XIV Commissione

Politiche dell'Unione europea

Politiche dell'Unione europea (XIV)

Commissione XIV (Unione europea)

Comm. XIV

Politiche dell'Unione europea (XIV)
SOMMARIO
Mercoledì 4 novembre 2020

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 68, di attuazione della direttiva (UE) 2016/97 sulla distribuzione assicurativa. Atto n. 197 (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizione) ... 130

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) ... 133

SEDE CONSULTIVA:

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica popolare cinese per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali, con Protocollo, fatto a Roma il 23 marzo 2019. C. 2580 Governo, approvato dal Senato (Parere alla III Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole) ... 131

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE:

Sulla riunione, in videoconferenza, dei Presidenti della COSAC con il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea per i valori e la trasparenza, Věra Jourová, e il Commissario europeo per la giustizia, Didier Reynders, del 29 ottobre 2020 ... 132

ALLEGATO 2 (Relazione del Presidente Sergio Battelli) ... 134

XIV Commissione - Resoconto di mercoledì 4 novembre 2020

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 4 novembre 2020. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 68, di attuazione della direttiva (UE) 2016/97 sulla distribuzione assicurativa.
Atto n. 197.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 3 novembre 2020.

  Francesca GALIZIA (M5S), relatrice, illustra la proposta di parere favorevole con condizione formulata (vedi allegato 1).

  Matteo Luigi BIANCHI (LEGA), ribadisce l'orientamento favorevole del suo gruppo preannunciato nella seduta di ieri in ordine alla condizione contenuta nella proposta di parere formulata dalla relatrice.

  Sergio BATTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire pone in votazione la proposta di parere favorevole con condizione formulata dalla relatrice.

  La Commissione approva.

  La seduta termina alle 14.10.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 4 novembre 2020. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 14.10.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica popolare cinese per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali, con Protocollo, fatto a Roma il 23 marzo 2019.
C. 2580 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 3 novembre 2020.

  Matteo COLANINNO (IV), relatore, richiamando i contenuti della relazione illustrata nella precedente seduta, precisa che l'accordo oggetto di ratifica riguarda unicamente i temi fiscali e, in particolare, l'eliminazione dei profili di doppia imposizione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica popolare cinese. Rispetto a tale tematica, l'accordo in esame, siglato nel marzo del 2019, costituisce un aggiornamento dell'attuale disciplina bilaterale dell'imposizione diretta nelle relazioni economiche e fiscali tra il nostro Paese e la Cina popolare, attualmente regolata da un precedente accordo ratificato dalla legge n. 376/1989, ed è volto ad adeguarne le disposizioni ai più recenti standard internazionali e a realizzare una equilibrata ripartizione della materia imponibile fra i due Stati contraenti.
  In tal senso, l'Accordo costituisce un vantaggio per gli operatori economici nazionali che intraprendono un interscambio commerciale e finanziario con la Cina e le imprese italiane in assenza della relativa ratifica potrebbero persino trovarsi in difficoltà, sia sotto il profilo della concorrenza da parte delle altre imprese europee, sia per il rischio di subire una doppia imposizione nei rapporti commerciali tra l'Italia e la Cina, con conseguenti oneri per possibili contenziosi nell'applicazione della disciplina fiscale. Per tali ragioni formula quindi una proposta di parere favorevole.

