VIII Commissione
Ambiente, territorio e lavori pubblici
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
Commissione VIII (Ambiente)
Comm. VIII
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023. C. 2790-bis Governo (Parere alla V Commissione) (Seguito esame e conclusione – Relazione favorevole con condizioni e osservazioni) ... 121
ALLEGATO 1 (Relazione approvata dalla Commissione) ... 128
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2019-2020. C. 2757 Governo, approvato dal Senato (Parere alla XIV Commissione) (Seguito esame e conclusione – Relazione favorevole) ... 125
ALLEGATO 2 (Relazione approvata dalla Commissione) ... 130
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2019. Doc. LXXXVII, n. 3 (Parere alla XIV Commissione) (Seguito esame e conclusione – Parere favorevole) ... 126
ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) ... 131
5-03685 Giacometto: Modalità di ripartizione delle risorse del piano nazionale di bonifica da amianto degli edifici pubblici e assegnazione delle risorse necessarie per la bonifica dell'amiantifera di Balangero in Piemonte ... 127
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 132
5-04491 Ilaria Fontana: Stato di avanzamento della bonifica del sito di interesse nazionale del bacino del fiume Sacco ... 127
ALLEGATO 5 (Testo della risposta) ... 134
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 25 novembre 2020. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare Roberto Morassut.
La seduta comincia alle 13.40.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.
C. 2790-bis Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Relazione favorevole con condizioni e osservazioni).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 24 novembre scorso.
Alessia ROTTA, presidente, nell'avvertire che non sono stati presentati emendamenti, ricorda che l'esame del provvedimento si concluderà nella giornata odierna con l'approvazione di una relazione e con la nomina di un relatore che potrà partecipare ai lavori della Commissione bilancio.
Alessio BUTTI (FDI) attribuisce la mancata presentazione di proposte emendative nella Commissione di settore non già all'assenza di idee e contributi – che l'opposizione sarebbe certo in grado di fornire – quanto piuttosto ad una sorta di rassegnazione rispetto al tenore complessivo del provvedimento, in particolare in materia ambientale. Il punto che emerge con massima chiarezza è la debolezza dell'iniziativa politica e legislativa del Dicastero, che ottiene risorse scarsissime rispetto alla portata complessiva della manovra che, peraltro, non comprende l'uso delle risorse del recovery fund, Lo stesso Presidente del Consiglio ha finalmente dovuto ammettere ciò che tutti sapevano e cioè il ritardo nella predisposizione e selezione dei progetti per i quali richiedere il finanziamento europeo.
Si sofferma, in particolare, sui limitati fondi che l'articolo 134 destina ai parchi nazionali, evidenziando come gli enti gestori si siano rivelati spesso del tutto inefficienti e si paventa quindi il rischio di ulteriori sperperi, oltre che di una predilezione verso spese in conto corrente piuttosto che in conto capitale. Si tratta di un sistema di governance che andrebbe sottoposto ad una incisiva azione riformatrice, che tuttavia l'incapacità dell'Esecutivo rende difficile avviare, come dimostra il continuo rinvio della presentazione del cosiddetto «collegato ambientale», nonostante i ripetuti annunci.
Risulta a suo avviso meritevole di attenzione anche il comma 8 dell'articolo 135 che, al fine di sostenere e velocizzare le attività istruttorie delle Commissioni VIA, PNIEC e AIA – assegna risorse all'ISPRA. Si arriva al paradosso che per far lavorare commissione la cui costituzione, in alcuni casi, ha richiesto quasi un anno, adesso bisogna affiancarle l'ISPRA, non essendo loro nelle condizioni di operare autonomamente. Vale la pena peraltro evidenziare come tali organismi finiscano nei fatti per rispondere direttamente alle scelte della Presidenza del Consiglio, rappresentando una diminuzione del ruolo del Ministero dell'Ambiente oltre che del Parlamento.
Anche l'articolo 140 appare criticabile, non tanto per la misura adottata quanto per la sua portata applicativa estremamente ridotta sia nell'ambito territoriale che di risorse impegnate.
Da ultimo, evidenzia come l'articolo 24, nel disciplinare i piani di sviluppo per la rigenerazione e riqualificazione di aree dismesse sostanzialmente rimette ogni competenza a Investitalia, struttura creata da questa maggioranza e rivelatasi fin dall'inizio inidonea ad assolvere i suoi compiti. L'unico effetto è, ancora una volta, avocare alla Presidenza del consiglio competenze che dovrebbero restare incardinate nei dicasteri di settore, rendendo questi ultimi sempre meno operativi. Al riguardo, ricorda ad esempio dell'annunciato decreto interministeriale adottato dal Ministero dell'ambiente che avrebbe dovuto regolare l'erogazione di ben 200 milioni di finanziamenti per interventi in campo di recupero energetico, di cui non vi è nemmeno traccia sul sito istituzionale.
Tommaso FOTI (FDI) registra un sentimento di imbarazzo della maggioranza nell'esame del provvedimento, che ritiene tuttavia giustificato. In primo luogo, appare ingiustificato il ritardo nei tempi di presentazione alle Camere, cui ha fatto seguito l'inevitabile stralcio di numerose disposizioni del tutto estranee a questo strumento normativo. Molte di esse, peraltro, erano di competenza proprio della Commissione, quali ad esempio le dispozioni concernenti l'edilizia scolastica, il completamento del progetto «Mantova Hub», la chiusura della liquidazione della società Stretto di Messina Spa, i titolari di concessioni autostradali, la strada a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda, le disposizioni in materia di concessioni di grandi derivazioni d'acqua per uso idroelettrico.
