IV Commissione
Difesa
Difesa (IV)
Commissione IV (Difesa)
Comm. IV
Sulla pubblicità dei lavori ... 27
Modifiche al capo VII del titolo II del libro quarto del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di reclutamento dei volontari, nonché deleghe al Governo per l'adozione della disciplina transitoria e di norme per il collocamento lavorativo dei volontari congedati. C. 1870 Ferrari, C. 2045 Giovanni Russo e C. 2051 Del Monaco (Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto) ... 27
Delega al Governo per l'istituzione della Riserva ausiliaria dello Stato per lo svolgimento di operazioni di soccorso sanitario e socio-assistenziale. C. 1466 Pagani, C. 2036 Ermellino e C. 2268 Piastra (Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto) ... 28
Modifiche al codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e all'articolo 5 della legge 31 dicembre 2012, n. 244, relativo al differimento della riduzione delle dotazioni organiche del personale militare delle Forze armate e del personale civile del Ministero della difesa. C. 1934 Deidda e C. 2802 Del Monaco (Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto) ... 28
Sulla pubblicità dei lavori ... 29
DL 30/2021: Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per i lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena. C. 2945 Governo (Parere alle Commissioni riunite XI e XII) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole) ... 29
ALLEGATO 1 (Parere approvato) ... 32
Sulla pubblicità dei lavori ... 29
7-00616 Roberto Rossini: Sulle iniziative per la riabilitazione storica dei militari italiani fucilati durante la I Guerra Mondiale (Seguito della discussione e conclusione – Approvazione risoluzione n. 8-00104) ... 29
ALLEGATO 2 (Testo approvato dalla Commissione) ... 32
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:
5-05558 Galantino: Sullo stato di avanzamento del progetto denominato «Caserme Verdi» ... 30
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 34
5-05559 Tondo: Sugli accertamenti sanitari disposti per l'arruolamento di un alpino deceduto ... 31
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 35
5-05560 D'Uva: Sulle iniziative volte ad incrementare gli investimenti nella sanità militare ... 31
ALLEGATO 5 (Testo della risposta) ... 37
SEDE REFERENTE
Mercoledì 24 marzo 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Stefania Pucciarelli.
La seduta comincia alle 14.15.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che della seduta sarà data pubblicità anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
Modifiche al capo VII del titolo II del libro quarto del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di reclutamento dei volontari, nonché deleghe al Governo per l'adozione della disciplina transitoria e di norme per il collocamento lavorativo dei volontari congedati.
C. 1870 Ferrari, C. 2045 Giovanni Russo e C. 2051 Del Monaco.
(Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 7 ottobre 2020.
Gianluca RIZZO, presidente, comunica che, a seguito degli ultimi sviluppi in ordine alla formazione del Governo in carica, l'onorevole Giovanni Russo, con lettera del 9 marzo 2021, ha rimesso il suo ruolo di relatore sui provvedimenti in esame. Avverte, quindi, di avere nominato l'onorevole Ferrari relatore sui provvedimenti in esame.
Ricorda, quindi, che nella seduta del 23 settembre 2020 si è chiuso l'esame preliminare e nel corso dell'ultima seduta del 7 ottobre 2020 il rappresentante del Governo aveva segnalato che lo Stato Maggiore della difesa stava completando uno studio in materia che sarebbe stato messo a disposizione anche della Commissione quale utile contributo conoscitivo per favorire la predisposizione di un testo condiviso. Avverte, quindi, che provvederà a chiedere la trasmissione del documento in esame, qualora questo sia stato già predisposto.
Roberto Paolo FERRARI (LEGA), relatore, ringrazia il presidente Rizzo per l'incarico conferito e il precedente relatore, onorevole Giovanni Russo, per il proficuo lavoro di approfondimento svolto, che auspica possa essere adesso portato a compimento. Ricorda che le proposte di legge in discussione traggono origine dalle preoccupazioni e dalle criticità relative al reclutamento che erano state manifestate alla Commissione dai Capi di Stato di Forza armata ad inizio legislatura, nell'ambito dei cicli di audizioni sulle linee programmatiche dei vari vertici militari. Sul tema, particolarmente rilevante, la Commissione aveva deliberato lo svolgimento di un'indagine conoscitiva, i cui risultati sono confluiti nelle proposte di legge presentate.