  Matteo Luigi BIANCHI (LEGA), riprendendo i temi già esposti nella seduta precedente, ribadisce la necessità di un maggiore approfondimento sul provvedimento che troverebbe un'utile sede nelle audizioni richieste dal suo gruppo presso la Commissione di merito, da cui potrebbero emergere informazioni utili anche per questa Commissione. Ricorda che tali audizioni riguarderebbero il Ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale, l'Ambasciatore dell'Italia in Cina e l'Ambasciatore della Cina in Italia, nonché un rappresentante dell'Agenzia delle entrate. Sottolinea inoltre che il suo gruppo non ha nulla da eccepire sulla tematica, di natura tecnica, relativa all'eliminazione delle doppie imposizioni, ma rimarca come l'accordo in esame rappresenti un'occasione unica per consentire ai parlamentari di esprimersi sul tema delle relazioni e degli accordi economici con la Cina. Ricorda, peraltro, che gli accordi in questione sono maturati in uno scenario pre-pandemico, molto diverso da quello attuale, per cui occorre verificare se permanga una corrispondenza tra gli accordi sottoscritti e le esigenze attuali. Sottolinea inoltre che la Cina è un grande mercato da cui non si può prescindere, per cui i rapporti economici e fiscali tra i due paesi vanno necessariamente regolamentati, ma, in assenza un opportuno approfondimento, preannuncia l'astensione del suo gruppo.

  Sergio BATTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La Commissione approva.

  La seduta termina alle 14.15.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 4 novembre 2020. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 14.15.

Sulla riunione, in videoconferenza, dei Presidenti della COSAC con il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea per i valori e la trasparenza, Věra Jourová, e il Commissario europeo per la giustizia, Didier Reynders, del 29 ottobre 2020.

  Sergio BATTELLI, presidente, ricorda che lo scorso 29 ottobre ha partecipato alla riunione, in videoconferenza, dei Presidenti della COSAC con il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea per i valori e la trasparenza, Věra Jourová, e il Commissario europeo per la giustizia, Didier Reynders, in merito alla quale rinvia alla relazione predisposta (vedi allegato 2).

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 14.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.15 alle 14.20.

XIV Commissione - mercoledì 4 novembre 2020

ALLEGATO 1

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 68, di attuazione della direttiva (UE) 2016/97 sulla distribuzione assicurativa (Atto n. 197).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea)

   esaminato lo Schema di decreto legislativo (Atto n. 197), recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 68, di attuazione della direttiva (UE) 2016/97 sulla distribuzione assicurativa, emanato in base alla delega contenuta nella legge di delegazione europea 2016-2017 (legge n. 163 del 2017);

   richiamati i criteri specifici di delega, dettati dall'articolo 5 della legge di delegazione europea 2016-2017 (legge n. 163 del 2017), per l'attuazione della direttiva (UE) 2016/97;

   ricordato che la direttiva (UE) 2016/97, sulla distribuzione assicurativa, mira a migliorare le modalità di vendita dei prodotti assicurativi per garantire reali benefici ai consumatori e agli investitori al dettaglio nell'UE;

   rilevato, in particolare, che il comma 16 dell'articolo 1 dello schema di decreto novella l'articolo 134, comma 4-bis del Codice delle Assicurazioni Private (CAP) di cui al decreto legislativo n. 209 del 2005, che disciplina l'RC auto familiare, il quale – come da ultimo modificato dall'articolo 55-bis del decreto-legge n. 124 del 2019 – stabilisce che in tutti i casi di stipula e di rinnovo di un contratto di assicurazione di un mezzo di trasporto, anche di diversa tipologia, i componenti del nucleo familiare possono beneficiare della classe di merito più favorevole tra quelle relative ai vari veicoli già assicurati, purché la persona fisica interessata non risulti responsabile esclusivo, principale o paritario di un sinistro da almeno cinque anni;

   rilevato che la modifica recata dal comma 16 dell'articolo 1 dello Schema di decreto chiarisce che, per fruire della RC auto familiare, l'assenza di sinistri deve essere continuativa, e viene eliminato, ai fini dell'accertamento di tale circostanza, il riferimento alle risultanze dell'attestato di rischio;

   considerato, a tale ultimo al riguardo, che le modifiche previste al comma 16 dell'articolo 1, in materia di assicurazione RC auto familiare, non rientrano nella disciplina sulla distribuzione dei prodotti assicurativi di cui alla direttiva (UE) 2016/97 ed esulano, pertanto, dalla norma di delega e dai relativi principi e criteri direttivi stabiliti al citato articolo 5 della legge di delegazione 2016-2017;

