole: «partecipa anche il Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome» sono sostituite dalle seguenti: «partecipano anche il Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome nonché i Presidenti delle regioni e delle province autonome per le questioni di loro competenza che riguardano la loro regione o provincia autonoma».
2. All'articolo 4, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «e, per gli interventi di interesse delle Regioni e delle Province autonome, con il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie sentita la Conferenza delle regioni e delle province autonome».
36.02. (Nuova formulazione) Prestigiacomo, Cannizzaro, D'Attis, Mandelli, Paolo Russo.
ART. 38
Dopo l'articolo 38, aggiungere il seguente:
Art. 38-bis.
(Misure per il potenziamento della ricerca biomedica nell'ambito della Missione 6 del PNRR)
1. Al fine di attuare le azioni previste dalla Missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza relative all'innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio sanitario nazionale e per il potenziamento del sistema della ricerca biomedica, con decreto del Ministro della salute sono definiti i criteri e le modalità per il sistema di valutazione tra pari, Peer Review, dei progetti Proof of Concept (PoC), e dei progetti nel campo delle malattie rare, dei tumori rari e delle malattie altamente invalidanti, nonché i criteri per la remunerazione delle attività dei revisori e dei componenti del panel scientifico di valutazione dei predetti progetti.
2. Agli oneri derivanti dal comma 1, pari a euro 700.000 per le attività funzionali al processo valutativo, si provvede nei limiti delle complessive risorse finanziarie disponibili per i bandi afferenti ai predetti progetti, a valere sui finanziamenti previsti dall'investimento 2.1 della Missione 6, componente 2 del PNRR.
*38.05. (Nuova formulazione) Fassina, Stumpo, Trano, Raduzzi.
*38.015. (Nuova formulazione) Mandelli, Bellachioma, Pettarin, Bitonci, Claudio Borghi, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Frassini, Patassini, Paternoster.
ART. 43
Dopo l'articolo 43, aggiungere il seguente:
Art. 43-bis.
(Destinazione al Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate di somme versate dalla Camera dei deputati al bilancio dello Stato)
1. L'importo di 35 milioni di euro, versato dalla Camera dei deputati e affluito al bilancio dello Stato in data 4 novembre 2021 sul capitolo 2368, articolo 8, dello stato di previsione dell'entrata, è destinato, nell'esercizio 2021, al Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate, di cui all'articolo 4 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229, per essere trasferito alla contabilità speciale intestata al Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione dei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 febbraio 2020.
2. Il Commissario straordinario provvede con ordinanza a destinare le risorse di cui al comma 1 e quelle già versate nella contabilità speciale ai sensi dell'articolo 1, comma 412, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, al finanziamento di interventi anche infrastrutturali per il recupero del tessuto socio economico delle aree colpite dagli eventi sismici, da coordinare con gli interventi finanziati con le risorse di cui all'articolo 1, comma 2, lettera b), del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n. 101. Al fine di assicurare l'efficace e tempestiva attuazione degli interventi di cui al presente comma, una quota non superiore a 5 milioni di euro delle risorse di cui al comma 1 può essere destinata agli oneri strettamente connessi all'attuazione degli interventi medesimi.
43.013. (Nuova formulazione) Baldelli, Terzoni, Patassini, Pezzopane, Trancassini, Parisse, D'Alessandro, Stumpo, Schullian, D'Uva, Gregorio Fontana, Cirielli.
ART. 44
Dopo l'articolo 44, inserire il seguente:
Art. 44-bis.
