XIV Commissione
Politiche dell'Unione europea
Politiche dell'Unione europea (XIV)
Commissione XIV (Unione europea)
Comm. XIV
Modifiche al testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e altre disposizioni in materia di status e funzioni degli amministratori locali, di semplificazione dell'attività amministrativa e di finanza locale. Nuovo testo C. 1356 Pella e abb. (Parere alle Commissioni I e V) (Esame e conclusione – Nulla osta) ... 109
SEDE CONSULTIVA
Giovedì 4 novembre 2021. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.
La seduta comincia alle 12.10.
Modifiche al testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e altre disposizioni in materia di status e funzioni degli amministratori locali, di semplificazione dell'attività amministrativa e di finanza locale.
Nuovo testo C. 1356 Pella e abb.
(Parere alle Commissioni I e V).
(Esame e conclusione – Nulla osta).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.
Alessandro BATTILOCCHIO (FI), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata a esaminare, ai fini del parere da rendere alle Commissioni I e V, la proposta di legge in titolo, recante disposizioni in materia di status e funzioni degli amministratori locali, di semplificazione dell'attività amministrativa e di finanza locale, nel testo risultante dalle modifiche apportate nel corso dell'esame in sede referente.
Nel segnalare preliminarmente che il provvedimento in esame, nel testo emendato dalle Commissioni di merito, non presenta profili di particolare interesse per la Commissione, ricorda che l'articolo 1, novellando l'articolo 3, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, in materia di inconferibilità di incarichi in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione, estende agli enti di diritto privato in controllo pubblico il divieto, attualmente previsto per le amministrazioni statali, regionali e locali, di conferire incarichi amministrativi di vertice in caso di condanna, anche con sentenza non passata in giudicato, per i predetti reati.
L'articolo 2, novellando l'articolo 196, comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (TUEL), esclude, a fini di semplificazione, gli enti locali con popolazione al di sotto di 5000 abitanti dall'obbligo di applicare le disposizioni del medesimo TUEL in materia di controllo di gestione. Ricorda che il controllo di gestione è la procedura diretta a verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati e, attraverso l'analisi delle risorse acquisite e della comparazione tra i costi e la quantità e qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell'organizzazione dell'ente, l'efficacia, l'efficienza ed il livello di economicità nell'attività di realizzazione dei predetti obiettivi.
L'articolo 3, modificando l'articolo 51 del TUEL e sopprimendo l'articolo 1, comma 138 della legge 7 aprile 2014, eleva da 3000 a 5000 abitanti la dimensione demografica dei comuni per i quali si applica il limite di 3 mandati consecutivi per i sindaci, specificando inoltre che i vincoli in materia di rieleggibilità si estendono alla non ricandidabilità.
Stante la già richiamata assenza di profili di precipuo interesse per la Commissione nelle disposizioni sopra descritte, propone di esprimere un parere di nulla osta.
Marco MAGGIONI (LEGA) nel preannunciare il voto favorevole alla proposta di parere, esprime apprezzamento per il provvedimento in esame, volto a introdurre alcune semplificazioni nella complessa attività di sindaci e amministratori dei comuni di piccole o medie dimensioni. Ricorda in proposito la difficoltà, riscontrata anche nell'ultima tornata elettorale per le elezioni amministrative, nel trovare persone disponibili a candidarsi, difficoltà dovuta a diversi fattori dissuasivi, fra i quali ricorda l'elevato carico di lavoro che rende difficile conciliare la vita privata e i doveri d'ufficio, gli elevati rischi di cui si fa carico chi assume la responsabilità di incarichi pubblici nelle amministrazioni locali, nonché la scarsa reputazione associata a tali incarichi, cui la vulgata attribuisce intenti mossi più da convenienza privata che da spirito di servizio. Preannuncia quindi il voto favorevole sulla proposta di nulla osta formulata dal relatore.
La Commissione approva la proposta di nulla osta formulata dal relatore.
La seduta termina alle 12.20.
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
Giovedì 4 novembre 2021. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.
La seduta comincia alle 12.20.
Sulla riunione dei presidenti COSAC svoltasi il 19 luglio 2021.
Sergio BATTELLI, presidente, ricorda che lo scorso 19 luglio ha partecipato, in videoconferenza, alla riunione dei presidenti COSAC, in merito alla quale ha predisposto una relazione (vedi allegato).
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle 12.25.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.25 alle 12.35.
ALLEGATO
Sulla riunione dei presidenti COSAC svoltasi il 19 luglio 2021.
RELAZIONE DEL PRESIDENTE, ON. SERGIO BATTELLI
La riunione, divisa in due sessioni, è stata l'occasione per affrontare le tematiche relative alle priorità della Presidenza slovena dell'Unione e alla cibersicurezza nell'UE.
Nell'ambito della I sessione il dibattito è stato introdotto dal Ministro per gli affari esteri, Anže LOGAR, il quale ha illustrato le quattro priorità del programma della Presidenza slovena: 1. facilitare la ripresa e rafforzare l'autonomia strategica e la resilienza dell'UE; 2. riflettere sul futuro dell'Europa; 3. rafforzare lo stato di diritto e i valori europei; 4. aumentare la sicurezza e la stabilità nel vicinato europeo. Il Ministro ha segnalato i principali dossier oggetto di negoziato nel corso del semestre tra i quali gli atti europei nel settore digitale (in primis la legge sui mercati digitali e la legge sui servizi digitali), il pacchetto «Pronti per il 55 per cento», le proposte riguardanti il tema della cibersicurezza. Sul fronte delle relazioni con il vicinato, particolare importanza è stata attribuita, in linea con le priorità, ai rapporti con i Balcani occidentali, tenuto conto del summit che si è svolto il 6 ottobre in Slovenia.
