IV Commissione
Difesa
Difesa (IV)
Commissione IV (Difesa)
Comm. IV
Sulla pubblicità dei lavori ... 101
DL 52/2021: Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19. C. 3045 Governo (Parere alla XII Commissione) (Seguito esame e conclusione – Parere favorevole) ... 101
ALLEGATO 1 (Parere approvato) ... 107
DL 41/2021: Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19. C. 3099 Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione) (Seguito esame e conclusione – Parere favorevole) ... 101
ALLEGATO 2 (Parere approvato) ... 107
Sulla pubblicità dei lavori ... 102
7-00518 Perego di Cremnago: Sul trattamento economico dei corpi speciali delle Forze armate (Seguito della discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00116) ... 102
ALLEGATO 3 (Testo riformulato approvato dalla Commissione) ... 109
Sulla pubblicità dei lavori ... 103
Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2021 relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d'arma. Atto n. 255 (Esame e rinvio) ... 104
Sulla pubblicità dei lavori ... 106
5-04344 Ferrari: Sulla produzione di reagenti per i test anti-covid da parte dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze ... 106
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 111
5-05842 Ferro: Sulle iniziative da adottare per riconoscere al Caporalmaggiore Giuseppe Iannì lo status di vittima del dovere e celebrare il 50° anniversario della sciagura della Meloria ... 106
ALLEGATO 5 (Testo della risposta) ... 113
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 12 maggio 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il Sottosegretario di Stato per la difesa, Stefania Pucciarelli.
La seduta comincia alle 14.15.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
DL 52/2021: Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19.
C. 3045 Governo.
(Parere alla XII Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'11 maggio 2021.
Maria TRIPODI (FI), relatrice, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).
La Sottosegretaria Stefania PUCCIARELLI condivide la proposta presentata dalla relatrice.
Salvatore DEIDDA (FDI) ribadisce come le disposizioni riguardanti il comparto della Difesa siano assolutamente condivisibili e diano atto del proficuo lavoro svolto dalle nostre Forze armate. Preannuncia, tuttavia, un voto di astensione poiché nel provvedimento viene di nuovo disposta la proroga dello stato di emergenza e la limitazione di moltissime attività, misure alla quali il suo gruppo è sempre stato contrario.
Claudia GOBBATO (LEGA) non nasconde le perplessità del gruppo della Lega sul complesso generale del provvedimento, osservando che le preoccupazioni del collega Deidda sono in qualche modo comprensibili. Tuttavia, gli interventi che sostengono l'apporto della Difesa al contrasto alla pandemia vanno senza dubbio appoggiati e, pertanto, preannuncia un voto favorevole.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere testé illustrata dalla relatrice.
DL 41/2021: Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19.
C. 3099 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'11 maggio 2021.
Giuseppina OCCHIONERO (IV), relatrice, presenta una proposta di parere favorevole, evidenziando di avere tenuto conto delle sollecitazioni emerse dal dibattito, nonché dei contributi offerti dai colleghi (vedi allegato 2).
La Sottosegretaria Stefania PUCCIARELLI condivide la proposta della relatrice.
Andrea FRAILIS (PD) domanda se sia possibile integrare la premessa riferita alla proroga degli atti amministrativi che dispongono il recupero forzoso degli alloggi di servizio della Difesa, precisando che tale proroga sia estesa fino alla data del 31 dicembre 2021.
La Sottosegretaria Stefania PUCCIARELLI ritiene più corretto non indicare alcuna data, dovendosi allineare i termini a quelli previsti dal decreto-legge per le locazioni civili.
Salvatore DEIDDA (FDI) preannuncia, anche per questo provvedimento, un voto di astensione, condividendo le disposizioni che intervengono negli ambiti di competenza della Commissione, ma non quelle del provvedimento in generale. Osserva come siano state escluse dai ristori moltissime categorie e non ritiene che le misure adottate siano risolutive dei danni causati da limitazioni eccessive. Peraltro, osserva che non è nemmeno possibile migliorare il provvedimento attraverso un'attività emendativa, dal momento che questo giunge in seconda lettura sostanzialmente immodificabile. Si tratta di una prassi oramai consueta, che costringe a esaminare i provvedimenti a «scatola chiusa».
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) comprende la critica del collega Deidda, tuttavia osserva che il tempo è un fattore determinante nell'adozione di provvedimenti che devono affrontare situazioni d'emergenza. Ritiene, dunque, che non appena la situazione sarà tornata alla normalità, si potranno anche ridare i giusti spazi alla corretta dialettica parlamentare. Preannuncia, quindi, il voto favorevole del gruppo della Lega condividendo pienamente i contenuti delle disposizioni che riguardano la Difesa. Ringrazia, poi, la relatrice per avere sottolineato, nella proposta di parere, l'esigenza di elevare, auspicabilmente fino a 70, il numero di ore di straordinario a favore del personale delle Forze armate impiegato nell'ambito del dispositivo di ordine pubblico «Strade sicure», dando così seguito al parere votato dalla Commissione in occasione dell'esame del decreto-legge n. 125 del 2020 e a un ordine del giorno a sua prima firma.