Integrando le considerazioni del collega che lo ha preceduto sul versante delle misure connesse alle opere infrastrutturali ed edilizie, rileva che l'accusa di sostanziale assenza di iniziativa legislativa e politica formulata per il ministro Costa può certamente essere estesa anche alla ministra De Micheli. Ancora ricorda che la revoca della concessione autostradale- invocata dopo il crollo del ponte di Genova dal governo precedente ed assunta come impegno inderogabile dall'attuale – è ben lungi dalla sua concretizzazione ed anzi vi sono dei segnali che suggeriscono la ricerca di una transazione che è cosa ben diversa dalla revoca di imperio.
A suo avviso, sarebbe stato utile garantire la stabilizzazione di una serie di misure premiali, soprattutto sul fronte del recupero fiscale, che esistono ma che hanno un orizzonte temporale così limitato da non consentire agli operatori del mercato immobiliare e alle famiglie di orientare le proprie scelte nel medio periodo. Il Governo ha preferito ragionare in termini di bonus immediati, piuttosto che adottare una strategia almeno triennale – come pure richiede la logica del bilancio pluriennale – per favorire strumenti che si rilevano importanti per favorire investimenti privati e facilitare l'emersione dell'evasione fiscale.
Non si sofferma su una serie di disposizioni di portata ridotta, limitandosi ad osservare che non avrebbero dovuto trovare spazio nella legge di bilancio, quanto piuttosto nell'annunciato e mai presentato disegno di legge denominato «collegato ambientale», rilevando che questo atteggiamento omissivo del Governo determina una menomazione importante delle prerogative della Commissione Ambiente.
Analogo discorso si può avanzare in relazione alla mancata presentazione di una norma per il prossimo Giubileo. Ricorda al riguardo l'importante opera normativa svolta in questa sede in occasione del Giubileo del 2000, evidenziando come i tempi che intercorrono fino al prossimo, pur astrattamente lunghi, si rivelano invece stringenti, dati i tempi prevedibili per la realizzazione delle opere e la conclamata inerzia governativa.
Tale inerzia è stata condivisa, con diversi accenti ma in modo unanime, da tutti i soggetti intervenuti nel ciclo di audizioni svolto dalla Commissione nella giornata di ieri, nella quale sono state riproposte idee di buon senso – quali ad esempio quelle formulate dalla FIAP – che il Governo non ha saputo né voluto far proprie.
Esulando in parte dai temi di specifica competenza della Commissione, ritiene che occorra fare uno sforza per superare l'attuale situazioni di crisi economica con strumenti efficaci, quale ad esempio la cedolare secca per le locazioni commerciali, la stimolazione delle spese in conto capitale e ogni altra misura che abbia effetti di moltiplicazione del prodotto interno e del reddito.
Conclusivamente preannuncia che il voto contrario della sua parte politica trova fondamento in ragioni di principio e di merito ma anche di metodo. Appare infatti una grave anomalia inframezzare la sessione di bilancio con la votazione dell'ennesima autorizzazione allo scostamento di bilancio e concluderla con la mera ratifica di un pacchetto di decreti legge denominati «decreto ristoro» sui cui contenuti questo ramo del Parlamento non avrà la possibilità di intervenire.
Stefania PEZZOPANE (PD), relatrice, presenta una proposta di relazione favorevole con condizioni e osservazioni (vedi allegato 1).
Il Sottosegretario Roberto MORASSUT dichiara di condividere la proposta della relatrice.
Paola DEIANA (M5S) esprime il voto favorevole del gruppo M5S sottolineando preliminarmente di condividere l'indicazione, presente nella proposta della relatrice, di rafforzare lo strumento del cosiddetto «superbonus 110 per cento».
Segnala l'importanza della previsione recata dall'articolo 135 che consentirà finalmente di completare la carta geologica ufficiale d'Italia, strumento essenziale per poter realmente mettere in atto politiche di difesa del suolo, integrando in tal senso l'impegno di questa Commissione, che vede in prima fila le colleghe Terzoni e Pezzopane, di operare a favore delle aree colpite da eventi sismici, anche attraverso la stabilizzazione del necessario personale amministrativo, di cui all'articolo 162. Da ultimo, richiama l'attenzione sull'importanza della previsione – anch'essa frutto di un impegno condotto in Commissione in prima persona e dalla collega Muroni – recata dall'articolo 189 sull'uso del PET riciclato nonché le disposizioni che incentivano buone pratiche nelle zone economiche ambientali di cui agli articoli 140 e 141.
Silvia FREGOLENT (IV) dichiara che il suo gruppo voterà a favore della proposta soprattutto alla luce dell'auspicio che si trovino risorse per ampliare il più possibile l'operatività dei citato superbonus e che si assicuri la massima semplificazione procedurale per accedere all'incentivo.
Rossella MURONI (LEU) rileva che il critico contesto complessivo in cui si inserisce la manovra di bilancio ne ha inevitabilmente condizionato le priorità ma ha ancor più reso evidente l'esigenza di coniugare – sul piano culturale e normativo – i valori di tutela dell'ambiente con il tema dello sviluppo sostenibile e della protezione della salute umana.
Giudica quindi positivo il risultato cui si è pervenuti in una situazione di contesto non ottimale, richiamando a titolo di esempio le disposizioni che favoriscono il completamento della carta geologica nazionale, che rafforzano l'azione del Commissario unico in materia di discariche abusive, che finanziano parchi e aree marine protette e che assumono l'obiettivo di velocizzare le attività istruttorie delle Commissioni VIA, PNIEC e AIA. Condivide infine il passaggio della proposta della relatrice in cui opportunamente si evidenzia la disciplina delle detrazioni fiscali di cui all'articolo 119 del decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto superbonus 110 per cento) non incide solo sulla realizzazione di opere edilizie ma riveste un significato anche in termini ambientali estremamente importanti.
