VIII Commissione

Ambiente, territorio e lavori pubblici

Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)

Commissione VIII (Ambiente)

Comm. VIII

Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
SOMMARIO
Mercoledì 16 dicembre 2020

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizioni, in videoconferenza, riguardanti le misure di contrasto al dissesto idrogeologico, anche alla luce degli effetti causati dai recenti eventi meteorologici nelle regioni settentrionali, di rappresentanti dell'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, delle Alpi Orientali, dell'Appennino Settentrionale, dell'Appennino centrale, dell'Appennino Meridionale, dell'Autorità di Bacino regionale della Sardegna, dell'Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, dell'Associazione nazionale consorzi, gestione e tutela del territorio e acque irrigue (ANBI), del WWF e di Legambiente, del Consiglio Nazionale dei Geologi e della Società Meteorologica Italiana (SMI) ... 56

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-05165 Pezzopane: Modalità e tempi di realizzazione degli interventi di ripristino della rete stradale interessata dal terremoto del 2016 ... 56

ALLEGATO 1 (Testo dell'interrogazione) ... 62

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 62

5-05166 Cortelazzo: Realizzazione da parte di Anas della strada statale 10 «Padana inferiore» ... 56

ALLEGATO 3 (Testo dell'interrogazione) ... 63

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 64

5-05167 Lucchini: Stato di avanzamento della procedura di gara per la realizzazione delle opere sostitutive del passaggio al livello al km 17+748 della linea Castel Bolognese-Ravenna nel comune di Bagnacavallo (RA) ... 57

ALLEGATO 5 (Testo dell'interrogazione) ... 65

ALLEGATO 6 (Testo della risposta) ... 66

5-05168 Maraia: Iniziative per l'applicazione del Piano antineve sulle tratte autostradali ... 57

ALLEGATO 7 (Testo dell'interrogazione) ... 67

ALLEGATO 8 (Testo della risposta) ... 68

INTERROGAZIONI:

5-04798 Cosimo Maria Ferri: Iniziative per il ripristino dei collegamenti stradali e la rimozione delle macerie derivanti dal crollo del ponte di Albiano.
5-04970 Cosimo Maria Ferri: Iniziative per la nomina di un commissario straordinario per la ricostruzione del ponte di Albiano ... 58

ALLEGATO 9 (Testo congiunto della risposta) ... 69

SEDE REFERENTE:

Istituzione del Parco nazionale del fiume Magra. C. 1963 Muroni (Esame e rinvio) ... 58

VIII Commissione - Resoconto di mercoledì 16 dicembre 2020

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 16 dicembre 2020.

Audizioni, in videoconferenza, riguardanti le misure di contrasto al dissesto idrogeologico, anche alla luce degli effetti causati dai recenti eventi meteorologici nelle regioni settentrionali, di rappresentanti dell'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, delle Alpi Orientali, dell'Appennino Settentrionale, dell'Appennino centrale, dell'Appennino Meridionale, dell'Autorità di Bacino regionale della Sardegna, dell'Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, dell'Associazione nazionale consorzi, gestione e tutela del territorio e acque irrigue (ANBI), del WWF e di Legambiente, del Consiglio Nazionale dei Geologi e della Società Meteorologica Italiana (SMI).

  Le audizioni si sono svolte dalle 10 alle 13.25.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 16 dicembre 2020. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. – Interviene, da remoto, il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e per i trasporti, Roberto Traversi.

  La seduta comincia alle 14.30.

  Alessia ROTTA, presidente, avverte che la pubblicità della seduta sarà assicurata – ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento e la prassi applicativa dei pareri della Giunta del Regolamento del 14 luglio 2004 e 26 giugno 2013 – anche attraverso la web-tv della Camera dei Deputati. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.
  L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 135-ter del Regolamento, aventi ad oggetto questioni di competenza del Ministero delle Infrastrutture.
  Ricorda che, per ciascuna interrogazione, il presentatore ha facoltà di illustrarla per non più di un minuto, mentre il rappresentante del Governo ha non più di tre minuti per la risposta. Successivamente, l'interrogante ha facoltà di replica, per non più di due minuti.

5-05165 Pezzopane: Modalità e tempi di realizzazione degli interventi di ripristino della rete stradale interessata dal terremoto del 2016.

  Stefania PEZZOPANE (PD) illustra, da remoto, l'interrogazione in titolo (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI, risponde da remoto all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Stefania PEZZOPANE (PD) replicando da remoto, si dichiara soddisfatta della risposta, soprattutto perché un'importante iniziativa sta procedendo nella giusta direzione. Chiede al sottosegretario Traversi di trasmettere alla Commissione un documento in cui siano dettagliate le opere già avviate e quelle previste, cui faceva riferimento nella risposta, al fine di poter avere compiuta contezza degli interventi messi in campo.

