VIII Commissione

Ambiente, territorio e lavori pubblici

Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)

Commissione VIII (Ambiente)

Comm. VIII

Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
SOMMARIO
Mercoledì 4 novembre 2020

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-04928 Butti: Tempi di realizzazione della variante alla SS n. 342 briantea nel territorio di Olgiate Comasco (CO) ... 76

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 81

5-04929 Gagliardi: Ripristino della viabilità e rimozione dei detriti dall'alveo del fiume Magra a seguito della caduta del ponte di Albiano.
5-04930 Mazzetti: Tempi e modalità per il ripristino della viabilità e la ricostruzione del ponte di Albiano Magra, anche alla luce dei dubbi interpretativi sul ruolo del commissario straordinario ... 76

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 81

5-04931 Pezzopane: Tempi di nomina del commissario straordinario per la messa in sicurezza delle autostrade A24 Roma-L'Aquila e A25 Roma-Pescara ... 77

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 83

5-04932 Deiana: Realizzazione delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici sulla rete autostradale ... 78

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 84

5-04933 Lucchini: Ritardi nella costituzione della società pubblica «infrastrutture Milano Cortina 2020-2026» ... 78

ALLEGATO 5 (Testo della risposta) ... 85

RISOLUZIONI:

7-00555 Braga: Rafforzamento dell'istituto dei contratti di fiume (Seguito discussione e rinvio) ... 79

Sull'ordine dei lavori ... 80

VIII Commissione - Resoconto di mercoledì 4 novembre 2020

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 4 novembre 2020. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e per i trasporti, Roberto Traversi.

  La seduta comincia alle 14.35.

  Alessia ROTTA, presidente, avverte che la pubblicità della seduta sarà assicurata – ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento e la prassi applicativa dei pareri della Giunta del Regolamento del 14 luglio 2004 e 26 giugno 2013 – anche attraverso la web-tv della Camera dei deputati. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.
  L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 135-ter del Regolamento, aventi ad oggetto questioni di competenza del Ministero delle Infrastrutture.
  Ricorda che, per ciascuna interrogazione, il presentatore ha facoltà di illustrarla per non più di un minuto, mentre il rappresentante del Governo ha non più di tre minuti per la risposta. Successivamente, l'interrogante ha facoltà di replica, per non più di due minuti.

5-04928 Butti: Tempi di realizzazione della variante alla SS n. 342 briantea nel territorio di Olgiate Comasco (CO).

  Alessio BUTTI (FDI), nell'illustrare l'interrogazione in titolo, sottolinea in particolare che Olgiate Comasco è un grosso centro della provincia di Como, circondato da altri importanti comuni, che insiste sulla strada statale 342, oggetto dell'interrogazione, che registra importanti volumi di traffico. Della variante alla citata strada statale si discute da molto tempo, allorché nel 2001 la sindaca di Olgiate cambiò il tracciato a favore di un progetto che presenta problemi di natura ambientale. Il progetto esecutivo è ora all'attenzione di Anas, della quale sarebbe importante conoscere le intenzioni – anche rispetto al sopravvenuto problema di carattere ambientale – per valutare i tempi di esecuzione dell'opera.

  Il Sottosegretario Roberto TRAVERSI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Alessio BUTTI (FDI), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta resa dal sottosegretario. Il quesito era chiaro e riguardava i tempi che Anas stimava di impiegare per la realizzazione dell'opera. Osserva che gli obiettivi ricordati dal sottosegretario nella risposta sono noti, e malgrado i molteplici benefici che la variante andrebbe a portare sul territorio, di fatto ad oggi ancora non è dato sapere se e quando inizieranno i lavori.

5-04929 Gagliardi: Ripristino della viabilità e rimozione dei detriti dall'alveo del fiume Magra a seguito della caduta del ponte di Albiano.
5-04930 Mazzetti: Tempi e modalità per il ripristino della viabilità e la ricostruzione del ponte di Albiano Magra, anche alla luce dei dubbi interpretativi sul ruolo del commissario straordinario.

  Alessia ROTTA, presidente, fa presente che le interrogazioni 5-04929 Gagliardi e 5-04930 Mazzetti, vertendo su analogo argomento, saranno svolte congiuntamente.

