X Commissione
Attività produttive, commercio e turismo
Attività produttive, commercio e turismo (X)
Commissione X (Attività produttive)
Comm. X
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:
5-04934 Moretto: Per una rapida approvazione del cosiddetto «decreto FER2» al fine di assicurare tempi certi alle imprese impegnate sul fronte delle energie rinnovabili con particolare riguardo a quelle del settore geotermico ... 94
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 101
5-04935 Zucconi: Sui tempi di adozione e sul contenuto recato dal cosiddetto «decreto FER2» relativo a fonti di energia rinnovabili innovative ... 95
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 102
5-04936 Benamati: Sulle interlocuzioni in corso tra il Ministero dello sviluppo economico e i Ministeri competenti in vista del rafforzamento della formazione connessa all'attività d'impresa ... 95
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 103
5-04937 Saltamartini: Sulla richiesta di avvio della procedura autorizzativa presso la Commissione europea afferente alla patrimonializzazione dei Confidi con contributi pubblici ... 95
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 104
5-04938 Barelli: Sui ritardi nell'erogazione del contributo destinato ai soggetti esercenti attività commerciali in località ad alta densità turistica colpiti dall'emergenza sanitaria ... 96
ALLEGATO 5 (Testo della risposta) ... 105
5-04939 Sut: Sulla mancata revoca da parte del GSE dei provvedimenti di decadenza dei titoli di efficienza energetica per progetti già ammessi agli incentivi e successivamente annullati ... 96
ALLEGATO 6 (Testo della risposta) ... 107
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Ruanda, con Allegati, fatto a Kigali il 20 agosto 2018. C. 2413 Governo (Parere alla III Commissione) (Seguito esame e conclusione – Parere favorevole) ... 96
ALLEGATO 7 (Parere approvato dalla Commissione) ... 108
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica delle Filippine, con Allegati, fatto a Roma il 30 ottobre 2017. C. 2414 Governo (Parere alla III Commissione) (Seguito esame e conclusione – Parere favorevole) ... 97
ALLEGATO 8 (Parere approvato dalla Commissione) ... 109
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Seychelles, con Allegati, fatto a Victoria il 1° aprile 2016. C. 2416 Governo (Parere alla III Commissione) (Seguito esame e conclusione – Parere favorevole) ... 97
ALLEGATO 9 (Parere approvato dalla Commissione) ... 110
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019-2020. C. 2670 Governo (Parere alla XIV Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole) ... 97
ALLEGATO 10 (Relazione approvata dalla Commissione) ... 111
Istituzione del Ministero del turismo e altre disposizioni per la promozione del turismo e il sostegno del lavoro e delle imprese operanti nel settore turistico, nonché deleghe al Governo per l'istituzione della Scuola nazionale di alta formazione turistica e la disciplina dell'attività delle piattaforme tecnologiche di intermediazione di servizi turistici. C. 1743 Zucconi (Seguito esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto) ... 97
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Mercoledì 4 novembre 2020. — Presidenza della presidente Martina NARDI. – Interviene la sottosegretaria di Stato allo sviluppo economico Alessandra Todde.
La seduta comincia alle 14.35.
Martina NARDI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso impianti televisivi a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.
5-04934 Moretto: Per una rapida approvazione del cosiddetto «decreto FER2» al fine di assicurare tempi certi alle imprese impegnate sul fronte delle energie rinnovabili con particolare riguardo a quelle del settore geotermico.
Sara MORETTO (IV) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.
La Sottosegretaria Alessandra TODDE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Sara MORETTO (IV), replicando, prende atto che ci sono difficoltà ad adottare il decreto in questione sul quale, invece, in questa occasione si attendeva piuttosto di avere indicazioni circa la tempistica della sua pubblicazione, atteso che il Ministro aveva lasciato intendere che questa sarebbe avvenuta in settembre. Crede che il decreto rivesta una certa urgenza e che la tecnologia geotermica non debba essere considerata limitata o marginale, anche perché ricorda che il PNIEC vede in essa, come in altre fonti di energia rinnovabile, un'occasione concreta su cui investire per raggiungere gli obiettivi climatici italiani anche in vista del raggiungimento della neutralità climatica prevista in sede europea. Per tali motivi si augura che si possa procedere rapidamente, in coerenza con il piano energetico, a definire quanto necessario per rispondere alle esigenze dei settori produttivi e dei territori coinvolti che si aspettano certezze per i necessari investimenti e le possibili occasioni di sviluppo. Prende altresì atto che la risposta del Governo ricorda la complessità delle procedure in questione: ritiene tuttavia che sia compito del Governo semplificare in materia e assicura che a tal fine l'Esecutivo troverebbe il sostegno del Parlamento ed in particolare di questa Commissione. Conclude segnalando, peraltro, che i soggetti destinatari dei fondi previsti dal decreto FER1 sono ancora in attesa di avere accesso ai predetti fondi, sempre per difficoltà procedurali: auspica quindi che anche tali difficoltà vengano presto superate.
5-04935 Zucconi: Sui tempi di adozione e sul contenuto recato dal cosiddetto «decreto FER2» relativo a fonti di energia rinnovabili innovative.
Ylenja LUCASELLI (FDI) rinuncia, in qualità di cofirmataria, ad illustrare l'interrogazione in titolo.
La Sottosegretaria Alessandra TODDE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Ylenja LUCASELLI (FDI), replicando in qualità di cofirmataria dell'interrogazione in titolo, dichiara di non essere soddisfatta dalla risposta fornita dalla rappresentante del Governo. Evidenzia che il tema oggetto della sua interrogazione è assai rilevante come dimostra il fatto che esiste un'altra interrogazione avente ad oggetto la medesima questione. Ricorda che il Governo aveva promesso l'adozione del decreto ministeriale Fer2 a settembre, ma ciò non è accaduto. Rileva che senza questo provvedimento risulta privo di sostanza anche il decreto Fer1. Ciò comporta un grave danno per i territori e per i lavoratori dell'indotto. Auspica, pertanto, che ci si avvii a una celere soluzione del problema.
