VII Commissione

Cultura, scienza e istruzione

Cultura, scienza e istruzione (VII)

Commissione VII (Cultura)

Comm. VII

Cultura, scienza e istruzione (VII)
SOMMARIO
Mercoledì 16 giugno 2021

RISOLUZIONI:

7-00423 Vacca, 7-00550 Lattanzio, 7-00552 Belotti, 7-00553 Piccoli Nardelli, 7-00557 Mollicone e 7-00558 Aprea: Sulla riproduzione digitale dei beni culturali (Seguito della discussione congiunta e conclusione – Revoca dell'abbinamento della risoluzione n. 7-00550 Lattanzio – Approvazione della risoluzione n. 8-00126) ... 58

ALLEGATO (Risoluzione approvata) ... 62

SEDE CONSULTIVA:

DL 73/2021: Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali. C. 3132 Governo (Parere alla V Commissione) (Seguito dell'esame e rinvio) ... 60

VII Commissione - Resoconto di mercoledì 16 giugno 2021

RISOLUZIONI

  Mercoledì 16 giugno 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la cultura, Lucia Borgonzoni.

  La seduta comincia alle 13.35.

7-00423 Vacca, 7-00550 Lattanzio, 7-00552 Belotti, 7-00553 Piccoli Nardelli, 7-00557 Mollicone e 7-00558 Aprea: Sulla riproduzione digitale dei beni culturali.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Revoca dell'abbinamento della risoluzione n. 7-00550 Lattanzio – Approvazione della risoluzione n. 8-00126).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni.

  Vittoria CASA, presidente, avverte che, su richiesta del deputato Lattanzio, concorde l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la discussione della risoluzione a sua prima firma n. 7-00550 avrà luogo disgiuntamente da quella delle altre risoluzioni in titolo, in quanto tale risoluzione verte su un ambito materiale non del tutto coincidente con quello delle altre risoluzioni.

  La Commissione prende atto.

  Vittoria CASA, presidente, ricorda che la discussione delle risoluzioni in titolo è iniziata il 6 ottobre scorso; è proseguita a novembre con alcune audizioni informali di soggetti selezionati; da ultimo, il deputato Vacca si era incaricato di lavorare ad un possibile testo unitario e condiviso.

  Gianluca VACCA (M5S), dopo aver ricordato che i numerosi impegni della Commissione hanno reso difficoltoso nei mesi passati riprendere la discussione delle risoluzioni, riferisce di aver elaborato una proposta di risoluzione unitaria (vedi allegato) che tiene conto delle istanze contenute nelle diverse risoluzioni in discussione e che è frutto, altresì, della proficua collaborazione con il Governo. Illustra quindi la proposta di risoluzione, soffermandosi in particolare sugli impegni rivolti al Governo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) ringrazia il deputato Vacca per essere riuscito nel difficile compito di armonizzare i contenuti delle diverse risoluzioni: ritiene che il testo proposto sia condivisibile per la buona sintesi raggiunta delle diverse posizioni. Sottolinea quindi la delicatezza del tema della risoluzione, che ha lo scopo di realizzare un duplice obiettivo: quello di favorire la diffusione e la fruizione della cultura nel modo più ampio possibile e, allo stesso tempo, quello di garantire uniformità di indirizzo e di attuazione delle norme. In questo senso assume particolare rilevanza, a suo avviso, il concetto di «libertà di panorama temperata» quale forma di eccezione nell'ambito della normativa a tutela del diritto d'autore, prevista dalla risoluzione che incide in modo positivo sulle molteplici realtà del patrimonio culturale italiana.
  In conclusione, apprezzando i contenuti della proposta di risoluzione unitaria elaborata dal deputato Vacca, preannuncia il voto favorevole.