Durante il dibattito sono intervenuti ventuno rappresentanti dei Parlamenti nazionali, che hanno espresso il loro supporto alle priorità del semestre di presidenza portoghese. È stata sottolineata l'importanza della Conferenza sul futuro dell'Europa e del processo di allargamento ai Balcani occidentali. Quanto alla migrazione, è stata rilevata la necessità di un'azione dell'UE.
La II sessione è stata invece dedicata alla cibersicurezza nell'UE. La conferenza è stata introdotta dal Commissario europeo per il mercato interno, Thierry BRETON il quale, ricordando l'incremento del numero di ciberattacchi, ha in primo luogo rilevato la necessità di proteggere le infrastrutture critiche e di rendere l'Europa più pronta a reagire contro i ciberattacchi. In tale ambito, si inserisce la proposta della Commissione europea di rivedere la direttiva in materia di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (NIS) e di costituire un'unità congiunta per il ciberspazio che avrebbe la funzione di piattaforma virtuale e fisica per la cooperazione fra le varie comunità di cibersicurezza all'interno dell'Ue, con particolare attenzione al coordinamento tecnico e operativo volto a contrastare gravi minacce e incidenti informatici di natura transfrontaliera.
Successivamente è intervento il Ministro della difesa della Slovenia, Matej TONIN, che, oltre a esprimere apprezzamento per le proposte presentate dalla Commissione europea nell'ambito della cibersicurezza, ha segnalato l'importanza di investimenti in moderne tecnologie e ciberdifesa, nonché di promuovere la cooperazione non solo sul fronte civile e militare, ma anche con le altre organizzazioni internazionali, specialmente la NATO.
Il Direttore esecutivo dell'Agenzia europea per la cibersicurezza (ENISA), Juhan LEPASSAAR, ha osservato che la revisione della direttiva NIS offre l'opportunità per rafforzare la prevenzione e il contrasto dei ciberattacchi ampliando le entità e i settori coinvolti. I Piani per la ripresa e la resilienza offrono, inoltre nuove opportunità di investimento nell'ambito della cibersicurezza. Discutendo del ruolo dell'agenzia, ha inoltre posto l'accento sulla necessità di competenze, ricerca e innovazione, nonché della cooperazione tra i centri di coordinamento nazionali.
Nel corso del dibattito, sono intervenuti sedici parlamentari, molti dei quali hanno segnalato il numero crescente di ciberattacchi specie durante la pandemia, attacchi che si sono accompagnati a un'intensificazione del cybercrime. In sede di replica, il direttore dell'ENISA ha auspicato che la nuova normativa europea in materia di cibersicurezza e l'operatività dell'unità congiunta per il ciberspazio possano aumentare la consapevolezza anche delle imprese nei confronti dell'importanza cruciale della cibersicurezza. Ha poi confermato che tra il 2019 e il 2020 si è registrato un aumento del 72 per cento del numero degli attacchi.
La collega francese Sabine THYLLAYE ha rilevato la necessità di focalizzare l'attenzione sul settore dello spazio, mentre il collega tedesco Gunther KRICHBAUM ha segnalato che sulla questione dello spionaggio industriale, particolarmente rilevante per la Germania, appare opportuna una cooperazione con gli Stati uniti.
Diversi parlamentari hanno dato conto delle varie situazioni esistenti a livello nazionale con riguardo alla cibersicurezza.
Nel fare presente che la cibersicurezza e la ciberresilienza assumono una rilevanza prioritaria in questo momento storico, ho sottolineato che appare ineludibile il rafforzamento dei presidi a tutela degli interessi più delicati, considerato che il numero dei ciberattacchi è in preoccupante aumento. Il crescente utilizzo dei dispositivi informatici durante la pandemia e il processo di trasformazione digitale in corso, attraverso l'attuazione dei Piani nazionali per la ripresa e la resilienza, implicano un'accresciuta esposizione ad attacchi cibernetici cui sono connessi nuovi rischi, come quello di introdurre vulnerabilità strutturali all'interno di servizi e funzioni essenziali dello Stato. Ho pertanto auspicato che le recenti proposte della Commissione europea sulla sicurezza delle reti e sulla protezione dei cosiddetti soggetti critici siano approvate al più presto. Ho sottolineato che nel settore del digitale la politica dell'UE dovrebbe perseguire il giusto equilibrio tra bisogno di sicurezza, secondo il principio che tutto quello che è illecito off-line lo debba essere anche on-line, e il rispetto necessario dei diritti fondamentali maggiormente coinvolti nell'ecosistema digitale. Ho segnalato infine che il tema della sicurezza cibernetica è centrale anche in Italia, ricordando la ridefinizione dell'architettura nazionale della cibersicurezza, attraverso l'istituzione della nuova Agenzia nazionale che svolge, tra l'altro, importanti funzioni di collegamento e di cooperazione con gli altri Stati membri.