IV Commissione
Difesa
Difesa (IV)
Commissione IV (Difesa)
Comm. IV
Sulla pubblicità dei lavori ... 23
Concessione di una promozione a titolo onorifico ai militari delle Forze armate e dei Corpi di polizia a ordinamento militare profughi a seguito dell'applicazione del trattato di pace fra l'Italia e le Potenze alleate ed associate, firmato a Parigi il 10 febbraio 1947. C. 2955 Occhionero (Esame e rinvio) ... 23
Sulla missione in Albania presso il Nucleo di Frontiera marittima della Guardia di Finanza, con sede a Durazzo, svolta il 18 novembre 2021 (Esame e conclusione) ... 24
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 38/2021, relativo all'ammodernamento della rete radar costiera e dei sistemi di Maritime Situational Awareness land and sea based della Marina militare a supporto del controllo delle frontiere. Atto n. 328 (Seguito esame e conclusione – Parere favorevole) ... 26
ALLEGATO 1 (Parere approvato) ... 30
7-00719 Ferrari: Sulle possibili iniziative volte a reperire risorse per potenziare e ammodernare le basi e le infrastrutture delle Forze speciali italiane (Seguito discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00143) ... 26
ALLEGATO 2 (Testo approvato dalla Commissione) ... 31
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:
Sulla pubblicità dei lavori ... 28
5-07200 Tripodi: Sulle iniziative per ridurre il disagio arrecato alla popolazione della provincia di Cosenza dal sorvolo di velivoli dell'Aeronautica militare ... 28
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 33
5-07201 Aresta: Sulla soppressione del distaccamento aeroportuale di Brindisi, sede della base logistica dell'ONU ... 28
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 34
5-07202 Deidda: Sulle iniziative da assumere per confermare le professionalità della Sanità militare ... 29
ALLEGATO 5 (Testo della risposta) ... 35
5-07203 Ferrari: Sulle persone evacuate in Italia nell'ambito dell'operazione «Aquila Omnia-Bis» ... 29
ALLEGATO 6 (Testo della risposta) ... 36
SEDE REFERENTE
Giovedì 2 dicembre 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO.
La seduta comincia alle 12.45.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
Concessione di una promozione a titolo onorifico ai militari delle Forze armate e dei Corpi di polizia a ordinamento militare profughi a seguito dell'applicazione del trattato di pace fra l'Italia e le Potenze alleate ed associate, firmato a Parigi il 10 febbraio 1947.
C. 2955 Occhionero.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame della proposta di legge in esame.
Giuseppina OCCHIONERO (IV), relatrice, osserva che la proposta di legge C. 2955, di cui è la proponente, si compone di 4 articoli ed è volta a riconoscere una promozione a titolo onorifico ai militari che, a seguito dell'applicazione del Trattato di pace firmato alla fine della Seconda Guerra mondiale, siano stati considerati e riconosciuti come profughi.
Ricorda, quindi, che, con la firma del Trattato di pace fra l'Italia e le Potenze alleate ed associate, ai cittadini italiani che al 10 giugno 1940 erano domiciliati nei territori passati alla Jugoslavia – ossia l'Istria, Fiume, la Dalmazia e parte del Friuli – fu imposto l'obbligo di optare, entro un anno, tra la cittadinanza jugoslava e quella italiana, con l'ulteriore obbligo, nel caso avessero scelto di mantenere la cittadinanza italiana, di trasferirsi in Italia. Successivamente, con la legge 24 maggio 1970, n. 336, a favore dei dipendenti civili dello Stato ed Enti pubblici ex combattenti ed assimilati furono riconosciuti alcuni benefici economici e previdenziali.
Ciò premesso, illustra il contenuto di merito dell'iniziativa legislativa, evidenziando che l'articolo 1 intende estendere ai militari di tutti i corpi e ruoli delle Forze armate e dei Corpi di polizia a ordinamento militare in posizione di riserva o in congedo assoluto, che siano profughi a seguito dell'applicazione del Trattato di pace fra l'Italia e le Potenze alleate ed associate e che abbiano usufruito dei benefìci di cui alla citata legge 24 maggio 1970, n. 336, la promozione a titolo onorifico al grado superiore, anche oltre il grado massimo previsto per il ruolo di appartenenza. Aggiunge, poi, che dalla promozione a titolo onorifico sono esclusi i generali di corpo d'armata e gradi corrispondenti.
L'articolo 2 prevede tre requisiti necessari affinché possa essere concessa la promozione. In particolare, occorre non aver già usufruito di un'altra promozione a titolo onorifico, non aver riportato, nel corso degli anni di servizio, qualifiche negative o giudizi di inidoneità all'avanzamento e non essere stati condannati con sentenza passata in giudicato per delitti non colposi.
L'articolo 3 stabilisce i tempi per la concessione della promozione e precisa che tale promozione non produce effetti ai fini del trattamento di quiescenza e non dà diritto ad alcun beneficio economico o retributivo.
