XIV Commissione

Politiche dell'Unione europea

Politiche dell'Unione europea (XIV)

Commissione XIV (Unione europea)

Comm. XIV

Politiche dell'Unione europea (XIV)
SOMMARIO
Mercoledì 31 marzo 2021

COMITATO DEI NOVE:

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019-2020. C. 2670-A Governo ... 124

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (UE) n. 528/2012 relativo alla messa a disposizione sul mercato e all'uso dei biocidi. Atto n. 242 (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole) ... 124

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) ... 126

Schema di decreto legislativo recante recepimento degli articoli 2 e 3 della direttiva (UE) 2017/2455 che modifica la direttiva 2006/112/CE e la direttiva 2009/132/CE per quanto riguarda taluni obblighi in materia di imposta sul valore aggiunto per le prestazioni di servizi e le vendite a distanza di beni e della direttiva (UE) 2019/112/CE che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda le disposizioni relative alle vendite a distanza di beni e a talune cessioni nazionali di beni. Atto n. 248 (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole) ... 125

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) ... 126

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE:

Sulla riunione dei Presidenti COSAC svoltasi l'11 gennaio 2021 ... 125

ALLEGATO 3 (Relazione del presidente, on. Sergio Battelli) ... 127

XIV Commissione - Resoconto di mercoledì 31 marzo 2021

COMITATO DEI NOVE

  Mercoledì 31 marzo 2021.

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019-2020.
C. 2670-A Governo.

  Il Comitato si è riunito dalle 15.05 alle 15.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 31 marzo 2021. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Vincenzo Amendola.

  La seduta comincia alle 15.20.

Schema di decreto legislativo recante la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (UE) n. 528/2012 relativo alla messa a disposizione sul mercato e all'uso dei biocidi.
Atto n. 242.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 9 marzo 2021.

  Francesca GALIZIA (M5S), relatrice, illustra la proposta di parere favorevole formulata (vedi allegato 1).

  La Commissione approva.

Schema di decreto legislativo recante recepimento degli articoli 2 e 3 della direttiva (UE) 2017/2455 che modifica la direttiva 2006/112/CE e la direttiva 2009/132/CE per quanto riguarda taluni obblighi in materia di imposta sul valore aggiunto per le prestazioni di servizi e le vendite a distanza di beni e della direttiva (UE) 2019/112/CE che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda le disposizioni relative alle vendite a distanza di beni e a talune cessioni nazionali di beni.
Atto n. 248.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 10 marzo 2021.

  Filippo SENSI (PD), relatore, illustra la proposta di parere favorevole formulata (vedi allegato 2).

  Emanuela ROSSINI (MISTO-MIN.LING.) sottolinea l'importanza del provvedimento in esame, in particolare per le regioni transfrontaliere che avvertono in modo più marcato l'esigenza di creare uno spazio comune, dove regimi contabili e criteri di fatturazione diversi possano armonizzarsi.

  Guido Germano PETTARIN (FI), nel convenire con quanto espresso dalla collega Rossini, sottolinea l'importanza, particolarmente sentita nelle zone di confine, di un'azione di coordinamento tra i sistemi contabili e fiscali di paesi limitrofi i quali, condividendo una comune area di mercato, avvertono quotidianamente l'urgenza di superare una logica di concorrenzialità tra legislazioni autonome per passare a una logica di comunità, nell'ambito di quella che definisce come l'unica «nazione europea». Ringrazia pertanto il relatore per il lavoro svolto.

  La Commissione approva il parere favorevole formulato dal relatore.

  La seduta termina alle 15.30.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 31 marzo 2021. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 15.30.

Sulla riunione dei Presidenti COSAC svoltasi l'11 gennaio 2021.

  Sergio BATTELLI, presidente, ricorda che lo scorso 11 gennaio 2021 ha partecipato alla riunione dei Presidenti COSAC in merito alla quale ha predisposto una relazione (vedi allegato 3).

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 15.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.35 alle 15.40.