Ritiene che la ricerca della più ampia condivisione possibile debba continuare e propone, pertanto, di costituire un comitato ristretto al fine di giungere, in tempi rapidi, ad una doverosa sintesi ed alla formulazione di un testo nel quale tutti i gruppi si possano riconoscere.
Giovanni RUSSO (MISTO) ritiene che la revisione del sistema di reclutamento non possa più essere procrastinata ed invita a riprendere il lavoro interrotto valorizzando l'attività conoscitiva svolta dalla Commissione. Condivide le considerazioni del nuovo relatore sull'importanza del provvedimento e sulla necessità che questo sia supportato da tutte le forze politiche. Condivide, inoltre, la scelta di procedere alla costituzione di un comitato ristretto e si dichiara disponibile a fornire il proprio contributo affinché possa essere portato a termine il lavoro già avviato.
Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, propone quindi di deliberare la nomina del Comitato ristretto.
La Commissione concorda.
Gianluca RIZZO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato ristretto sulla base delle indicazioni dei gruppi. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Delega al Governo per l'istituzione della Riserva ausiliaria dello Stato per lo svolgimento di operazioni di soccorso sanitario e socio-assistenziale.
C. 1466 Pagani, C. 2036 Ermellino e C. 2268 Piastra.
(Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 7 ottobre 2020.
Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che nella seduta del 7 ottobre 2020 il relatore, onorevole De Menech, ritenendo che si potesse lavorare alla redazione di un testo nel quale far confluire i contributi delle diverse proposte di legge, aveva chiesto di poter disporre di un lasso di tempo necessario al raggiungimento di tale finalità.
Roger DE MENECH (PD), relatore, ritiene che l'iter del provvedimento possa essere accelerato tramite la costituzione di un comitato ristretto. Fa presente che tale proposta operativa mira a definire un testo che possa essere di sintesi dal punto di vista tecnico e politico. Auspica, pertanto, che si possa proficuamente riprendere il lavoro.
Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, propone quindi di deliberare la nomina del Comitato ristretto.
La Commissione concorda.
Gianluca RIZZO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato ristretto sulla base delle indicazioni dei gruppi. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Modifiche al codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e all'articolo 5 della legge 31 dicembre 2012, n. 244, relativo al differimento della riduzione delle dotazioni organiche del personale militare delle Forze armate e del personale civile del Ministero della difesa.
C. 1934 Deidda e C. 2802 Del Monaco.
(Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 dicembre 2020.
Giovanni Luca ARESTA (M5S), relatore, richiamando i contenuti della relazione introduttiva, svolta nella seduta dello scorso 16 dicembre, auspica che lo spirito di collaborazione dei gruppi della Commissione possa connotare anche l'esame di questo importante provvedimento, volto a differire i termini fissati dalla legge n. 244 del 2012 per la revisione della dotazione organica dello strumento militare. Sottolinea l'urgenza di procedere speditamente e, analogamente a quanto richiesto per i provvedimenti appena esaminati, prospetta la costituzione di un comitato ristretto.
Maria TRIPODI (FI) preannuncia la disponibilità del gruppo di Forza Italia a lavorare per una conclusione proficua del provvedimento e sottolinea l'esigenza di dare risposte concrete allo sforzo compiuto dal personale delle nostre Forze armate per mantenere un elevato livello dello strumento militare.
Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, propone quindi di deliberare la nomina del Comitato ristretto.
La Commissione concorda.
Gianluca RIZZO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato ristretto sulla base delle indicazioni dei gruppi. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.30.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 24 marzo 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.
