XIV Commissione

Politiche dell'Unione europea

Politiche dell'Unione europea (XIV)

Commissione XIV (Unione europea)

Comm. XIV

Politiche dell'Unione europea (XIV)
SOMMARIO
Martedì 12 gennaio 2021

SEDE CONSULTIVA:

DL 172/2020: Ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19. C. 2835 Governo (Parere alle Commissioni X e XII) (Esame e rinvio) ... 107

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA:

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Una strategia «Dal produttore al consumatore» per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente. COM(2020)381 final. (Parere alla XIII Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) ... 109

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) ... 110

SEDE CONSULTIVA:

DL 172/2020: Ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19. C. 2835 Governo (Parere alle Commissioni X e XII) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole) ... 109

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) ... 111

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sulle politiche dell'Unione europea per l'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (Deliberazione di una proroga del termine) ... 109

XIV Commissione - Resoconto di martedì 12 gennaio 2021

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 12 gennaio 2021. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 12.35.

DL 172/2020: Ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19.
C. 2835 Governo.
(Parere alle Commissioni X e XII).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Angela IANARO (M5S), relatrice, ricorda che la Commissione è chiamata ad esaminare, ai fini del parere da rendere alle Commissioni riunite X, Attività produttive, e XII, Affari sociali, il disegno di legge di conversione del decreto-legge recante ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus SARS-CoV-2.
  Evidenzia che il provvedimento, che si compone di 3 articoli e di un allegato, provvede, da un lato, a rafforzare, nel periodo delle festività natalizie e di inizio anno, le misure già in vigore (ai sensi del DL n. 158/2020) per il contenimento del contagio da Covid-19 (articolo 1) e, dall'altro, a riconoscere un contributo a fondo perduto ai soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività prevalente nei settori dei servizi di ristorazione (articolo 2). L'articolo 3 disciplina l'entrata in vigore del provvedimento, avvenuta il 19 dicembre 2020.
  Sottolinea come di interesse per la Commissione risulti in particolare l'articolo 2, che, al comma 1, introduce un nuovo contributo a fondo perduto, nel limite massimo di 455 milioni di euro per il 2020 e di 190 milioni di euro per il 2021, a favore dei titolari di partita IVA, già beneficiari del contributo a fondo perduto di cui all'articolo 25 del D.L. n. 34/2020, aventi attività prevalente in uno dei settori individuati dai codici ATECO riferiti alle attività di ristorazione, riportati nella tabella di cui all'allegato 1 del provvedimento. La finalità enunciata è quella di sostenere gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive introdotte dal decreto-legge in esame per contenere la diffusione dell'epidemia. Il contributo non spetta ai soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° dicembre 2020; essendo richiesta una partita attiva, questa non deve essere stata chiusa al momento dell'entrata in vigore del decreto-legge.
  In base al comma 2, il contributo a fondo perduto spetta esclusivamente ai soggetti che hanno già beneficiato del contributo di cui al citato articolo 25 del D.L. n. 34/2020, e che non abbiano restituito il predetto ristoro. Ricorda che il predetto articolo 25 ha disposto il riconoscimento di un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti attività d'impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita IVA con ricavi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d'imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto e il cui ammontare di fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. La misura del contributo è ottenuta applicando percentuali variabili in relazione al fatturato, con un valore minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
  Al fine di rendere quanto più rapida possibile la corresponsione del contributo, la norma stabilisce che le somme sono accreditate direttamente sul conto corrente bancario o postale, per un importo pari al contributo già erogato ai sensi del citato articolo 25 del decreto-legge n. 34 del 2020 (comma 3), comunque non superiore a euro 150.000 (comma 4). Il comma 5 rende applicabili, in quanto compatibili, le disposizioni di cui all'articolo 25, commi da 7 a 14, del decreto-legge n. 34 del 2020, relative al trattamento fiscale del contributo (che non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi o IRAP), alle procedure per l'ottenimento e la corresponsione dello stesso, nonché per il controllo dei dati, l'eventuale recupero dei contributi non spettanti e l'applicazione della relativa sanzione.
  Evidenzia in particolare il comma 6, che subordina l'applicazione delle disposizioni in esame al rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final, recante il «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19», che, come è noto, consente l'adozione di norme maggiormente flessibili in materia di aiuti di Stato.
  Menziona inoltre il comma 7, che dispone in materia di copertura degli oneri derivanti dal provvedimento, pari a 455 milioni di euro per il 2020 e di 190 milioni di euro per il 2021, ai quali si provvede a valere sull'apposito Fondo dello stato di previsione del MEF, istituito dall'art. 8, comma 2, del DL 149/2020, per far fronte agli oneri derivanti dall'estensione dei benefici previsti dal decreto stesso, e successivamente rifinanziato dall'articolo 1, comma 1, del D.L. n. 154/2020, anche in conseguenza delle ordinanze del Ministero della salute pubblicate nel mese di novembre 2020.
  In conclusione, considerato, per quanto di competenza, che i benefici riconosciuti
dal provvedimento in esame sono subordinati al rispetto della normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato, salvo eventuali rilievi che emergano nel corso del dibattito, propone di esprimere un parere favorevole.