XIV Commissione - mercoledì 31 marzo 2021

ALLEGATO 1

Schema di decreto legislativo recante la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (UE) n. 528/2012 relativo alla messa a disposizione sul mercato e all'uso dei biocidi (Atto n. 242).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione,

   esaminato lo schema di decreto legislativo recante la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (UE) n. 528/2012 relativo alla messa a disposizione sul mercato e all'uso dei biocidi;

   considerato che il citato regolamento, sostitutivo della direttiva biocidi 98/8/CE, si prefigge l'obiettivo di armonizzare il mercato interno e di garantire al contempo, secondo il principio di precauzione, un elevato livello di protezione per l'uomo e per l'ambiente, mediante la definizione di un elenco di principi attivi e delle condizioni per la loro utilizzabilità, nonché mediante l'introduzione di misure volte a promuovere la riduzione dei test sugli animali e a incoraggiare l'uso di metodi di sperimentazione alternativi;

   ricordato che il regolamento, benché direttamente applicabile negli ordinamenti nazionali degli Stati membri, necessita, in base all'articolo 87 del regolamento stesso, della definizione a livello nazionale di un apparato sanzionatorio effettivo, proporzionato e dissuasivo;

   considerato che lo schema di decreto legislativo dà attuazione a tale obbligo, in ottemperanza alla delega legislativa prevista dall'articolo 2 della legge di delegazione europea 2018 (legge n. 117 del 2019), per l'adozione, entro due anni dall'entrata in vigore della legge, di disposizioni recanti sanzioni per le violazioni di obblighi contenuti in regolamenti europei pubblicati entro la medesima data di entrata in vigore della legge e per i quali non sono già previste sanzioni;

   ricordato che, in assenza di specifici principi e criteri di delega, l'apparato sanzionatorio deve rispettare il criterio generale di delega di cui alla lettera d) dell'articolo 32 della legge n. 234 del 2012, che prevede un limite massimo di 150.000 euro per le ammende e per le sanzioni amministrative, e di tre anni di reclusione;

   preso atto del contenuto dello schema di decreto legislativo e in particolare degli articoli che introducono sanzioni penali di natura contravvenzionale – articoli 3, 4, 5, 6, 11 e 14, nonché comma 1 dell'articolo 7 –, degli articoli che introducono sanzioni amministrative pecuniarie – articoli 8, 9, 10, 12 e 13, nonché commi 2 e 3 dell'articolo 7 – e delle relative norme procedurali, abrogative e transitorie;

   valutato il parere reso dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano nella seduta del 21 gennaio 2021;

   considerato che il provvedimento non presenta profili di criticità in ordine alla compatibilità con l'ordinamento dell'Unione europea,

  esprime, per i profili di competenza,

PARERE FAVOREVOLE.

ALLEGATO 2

Schema di decreto legislativo recante recepimento degli articoli 2 e 3 della direttiva (UE) 2017/2455 che modifica la direttiva 2006/112/CE e la direttiva 2009/132/CE per quanto riguarda taluni obblighi in materia di imposta sul valore aggiunto per le prestazioni di servizi e le vendite a distanza di beni e della direttiva (UE) 2019/112/CE che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda le disposizioni relative alle vendite a distanza di beni e a talune cessioni nazionali di beni (Atto n. 248).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione,

   esaminato lo schema di decreto legislativo recante il recepimento degli articoli 2 e 3 della direttiva (UE) 2017/2455 che modifica la direttiva 2006/112/CE e la direttiva 2009/132/CE per quanto riguarda taluni obblighi in materia di imposta sul valore aggiunto per le prestazioni di servizi e le vendite a distanza di beni e della direttiva (UE) 2019/1995 che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda le disposizioni relative alle vendite a distanza di beni e a talune cessioni nazionali di beni;

   rammentato che le norme europee oggetto di recepimento fanno parte di un pacchetto di interventi dedicati all'e-commerce, miranti a ridurre gli oneri connessi alla fornitura intra-UE dei servizi di telecomunicazione, di teleradiodiffusione e di quelli forniti per via elettronica, resi nei confronti di committenti non soggetti passivi d'imposta (B2C), al fine di semplificare gli obblighi IVA per le imprese impegnate nell'e-commerce transfrontaliero, combattere la frode fiscale e mettere le imprese dell'Unione europea in condizioni di parità con le imprese non-UE;