5-04936 Benamati: Sulle interlocuzioni in corso tra il Ministero dello sviluppo economico e i Ministeri competenti in vista del rafforzamento della formazione connessa all'attività d'impresa.
Serse SOVERINI (PD) rinuncia, in qualità di cofirmatario, ad illustrare l'interrogazione in titolo.
La Sottosegretaria Alessandra TODDE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Serse SOVERINI (PD), replicando in qualità di cofirmatario, si dichiara soddisfatto della risposta anche se non completamente. Ritiene infatti che la mancata formalizzazione del ruolo del MISE rispetto agli ITS determini la mancata stabile strutturazione del sistema dei finanziamenti ai predetti istituti tecnici superiori e costringa di volta in volta a cercare le risorse per gli interventi necessari. Peraltro ritiene che non sia chiaro perché dal novero dei soggetti istituzionali interessati sia stato escluso il Ministero dell'università e della ricerca, cosa che ritiene illogica dal momento che si sta parlando anche di titoli di studio di livello terziario. Osserva inoltre che un altro aspetto poco chiaro della vicenda riguarda il perché non si approfitti dei fondi del Recovery fund per far fare un salto di qualità agli investimenti. Chiede in che modo il Ministero dello sviluppo economico intenda intervenire circa il rapporto tra istituti tecnici superiori e lauree professionalizzanti ovvero se ritenga di dover coinvolgere, in materia, anche il MUR. Conclude osservando che sarebbe necessaria una legge quadro per sistematizzare argomenti così rilevanti.
5-04937 Saltamartini: Sulla richiesta di avvio della procedura autorizzativa presso la Commissione europea afferente alla patrimonializzazione dei Confidi con contributi pubblici.
Barbara SALTAMARTINI (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo, ricordando che in occasione dell'esame del cosiddetto decreto liquidità, le Commissioni riunite VI e X avevano approvato, sulla base di un'iniziativa del suo gruppo, un emendamento in materia di patrimonializzazione dei Confidi finalizzato a sostenere le piccole e medie imprese del nostro Paese. Rileva che ad oggi non è stata avviata da parte dei Ministeri competenti la procedura di notifica finalizzata ad ottenere la necessaria autorizzazione della Commissione europea. Ciò di fatto ha reso inefficace la norma contenuta nel decreto liquidità sulla quale peraltro si era raggiunta un'ampia intesa tra le forze politiche di maggioranza e quelle di opposizione.
La Sottosegretaria Alessandra TODDE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
Barbara SALTAMARTINI (LEGA), replicando, si dichiara allibita per il fatto che il Governo sostanzialmente non ha fornito oggi alcuna risposta alla sua interrogazione. Ancora una volta, a suo avviso, questo Governo non fa seguire alle parole i fatti quando si tratta di tutelare e proteggere le piccole e medie imprese. Ritiene inoltre gravissimo che non sia stata data attuazione a una norma, quella sulla patrimonializzazione dei Confidi, contenuta nel decreto liquidità, sulla quale lo stesso Governo aveva espresso un parere favorevole. Evidenzia che l'esecutivo dimostra vieppiù la sua confusione quando si tratta di aiutare il tessuto produttivo del Paese o di fornire i necessari ristori alle attività colpite dalla crisi legata all'emergenza epidemiologica. Su quest'ultimo punto, infatti, giudica palesemente insufficiente il recente provvedimento adottato dal Governo.
5-04938 Barelli: Sui ritardi nell'erogazione del contributo destinato ai soggetti esercenti attività commerciali in località ad alta densità turistica colpiti dall'emergenza sanitaria.
Luca SQUERI (FI) illustra l'interrogazione in titolo.
La Sottosegretaria Alessandra TODDE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).
Luca SQUERI (FI), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del Governo che sostanzialmente si limita a fare l'elenco degli interventi annunciati mentre in realtà, ritiene, sarebbe necessario presentare un'interrogazione parlamentare per ciascuno di essi al fine di capire se siano stati poi effettivamente realizzati. Ricorda, infatti, che, ad esempio, il cosiddetto decreto rilancio ha previsto strumenti efficaci per i quali, tuttavia, l'Agenzia delle entrate, dopo una prima fase in accelerazione, ha di fatto vanificato l'utilità interrompendo l'erogazione dei fondi. Ricorda quindi alcune stime effettuate circa i possibili tassi di chiusura delle imprese per l'anno corrente e per il 2021 in conseguenza della crisi in corso e sottolinea, in conclusione, che non c'è cosa peggiore che illudere le imprese che corrono concretamente tale rischio di chiusura.
5-04939 Sut: Sulla mancata revoca da parte del GSE dei provvedimenti di decadenza dei titoli di efficienza energetica per progetti già ammessi agli incentivi e successivamente annullati.
Lucia SCANU (M5S) rinuncia, in qualità di cofirmataria, ad illustrare l'interrogazione in titolo.
La Sottosegretaria Alessandra TODDE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).
Lucia SCANU (M5S) replicando in qualità di cofirmataria, si dichiara soddisfatta della risposta fornita dalla rappresentante del Governo. Ritiene positivo che il Ministero dello sviluppo economico dedichi attenzione al processo in corso affinché si raggiungano gli obiettivi attesi nel rispetto delle necessità degli operatori del settore. Suggerisce peraltro di definire esattamente quanti siano i procedimenti in questione, percentualmente, definibili come frode e quanti, sempre in percentuale, siano invece i procedimenti relativi a progetti approvati e poi annullati che non sostanziano frodi ma che dipendono da altri motivi.