  Manuela GAGLIARDI (M-NI-USEI-C!-AC) osserva di non ritenere necessario procedere ad una ulteriore illustrazione di una interrogazione avente ad oggetto un tema noto e oggetto di altre precedenti interrogazioni presentate da ultimo non più di un mese fa. Non solo non sono state poste in essere azioni né per la rimozione dei detriti né per la ricostruzione del ponte, ma si pone un problema anche in ordine al soggetto competente, avendo da ultimo i sindaci del territorio appreso che ci sono dubbi sul ruolo del presidente Rossi in qualità di commissario. Chiede pertanto di chiarire in via definitiva se la nomina di Enrico Rossi a commissario sia connessa o meno al suo ruolo di presidente di regione e auspica che venga presa in considerazione dal Governo l'ipotesi di un provvedimento d'urgenza che dia al commissario i poteri che sono stati attribuiti al sindaco di Genova per la ricostruzione del ponte Morandi.

  Erica MAZZETTI (FI), nel ribadire le considerazioni dalla collega Gagliardi, osserva che da mesi i deputati fanno interventi su questo evento, prodottosi ad aprile, e più volte ha richiesto in prima persona l'audizione della ministra De Micheli per avere chiarimenti su come intendeva intervenire per il ripristino della viabilità e per la ricostruzione del ponte. Era a suo avviso necessario un commissario straordinario con deleghe comparabili a quelle che il sindaco di Genova ha avuto per la ricostruzione del ponte Morandi. Ricorda che è stato indicato l'allora presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, malgrado l'opposizione del proprio gruppo, ascrivibile sia alle incapacità già dimostrate ai tempi dell'alluvione sia per la situazione di incertezza che si sarebbe creata alla scadenza del mandato regionale. Ricorda che la stessa Ministra De Micheli, intervenuta in audizione all'indomani del crollo del ponte di Albiano Magra, aveva chiarito che la nomina di Enrico Rossi a commissario era svincolata dal suo incarico di presidente di regione e chiede pertanto che vengano dati definitivi chiarimenti sulla questione, avendo lo stesso Rossi negato di essere lui il commissario straordinario.

  Il Sottosegretario Roberto TRAVERSI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Manuela GAGLIARDI (M-NI-USEI-C!-AC), replicando, si dichiara insoddisfatta e soprattutto lamenta sentito sconforto per la risposta resa dal sottosegretario. Osserva che non si tratta di una questione politica o partitica. Il sottosegretario ha partecipato in prima persona ad un tavolo con i sindaci sulla questione oggetto delle interrogazioni, cui però non è seguito nulla. Trova assurdo che ad oggi ancora non si sappia chi riveste il ruolo di commissario straordinario, dal momento che quello designato dal Governo è scomparso dai radar, mettendo in campo un atteggiamento a suo giudizio gravissimo. I sindaci vogliono riconsegnare le loro fasce tricolori e più di 4000 residenti si trovano di fatto isolati, registrandosi grandissime difficoltà per raggiungere i territori circostanti. In ultimo fa presente che l'esenzione dai pedaggi cui faceva riferimento il rappresentante del Governo nella sua risposta riguarda solo i cittadini della Lunigiana perché per quelli della Liguria è stata già sospesa, fatto questo che giudica grave, considerandosi diversamente i cittadini di due regioni diverse. Dal momento che sono trascorsi sette mesi e ancora non si ha il progetto del ponte definitivo, nella prospettiva che la situazione non si sbloccherà prima di due anni, invita il Governo a riflettere sull'ipotesi di un decreto-legge che certamente troverebbe l'appoggio delle forze anche di opposizione, per risolvere un problema che può considerarsi a tutti gli effetti una emergenza.

  Erica MAZZETTI (FI), replicando, si dichiara insoddisfatta e sbalordita della risposta del sottosegretario. Osserva che da tempo si parla della questione oggetto delle interrogazioni, e ricorda nuovamente di aver sollecitato l'audizione della ministra De Micheli, che ancora attende, per avere elementi che neanche la risposta del sottosegretario ha fornito oggi. Fa presente che il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha testé bocciato il progetto delle rampe e che esponenti locali del Partito democratico insistono per la realizzazione di un ponte temporaneo, sulla quale il proprio gruppo e i cittadini dei territori non concordano, essendo i tempi di realizzazione e i costi simili a quelli necessari per la costruzione di un ponte definitivo.
  Ad oggi non si hanno certezze sui tempi di esecuzione delle opere, sul ruolo del Commissario straordinario, che non si capisce se sia o no Enrico Rossi, e il Governo non è in grado di dare una risposta ai cittadini di quei territori, isolati dal punto di vista lavorativo ma anche sanitario, circostanza assai grave soprattutto alla luce della pandemia.
  Chiede nuovamente che la Commissione possa svolgere un'audizione della Ministra sulla questione oggetto dell'interrogazione, ritenendo inaccettabile che si riescano a dare risposte certe ai cittadini.

