XIII Commissione
Agricoltura
Agricoltura (XIII)
Commissione XIII (Agricoltura)
Comm. XIII
Sulla pubblicità dei lavori ... 63
5-05727 Suriano: Sui criteri di ripartizione delle risorse del Feasr nel periodo transitorio 2021-2022 e iniziative del Governo per la riduzione del gap infrastrutturale e produttivo delle regioni del Mezzogiorno ... 63
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 66
5-06475 Incerti: Sul funzionamento della Commissione unica nazionale suini ... 64
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 67
5-06581 Gallinella: Iniziative del Governo per promuovere il patrimonio agricolo e agroalimentare ... 64
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 69
Sulla pubblicità dei lavori ... 64
DL 103/2021: Misure urgenti per la tutela delle vie d'acqua di interesse culturale e per la salvaguardia di Venezia, nonché disposizioni urgenti per la tutela del lavoro. C. 3257 Governo, approvato dal Senato (Parere alle Commissioni IX e XI) (Esame e rinvio) ... 64
INTERROGAZIONI
Martedì 7 settembre 2021. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio.
La seduta comincia alle 10.30.
Sulla pubblicità dei lavori.
Filippo GALLINELLA, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
5-05727 Suriano: Sui criteri di ripartizione delle risorse del Feasr nel periodo transitorio 2021-2022 e iniziative del Governo per la riduzione del gap infrastrutturale e produttivo delle regioni del Mezzogiorno.
Il sottosegretario Gian Marco CENTINAIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Simona SURIANO (MISTO), replicando, prende atto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, apprezzando l'attenzione per le criticità esposte nell'interrogazione a sua prima firma ed evidenziando come da tempo il Mezzogiorno sia impegnato al fine di valorizzare l'agricoltura biologica, non intensiva e sostenibile.
Auspica, quindi, che nella ripartizione dei fondi europei relativi alla prossima programmazione si adottino criteri rispettosi degli obiettivi della PAC e di Agenda 2030. al fine di ridurre il divario infrastrutturale e produttivo delle regioni del Mezzogiorno.
5-06475 Incerti: Sul funzionamento della Commissione unica nazionale suini.
Il sottosegretario Gian Marco CENTINAIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Antonella INCERTI (PD) replicando, si dichiara soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo e degli strumenti messi in campo al fine di risolvere le criticità relative al funzionamento della Commissione, a cominciare dalla convocazione del tavolo di tutte le parti interessate. Evidenzia come quello della filiera suinicola sia un settore in stallo e da tempo in crisi, che necessita di interventi tempestivi a tutela della produttività delle aziende, con riferimento sia ai produttori che ai macellatori.
5-06581 Gallinella: Iniziative del Governo per promuovere il patrimonio agricolo e agroalimentare.
Il sottosegretario Gian Marco CENTINAIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Filippo GALLINELLA, presidente, replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo.
Dichiara, quindi, concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 10.50.
SEDE CONSULTIVA
Martedì 7 settembre 2021. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA.
La seduta comincia alle 11.10.
Sulla pubblicità dei lavori.
Filippo GALLINELLA, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
DL 103/2021: Misure urgenti per la tutela delle vie d'acqua di interesse culturale e per la salvaguardia di Venezia, nonché disposizioni urgenti per la tutela del lavoro.
C. 3257 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni IX e XI).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Filippo GALLINELLA, presidente e relatore, informa che le Commissioni di merito intendono votare il mandato al relatore nella seduta di mercoledì 8 settembre prossimo.
La Commissione dovrà pertanto esprimere il parere di competenza nella seduta già prevista per la giornata di domani.
In sostituzione del relatore, impossibilitato ad intervenire alla seduta odierna, riferisce che il testo trasmesso dal Senato, che ha apportato notevoli modifiche all'articolato, si compone attualmente di otto articoli.
In particolare, l'articolo 1 reca misure urgenti per la tutela delle vie d'acqua di interesse culturale e dichiarazione di monumento nazionale delle vie urbane d'acqua di Venezia.