Giovanni Luca ARESTA (M5S) si riallaccia alle considerazioni svolte nel dibattito della precedente seduta, aggiungendo che ritiene corretto, relativamente alla proroga del recupero forzoso degli alloggi di servizio della Difesa, non indicare alcuna data nella proroga al fine di evitare sperequazioni con quanto previsto a livello di locazioni civili.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere testé illustrata dalla relatrice.
La seduta termina alle 14.40.
RISOLUZIONI
Mercoledì 12 maggio 2021. — Presidenza del Presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il Sottosegretario di Stato per la difesa, Stefania Pucciarelli.
La seduta comincia alle 14.40.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
7-00518 Perego di Cremnago: Sul trattamento economico dei corpi speciali delle Forze armate.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00116).
La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 30 marzo 2021.
Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che nella seduta del 30 marzo il presentatore, onorevole Perego di Cremnago, ha illustrato i contenuti della risoluzione e che, nella seduta del 21 aprile, la Commissione ha svolto l'audizione informale del Comandante del COFS.
La Sottosegretaria Stefania PUCCIARELLI osserva che la disciplina delle indennità di impiego operativo, di cui alla legge n. 78 del 1983, volte a riconoscere un peculiare trattamento economico in ragione del rischio, dei disagi e logorio psico-fisico e delle responsabilità connessi alle diverse situazioni di impiego del personale militare, opera un distinguo tra le indennità operative fondamentali, strettamente connesse allo status di militare, e le indennità operative supplementari, attribuite solo in relazione all'effettivo svolgimento di specifiche attività in certe condizioni di lavoro.
Passando ad analizzare il merito delle questioni poste dall'atto di indirizzo, precisa che il dicastero, da sempre sensibile alla materia, condivide in linea di principio l'impianto generale della risoluzione, sia nelle premesse che nella parte dispositiva, osservando, altresì, che la revisione delle indennità supplementari nelle misure indicate comporterebbe un indiscusso riconoscimento delle professionalità delle figure interessate.
Sottolinea, tuttavia, come le questioni affrontate possano e debbano essere inquadrate all'interno di una revisione generale delle indennità operative supplementari, riconoscendo e valorizzando la specificità del particolare impiego del personale. Rappresenta, quindi, che è in corso la costituzione di un tavolo tecnico dedicato, con il coinvolgimento di tutti gli enti interessati.
Pertanto, prospetta l'opportunità di riformulare gli impegni nei seguenti termini: ad avviare quanto prima i lavori del costituendo tavolo tecnico in modo da approfondire i principi fondamentali ispiratori del trattamento economico del personale militare e, in particolare, delle indennità operative, al fine, altresì, di determinare la fattibilità concreta di garantire a tale personale un aumento o una rimodulazione, anche in relazione alle rinnovate e comuni modalità di impiego, quantificandone gli oneri e senza alterare gli equilibri della legge 23 marzo 1983, n. 78; a riconsiderare, all'interno di una revisione generale della materia, l'intero impianto delle indennità esistenti, anche con riferimento agli aspetti previdenziali, assistenziali ed economici.
Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI) condivide pienamente la riformulazione dell'atto di indirizzo, osservando come il tavolo tecnico risponda concretamente all'esigenze manifestate dalla risoluzione. Peraltro, le premesse dell'atto, condivise dal dicastero, rappresentano i principi ispiratori che dovranno guidare la revisione dell'indennità a seguito dell'ingresso di nuovi assetti nei corpi speciali.
Salvatore DEIDDA (FDI) segnala come il tema delle indennità speciali sia stato più volte affrontato dalla Commissione nel corso dei suoi lavori, con il contributo di tutti i gruppi parlamentari. La risoluzione in esame, sulla quale preannuncia il voto favorevole, costituisce un ulteriore tassello del lavoro svolto in quest'ambito e, pertanto, non può che esprimere soddisfazione.
Giovanni Luca ARESTA (M5S) preannuncia un voto favorevole del gruppo del M5S, apprezzando che ancora una volta la Commissione converga ampiamente su un testo condiviso.
Maria TRIPODI (FI) si unisce alle espressioni di soddisfazione dei colleghi intervenuti e ringrazia il Governo per la proficua interlocuzione.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione in discussione nel testo riformulato (vedi allegato 3).
La seduta termina alle 14.45.
ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 12 maggio 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il Sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.
La seduta comincia alle 14.45.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2021 relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d'arma.
Atto n. 255.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che il termine entro il quale la Commissione dovrà esprimere il parere è fissato per martedì 25 maggio.
Roberto ROSSINI (M5S), relatore, osserva che lo schema di decreto ministeriale in esame, trasmesso ai sensi dell'articolo 32, comma 2, della legge n. 448 del 2001, provvede a ripartire lo stanziamento, iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2021, destinato all'erogazione di contributi statali a favore delle associazioni combattentistiche e d'arma vigilate dal medesimo dicastero. Segnala, quindi, che l'importo complessivo ammonta 1.702.918 euro, di cui 1 milione di euro, a favore delle associazioni combattentistiche, e 702.918 euro a beneficio delle associazioni d'arma, di categoria e di specialità.