La seduta comincia alle 14.30.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che della seduta sarà data pubblicità anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
DL 30/2021: Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per i lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena.
C. 2945 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite XI e XII).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 marzo 2021.
Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri la relatrice, onorevole Maria Tripodi, ha illustrato i contenuti del provvedimento preannunciando la presentazione di una proposta di parere favorevole.
Maria TRIPODI (FI), relatrice, presenta ed illustra la sua proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).
Il sottosegretario Giorgio MULÈ esprime apprezzamento per la proposta di parere.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.
La seduta termina alle 14.35.
RISOLUZIONI
Mercoledì 24 marzo 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.
La seduta comincia alle 14.35.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che della seduta sarà data pubblicità anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
7-00616 Roberto Rossini: Sulle iniziative per la riabilitazione storica dei militari italiani fucilati durante la I Guerra Mondiale.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione risoluzione n. 8-00104).
La Commissione prosegue la discussione, rinviata nella seduta del 23 marzo 2021.
Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il presentatore, onorevole Roberto Rossini, ha illustrato i contenuti della risoluzione. Sono, poi, seguiti taluni interventi in sede di discussione generale.
Roberto ROSSINI (M5S) ringrazia tutti i colleghi intervenuti nel dibattito per i contributi offerti che hanno permesso di poter arricchire il testo della risoluzione, senza per questo alterare l'impianto iniziale frutto anche del lavoro svolto presso l'altro ramo del Parlamento. Riformula, quindi, l'atto di indirizzo (vedi allegato 2) ed auspica che i miglioramenti apportati possano essere unanimemente condivisi.
Il sottosegretario Giorgio MULÈ desidera ringraziare il relatore per lo sforzo compiuto nel ricercare la più ampia condivisione possibile. Evidenzia come nel dibattito non sia emerso un dissenso rispetto a quanto deliberato presso il Senato della Repubblica, ma piuttosto sia stato ricercato un lessico più appropriato a vicende così dolorose. Tranquillizza poi sul fatto che non ci sia alcun tentativo di revisionismo storico, ma solo l'intento di onorare la memoria di tutti i nostri soldati che hanno perso la vita durante la I Guerra mondiale. Ribadisce, dunque, la necessità che lo Stato onori la memoria di tali caduti, condividendo pienamente la nuova formulazione proposta dal relatore.
Renzo TONDO (M-NCI-USEI-R-AC) apprezza sia il lavoro si sintesi svolta dal relatore che le parole concilianti espresse dal rappresentante del Governo. Ritiene, comunque, che il testo della risoluzione non vada nella direzione da lui auspicata con riferimento, in particolare, alla necessità di restituire onore a quei militari italiani fucilati durante la I Guerra Mondiale. D'altronde, rileva di non avere condiviso la scelta operata dalla Commissione difesa del Senato di soprassedere all'esame delle proposte di legge in materia.
Preannuncia, quindi, un voto di astensione.
Davide GALANTINO (FDI) ringrazia il relatore per avere dialogato con tutti i gruppi, anche dell'opposizione, e il sottosegretario Mulè per le rassicuranti e sentite parole. Preannuncia, quindi, il voto favorevole di Fratelli d'Italia.
Devis DORI (M5S) preannuncia il voto favorevole del gruppo del M5S sottolineando l'importanza del serio lavoro fatto dal relatore per giungere ad un testo ampiamente condiviso. Sottolinea come il tema dei condannati alla pena capitale durante la I Guerra mondiale non sia mai stato definitivamente affrontato ed evidenzia, pertanto, l'importanza dell'ultimo impegno volto a promuovere ogni iniziativa in grado di recuperare la memoria di tali caduti, anche sui territori e ogni attività di ricerca storica riferita alle vicende dei militari italiani condannati alla pena capitale.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione, nel testo riformulato dal relatore, all'unanimità dei presenti.