  Sergio BATTELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.40.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 12 gennaio 2021. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 12.40.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Una strategia «Dal produttore al consumatore» per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente.
COM(2020)381 final.
(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 18 dicembre 2020.

  Francesca GALIZIA (M5S), relatrice, illustra la proposta di parere favorevole con osservazioni formulata (vedi allegato 1).

  La Commissione approva.

  La seduta termina alle 12.45.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 12 gennaio 2021. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 15.

DL 172/2020: Ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19.
C. 2835 Governo.
(Parere alle Commissioni X e XII).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nell'odierna seduta antimeridiana.

  Angela IANARO (M5S), relatrice, illustra la proposta di parere favorevole formulata (vedi allegato 2).

  La Commissione approva.

  La seduta termina alle 15.05.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 12 gennaio 2021. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 15.05.

Indagine conoscitiva sulle politiche dell'Unione europea per l'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
(Deliberazione di una proroga del termine).

  Sergio BATTELLI, presidente, ricorda che nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltasi il 22 dicembre scorso, si è convenuto sull'opportunità di prorogare il termine per la conclusione dell'indagine, già fissato al 31 dicembre 2020, al 31 luglio 2021.
  Essendo stata acquisita la prescritta intesa con il Presidente della Camera di cui all'articolo 144 del Regolamento, propone quindi di deliberare la proroga del termine dell'indagine conoscitiva in titolo al 31 luglio 2021.

  La Commissione approva.

  La seduta termina alle 15.10.

XIV Commissione - martedì 12 gennaio 2021

ALLEGATO 1

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Una strategia «Dal produttore al consumatore» per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente (COM(2020)381 final).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,

   esaminata, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – «Una strategia “Dal produttore al consumatore” per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente» (COM(2020)381 final);

   premesso che:

    la strategia «Dal produttore al consumatore», d'ora in avanti strategia, intende guidare la transizione dell'agricoltura verso pratiche più sostenibili, attraverso la riduzione della dipendenza da pesticidi, antimicrobici e dall'eccesso di fertilizzanti, nonché il potenziamento dell'agricoltura biologica, il miglioramento del benessere degli animali ed il ripristino della biodiversità;

    la strategia ha un ruolo centrale nel Green Deal europeo, nella prospettiva del raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050;

    la comunicazione sulla strategia è accompagnata da un progetto di piano di azione delle misure previste nei prossimi anni, che comprende anche l'adozione di nuovi atti legislativi e la revisione di quelli esistenti in importanti ambiti della politica agricola;

    il Consiglio «agricoltura e pesca» ha approvato il 19 ottobre 2020 conclusioni sulla strategia in cui condivide l'obiettivo di sviluppare un sistema alimentare europeo sostenibile, dalla produzione al consumo, ritenendo necessario garantire coerenza e uniformità tra le misure previste dalla strategia e la politica agricola comune, la politica comune della pesca, la politica commerciale, la strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e le altre politiche e strategie dell'UE correlate;