Infine, l'articolo 4 disciplina le modalità e i termini per la presentazione delle domande da parte dei beneficiari della legge, nonché le modalità e i termini per la valutazione e la risposta da parte dell'Amministrazione della difesa ai richiedenti, che deve essere resa entro tre mesi dalla ricezione della domanda. In particolare, il giudizio sulle domande viene rimandato alle norme del codice dell'ordinamento militare, precisando che la promozione non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.
Conclude sottolineando le meritorie finalità del provvedimento ed auspica che, anche dopo gli approfondimenti che dovessero essere richiesti, il dibattito possa fare emergere la più ampia condivisione.
Salvatore DEIDDA (FDI) ringrazia la relatrice per avere promosso questa iniziativa che considera lodevole e preannuncia la presentazione di una proposta emendativa volta ad uniformare il periodo richiesto di servizio senza demerito per le promozioni a titolo onorifico, di durata pari a cinque anni, a quello richiesto ai militari in servizio permanente effettivo per l'avanzamento al grado superiore, di soli due anni.
Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 12.50.
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
Giovedì 2 dicembre 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO.
La seduta comincia alle 12.50.
Sulla missione in Albania presso il Nucleo di Frontiera marittima della Guardia di Finanza, con sede a Durazzo, svolta il 18 novembre 2021.
(Esame e conclusione).
Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che una delegazione delle Commissioni congiunte Difesa di Camera e Senato si è recata in visita in Albania presso il Nucleo di Frontiera marittima della Guardia di Finanza, con sede a Durazzo, nella giornata del 18 novembre 2021. Segnala che per il Senato erano presenti la Presidente Pinotti e i Senatori Fusco, Minuto e Donno, mentre la delegazione della Camera, personalmente guidata, era composta dai deputati Aresta, Carè, Occhionero e Giovanni Russo.
Comunica, quindi, che la delegazione è stata accompagnata dal Gen. Div. Francesco Greco, Capo di stato maggiore del Comando generale della Guardia di Finanza, dal Gen. Manna, Capo del Reparto Affari giuridici e legislativi, dal Gen. Arbore, Capo del III Reparto Operazioni e dal Col. Langella, Capo dell'Ufficio legislativo. All'arrivo la delegazione è stata accolta dall'Ambasciatore d'Italia, S.E. Bucci e dal Vice Ambasciatore Petrangeli.
Si è, quindi, recata a Durazzo dove ha fatto visita al Nucleo di Frontiera Marittima della Guardia di Finanza. Si tratta di una istituzione interministeriale che nasce nel 1997, dopo un periodo di grave crisi economica e di instabilità politica dell'Albania in seguito alla morte di E. Hoxha nel 1985 e culminato nel 1991 con l'arrivo della nave «Vlora» nel porto di Bari, con a bordo circa 20.000 albanesi. In base ad un protocollo operativo siglato appunto nel 1997 dai Ministri degli interni italiano e albanese, e poi rinnovato nel 2021, la Guardia di Finanza italiana è stata chiamata a svolgere compiti di sorveglianza marittima e aerea delle coste e del mare tra l'Italia e l'Albania, insieme ad un'attività di formazione della polizia albanese.
Il Nucleo ha due sedi, una a Durazzo e una a Valona. Il personale ivi operativo ammonta a 24 unità, comandate dal Ten. Col. Davide D'Aponte. Dispone di 2 vedette costiere, 3 battelli di servizio operativo e due aeromobili. Sono state svolte 70 missioni circa negli ultimi due semestri con 185 ore di sorvolo.
Il Nucleo di Frontiera, come è stato illustrato nel corso della visita, ha come compito quello di sorvegliare le acque marittime tra Italia ed Albania al fine di controllare le rotte migratorie – che partono dalle coste montenegrine e dall'Albania – e il traffico illegale di merci e di sostanze stupefacenti, spesso occultate da attrezzatura da pesca in modo da eludere la sorveglianza aeromarittima.
Il raccordo informativo è effettuato con l'Ufficio dell'Esperto per la Sicurezza a Tirana; questo permette di individuare le aree di intervento, anche al fine di raccogliere le informazioni di natura investigativa, predisporre i servizi di controllo dello spazio marittimi per il contrasto delle attività legali e definire le missioni di sorvolo sul territorio albanese.
Il Nucleo svolge, poi, riunioni di coordinamento con i Comandi regionali della Guardia di Finanza della Puglia, dell'Abruzzo e del Molise.
In relazione a quanto stabilito dal Protocollo Operativo, vengono effettuati, insieme al personale della Polizia di confine albanese, controlli a bordo delle navi in partenza dall'Albania e dirette in Italia, con la contestuale segnalazione degli esiti ai Reparti italiani competenti.
Il Raccordo informativo include, poi, la segnalazione dei mezzi in partenza dai porti di Durazzo e Valona, potenzialmente dediti a traffici illeciti.
La formazione della polizia albanese avviene attraverso lezioni e attività di addestramento.
Viene, poi, svolta un'attività di supporto alla legalità, anche attraverso la partecipazione ad iniziative di carattere solidale come la regata organizzata, nell'ambito della missione «Terabithia-ambulatorio di coccole», il 16 ottobre 2021, partita da Brindisi e arrivata al porto di Valona.