Evidenzia, poi, che lo schema di decreto è accompagnato da una relazione sui criteri adottati per il riparto degli stanziamenti ove viene precisato che nella determinazione degli importi da attribuire a ciascun sodalizio, è stata adottata, in analogia a quanto attuato negli anni precedenti ed a seguito dell'istituzione di apposita commissione interna al Gabinetto, una metodologia uguale per entrambe le categorie di associazioni, fondata sulla selezione dei progetti di attività assistenziali, promozionali e divulgative presentati da ciascuna associazione e garantendo, comunque, un contributo sulla base del numero degli iscritti a ciascun sodalizio, raggruppando, altresì, le associazioni in fasce per numero di soci effettivi. In sede di riparto è stata confermata, inoltre, la scelta di apportare una decurtazione del 20 per cento sull'importo spettante in ragione del numero degli iscritti, nel caso in cui non sia stato presentato alcun progetto, ovvero i progetti elaborati non siano stati ritenuti meritevoli di finanziamento, nonché un'ulteriore decurtazione del 20 per cento rispetto allo stanziamento già decurtato dell'anno precedente, nelle situazioni di recidività.
Ricorda, quindi, che – nel parere espresso il 5 giugno 2019 sullo schema che recava il riparto del contributo per l'anno 2019 (Atto del Governo n. 83) – la Commissione Difesa della Camera aveva formulato una condizione volta a fare adottare, «a partire dal prossimo schema di decreto, un criterio di ripartizione del contributo fisso che consenta l'assegnazione di importi omogenei fra tutte le associazioni proporzionalmente al numero degli iscritti nonché un criterio di ripartizione della parte variabile che consenta l'attribuzione del contributo sulla base del meritevolezza dei progetti presenti». L'anno successivo, nell'analizzare il nuovo schema di riparto, la Commissione Difesa ha preso atto degli elementi di chiarimento forniti dal Governo in merito alle criticità derivanti dall'adozione di fasce univoche, sia per numero di soci che per importo associato, le quali avrebbero determinato, in alcuni casi, un decremento del contributo fisso ed un incremento sostanziale della quota progetti, ritenendo giustificata una proroga all'attuazione di tale riforma. Alla scheda illustrativa sono poi stati allegati gli elenchi dei progetti approvati e di quelli non approvati sia per le associazioni d'arma e di categoria, sia per le associazioni combattentistiche e l'elenco del numero dei soci iscritti nel 2021.
Scendendo nel dettaglio, le associazioni beneficiarie per l'anno 2021 sono in tutto 46, le stesse dell'anno precedente. Segnala, da ultimo, che lo schema prevede contributi inferiori rispetto al 2020 per 17 sodalizi, mentre per altri 26 il contributo previsto risulta superiore, sia pure di poco. Tre sodalizi, l'Associazione nazionali ufficiali di Marina provenienti dal servizio effettivo, l'associazione nazionale ufficiali provenienti dal servizio attivo e l'associazione nazionale famiglie caduti e mutilati dell'Aeronautica, presentano un contributo identico a quello del 2020. Sono, invece, 10 le associazioni che ricevono contributi superiori ai 50.000 euro, rispetto alle 12 dell'anno precedente.
Tutto ciò premesso, si riserva di presentare una proposta di parere anche alla luce degli elementi che dovessero emergere dal dibattito.
Salvatore DEIDDA (FDI) si dichiara sconcertato dallo schema di decreto che assegna contributi elevati ad associazioni combattentistiche a cui chiunque può aderire e spesso svolgono anche attività politica, mentre ripartisce somme ben più esigue alle associazioni d'arma e di categoria, cui possono iscriversi solamente coloro che hanno militato nel corpo. Invita la Commissione e il dicastero a rivedere con maggiore rigore i criteri per l'assegnazione di tali contributi, non ritenendo giusto sperperare il denaro pubblico in progetti molto generici di divulgazione e ribadisce la necessità di escludere dal contributo quelle associazioni che fanno politica.
Giovanni Luca ARESTA (M5S) ringrazia il relatore per avere evidenziato che lo schema di decreto in esame è frutto del lavoro svolto dalla Commissione difesa in occasione dell'esame degli atti relativi agli anni precedenti, nei quali sono stati forniti precisi indirizzi al dicastero sulle modalità di ripartizione dei contributi. Osserva, infatti, quanto sia stata importante la costituzione di una commissione interna al Gabinetto per la valutazione dei progetti e l'applicazione dei criteri alla base del riparto dei contributi. Sottolinea, quindi, come l'attuale procedura permetta massima trasparenza nella selezione dei progetti e consenta un'equa ripartizione dei benefici.
Maria TRIPODI (FI) ritiene che i criteri alla base dell'erogazione dei contributi debbano essere estremamente rigorosi e, per tale ragione, invita a riflettere sull'opportunità di finanziare associazioni che, come l'ANPI, nella loro attività esprimono posizioni ideologiche.
Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI) osserva come la neo costituita associazione incursori dell'Esercito non sia stata ammessa al contributo, non essendo ricompresa nell'elenco delle associazioni che finora hanno beneficiato dei contributi. Ritiene necessario in proposito consentire anche alle nuove associazioni di categoria di potere partecipare al riparto dei contributi in esame.
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ricorda che, nel precedente schema di decreto, a ragione del poco tempo a disposizione, non era stato possibile recepire le indicazioni date dalla Commissione, volte a unificare il fondo da ripartire tra tutte le associazioni ed enti beneficiari e a suddividere il contributo in due quote: una fissa in base al numero degli iscritti; l'altra sulla base dei progetti presentati e ammessi al contributo. Evidenzia, quindi, come nell'anno trascorso non sia stato fatto alcun passo avanti ed invita a svolgere una riflessione sul tema.
Roberto ROSSINI (M5S) apprezza il dibattito ricco di spunti di riflessione e sottolinea come i criteri con cui lo schema di decreto distribuisce le risorse finanziarie siano assolutamente imparziali. Apprezza anche la trasmissione dei rendiconti, che contribuisce a rendere più trasparente tutto l'operato. Osserva poi che il fondo è suddiviso in due capitoli, essendo diverse le fonti normative che stanziano le relative risorse finanziarie.
Il Sottosegretario Giorgio MULÈ ritiene che il dibattito svolto dalla Commissione sia molto costruttivo e sottolinea come l'equa ripartizione del contributo sia frutto delle condizioni e osservazioni apposte nei pareri espressi in passato dalla Commissione. Quanto alla rendicontazione, osserva che sono stati fatti consistenti passi in avanti e che, ad oggi, sono stati trasmessi i rendiconti di ben 33 sodalizi; confida, quindi, di trasmettere i rimanenti entro il mese di agosto. Si rimette, poi, alla Commissione sulle ulteriori considerazioni che questa vorrà esprimere.
Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.15.
INTERROGAZIONI
Mercoledì 12 maggio 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il Sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.
La seduta comincia alle 15.15.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
5-04344 Ferrari: Sulla produzione di reagenti per i test anti-covid da parte dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze.
Il Sottosegretario Giorgio MULÈ risponde all'interrogazione in titolo (vedi allegato 4).
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) evidenzia come l'interrogazione risalga indietro nel tempo e come la situazione allora esistente avesse reso difficoltoso l'approvvigionamento di reagenti sul mercato. Osserva, quindi, che la risposta fornisce una chiara indicazione della volontà del dicastero di procedere nella direzione di un potenziamento della sanità militare, che era lo scopo dell'atto di sindacato ispettivo.
5-05842 Ferro: Sulle iniziative da adottare per riconoscere al Caporalmaggiore Giuseppe Iannì lo status di vittima del dovere e celebrare il 50° anniversario della sciagura della Meloria.
Il Sottosegretario Giorgio MULÈ risponde all'interrogazione in titolo (vedi allegato 5).
Salvatore DEIDDA (FDI), in qualità di cofirmatario, replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la sensibilità mostrata per la vicenda esposta nell'interrogazione e per le parole usate, accogliendo con favore la disponibilità mostrata a trovare una soluzione. Peraltro, ricorda come non si siano mai potute accertare le cause del disastro e questo rimane un fatto che meriterebbe di essere approfondito.
Gianluca RIZZO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 15.30.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.40.
ALLEGATO 1
DL 52/2021: Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19. C. 3045 Governo.
PARERE APPROVATO
La IV Commissione (Difesa),
esaminato il testo del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, recante misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19 (A.C. 3045 – Governo);
premesso che:
il provvedimento s'inserisce in una situazione sanitaria in positiva evoluzione, a seguito del rallentamento della curva dei contagi da COVID-19 e dell'accelerazione della campagna vaccinale e si compone di 14 articoli e 2 allegati che prevedono un dettagliato calendario per consentire la graduale ripresa delle attività economiche e sociali e l'allentamento delle limitazioni degli spostamenti sul territorio nazionale, sempre nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia;
rilevato che:
le disposizioni che interessano gli ambiti di competenza della Commissione difesa sono contenute ai numeri 7, 8 e 11 dell'allegato 2 annesso al decreto-legge, che reca un elenco tassativo di disposizioni già previste da precedenti provvedimenti d'urgenza emanati dal Governo per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e che l'articolo 11 del decreto-legge in esame proroga fino al 31 luglio 2021, data di cessazione dello stato di emergenza;
considerato, in particolare, che il n. 7 proroga, fino alla cessazione dello stato di emergenza e comunque non oltre il 31 luglio 2021, le misure di profilassi sanitaria per gli appartenenti alle Forze di polizia, alle Forze armate e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, impiegati per le esigenze connesse al contenimento della diffusione del COVID-19, mentre, per il medesimo personale, il numero 8 proroga le misure che dispensano temporaneamente dal servizio in presenza e non computano alcuni periodi di assenza per malattia o quarantena dovuta al COVID-19, collocando d'ufficio tale personale in licenza straordinaria, in congedo straordinario o in malattia;
espressa soddisfazione per la proroga – disposta dal n. 11 – fino al 31 luglio 2021 del termine entro il quale il Generale di Corpo d'armata Francesco Paolo Figliuolo opera in qualità di Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica da COVID-19,
esprime
PARERE FAVOREVOLE.