5-05166 Cortelazzo: Realizzazione da parte di Anas della strada statale 10 «Padana inferiore».

  Piergiorgio CORTELAZZO (FI) illustra da remoto l'interrogazione in titolo (vedi allegato 3). Sottolinea che si tratta di un'opera di vecchio conio, di cui è stata realizzata solo una parte, restando da completare il tratto che collega la bassa padovana e la bassa veronese, due aree economicamente assai importanti. Ricorda che in origine la tratta era in gestione ad Anas, poi nella competenza della regione Veneto e di nuovo ad Anas a partire dallo scorso anno.

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI, risponde da remoto all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Piergiorgio CORTELAZZO (FI), replicando da remoto, premettendo che la comunità è stanca dei continui rimpalli di competenze tra Anas e regione, osserva che 50 milioni appaiono essere insufficienti per la realizzazione di uno stralcio così lungo. Ritiene, in ogni caso, che il sottosegretario non abbia risposto al semplice quesito contenuto nell'interrogazione, ovvero se tale tratta sia o no nel piano Anas 2021, come gli era parso di capire per bocca della Ministra intervenuta in Assemblea. Si riserva comunque di verificare la risposta scritta, essendoci stati problemi nel collegamento.

  Alessia ROTTA, presidente, comunica al deputato Cortelazzo che il testo della risposta è disponibile su Geocomm e ne sintetizza gli ultimi due capoversi.

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI ribadisce che finché Anas non prende in carico la tratta non può procedere con gli adempimenti illustrati nella risposta all'interrogazione.

  Piergiorgio CORTELAZZO (FI) invita pertanto il Ministero competente a dare un forte impulso ad Anas affinché si pervenga alla tempestiva realizzazione dell'opera, considerata prioritaria dai territori, sollecitata dalla regione e voluta dal Governo.

5-05167 Lucchini: Stato di avanzamento della procedura di gara per la realizzazione delle opere sostitutive del passaggio al livello al km 17+748 della linea Castel Bolognese-Ravenna nel comune di Bagnacavallo (RA).

  Alessia ROTTA, presidente, comunica che il deputato Billi, in accordo con la presentatrice, ha sottoscritto l'interrogazione in titolo.

  Simone BILLI (LEGA), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo (vedi allegato 5).

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI, risponde da remoto all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Simone BILLI (LEGA), replicando, si dichiara non pienamente soddisfatto della risposta ricevuta, aspettandosi una data certa per l'apertura del cantiere. Preannuncia che il proprio gruppo continuerà a vigilare sullo stato dei cantieri e a monitorare la questione oggetto dell'interrogazione.

5-05168 Maraia: Iniziative per l'applicazione del Piano antineve sulle tratte autostradali.

  Generoso MARAIA (M5S) illustra l'interrogazione in titolo (vedi allegato 7).

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI, risponde da remoto all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

  Generoso MARAIA (M5S), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta resa alla interrogazione, con la quale si chiedeva quali fossero le iniziative per intervenire su tutte le tratte autostradali, sottolineando come anche le tratte autostradali del Centro Sud siano colpite da precipitazioni nevose che mettono a rischio la circolazione, soprattutto in presenza di mezzi pesanti. Dalla risposta si evince un mancato coordinamento tra la società Autostrade per l'Italia e gli altri soggetti coinvolti nell'attuazione del piano di gestione dell'emergenza neve, e si riferisce in particolare al Centro funzionale meteo-idrologico della Protezione civile.
  Ritiene che il problema non sia nella redazione del piano, che è assai ben dettagliato, bensì nella sua applicazione e nelle successive verifiche. A tale riguardo apprezza il particolare che il Ministero abbia richiesto alla società concessionaria un dettagliato rapporto informativo sugli eventi e che si è in corso la verifica della sussistenza di eventuali violazioni, ai fini dell'applicazione misure sanzionatorie.

  Alessia ROTTA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.05.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 16 dicembre 2020. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. – Interviene, da remoto, il sottosegretario di Stato alle infrastrutture e trasporti, Roberto Traversi.

  La seduta comincia alle 15.05.

  Alessia ROTTA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta in Commissione in materia di Infrastrutture.
  Ricorda che, a norma dell'articolo 132, comma 2, del regolamento, dopo la risposta del rappresentante del Governo, l'interrogante ha facoltà di replicare per non più di cinque minuti.

  Alessia ROTTA, presidente, avverte che le interrogazioni 5-04798 Cosimo Maria Ferri e 5-04970 Cosimo Maria Ferri, vertendo su analoga materia, saranno svolte congiuntamente.

5-04798 Cosimo Maria Ferri: Iniziative per il ripristino dei collegamenti stradali e la rimozione delle macerie derivanti dal crollo del ponte di Albiano.
5-04970 Cosimo Maria Ferri: Iniziative per la nomina di un commissario straordinario per la ricostruzione del ponte di Albiano.