L'Ambasciatore Bucci nel corso dell'incontro ha ricordato come il giorno precedente il Presidente del Consiglio aveva incontrato il Primo Ministro Albanese, primo incontro per il Premier italiano con un Paese non appartenente all'Unione europea. Ha fornito, quindi, taluni dati in ordine ai rapporti tra l'Italia e l'Albania sia in termini di scambi commerciali sia in riferimento alle numerosissime aziende italiane operanti sul territorio albanese. Ha ricordato, inoltre, il grande apporto che la magistratura e le Forze di Polizia italiana forniscono per consolidare l'apparato giudiziario e di sicurezza albanese.
La delegazione si è poi recata a Tirana, al Parlamento albanese, dove ha incontrato la Presidente, i Vice Presidenti, nonché i Presidenti delle Commissioni Esteri e Sicurezza. Gli scambi hanno sottolineato il clima di amicizia e di fraternità che sussiste tra i due popoli, la ferma volontà dell'Albania di entrare al più presto nell'Unione europea, le difficoltà geopolitiche che l'area dei Balcani si trova ad affrontare e la necessità che l'Albania non venga lasciata a se stessa rispetto, appunto, ad un progetto europeo di cui si sente parte integrante. Negli incontri, i rappresentanti del Parlamento albanese hanno poi lodato l'operato svolto nella loro terra dalla Guardia di finanza italiana, Forza di Polizia che ormai gli albanesi considerano «di casa» e alla quale rivolgono sentimenti di stima, rispetto e gratitudine.
La visita si è conclusa, quindi, con un invito a perseguire un dialogo serrato tra le istituzioni italo-albanesi, anche attraverso una futura visita presso il Parlamento italiano da parte della delegazione albanese.
Giovanni RUSSO (FDI) ringrazia il presidente Rizzo per avere promosso la visita al contingente della Guardia di Finanza in Albania e sottolinea quanto sia importante l'attività da questo svolta. Evidenzia, inoltre, che la stessa classe politica albanese ha chiesto a gran voce che l'impegno italiano possa proseguire e rimarca come, nonostante si tratti di un contingente contenuto nei numeri, esso sia fortemente motivato e sia riuscito a sviluppare capacità importanti nel contrasto soprattutto ai traffici illeciti.
Conclude ricordando che le due sponde del Mediterraneo non potranno mai essere sicure se non lo saranno contemporaneamente.
Giovanni Luca ARESTA (M5S) si unisce ai ringraziamenti al presidente per la missione davvero significativa e agli uomini e donne del contingente della Guardia di Finanza in Albania per la dedizione e l'impegno con cui ogni giorno svolgono i loro compiti.
Sottolinea come la collaborazione tra i due Paesi sia improntata a uno spirito di solidarietà ed amicizia e rimarca l'importanza di approfondire i temi della sicurezza comune.
Giuseppina OCCHIONERO (IV) ringrazia, a sua volta, per l'opportunità che è stata data di visitare il contingente della Guardia di Finanza in Albania. Si è trattato di un'esperienza interessante, utile e ricca di spunti di riflessione. Ritiene importante continuare il dialogo tra i due Paesi e si associa alle considerazioni dei colleghi ribadendo la necessità di rafforzare i rapporti bilaterali.
Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso lo svolgimento delle Comunicazioni in esame.
La seduta termina alle 13.05.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.05 alle 13.40.
ATTI DEL GOVERNO
Giovedì 2 dicembre 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.
La seduta comincia alle 13.40.
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 38/2021, relativo all'ammodernamento della rete radar costiera e dei sistemi di Maritime Situational Awareness land and sea based della Marina militare a supporto del controllo delle frontiere.
Atto n. 328.
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 25 novembre 2021.
Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che nella seduta del 25 novembre la relatrice, onorevole Tripodi, illustrando i contenuti del provvedimento, ha ritenuto utile avere alcuni chiarimenti dal rappresentante del Governo, che si è riservato di fornirli in una prossima seduta.
Il sottosegretario Giorgio MULÈ, con riferimento alle possibili variazioni del cronoprogramma dei pagamenti, precisa che l'Amministrazione si ritiene vincolata a non eccedere il costo complessivo sottoposto a parere parlamentare e che, laddove l'approfondimento tecnico amministrativo precontrattuale dovesse definire la necessità di un superamento di tale limite di spesa, si darà corso ad un nuovo decreto integrativo.
Maria TRIPODI (FI), relatore, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, la proposta di parere della relatrice.
La seduta termina alle 13.50.
RISOLUZIONI
Giovedì 2 dicembre 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.
La seduta comincia alle 13.50.
7-00719 Ferrari: Sulle possibili iniziative volte a reperire risorse per potenziare e ammodernare le basi e le infrastrutture delle Forze speciali italiane.
(Seguito discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00143).
La Commissione prosegue l'esame della risoluzione, rinviata nella seduta del 27 ottobre 2021.
Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che nella seduta del 27 ottobre il deputato Ferrari ha illustrato i contenuti della risoluzione. Successivamente, su iniziativa dei presentatori, in data 25 novembre, è stata pubblicata una nuova formulazione del testo.
Domanda, quindi, al deputato Ferrari di potere aggiungere la propria firma all'atto di indirizzo.