ALLEGATO 2
DL 41/2021: Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19. C. 3099 Governo, approvato dal Senato.
PARERE APPROVATO
La IV Commissione (Difesa),
esaminato il testo del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, così come modificato durante l'esame al Senato (A.C. 3045 – Governo);
premesso che:
il provvedimento reca norme che contengono, principalmente, misure a sostegno delle imprese e degli operatori del terzo settore, che intervengono in materia di lavoro, di salute e sicurezza, nonché disposizioni a sostegno degli enti territoriali, nell'intento di ristorare i settori maggiormente colpiti dall'emergenza epidemiologica del Covid-19;
rilevato che:
l'articolo 22, comma 1, proroga, con il consenso degli interessati, fino al 31 dicembre 2021, la durata della ferma dei 190 medici e dei 300 infermieri militari arruolati, con servizio temporaneo, in relazione all'emergenza Covid, ai sensi dell'articolo 7, comma 1, del decreto-legge n. 18/2020 e dell'articolo 19, comma 1, del decreto-legge n. 34/2020;
l'articolo 22, comma 3, proroga di 12 mesi gli incarichi conferiti dal Ministero della Difesa, ai sensi dell'articolo 8 del decreto-legge n. 18/2020, alle quindici unità di personale di livello non dirigenziale appartenente all'area terza, posizione economica F1, profilo professionale di funzionario tecnico per la biologia, la chimica e la fisica, in servizio temporaneo con ferma della durata di un anno;
l'articolo 35, comma 6, autorizza la spesa di 6.489.000 euro per consentire il pagamento delle competenze per lavoro straordinario e del compenso forfetario di impiego, per il periodo dal 1° febbraio al 30 aprile 2021, al personale militare medico, paramedico, di supporto e a quello delle sale operative delle Forze armate, indispensabile ad assicurare lo svolgimento delle attività aggiuntive necessarie a contrastare la diffusione del COVID-19 sull'intero territorio nazionale;
l'articolo 35, comma 7, autorizza la spesa complessiva di 5 milioni di euro per l'anno 2021 per l'ulteriore potenziamento dei servizi sanitari militari, anche al fine di migliorare l'approvvigionamento di dispositivi medici e presidi igienico sanitari per incrementare le attuali capacità di prevenzione, diagnostiche, di profilassi, di cura e di supporto al piano vaccinale;
l'articolo 35, comma 8 proroga, dal 31 gennaio al 30 aprile 2021, l'impiego delle 753 unità aggiuntive di personale delle Forze armate dell'operazione «Strade Sicure» in relazione all'emergenza Covid e reca un ulteriore stanziamento di 10.051.789 euro per il 2021, con specifico riferimento alla vigilanza a siti e obiettivi sensibili;
l'articolo 35, commi 10-bis e 10-ter, autorizzano la spesa di 700.000 euro per l'anno 2021 al fine di sostenere talune spese connesse ad esigenze logistiche delle Forze armate;
espressa soddisfazione per le misure che confermano l'importanza del contributo degli uomini e delle donne delle Forze armate a servizio del Paese, in un momento particolarmente travagliato a causa della pandemia del Covid-19;
ribadito che la Commissione Difesa ha approvato, in relazione al decreto-legge n. 125 del 2020, un parere che impegnava il Governo a valutare l'opportunità di elevare, auspicabilmente fino a 70 ore, il numero di ore di straordinario a favore del personale delle Forze Armate impiegato nell'ambito del dispositivo di ordine pubblico «Strade sicure», dando seguito a quanto emerso dagli esiti di numerose audizioni svolte nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul contingente militare di «Strade sicure», al fine di convergere su valori e livelli paritetici a quelli delle altre forze di polizia, e che tale sollecitazione è stata, altresì, oggetto dell'ordine del giorno 9/2779/36 Ferrari, accolto, con riformulazione, dal Governo;
considerato che l'emergenza in atto richiede un'ulteriore valutazione relativamente alla proroga degli atti amministrativi che dispongono il recupero forzoso degli alloggi di servizio della Difesa – come richiesto dall'ordine del giorno Pagani n. 9/2845/A-1, accolto dal Governo – conformemente all'ulteriore proroga disposta nell'ambito delle locazioni civili,
esprime
PARERE FAVOREVOLE.
ALLEGATO 3
Risoluzione n. 7-00518 Perego di Cremnago: Sul trattamento economico dei corpi speciali delle Forze armate.