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI, intervenendo da remoto, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 9).

  Cosimo Maria FERRI (IV), intervenendo da remoto, ringrazia il sottosegretario Traversi per la risposta che, seppur tardiva, fa chiarezza su una vicenda che ha avuto risposte confuse. Sono trascorsi nove mesi dal crollo del ponte di Albiano sul fiume Magra, le comunità di quei territori stanno soffrendo enormi disagi ed è pertanto giunto il momento che si intervenga per il ripristino della viabilità anche attraverso opere compensative che auspica il nuovo commissario possa portare avanti celermente. Nella risposta si evidenziano delle criticità non sanabili evidenziate dal Consiglio superiore dei lavori pubblici con riguardo al progetto di intervento provvisorio che auspica non rallentino le opportune iniziative che devono essere intraprese per ripristinare la circolazione in quelle aree.
  Si augura che il piano di rimozione delle macerie possa essere prontamente trasmesso nuovamente al Collegio dei consulenti tecnici con le modifiche da questi richieste, evidenziando come le macerie costituiscono un pericolo grave in caso di maltempo, qualora non rimosse.
  Tiene a sottolineare che, malgrado l'evento non abbia comportato alcun decesso, essendosi verificato nel periodo del lockdown, due operatori sono rimasti feriti e le comunità, che ringrazia per la compostezza finora dimostrata, sono ancora fortemente penalizzate dal punto di vista della circolazione.
  Invita, in conclusione, il Ministero a monitorare con attenzione la questione, andandone dell'efficienza e della credibilità del Governo, tenuto a dare risposte alle comunità colpite da tali eventi avversi.

  Alessia ROTTA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.15.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 16 dicembre 2020. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. – Interviene, da remoto, il sottosegretario di Stato per l'ambiente, il territorio e la tutela del territorio e del mare, Roberto Morassut.

  La seduta comincia alle 15.30.