Tullio PATASSINI (LEGA) rileva come la proposta della relatrice riveli in modo chiaro la difficoltà della maggioranza, che si limita a formulare auspici senza riescire a tradurli in veri e propri emendamenti. Emblematici a in tal senso la confusione che vede assegnate poche risorse alla rigenerazione delle aree dismesse e una somma pari al triplo per i monopattini, ad esclusivo beneficio dei produttori cinesi, oppure lo stanziamento quasi ridicolo per le zone economiche ambientali, che invece richiederebbero un massiccio intervento di sostegno e rilancio e, ancora, la previsione di progetti, definiti «pilota», di educazione ambientale, che appare offensiva per le realtà già impegnate in queste attività. Il discorso può essere altresì esteso al «Fondo per la promozione dell'uso consapevole della risorsa idrica», che certo non risolverà la crisi idrica di molti territori italiani, ma forse evoca la fallimentare iniziativa legislativa del movimento cinque stelle, guidata dal Presidente Foco, per la pubblicizzazione dell'acqua, bene che per definizione è pubblico.
Richiama quindi la norma volta a stabilizzare il personale presso gli Uffici speciali per la ricostruzione e gli enti locali dei territori colpiti dagli eventi sismici ricordando che vi sono numerose previsioni dettate a sostegno di quei territori durante l'emergenza che vanno a scadenza e che non si comprende perché non siano state già prorogate, ivi compreso l'extra contributo per la ricostruzione.
Nel condividere l'esigenza di mettere a regime una disciplina più snella per il superbonus rileva come la manovra in esame non rechi alcuna vera misura di rilancio infrastrutturale del Paese e in particolare del Mezzogiorno, nonostante la dialettica sviluppata in occasione degli atti di indirizzo parlamentare concernente lo stretto di Messina, che si è caratterizzata per la fobia della maggioranza verso l'uso della parola «ponte».
Per tali ragioni dichiara il voto contrario della Lega.
Alessia ROTTA, presidente, anche alla luce dei richiami operati nel corso della discussione agli incentivi fiscali in materia edilizia, ricorda che domani 26 novembre, in sede di Ufficio di presidenza, avrà luogo la presentazione del rapporto «Il recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio: una stima dell'impatto delle misure di incentivazione», aggiornamento annuale dello studio del Servizio Studi in collaborazione con il CRESME. Pone quindi in votazione la proposta di relazione favorevole con condizioni e osservazioni presentata dalla relatrice (allegato 1).
La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole presentata dalla relatrice (vedi allegato 1)
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2019-2020.
C. 2757 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Relazione favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 17 novembre.
Alessia ROTTA, presidente, ricorda che l'esame del disegno di legge di delegazione europea si svolge secondo le procedure dettate dall'articolo 126-ter, comma 1, del Regolamento, in base alle quali le Commissioni in sede consultiva esaminano le parti di competenza e deliberano una relazione sul disegno di legge, nominando altresì un relatore, che può partecipare alle sedute della XIV Commissione. Sulla relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea (esaminata congiuntamente al disegno di legge di delegazione europea in base al parere della Giunta per il Regolamento del 14 luglio 2010) le Commissioni esprimono invece un parere.
Avverte quindi che non sono stati presentati emendamenti e che il termine per la presentazione di proposte emendative presso la XIV Commissione è stato fissato per domani giovedì 26 novembre alle ore 14.
Antonio FEDERICO (M5S), relatore, presenta una proposta di relazione favorevole (vedi allegato 2).
Il Sottosegretario Roberto MORASSUT, concorda con la proposta del relatore.
Alessio BUTTI (FDI) desidera esprimere le ragioni per le quali la sua parte politica esprimerà il voto contrario, senza per questo sottovalutare le indicazioni e gli stimoli ad una maggiore condivisione di intenti formulati dal Presidente Mattarella e che alcuni esponenti del PD hanno declinato con esclusivo riguardo ai colleghi di Forza Italia.
In particolare, reputa che l'attribuzione di deleghe così numerose e su oggetti particolarmente sensibili al Governo si traduce in una cessione di sovranità all'Unione europea. Infatti il tessuto normativo unionale non appare frutto di alcuna reale interlocuzione tra le Istituzioni sovranazionali e il nostro Paese, che si limita ad accettarle supinamente.
Pur non essendo di diretta competenza della Commissione, rileva inoltre come questo atteggiamento passivo produca un ulteriore danno: infatti si recepiscono direttive che, non essendo praticabili, vengono sistematicamente disattese con conseguente apertura di procedimenti sanzionatori nei confronti dell'Italia. Richiama al riguardo le vicende relative alla direttiva sui media televisivi e al codice delle comunicazione elettroniche, che pretendevano di imporre all'Italia di finanziare infrastrutture di rete controllate da soggetti esteri.
Il voto contrario è altresì motivato dalla totale assenza di reale coinvolgimento parlamentare da parte del Governo sul processo di prenotazione e di utilizzo delle quote del Recovery Fund che saranno rese disponibili dall'unione europea.
Alessia ROTTA, presidente, ricorda che, in relazione all'ultima osservazione del collega, la Commissione ha convocato i ministri di settore per acquisire i loro orientamenti e assicura ai colleghi che si farà carico in prima persona di richiedere una nuova loro audizione per conoscere e condizionare le scelte governative che si concretizzeranno nel recovery plan.