  Federico MOLLICONE (FDI) ritiene che il testo proposto dal deputato Vacca rappresenti una buona sintesi delle varie posizioni sul tema: un tema di estrema attualità che concerne sia la libertà di espressione artistica, sia la tutela del diritto di autore. La risoluzione si prefigge di rendere finalmente possibile la piena valorizzazione delle nuove tecnologie digitali nell'ambito del patrimonio museale e archeologico. Il testo recepisce anche premesse e impegni contenuti nella risoluzione presentata dal suo gruppo, soprattutto per ciò che concerne il libero uso di immagini di beni non coperti da diritti d'autore. Ritiene che l'approvazione della risoluzione dimostri la capacità del Parlamento di stare sull'attualità e di leggere con nuove chiavi di lettura temi complessi. Ricorda peraltro che altri problemi, anch'essi toccati dalla sua risoluzione 7-00557 restano aperti ed esprime l'auspicio che il Governo ponga l'attenzione quanto prima anche ad essi, per affrontarli e risolverli.

  Valentina APREA (FI), premesso di riconoscersi nella proposta di risoluzione, preannuncia il voto favorevole.

  Germano RACCHELLA (LEGA), associandosi ai giudizi positivi dei commissari che l'hanno preceduto negli interventi e apprezzando lo sguardo verso il futuro offerto dalla risoluzione proposta dal deputato Vacca, la quale mostra attenzione al patrimonio artistico italiano e consapevolezza della sua importanza, preannuncia il voto favorevole del gruppo della Lega.

  Alessandra CARBONARO (M5S), nel preannunciare il voto favorevole del gruppo del Movimento 5 Stelle, sottolinea come il risultato ottenuto sia il frutto della collaborazione di tutti nello sforzo di valorizzare il patrimonio culturale italiano. Ritiene fondamentale trovare soluzioni per garantire il diritto dell'autore e insieme proteggere e valorizzare il lavoro di quanti operano nel mondo della cultura con ruoli diversi. Ritiene che ridurre le limitazioni alla possibilità di riproduzione del patrimonio artistico sia fondamentale per lo sviluppo della cultura.

  La sottosegretaria Lucia BORGONZONI, nell'esprimere il parere favorevole del Governo sul testo proposto dal deputato Vacca, assicura che il Governo si adopererà per l'attuazione degli impegni e che altrettanta attenzione sarà posta ai problemi rimasti aperti.

  Vittoria CASA, presidente, dopo aver espresso soddisfazione per il lavoro svolto, che ancora una volta dimostra la capacità dalla Commissione di restare unita sui temi importanti, prende atto che le risoluzioni 7-00423 Vacca, 7-00552 Belotti, 7-00553 Piccoli Nardelli, 7-00557 Mollicone e 7-00558 Aprea vengono ritirate.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione 8-00126 (vedi allegato).

  La seduta termina alle 13.55.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 16 giugno 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 13.55.

DL 73/2021: Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali.
C. 3132 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 9 giugno 2021.

  Vittoria CASA, presidente, avverte che, a seguito della richiesta in tal senso avanzata al Presidente della Camera, la Commissione è stata chiamata ad esprimere sul provvedimento, in sede consultiva, un parere ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento.

  Federico MOLLICONE (FDI), dopo aver premesso che le priorità per il gruppo di Fratelli d'Italia sono contenute negli emendamenti presentati al decreto-legge, sottolinea le carenze del provvedimento rispetto al settore dello spettacolo, che è stato duramente colpito dalla crisi legata alla pandemia e necessita di interventi ben più sostanziosi. Evidenzia, in particolare, che le perdite del settore sono arrivate in alcuni settori fino a valori tra l'80 e il 100 per cento del fatturato, con evidente rischio di sostenibilità finanziaria e di sopravvivenza per l'intera filiera. Fa presente, inoltre, che per il settore della musica dal vivo la ripresa delle attività, diversamente da quanto annunciato, ha potuto avvenire solo nel mese corrente.
  Tra le misure a sostegno del settore proposte dal suo gruppo con appositi emendamenti, ricorda in primo luogo il tax credit per le spese di realizzazione degli spettacoli. Ricordando poi come il suo gruppo abbia sempre suggerito di agire sul fronte della domanda di cultura, raccomanda il ricorso a forme di detrazione fiscale per le spese per consumi culturali, da associare all'emissione di biglietti nominativi; evidenzia che tale strumento, se configurato come opzionale alla detrazione delle spese sanitarie, potrebbe essere introdotto senza oneri per lo Stato.
  Rileva, poi, l'assenza dal decreto di misure di sostegno dell'editoria audiovisiva: un settore, tra l'altro, penalizzato dall'IVA, che non è agevolata come invece quella prevista per il libro. Al riguardo, evidenzia che l'introduzione di un'IVA agevolata potrebbe avere notevoli ricadute positive sia per il pubblico acquirente che per il settore stesso, i cui introiti sono fortemente diminuiti.
  Sempre sul fronte del sostegno della domanda, ricorda come l'Art bonus si sia rivelato un ottimo strumento, i cui effetti positivi potrebbero essere rafforzati da una sua estensione ad altri ambiti, quale quello dei beni paesaggistici.
  Ritiene poi fondamentale l'introduzione di misure a sostegno della stampa, a garanzia della sopravvivenza del settore e del pluralismo dell'informazione. Tra queste, potrebbe avere un'utilità rilevante, a suo avviso, la previsione di un credito di imposta nella misura del 10 per cento delle spese sostenute per l'acquisto della carta.
  Ricordando, quindi, il ruolo delle edicole, da considerare alla stregua di microimprese, suggerisce l'introduzione di contributi per l'acquisto di infrastrutture utili all'implementazione di nuovi servizi, di carattere soprattutto digitale, che le edicole potrebbero offrire accanto a quelli tradizionali.
  Conclude sottolineando di non poter esprimere un giudizio favorevole sul decreto-legge, le cui misure, a suo avviso, sono insufficienti e intempestive rispetto all'emergenza, fermo restando il sostegno suo e del suo gruppo alle categorie di soggetti destinatari del provvedimento.