   evidenziato in particolare che, a partire dal 1° luglio 2021, gli articoli 2 e 3 della direttiva (UE) 2017/2455, oggetto di recepimento da parte dello schema di decreto in esame, estendono il principio della tassazione nel luogo di destinazione presso l'acquirente – finora previsto per i soli servizi di telematici sopra menzionati – anche alle vendite a distanza di beni, il cui importo complessivo annuo superi la soglia annua di 10.000 euro;

   preso atto che lo schema di decreto legislativo – mirante al recepimento della descritta normativa europea nel termine previsto del 30 giugno 2021 – si compone di 10 articoli che provvedono a recepire: a) le definizioni e le regole di territorialità relative alle vendite a distanza destinate ai consumatori finali (B2C); b) il nuovo ruolo nella riscossione dell'IVA delle interfacce elettroniche che facilitano le vendite a distanza, le quali si considerano quali soggetti cessionari e rivenditori dei beni al momento di effettuazione dell'operazione di cessione sulla loro piattaforma; c) il regime di esenzione dall'IVA delle medesime vendite a distanza non destinate ai consumatori finali (business to business B2B), fermi restando gli obblighi di conservazione della documentazione; d) l'estensione e la semplificazione della possibilità di aderire a regimi contabili semplificati – come il Mini One Stop Shop (MOSS) esteso anche alle importazioni (IOSS), o altri regimi speciali –; e) l'abrogazione della soglia di esenzione dall'IVA per le importazioni di valore inferiore a 22 euro;

   valutato che il provvedimento non presenta profili di criticità in ordine alla compatibilità con l'ordinamento dell'Unione europea,

  esprime, per i profili di competenza,

PARERE FAVOREVOLE.

ALLEGATO 3

Sulla riunione dei Presidenti COSAC svoltasi l'11 gennaio 2021.