Salvatore DEIDDA (FDI), anche a nome del gruppo di Fratelli d'Italia, domanda di potere sottoscrivere la risoluzione.
Giovanni Luca ARESTA (M5S) domanda di potere aggiungere la firma, anche a nome dei componenti il gruppo del M5S in Commissione.
Giuseppina OCCHIONERO (IV) domanda, a sua volta, di potere aggiungere la propria firma.
Elisabetta RIPANI (CI) chiede di sottoscrivere l'atto di indirizzo anche a nome di componenti il gruppo di Coraggio Italia.
Roger DE MENECH (PD) domanda di potere aggiungere la firma dei componenti il gruppo del Partito democratico.
Maria TRIPODI (FI) condivide l'atto di indirizzo e, anche a nome del gruppo di Forza Italia, chiede di potere aggiungere la firma.
Il sottosegretario Giorgio MULÈ, osserva che le unità dipendenti dal Comando interforze per le operazioni delle forze speciali, il COFS, costituiscono il nucleo della capacità di risposta a situazioni o eventi critici che possano coinvolgere personale ed assetti nazionali.
Rileva, quindi, che accanto ai reparti inquadrati nel COFS, che costituiscono il cosiddetto «TIER 1», operano due ulteriori unità, costituenti il «TIER 2»: il 185° Reggimento Ricognizione ed Acquisizione Obiettivi «Folgore» e il 4° Reggimento alpini paracadutisti Ranger, che possono compiere, con la medesima efficacia, una parte significativa delle missioni ad esse assegnate. Si riferisce, in particolare, alle tre missioni «NATO SOF» (Direct Action, Military Assistance e Special Reconnàissance).
Aggiunge che vanno poi menzionati altri tre reparti orientati al supporto delle operazioni speciali: il 3° Reggimento elicotteri per operazioni speciali (REOS) «Aldebaran» dell'Esercito italiano, il Reparto Eli-Assalto della Marina militare e il 9° Stormo «Francesco Baracca» dell'Aeronautica militare. Per completezza d'informazione, rappresenta che il 28° Reggimento «Pavia», menzionato nell'atto di indirizzo in discussione, rientra nelle unità convenzionali di supporto generale e non, quindi, tra quelle orientate alle operazioni speciali.
Oltre alle summenzionate unità sono state, inoltre, sancite le Forze per Operazioni Speciali (FOS): si tratta di reparti convenzionali, a livello compagnia, orientati al supporto delle operazioni speciali, forniti dal 187° Reggimento paracadutisti «Folgore», dal Reggimento lagunari «Serenissima», dal 66° Reggimento «Trieste», dal 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti «Tuscania», dalla compagnia Supporto Tattico alle Operazioni Speciali (STOS) del 17° Stormo e dalla Compagnia FOS del Reggimento «San Marco».
Osserva, quindi, che la crescente instabilità, propria sia delle aree di interesse nazionale, che delle Alleanze di cui il nostro Paese fa parte, induce ad ipotizzare che il ricorso ai succitati assetti possa assumere, nel tempo, carattere di sempre maggiore regolarità.
In tale contesto, l'addestramento ed il mantenimento della necessaria prontezza operativa dei reparti in questione presuppongono la necessaria predisposizione di aree ed infrastrutture dedicate, nonché di adeguate attività di formazione. Analoghe considerazioni potrebbero essere applicate alle unità di supporto, laddove richiesto da parte del comparto.
Pertanto, ritiene opportuno, nel solco dell'attenzione che la Difesa già rivolge al settore, proseguire nell'azione di reperimento di risorse da stanziare su base pluriennale per l'ammodernamento delle infrastrutture logistiche ed operative di cui si servono le forze speciali e le unità che le supportano.
Al riguardo, nell'evidenziare che l'attuale Documento Programmatico Pluriennale prevede stanziamenti per circa 319 milioni di euro destinati all'acquisizione di mezzi e materiali per il comparto, fa presente che il Dicastero ritiene opportuna la prosecuzione del proprio impegno, ampliandone la portata alle infrastrutture necessarie alla preparazione, all'addestramento ed al mantenimento in condizioni di elevata prontezza operativa sia dei reparti che ne fanno parte, sia delle Forze a loro supporto. Si tratta, in buona sostanza, di uno sforzo già in atto, che la Difesa è pienamente consapevole di dover proseguire.
Per questi motivi, ritiene che l'impegno chiesto all'Esecutivo possa essere accolto qualora riformulato nel seguente tenore: impegna il Governo a continuare a sostenere il settore, ampliando lo sforzo, dal primo provvedimento utile, per il reperimento di risorse da destinare al potenziamento ed all'ammodernamento delle basi e delle infrastrutture necessarie alla preparazione, all'addestramento ed al mantenimento in condizioni di elevata prontezza operativa dei reparti che costituiscono la punta di lancia delle Forze armate italiane, ovvero le forze speciali e quelle orientate al loro supporto.
Di conseguenza rileva che occorre espungere: dalla terza premessa le parole «e dedicate per il cosiddetto supporto operativo per il» e le parole «ed il 28° reggimento Comunicazioni operative Pavia»; dalla settima premessa le parole «dell'unita» e, dall'ultima premessa le parole «al più presto».