TESTO RIFORMULATO APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La IV Commissione,
premesso che:
l'Esercito italiano, la Marina militare, l'Aeronautica militare e l'Arma dei carabinieri dispongono, ciascuna, di un proprio corpo speciale;
in merito al trattamento economico, la legge 23 marzo 1983, n. 78, ha riformato in maniera organica tutto il sistema delle indennità operative, elemento cardine del trattamento accessorio, evidenziando la volontà del legislatore di configurare una specifica componente accessoria che abbia la caratteristica di comprendere tutte le diverse peculiarità di un modello di Forze armate complesso ed in continua evoluzione;
in tal senso, la filosofia di fondo della legge citata prevede un'indennità d'impiego operativo «di base» (articolo 2, comma 1), comune a tutto il personale militare indipendentemente dalla situazione di impiego, comunque caratterizzato da condizioni operative ben superiori a quelle del restante personale del pubblico impiego, ed altre indennità operative fondamentali, il cui valore è calcolato secondo una maggiorazione percentuale della prima (che è pari al 100 per cento), aventi lo scopo di compensare le specializzazioni del personale che sia qualificato ed impiegato in settori di maggiore rischio, disagio e logorio psico-fisico;
il decreto del Presidente della Repubblica n. 171 del 2007 ha precisato che il personale dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica, in possesso del brevetto di incursore, mantiene il trattamento economico di cui all'articolo 9, comma 2, della legge n. 78 del 1983 anche se impiegato «per finalità delle Forze speciali» ed in operazioni/esercitazioni che richiedano l'espletamento delle attività tipiche del personale incursore, presso altri comandi ed unità operative delle Forze armate nonché presso altre Amministrazioni in misura del 180 per cento dell'indennità operativa di base;
la citata indennità, appunto definita supplementare, ha la funzione di compensare particolari posizioni o condizioni, anche occasionali, in cui versa il personale impiegato in una particolare attività operativa e ha carattere sussidiario rispetto a quelle cosiddette «fondamentali» le quali, invece, sono fisse e continuative per l'intero periodo di destinazione a un determinato corpo o reparto;
il decreto citato ha, inoltre, disposto che al personale dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica in possesso del brevetto militare di incursore ed in servizio presso i reparti, le strutture di comando e le posizioni organiche di Forze speciali, individuati con apposite determinazioni del Capo di Stato Maggiore della Difesa, oltre all'indennità supplementare mensile di cui all'articolo 9, comma 2, della legge n. 78 del 1983, compete un'«Indennità supplementare mensile per operatore di forze speciali» nella misura lorda di euro 120,00 (articolo 6, comma 5), cumulabile con le indennità di impiego operativo fondamentali e supplementari previste dalla legge n. 78 del 1983 e successive modificazioni (articolo 6, comma 7);
tra l'altro, a differenza di quelle fondamentali, per alcune indennità supplementari, tra le quali quella incursori, non è previsto il meccanismo del cosiddetto «trascinamento», il quale attribuisce al personale – in caso di cambio di destinazione/ inidoneità/cessazione dal servizio una percentuale della precedente indennità al fine di compensare i disagi sostenuti nello svolgimento di una attività usurante e rischiosa per cui tale supplementare era stata concessa;
è dunque evidente che tali problematiche debbano essere risolte, al fine di prevedere in favore del personale impegnato in tali attività, spesso ad alto rischio, nonché sottoposto a cicli addestrativi che per la finalità di impiego risultano nel tempo logoranti delle capacità fisiche e di numerosi invii in missione nei Teatri operativi ad alto rischio per i quali risultano impiegabili esclusivamente le Forze Speciali (per via anche del numero ridotto di personale in forza che riesce a completare il difficile iter di conseguimento del brevetto da incursore), la giusta remunerazione;
a ciò si aggiunga che il decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2009, n. 52, ha disposto che a decorrere dal 1° gennaio 2009 agli ufficiali, sottufficiali e volontari di truppa in servizio permanente dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica, in possesso delle qualifiche di «Acquisitore obiettivi» o di «Ranger», rispettivamente in servizio presso il 185° reggimento paracadutisti ricognizione acquisizione obiettivi (RAO) «Folgore» ed il 4° reggimento alp. paracadutisti («Ranger»), compete un'indennità supplementare mensile nella misura del 20 per cento dell'«Indennità di impiego operativo di base»;
sul punto la direttiva per il potenziamento del comparto OS (operazioni speciali), approvata dal Capo di Stato Maggiore della Difesa il 26 aprile 2018, ha sancito l'estensione capacitiva al cosiddetto «full spectrum» dei compiti (DA, MA, SR) previsti dalla dottrina per le Nato Sof – fino a quel momento attribuiti al solo personale dei reparti FS «incursori», ovvero: 9° reggimento d'ass. paracadutisti «Col Moschin», GOI, 17° Stormo e GIS – anche al 185° reggimento paracadutisti ricognizione acquisizione obiettivi (RAO) «Folgore» e al 4° reggimento alp. paracadutisti, determinandone l'elevazione al «rango» di forze speciali;
il Capo di Stato Maggiore della Difesa – nel provvedimento appena citato – ha poi evidenziato l'esigenza di individuare strategie incentivanti l'arruolamento per il comparto OS – rideterminazione delle «Indennità supplementari» in primis – al fine di preservare l'output operativo della Difesa, ovvero la capacità di assicurare assetti di Forze speciali (FS) per le crescenti esigenze di sicurezza, anche in virtù dell'elevazione di 4° e 185° reggimento quali reparti FS;
esiste una eccessiva diversità di trattamento economico tra il personale in possesso del brevetto di Incursore ed il personale in possesso della qualifica di Ranger e di Acquisitore,
impegna il Governo:
ad avviare quanto prima i lavori del costituendo Tavolo tecnico in modo da approfondire i principi fondamentali ispiratori del trattamento economico del personale militare e, in particolare, delle indennità operative, al fine, altresì, di determinare la fattibilità concreta di garantire a tale personale un aumento o una rimodulazione, anche in relazione alle rinnovate e comuni modalità di impiego, quantificandone gli oneri e senza alterare gli equilibri della legge 23 marzo 1983, n.78;
riconsiderare, all'interno di una revisione generale della materia, l'intero impianto delle indennità esistenti, anche con riferimento agli aspetti previdenziali, assistenziali ed economici.