Gianluca RIZZO, presidente, ringrazia tutti i colleghi intervenuti e sottolinea che la vicenda dei fucilati nella I Guerra Mondiale rappresenta un fatto doloroso della nostra storia, una pagina che era giusto affrontare e alla quale dare dignità. Ricorda che nell'anno in corso si svolgeranno le celebrazioni del centesimo anniversario della traslazione all'Altare del Patria del Milite Ignoto e che la risoluzione approvata dalla Commissione considera questa l'occasione per ricordare il sacrificio di tutti gli italiani che persero la vita a causa della guerra.
La seduta termina alle 14.50.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 24 marzo 2021.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Mercoledì 24 marzo 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.
La seduta comincia alle 15.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
5-05558 Galantino: Sullo stato di avanzamento del progetto denominato «Caserme Verdi».
Davide GALANTINO (FDI) illustra la sua interrogazione.
Il Sottosegretario di Stato Giorgio MULÈ vi risponde nei termini riportati (vedi allegato 3).
Davide GALANTINO (FDI) si dichiara pienamente soddisfatto della risposta e preannuncia che si recherà a visitare le caserme dell'Esercito italiano per verificare che il progetto «Caserme verdi» sia portato a conclusione. Auspica, quindi, che si possa fattivamente dimostrare vicinanza al personale delle Forze armate, risolvendo quelle criticità relative allo stato di manutenzione delle strutture già sottolineate dal precedente Capo di Stato maggiore dell'Esercito.
5-05559 Tondo: Sugli accertamenti sanitari disposti per l'arruolamento di un alpino deceduto.
Renzo TONDO (M-NCI-USEI-R-AC) illustra la sua interrogazione, evidenziando che se fosse stato disposto l'esame emocromocitometrico completo, forse questo giovane soldato sarebbe ancora in vita.
Il Sottosegretario di Stato Giorgio MULÈ vi risponde nei termini riportati (vedi allegato 4).
Renzo TONDO (M-NCI-USEI-R-AC) si dichiara non convinto dalla risposta, poiché gli accertamenti diagnostici previsti dalla disciplina per l'incorporamento prevedono anche quell'esame che, per ragioni non ancora appurate, non fu svolto. Si tratta di un vulnus che auspica non si ripeta in futuro.
5-05560 D'Uva: Sulle iniziative volte ad incrementare gli investimenti nella sanità militare.
Francesco D'UVA (M5S) illustra la sua interrogazione.
Il Sottosegretario di Stato Giorgio MULÈ vi risponde nei termini riportati (vedi allegato 5).
Francesco D'UVA (M5S) si dichiara soddisfatto della risposta e osserva che la Commissione, in occasione dell'esame del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R) ha espressamente indicato tra le priorità quella di potenziare la sanità militare. Considera vantaggioso per il Paese e per tutti rendersi indipendenti dalle logiche di mercato per l'approvvigionamento dei vaccini e, per tale ragione, ritiene che debba essere favorita la costituzione di una cordata di aziende biotech sotto il controllo della Difesa.
Gianluca RIZZO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 15.25.
ALLEGATO 1
DL 30/2021: Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per i lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena (C. 2945 Governo).
PARERE APPROVATO
La IV Commissione (Difesa),
esaminato il testo del disegno di legge di conversione del decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30, recante misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena (A.C. 2945 – Governo);
premesso che:
il provvedimento è composto da 4 articoli e costituisce l'ultimo tassello fino ad oggi della sequenza di atti normativi con i quali è stata affrontata l'epidemia da Covid-19;
rilevato che:
l'articolo 1, in considerazione dell'accelerazione della curva epidemica registratasi nelle ultime settimane e della maggiore diffusività delle varianti del virus, prevede l'applicazione di misure ulteriormente restrittive, per il periodo compreso tra il 15 marzo ed il 6 aprile 2021, volte a limitare la circolazione delle persone nell'intento di evitare un aggravamento dell'epidemia;
l'articolo 2, comma 6, prevede, per quanto di competenza della Commissione Difesa, che il personale del comparto sicurezza e difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19, può chiedere, in alternativa al diritto al lavoro agile e al congedo straordinario, la possibilità di usufruire della corresponsione di uno o più bonus per l'acquisto di servizi di baby-sitting o di servizi integrativi per l'infanzia per i figli conviventi minori di anni 14 che si trovano in una delle condizioni previste dal comma 1 del medesimo articolo, nel limite massimo complessivo di 100 euro settimanali;
apprezzato, quindi, quanto previsto dalla disposizione sopra richiamata, che conferma il ruolo decisivo che gli appartenenti alle Forze armate stanno svolgendo nella lotta all'epidemia,
esprime
PARERE FAVOREVOLE.