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ringrazia il Governo e tutti i gruppi che hanno voluto sostenere la risoluzione. Ha contezza dello sforzo che la Difesa compie per sostenere le dotazioni strutturali e dei mezzi dei Reparti delle Forze Speciali e, pertanto, accetta le riformulazioni proposte.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, la risoluzione 8-00143 Ferrari (vedi allegato 2).
La seduta termina alle 14.05.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Giovedì 2 dicembre 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.
La seduta comincia alle 14.05.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche attraverso la trasmissione sulla web-tv della Camera dei deputati.
5-07200 Tripodi: Sulle iniziative per ridurre il disagio arrecato alla popolazione della provincia di Cosenza dal sorvolo di velivoli dell'Aeronautica militare.
Maria TRIPODI (FI) illustra l'interrogazione a sua prima firma, chiedendo chiarimenti sulle esercitazioni aeree svolte nella provincia di Cosenza.
Il sottosegretario Giorgio MULÈ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 3).
Maria TRIPODI (FI), si dichiara pienamente soddisfatta della risposta e ringrazia il rappresentante del Governo per avere dato precise spiegazioni sulle procedure adottate per lo svolgimento delle esercitazioni. Fa presente di essersi personalmente impegnata a rassicurare la popolazione locale e manifesta compiacimento per la risposta che aggiunge chiarezza.
5-07201 Aresta: Sulla soppressione del distaccamento aeroportuale di Brindisi, sede della base logistica dell'ONU.
Giovanni Luca ARESTA (M5S) illustra l'interrogazione a sua prima firma sottolineando che l'importanza del ruolo strategico svolto dal distaccamento aeroportuale di Brindisi è stata sottolineata anche nel DPP per il triennio 2018-2020, dove si evidenzia il ruolo indispensabile svolto dalla base logistica dell'ONU per il supporto integrato a favore di tutti i teatri operativi delle Nazioni Unite.
Il sottosegretario Giorgio MULÈ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 4).
Giovanni Luca ARESTA (M5S), si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta. Ribadisce che il distaccamento di Brindisi ha enormi potenzialità sul bacino del Mediterraneo e auspica che il dicastero voglia ulteriormente riflettere sulla sua soppressione, anche sotto il profilo delle conseguenze impattanti sul delicato tessuto socio-economico di Brindisi.
5-07202 Deidda: Sulle iniziative da assumere per confermare le professionalità della Sanità militare.
Salvatore DEIDDA (FDI) illustra l'interrogazione a sua prima firma, sottolineando l'attaccamento alla divisa da parte di questo personale sanitario, che merita di essere confermato.
Il sottosegretario Giorgio MULÈ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 5).
Salvatore DEIDDA (FDI), si dichiara pienamente soddisfatto della risposta fornita dal Governo.
5-07203 Ferrari: Sulle persone evacuate in Italia nell'ambito dell'operazione «Aquila Omnia-Bis».
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) illustra l'interrogazione a sua prima firma e ricorda come il gruppo della Lega sia stato il primo a sollevare il tema della situazione degli afgani che hanno collaborato con la Difesa. Domanda, quindi, dettagli sui numeri dei collaboratori afgani trasferiti in Italia con l'operazione Aquila Omnia-bis.
Il sottosegretario Giorgio MULÈ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 6).
Roberto Paolo FERRARI (LEGA), si dichiara soddisfatto della puntuale risposta.
Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire dichiara conclusa la seduta.
La seduta termina alle 14.20.
ALLEGATO 1
Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 38/2021, relativo all'ammodernamento della rete radar costiera e dei sistemi di Maritime Situational Awareness land and sea based della Marina militare a supporto del controllo delle frontiere. Atto n. 328.