Martina NARDI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 15.15.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 4 novembre 2020. — Presidenza della presidente Martina NARDI.
La seduta comincia alle 15.15.
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Ruanda, con Allegati, fatto a Kigali il 20 agosto 2018.
C. 2413 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 novembre 2020.
Andrea GIARRIZZO (M5S), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 7).
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica delle Filippine, con Allegati, fatto a Roma il 30 ottobre 2017.
C. 2414 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 novembre 2020.
Andrea GIARRIZZO (M5S), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 8).
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Seychelles, con Allegati, fatto a Victoria il 1° aprile 2016.
C. 2416 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 novembre 2020.
Andrea GIARRIZZO (M5S), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 9).
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019-2020.
C. 2670 Governo.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 28 ottobre 2020.
Serse SOVERINI (PD) formula una proposta di relazione favorevole (vedi allegato 10).
Diego BINELLI (LEGA) annuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di relazione del relatore.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione del relatore. Delibera altresì di nominare il deputato Soverini quale relatore presso la XIV Commissione
La seduta termina alle 15.20.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 4 novembre 2020. — Presidenza della presidente Martina NARDI.
La seduta comincia alle 15.20.
Istituzione del Ministero del turismo e altre disposizioni per la promozione del turismo e il sostegno del lavoro e delle imprese operanti nel settore turistico, nonché deleghe al Governo per l'istituzione della Scuola nazionale di alta formazione turistica e la disciplina dell'attività delle piattaforme tecnologiche di intermediazione di servizi turistici.
C. 1743 Zucconi.
(Seguito esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 ottobre 2020.
Martina NARDI, presidente, ricorda che in data 1o luglio 2020 è stata trasmessa alla Commissione una nota del Ministero dell'economia e delle finanze, concernente la relazione tecnica di cui all'articolo 17, comma 5, della legge di contabilità e finanza pubblica (n. 196 del 31 dicembre 2009) sul provvedimento all'esame, redatta dal Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo e negativamente verificata dalla Ragioneria generale dello Stato, di cui è stato dato conto nella seduta del 14 ottobre.
Ricorda altresì che l'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi ha convenuto che l'attività referente da svolgere sul testo, tenuto conto dei rilievi contenuti nella predetta relazione tecnica, possa, peraltro, tradursi in un arricchimento dei suoi contenuti anche alla luce delle nuove esigenze del comparto emerse medio tempore, considerato il particolare impatto che l'emergenza sanitaria da Covid-19 ha avuto sul settore.
Tenuto conto dell'orientamento emerso in sede di Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi propone, quindi, onde affrontare e approfondire le questioni e le criticità emerse, di nominare un Comitato ristretto per il prosieguo dell'esame della proposta di legge in titolo anche al fine di elaborare un testo condiviso.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di nominare un Comitato ristretto.
Martina NARDI, presidente, avverte che i componenti del Comitato ristretto saranno designati sulla base delle indicazioni dei gruppi.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.25.
RISOLUZIONI
Mercoledì 4 novembre 2020. — Presidenza della presidente Martina NARDI.
La seduta comincia alle 15.25.
7-00554 Davide Crippa: Iniziative di competenza per agevolare il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero dell'energia elettrica in vista dell'uscita dal regime di maggior tutela per microimprese e clienti domestici.
(Discussione e rinvio).
La Commissione inizia la discussione della risoluzione.
Davide CRIPPA (M5S) fa presente che con la risoluzione a sua prima firma si intende rappresentare una problematica sulla quale anche l'Autorità di regolazione per l'energia e ambiente (Arera) ha avuto modo di richiamare l'attenzione del Parlamento e del Governo: quella delle criticità ancora presenti nei mercati della vendita dell'energia elettrica e del gas naturale che rischiano di danneggiare seriamente i consumatori. Segnala che nella Relazione annuale del 2020 di Arera emerge che sul mercato libero i prezzi dell'energia elettrica per i clienti domestici continua ad essere maggiore di quello del regime tutelato di circa il 26 per cento. Per questo motivo ritiene che il problema della mancanza di un concreto interesse ad abbandonare il regime tutelato da parte dei consumatori debba essere affrontato dalla Commissione al fine di contribuire a determinare scenari futuri che realizzino le finalità di un libero mercato tutelando al contempo i contraenti deboli. Ricorda che la direttiva 2019/944/UE relativa alle norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica, pur sancendo il principio di libertà dei fornitori di determinare liberamente il prezzo della fornitura di energia elettrica ai clienti, in una dinamica di mercato ed effettiva concorrenza, prevede che, in deroga, gli Stati membri possono adottare interventi pubblici di fissazione dei prezzi per un periodo transitorio a determinate condizioni. Rimarca che si tratta di clienti domestici o cosiddetti fragili, ivi compresi i molti clienti a partita Iva coinvolti, che difficilmente riescono a sottrarsi all'aggressività di alcuni operatori commerciali non propriamente leali. Crede che la Commissione ha il dovere di fare chiarezza considerati gli enormi flussi finanziari in questione generati dall'obbligatorietà del passaggio da un regime all'altro.
Ritiene pertanto che sarebbe opportuno che la Commissione ascolti in audizione, su specifici e determinati temi, l'Autorità di regolazione anche al fine di conoscere gli esiti della sua attività di indagine circa la percezione dei consumatori sulla tematica del passaggio al mercato libero, ricordando peraltro che nel 2021 saranno tenuti ad uscire dal regime tutelato molti consumatori con partita Iva. È dell'avviso che chi non sceglie non dovrebbe essere penalizzato, soprattutto in un momento difficile come questo nel quale molti piccolissimi imprenditori hanno ben altre preoccupazioni per la testa.