ALLEGATO 2
Risoluzione n. 7-00616 Roberto Rossini: Sulle iniziative per la riabilitazione storica dei militari italiani fucilati durante la I Guerra Mondiale.
TESTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La IV Commissione,
premesso che:
nel corso della Prima guerra mondiale, a seguito di sentenze emesse dalle Corti militari per reati contro la disciplina e contro le leggi di guerra e anche nei casi di assenza di un comprovato e oggettivo accertamento di responsabilità sono stati fucilati circa 750 militari italiani dei quali si ritiene la necessità di preservarne ed onorarne la memoria;
tali eventi, pure se inquadrati nelle circostanze eccezionali in cui si sono svolti, rappresentano un capitolo doloroso e troppo a lungo rimosso della nostra storia, che tocca sensibilità ancora oggi vive, soprattutto in alcuni territori del Paese;
la Repubblica, onorando la memoria di coloro che nel corso della Prima guerra mondiale hanno perso la vita nell'adempimento del proprio dovere, dovrebbe riconoscere anche il sacrificio di tali caduti;
si avverte l'esigenza di un percorso quanto più possibile condiviso che, senza produrre ulteriori lacerazioni, restituisca tali caduti alla storia e alla memoria nazionali, riconoscendoli come vittime di guerra;
si è sviluppato un dibattito in altri Paesi coinvolti nel primo conflitto mondiale, che ha condotto alcuni di essi a porre in essere atti simbolici e solenni di riparazione storica;
il 4 novembre 2021 sarà celebrato il centesimo anniversario della traslazione del Milite Ignoto presso l'Altare della Patria,
impegna il Governo:
a) a provvedere ad apporre, tramite il Ministero della difesa, nel Complesso del Vittoriano a Roma, un'iscrizione in memoria dei militari italiani fucilati nel corso della Prima guerra mondiale per reati contro la disciplina e contro le leggi di guerra e a seguito di processi sommari e senza l'accertamento della loro responsabilità, per offrire una testimonianza di solidarietà e riconoscenza ai militari caduti, ai loro familiari e alle popolazioni interessate, nel ricordo perenne del sacrificio di un intero popolo compiuto durante la Grande Guerra;
b) a provvedere affinché tale iscrizione venga svelata nel corso di una cerimonia pubblica, da tenersi nell'ambito delle commemorazioni del centenario della traslazione del Milite Ignoto nel sacello dell'Altare della Patria, previste per il mese di novembre del 2021;
c) ad adottare iniziative, per il tramite del Ministero della difesa e del Commissariato generale per le onoranze ai caduti, per la pubblicazione dei nomi e delle circostanze della morte di ciascuno dei caduti, dandone comunicazione al comune di nascita per l'eventuale pubblicazione nell'albo comunale;
d) a garantire la piena fruibilità degli archivi delle Forze armate e dell'Arma dei carabinieri per tutti gli atti, le relazioni e i rapporti legati alle operazioni belliche, alla gestione della disciplina militare nonché alla repressione degli atti di indisciplina o di diserzione, ove non già versati agli archivi di Stato;
e) a promuovere ogni iniziativa volta al recupero, anche a livello locale, della memoria di tali caduti e ogni attività di ricerca storica che contribuisca alla ricostruzione del primo conflitto mondiale, con specifico riferimento alle vicende dei militari italiani condannati alla pena capitale.