Istituzione del Parco nazionale del fiume Magra.
C. 1963 Muroni.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Rossella MURONI (LEU), relatrice, riferisce alla Commissione sulla proposta di legge C. 1963 Muroni, recante Istituzione del Parco nazionale del fiume Magra.
  Come esplicitato nella relazione illustrativa, la finalità dell'iniziativa legislativa in esame prende le mosse dallo svolgimento nel 2019 del Forum dedicato al Parco del fiume Magra organizzato da Legambiente, che ha reso evidente come le caratteristiche del sito suggeriscano l'istituzione di un parco nazionale che comprenda l'attuale territorio del Parco regionale di Montemarcello-Magra-Vara in provincia della Spezia, le aree naturali protette di interesse locale (ANPIL) situate lungo il fiume Magra in provincia di Massa-Carrara, oltre ai siti della rete Natura 2000 compresi nel bacino idrografico interregionale del fiume Magra.
  Occorre anche considerare che il fiume Magra rappresenta un importante corridoio ecologico che svolge un rilevante ruolo di collegamento tra aree ed ecosistemi continentali e mediterranei, trovandosi in una posizione cruciale di collegamento e di cerniera tra habitat protetti dell'Appennino tosco-ligure d'importanza internazionale, quali il Parco Nazionale delle Cinque Terre, il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano e il Parco Regionale delle Alpi Apuane.
  Quanto alla disciplina nazionale vigente, si ricorda preliminarmente che la legge n. 394 del 1991 («Legge quadro sulle aree protette») ha provveduto alla classificazione delle aree naturali protette ed ha istituito, altresì, l'Elenco ufficiale delle aree protette, aggiornato periodicamente. Attualmente è in vigore il 6° aggiornamento, approvato con Delibera della Conferenza Stato-Regioni del 17 dicembre 2009 e recepito con il D.M. 27 aprile 2010 (G.U. n. 125 del 31 maggio 2010).
  Il Ministero dell'ambiente presenta sullo stato di attuazione della legge quadro una relazione al Parlamento. Nell'ultima relazione (Doc. CXXXVIII, n. 5, presentato alla Camera nel gennaio 2018) si sottolinea che «la superficie protetta nazionale riconosciuta si è incrementata fino a raggiungere il 10,50 per cento del territorio nazionale e che il numero delle aree protette è di 871, per un totale circa di 3.163.590,71 ettari a terra, 2.853.033,93 ettari a mare e 658,02 chilometri di coste. Così ripartito: 24 parchi nazionali, 147 riserve naturali statali, 27 aree marine protette (più due parchi sommersi e il santuario internazionale dei mammiferi marini), 134 parchi naturali regionali, 365 riserve naturali regionali, 171 altre aree protette di diversa classificazione e denominazione».
  Alle succitate aree protette vanno aggiunte le zone di protezione facenti parte della rete europea «Natura 2000» (istituita con la c.d. direttiva habitat n. 92/43/CEE, recepita in Italia con il D.P.R. 357/1997, a sua volta integrato con il D.P.R. 120/2003), concepita ai fini della tutela della biodiversità europea attraverso la conservazione degli habitat naturali e delle specie animali e vegetali di interesse europeo. Della «rete Natura 2000», istituita dalla c.d. direttiva Habitat (che ha previsto l'individuazione di Siti di importanza Comunitaria e la loro successiva designazione in Zone Speciali di Conservazione), fanno parte anche le Zone di Protezione Speciale (ZPS) classificate dagli Stati membri a norma della c.d. direttiva uccelli (direttiva n. 79/409/CEE, sostituita dalla direttiva 2009/147/CE). Nella citata relazione del Ministero dell'ambiente viene sottolineato che il sistema delle aree protette nazionali ha un'ampia sovrapposizione con il sistema dei siti della rete «Natura 2000». Tale sovrapposizione, in riferimento alla superficie totale delle aree protette nazionali (parchi nazionali, aree marine protette e riserve statali), raggiunge quasi il 79 per cento.
  L'art. 2 della citata legge n. 394, nel classificare le aree protette, dispone che «i parchi nazionali sono costituiti da aree terrestri, fluviali, lacuali o marine che contengono uno o più ecosistemi intatti o anche parzialmente alterati da interventi antropici, una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche, di rilievo internazionale o nazionale per valori naturalistici, scientifici, estetici, culturali, educativi e ricreativi tali da richiedere l'intervento dello Stato ai fini della loro conservazione per le generazioni presenti e future» (comma 1) e che «la classificazione e l'istituzione dei parchi nazionali e delle riserve naturali statali, terrestri, fluviali e lacuali, sono effettuate d'intesa con le regioni» (comma 7).
  Ai sensi dell'articolo 8 della medesima legge, i parchi nazionali «sono istituiti e delimitati in via definitiva con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'ambiente, sentita la regione».
  La proposta di legge in esame è composta da un unico articolo.
  Il comma 1 prevede l'istituzione – mediante l'aggiunta della lettera f-quater) all'articolo 34, comma 1, della legge quadro sulle aree protette (legge 394 del 91) – del Parco nazionale del fiume Magra.
  Il comma 2 indica il territorio interessato dal Parco facendo riferimento all'omonimo bacino idrografico nei territori di significativo o rilevante interesse naturalistico e ambientale delle province della Spezia e di Massa-Carrara. La concreta delimitazione, sia pure provvisoria, è demandata ad un decreto del Ministro dell'ambiente da emanare entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della legge.
  Lo stesso comma dispone che il Ministero provvede inoltre, d'intesa con le regioni Liguria e Toscana, all'adozione delle misure di salvaguardia per garantire la conservazione dello stato dei luoghi. Con la medesima procedura si provvede all'eventuale estensione del territorio del Parco nazionale e delle aree contermini.
  Le disposizioni in esame sostanzialmente ricalcano il citato articolo 34, comma 3, della legge quadro, che tuttavia prevede che il Ministro dell'ambiente effettui la delimitazione provvisoria e adotta le misure di salvaguardia, «sentiti le regioni e gli enti locali interessati», senza quindi imporre che vi sia l'intesa. Inoltre la medesima legge quadro, all'articolo 8, comma 1, dispone che i parchi nazionali «sono istituiti e delimitati in via definitiva con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'ambiente, sentita la regione».
  Il comma 3, per l'istituzione e il funzionamento del Parco nazionale del fiume Magra, autorizza la spesa di 300.000 euro per l'anno 2020 e di 1,5 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2021.
  Il comma 4 disciplina la copertura degli oneri, disponendo che vi si provvede a valere sull'autorizzazione di spesa di cui all'art. 1, comma 43, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, mediante corrispondente riduzione delle somme già destinate al funzionamento degli Enti parco, il cui riparto avviene con decreto annuale del Ministro dell'ambiente, previo parere delle Commissioni parlamentari. Lo schema di riparto relativo al 2020 (A.G. 218) – sul quale l'VIII Commissione ha espresso parere favorevole nella seduta del 9 dicembre 2020 – prevede che lo stanziamento da ripartire per il 2020 sia pari a euro 4.102.413, identico allo stanziamento previsto per l'anno 2019.
  Conclusivamente, ribadisce come la proposta recepisca un'istanza proveniente dalle associazioni ambientaliste presenti sul territorio e molte realtà economiche impegnate in particolare nel settore turistico. Reputa, quindi, particolarmente utile svolgere un ciclo di audizioni che consenta alla Commissione di confrontarsi con i rappresentanti delle aree interessate e con i soggetti che in esse operano a vario titolo, non potendosi certamente pensare che la necessaria azione di salvaguardia territoriale possa avvenire senza il coinvolgimento delle popolazioni e delle istituzioni interessate, per verificare in che termini esse possano giudicare l'istituzione del Parco come un valore aggiunto.
  Auspica che su questa proposta legislativa, della cui bontà è fermamente convinta, possa svolgersi un confronto proficuo con i colleghi, nella piena condivisione dell'idea che quel territorio meriti di essere protetto e valorizzato.