Crede che affrontare l'oggetto di questa risoluzione risponda ad un interesse generale e che quindi essa possa essere condivisa da tutte le forze politiche. Ribadisce che potrebbe essere utile approfondire le tematiche in discussione attraverso un breve ciclo di audizione ovvero attraverso l'acquisizione di documentazione concernente i dati relativi ai consumatori, ai loro comportamenti e ai costi. Ritiene comunque che non si debba consegnare al libero mercato un cliente inconsapevole e che per tale motivo è, peraltro, titubante a fare delle scelte. Per questi motivi la sua risoluzione propone di impegnare il Governo ad adottare iniziative che prevedono l'istituzione di un meccanismo di fissazione mensile dei prezzi al Prezzo unico nazionale valido a partire dal 1 gennaio 2022 nonché a favorire iniziative di comunicazione istituzionale volte a fornire all'utenza informazioni imparziali e complete per accrescere la loro capacità di valutare le diverse proposte presenti sul mercato.
Martina NARDI, presidente, osserva che la tematica in questione è assai rilevante e che è importante che sia proposto all'attenzione parlamentare qualcosa che riguarda concretamente la vita delle persone.
Luca SQUERI (FI) ricorda di aver presentato una risoluzione avente ad oggetto analoghi temi. Tale atto è stato di fatto superato dall'approvazione del decreto legge 30 dicembre 2019, n. 162, cosiddetto milleproroghe, ma ha un contenuto del tutto affine a quello della risoluzione in discussione. Ritiene tuttavia che si debba fare un passo avanti sul tema della differenziazione del mercato elettrico da quello del gas. A riguardo fa presente che se nel mercato elettrico l'obiettivo della competizione è sicuramente lontano da raggiungere, la situazione è ben diversa nel mercato del gas. Osserva poi che l'albo dei fornitori, non previsto attualmente nel mercato elettrico, esiste di fatto nel mercato del gas. Preannuncia quindi l'intenzione di ritirare la sua risoluzione per ripresentarne una nuova auspicando si possa convergere su un testo unificato che abbia il coraggio, come da lui già anticipato, di differenziare il mercato elettrico da quello del gas.
Riccardo ZUCCONI (FDI) fa presente che il suo gruppo ha presentato una proposta di legge per azzerare gli oneri di sistema per le piccole e medie imprese. Sottolinea di aver apprezzato l'oggetto della risoluzione in discussione e dichiara la sua disponibilità a ragionare sia sulle tematiche trattate dall'atto sia, più in generale, su altre questioni che dovrebbero essere affrontate quale ad esempio quella relativa alle criticità riscontrate nell'esercizio, da parte di Arera, delle sue potestà sui servizi idrici.
Gianluca BENAMATI (PD) ritiene che quelli affrontati siano argomenti rilevanti e ricorda che simili problematiche esistono anche per i mercati del gas e dell'acqua. Osserva tuttavia che quello sollevato nella risoluzione in titolo è un problema incombente. Osserva inoltre che la questione del passaggio al libero mercato non è stata determinata dall'Unione europea ma dalle decisioni prese da tre Governi precedenti che si sono orientati nell'ottica di realizzare il passaggio a un mercato concorrenziale tutelando però il contraente più debole. In questi anni molti alcune cose sono state fatte anche se ora l'emergenza sanitaria in corso amplifica le difficoltà del mercato. È dell'avviso che la risoluzione in discussione sia una buona idea qualora il suo obiettivo sia quello di fare il punto sulla questione oltre che raggiungere gli obiettivi richiesti. Ritiene che sarebbe utile effettuare un breve ciclo di audizioni a condizione che abbia ad oggetto un numero mirato di questioni ed indichi con precisione ai soggetti auditi cosa effettivamente interessa conoscere nonché che permetta al Parlamento di esercitare un ruolo di coordinamento in materia e di individuare precise proposte da fare al Governo. Concorda quindi sul fatto che la Commissione deve dimostrarsi attenta al problema cosa che il suo gruppo, peraltro, ha sempre dimostrato di fare.
Pier Luigi BERSANI (LEU) ritiene che l'iniziativa è assai lodevole. Pur osservando che nei fatti la gente si sta attrezzando come può per rispondere adeguatamente all'aggressività di certi operatori commerciali, ritiene tuttavia chiaro che il regime di maggior tutela non vi sarebbe più se il suo prezzo non fosse inferiore a quello del libero mercato. Sulla questione però ritiene necessario ricordare che la tariffa cosiddetta di maggior tutela non è un prezzo amministrato giacché si muove nell'ambito del mercato elettrico. È dell'avviso che il parlamento deve tutelare i consumatori e contemporaneamente cercare di far sviluppare al meglio il libero mercato, oliandone in un certo senso i meccanismi, ed evitando che si manifestino comportamenti predatori da parte di operatori con pochi scrupoli. Ritiene quindi che se la risoluzione spingerà a voler fermarsi un attimo per analizzare meglio la situazione sarà un fatto positivo. Per quanto riguarda il ciclo di audizioni, crede utile segnalare che i soggetti che verranno ascoltati probabilmente saranno proprio quelli che sono i più interessati a rendere possibile il passaggio da un mercato all'altro. Conclude auspicando che si favorisca una vera e leale liberalizzazione del settore.
Martina NARDI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito della discussione ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.50.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 4 novembre 2020.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.50 alle 16.