   considerato che:

    la transizione verso sistemi alimentari sostenibili può rappresentare un'opportunità a condizione che siano tutelati la produttività e il reddito dei produttori primari, anche tenuto conto degli effetti della pandemia;

    la ricerca e l'innovazione sono, inoltre, fattori chiave per l'accelerazione della transizione stessa;

   rilevato che:

    tra le azioni elencate nella comunicazione e nel piano allegato si prevede, in particolare, la presentazione di una proposta per un'etichettatura nutrizionale sulla parte anteriore dell'imballaggio obbligatoria e armonizzata nel quarto trimestre del 2022;

    sul tema dell'etichettatura nutrizionale sulla parte anteriore dell'imballaggio (cosiddetta etichettatura fronte-pacco) si registrano posizioni divergenti a livello europeo, considerato che molti Paesi sono favorevoli all'introduzione di un sistema «a semaforo», come il cosiddetto Nutri-score la cui etichetta è rappresentata da una scala di colori associati a lettere per indicare la qualità nutrizionale dei prodotti;

    l'Italia ha invece notificato alla Commissione europea il sistema volontario di etichettatura NutrInform, che si basa su un simbolo «a batteria», con il quale indicare al consumatore l'apporto energetico e nutrizionale dell'alimento per singola porzione in percentuale dell'assunzione giornaliera;

    tale sistema potrebbe assicurare una corretta e trasparente informazione e permettere a ciascun consumatore scelte consapevoli, sane e sostenibili in coerenza con le finalità della strategia;

    negli scorsi mesi è stato presentato, su iniziativa italiana, un non paper, che è stato firmato da Cipro, Grecia, Lettonia, Romania, Repubblica Ceca e Ungheria, in cui si sottolinea che un'etichetta nutrizionale armonizzata a livello europeo dovrebbe considerare gli alimenti nel contesto più generale del fabbisogno giornaliero di diete sane, ed essere volontaria;

    tale documento, inoltre, propone di escludere i prodotti a denominazione di origine protetta (DOP) e a indicazione geografica protetta (IGP), nonché i prodotti con un unico ingrediente come l'olio d'oliva dall'etichetta nutrizionale europea;

    nel Consiglio dei ministri dell'agricoltura dell'Unione europea, che si è svolto il 16 dicembre scorso, non è stato raggiunto un consenso sul progetto di conclusioni sull'etichettatura nutrizionale sulla parte anteriore dell'imballaggio, sui profili nutrizionali e sull'etichettatura d'origine, elaborato dalla Presidenza, anche a motivo della contrarietà espressa dall'Italia;

    sottolineata la necessità che il presente parere, unitamente al documento finale della Commissione di merito, sia trasmesso tempestivamente alla Commissione europea nell'ambito del cosiddetto dialogo politico, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:

   valuti la Commissione di merito l'opportunità di segnalare, nelle competenti sedi europee, che:

    a) per la realizzazione della transizione verso un sistema alimentare sostenibile dovrebbero essere prioritarie le azioni volte al sostegno del reddito dei produttori primari, nonché a destinare adeguate risorse alla ricerca e all'innovazione tecnologica;

    b) per l'implementazione della strategia sarà fondamentale un coordinamento tra le autorità pubbliche a tutti i livelli di governance;

    c) l'eventuale introduzione a livello europeo di un'etichettatura nutrizionale armonizzata sulla parte anteriore dell'imballaggio dovrebbe basarsi su sistemi intesi a fornire una corretta e trasparente informazione sul contenuto dei nutrienti negli alimenti, sulla scorta di quanto prevede l'etichettatura «a batteria» notificata dall'Italia, anziché su sistemi che mirano a una classificazione semplicistica degli alimenti stessi sulla base di indicatori sintetici;

    d) l'introduzione di un sistema di etichettatura armonizzato europeo non dovrebbe essere obbligatoria e dovrebbe comunque escludere i prodotti agroalimentari a denominazione di origine protetta e a indicazione geografica protetta, nonché i prodotti con un unico ingrediente.