(8-00104) «Roberto Rossini, Rizzo, Aresta, Dori, D'Uva, Pretto, Pagani, Maria Tripodi, Occhionero, Giovanni Russo».
ALLEGATO 3
Interrogazione n. 5-05558 Galantino: Sullo stato di avanzamento
del progetto denominato «Caserme Verdi».
TESTO DELLA RISPOSTA
A premessa della presente risposta è il caso di evidenziare che il Dicastero ha avviato uno studio volto allo sviluppo capacitivo ed al finanziamento dei «Grandi Progetti Infrastrutturali della Difesa», tra i quali va annoverato anche il progetto «Caserme Verdi» dell'Esercito italiano che prevede, nella sua fase iniziale, il coinvolgimento di 28 Caserme e che – ferma restando la necessaria disponibilità finanziaria – potrà essere esteso, anche ad altre caserme.
L'obiettivo da conseguire è quello di disporre di strutture in linea con le nuove esigenze operative e quindi idonee ad accrescere l'operatività dello strumento militare attraverso la realizzazione di basi militari di nuova generazione che risultino efficienti, funzionali, ispirate a nuovi standard qualitativi e siano realizzate secondo criteri atti a garantire un basso impatto ambientale, il contenimento del consumo energetico e ridotti costi di manutenzione.
Tanto premesso, con specifico riferimento ai quesiti posti, si rende noto che il progetto «Caserme Verdi» è entrato in fase di attuazione, avendo già avviato la progettazione delle opere di rinnovamento su diverse caserme; in particolare, nel corrente anno 2021 saranno finanziate le progettazioni relative alle caserme di Annibaldi (Mi), Sernia-Pedone (FG), La Comina (PD).
Con riferimento all'ordine del giorno 9/2790-bis-AR/105 (presentato dall'Onorevole interrogante lo scorso 27/12/2020), rappresento che le caserme «Lolli Ghetti» di Trani e «Trizio» di Altamura (BA), sebbene, attualmente, non ricomprese tra gli immobili interessati dal progetto «Caserme Verdi», sono infrastrutture ritenute comunque strategiche per la Forza armata.
A questo proposito, va confermato quanto detto in premessa e cioè che, ferma restando la disponibilità delle necessarie risorse finanziarie, il progetto «Caserme Verdi» sarà progressivamente esteso a tutte le infrastrutture strategiche dell'Esercito, ivi incluse, evidentemente, le caserme in argomento.
Giova, inoltre, evidenziare che entrambe le caserme, indicate nell'ordine del giorno in parola, rientrano nell'ambito di un'ulteriore fondante programma di ammodernamento e rinnovamento dell'Esercito Italiano, il Progetto Forza NEC.
Esse, pertanto, sono già interessate a un ciclo di interventi di riqualificazione infrastrutturale, previsto nel breve-medio termine.
Infine, relativamente alla proposta di estendere il programma anche alla Marina e all'Aeronautica, si evidenzia anche queste Forze Armate si sono già dotate di analoghe progettualità, che abbracciano programmi di ammodernamento ed efficientamento del loro parco infrastrutturale, quali basi navali, aeroporti ed alloggi per il personale.
ALLEGATO 4
Interrogazione n. 5-05559 Tondo: Sugli accertamenti sanitari disposti per l'arruolamento di un alpino deceduto.
TESTO DELLA RISPOSTA
A premessa della risposta è doveroso ricordare che il Governo, sulla tematica oggetto dell'interrogazione in esame, è già intervenuto presso questa Commissione, in data 7 novembre 2019 e, da ultimo, in data 9 gennaio 2020, in riscontro a due interrogazioni a risposta immediata a firma del medesimo Onorevole Tondo.