ALLEGATO 1
5-04934 Moretto: Per una rapida approvazione del cosiddetto «decreto FER2» al fine di assicurare tempi certi alle imprese impegnate sul fronte delle energie rinnovabili con particolare riguardo a quelle del settore geotermico.
TESTO DELLA RISPOSTA
Com'è noto, con il question time di cui si discute l'Onorevole interrogante nel premette i vantaggi, anche ambientali, dell'energia geotermica chiede di conoscere i tempi di adozione dello schema di decreto ministeriale Fer2, riguardante l'incentivazione delle rinnovabili che hanno i maggiori costi tra cui, appunto, la geotermia.
In premessa, vorrei evidenziare come il peso quantitativo della geotermia sul bilancio energetico è limitato dalla disponibilità delle risorse, più che dalle politiche di incentivazione del Governo. A differenza di altre tecnologie che offrono maggiori possibilità di localizzazione e quindi di sviluppo di nuovi impianti, per la geotermia il potenziale esiste ma è necessariamente limitato per i motivi prima accennati.
Un ulteriore aspetto che va considerato e che incide sulla reale possibilità di sviluppo di tale tecnologia è dato dalle procedure autorizzative, che sono particolarmente complesse e spesso caratterizzate da difficoltà di accettazione da parte dei territori, oltre che dai tempi lunghi di sviluppo dell'investimento.
Il rilievo preponderante del tema autorizzativo è desumibile anche dal documento «Assessment of the final national energy and climate plan of Italy» pubblicato dalla CE nei giorni scorsi.
La Commissione, nello specifico, se da un lato ha valutato come ambiziosi gli obiettivi sulle fonti rinnovabili, dall'altro ha evidenziato come le politiche e le misure di sviluppo dovrebbero incentrarsi sulla semplificazione dei procedimenti autorizzativi di impianti di nuova costruzione e la promozione degli interventi di ammodernamento e potenziamento degli impianti esistenti, e dunque in coerenza con i citati interventi contenuti del decreto Semplificazioni e le previsioni del disegno di legge di delega per il recepimento della direttiva.
Nel contesto nazionale, assume inoltre rilievo il tema del mantenimento e dell'aggiornamento tecnologico degli impianti esistenti (quasi interamente concentrati in Toscana).
Il Ministero dello sviluppo economico nel 2019, ha sviluppato un approfondito lavoro di confronto tecnico con gli operatori e le Amministrazioni pubbliche direttamente interessate, con l'obiettivo di verificare come sostenere, attraverso la normativa di settore e la politica di incentivazione, lo sviluppo della geotermia a emissioni nulle, ma anche, il rifacimento e il miglioramento ambientale degli impianti geotermici esistenti. Oggi queste possibilità sono infatti disponibili, per cui è sembrato doveroso perseguire anche questo obiettivo, tra l'altro condiviso dalla Regione Toscana che ha anche adottato una legge in materia e che dovrà definire il regime concessorio per gli impianti in questione.
Lo schema di decreto FER2 è stato quindi definito alla luce delle risultanze di questo confronto, oltre che integrato nei mesi successivi con la regolamentazione degli incentivi per le altre fonti, tra cui in particolare biogas e biomasse, in confronto con i Ministeri concertanti (ambiente e politiche agricole).
Nel frattempo, sono pervenute talune richieste specifiche degli operatori della geotermia che rimettono in discussione alcune soluzioni tecnologiche già definite nel 2019, proponendo altre soluzioni tecnologiche, sempre con l'obiettivo di migliorare l'impatto ambientale degli impianti esistenti, e sono in corso le dovute valutazioni.
Salvo quindi l'opportunità di una consultazione pubblica, dopo l'acquisizione dei pareri della Conferenza unificata e di ARERA, si potrà notificare alla Commissione Europea per la verifica di compatibilità con le regole sugli aiuti di Stato, tema che mi riservo di sviluppare maggiormente nella risposta dell'Onorevole Zucconi incentrata esclusivamente su questo specifico argomento.
ALLEGATO 2
5-04935 Zucconi: Sui tempi di adozione e sul contenuto recato dal cosiddetto «decreto FER2» relativo a fonti di energia rinnovabili innovative.
TESTO DELLA RISPOSTA
Gli Onorevoli interroganti, con l'atto in parola chiedono di conoscere i contenuti ma soprattutto i tempi del cosiddetto «decreto ministeriale Fer2».
Nel ribadire quanto già affermato nella risposta all'atto dell'Onorevole Moretto e in linea con quanto già lì osservato, rappresento che il Ministero dello sviluppo economico in qualità di amministrazione procedente, ha aggiornato lo schema di decreto alle disposizioni legislative intervenute, a fine 2019, in materia di biogas e biomasse e ha avviato il confronto con i Ministeri dell'ambiente e delle politiche agricole, chiamati a esprimere il proprio concerto. Questo aggiornamento era necessario per mantenere coerenza alla politica di incentivazione ed evitare disomogeneità tra i vari strumenti e categorie di impianti.
La bozza di decreto è quindi stata trasmessa agli uffici dei Ministeri concertanti e, dopo alcuni mesi di confronto tecnico, si è arrivati a convergere su molteplici questioni riguardanti in particolare biomasse e biogas, di precipuo interesse del Ministero delle politiche agricole.
Nel frattempo, sono pervenute talune richieste specifiche degli operatori della geotermia che rimettono in discussione alcune soluzioni tecnologiche già definite nel 2019, come già anticipato.
Si conta pertanto, già nelle prossime settimane, di procedere all'acquisizione dei pareri della Conferenza unificata e dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), nonché ad una consultazione pubblica. Successivamente, lo schema di decreto – come anticipato – sarà notificato alla Commissione Europea per la verifica di compatibilità con le regole sugli aiuti di Stato.