   considerato altresì che l'eliminazione del riferimento all'attestato di rischio quale elemento di verifica dell'assenza di sinistri negli ultimi 5 anni, ai fini dell'applicazione della disciplina assicurazione RC auto familiare, di cui al comma 4-bis dell'articolo 134 del CAP, sembrerebbe rendere più difficoltoso accertare l'assenza di responsabilità del contraente, ai sensi del successivo comma 4-ter dello stesso articolo 134 del CAP, che costituisce non solo la condizione necessaria per usufruire del beneficio, ma altresì un obbligo sanzionabile a carico delle imprese assicurative,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:

   provveda il Governo ad espungere dal testo dello schema di decreto il comma 16 dell'articolo 1 – volto a novellare l'articolo 134, comma 4-bis, del Codice delle assicurazioni private – il quale modifica i presupposti di applicazione della disciplina sostanziale dell'RC auto familiare esulando dai criteri di delega di cui all'articolo 5 della legge 25 ottobre 2017, n. 163, di attuazione della direttiva (UE) 2016/97 sulla distribuzione dei prodotti assicurativi.

ALLEGATO 2

Comunicazioni del Presidente sulla riunione, in videoconferenza, dei Presidenti della COSAC con il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea per i valori e la trasparenza, Věra Jourová, e il Commissario europeo per la giustizia, Didier Reynders, del 29 ottobre 2020.