5-04931 Pezzopane: Tempi di nomina del commissario straordinario per la messa in sicurezza delle autostrade A24 Roma-L'Aquila e A25 Roma-Pescara.

  Stefania PEZZOPANE (PD), illustra l'interrogazione in titolo, aventi ad oggetto la strada dei parchi, che, per diverse vicende, si trovano ad avere tre commissari, il commissario Gisonni, che si occupa delle falde acquifere del Gran sasso, un commissario che si occupa del piano economico finanziario della società concessionaria e un commissario, la cui nomina è in itinere, che dovrà occuparsi della messa in sicurezza antisismica delle autostrade in oggetto.

  Il Sottosegretario Roberto TRAVERSI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Stefania PEZZOPANE (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta resa dal rappresentante del Governo, che invita a mettere in campo tutte le iniziative di propria competenza affinché la procedura di nomina del commissario si concluda nel più breve tempo possibile. Fa presente che l'aspettativa dei territori è molto forte, proprio perché l'opera è stata commissariata e riveste carattere di urgenza, e i lunghi tempi di nomina appaiono all'opinione pubblica del tutto incomprensibili.
  Auspica che il Governo possa monitorare la situazione esposta e in particolare che si possa comprendere come sta operando il commissario incaricato del piano economico finanziario della società concessionaria, questione che anch'essa riveste una certa urgenza, come il Governo ben sa, essendo l'approvazione originariamente prevista per il mese di ottobre 2019.
  Auspica in conclusione che la presentazione dell'interrogazione possa costituire un elemento di impulso per la rapida definizione delle procedure necessarie per la soluzione della questione posta.

5-04932 Deiana: Realizzazione delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici sulla rete autostradale.

  Giuseppe CHIAZZESE (M5S), illustra l'interrogazione in titolo, precisando che laddove si fa riferimento ad un numero adeguato di colonnine, si intende una ogni 50 km con una potenza di 50 kilowatt.

  Il Sottosegretario Roberto TRAVERSI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Giuseppe CHIAZZESE (M5S), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta resa dal sottosegretario. Pur apprezzando lo sforzo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di accelerare, prevedere che entro il 2020 siano realizzati i 107 punti di ricarica gli appare un impegno ormai di assai difficile attuazione. Si rammarica del fatto che gli italiani siano stati capaci di ritardi incomprensibili rispetto ad altri paesi europei, malgrado si tratti di una infrastruttura leggera e di semplice realizzazione per la quale i sei anni trascorsi sarebbero stati ampiamente sufficienti.
  Riporta un dato che a suo giudizio ricalca una anomalia tutta italiana ossia che nel mese di ottobre dell'anno in corso sono state vendute più auto ibride che elettriche, motivata comprensibilmente dalla paura di non poter disporre di una infrastruttura di ricarica adeguata su tutta la rete autostradale, a partire dall'Autostrada del sole. Pur comprendendo le numerose problematiche dovute anche alla concessione con Aspi, sottolinea la necessità di accelerare sulla mobilità elettrica, e a tal fine ritiene imprescindibile disporre di una adeguata infrastruttura di supporto.

5-04933 Lucchini: Ritardi nella costituzione della società pubblica «infrastrutture Milano Cortina 2020-2026».

  Edoardo RIXI (LEGA), illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Sottosegretario Roberto TRAVERSI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Edoardo RIXI (LEGA), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, auspicando che, essendo il decreto di costituzione della società alla firma del ministro Gualtieri, nei prossimi giorni esso possa vedere la luce. Osserva che le intese regionali che erano stati richieste sono state prontamente trovate e paventa che, se la società non dovesse essere operativa entro la fine dell'anno, si perda l'occasione dei giochi invernali, pregiudicando regioni che vedono a rischio anche la stagione invernale a causa della pandemia. Auspica quindi che il Governo faccia quanto in suo potere per arrivare prima della fine dell'anno alla costituzione della società che auspica immediatamente operativa.