(Disposizioni urgenti in materia di accelerazione delle procedure della gestione commissariale di liquidazione di società pubbliche)
1. Al fine di accelerare la relativa gestione commissariale, all'articolo 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) dopo il comma 132, è aggiunto il seguente:
«132-bis. Al fine di accelerare la chiusura della procedura di liquidazione di cui al comma 126 del presente articolo, agevolando in tal modo il versamento all'entrata del bilancio dello Stato e delle altre amministrazioni socie il relativo avanzo di liquidazione, il Commissario straordinario per la liquidazione della società di cui all'articolo 14, comma 2, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, trasmette alle amministrazioni socie, entro il 31 gennaio 2022, il rendiconto finale delle attività liquidatorie alla data del 31 dicembre 2021, unitamente ad un prospetto concernente l'individuazione dei rapporti giuridici attivi e passivi, anche di natura contenziosa e processuale, sorti in capo alla società, ancora pendenti alla data del 31 dicembre 2021. Il Commissario straordinario per la liquidazione della società di cui all'articolo 14, comma 2, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, entro il 28 febbraio 2022, versa all'entrata del bilancio dello Stato e delle altre amministrazioni socie, l'avanzo di liquidazione derivante dalla chiusura della liquidazione della stessa società, con esclusione dei rapporti giuridici attivi e passivi, anche di natura contenziosa e processuale, di cui al precedente periodo, pendenti alla data del 31 dicembre 2021. I rapporti giuridici attivi e passivi, anche di natura contenziosa e processuale, di cui al primo periodo del presente comma, pendenti alla data del 31 dicembre 2021, sorti in capo alla società di cui all'articolo 14, comma 2, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sono trasferiti a Fintecna Spa o a diversa società da questa interamente partecipata entro il 30 aprile 2022. Gli atti e le operazioni poste in essere per il trasferimento dei rapporti giuridici di cui al terzo periodo sono esenti da imposizione fiscale diretta, indiretta e dall'applicazione di tasse. La società trasferitaria procede alla liquidazione delle posizioni derivanti dai rapporti giuridici attivi e passivi oggetto del trasferimento ai sensi del terzo periodo, subentrando altresì nei contenziosi pendenti alla data del 31 dicembre 2021. I rapporti giuridici attivi e passivi trasferiti a Fintecna Spa o a diversa società da questa interamente partecipata, in forza delle disposizioni di cui al terzo periodo del presente comma costituiscono un unico patrimonio separato rispetto sia al patrimonio della società trasferitaria, sia ai patrimoni separati ad essa trasferiti in virtù di specifiche disposizioni legislative. La società trasferitaria non risponde, in alcun modo, con il proprio patrimonio, dei debiti e degli oneri sorti in forza dei rapporti giuridici attivi e passivi, anche di natura contenziosa e processuale, trasferiti al patrimonio separato, ivi compresi quelli da sostenersi per la liquidazione di tale patrimonio. Agli oneri derivanti dal compenso da riconoscere a Fintecna Spa o alla diversa società da questa interamente partecipata, per la liquidazione dei rapporti giuridici trasferiti ai sensi del terzo periodo del presente comma, da determinare con successivo decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, in misura comunque complessivamente non superiore a 500.000 euro, si provvede a valere sulle risorse affluite al patrimonio separato. Alla cessazione dei rapporti attivi, passivi, contenziosi e processuali, trasferiti al patrimonio separato, la società trasferitaria procede al versamento al Ministero dell'economia e delle finanze, alla regione Lombardia, al comune di Milano, alta Città metropolitana di Milano e alla Camera di commercio Milano Monza finanza Lodi, ciascuno in proporzione alla partecipazione al capitale della società di cui al primo periodo del presente comma, delle eventuali somme attive. Dalle disposizioni di cui al presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. All'articolo 1, comma 58, lettera e), della legge 23 dicembre 2014, n. 190, il terzo periodo è soppresso. All'articolo 7-sexies del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2016, n. 225, il comma 2 è abrogato»;
b) i commi 415, 416 e 417 sono abrogati.
2. Al fine di assicurare il pieno ed efficace svolgimento delle attività funzionali al raggiungimento dell'oggetto sociale della società Fintecna Spa, ferma restando l'autonomia finanziaria e operativa della società, alla stessa non si applicano i vincoli e gli obblighi in materia di contenimento della spesa pubblica previsti dalla legge a carico dei soggetti inclusi nel provvedimento dell'Istat di cui all'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
44.03. (Nuova formulazione) Fassina.
ART. 46
Dopo l'articolo 46, inserire il seguente:
Art. 46-bis.
1. Al fine di promuovere l'adozione di uno stile di vita sano e attivo per tutte le fasce della popolazione, con particolare riferimento alla fase post-pandemica, una quota non inferiore al cinquanta per cento delle risorse disponibili di cui all'articolo 1, comma 561, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, è destinata agli organismi sportivi di cui al terzo periodo dell'articolo 1, comma 630, della legge 145 del 30 dicembre 2018, per la promozione e la realizzazione dell'attività sportiva di base su tutto il territorio nazionale.
2. Il decreto di cui all'articolo 1, comma 562, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, stabilisce i criteri e le modalità attuative di attribuzione delle risorse di cui al comma 1. Ai fini attuativi l'Autorità di governo competente in materia di sport si avvale della società Sport e Salute S.p.A.
46.09. (Nuova formulazione) D'Attis, Prestigiacomo.