RELAZIONE DEL PRESIDENTE, ON. SERGIO BATTELLI

  La riunione, divisa in due sessioni, è stata l'occasione per affrontare le tematiche relative alle priorità della Presidenza portoghese dell'Unione e alla ripresa e alla resilienza dell'UE.
  Nell'ambito della I sessione il dibattito è stato introdotto dal Ministro per gli affari esteri Augusto SANTOS SILVA, il quale ha evidenziato le tre priorità del programma della Presidenza portoghese. La prima priorità è quella di contribuire alla resilienza dell'Europa, allo scopo di definire una efficiente reazione alla pandemia da Covid-19. In tale ambito, rileva la necessità di un'azione coordinata in materia di vaccini e il sostegno alle proposte della Commissione volte all'istituzione di un'Unione europea della salute. Il Ministro ha altresì segnalato l'importanza della strategia messa in campo nell'ambito del prossimo quadro finanziario pluriennale e dello Strumento per la ripresa (Next Generation EU), sulla spinta della duplice transizione climatica e digitale. La seconda priorità del programma della Presidenza riguarda l'attenzione alla dimensione sociale, e segnatamente l'importanza di attuare le misure nel quadro del Pilastro europeo dei diritti sociali; il Ministro ha fatto in proposito riferimento alle discussioni sulla direttiva sui salari minimi. Da ultimo, il Ministro ha sottolineato la rilevanza della terza priorità del Programma, allo scopo di rafforzare l'autonomia strategica dell'Europa quale attore globale, nel cui ambito ha reputato cruciale rilanciare le relazioni con gli Stati uniti, proseguire una stretta cooperazione con il Regno Unito, nonché promuovere le relazioni con l'Africa e l'America del Sud.
  Durante il dibattito sono intervenuti ventidue rappresentanti dei Parlamenti nazionali, che hanno espresso il loro supporto alle priorità del semestre di presidenza portoghese. Da più parti è stato espresso apprezzamento circa l'attenzione alla dimensione sociale, che necessita di essere rafforzata, plaudendo all'iniziativa portoghese di organizzare un vertice su tali temi a maggio.
  Sul fronte delle priorità che dovrebbero guidare la ripresa e la resilienza, è stato posto l'accento sulla digitalizzazione e sulla transizione (Sabine THILLAYE, Assemblea nazionale francese, e Gunther KRICHBAUM, Bundestag tedesco), nonché di un'economia sostenibile e di un sistema di trasporti neutrale dal punto di vista climatico (Guido WOLF, Bundesrat tedesco).
  Alcuni parlamentari hanno sottolineato che la migrazione rappresenta una sfida politica cruciale per l'UE (Dimitrios Kairidis, Vouli ton Ellinon greco), auspicando una maggiore solidarietà nel contesto del nuovo Patto per la migrazione e l'asilo presentato dalla Commissione (Silvana GIANNUZZI, Senato italiano).
  Sul fronte delle relazioni internazionali, è stata rimarcata l'importanza di un partenariato con l'Africa, auspicando l'organizzazione di un vertice UE-Africa (Susana SUMELZO JORDÁN, Cortes Generales), nonché la rilevanza strategica di un accordo in materia di difesa con il Regno Unito (François RAPIN, Senato francese).
  I deputati intervenuti nel corso del dibattito hanno inoltre posto l'accento sul rispetto dello Stato di diritto e dei valori dell'UE, nonché sul coinvolgimento dei Parlamenti nazionali nella prossima Conferenza sul futuro dell'Europa.
  Al riguardo, segnalo che, nel corso del mio intervento, ho evidenziato la necessità di proseguire con determinazione un'azione comune a livello europeo per fronteggiare le pesanti conseguenze sul piano economico e sociale e coordinare la risposta sanitaria. Sotto questo profilo, ho sottolineato la cruciale importanza della promozione
della ripresa economica trainata dagli investimenti per la trasformazione verde e digitale, nonché dell'implementazione del Pilastro europeo dei diritti sociali. Solo coniugando il rafforzamento della competitività con politiche sociali e occupazionali solide, infatti, è possibile garantire la coesione sociale e colmare i divari e le sperequazioni aggravati dalla pandemia.
  Sul fronte dell'autonomia strategica dell'Unione europea a livello globale, ho fatto riferimento, tra l'altro, all'importanza delle relazioni tra UE ed Africa e con il Vicinato meridionale, nonché al rafforzamento del dialogo con gli Stati uniti. Ho inoltre segnalato l'importanza di proseguire nel processo di allargamento ai Balcani occidentali avviando i negoziati per l'adesione dell'Albania e della Macedonia del Nord all'Unione europea.
  Ho, altresì, auspicato la necessità di avviare l'avvio della Conferenza sul futuro dell'Europa, al fine di svolgere una riflessione su una serie di tematiche, tenuto conto del fatto che l'allentamento ovvero la sospensione di alcune regole durante la pandemia ha evidenziato l'esigenza di un loro superamento o almeno di un loro aggiornamento.
  In sede di replica, il Ministro SANTOS SILVA ha fatto presente che la Presidenza portoghese continuerà il lavoro della Presidenza tedesca con riguardo all'implementazione dei meccanismi per la tutela dello Stato di diritto. Ha sottolineato, altresì, l'esigenza di proseguire il lavoro sulla strategia digitale, di rilanciare le relazioni transatlantiche e di sviluppare una strategia congiunta con l'Africa. Sul fronte della migrazione, ha affermato che le proposte della Commissione rappresentano una buona base per una discussione sulla dimensione interna ed esterna della migrazione stessa.
  La II sessione è stata invece dedicata alla ripresa e alla resilienza dell'UE. La conferenza è stata introdotta dalla Commissaria europea per la coesione e le riforme, Elisa Ferreira, che ha ricordato l'impatto delle misure adottate dalle istituzioni europee per fronteggiare gli effetti della pandemia. La Commissaria si è soffermata sulla dotazione finanziaria e sugli obiettivi del nuovo programma REACT-EU e del nuovo Strumento per la ripresa, il successo del quale – a suo avviso – dipende dai Piani nazionali per la ripresa e la resilienza. Ha altresì segnalato il ruolo che lo Strumento di sostegno tecnico potrà giocare nel supportare gli Stati membri nella definizione delle riforme e dei progetti. La politica di coesione, nel quadro del nuovo bilancio pluriennale, continuerà ad offrire un ventaglio di opportunità per la ripresa e per il riequilibrio tra i vari territori. Ha infine sollecitato i Parlamenti ad adottare rapidamente la decisione sulle nuove risorse proprie, al fine di consentire il concreto avvio della nuova programmazione finanziaria.
  Nel corso del dibattito, sono intervenuti sedici parlamentari, molti dei quali hanno rimarcato l'importanza del ruolo dei Parlamenti nazionali sia nella definizione delle priorità dei piani nazionali (THILLAYE e Rubén MORENO, Cortes), sia nel processo di ratifica della decisione sulle risorse proprie (Dragomir STOYNEV, Parlamento bulgaro).
  Per quanto concerne le tematiche oggetto dei piani, è emersa un'attenzione nei confronti delle misure in favore delle PMI e delle nuove tecnologie, inclusa l'intelligenza artificiale (KRICHBAUM), nonché dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia, quali il turismo, la logistica e il settore sanitario (Mailis REPS, Parlamento estone). Sono state invocate specifiche misure per il settore della pesca, per contrastare gli effetti negativi conseguenti alla Brexit (RAPIN).
  Il collega greco Kairidis ha sottolineato che il recovery fund rappresenta un primo passo verso un'unione fiscale europea e ha rilevato che sono emerse molte diseguaglianze tra i vari paesi per effetto della crisi pandemica. La senatrice GIANNUZZI, dopo aver ricordato le principali finalità della proposta di piano italiano ed evidenziato le questioni legate all'esigenza di rilancio della crescita nelle regioni del Sud Italia e al divario di genere, ha rilevato la necessità che il quadro temporaneo sugli aiuti di Stato venga prorogato fino alla fine di quest'anno.

