XIV Commissione

Politiche dell'Unione europea

Politiche dell'Unione europea (XIV)

Commissione XIV (Unione europea)

Comm. XIV

Politiche dell'Unione europea (XIV)
SOMMARIO
Mercoledì 26 maggio 2021

SEDE CONSULTIVA:

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica tunisina sullo sviluppo di una infrastruttura per la trasmissione elettrica finalizzata a massimizzare gli scambi di energia tra l'Europa ed il Nord Africa, fatto a Tunisi il 30 aprile 2019. C. 3038 Governo, approvato dal Senato (Parere alla III Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole) ... 251

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) ... 254

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA:

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Relazione sullo Stato di diritto 2020 – La situazione dello Stato di diritto nell'Unione europea. COM(2020)580 final (Parere alle Commissioni riunite I e II) (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) ... 252

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) ... 254

XIV Commissione - Resoconto di mercoledì 26 maggio 2021

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 26 maggio 2021. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 12.45.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica tunisina sullo sviluppo di una infrastruttura per la trasmissione elettrica finalizzata a massimizzare gli scambi di energia tra l'Europa ed il Nord Africa, fatto a Tunisi il 30 aprile 2019.
C. 3038 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 25 maggio 2021.

  Alessandro GIGLIO VIGNA (LEGA), relatore, nell'illustrare la proposta di parere favorevole formulata (vedi allegato 1), sottolinea in particolare come l'accordo in esame assuma un rilevante interesse, sia nazionale che europeo, per diversi aspetti. In primo luogo, evidenzia l'importanza di stringere accordi con i paesi dell'Area Mediterranea, in particolare del Nord Africa, al fine di rafforzare su tale area l'appeal nazionale e del Continente europeo come polo attrattore dal punto di vista geopolitico, anche onde evitare che i paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo siano progressivamente attratti nella sfera di influenza della Turchia o dei paesi ancor più a Oriente. Sottolinea, inoltre, come lo sviluppo di rapporti privilegiati con i paesi da cui partono o transitano i migranti clandestini che approdano sulle coste italiane assuma una rilevanza strategica anche al fine di sviluppare un più efficace controllo sui flussi migratori.

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI), nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, esprime in particolare un apprezzamento per la prevista interrelazione tra le due società, l'italiana TERNA e la tunisina STEG, in funzione della comune partecipazione a un bando europeo per l'ottenimento delle risorse necessarie a finanziare lo sviluppo effettivo del progetto.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 12.55.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 26 maggio 2021. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 12.55.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Relazione sullo Stato di diritto 2020 – La situazione dello Stato di diritto nell'Unione europea.
COM(2020)580 final.
(Parere alle Commissioni riunite I e II).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 23 febbraio 2021.

  Marina BERLINGHIERI (PD), relatrice, illustra la propria proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 2).

  Matteo Luigi BIANCHI (LEGA), nel preannunciare il voto comunque favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dalla relatrice, solleva in proposito alcune perplessità di ordine generale. Osserva, in primo luogo, che andrebbe, a suo avviso, sottolineato come il tema del rispetto dello Stato di diritto in Europa non debba essere strumentalmente utilizzato dalla Commissione europea al fine di esprimere giudizi politici su azioni intraprese da Paesi membri su sfere politiche di propria competenza. Il rischio è infatti che il tema dello Stato di diritto e le eventuali sanzioni ad esso connesse possano divenire strumenti di indebita pressione da parte della Commissione europea in caso di mancato adeguamento dei singoli Paesi agli indirizzi politici della Commissione stessa.
  Esprime poi apprezzamento sulle indicazioni contenute nella proposta di parere in merito all'opportunità di un maggiore coinvolgimento dei Parlamenti nazionali, in chiave di sussidiarietà, ma ribadisce, anche con riferimento all'eventualità della formulazione di raccomandazioni in materia di Stato di diritto da parte della Commissione, la necessità che tali raccomandazioni si riferiscano ad aspetti appartenenti al comune patrimonio valoriale europeo, escludendo quindi accenti di natura politica riferibili all'orientamento dei componenti della Commissione in carica pro tempore.