  Vittoria CASA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 16 giugno 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.10 alle 14.25.

VII Commissione - mercoledì 16 giugno 2021

ALLEGATO

7-00423 Vacca, 7-00552 Belotti, 7-00553 Piccoli Nardelli, 7-00557 Mollicone e 7-00558 Aprea: Sulla riproduzione digitale dei beni culturali.

RISOLUZIONE APPROVATA

   La VII Commissione,

   premesso che:

    la cultura è senza dubbio uno dei principali motori di sviluppo per il nostro Paese: risulta dunque essenziale promuovere una riflessione per cui è necessario ripartire dalla cultura intesa come prezioso bene comune e come occasione di condivisione;

    l'Italia, nell'implementare la direttiva 2019/790/EU sul diritto d'autore nel mercato unico digitale, deve avere un ruolo centrale per garantire il giusto equilibrio tra le posizioni giuridiche dei titolari dei diritti e quelle della collettività, quale fruitore della cultura;

    il considerando 3 della direttiva 2019/790 invita gli Stati membri a considerare i rapidi sviluppi tecnologici che continuano a trasformare il modo in cui le opere e altri materiali sono creati, prodotti, distribuiti e sfruttati, mentre emergono costantemente nuovi modelli di business e nuovi attori, al fine di adeguare la legislazione in materia alle esigenze future, in modo da non limitare l'evoluzione tecnologica;

    il contesto del recepimento della suddetta normativa europea rappresenta l'occasione per rispondere e chiarire, all'interno del nostro ordinamento giuridico, la portata delle istanze volte al riconoscimento della facoltà di libera riproduzione di immagini di beni culturali in pubblico dominio;

    la recente riorganizzazione del Ministero della cultura, a seguito del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019, n. 169, prevede la costituzione dell'Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library – che cura il coordinamento e promuove programmi di digitalizzazione del patrimonio culturale di competenza del Ministero, elaborando, a tal fine, il Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale e curandone l'attuazione, oltre ad essere chiamato ad esprimere parere obbligatorio e vincolante su ogni iniziativa del Ministero in materia;

    la direttiva 29/2001/CE, all'articolo 5, lettera h), prevede già la facoltà per gli Stati membri di porre eccezioni al diritto di riproduzione quando si utilizzino opere, quali opere di architettura o di scultura, realizzate per essere collocate stabilmente in luoghi pubblici, ma il carattere facoltativo di tale eccezione non ha favorito, come in altri settori, l'armonizzazione sul territorio del mercato unico digitale, dando adito a possibili incertezze nell'applicazione delle norme regolatrici della materia;

    l'articolo 14 della direttiva 2019/790 prevede che: «Gli Stati membri provvedono a che, alla scadenza della durata di protezione di un'opera delle arti visive, il materiale derivante da un atto di riproduzione di tale opera non sia soggetto al diritto d'autore o a diritti connessi, a meno che il materiale risultante da tale atto di riproduzione sia originale nel senso che costituisce una creazione intellettuale propria dell'autore», al fine di agevolare la promozione e la conoscenza delle riproduzione dell'opera dell'arte visiva alla scadenza della protezione garantita dalla legge sul diritto d'autore;

    il recepimento dell'articolo 14 della direttiva 2019/790 all'interno dell'ordinamento giuridico italiano offre la possibilità di superare le incertezze sopra segnalate;