(8-00116) «Perego Di Cremnago, Maria Tripodi».
ALLEGATO 4
5-04344 Ferrari: Sulla produzione di reagenti per i test anti-covid da parte dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze.
TESTO DELLA RISPOSTA
Prima di passare all'esame della tematica posta dall'onorevole interrogante, occorre chiarire che – analogamente ad altre malattie di origine virale – la verifica della positività al virus COVID-19 avviene attraverso il prelievo di un campione biologico (es. saliva e/o muco) mediante applicazione di un tampone naso-faringeo successivamente analizzato tramite una particolare tecnologia denominata «Reverse Real time PCR».
Tale metodica è caratterizzata da un trattamento del campione prelevato con particolari reagenti, che consentono l'estrazione del materiale genetico specifico del virus (RNA) e la successiva analisi strumentale del campione preparato, mediante l'uso di specifiche apparecchiature e relativi kit di ulteriori reagenti specifici.
Ogni strumento analitico reperibile in commercio funziona – di norma – con kit specifici, forniti dal produttore; in alcuni casi è poi possibile utilizzare anche reagenti prodotti da terze parti, compatibili con le caratteristiche tecniche dello strumento stesso e capaci di garantire risultati altrettanto attendibili.
Analogamente, le procedure di preparazione del campione (tramite reagenti chimici, oggetto della problematica) possono presentare delle differenze in funzione della strumentazione/kit posseduti ed impiegati.
In altre parole, per poter trattare i campioni, talune apparecchiature potrebbero necessitare di reagenti chimici «proprietari», con formulazione potenzialmente brevettata, mentre, per altri apparati, è possibile l'impiego di ricette alternative che, tuttavia, devono essere testate e inquadrate, da un punto di vista regolatorio, nell'ambito dei Dispositivi Medico Diagnostici in vitro, ai sensi del decreto legislativo n. 332 del 2000.
A tale proposito, si ricorda che, per poter immettere sul mercato tali tipologie di reagenti, serve predisporre una adeguata documentazione che, con l'ausilio di un Ente Certificatore (Organismo Notificato), ne dichiari la conformità alla Direttiva Comunitaria 98/79 CE in modo da consentirne la marcatura CE (vedi, per analogia, allegato II elenco B del decreto legislativo n. 332 del 2000).
Tale procedura richiede, in caso si conosca già la composizione qualitativa/quantitativa del reagente (o dei reagenti) da produrre, un tempo stimabile in almeno 6 mesi dal momento di inizio delle prove di realizzazione del prototipo di prodotto.
Al riguardo preme evidenziare che lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, al momento non possiede esperienza pregressa nella produzione di tali dispositivi. Conseguentemente, nell'ipotesi di un avvio di produzione dei reagenti in parola, sarà necessario porre in essere l'intera procedura prevista dalla citata normativa.
Da un punto di vista prettamente tecnico, la preparazione di reagenti è una lavorazione relativamente semplice, che richiede, tuttavia, particolari accorgimenti per impedire l'inquinamento delle soluzioni da parte di alcuni materiali biologici (ribonucleasi) generalmente presenti nell'acqua, nelle materie prime e nell'ambiente. Detto inquinamento è assolutamente da evitare in quanto porterebbe a dei risultati falsati a causa dell'alterazione del campione prelevato.
Occorre inoltre rilevare che, l'eventuale predisposizione di un reparto con caratteristiche idonee alla produzione di reagenti per tamponi, non può prescindere da una serie di preventive valutazioni riguardanti:
l'individuazione di opportune risorse finanziarie;
l'individuazione di personale tecnico specialistico, militare e civile, da dedicare al progetto;
l'esatta definizione, in termini qualitativi e quantitativi degli ambiti di intervento.
A conclusione dell'intervento occorre osservare che, come a tutti noto, il Servizio Sanitario Militare è chiamato a concorrere con il Servizio Sanitario Nazionale/Protezione Civile, a fronteggiare gravi eventi calamitosi/crisi sia a livello nazionale che internazionale.