L'articolo 2 (commi 1-4-ter e 5) individua un commissario straordinario, nella persona del Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, per la realizzazione degli interventi necessari in ragione del divieto di transito delle grandi navi nelle zone sensibili della laguna individuate all'articolo 1. Tale articolo prevede, inoltre, interventi in favore della laguna di Venezia (comma 4-quater).
L'articolo 2-bis e introduce un credito di imposta in favore delle attività di trasporto passeggeri con navi minori in acque lagunari.
L'articolo 3 (commi da 1 a 4) reca disposizioni relative ai trattamenti di integrazione salariale con causale COVID-19 per alcune imprese, nonché disposizioni concernenti la società ILVA S.p.A. e la produzione di preridotto (comma 4-bis).
L'articolo 3-bis reca disposizioni concernenti i servizi di supporto per la ricollocazione professionale in favore di alcuni lavoratori, mentre l'articolo 4 prevede sgravi contributivi per alcune società in procedura fallimentare o in amministrazione straordinaria.
Infine, l'articolo 5 reca la copertura finanziaria e l'articolo 6 reca disposizioni sull'entrata in vigore del provvedimento.
Con specifico riferimento agli ambiti di competenza della XIII Commissione, rileva l'articolo 3-ter, introdotto al Senato, che modifica retroattivamente la disciplina transitoria sugli accordi provinciali di riallineamento retributivo nel settore agricolo e sui relativi accordi aziendali di recepimento.
L'intervento, in primo luogo, è destinato (comma 1) a far salvi gli effetti degli accordi aziendali di recepimento che, riguardo al profilo della rappresentatività del datore di lavoro, pur non essendo stati sottoscritti anche da quest'ultimo, siano stati sottoscritti dall'associazione imprenditoriale alla quale sia iscritto il medesimo datore (purché la medesima sia anche firmataria dell'accordo provinciale). In secondo luogo, si consente, con effetto retroattivo, che i medesimi accordi aziendali, purché sottoscritti entro il termine vigente del 17 ottobre 2001, potessero prevedere inizialmente anche un periodo parziale di riallineamento, con successiva integrazione da parte di un accordo sottoscritto prima dell'entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto (comma 2). Resta fermo che gli accordi provinciali in oggetto potessero consentire diverse modulazioni di recepimento da parte degli accordi aziendali o anche demandare a questi ultimi la definizione del programma di riallineamento, purché gli accordi aziendali fossero o siano sottoscritti (entro la suddetta data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto) dalle stesse parti firmatarie dell'accordo provinciale.
Le summenzionate modifiche retroattive sono operate mediante l'adozione di norme di interpretazione autentica dell'articolo 10 della L. 29 ottobre 2016, n. 199.
Si specifica inoltre che il regime sanzionatorio si applica esclusivamente con riferimento a eventuali periodi non coperti dagli accordi aziendali di recepimento (comma 3). Si ricorda che tale regime sanzionatorio concerne il mancato versamento della contribuzione previdenziale ed assistenziale in base all'imponibile contributivo minimo, corrispondente ai valori retributivi previsti dai contratti collettivi; tali valori possono essere oggetto di deroga in base alle norme transitorie in oggetto ed agli accordi che su di esse si basino.
Agli oneri derivanti dal presente articolo, quantificati in 0,9 milioni di euro, per il 2021, in termini di saldo netto da finanziare e in 1,3 milioni, sempre per il 2021, in termini di fabbisogno di cassa e di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni, si provvede mediante riduzione, nella suddetta misura di 1,3 milioni per il 2021, del Fondo sociale per occupazione e formazione (comma 4).
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.
La seduta termina alle 11.15.
ALLEGATO 1
5-05727 Suriano: Sui criteri di ripartizione delle risorse del Feasr nel periodo transitorio 2021-2022 e iniziative del Governo per la riduzione del gap infrastrutturale e produttivo delle regioni del Mezzogiorno
TESTO DELLA RISPOSTA
Signor Presidente, onorevoli Senatori,
riguardo alla tematica rappresentata, concernente le modalità di ripartizione dei FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) destinati alle Regioni e Province autonome per il periodo transitorio 2021 e 2022, è opportuno riesaminare brevemente ciò che è accaduto negli ultimi mesi.