ALLEGATO 3
5-04936 Benamati: Sulle interlocuzioni in corso tra il Ministero dello sviluppo economico e i Ministeri competenti in vista del rafforzamento della formazione connessa all'attività d'impresa.
TESTO DELLA RISPOSTA
Si concorda con gli Onorevoli interroganti sull'estrema rilevanza della formazione connessa all'attività d'impresa. Per questo motivo obiettivo del Ministero dello sviluppo economico e del Governo nel suo insieme è quello di potenziare il sistema degli Istituti Tecnici Superiori (ITS), favorendone la distribuzione sul territorio ed elevando la qualità della loro offerta formativa.
Sulla formazione professionalizzante erogata dagli ITS, l'azione del Ministero dello sviluppo economico è rivolta in due direttive d'azione specifiche.
La prima, volta a monitorare il sistema della formazione professionalizzante, e degli ITS in particolare, al fine di rilevare lo stato della formazione sulle tecnologie abilitanti il paradigma 4.0 e sulle tecnologie in forte crescita, quali quelle legate all'Intelligenza Artificiale o agli utilizzi della Blockchain.
La seconda, attraverso le misure previste dalla Legge di Bilancio 2020, volte a potenziare la pratica laboratoriale, elemento discriminante e di successo per gli Istituti Tecnici Superiori in termini di occupabilità dei ragazzi.
La Legge di Bilancio 2020 ha previsto infatti un incremento delle quote di finanziamento utilizzabili per la realizzazione o il rafforzamento di laboratori, anche in remoto, e all'individuazione di nuovi ambiti di azione per il sistema, quali quelli volti alla formazione a favore delle imprese, così come previsto dalle nuove norme sul credito d'imposta formazione 4.0.
Particolare attenzione è rivolta poi al potenziamento formativo sulle nuove tecnologie e le nuove frontiere dell'Internet of Things, della Cybersecurity e dell'analisi dei Big Data.
Su queste linee direttrici sono state da tempo avviate interlocuzioni con il Ministero dell'istruzione e con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, finalizzate a sviluppare sinergie per rispondere alla sfida che ci attende sul terreno delle competenze legate alle nuove tecnologie.
Sul punto, si segnala che è di prossima adozione il decreto del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell'istruzione, per la ripartizione di 15 milioni di Euro a favore degli ITS per investimenti in conto capitale non inferiori a euro 400.000, dedicati alla infrastrutturazione di sedi e laboratori coerenti con i processi di innovazione tecnologica 4.0 (articolo 1, comma 412, della Legge di Bilancio 2020).
È in corso, altresì, tra i due Ministeri un confronto sul progetto «Incentivare le Imprese Italiane a investire in Competenze», che si pone l'obiettivo di sostenere le aziende italiane, e in particolare le PMI delle Regioni meno sviluppate, ad incrementare o acquisire le competenze tecnico-scientifiche, digitali, gestionali e finanziarie necessarie per far fronte in modo competitivo alle sfide derivanti dalla transizione industriale.
Inoltre, il Ministero dello sviluppo economico e Unioncamere hanno costituito l'Atlante digitale 4.0 e il portale «Atlante-i4.0», che dall'8 luglio 2020 è online. Si tratta del primo portale nazionale contenente la mappa delle 600 strutture italiane che offrono servizi e tecnologie per l'innovazione e la digitalizzazione delle imprese, e nasce anche per facilitare l'incontro tra domanda e offerta di figure altamente specializzate nelle tecnologie avanzate. Per questo motivo, l'Atlante digitale presenta anche la mappatura di tutti i 104 Istituti Tecnici Superiori (ITS) presenti in Italia, con lo scopo di fornire competenze qualificate e avvicinare la domanda e l'offerta di lavoro 4.0.
ALLEGATO 4
5-04937 Saltamartini: Sulla richiesta di avvio della procedura autorizzativa presso la Commissione europea afferente alla patrimonializzazione dei Confidi con contributi pubblici.
TESTO DELLA RISPOSTA
Gli Onorevoli Interroganti fanno riferimento al sistema dei confidi, considerato un anello fondamentale per fornire liquidità alle imprese, duramente colpite dalla crisi generata dall'epidemia Covid-19, tuttora in corso.
In particolare, si rinvia al decreto legge 8 aprile 2020, n. 23, con il quale è stata prevista, previa notifica alla CE, la facoltà per i consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi), di imputare al fondo consortile, al capitale sociale o ad apposita riserva – con delibera assembleare da adottarsi entro 180 giorni dall'approvazione del bilancio – i fondi rischi e gli altri fondi o riserve patrimoniali costituiti da contributi pubblici esistenti alla data del 31 dicembre 2019, ad esclusione di quelli derivanti dalle attribuzioni annuali di cui alla legge 7 marzo 1996, n. 108 (fondi anti-usura).
Tale facoltà coinvolge, per espressa previsione della norma stessa, tutti i contributi pubblici detenuti dai confidi alla data del 31 dicembre 2019. La formulazione della norma in termini generali comporta, pertanto, la necessità di procedere alla preventiva identificazione nel concreto delle tipologie di contributi pubblici potenzialmente oggetto della facoltà prevista dalla disposizione normativa, mediante specifiche analisi dei dati disponibili. Infatti, il sistema dei confidi detiene e gestisce, a vario titolo, risorse pubbliche di diversa natura quali fondi statali, fondi regionali, fondi delle camere di commercio e fondi dell'Unione europea.
In considerazione della specifica attività svolta dai confidi, l'attribuzione al patrimonio netto degli stessi, senza vincoli di destinazione, delle risorse pubbliche, inoltre, coinvolge profili di compatibilità con le norme e gli orientamenti europei in materia di aiuti di Stato agli intermediari finanziari.