  Manuela GAGLIARDI (M-NI-USEI-C!-AC), nel ringraziare la collega per aver da subito affrontato il tema del rapporto con il territorio interessato, rileva di avere in prima persona sollecitato questo confronto. Pur non avendo alcun pregiudizio in merito, ha tuttavia raccolto qualche preoccupazione di istituzioni e imprese, che hanno peraltro appreso solo dalla stampa dell'iniziativa in discussione. Segnala, al riguardo, che la materia oggetto della proposta legislativa non è affatto semplice, trattandosi dell'istituzione di un parco che comprende zone interne e costiere molto differenziate tra loro, non solo sul piano geologico ma anche su quello economico e sociale.

  Paola DEIANA (M5S) dichiara di condividere lo spirito della iniziativa legislativa, nonché l'approccio della relatrice che è finalizzato a porre da subito le basi per un costruttivo confronto con i soggetti interessati.

  Rossella MURONI (LEU), oltre ad annunciare l'aggiunta della firma del collega Pastorino alla proposta in esame, precisa che l'avvio dell'esame parlamentare di un'iniziativa legislativa raramente viene preannunciata in forma solenne o ha un'eco mediatico che consenta alla popolazione interessata di averne conoscenza in via preventiva. È invece la fase istruttoria preliminare – quella appunto delle audizioni – la sede per discutere con i soggetti qualificati dei suoi contenuti e del suo impatto.

  Manuela GAGLIARDI (M-NI-USEI-C!-AC) rassicura la collega circa l'assenza di toni critici nel suo precedente intervento, avendo esclusivamente riportato una situazione di fatto manifestata da alcuni interlocutori che operano nell'area coinvolta.

  Alessia ROTTA, presidente, prendendo atto della decisione condivisa di svolgere un ciclo di audizioni, invita i gruppi a formulare le richieste per lo svolgimento delle audizioni entro martedì 22 dicembre alle ore 12.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 16 dicembre 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 15.55.

VIII Commissione - mercoledì 16 dicembre 2020

ALLEGATO 1

5-05165 Pezzopane: Modalità e tempi di realizzazione degli interventi di ripristino della rete stradale interessata dal terremoto del 2016.

TESTO DELL'INTERROGAZIONE

   PEZZOPANE e MORGONI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   notizia di qualche giorno fa è che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha autorizzato Anas a realizzare gli interventi classificati in «priorità 4» nell'ambito del Programma di ripristino della rete stradale interessata dal terremoto del 2016 ed ha stabilito che i lavori saranno realizzati da Anas in qualità di soggetto attuatore;

   si tratta di 443 interventi straordinari per il ripristino di danni non strutturali prodotti dagli eventi sismici su strade prevalentemente provinciali e comunali, per un investimento complessivo di oltre 230 milioni di euro;

   gli interventi interessano 117 comuni del cratere sismico, ricompreso nelle regioni Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, ed assumono particolare rilevanza in quanto direttamente connessi alla mobilità locale e alla ripresa sociale ed economica del territorio;

   il Programma di ripristino della rete stradale è stato varato nel 2016 dal Dipartimento della Protezione Civile e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per far fronte ai complessi e diffusi danni prodotti dagli eventi sismici che si sono succeduti da agosto del 2016 nell'Italia centrale. I sette stralci operativi che lo compongono avevano ad oggi finanziato l'attuazione di 1056 interventi, con un investimento complessivo di circa 978 milioni di euro. Con questo ulteriore stanziamento, il Programma sale a circa 1500 interventi, con un investimento complessivo di oltre 1,2 miliardi di euro –:

   se il Ministro interrogato intenda fornire informazioni più dettagliate relative al programma e ai tempi di realizzazione degli interventi sopra citati così da accelerare la ripresa sociale ed economica di questi territori e finalmente far partire la ricostruzione.
(5-05165)