Da un lato, 6 regioni del Centro-Sud, richiedevano l'applicazione dei criteri storici, dall'altro, 13 regioni e 2 province autonome del Centro-Nord, chiedevano di applicare nuovi criteri, cosiddetti oggettivi, sulla base di un accordo del gennaio 2014, che stabiliva che l'applicazione dei criteri storici doveva valere esclusivamente per l'ultima programmazione 2014-2020.
Purtroppo, però, non si è riusciti a trovare un'intesa in Conferenza Stato-Regioni.
Come previsto dalla pertinente normativa, il Ministro ha portato la questione all'attenzione del Consiglio dei ministri, che, nella riunione del 17 giugno 2021, ha approvato, con delibera, il riparto del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEARS), relativo agli anni 2021 e 2022, in sostituzione della Conferenza Stato-Regioni.
Al fine di garantire il riequilibrio finanziario, a seguito del riparto delle risorse relative al FEASR per il biennio 2021 e 2022, nella stessa riunione è stato approvato il decreto-legge che istituisce un Fondo compensativo a tutela di quelle Regioni che, nel nuovo criterio di riparto, hanno meno fondi.
Pertanto, sono stati aggiunti circa 92,7 milioni di euro alle risorse FEASR già stabilite per le Regioni e le Province autonome, e pari complessivamente ad oltre 3 miliardi di euro, quale quota di cofinanziamento nazionale.
Vengono così superati i criteri storici, come sancito dalla Conferenza delle Regioni nel 2014, al termine del settennato, senza arrecare alcuna perdita per le Regioni del Sud.
Resta confermata la proposta di riparto del Ministero delle Politiche agricole che prevede, nel primo anno, il 2021, il 90 per cento dei criteri storici e il 10 per cento dei criteri oggettivi; il secondo anno, invece, il 70 per cento di criteri storici e il 30 per cento di criteri oggettivi.
Nello specifico, le assegnazioni al Fondo tra le Regioni, interessate al decreto-legge, sono così ripartite: Basilicata 5.631.737,89 euro; Calabria 1.398.759,55 euro; Campania 40.165.463,37 euro; Sicilia 26.449.625,25 euro; Umbria 19.071.869,23 euro per un Totale di 92.717.455,29 euro.
Con riferimento alla questione relativa alla riduzione del gap infrastrutturale e produttivo delle Regioni del Mezzogiorno, questo Ministero ha ottenuto, nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), l'inserimento di specifiche misure tese a favorire la transizione verde e digitale, attraverso il sostegno di investimenti finalizzati a migliorare la sostenibilità della produzione primaria e delle filiere agroalimentari, ittiche e forestali; l'efficientamento energetico e del sistema irriguo; il contrasto al dissesto idrogeologico; la produzione di energia rinnovabile; la digitalizzazione e l'innovazione dell'agricoltura e delle aree rurali.
Tra le misure previste, assume particolare importanza la misura M2C1, destinata alla voce «Agricoltura sostenibile», con una dotazione complessiva di circa 3 miliardi di euro con rilevanti ricadute sugli investimenti per le Regioni del Mezzogiorno.
Infine segnalo che la misura M2C4, relativa al progetto «Agrosistema irriguo», prevede una dotazione di 880 milioni di euro, di cui il 30 per cento destinati alle Regioni del Sud.
ALLEGATO 2
5-06475 Incerti: Sul funzionamento della Commissione unica nazionale suini
TESTO DELLA RISPOSTA
Signor Presidente, onorevoli deputati,
rilevo in premessa che la nostra Amministrazione è ben consapevole della strategicità della filiera suinicola nazionale, come dimostrano le risorse messe a disposizione per il settore con il decreto concernente la «Istituzione del Fondo nazionale per la suinicoltura», del 7 aprile 2020, adottato in attuazione dell'articolo 11-bis del decreto-legge n. 27 del 29 marzo 2019.
Con tale provvedimento sono stati riservati importanti fondi mirati a garantire interventi specifici per fronteggiare la perdita di reddito degli allevatori di suini e garantire nel contempo la massima trasparenza nella determinazione dei prezzi indicativi delle Commissioni Uniche Nazionali del settore suinicolo italiano.