Paola DEIANA (M5S) dichiara il voto favorevole sulle proposte del relatore, sottolineando la valenza delle previsioni recate agli articoli 5 e 22 del disegno di legge, quest'ultimo costituendo un importante tassello dell'iniziativa politica condotta in prima persona e con la collega Muroni per la riduzione della plastica monouso e la incentivazione alla riconversione ecologica delle imprese del settore.
Tullio PATASSINI (LEGA) considera l'impostazione del disegno di legge di delegazione europea un'ennesima dimostrazione del timore reverenziale dell'Italia rispetto al consesso europeo. Ciò trova particolare espressione nella previsione di una serie di limiti più stringenti rispetto ai nostri partner, a detrimento della nostra capacità produttiva e concorrenziale, per esempio con riguardo al traguardo della chiusura delle centrali a carbone, che la Germani effettuerà molti anni dopo di noi.
Ancora più delicato il tema dei limiti all'uso delle biomasse per l'alimentazione delle centrali, con inevitabili danni alle imprese agricole e un arretramento rispetto agli obiettivi virtuosi in materia ambientale che non possono prescindere da fasi di transizione. Non comprende come mai l'Italia non difenda le sue capacità di essere sempre all'avanguardia nelle tecnologie e pratiche di economia circolare e non faccia valere tale posizione di forza nell'interlocuzione con le autorità europee.
Silvia FREGOLENT (IV) dichiara che il voto favorevole del proprio gruppo non discende solo da un atto di responsabilità legato all'appartenenza alla maggioranza parlamentare, ma è motivato da un giudizio complessivamente favorevole sul testo, anche se non mancano punti critici, come ad esempio la necessità di una maggiore tutela di filiere produttive anche in ambito energetico, che potrebbe certamente favorire il processo di decarbonizzazione.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole presentata dal relatore (vedi allegato 2).
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2019.
Doc. LXXXVII, n. 3.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 17 novembre.
Antonio FEDERICO (M5S), relatore, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).
Il Sottosegretario Roberto MORASSUT, concorda con la proposta del relatore.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole presentata dal relatore (vedi allegato 3).
La seduta termina alle 15.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 25 novembre 2020.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.05.
INTERROGAZIONI
Mercoledì 25 novembre 2020. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. — Interviene il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare Roberto Morassut.
La seduta comincia alle 15.45.
Alessia ROTTA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta in Commissione in materia di Ambiente.
Ricorda che, a norma dell'articolo 132, comma 2, del regolamento, dopo la risposta del rappresentante del Governo, l'interrogante ha facoltà di replicare per non più di cinque minuti.
5-03685 Giacometto: Modalità di ripartizione delle risorse del piano nazionale di bonifica da amianto degli edifici pubblici e assegnazione delle risorse necessarie per la bonifica dell'amiantifera di Balangero in Piemonte.
Il Sottosegretario Roberto MORASSUT, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
Carlo GIACOMETTO (FI), intervenendo in replica da remoto, ringrazia il rappresentante del Governo per l'articolata risposta, dalla quale evince che l'oggetto della sua interrogazione – risalente all'inizio del 2020 e legato ad una polemica sviluppata sui giornali – verte sulla corresponsabilità dell'Esecutivo regionale nel seguire l'iter procedurale richiesto dal Governo centrale. È in ogni caso convinto che vi siano le condizioni per una rapida e costante ripresa dell'erogazione dei finanziamenti da destinare alla regione che più di ogni altra è stata impegnata – pagandone un amaro prezzo – nella produzione di eternit ed amianto ma che tuttavia, per ragioni varie, non è premiata nella distribuzione delle risorse necessarie a porre rimedio ai danni registrati. Non essendovi situazioni definite, non ritiene di dichiararsi soddisfatto ma sospende il giudizio in attesa dello sviluppo degli eventi.
5-04491 Ilaria Fontana: Stato di avanzamento della bonifica del sito di interesse nazionale del bacino del fiume Sacco.
Il Sottosegretario Roberto MORASSUT, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).
Ilaria FONTANA (M5S) si dichiara soddisfatta per la risposta del Governo, da cui trae la convinzione che vi sia un impegno concreto delle istituzioni nazionali e locali che non si era certamente registrato negli anni scorsi in cui, da semplice cittadina, ha visto il disinteresse della politica verso questo territorio così complesso. Si tratta infatti di un'area che comprende 40 km di corso d'acqua, che investe due province e moltissimi comuni, con inevitabili difficoltà di raccordo amministrativo. Nel rallegrarsi dell'iniziativa e dell'accelerazione dell'iter amministrativo da parte del Governo e della Regione, esprime tuttavia preoccupazione per i ritardi che sono stati ammessi nella risposta del sottosegretario e che paventano il rischio, assolutamente da evitare, di perdere i finanziamenti già disponibili.
Da ultimo, apprezza il richiamo alla peculiare situazione dell'area «Le Lame» che si trova ad essere una discarica all'interno del sito in oggetto. Invita quindi il Governo ad intervenire, senza però procedere ad un mero trasferimento di rifiuti da un luogo all'altro, se non in via temporanea e nell'ottica di una soluzione definitiva della problematica.
Alessia ROTTA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 16.10.
ALLEGATO 1
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023. C. 2790-bis Governo.
RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE
La VIII Commissione,
esaminato, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il disegno di legge C. 2790-bis Governo, recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023, per le parti di propria competenza,
premesso che:
l'articolo 12 proroga per l'anno 2021 il cosiddetto ecobonus, nonché le detrazioni spettanti per le spese di ristrutturazione edilizia, nonché il cosiddetto «bonus facciate»;
l'articolo 13 proroga di un anno (a tutto il 2021) il cosiddetto «bonus verde»;
l'articolo 24 disciplina i piani di sviluppo per la rigenerazione e riqualificazione di aree dismesse;
l'articolo 94 istituisce la Fondazione per il futuro delle città;
l'articolo 126 estende il contributo per l'acquisto di motoveicoli elettrici o ibridi nuovi ed incrementa le risorse per promuovere la mobilità sostenibile;
l'articolo 134 incrementa le risorse destinate ai parchi nazionali, alle aree marine protette e al programma «Caschi verdi per l'ambiente»;
l'articolo 130 interviene sulla concessione dell'autostrada A22 Brennero-Modena;
l'articolo 132 modifica la disciplina relativa al Piano nazionale per la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli elettrici;
l'articolo 134 incrementa di 6 milioni di euro le risorse destinate ai parchi nazionali, di 3 milioni di euro l'autorizzazione di spesa per le aree marine protette, nonché di 2 milioni di euro il programma «Caschi verdi per l'ambiente»;
l'articolo 135 destina risorse per il completamento della carta geologica ufficiale d'Italia, per il «Sistema volontario di certificazione ambientale per la finanza sostenibile», e per il Commissario unico in materia di discariche abusive, per l'esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo in materia di tutela dell'ambiente marino e costiero, per velocizzare le attività istruttorie delle Commissioni VIA, PNIEC e AIA;
l'articolo 136, comma 1, prevede l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente, del «Fondo per la promozione dell'uso consapevole della risorsa idrica», destinato all'effettuazione di campagne informative per gli utenti del servizio idrico integrato, con una dotazione di 500.000 euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022;
l'articolo 138, comma 1 apposta risorse per progetti di educazione ambientale nei comuni siti in aree protette naturalistiche;
l'articolo 139 incentiva il sistema del vuoto a rendere all'interno delle zone economiche ambientali (ZEA);
l'articolo 140 incentiva nelle ZEA sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti conferiti dalle utenze domestiche;
l'articolo 141 incentiva l'utilizzo di compostiere di comunità nelle ZEA;
l'articolo 142 contiene alcune norme volte ad accelerare le procedure autorizzative relative alla realizzazione delle opere destinate alle Olimpiadi invernali del 2026 (Milano-Cortina);
l'articolo 149, incrementa le risorse per la messa in sicurezza del territorio;
l'articolo 150 istituisce un fondo con una dotazione pari a 4,6 miliardi di euro per interventi volti ad assorbire il divario infrastrutturale tra le aree del Paese;
l'articolo 162 incrementa di 52 milioni di euro annui, a partire dall'anno 2022, le risorse previste per stabilizzare le assunzioni effettuate a tempo determinato presso gli Uffici speciali per la ricostruzione e gli enti locali dei territori colpiti dagli eventi sismici del 2009 (Abruzzo), del 2012 (Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto) e del 2016 (Centro Italia);
l'articolo 189, comma 1, reca una serie di modifiche alla disciplina della plastic tax, volte, tra l'altro, ad estendere l'imposta ai committenti, elevare la soglia di esenzione dall'imposta e differire al 1° luglio 2021 la data di entrata in vigore dell'imposta, mentre il comma 2 della medesima disposizione rende strutturale, a decorrere dal 2021, la possibilità (introdotta per il solo anno 2021 dall'art. 51 del D.L. 104/2020) di usare interamente il PET riciclato nella produzione di bottiglie di PET, superando il limite del 50 per cento finora vigente;
segnalata l'esigenza di un intervento sulla disciplina delle detrazioni fiscali di cui all'articolo 119 del decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto superbonus 110 per cento) finalizzato ad estenderne l'ambito temporale di applicazione e una più chiara definizione degli aspetti applicativi per consentirne l'efficacia e potenziare gli aspetti ambientali e sociali della misura;
esaminati gli stati di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella n. 2), limitatamente alle parti di competenza, del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (Tabella n. 9) e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Tabella n. 10), limitatamente alle parti di competenza;
valutato favorevolmente l'impianto complessivo del disegno di legge,
DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE
con le seguenti condizioni:
1. all'articolo 134, comma 1 si verifichi che l'incremento di 6 milioni di euro sia effettivamente destinato alla finalità – ivi espressa – di potenziare la gestione e il funzionamento dei parchi nazionali, atteso che tale univoca finalità non appare chiara, in quanto la formulazione testuale del medesimo comma 1 sembra riferito in via generale al meccanismo di riparto dei contributi da erogare con le risorse assegnate a tutti i Ministeri;
2. al medesimo articolo 134, al comma 2 – che dispone, al fine di garantire il funzionamento delle aree marine protette, un incremento della relativa autorizzazione di spesa – si chiarisca se tale incremento riguardi solo l'autorizzazione di spesa per il funzionamento e la gestione delle aree marine protette ovvero anche per investimenti nelle medesime;
e con le seguenti osservazioni:
valuti la Commissione di merito l'opportunità di:
a) rafforzare le disposizioni – in parte già presenti nel disegno di legge in esame – volte a favorire il processo di ricostruzione dei territori colpiti da eventi sismici, alla luce della necessità di sostenere ed accelerare il processo di ricostruzione non solo degli immobili e delle infrastrutture, ma anche del tessuto sociale ed economico delle aree e delle popolazioni interessate;
b) rafforzare e consolidare le misure – già presenti nel testo – di semplificazione procedurale, stimolo economico ed incentivo fiscale ai processi di rigenerazione urbana, con particolare riguardo alle aree dismesse, e di riqualificazione del patrimonio edilizio, anche ai fini di efficientamento energetico e di messa in sicurezza degli edifici;
c) intervenire sulla disciplina delle detrazioni fiscali di cui all'articolo 119 del decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto superbonus 110 per cento) finalizzato ad estenderne l'ambito temporale di applicazione e una più chiara definizione degli aspetti applicativi per consentirne l'efficacia e potenziare gli aspetti ambientali e sociali della misura; dell'articolo 119 del decreto-legge n. 34 del 2020;
d) con riguardo alla previsione di cui all'articolo 94, definire con maggiore chiarezza le funzioni della istituenda Fondazione per il futuro delle città, nonché la sua precisa collocazione nel quadro amministrativo vigente.