PARERE APPROVATO
La IV Commissione (Difesa),
esaminato lo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 38/2021, relativo all'ammodernamento della rete radar costiera e dei sistemi di Maritime Situational Awareness land and sea based della Marina militare a supporto del controllo delle frontiere (Atto del Governo n. 328);
premesso che il programma pluriennale è relativo all'ammodernamento della rete radar costiera, soggetta oramai ad obsolescenze tecniche, e permetterà di completare il sistema di sorveglianza orientato alla tutela della sicurezza e al soccorso in mare, anche con il rinnovamento delle capacità a bordo delle unità navali al fine di estendere la copertura degli spazi di giurisdizione;
rilevato che il programma presenta una durata di 11 anni, essendo previsto l'avvio nel 2023 e la sua conclusione nel 2033, con un costo complessivo stimato di 26 milioni di euro, comprensivo del sostegno tecnico-logistico decennale, finanziati a valere sugli stanziamenti derivanti dalla ripartizione del fondo investimenti istituito dalla legge di bilancio 2019;
sottolineato che, con riferimento alla componente terrestre, i siti radar interessati saranno quelli ubicati a Favignana (TP), Lampedusa (AG), Porto Palo (SR), Sant'Andrea di Missipezza (LE), Santa Maria di Leuca (LE), Sellia Marina (CZ), Capo Spartivento (RC) e Capo Carbonara (CA);
considerato che i settori industriali principalmente interessati dal programma sono quelli della sistemistica e della sensoristica navale e terrestre nazionale, nonché dello sviluppo di software gestionali per la raccolta, l'elaborazione e la correlazione dei molteplici dati resi disponibili dai sistemi di telerilevamento;
uditi i chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo nella seduta del 2 dicembre 2021;
preso atto della valutazione favorevole espressa dalla Commissione Bilancio sui profili di carattere finanziario, nella seduta del 30 novembre 2021, dalla quale si evince che le risorse economiche occorrenti risultano effettivamente sussistenti per tutte le annualità di attuazione del programma e che l'utilizzo delle stesse non è suscettibile né di pregiudicare precedenti impegni di spesa, né di interferire con la realizzazione di ulteriori interventi già programmati a legislazione vigente;
segnalato che il programma è riportato nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023 tra le schede dei programmi di previsto avvio con il medesimo profilo programmatico degli stanziamenti descritto nel cronoprogramma dei pagamenti;
ritenuto particolarmente rilevante, al riguardo, che le imprese affidatarie del contratto valutino di realizzare la commessa, anche in riferimento alla manutenzione, attraverso gli strumenti tecnologici e di personale a loro disposizione, in modo da evitare, per quanto possibile, la creazione di ulteriori supply chain che, nel tempo, potrebbero portare a disperdere il patrimonio di conoscenze tecnologiche dell'industria nazionale operante nell'ambito della Difesa;
ritenuto, altresì, importante che nel coinvolgimento delle realtà imprenditoriali di cui sopra si tenga conto delle certificazioni in materia di qualità, ambiente, sicurezza e responsabilità sociale dalle stesse possedute, nonché della loro capacità di promuovere stabilità occupazionale del personale impiegato,
esprime
PARERE FAVOREVOLE.
ALLEGATO 2
Risoluzione n. 7-00719 Ferrari: Sulle possibili iniziative volte a reperire risorse per potenziare e ammodernare le basi e le infrastrutture delle Forze speciali italiane.
TESTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La IV Commissione,
premesso che:
le unità dipendenti dal Comando interforze per le operazioni delle forze speciali, Cofs, – ovvero il 9° Reggimento d'assalto paracadutisti «Col Moschin», il Gruppo operativo incursori del Comsubin, il 17° Stormo incursori dell'Aeronautica militare ed il Gruppo intervento speciale dei carabinieri, componenti il cosiddetto Tier 1 – costituiscono il nucleo della capacità nazionale di risposta alle crisi che coinvolgono i cittadini e gli interessi italiani ovunque vengano posti in pericolo;
sono alle dipendenze del citato Comando interforze per le operazioni delle forze speciali, COFS due ulteriori unità di Forze speciali: il 185° Reggimento ricognizione e acquisizione obiettivi Rrao RRAO «Folgore» e il 4° Reggimento alpini paracadutisti Ranger, costituenti il cosiddetto Tier 2 e in grado di condurre autonomamente l'intera gamma delle operazioni speciali previste dalla Nato;
esistono altresì unità orientate al supporto operativo alle Forze Speciali: il 3° Reggimento elicotteri per operazioni speciali Reos «Aldebaran», il Rea (Reparto Elicotteri d'Assalto) della Marina Militare, la 46a Brigata Aerea, il 9° Stormo «Francesco Baracca»;
alle unità per il supporto tattico ai reparti di Forze Speciali appartengono, inoltre: n. 1 compagnia del 187° Reggimento Paracadutisti «Folgore»; n. 1 compagnia del 1° Reggimento lagunari «Serenissima»; n. 1 compagnia aeromobile del 66° Reggimento fanteria aeromobile «Trieste»; la compagnia FOS della Brigata di Marina «San Marco»; la compagnia Supporto Tattico alle Operazioni Speciali (STOS) del 17° Stormo Incursori; n. 1 compagnia del 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti «Tuscania»;
la crescente instabilità e fluidità della situazione geopolitica nelle aree di maggior importanza per il nostro Paese e le alleanze di cui fa parte inducono a ritenere probabile l'incremento del ricorso da parte italiana alle capacità di queste forze d'élite di cui l'Italia dispone;
le modalità con le quali è stato necessario disporre l'evacuazione dei connazionali dall'Afghanistan in seguito all'improvvisa riconquista del potere da parte dei Taliban ha permesso di constatare una volta di più l'importanza di disporre di reparti ad elevatissima prontezza operativa, in grado d'intervenire con preavvisi brevissimi sui teatri più disparati per condurvi missioni ad elevato rischio;
la preparazione, l'addestramento e il mantenimento in condizioni di elevata prontezza operativa delle forze speciali esigono la predisposizione di aree ed infrastrutture dedicate, nonché la destinazione di cospicue risorse alle attività di formazione;
considerazioni analoghe si applicano ai reparti ed alle unità di supporto alle forze speciali, senza i quali le seconde potrebbero non essere nelle migliori condizioni per svolgere le missioni loro assegnate;
appare, conseguentemente, strategicamente ineludibile reperire risorse addizionali da stanziare su base pluriennale all'ammodernamento delle infrastrutture logistiche ed operative di cui si servono le forze speciali e le unità che le supportano,
impegna il Governo
a continuare a sostenere il settore, ampliando lo sforzo, dal primo provvedimento utile, per il reperimento di risorse da destinare al potenziamento ed all'ammodernamento delle basi e delle infrastrutture necessarie alla preparazione, all'addestramento ed al mantenimento in condizioni di elevata prontezza operativa dei reparti che costituiscono la punta di lancia delle Forze armate italiane, ovvero le forze speciali e quelle orientate al loro supporto.