  Francesco BERTI (M5S) sottolinea che le Comunicazioni della Commissione, come quella in esame, costituiscono opportune occasioni di dialogo politico tra istituzioni europee e Parlamenti nazionali, occasioni che le relative presidenze opportunamente facilitano, al fine di favorire lo sviluppo di uno spirito europeo condiviso su temi fondamentali come quello in esame. Lo Stato di diritto, cui il mondo anglosassone si riferisce con l'espressione rule of law, costituisce un fondamento essenziale di civiltà che si tende a dare per scontato, in un'ottica interna riferita al nostro Stato, ma che va coltivato ed espanso nello spazio comune europeo. Sarebbe riduttivo, a suo avviso, affrontare tale tema solo in una prospettiva di scontro e di rapporti di potere tra istituzioni europee e nazionali, connessa alle rispettive posizioni politiche. Si tratta, invece, di tutelare valori fondamentali, quali la separazione dei poteri, l'indipendenza della magistratura, l'indipendenza e la libertà di espressione dei media, temi per la cui violazione sarebbe possibile addirittura disporre la sospensione del diritto di voto, in quanto costituiscono spartiacque fondamentali che devono caratterizzare tutti i Paesi aderenti all'Unione europea, inclusi quelli di recente adesione. Il fatto che la Commissione europea debba rimarcare la necessità del rispetto di tali valori, addirittura minacciando l'irrogazione di sanzioni, mostra che su tali valori, che noi tendiamo a dare per scontati, si stanno in alcuni casi facendo passi indietro. Preannuncia pertanto il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dalla relatrice.

  Emanuela ROSSINI (MISTO-MIN.LING.) nell'esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dalla relatrice e dagli uffici e nel preannunciare il proprio voto favorevole, sottolinea l'importanza della cooperazione parlamentare su questo terreno. Il monitoraggio quantitativo e qualitativo del rispetto dello Stato di diritto è un presidio a garanzia di tutti i cittadini, qualunque sia il loro orientamento politico, essendo il rispetto di tali valori una condizionalità per l'appartenenza stessa alla UE. È pertanto da valutare con favore l'azione di monitoraggio delle normative nazionali intrapresa dalla Commissione, a garanzia del rispetto dei diritti umani, della libera informazione e dell'indipendenza dei poteri dello Stato. La doppia appartenenza di ciascun cittadino europeo al proprio Stato nazionale e alla UE si fonda infatti sul presupposto della comune attuazione dello Stato di diritto, a garanzia di tutti.

  La Commissione approva il parere favorevole con osservazioni formulato dalla relatrice.

  La seduta termina alle 13.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.10 alle 13.15.

XIV Commissione - mercoledì 26 maggio 2021

ALLEGATO 1

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica tunisina sullo sviluppo di una infrastruttura per la trasmissione elettrica finalizzata a massimizzare gli scambi di energia tra l'Europa ed il Nord Africa, fatto a Tunisi il 30 aprile 2019 (C. 3038 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea),

   esaminato il disegno di legge C. 3038 Governo, approvato dal Senato, recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica tunisina sullo sviluppo di una infrastruttura per la trasmissione elettrica finalizzata a massimizzare gli scambi di energia tra l'Europa ed il Nord Africa, fatto a Tunisi il 30 aprile 2019»;

   apprezzati gli obiettivi dell'infrastruttura di interconnessione elettrica oggetto dell'Accordo in esame, che consentirà alla Tunisia di importare energia prodotta in Italia e, in seguito, di esportare elettricità prodotta da fonti energetiche rinnovabili, al fine di migliorare l'integrazione dei mercati, ridurre i problemi di bilanciamento elettrico e migliorare la sicurezza degli approvvigionamenti e la relativa sostenibilità, nell'ambito di un sistema euro-mediterraneo interconnesso;

   richiamata l'inclusione del progetto d'interconnessione in esame nella proposta di Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC) per il periodo 2021-2030, in quanto considerato dalla Commissione europea tra i progetti di comune interesse che potranno usufruire dei fondi dell'Unione;

   tenuto conto del previsto finanziamento parziale dell'infrastruttura a valere sui contributi comunitari, al cui conseguimento è condizionata l'attuazione dell'Accordo;

   considerato il significato strategico dell'Accordo, con riferimento al rafforzamento del ruolo nazionale nell'area mediterranea e in un'ottica di crescente integrazione dei Paesi mediterranei con il mercato europeo,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