ALLEGATO 2
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2019-2020. C. 2757 Governo, approvato dal Senato.
RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE
La VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici),
esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge recante «Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2019-2020» (C. 2757 Governo, approvato dal Senato);
premesso che:
l'articolo 5 indica princìpi e criteri direttivi specifici per l'attuazione della direttiva (UE) 2018/2001, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, direttiva che comunque figura nel novero degli atti normativi di cui la Commissione ha annunciato la revisione entro il primo semestre del 2021, ai fini dell'adeguamento ai nuovi obiettivi climatici al 2030, che saranno definiti con il regolamento per una «legge europea sul clima», presentata nell'ambito green deal e volta a sancire l'obiettivo giuridicamente vincolante della neutralità climatica entro il 2050;
l'articolo 22 reca principi e criteri direttivi specifici per l'attuazione della direttiva (UE) 2019/904 sulla riduzione dell'incidenza di determinati prodotti di plastica sull'ambiente;
nell'Allegato A al disegno di legge in esame, recante l'elenco delle direttive per le quali è conferita al Governo la delega per il loro recepimento, senza che siano dettati specifici principi e criteri direttivi, figurano: al punto 7 la direttiva (UE) 2019/520 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 marzo 2019 concernente l'interoperabilità dei sistemi di telepedaggio stradale e intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sul mancato pagamento dei pedaggi stradali nell'Unione; al punto 17 la direttiva (UE) 2019/883 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, relativa agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi; al punto 29 la direttiva (UE) 2019/1161 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, che modifica la direttiva 2009/33/CE relativa alla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada; al punto 29 la direttiva (UE) 2019/1936 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2019 che modifica la direttiva 2008/96/CE sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali,
DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE
ALLEGATO 3
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2019. Doc. LXXXVII, n. 3.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici),
esaminata la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2019 (Doc. LXXXVII, n. 3), per le parti di competenza;
preso atto che la Relazione, relativamente alle politiche ambientali, sottolinea che esse sono attualmente interessate dalle iniziative nell'ambito del green deal, presentato nel mese di dicembre 2019, e dalla revisione in corso degli obiettivi climatici nella prospettiva di rendere l'Unione europea un continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050;
evidenziato che la parte terza, che riguarda l'attuazione delle politiche di coesione economica, sociale e territoriale, mostra come, rispetto ad altri obiettivi, le performance migliori dell'avanzamento finanziario, misurato in termini di rapporto percentuale tra spesa certificata al 31 dicembre 2019 e risorse programmate nell'ambito degli obiettivi tematici (OT) si riscontrano per l'OT7 «Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete» con una quota di spesa certificata del 36,6 per cento sulle risorse programmate,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
ALLEGATO 4
5-03685 Giacometto: Modalità di ripartizione delle risorse del piano nazionale di bonifica da amianto degli edifici pubblici e assegnazione delle risorse necessarie per la bonifica dell'amiantifera di Balangero in Piemonte.
TESTO DELLA RISPOSTA
Con riferimento alle questioni poste, si rappresenta, innanzitutto, in via generale che ad oggi per la bonifica dei Siti di Interesse Nazionale ricadenti in territorio piemontese il Ministero dell'ambiente ha stanziato complessivamente oltre 160 milioni di euro.
Per quanto attiene, nello specifico, il mancato trasferimento della somma di circa 14 milioni di euro a favore della regione Piemonte per la prosecuzione delle opere di bonifica da realizzare nel Sito di Interesse Nazionale di Balangero, si evidenzia che l'articolo 1, comma 50, della legge n. 190/2014 prevede che «Al fine di proseguire le bonifiche dei siti di interesse nazionale contaminati dall'amianto, sono stanziati 45 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017, di cui 25 milioni di euro annui in favore dei comuni di Casale Monferrato è di Napoli-Bagnoli». Il successivo comma 51 dispone che con decreto del Ministero dell'ambiente siano individuate le risorse da trasferire a ciascun Ente beneficiario.
In attuazione di quanto previsto dalla richiamata normativa, con Decreto del 18 febbraio 2015, il Ministero dell'ambiente ha approvato il «Piano operativo» per gli interventi di bonifica da amianto da attuare nei Siti di Interesse Nazionale.
Questo «Piano operativo» ha assegnato, tra gli altri, euro 14.597.000,00 a favore del Sito di Interesse Nazionale di Balangero per la realizzazione di specifici interventi di bonifica individuati nel medesimo «Piano». Le somme in questione sono state interamente impegnate dal Ministro dell'ambiente a favore della regione Piemonte. Ad oggi, sono stati trasferiti euro 2.200.000,00 per l'attuazione del «Progetto definitivo delle opere di messa in sicurezza permanente della discarica lapidea lato Balangero – livello di priorità II e III».
Non è stato possibile procedere al trasferimento delle ulteriori somme, in quanto, allo stato, non sono maturate le condizioni previste dall'articolo 2 del richiamato Decreto del 18 febbraio 2015, che condizionano il trasferimento alla presentazione da parte dei Soggetti beneficiari dei progetti definitivi di bonifica e alla loro approvazione in Conferenza di Servizi.