La norma in argomento potrebbe impattare, tra le altre, su una misura di aiuto di competenza del MiSE attuata per il tramite dei confidi, istituita dal decreto del 3 gennaio 2017 del MiSE, di concerto con il MEF, in attuazione di quanto previsto dall'articolo 1, comma 54, della legge n. 147/2013.
I citati profili meritano dunque un'attenta valutazione, da svolgersi in collaborazione con il MEF e con il supporto delle Autorità deputate alla vigilanza sui confidi (Banca d'Italia e Organismo di vigilanza sui confidi minori ex articolo 112 del TUB), necessario ad acquisire gli elementi di fatto ai fini del contraddittorio che si instaurerà con l'Esecutivo dell'Unione sul tema.
Sul punto, specifico che il MISE ha curato la notifica alla CE della misura agevolativa, sul presupposto che si tratta di una misura di garanzia in favore delle piccole e medie imprese, attuata per il tramite dei confidi.
Infatti, il ruolo assunto dai confidi è quello di gestori di fondi pubblici, non essendo previsto alcun tipo di apporto diretto al capitale dei predetti organismi di garanzia delle risorse pubbliche ad essi assegnate. Dette risorse pubbliche, difatti, sono restituite al MISE, decorsi i sette anni previsti per la gestione, al netto delle perdite eventualmente subite.
La norma di legge in discussione non prevede, di fatto, un aiuto alle imprese, bensì costituisce un aiuto ai confidi e, pertanto, la prevista notifica alla CE concerne profili di compatibilità alla normativa dell'Unione europea sugli aiuti di Stato in favore di soggetti che svolgono attività di intermediazione finanziaria.
ALLEGATO 5
5-04938 Barelli: Sui ritardi nell'erogazione del contributo destinato ai soggetti esercenti attività commerciali in località ad alta densità turistica colpiti dall'emergenza sanitaria.
TESTO DELLA RISPOSTA
Come già sottolineato in occasione della risposta all'interrogazione già fornita in questa sede il 7 ottobre 2020, il Governo è consapevole del fatto che il settore ricettivo-turistico è uno dei settori che maggiormente ha pagato e sta pagando la crisi dovuta all'attuale allerta pandemica.
A riguardo, proprio l'articolo 59 del decreto Agosto (decreto-legge n. 104 del 2020) ha previsto un «Contributo a fondo perduto per attività economiche e commerciali nei centri storici». L'erogazione di tale contributo, che – com'è noto – terrà conto della diminuzione del fatturato subita alla luce del corrispondente periodo del 2019, è rimessa ad un provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, competente in materia. Sul punto, il MiSE ha sentito il Ministero dell'economia e delle finanze, anche al fine di sollecitare l'adozione del provvedimento, e quest'ultimo ha riferito che è in corso di emanazione il provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate per dare attuazione alla disposizione normativa in argomento.
Per quanto riguarda la procedura web per la trasmissione delle istanze per il riconoscimento del contributo, il Ministero dell'economia e delle finanze segnala che è prevista l'apertura della stessa nella seconda metà del mese di novembre (quindi a circa un mese dalla conversione in legge del decreto-legge n. 104).
Resta fermo che, nell'ambito di competenza, si conviene con l'Onorevole interrogante sulla necessità di risposte pronte e immediate alle imprese in questo momento.
Oltre al contributo a fondo perduto in parola, si ricordano le altre misure messe in campo dal Governo a sostegno del settore ricettivo-turistico. Si fa riferimento, in particolare a:
l'attribuzione di un codice ATECO specifico nell'ambito di ciascuna attività economica operante nelle aree ad alta densità turistica;
il credito d'imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda per il 60 per cento dell'ammontare mensile del canone di locazione per i mesi di aprile, maggio e giugno, credito d'imposta utilizzabile anche in compensazione e cedibile al locatore in luogo del pagamento del canone, ovvero ad altri soggetti terzi, inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con possibilità di successive cessioni (articoli 28 e 122 del decreto Rilancio);
l'esonero del pagamento di tasse e canoni per le occupazioni di suolo pubblico (Tosap-Cosap) in favore di bar ristoranti, discoteche e altri pubblici esercizi. Con il decreto Agosto, questo esonero è stato poi prorogato fino al 31 dicembre 2020 per le attività di ristorazione e somministrazione di bevande, esercitate su sede fissa;
semplificazioni burocratiche per il rilascio di nuove concessioni di suolo pubblico o per l'ampliamento di quelle già concesse;
la cosiddetta tax credit vacanze, introdotta anch'essa dal decreto Rilancio, nonché l'istituzione, presso il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT), di un «Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali», con una dotazione di 210 milioni di euro per l'anno 2020.
Ricordo, inoltre, le misure di sostegno alle imprese, trasversali agli specifici settori produttivi. Tralasciando gli interventi posti in essere con i precedenti decreti-legge, il solo decreto Rilancio ha previsto:
12 miliardi per il pagamento dei debiti commerciali degli enti locali, delle Regioni e delle Province autonome nei confronti delle imprese;
6 miliardi per contributi a fondo perduto a favore di società e imprese individuali con ricavi fino a 5 milioni di euro, erogati dall'Agenzia delle Entrate e parametrati al calo del fatturato sul mese di aprile 2020 rispetto al corrispondente mese del 2019, superiore al 33 per cento;
4 miliardi per cancellare definitivamente il saldo 2019 e l'acconto 2020 dell'Irap di giugno e luglio per tutte le imprese con fatturato annuo fino a 250 milioni di euro;
4 miliardi per rifinanziare il Fondo di Garanzia per le Pmi, che si aggiungono alle risorse già stanziate nei decreti Cura Italia e Liquidità per arrivare ad un ammontare complessivo di circa 7 miliardi;
600 milioni per ridurre nel 2020 i costi fissi delle bollette elettriche per le utenze non domestiche in bassa tensione.