Un chiaro esempio di fattiva collaborazione tra la Sanità Militare ed il Servizio Sanitario Nazionale è dato dall'attuale crisi pandemica, che ha visto la componente sanitaria della Difesa pienamente integrata con le strutture sanitarie civili nei diversi consessi, sia tecnico-strategico, che operativo.
In tale ottica, nel redigendo decreto-legge cosiddetto «Sostegni-bis» si sta valutando di autorizzare la spesa nell'ordine di 16,5 milioni di euro per la realizzazione di un reparto di infialamento dei farmaci, da costituirsi all'interno dello Stabilimento Chimico-Farmaceutico Militare di Firenze per le esigenze della Sanità Militare e della Sanità Pubblica, proprio al fine di conseguire, tra l'altro, l'autonomia produttiva di anticorpi monoclonali per il contrasto al Coronavirus, di selezionati vaccini e di specifici antidoti per il bioterrorismo.
ALLEGATO 5
5-05842 Ferro: Sulle iniziative da adottare per riconoscere al Caporalmaggiore Giuseppe Iannì lo status di vittima del dovere e celebrare il 50° anniversario della sciagura della Meloria.
TESTO DELLA RISPOSTA
Con l'interrogazione in esame l'Onorevole interrogante, nel ricordare in premessa il disastro aereo avvenuto in data 9 novembre 1971 nelle secche della Meloria, chiede di conoscere quali iniziative di competenza il Ministro della difesa intenda adottare per garantire che il caporalmaggiore Giuseppe Iannì venga inserito nell'elenco delle vittime del dovere e, conseguentemente, venga riconosciuto l'assegno vitalizio ai familiari superstiti.
A premessa della risposta occorre precisare che la Difesa è pienamente consapevole della dolorosa perdita subita dalle sorelle IANNÌ, così come è intuibile il legittimo affidamento derivante dagli esiti delle prime sentenze, favorevoli ai familiari del militare defunto, che hanno ingenerato aspettative di natura economica.
Tuttavia, senza dover ripercorrere, in questa sede la complessa vicenda processuale e solo al fine evidenziare gli aspetti salienti della questione trattata, occorre partire dalla sentenza n. 22753/2018 della Corte di cassazione, in data 3 luglio 2018, la quale, in accoglimento dei ricorsi proposti dalle Amministrazioni costituite (Ministero della difesa e degli interni), pur confermando lo status di «vittima del dovere» nei confronti del de cuius, con riferimento alla questione attinente al riconoscimento in favore delle sorelle del caporalmaggiore Iannì quali «familiari superstiti di vittime del dovere», ha ritenuto di non poter accogliere tale istanza in quanto, ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 466 del 1980, non rilevavano le condizioni per essere considerate conviventi a carico.
Nello specifico, la Suprema Corte ha stabilito che «il riconoscimento dei benefici anche a germani non conviventi né a carico determinerebbe il venir meno del carattere assistenziale dei benefici, così come affermato da questa Corte».
Anche con riferimento alla «evidente situazione di iniquità e disuguaglianza rispetto ai familiari degli altri paracadutisti» di cui è menzione nell'atto, la Corte di cassazione ha avuto modo di stabilire che «non sembra ipotizzabile il pericolo di una violazione dell'articolo 3 della Costituzione nella previsione di diverse platee di superstiti beneficiari in relazione alle differenti categorie considerate dal legislatore. Appare difficile, infatti, un confronto sulla base del principio di uguaglianza, considerato che si tratta di erogazioni speciali previste per determinate categorie, portatrici di diritti posti a presidio di differenti valori, sia pure di rilevanza costituzionale».
Sebbene le sorelle del caporalmaggiore Giuseppe Iannì abbiano formulato istanza di revocazione della citata sentenza n. 22753/2018, la stessa Corte di cassazione – nell'anno 2020 – sulla base del presupposto che l'accertamento della «non convivenza e del non risultare a carico» fosse un dato già acquisito dal Giudice di appello, ha dichiarato l'istanza inammissibile. Queste argomentazioni descrivono un quadro generale in cui l'operato dell'Amministrazione militare appare scevro da profili di illegittimità.
Tuttavia, a conclusione dell'intervento, il Governo – nell'esprimere la piena partecipazione al lutto e al dolore subito dai familiari a seguito del triste evento – intende sin d'ora manifestare disponibilità a considerare con attenzione le eventuali future istanze dei familiari, pur nei limiti oggettivi derivanti dal giudicato formatosi in materia.
Infine, circa le iniziative che saranno adottate in occasione del 50° anniversario della sciagura della Meloria, si rappresenta che ogni anno il 187° Reggimento paracadutisti «Folgore» ricorda la sciagura, unitamente ai familiari dei caduti italiani e britannici e alle autorità locali, con una funzione religiosa dedicata, con la deposizione di una corona presso i monumenti siti al «cimitero museale» di Livorno e nella città di Livorno e con un lancio di paracadutisti in mare nelle acque della Meloria.
Ed anche per l'anno in corso, sebbene debitamente commisurate alla situazione sanitaria emergenziale in atto, è intendimento svolgere le stesse iniziative, ponendo l'adeguata attenzione per la particolare e sentita ricorrenza.