Per quanto attiene, invece, alle risorse stanziate dal «Piano Operativo Ambiente» FSC 2014/2020, si segnala quanto segue.
Con propria Delibera n. 55/2016, il CIPE ha approvato il Piano Operativo «Ambiente» FSC 2014-2020, nell'ambito del quale, tra gli altri, è disciplinato il sotto-piano «Interventi per la tutela del territorio e delle acque», che prevede anche investimenti in materia di bonifica di siti contaminati.
Con la successiva Delibera n. 11/2018, il CIPE ha approvato il II Addendum al predetto Piano Operativo, nel quale è prevista, tra l'altro, l'attuazione di un «Piano di bonifica da amianto» negli edifici pubblici finalizzato, in particolare, alla rimozione e allo smaltimento dello stesso negli edifici scolastici e ospedalieri.
Tale disposizione è scaturita dall'esigenza di proseguire l'azione posta in essere dal Ministero dell'ambiente sul tema dell'amianto che in questi anni è stata indicizzata, in attuazione di specifiche previsioni normative e relative coperture assentite, essenzialmente alla mappatura e alla progettazione, nonché ad interventi mirati su alcuni singoli SIN, implementandola con azioni destinate alla rimozione e allo smaltimento.
Sulla base delle interlocuzioni intercorse con le Regioni e gli Enti locali, si è dunque ravvisata l'esigenza prioritaria di rendere disponibili ulteriori fondi per la realizzazione degli interventi di rimozione e smaltimento, anche al fine di non rendere vani gli sforzi fino ad oggi intrapresi, finalizzati al censimento dei siti e alla progettazione di interventi, che altrimenti non arrecherebbero i benefici sociali auspicati.
Al fine di garantite il tempestivo avvio degli interventi in questione, in ottemperanza a quanto previsto dalla Delibera CIPE n. 11/2018, la competente Direzione Generale del Ministero, con uno specifico provvedimento del 6 dicembre 2019, ha adottato il «Piano di bonifica da amianto», la cui dotazione finanziaria ammonta a circa 385 milioni di euro, ripartita ai diversi beneficiari secondo i coefficienti di assegnazione regionale utilizzati per le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione. Nel Piano sono, individuati i Soggetti beneficiari delle risorse (Regioni e Province Autonome), le relative regole di trasferimento e le modalità di individuazione degli interventi da finanziare; sono inoltre disciplinate la governance e le modalità operative per l'attuazione e il monitoraggio degli interventi.
Per quanto concerne le somme assegnate dalla citata Delibera CIPE n. 11/2018, si precisa che alla regione Piemonte è stato assegnato l'importo complessivo di euro 6.161.800,00. Dette risorse, a seguito di specifica richiesta avanzata dall'allora Governatore, sono state programmate, per 5 milioni di euro, a favore di interventi di messa in sicurezza e bonifica sul territorio regionale e la parte residuale, pari ad 1,1 milioni di euro, è stata destinata al finanziamento del citato Piano di bonifica da amianto.
A quanto fin qui esposto si aggiunga, infine, che la Delibera CIPE n. 31 del 28 luglio 2020, in applicazione dell'articolo 44 del decreto-legge n. 34/2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 58/2019, ha individuato nell'ambito del Piano Operativo «Ambiente» di competenza del Ministero dell'ambiente una serie di interventi per un importo complessivo di 361,19 milioni di euro, per i quali tuttavia il CIPE ha deliberato una riprogrammazione delle risorse FSC 2014-2020, riducendole da 3.248,40 milioni di euro a 2.887,21 milioni di euro, stralciando gli interventi che, in base al loro stato di avanzamento, non avrebbero potuto portare all'assunzione di impegni giuridicamente vincolanti entro il 31 dicembre 2021.
Tale riduzione interessa, tra le altre, le risorse stanziate dalle Delibere CIPE n. 55/2016 e n. 11/2018, ivi incluse quelle destinate agli interventi di bonifica nella regione Piemonte, per l'importo di euro 18.950.000,00, destinato ad interventi di messa in sicurezza e bonifica del SIN di Serravalle Scrivia (7,95 milioni di euro) ed altri siti regionali (11 milioni di euro).
Ciò nonostante, la suddetta Delibera CIPE n. 31 del 28 luglio 2020 precisa anche «... che, per la rilevanza strategica degli impieghi, sarà assicurato il reperimento delle citate risorse corrispondenti nell'ambito del prossimo ciclo di programmazione 2021-2027». Per tale ragione, i suddetti interventi di bonifica potranno essere rifinanziati nel prossimo ciclo di programmazione delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-2027, unitamente alle ulteriori opere di bonifica nelle aree SIN che la Regione riterrà prioritarie.
Alla luce delle informazioni fin qui esposte, si rassicura comunque che il Ministero dell'ambiente manterrà un costante impegno nel seguire l'iter procedurale in argomento, in ragione del preminente interesse alla tutela e al risanamento ambientale.
ALLEGATO 5
5-04491 Ilaria Fontana: Stato di avanzamento della bonifica del sito di interesse nazionale del bacino del fiume Sacco.
TESTO DELLA RISPOSTA
Con riferimento alle questioni poste, si rappresenta, come già noto, che il 12 marzo 2019 è stato sottoscritto dal Ministro dell'ambiente e dal presidente della regione Lazio un Accordo di Programma per la «Realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del Sito di bonifica di Interesse Nazionale (SIN) Bacino del Fiume Sacco». L'AdP prevede l'istituzione di un Comitato di indirizzo e controllo presieduto dal Ministero nonché l'individuazione di una serie di interventi da mettere in atto secondo uno specifico cronoprogramma. Il Comitato, conformemente a quanto previsto dall'articolo 7, comma 1, dell'AdP, è presieduto dal Direttore Generale della Direzione Generale per il Risanamento Ambientale del Ministero.