    è necessario valutare la opportunità di un coordinamento di tale norma con l'articolo 108 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante il codice dei beni culturali e del paesaggio, che limita il riuso per fini commerciali di riproduzioni di beni culturali seppure in pubblico dominio;

    si rende pertanto necessario un impegno del Governo volto a sostenere un programma di digitalizzazione e a valutare le possibili modalità di divulgazione delle riproduzioni digitali del patrimonio culturale;

    la possibilità di divulgare riproduzioni di beni culturali pubblici e di pubblico dominio, attraverso il web, rappresenta una leva fondamentale per rafforzare le politiche di valorizzazione e tutela territoriale e per la promozione dell'immagine dell'Italia all'estero, anche in chiave turistica, se si considera che la fotografia di un bene culturale su Wikipedia – l'enciclopedia libera tradotta in oltre 280 lingue, pubblicata con licenza Creative Commons Share Alike (licenza di diritto di autore che consente a qualunque utente di usare, modificare e condividere l'opera oggetto di licenza avendo come limite, al massimo, condizioni che impongono di riconoscere l'attribuzione dell'opera e di condividerla allo stesso modo) – diventa virale e circola in tutto il mondo, con milioni di visualizzazioni al giorno, come ampiamente attestato;

    tale divulgazione risulta ancora scarsa e inefficace se rapportata al potenziale delle bellezze artistiche, storiche e architettoniche del nostro Paese;

    è in crescita il numero di Paesi europei che esplicita nel proprio ordinamento eccezioni al diritto d'autore per permettere a chiunque la riproduzione di edifici e opere visibili dalla pubblica via, come i recenti casi in Belgio ed in Francia e nell'iter della nuova direttiva europea sul diritto d'autore;

    il Parlamento europeo e la Commissione europea (COM(2016) 592 final, 14 settembre 2016) hanno indicato «la libertà di panorama» come un'eccezione importante da armonizzare e quindi da estendere a livello europeo;

    in Italia, al momento, ancorché siano stati già proposti diversi strumenti legislativi, non esiste una simile eccezione al diritto di autore e nella prassi quotidiana degli uffici ministeriali non sempre le disposizioni di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, relative alla diffusione di immagini di beni culturali pubblici e di pubblico dominio sono attuate in maniera omogenea;

    l'ampliamento della sfera di libero accesso e riuso del patrimonio culturale digitalizzato a scopo di tutela, prevenzione dei rischi, promozione editoriale, comunicazione, educazione, sviluppo della fruizione per potenziare processi di longlife learning, gamification, merchandising e promozione turistica è stato riconosciuto prioritario nell'utilizzo del Recovery Fund, come si legge nel parere approvato dalla VII Commissione della Camera dei deputati il 29 settembre 2020 sullo schema di relazione all'Assemblea sulle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund;

    nel corso dell'audizione informale di Icom Italia presso la XIV Commissione permanente del Senato della Repubblica Italiana, è stato presentato uno studio dove si è potuto dimostrare che i ricavi provenienti dalla vendita delle immagini in rete risultano inferiori rispetto ai costi di gestione, a fronte, viceversa, dei benefici per gli istituti culturali in termini di visibilità e ovviamente per la collettività dei fruitori in termini di occasioni di crescita culturale, sociale ed economica;