  La commissaria Ferreira ha ribadito che l'implementazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza è strettamente collegata alla qualità della pubblica amministrazione, tenuto conto del fatto che i Paesi saranno chiamati nei prossimi anni a gestire un'ingente quantità di risorse per il rilancio delle proprie economie e questo rappresenta una sfida. Ha fatto notare che il Fondo europeo per lo sviluppo regionale potrà sostenere la necessità di riequilibrio tra le diverse aree territoriali e tra i vari settori. A questo proposito, la coesione regionale e sociale rappresenta una condizione imprescindibile per il successo della strategia europea per la ripresa. Al riguardo, giocherà un ruolo cruciale il programma REACT-UE quale meccanismo per gestire la risposta all'emergenza pandemica, in quanto potrà contare su una flessibilità eccezionale. Ha infine ricordato che nel quadro del prossimo bilancio è prevista una riserva di adeguamento alla Brexit, che potrà contare su una dotazione finanziaria di 5 miliardi di euro.
  Nel corso del dibattito, ho fatto presente che nella ripresa e nella resilienza delle economie europee, anche al fine di rafforzare la competitività dell'Europa sullo scenario internazionale, giocheranno un ruolo decisivo i Piani nazionali per la ripresa e la resilienza, che costituiscono una grande occasione non solo per fronteggiare l'impatto economico e sociale della crisi, ma anche per modernizzare le nostre economie. Per tale ragione, bisognerà puntare a progetti ad elevato impatto e capaci di sviluppare filiere nei settori più avanzati dal punto di vista tecnologico, della sostenibilità ambientale e dell'innovazione, anche nel quadro dei progetti di interesse comune europeo, che possono rappresentare un volàno per l'evoluzione di alcuni settori strategici, come lo sviluppo di un cloud nazionale in sinergia con il progetto europeo Gaia-X. Ho sottolineato come il coinvolgimento dei Parlamenti nazionali sia essenziale non solo nella fase di predisposizione dei Piani, ma anche in seguito, in quella della loro attuazione, attraverso un'accurata e costante attività di monitoraggio e di controllo. Nel ricordare i passaggi parlamentari che hanno contraddistinto l'esame delle Linee guida e della proposta di Piano in Italia, ho rilevato la necessità di ratificare rapidamente la decisione sulle risorse proprie per permettere alla Commissione europea di iniziare a raccogliere le risorse sui mercati per finanziare Next Generation EU. Ho inoltre sottolineato l'importanza di una significativa implementazione del sistema delle risorse proprie, al fine di introdurre progressivamente altre nuove risorse, come la digital tax e una nuova base imponibile comune per l'imposta sulle società, che potrebbero, tra l'altro, rafforzare la sostenibilità del piano di rimborso dello strumento dell'Unione europea per la ripresa e consentire un allentamento della dipendenza del bilancio dai contributi degli Stati membri.