Nel corso del primo incontro del Comitato, tenutosi il 18 ottobre 2019, il Ministero ha chiesto alla Regione una relazione circa l'espletamento delle procedure propedeutiche all'attuazione di quanto previsto dal cronoprogramma. Detta Relazione, che costituisce un adempimento semestrale dell'Amministrazione regionale ai sensi dell'articolo 8, comma 3, dell'AdP, dopo essere stata sollecitata dal Ministero con nota del 15 luglio 2020, è stata acquisita al protocollo del Ministero il 22 luglio 2020. Non risulta invece pervenuta una precedente nota che la Regione asserisce di aver trasmesso in data 21 febbraio 2020. Questa nota che, secondo la Regione potrebbe essere andata persa per un disguido tecnico nella ricezione, è stata rinviata nuovamente e acquisita dal Ministero il 1° ottobre 2020.
Nella stessa data si è tenuta una nuova riunione, del Comitato che ha avuto, tra gli altri, come punto all'ordine del giorno proprio la Relazione trasmessa dalla Regione nel mese di luglio.
Nel corso della suddetta riunione si è potuto, peraltro, verificare come la Relazione evidenzi che i termini previsti dall'articolo 1 dell'AdP sono stati finora disattesi per tutti gli interventi previsti: entro 6 mesi dalla sottoscrizione dell'AdP (settembre 2019) si sarebbe dovuta affidare la redazione dei piani di caratterizzazione ed entro 15 mesi (luglio 2020) si sarebbero dovute concludere le attività di caratterizzazione. Viceversa, ad oggi non è stata trasmessa al Ministero alcuna documentazione progettuale per l'avvio dei procedimenti amministrativi di competenza.
Secondo quanto sostenuto dalla Regione, i ritardi sono imputabili, principalmente, al particolare impegno necessario ad acquisire tutte le informazioni, atteso che la documentazione originariamente a disposizione era estremamente limitata.
A fronte della situazione descritta, il Ministero dell'ambiente ha rappresentato la propria preoccupazione per tali ritardi considerato che, secondo le previsioni della Delibera CIPE n. 26 del 28 febbraio 2018, per gli interventi finanziati con le risorse dei FSC il termine per l'assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti – che si verifica con l'intervento della proposta di aggiudicazione, disciplinata dall'articolo 33 del D.Lgs. n. 50/2016 – è il 31 dicembre 2021. Ai sensi della Delibera CIPE n. 25 del 10 agosto 2016, la mancata assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti entro la scadenza, comporta la revoca delle risorse assegnate ai relativi interventi.
Sempre nel corso della riunione del 1° ottobre 2020, la Regione ha avanzato una serie di proposte, alcune delle quali, qualora fossero accolte, comporterebbero una variazione sia del quadro economico che di quello relativo agli interventi disciplinati dall'AdP. Per recepire tali proposte sarebbe pertanto necessaria una modifica (o un'integrazione) dell'AdP da valutare e sottoporre ai prescritti visti degli Organi di controllo.
Alla luce di quanto sopra, attesa l'assoluta esigenza di accelerare l'attuazione di quanto previsto dall'AdP del 12 marzo 2019, è stato chiesto alla Regione di presentare un aggiornamento della Tabella 1 dell'AdP che riporti tutte le proposte di modifica debitamente evidenziate nella Relazione di luglio, un nuovo cronoprogramma degli interventi che garantisca il rispetto delle scadenze poc'anzi richiamate al fine di evitare la perdita dei finanziamenti, nonché uno schema di accordo integrativo che tenga conto delle modifiche che la Regione ritiene necessarie.
Con successiva nota del 6 ottobre 2020, il Ministero ha provveduto a trasmettere il verbale della riunione del Comitato del 1° ottobre, nonché a convocare – stante la stretta tempistica imposta dalla programmazione e gestione dei finanziamenti FSC – tre ulteriori sedute del medesimo Comitato, rispettivamente nelle date del 16 ottobre, 29 ottobre e 16 novembre 2020, al fine di giungere ad una proposta condivisa di revisione dell'Accordo di Programma.
Attraverso l'azione del Comitato di indirizzo e controllo, l'impegno del Ministero è stato pertanto teso a ricondurre nei termini indicati l'attuazione di quanto previsto dall'Accordo di Programma del 12 marzo 2019, richiedendo a tutti i soggetti coinvolti, a partire dalla Regione, il massimo impegno per superare i ritardi fino ad oggi accumulati.
Sulla base di ciò, la regione Lazio ha provveduto a riformulare il cronoprogramma, aggiornare le schede degli interventi, previsti e inserire un'ulteriore attività finalizzata alla definizione dei valori di fondo naturale su tutto il territorio del SIN. In aggiunta, la regione Lazio ha chiesto al Comitato di trasformare il previsto intervento di messa in sicurezza dell'area di discarica in località «Le Lame» (comune di Frosinone) in un intervento di bonifica.
Le suddette modifiche e integrazioni sono state accolte in via definitiva nella seduta del Comitato del 16 novembre scorso, nel corso della quale è stato chiesto alla regione Lazio di procedere alla stesura di un testo di Accordo Integrativo che recepisca le osservazioni e proposte formulate in esito al Comitato. Si è dunque attualmente in attesa del testo definitivo dell'Atto integrativo.
Alla luce delle considerazioni fin qui esposte, si rassicura pertanto che il Ministero dell'ambiente continuerà a svolgere le proprie attività di competenza, mantenendo un alto livello di attenzione nel seguire la procedura in argomento.