ALLEGATO 2

5-05165 Pezzopane: Modalità e tempi di realizzazione degli interventi di ripristino della rete stradale interessata dal terremoto del 2016.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Per gli interventi di messa in sicurezza e il ripristino della viabilità delle infrastrutture stradali nei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, la società ANAS è stata individuata come soggetto attuatore di protezione civile.
  Considerata la rilevante estensione della rete stradale oggetto di intervento – ossia circa 7.600 kmq diffusi in 140 comuni, 10 provincie e 4 regioni – nonché la diffusione e l'entità dei danni rilevati, ANAS ha stabilito di procedere sia nella fase di redazione che di attuazione del Programma di ripristino della rete stradale secondo una successione di stralci operativi incrementali, condivisi con gli Enti gestori e con le Amministrazioni territoriali e locali.
  Complessivamente sono stati redatti e approvati 7 stralci in un arco temporale di 4 anni, che prevedono l'effettuazione di circa 2475 interventi, a ciascuno dei quali è stato assegnato un livello di priorità da 1 a 5 in funzione della loro rilevanza in termini di impatto sulla viabilità.
  Ad oggi, risultano operativi i primi sei stralci relativi a 1029 interventi per complessivi 952,5 milioni di euro.
  Al momento risultano appaltati 732 interventi, per un importo di 693,3 milioni di euro.
  Il 4 dicembre 2020, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha autorizzato ANAS ad attuare gli interventi in priorità 4, relativi al ripristino di danni non strutturali prodotti dagli eventi sismici su strade prevalentemente provinciali e comunali.
  Si tratta complessivamente di ulteriori 443 interventi per circa 230 milioni di euro che ricadono nel territorio di 117 comuni del cratere sismico, ricompreso nelle regioni Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, la cui realizzazione avverrà secondo le modalità accelerate previste dall'Ordinanza di Protezione Civile n. 408/2016.

ALLEGATO 3

5-05166 Cortelazzo: Realizzazione da parte di Anas della strada statale 10 «Padana inferiore».

TESTO DELL'INTERROGAZIONE

   CORTELAZZO, GELMINI, CASINO, FERRAIOLI, LABRIOLA, MAZZETTI e RUFFINO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   l'11 febbraio 2020 si è provveduto all'aggiudicazione provvisoria per la progettazione definitiva ed esecutiva della nuova strada n. 10 «Padana Inferiore» tra Carceri (Padova) e Legnago (Verona);

   l'aggiudicatario provvisorio è il raggruppamento temporaneo d'imprese guidato dalla «Pro Iter Progetto Infrastrutture Territorio» di Milano e con mandanti «Sinergo Spa» di Martellago (Venezia), «ErreVi.A. Ricerca Viabilità Ambiente Srl» di Trezzano sul Naviglio (Milano) e «SP Ingegneria Srl» di Verona;

   detta infrastruttura viaria, è parte di un'incompiuta da anni: attualmente è stata realizzata solo la tratta tra Monselice e Carceri, passando per Este. Si tratta di un'arteria di collegamento importante tra due realtà territoriali rilevanti della nostra regione: il Basso Veronese ed il Basso Padovano;

   la strada fa parte delle 27 tratte di grandi strade di comunicazione – per un totale di 725 chilometri – che la regione Veneto ha trasferito allo Stato perché se ne occupi Anas tramite «Veneto strade»;

   dopo aver sbloccato una lunga impasse che aveva bloccato per anni il progetto della nuova strada regionale (SR) 10, che doveva essere realizzato da un privato aggiudicatario di una concessione, si è ottenuta la riclassificazione della strada da regionale a statale, in modo che la gestione restasse in capo a «Veneto Strade», al fine di recuperare le risorse per la sua realizzazione –:

   quali iniziative si intendano adottare al fine di garantire la completa realizzazione nuova strada n. 10 «Padana Inferiore» di cui in premessa, ora di competenza di Anas, e se il completamento dell'opera sia previsto nel piano Anas 2021.
(5-05166)

ALLEGATO 5

5-05167 Lucchini: Stato di avanzamento della procedura di gara per la realizzazione delle opere sostitutive del passaggio al livello al km 17+748 della linea Castel Bolognese-Ravenna nel comune di Bagnacavallo (RA).

TESTO DELL'INTERROGAZIONE

   LUCCHINI e MORRONE. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   il 19 maggio 2020 Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) ha indetto il bando di gara (telematica) per la «Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di realizzazione delle opere sostitutive del passaggio a livello al km 17+748 della linea Castel Bolognese-Ravenna in comune di Bagnacavallo (RA)»;

   il progetto prevede il superamento delle problematiche connesse al passaggio a livello di via Naviglio a Bagnacavallo, attraverso la realizzazione di un nuovo tratto di viabilità della lunghezza di circa un chilometro che collegherà – attraverso tre nuove rotatorie e un sottopasso ferroviario in via Bagnoli Superiore – la strada provinciale San Vitale con l'area produttiva posta sulla provinciale Naviglio nei pressi della rotonda di immissione sull'A14 diramazione Ravenna (A14dir);