RELAZIONE DEL PRESIDENTE SERGIO BATTELLI

  Nella giornata del 29 ottobre, ho partecipato a una riunione in videoconferenza dei Presidenti della Cosac con la Vicepresidente della Commissione europea Věra Jourová e il Commissario europeo Didier Reynders, organizzata dai Presidenti delle Commissioni affari europei del Bundestag e del Bundesrat. L'incontro era finalizzato alla presentazione dei contenuti della prima relazione sullo Stato di diritto recentemente pubblicata da parte della Commissione europea.
  La Vice presidente Jourovà ha rilevato l'importanza del rispetto del principio dello Stato di diritto, che rientra tra i valori fondanti dell'Unione europea. Nel ricordare che l'UE può vantare standard particolarmente elevati e riconosciuti a livello globale nei settori che incidono direttamente sul rispetto dello Stato di diritto, ha sottolineato il ruolo cruciale del rispetto dello Stato di diritto per il funzionamento dell'UE e del suo mercato interno, nonché per la cooperazione nel settore della giustizia basata sulla fiducia e sul riconoscimento reciproco. Per quanto concerne la pandemia da Covid 19, le misure eccezionali che tutti gli Stati membri hanno dovuto adottare, sia dichiarando una qualche forma di stato di emergenza pubblica che conferendo poteri speciali di emergenza, hanno evidenziato l'importanza dello Stato di diritto. In proposito, la Vice presidente ha precisato che, in generale, nella reazione alla crisi i sistemi nazionali hanno mostrato una forte resilienza e in molti Stati membri si sono svolti dibattiti per stabilire se i regimi di emergenza applicati fossero giustificati e proporzionati. Nell'auspicare un lavoro congiunto, ha segnalato l'importanza di collaborare con gli Stati membri e di coinvolgere i Parlamenti nazionali.
  Il Commissario Reynders ha preliminarmente precisato che la relazione sullo Stato di diritto è un documento della Commissione e che la valutazione esposta nei 27 capitoli sui singoli Stati membri, che formano parte integrante della relazione, è stata elaborata secondo una metodologia basata su standard chiaramente esplicitati e individuati. Il lavoro si è concentrato su quattro pilastri principali: il sistema giudiziario, il quadro anticorruzione, il pluralismo dei media e altre questioni istituzionali relative al bilanciamento dei poteri. L'approccio si basa su un intenso dialogo con le autorità nazionali e i portatori di interessi, quali la Commissione di Venezia. Ha poi segnalato che è in corso un dialogo con i Parlamenti nazionali e anche in sede di Consiglio.
  I parlamentari intervenuti nel dibattito hanno svolto considerazioni e posto questioni sulla metodologia adottata per l'elaborazione della relazione. Si è altresì discusso della digitalizzazione dei sistemi giudiziari, la cui importanza è stata ulteriormente dimostrata dalla pandemia. Alcuni interventi hanno evidenziato l'importanza di coinvolgere i Parlamenti nazionali e hanno posto questioni circa il ruolo che i Parlamenti potranno svolgere.
  La Vice presidente Jourovà ha fatto presente che la relazione rappresenta uno strumento di carattere preventivo per evidenziare le migliori prassi e segnalare eventuali criticità. Ha rilevato poi che l'efficacia dei sistemi giudiziari è essenziale per il rispetto dello Stato di diritto e che, a prescindere
dal modello dell'ordinamento giudiziario nazionale, l'indipendenza, la qualità e l'efficienza sono i parametri di un sistema giudiziario efficace. A suo avviso, misure volte alla digitalizzazione dei sistemi giudiziari potranno essere adottate anche nell'ambito di riforme, che potranno beneficiare delle risorse del cosiddetto Recovery fund. Ha sottolineato la rilevanza della discussione delle tematiche sullo Stato di diritto e della relazione nell'ambito dei Parlamenti nazionali.
  Il Commissario Reynders ha precisato che la metodologia per la predisposizione della relazione si basa su una serie di standard chiaramente fissati, in cui rientrano i pareri e le raccomandazioni del Consiglio d'Europa e la giurisprudenza della Corte di giustizia e della Corte europea dei diritti dell'uomo. La Commissione si è avvalsa di contributi della società civile e di vari organismi per la predisposizione della relazione. Il Commissario Reynders ha poi segnalato l'importanza di continuare la discussione con gli Stati membri nel quadro di un dibattito permanente e delle riunioni a livello parlamentare.
  Nel mio intervento, ho fatto presente che l'esame della relazione costituisce l'occasione per stimolare un dibattito costruttivo, in cui il ruolo e il coinvolgimento dei Parlamenti nazionali sono cruciali. Ho, in proposito, rappresentato l'opportunità di valutare l'ipotesi di organizzare una sessione parlamentare specificamente dedicata allo Stato di diritto, per l'esame contestuale della relazione da parte di tutti i Parlamenti nazionali, esame che consentirebbe di sviluppare le opportune sinergie nell'ambito della cooperazione interparlamentare. L'approvazione di documenti o di risoluzioni, in esito all'esame parlamentare, potrebbe, per un verso, sollecitare l'adozione di iniziative a livello nazionale volte a colmare deficit e lacune segnalate nella relazione e, per l'altro, veicolare nell'ambito del dialogo politico con le istituzioni europee le risultanze del dibattito, che potrebbero essere oggetto di una più ampia discussione a livello interparlamentare.
  Ho ribadito l'opportunità di valutare la mia proposta, che ha suscitato interesse nel corso dell'incontro, in una lettera, che è stata inviata ai Presidenti delle Commissioni affari europei del Bundestag e del Bundesrat e, per conoscenza, ai Presidenti delle Commissioni degli affari europei degli altri Parlamenti nazionali. In tale lettera ho inoltre rappresentato che il regime linguistico prospettato per la prossima riunione della COSAC, che si svolgerà in videoconferenza dal 30 novembre al 1° dicembre 2020, non appare conforme alle regole che presiedono allo svolgimento della Conferenza stessa e che, pertanto, non essendo il formato prescelto (virtual COSAC) pienamente riconducibile a quello delle sessioni plenarie, non deve costituire un precedente, che metterebbe in discussione il principio della parità delle lingue.