Ciò a testimonianza dell'interesse autentico e del fattivo coinvolgimento che la Difesa ha sempre avuto sulla vicenda richiamata, in ossequio ad un basilare principio di trasparenza e, mi sia consentito sottolinearlo, per poter pienamente corrispondere alle legittime richieste di conoscenza avanzate dai genitori del militare scomparso.
Giova ribadire, anche in tale sede, che proprio a seguito di specifico interessamento degli Uffici di Gabinetto del Ministro della difesa, il Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Udine ha disposto, in data 7 novembre 2019, la restituzione di tutta la documentazione sanitaria a beneficio delle strutture sanitarie ove era stata a suo tempo sequestrata e, in ultima analisi, anche a beneficio di tutti gli altri interessati.
Nel merito del quesito posto, con cui si chiede al Ministro della Difesa «per quali motivazioni non sia stato disposto nei riguardi di Francesco Rinaldelli, come illustrato in premessa, l'emocromo completo come previsto dai bandi di concorso, dal personale addetto incaricato, al momento dell'arruolamento», si sottolinea, preliminarmente, che come si evince anche dal bando di arruolamento per i VFA dell'anno 2003, i candidati avrebbero potuto concorrere sulla base del profilo sanitario ottenuto nel corso della visita di leva, mentre in sede di visita di incorporamento, allora come oggi, non era previsto alcun esame di laboratorio.
Tanto chiarito, per una migliore comprensione dei fatti, si riporta un breve quadro riassuntivo dell'intera vicenda:
il compianto militare veniva arruolato nell'Esercito Italiano il 17 febbraio 2004, con ferma volontaria annuale nell'8° Reggimento Alpini in Cividale del Friuli;
nel novembre 2004 gli veniva diagnosticato un linfoma di Hodgkin (LH), per cui veniva sottoposto a cicli di chemioterapia, e altri interventi terapeutici (autotrapianto e trapianto allogenico);
in data 16 marzo 2008, tristemente, decedeva;
in sede di esame del rapporto causale per l'attribuzione dei benefici previdenziali tra l'infermità terminale ed il servizio svolto, la verificazione redatta su incarico del T.A.R. per il Friuli Venezia Giulia dall'istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (1RCCS) Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (PN) in data 27 gennaio 2016, escludeva qualsivoglia relazione causale della patologia terminale tanto con le vaccinazioni effettuate dal militare quanto con l'esposizione ai fattori inquinanti nel sito di Porto Marghera dove lo stesso aveva, per un periodo, prestato servizio di Vigilanza.
Si osserva, inoltre, che nell'atto si fa riferimento ad una presunta mancata valorizzazione, in sede di visita di incorporamento del 17 febbraio 2004, di un esame emocromocitometrico effettuato dal defunto in data 8 gennaio 2004, in cui si evidenziava una «lieve leucocitosi neutrofila».
Tale aspetto, autonomo ed indifferente rispetto all'analisi del nesso causale – essendo stato escluso qualsivoglia ruolo causale tra vaccinazioni obbligatorie effettuate sul militare e l'insorgenza della malattia – non può scientificamente essere giudicato rilevante da un punto di vista giuridico e medico-legale.
Infatti, come hanno accertato gli organi tecnico-sanitari della Difesa, l'assoluta genericità di un riscontro di una «lieve leucocitosi neutrofila» oltre un mese prima dall'incorporamento, non rappresentava condizione sufficiente alla preclusione di un giudizio di idoneità del militare e, conseguentemente, della normale procedura vaccinale prevista.
Pertanto, l'apprezzamento della modesta alterazione emocromocitometrica dell'8 gennaio 2004 non appare associabile ad una pregressa latenza dell'infermità terminale, anche nella considerazione che la manifestazione di un quadro iperacuto, costituito dall'insorgenza alla data del 1° novembre 2004 di una tumefazione sovraclaveare destra in assenza di febbre o altra sintomatologia, è avvenuto a distanza di 9 mesi dalla visita di incorporamento.