   il bando, con scadenza fissata al 26 giugno 2020, reca un importo a base d'asta di 9.277.435,25 euro escluse Iva e spese tecniche, mentre il costo complessivo del progetto è di circa 12 milioni e 850 mila euro, oltre la metà dei quali finanziati dal comune di Bagnacavallo con contributi di Rfi, regione e provincia; si tratta, in particolare, di una procedura ristretta con invito degli operatori individuati tra quelli inscritti nel «Sistema di Qualificazione delle imprese di RFI S.p.A. SQ011 – Opere civili su linee in esercizio – Opere Civili alla sede ferroviaria Categoria di Specializzazione LOC-001»;

   si tratta di un'opera fondamentale per il territorio, attesa da tempo da cittadini e imprese, che avrà effetti molto positivi – per un'area molto ampia che parte dal Bagnacavallese – in termini di viabilità, sicurezza del traffico, qualità dell'aria, ammodernamento del territorio e migliori condizioni per gli operatori;

   allo stato risulta che nel mese di settembre 2020 si sono tenute due sedute della commissione di gara nelle quali si è provveduto all'apertura delle buste della gara e all'apertura dell'offerta tecnica della gara –:

   al Ministro in indirizzo si chiede di sapere se intenda fornire informazioni circa lo stato di avanzamento della procedura di gara di cui in premessa, valutando l'adozione di iniziative volte ad un'eventuale accelerazione dei tempi per far sì che l'opera sia realizzata in tempi brevi.
(5-05167)

ALLEGATO 7

5-05168 Maraia: Iniziative per l'applicazione del Piano antineve sulle tratte autostradali.

TESTO DELL'INTERROGAZIONE

   MARAIA, DEIANA, ALBERTO MANCA, ILARIA FONTANA, DAGA, D'IPPOLITO, DI LAURO, FEDERICO, LICATINI, MICILLO, TERZONI, VARRICA, VIANELLO, VIGNAROLI e ZOLEZZI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   per fronteggiare le precipitazioni nevose e garantire la percorribilità delle tratte di competenza, tutelando la sicurezza dei propri clienti, Autostrade per l'Italia, congiuntamente alla polizia stradale, redige e mette in atto ogni anno un Piano di gestione dell'emergenza neve;

   tale piano antineve prevede, da parte di Autostrade per l'Italia, il coinvolgimento e l'attivazione di 9 sale radio, un Centro multimediale nazionale e un Centro di coordinamento nazionale emergenze di viabilità per il monitoraggio degli eventi e il coordinamento del personale e dei mezzi antineve. Sono previsti 168 posti neve, in cui sono dislocati i mezzi operativi e/o depositi di cloruro, oltre a 6 depositi strategici di cloruro di sodio. Il piano prevede l'impiego di un numerosi mezzi, esterni e aziendali, di cui: 1.121 lame sgombraneve; 201 spargitori per cloruro di sodio; 302 mezzi combinati spargitore e lama; 140 innaffiatrici di cloruro di calcio in soluzione; 165 motopale per il caricamento del cloruro di sodio, di cui 38 di proprietà ASPI; 83 lame con apertura ridotta per lo sgombero neve dei piazzali di stazione; 272 mezzi operativi per la pulizia piazzali ed Aree di Servizio; 27 Unimog di proprietà della Società per lo smaltimento dell'accumulo nevoso in corsia di emergenza; 112 carri in presidio per soccorso. È inoltre previsto l'impiego di 5.300 persone. A questi si aggiunge il contributo della polizia stradale con: 10 centri operativi autostradali; 310 automezzi; 280 pattuglie al giorno; 1726 operatori impiegati;

   in tutte le fasi dell'evento nevoso, e ad ogni livello di criticità, Autostrade per l'Italia e la polizia stradale devono informare costantemente la prefettura e le amministrazioni locali competenti per l'adozione di eventuali provvedimenti restrittivi del traffico su tutto il territorio limitrofo all'autostrada, o per la predisposizione dei necessari interventi di assistenza in caso di blocchi;

   i primi episodi di maltempo nevoso della scorsa settimana hanno determinato la chiusura di tratti autostradali sulle autostrade A6, A26, A7, tre delle più importanti reti di collegamento del versante Nord-Ovest, con notevole disagio per migliaia di utenti bloccati al freddo, nonché il fermo temporaneo dei mezzi con massa complessiva superiore alle 7,5 tonnellate –:

   quali iniziative di propria competenza il Ministro interrogato intenda assumere per garantire e/o potenziare, su tutte le tratte autostradali, la tempestiva applicazione del suesposto Piano antineve in caso di precipitazioni nevose, al fine di evitare la chiusura di tratte autostradali.
(5-05168)