Infine, voglio sottolineare che proprio in queste ore il Governo sta lavorando ad un nuovo provvedimento urgente, il cosiddetto decreto-legge Ristori, proprio al fine di aiutare tutte le categorie di imprese, incluse quelle del settore turistico-ricreativo, che stanno scontando i danni derivanti dalla prima ondata della Pandemia e che rischiano di essere colpite anche da questa seconda. Anche in tal caso, l'impegno sarà massimo per garantire ristori efficaci ed in tempi rapidi.
ALLEGATO 6
5-04939 Sut: Sulla mancata revoca da parte del GSE dei provvedimenti di decadenza dei titoli di efficienza energetica per progetti già ammessi agli incentivi e successivamente annullati.
TESTO DELLA RISPOSTA
L'atto in discussione pone l'attenzione sui titoli di Efficienza energetica (TEE o certificati bianchi), volti a incentivare in molti settori l'efficienza energetica negli usi finali. A riconoscere e certificare il risparmio di energia conseguito è il Gestore dei servizi energetici, a cui è affidata la gestione del meccanismo dei certificati bianchi.
In particolare, gli Onorevoli Interroganti rimandano al decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 («Semplificazioni») con il quale si interviene sull'articolo 42 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 sulla promozione dell'energia da fonti rinnovabili, affrontando il tema dei poteri di controllo e sanzionatori del Gestore dei servizi energetici sugli incentivi per le rinnovabili.
Come noto, le modifiche apportate dall'articolo 56 del decreto Semplificazioni consentono agli operatori economici titolari di progetti già ammessi, ma successivamente annullati con provvedimenti del GSE, intervenuti dopo il termine generale di 18 mesi per l'esercizio del potere di autotutela, di riavere ammessi i propri progetti al meccanismo dei TEE. Tali innovazioni sono state confermate dalle recenti ordinanze cautelari del Consiglio di Stato, richiamate dagli Interroganti nelle premesse.
È opportuno innanzitutto rilevare che il Gestore dei servizi energetici effettua i controlli per la verifica della corretta esecuzione tecnica, nonché amministrativa degli interventi progettuali che hanno ottenuto i Certificati Bianchi, sulla base di un programma annuale di verifiche approvato dal Ministero dello sviluppo economico che prevede controlli documentali e in situ.
Tale attività è ritenuta necessaria al fine di assicurare che le risorse prelevate per mezzo delle tariffe dell'energia, con le quali sono coperti i costi di funzionamento del meccanismo, siano impiegate con efficacia rispetto all'obiettivo che lo strumento di promozione si pone, ovvero il conseguimento dei target di efficienza energetica nazionali.
Nell'anno 2019, le attività di controllo in questione hanno interessato 25 interventi incentivati ai sensi del decreto ministeriale 28 dicembre 2012, di cui 12 hanno previsto un sopralluogo. Tuttavia, tale attività è stata prevalentemente orientata alla chiusura delle istruttorie aperte negli anni precedenti, a seguito dei numerosissimi procedimenti che hanno interessato la modalità di riconoscimento tramite schede standard. Nel solo corso del 2019 sono stati conclusi 5.425 procedimenti, di cui il 97 per cento con esito negativo che hanno condotto alla decadenza del benefìcio.
Con riferimento alla disciplina introdotta dal richiamato decreto-legge Semplificazioni in materia di attività di verifica e controllo, si rappresenta che il Gestore sta definendo l'opportuno adeguamento delle proprie modalità operative a seguito del mutato quadro normativo.
Si informa, inoltre, che allo stato attuale il GSE ha ricevuto 64 istanze di annullamento dei provvedimenti di decadenza aventi impatto su 988 pratiche, di cui 930 riguardano schede standard. Il Gestore ha comunque assicurato che provvederà ad evadere le richieste pervenute entro i 60 giorni previsti dalla norma.
In conclusione, tengo a rappresentare che il Ministero dello sviluppo economico, nell'ambito delle proprie competenze, dedicherà la dovuta attenzione al processo in corso, affinché si raggiungano gli obiettivi attesi nei tempi previsti, nel pieno rispetto delle necessità degli operatori del settore dell'efficienza energetica.
ALLEGATO 7
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Ruanda, con Allegati, fatto a Kigali il 20 agosto 2018. C. 2413 Governo.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La X Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Ruanda, con Allegati, fatto a Kigali il 20 agosto 2018» (C. 2413 Governo);
esprime
PARERE FAVOREVOLE
ALLEGATO 8
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica delle Filippine, con Allegati, fatto a Roma il 30 ottobre 2017. C. 2414 Governo.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La X Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica delle Filippine, con Allegati, fatto a Roma il 30 ottobre 2017» (C. 2414 Governo);
esprime
PARERE FAVOREVOLE
ALLEGATO 9
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Seychelles, con Allegati, fatto a Victoria il 1° aprile 2016. C. 2416 Governo.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La X Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Seychelles, con Allegati, fatto a Victoria il 1° aprile 2016» (C. 2416 Governo);
esprime
PARERE FAVOREVOLE
ALLEGATO 10
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019-2020. C. 2670 Governo.
RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE
La X Commissione,
esaminato, relativamente alle parti di propria competenza, il disegno di legge recante: Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019-2020 (C. 2670 Governo);
delibera di
RIFERIRE FAVOREVOLMENTE