ALLEGATO 2

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Relazione sullo Stato di diritto 2020 – La situazione dello Stato di diritto nell'Unione europea (COM(2020)580 final).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,

   esaminata, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: «Relazione sullo Stato di diritto 2020 – La situazione dello Stato di diritto nell'Unione europea»;

   premesso che la relazione per il 2020 rappresenta il primo atto del nuovo meccanismo per lo Stato di diritto, con cui la Commissione europea ha avviato un ciclo annuale di valutazione delle condizioni di salute di quello che è ritenuto il principio cardine dell'architettura costituzionale degli ordinamenti moderni, oltreché uno dei valori fondanti l'UE, richiamato dall'articolo 2 del Trattato sull'Unione europea, ossia il principio dello Stato di diritto;

   apprezzato che la Commissione europea si sia attivata per definire un monitoraggio periodico dei valori dello Stato di diritto, anche alla luce delle criticità evidenziate dai vigenti strumenti di prevenzione e risposta previsti dal diritto unionale, prima fra tutti la procedura ai sensi dell'articolo 7 del Trattato sull'Unione,

   considerato che:

    il ciclo annuale di valutazione mira sostanzialmente, negli intendimenti della Commissione, a diffondere un'approfondita consapevolezza delle questioni che interessano lo Stato di diritto e a realizzare un ambiente europeo in grado di prevenire minacce e criticità che possano comprometterne il rispetto;

    la relazione costituisce l'occasione per stimolare un dibattito costruttivo, in cui il ruolo e il coinvolgimento dei Parlamenti nazionali sono cruciali lungo tre dimensioni: le attività consultive svolte dalla Commissione in sede di redazione della relazione annuale; il dialogo a livello nazionale sulle risultanze della relazione predisposta dalla Commissione; il follow up del meccanismo tramite un dibattito interparlamentare;

    il 7 ottobre 2020, l'Assemblea plenaria del Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sull'istituzione di un meccanismo europeo in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti fondamentali, nella quale propone l'adozione di un accordo interistituzionale, al fine di tradurre il meccanismo disegnato dalla Commissione in una procedura giuridicamente vincolante, e il cui ambito di applicazione si estenda anche a democrazia e diritti fondamentali, nonché di rafforzare il ruolo della Commissione nel predisporre raccomandazioni specifiche per Paese, dalla cui mancata attuazione dovrebbero discendere concrete misure dell'Unione, fra cui le procedure di cui al citato articolo 7, procedimenti d'infrazione e la condizionalità di bilancio;

   rilevato che:

    la Commissione europea esamina nella relazione quattro ambiti essenziali: l'indipendenza, la qualità e l'efficienza dei sistemi della giustizia; il quadro applicabile alla lotta anticorruzione; il pluralismo e la libertà dei media; le altre questioni istituzionali relative al bilanciamento dei poteri;

    la Relazione consiste di una parte di carattere generale, volta a individuare tendenze comuni agli Stati membri e best practises emerse in uno o più Paesi, e di ventisette capitoli che contengono le valutazioni specifiche della situazione nei singoli Stati membri;

    il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, recentemente trasmesso alla Commissione europea, inserisce la giustizia tra le riforme orizzontali o di contesto, da realizzare non solo tramite modifiche ordinamentali, ma anche con il potenziamento delle risorse umane e delle dotazioni strumentali e tecnologiche dell'intero sistema giudiziario italiano, al quale sono destinati specifici investimenti;

    sottolineata la necessità che il presente parere, unitamente al documento finale della Commissione di merito, sia trasmesso tempestivamente alla Commissione europea nell'ambito del cosiddetto dialogo politico, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:

   valutino le Commissioni di merito l'opportunità di segnalare, nelle competenti sedi europee, che:

    a) il ciclo annuale di valutazione del principio dello Stato di diritto potrebbe essere ulteriormente strutturato e reso più efficace attraverso l'organizzazione di un'apposita sessione parlamentare, per l'esame contestuale della relazione della Commissione da parte di tutti i Parlamenti nazionali, che consentirebbe anche di sviluppare le opportune sinergie nell'ambito della cooperazione interparlamentare;

    b) ai fini di un rafforzamento del ciclo annuale di monitoraggio dei valori dello Stato di diritto, la relazione della Commissione potrebbe essere corredata di raccomandazioni specifiche per paese, sulla scorta di quelle formulate nel contesto del semestre europeo, da verificare nelle successive relazioni, sulla base di un meccanismo disciplinato da un accordo tra le istituzioni europee – come auspicato dal Parlamento europeo – e con un forte coinvolgimento dei Parlamenti nazionali;

    c) le misure e le riforme in materia di giustizia, prospettate nel Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, vanno nella direzione di aumentare l'efficienza dei procedimenti giudiziari e di ridurne la durata e, pertanto, la loro implementazione potrà essere monitorata anche nelle prossime relazioni sullo Stato di diritto.