ALLEGATO 8

5-05168 Maraia: Iniziative per l'applicazione del Piano antineve sulle tratte autostradali.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alla garanzia e al potenziamento della tempestiva applicazione del Piano antineve in caso di eccezionali precipitazioni nevose al fine di evitare la chiusura di tratte autostradali, rappresento che il Piano di gestione delle emergenze invernali è redatto congiuntamente alla Polizia Stradale e prevede il coinvolgimento e l'attivazione, ad ogni livello di criticità, di tutti i soggetti coinvolti.
  La chiusura delle tratte autostradali è un evento previsto nei piani antineve, e costituisce l'ultima misura da adottare.
  In particolare, essa deve essere adottata soltanto laddove non sia possibile risolvere la situazione di criticità mediante l'adozione da parte delle società concessionarie dei comportamenti organizzativi e operativi previsti dal piano (tra cui, i provvedimenti restrittivi del transito soprattutto dei mezzi pesanti), in coordinamento con il competente Centro Funzionale Meteo-Idrologico di Protezione Civile, con le Prefetture e con gli organi di Polizia.
  In relazione ai disagi e ai blocchi alla circolazione autostradale causati dalle avverse condizioni meteorologiche del 4 dicembre 2020 lungo le tratte autostradali della A6, A26 e A7, gli uffici del MIT hanno richiesto alla società concessionaria un dettagliato rapporto informativo sugli eventi ed è in corso la verifica della sussistenza di eventuali violazioni ai sensi della vigente convenzione per l'applicazione di eventuali misure sanzionatorie.

ALLEGATO 9

5-04798 Cosimo Maria Ferri: Iniziative per il ripristino dei collegamenti stradali e la rimozione delle macerie derivanti dal crollo del ponte di Albiano.

5-04970 Cosimo Maria Ferri: Iniziative per la nomina di un commissario straordinario per la ricostruzione del ponte di Albiano.

TESTO CONGIUNTO DELLA RISPOSTA

  Rispondo congiuntamente alle interrogazioni n. 5-04798 e n. 5-04970 in quanto vertono su analogo argomento.
  In premessa comunico che con dPCM dell'11 novembre 2020 è stato nominato Fulvio Soccodato, della società ANAS, quale Commissario straordinario per la ricostruzione del ponte di Albiano.
  Come è noto, a seguito del crollo è intervenuta la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa che ha disposto il sequestro dell'area e del manufatto.
  Quanto alla rimozione dei detriti dall'alveo del fiume Magra, la Procura della Repubblica, con provvedimento del 5 ottobre 2020, ha autorizzato ANAS ad effettuare interventi diretti a liberare l'alveo del fiume nonché quelli di messa in sicurezza del sito nei modi e nei tempi indicati dal collegio peritale nominato dal Giudice per le Indagini Preliminari nell'incidente probatorio.
  In attuazione di detto provvedimento, ANAS – acquisite le indicazioni preliminari del Collegio dei consulenti tecnici (CTU) nominati dal GIP – ha predisposto un progetto che prevede la rimozione delle macerie, con lavorazione in loco al fine di separare i vari materiali e conservare gli elementi necessari alla prosecuzione delle perizie.
  Il progetto è stato trasmesso al predetto Collegio ad inizio ottobre ed ha ricevuto osservazioni e richieste di modifica in data 16 novembre 2020.
  ANAS sta provvedendo ad adeguare il progetto alle richieste ricevute e ne effettuerà la trasmissione al Collegio peritale nella prossima settimana per le verifiche di competenza.
  Una volta approvato ed ottenute le previste autorizzazioni da parte degli enti preposti, ANAS eseguirà i lavori di rimozione delle macerie tramite imprese appaltatrici, già contrattualizzate.
  Quanto alla ricostruzione del nuovo ponte, ANAS riferisce di aver completato il progetto definitivo e che sono in corso le procedure di autorizzazione delle opere sia di carattere ambientale sia di carattere tecnico-amministrativo, e prevede di concluderle entro il mese di gennaio 2021.
  Nella more, ANAS ha progettato un intervento provvisorio per il miglioramento dei percorsi alternativi, tramite la realizzazione di rampe di accesso diretto in autostrada A15 in località Albiano e ne ha avviato l'iter autorizzativo.
  Tuttavia, in data 29 ottobre, il Consiglio del Lavori Pubblici ha reso sul progetto di intervento provvisorio un parere nel quale ha evidenziato una serie di criticità non sanabili in termini di sicurezza per la viabilità autostradale.
  Il Commissario Soccodato ha già provveduto ad individuare, sulla base delle istanze dei comuni di Aulla, Bolano e Santo Stefano di Magra, nonché delle relative comunità locali, sia le azioni necessarie per il contenimento dei tempi di ricostruzione del nuovo ponte di Albiano, sia gli interventi provvisori di viabilità alternativa, quali la realizzazione di rampe di accesso in autostrada A12 in località Ceparana, nel territorio del comune di Bolano.
  Il Commissario Soccodato provvederà a formalizzare entro la corrente settimana il programma degli interventi, con indicazione dei relativi tempi di attuazione.