(8-00143) «Ferrari, Andrea Crippa, Boniardi, Gobbato, Pretto, Fantuz, Piccolo, Lorenzo Fontana, Castiello, Zicchieri, Potenti, Rizzo, Deidda, Galantino, Giovanni Russo, Aresta, Del Monaco, Di Sarno, D'Uva, Frusone, Gubitosa, Iovino, Roberto Rossini, Tofalo, Occhionero, Portas, Ripani, Silli, De Menech, Enrico Borghi, Carè, Frailis, Losacco, Lotti, Pagani, Maria Tripodi, Fascina, Gregorio Fontana, Perego Di Cremnago, Vito».
ALLEGATO 3
Interrogazione n. 5-07200 Tripodi: Sulle iniziative per ridurre il disagio arrecato alla popolazione della provincia di Cosenza dal sorvolo di velivoli dell'Aeronautica militare.
TESTO DELLA RISPOSTA
In esito a quanto chiesto dall'Onorevole interrogante con l'atto di sindacato ispettivo in discussione, gli elementi di informazione acquisiti dall'Aeronautica Militare confermano l'effettuazione, nelle date citate, di attività di volo supersonica; tali attività, come peraltro anticipato dall'Onorevole in premessa dell'atto, erano state preventivamente autorizzate e pianificate in aderenza alle vigenti normative.
In generale, si evidenzia che l'attività supersonica, per le sue peculiarità, è già tendenzialmente ridotta al minimo, svolta a quote elevate e, di massima, sul mare.
Nel caso in questione, i citati velivoli hanno operato nelle previste aree dedicate e ad orari programmati, in aderenza alla specifica regolamentazione nazionale; a tal proposito, non sono stati riportati eventi di «bang sonici» involontari o al di fuori dei parametri previsti.
Va a tal riguardo precisato, per completezza d'informazione, come il fenomeno del così chiamato «bang sonico» non sia prevedibile a priori, in quanto soggetto a determinate condizioni meteorologiche e, in particolare, alla temperatura dell'ambiente in cui si opera.
In tale ottica, le quote alle quali le attività di volo vengono svolte sono preventivamente individuate, al pari delle aree geografiche, espressamente al fine di limitare, se non azzerare statisticamente, il fenomeno in parola.
Ciò doverosamente chiarito, deve essere altresì ricordato come le esercitazioni ricoprano un ruolo fondamentale per la prontezza del personale e delle unità, consentendo di poter operare efficacemente in ogni contesto, sia nazionale, che esterno.
Nel merito, va sottolineato come l'Aeronautica Militare operi nel costante rispetto delle procedure standard di volo, finalizzate a mantenere adeguato livello addestrativo e a minimizzare, nel contempo, sia l'impatto ambientale, sia i disagi di qualsiasi natura – incluso, quindi, quello sonoro – arrecati alle comunità insistenti presso le aree interessate dalle attività condotte.
ALLEGATO 4
Interrogazione n. 5-07201 Aresta: Sulla soppressione del distaccamento aeroportuale di Brindisi, sede della base logistica dell'ONU.
TESTO DELLA RISPOSTA
Il Distaccamento Aeroportuale di Brindisi (D.A.B.), nell'ambito del processo di revisione e razionalizzazione disposto dal quadro normativo vigente è stato oggetto di una rivisitazione organizzativa che, a partire dal 31 dicembre prossimo, vedrà la riconfigurazione dell'Ente, in Gruppo Supporto Brindisi, alle dipendenze del Quartier Generale del Comando delle Scuole/3A Regione Aerea.
Il Gruppo permarrà sul sedime di Brindisi e continuerà ad assicurare le principali funzioni svolte, inclusa quella di Host Nation Support in favore delle Organizzazioni Internazionali ivi dislocate.
Sostanzialmente, l'assetto futuro dell'Aeronautica Militare sul sedime di Brindisi vedrà una presenza complessiva del personale militare di poco più di 200 posizioni organiche per il personale militare e di circa 20 per quello civile. Le posizioni in sovrannumero dal punto di vista tabellare saranno gestite dalla Forza Armata nel corso del 2022.
A tal riguardo, rappresento che, nel processo di riorganizzazione in parola, sia il personale militare sia il personale civile è stato, ed è, costantemente informato in merito alla razionalizzazione in atto, sia direttamente, sia per il tramite delle organizzazioni sindacali.
Per quanto specificatamente attiene alla capacità ATOC – Air Terminal Operations Centre – è stato recentemente comunicato alle Organizzazioni Internazionali che, a decorrere dal 1° dicembre 2021, tale funzione non sarà più assicurata dal Distaccamento di Brindisi, bensì dal Comando del 36° Stormo di Gioia del Colle; ciò, anche in considerazione del coinvolgimento, già in atto, della Società Aeroporti di Puglia S.p.A. nelle attività di interesse delle citate Organizzazioni.