Per quanto riguarda il rafforzamento delle CUN, abbiamo avviato un'attività di potenziamento degli strumenti informativi messi a disposizione delle Commissioni Uniche Nazionali del settore suinicolo e degli operatori della filiera.
Nella prima riunione informale del Tavolo dati CUN, tenutasi a gennaio 2020 e nei successivi incontri e contatti, svolti con enti ed associazioni detentori o produttori di dati sul settore suinicolo (ANAS, ASSICA, CREFIS, IFCQ, ISMEA, ISTAT), è stato possibile procedere alla raccolta e al monitoraggio di nuove fonti di dati per potenziare le notizie contenute nei report informativi settimanali e nel portale listinicun.it ed è stato possibile individuare nuove modalità di analisi.
Attraverso tale attività si è giunti alla costruzione di un nuovo modello di report informativo per i lavori settimanali delle CUN Suini da macello; parallelamente è stato realizzato un report sul settore suinicolo, volto a mettere a disposizione degli operatori della filiera un'analisi del mercato suinicolo nel 2019 e uno specifico approfondimento sull'impatto della pandemia di COVID-19 sulla filiera suinicola nella prima parte del 2020.
Sulla base delle attività iniziate nel 2020 sul comparto dei suini da macello, il nostro Ministero, in collaborazione con il gestore BMTI, nel 2021 ha programmato di estendere l'attività di potenziamento dei dati e delle elaborazioni agli altri comparti del settore suinicolo, con l'obiettivo di costruire, per ogni CUN un nuovo modello di report informativo.
I modelli realizzati saranno presentati al Tavolo Dati CUN.
Aggiungo, inoltre che, riguardo agli strumenti informativi, da mettere a disposizione degli operatori della filiera suinicola, oltre alla realizzazione del citato report sul settore suinicolo, realizzeremo un nuovo applicativo per dispositivi mobili che consenta di consultare tempestivamente i dati sui prezzi rilevati dalle Commissioni Uniche Nazionali.
Inoltre, verranno avviati i lavori per l'aggiornamento dell'equazione di stima per la carne magra della carcassa suina.
Infine, per quanto riguarda la richiesta specifica dell'Onorevole interrogante, relativa al funzionamento della Commissione Unica Nazionale Suini da macello, preciso che la nostra Amministrazione ha sempre supportato la filiera suinicola e in particolare, in questo ultimo anno, assicurando il funzionamento delle Commissioni Uniche Nazionali (CUN) del settore suinicolo, con particolare riferimento alla formulazione delle tendenze di mercato e dei relativi prezzi indicativi della CUN suini da macello.
In tale direzione, negli ultimi mesi, ci siamo impegnati per trovare un accordo sulle proposte di modifica e di integrazione al regolamento di funzionamento di quest'ultima CUN, che riveste un ruolo di cruciale importanza per il settore dell'allevamento e della macellazione.
In merito alle criticità, dovute alle opposte posizioni delle parti in causa e riscontrate in seno alla CUN suini da macello, evidenzio che abbiamo convocato quattro riunioni tra la parte acquirente e quella venditrice, per individuare una possibile mediazione e proporre modifiche e integrazioni al Regolamento di funzionamento.
Da ultimo informo che nel mese di agosto abbiamo convocato il Tavolo suinicolo nazionale che ha favorito il rientro dei macelli nella Commissione e a breve termine è prevista la ripresa dei lavori tecnici con le parti per la modifica del regolamento della CUN, al fine di migliorarne il funzionamento e garantire la continuità della trasparenza del mercato.
ALLEGATO 3
5-06581 Gallinella: Iniziative del Governo per promuovere il patrimonio agricolo e agroalimentare.
TESTO DELLA RISPOSTA
Signor Presidente, onorevoli deputati,
come noto, i percorsi di riconoscimento degli elementi del patrimonio culturale immateriale denominati «Dieta Mediterranea» (2012), «La pratica agricola tradizionale della coltivazione della vite ad alberello della comunità di Pantelleria» (2014), «L'Arte del Pizzaiuolo Napoletano» (2017), «L'arte dei muretti a secco» (2018), «La Transumanza», «Il movimento stagionale del bestiame lungo gli antichi tratturi nel Mediterraneo e nelle Alpi» (2019), iscritti nella Lista Rappresentativa della Convenzione UNESCO 2003, sono stati assegnati da parte CNIU al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali che è ormai impegnato da tempo a realizzare ogni utile iniziativa volta a dare piena esecuzione alla Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO secondo quanto stabilito dall'articolo 11 della stessa Convenzione.