    la convenzione di Faro, di cui recentemente il Parlamento ha autorizzato la ratifica, pur includendo la tutela e la conservazione del patrimonio culturale (agli articoli 1 c, 5 b, 9 c) fra le azioni prioritarie, focalizza l'attenzione anche su altri temi, tra cui il diritto al patrimonio culturale come facoltà di partecipare all'arricchimento o all'incremento del patrimonio stesso e di beneficiare delle attività corrispondenti, con riferimento agli ideali e principi fondatori del Consiglio d'Europa, e al diritto della persona a prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, nel rispetto dei diritti e delle libertà altrui sancito nella Dichiarazione universale dei diritti umani (Parigi, 10 dicembre 1948) e garantito dal Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (Parigi, 16 dicembre 1966);

    per gli istituti culturali che hanno introdotto un regime di libero riutilizzo delle immagini delle proprie collezioni è possibile registrare benefici in termini di valorizzazione dei beni e della loro di divulgazione e conoscenza a fronte della modesta entità degli introiti derivanti dai canoni di riproduzione;

    le iniziative di valorizzazione online delle collezioni o delle fonti storiche promosse da musei, archivi e biblioteche rendono sempre più opportuna una cognizione precisa delle opportunità e dei limiti connessi al riuso delle immagini sia per l'ente promotore che, a maggior ragione, per l'utente fruitore, ponendo fine a uno stato di incertezza sulla legittimità degli utilizzi delle riproduzioni dei beni culturali,

impegna il Governo:

   ad adottare iniziative per promuovere, partendo dal recepimento della direttiva 2019/790/EU, una sistematizzazione ed un ammodernamento del quadro giuridico del diritto d'autore e dei diritti connessi, al fine di rimuovere i cosiddetti diritti connessi nel caso di riproduzione di opere delle arti visive di pubblico dominio non aventi carattere originale, come previsto dall'articolo 14 della direttiva UE 790/2019;

   ad adottare iniziative per adeguare e completare l'attuale quadro normativo, salvaguardando un elevato livello di protezione del diritto d'autore e dei diritti connessi nel rispetto delle esigenze di tutela del patrimonio culturale, garantendo il diritto alla libera manifestazione del pensiero e, allo stesso tempo, consentendo un'adeguata valorizzazione del patrimonio culturale, anche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie, così da proseguire nel percorso di liberalizzazione della riproduzione dei beni culturali e della divulgazione delle immagini, avviato con la modifica dell'articolo 108 del codice dei beni culturali e del paesaggio;

   ad affrontare quindi un coordinamento tra la disciplina del diritto d'autore e quella delle riproduzioni, intesa non solo da un punto di vista della tutela del patrimonio, ma in quanto promozione dello sviluppo della cultura;

   ad adottare iniziative anche normative volte a favorire il libero riutilizzo e la libera divulgazione di immagini di beni culturali pubblici visibili dalla pubblica via, per qualsiasi finalità, nel rispetto della normativa sul diritto d'autore (anche prevedendo forme di eccezioni, quali la «libertà di panorama temperata»);

   a fornire indicazioni, anche tramite l'istituto della Digital Library, agli istituti centrali e periferici del Ministero della cultura in ordine alle modalità di divulgazione in rete di immagini di beni culturali di pubblico dominio;

   ad adottare iniziative volte alla costituzione di un gruppo di lavoro, aperto alla partecipazione di esperti in materia e delle associazioni più rappresentative delle professioni dei beni culturali e dei principali stakeholder, allo scopo di proporre una riformulazione dell'articolo 87 della legge 22 aprile 1941, n. 633 («protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio»), e degli articoli 107 e 108 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 («codice dei beni culturali e del paesaggio»), che risulti conforme alle disposizioni di cui all'articolo 14 della direttiva europea 2019/790/EU. Tale gruppo di lavoro avrà anche il compito di valutare l'impatto culturale ed economico sotteso all'eventuale applicazione del libero riuso delle immagini del patrimonio culturale e di fornire supporto informativo agli istituti centrali e periferici del Ministero della cultura;

   ad adottare iniziative per valorizzare la tutela del ruolo dei creativi e degli autori, considerando la loro centralità nei processi di creazione culturale ed autoriale del nostro Paese, a partire dalla fase emergenziale legata all'epidemia durante la quale tali figure professionali hanno particolarmente patito prima il blocco delle manifestazioni culturali e conseguentemente una lenta e sottodimensionata ripartenza.
(8-00126) «
Vacca, Belotti, Piccoli Nardelli, Mollicone e Aprea».