Resta inteso che l'Aeronautica Militare continuerà ad assicurare, con adeguato preavviso, idoneo supporto in caso di criticità o emergenza o, comunque, in situazioni di contingenza non risolvibili dalla Società responsabile della logistica dell'Aeroporto Civile di Brindisi.
ALLEGATO 5
Interrogazione n. 5-07202 Deidda: Sulle iniziative da assumere per confermare le professionalità della Sanità militare.
TESTO DELLA RISPOSTA
Nel biennio 2020/2021 le Forze Armate hanno indetto, nell'alveo della specifica normativa per il contrasto alla pandemia da COVID-19, procedure straordinarie per l'arruolamento a chiamata diretta di personale militare medico e infermieristico, con ferma eccezionale della durata di un anno, previo consenso degli interessati, fino al termine dello stato d'emergenza (31 dicembre 2021).
Il personale reclutato con tali modalità non è fornito di rapporto d'impiego, prestando servizio attivo per la sola durata della ferma contratta.
Ciò posto, in linea con quanto sottolineato dall'Onorevole interrogante, il Governo esprime il proprio riconoscimento e ringraziamento al personale delle Forze Armate per il lavoro profuso in questi anni di emergenza sanitaria, per le ottime capacità professionali sanitarie e logistiche impiegate a supporto delle attività del Servizio Sanitario Nazionale, contribuendo al buon andamento della campagna di prevenzione e vaccinale.
In tale contesto, vista la necessità di potersi avvalere ancora di queste preziose risorse, anche per il perdurante propagarsi dell'infezione da Coronavirus e, considerate le richieste pervenute dal Commissario straordinario di supportare le attività di tamponamento e tracciamento per l'organizzazione scolastica, la Difesa sostiene, in seno alla Legge di Bilancio, le iniziative parlamentari per prolungare la ferma di tali sanitari per un ulteriore anno.
Tanto chiarito, si condividono le considerazioni dell'interrogante in merito all'opportunità di non disperdere le professionalità acquisite attraverso i reclutamenti in parola.
Relativamente, infine, alla «stipula di specifici accordi con le Regioni», il Governo condivide l'auspicio di una più ampia, stabile e proficua collaborazione con la sanità pubblica, e valuterà, al contempo, le possibili misure adottabili a tal fine.
ALLEGATO 6
Interrogazione n. 5-07203 Ferrari: Sulle persone evacuate in Italia nell'ambito dell'operazione «Aquila Omnia-Bis».
TESTO DELLA RISPOSTA
Nel progressivo deteriorarsi della situazione di sicurezza in Afghanistan, conseguente all'avanzata dei talebani, il Dicastero ha adottato, sulla base delle informazioni acquisite, specifiche misure in favore dei collaboratori locali, mobilitando i primi nuclei familiari afghani in possesso del passaporto già all'inizio del mese di agosto; in particolare, ai collaboratori presenti ad Herat è stato comunicato di raggiungere, in date prestabilite, la città di Kabul per il successivo ritiro, presso l'Ambasciata, dei necessari documenti di viaggio (visto e biglietto aereo) a premessa del trasferimento in Italia. In tale contesto, la Difesa, in sinergia con gli altri Ministeri interessati, ha condotto l'operazione «Aquila Omnia», conclusasi lo scorso 27 agosto con l'evacuazione complessiva di oltre 5000 persone.
Anche a seguito dell'acquisizione del controllo dell'aeroporto di Kabul da parte delle nuove autorità afghane, la Difesa è riuscita a proseguire le operazioni di trasferimento, iniziando dai soggetti per i quali l'ordinamento nazionale già prevede specifiche categorie di visti: a titolo di esempio, gli aventi titolo al ricongiungimento familiare ovvero i titolari di permessi di soggiorno, o gli studenti iscritti presso i nostri atenei.
La Difesa ha dunque dato avvio all'operazione «Aquila Omnia-bis» finalizzata al trasferimento, attraverso voli commerciali per l'Italia, di tutto il personale – ex collaboratori del contingente italiano con rispettive famiglie – che è riuscito a raggiungere i Paesi limitrofi ovvero che è in possesso della documentazione idonea a lasciare l'Afghanistan.
Più nello specifico sono oggetto dell'Operazione, attualmente in corso d'opera, i cittadini afghani ex-collaboratori delle Forze Armate Italiane, o comunque delle nostre Istituzioni, ed i relativi familiari.
Al momento, nell'ambito della citata Operazione, il cui obiettivo è il trasferimento in Italia di circa 500 persone, sono stati trasferiti 13 cittadini afghani (ivi inclusa la bambina venuta alla luce nei giorni scorsi presso l'Ospedale «GRASSI» di Ostia).
Tale personale, al termine del previsto periodo di isolamento/quarantena sanitaria presso le strutture alloggiative militari appositamente individuate, verrà inserito nel programma «Sistema di Accoglienza e Integrazione» (SAI) a cura del Ministero dell'interno.