Con riferimento alle iniziative inerenti la Dieta mediterranea è prevista una road map di azioni da realizzare di intesa con il CREA. Gli eventi, le tematiche trattate e le attività formative si inseriscono nell'Agenda Food 2030 – sfide per una dieta sostenibile (Food 2030 – Future-proofing our food systems through research and innovation). Si tratta di progetti intesi a far conoscere i principi della Dieta mediterranea in tutti i suoi aspetti, come volano per operare la transizione dei sistemi produttivi agroalimentari entro l'Europa del Green Deal.
La salvaguardia della sicurezza alimentare e nutrizionale nel lungo periodo richiede infatti la trasformazione di tali sistemi in modo da coniugare in un percorso unico nutrizione, salute, benessere e sostenibilità.
Tra le azioni intraprese per la salvaguardia della pratica della «vite ad alberello» si segnalano i progetti di ristrutturazione di terrazzi abbandonati per rivitalizzare tale usanza nelle zone abbandonate a causa della mancanza di manutenzione dei muri in pietra e l'iniziativa «Adotta un alberello» finalizzata a rappresentare la vite quale vettrice di trasmissione e conservazione della storia della comunità locale e della pratica stessa.
Il nostro Paese e in particolare questa Amministrazione continueranno ad adottare tutte le iniziative e le misure, anche in via di autotutela, affinché l'elemento della «vite ad alberello», ora non più patrimonio italiano ma dell'intera umanità, seguiti ad essere coltivato in maniera economicamente sostenibile.
Evidenzio, inoltre, che il coordinamento tecnico-istituzionale del percorso di riconoscimento dell'elemento «Cerca e cavatura del tartufo in Italia: pratiche e conoscenze tradizionali», in valutazione internazionale per l'anno corrente 2021, per l'eventuale iscrizione nella Lista Rappresentativa della Convenzione UNESCO 2003, è seguito dall'Ufficio UNESCO del Segretario Generale del Ministero della cultura.
Rilevo, poi, che, sulla base di quanto segnalato dallo stesso Ministero della cultura – Servizio II – Ufficio UNESCO del Segretariato Generale, le misure finanziarie e di sostegno a favore degli elementi iscritti nelle Liste UNESCO della Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale per interventi, sono previste dalla legge 20 febbraio 2006, n. 77, recante «Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di interesse culturale paesaggistico, e ambientale inseriti nella lista del patrimonio mondiale posti sotto la tutela dell'UNESCO».
In particolare ai sensi dell'articolo 4 comma 1 della citata legge, sono finanziati interventi rivolti:
allo studio delle specifiche problematiche culturali, artistiche, storiche, ambientali scientifiche tecniche relative ai siti e agli elementi italiani UNESCO, ivi compresa l'elaborazione dei piani di gestione;
alla promozione, tutela e valorizzazione dei siti e degli elementi italiani UNESCO, alla diffusione della loro conoscenza e alla loro riqualificazione; nell'ambito delle istituzioni scolastiche, la valorizzazione è attuata anche attraverso il sostegno ai viaggi di istruzione e alle attività culturali delle scuole.
Il Ministero della cultura nell'ambito della convenzione con la RAI ha, inoltre, avviato iniziative di comunicazione divulgazione a livello nazionale ed internazionale dei valori dei Siti ed Elementi italiani riconosciuti dall'UNESCO attraverso la realizzazione di «mini-doc» messi in onda sui canali nazionali della Rai ed i documentari che sono programmati sul canale Rai Storia e disponibili sulla piattaforma Rai Play.
Il MiC, inoltre, informa che, la possibilità di realizzare ulteriori iniziative e progetti per la diffusione della conoscenza dei beni riconosciuti dall'UNESCO, eventualmente, anche attraverso l'utilizzo di nuove tecnologie programmi di realtà aumentata, è attualmente allo studio del servizio II – Ufficio UNESCO del Segretariato Generale.