In ultimo, l'auspicata interlocuzione in ordine alla situazione medico-legale sopra descritta potrebbe verosimilmente essere poco chiarificativa per il Signor Rinaldelli in considerazione della necessità per l'Autorità politica di possedere specifiche competenze «medico-scientifiche».
Per tale ragione, non si ravvisano ragioni ostative a calendarizzare un eventuale incontro tra un rappresentante del dicastero, in possesso di adeguate competenze nel settore, ed il padre del compianto Francesco, qualora quest'ultimo dovesse ribadirne l'interesse in futuro.
ALLEGATO 5
Interrogazione n. 5-05560 D'Uva: Sulle iniziative volte ad incrementare gli investimenti nella sanità militare.
TESTO DELLA RISPOSTA
A premessa della risposta desidero sottolineare come nel corso dell'emergenza sanitaria tutt'ora in atto e che rappresenta una sfida senza precedenti per il nostro Paese la risposta delle nostre Forze armate si sia dimostrata pronta ed efficace.
In tale ottica, la Difesa continuerà a fare la sua parte nel quadro delle attività che le saranno richieste, supportando il Sistema-Paese grazie alle peculiari e diversificate capacità di cui lo Strumento militare dispone. Un risultato che si dimostra imprescindibile mantenere e se possibile ulteriormente migliorare, per via di scelte bilanciate che contemperino investimenti, costi di esercizio e politiche del personale
In tale quadro, la Difesa intende proseguire nel potenziamento della Sanità militare, significando che nel 2021, anche grazie alle risorse che sono state previste per questo scopo in Legge di Bilancio, si continuerà l'opera di razionalizzazione, perseguendo la definitiva transizione ad una Sanità militare in ottica interforze e di una sempre maggiore interazione e interoperabilità con il Servizio Sanitario Nazionale, dedicando particolare attenzione al potenziamento delle principali strutture, tra le quali, lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare.
Fatta questa doverosa premessa, passo ad affrontare il merito del quesito posto, osservando come l'opera continua di valorizzazione e sostentamento delle capacità produttive di cui la Difesa già dispone, passi anche attraverso l'intensificazione delle sinergie con gli Istituti di Ricerca e con le eccellenze industriali del Paese.
Per questo motivo l'11 gennaio 2021, l'Agenzia Industrie Difesa, sollecitata ed autorizzata dal Ministro della Difesa, ha firmato un accordo con la Fondazione Toscana Life Science (TLS) per la condivisione di competenze, know how e piattaforme tecnologiche delle due realtà, finalizzata a specifiche attività di ricerca e sviluppo (R&S), e per la messa a punto di nuovi progetti di R&S congiunti.
I primi obiettivi individuati sono l'infialamento, su scala industriale, dell'anticorpo monoclonale sviluppato da TLS e del quale è in corso la sperimentazione clinica.
Viste le competenze di TLS potrà essere valutata l'opportunità di realizzare anche un impianto per la produzione di vaccini di origine virale, esistendo già un reparto, presso la sede di TLS, impiegabile per attività di R&S nel settore dei vaccini di origine batterica.
Non solo dunque la Difesa ha intuito l'importanza di «fare sistema» con le altre eccellenze del Paese nell'ottica di ricostituire una autonomia strategica nel settore sanitario, ma sta promuovendo concretamente, con risorse umane ed investimenti, la ricostituzione di un «polo sanitario» che potrà essere efficacemente ed utilmente sfruttato sia nel presente che nel caso di altri analoghi eventi futuri.
Da quanto sopra evidenziato, emerge con chiarezza il ruolo di assoluta rilevanza e di importanza strategica che potrà assumere, in un immediato futuro, lo Stabilimento Chimico Farmaceutico di Firenze, non solo nell'ambito di un programma nazionale di ricerca e sviluppo per la produzione di vaccini, ma anche al fine di imprimere un'accelerazione decisiva ad attività come la campagna vaccinale in corso su tutto il territorio nazionale, in piena sintonia con quanto auspicato dagli interroganti con il presente atto di sindacato ispettivo.