  Alessia ROTTA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.10.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 4 novembre 2020. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare Roberto Morassut.

  La seduta comincia alle 15.10.

7-00555 Braga: Rafforzamento dell'istituto dei contratti di fiume.
(Seguito discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame della discussione della risoluzione rinviato nella seduta del 28 ottobre 2020.

  Paola DEIANA (M5S), come preannunciato nella scorsa seduta, ritiene che la risoluzione dovrebbe essere estesa a tutti i bacini acquatici e in tal senso presenterà delle proposte di integrazione alla presentatrice, che auspica possano essere accolte.

  Erica MAZZETTI (FI) avverte di aver presentato una risoluzione avente ad oggetto lo stanziamento di risorse finanziarie per la messa in sicurezza dei corsi d'acqua e la mappatura di quelli più soggetti a rischio di esondazione. Chiede pertanto alla presidenza e ai colleghi di valutare se vi siano le condizioni per una discussione congiunta con la risoluzione in esame.

  Alessio BUTTI (FDI), come preannunciato nella precedente seduta, ritiene opportuna una estensione dell'oggetto della risoluzione anche ai bacini lacuali e in tal senso avanza alcune proposte emendative al testo, svolgendo contestualmente qualche riflessione.
  La risoluzione nasce dal lavoro del comitato di pilotaggio del tavolo nazionale del consiglio di fiume che nel 2019 ha promosso e pubblicato una proposta da distribuire agli enti territoriali, affinché questi ultimi potessero offrire propri contributi che a suo giudizio è opportuno tenere in considerazione.
  Fa presente di aver già anticipato alla collega Braga alcune considerazioni basate sull'imprescindibilità del coinvolgimento dei bacini lacuali, avendo l'atto di sindacato ispettivo l'obiettivo di inquadrare lo strumento dei contratti di fiume nel più ampio contesto che vede coinvolte le autorità di distretto idrografico e gli altri enti che si occupano della gestione della risorsa idrica.
  Il lago, come il mare, promuove ricchezza, turismo, cultura, gastronomia e tutela le figure dei professionisti della pesca; nei periodi di siccità – ormai sempre più frequenti – si ricorre ai laghi e non ai fiumi per soddisfare la sete dell'agricoltura o le esigenze idroelettriche della nazione.
  Fa presente di essersi fatto promotore sul Lario e sul lago di Como di una iniziativa, poi finanziata dalla regione Lombardia, per realizzare con il Politecnico di Milano una piattaforma che raccolga dati utili alla gestione della risorsa idrica. Tutti i laghi soffrono infatti dell'innalzamento o abbassamento dei livelli che distrugge le sponde, con costi inimmaginabili a carico delle amministrazioni locali.
  Invita pertanto la presentatrice ad accogliere le integrazioni che si accinge ad illustrare, anche al fine di condividere le istanze promosse a livello locale con azioni che intendono tutelare sulle risorse acquifere del Paese.
  In particolare, al sesto capoverso della premessa, e nella parte dispositiva, al quarto impegno, dopo le parole «contratti di fiume» propone di aggiungere le seguenti «e di lago, intesi anche nelle forme di contratti di laguna, area umida, falda e costa»; nella parte dispositiva, al primo impegno, propone di sostituire le parole «di produrre programmi d'azione partecipati nei territori» con le seguenti «, consentendo il necessario supporto alla qualità dei processi di Cdf e il sostegno a Partenariati Pubblico Privati (PPP), stabili e costituiti, in grado di produrre programmi d'azione partecipati con concrete ricadute territoriali».

  Chiara BRAGA (PD) ringrazia i colleghi che hanno dato conto di alcune proposte integrative di miglioramento e approfondimento del testo della risoluzione, rispetto alle quali ribadisce la massima disponibilità per pervenire ad un testo che sia ampiamente condiviso. Tali integrazioni sottolineano correttamente l'esigenza di definire una accezione ampia dei contratti di fiume e la necessità di una sua integrazione con altri strumenti.
  Ringrazia in particolare il collega Butti per aver allargato lo sguardo alla regolazione dei laghi, all'utilizzo della risorsa idrica e al suo impatto economico oltre che ambientale.

  Il Sottosegretario Roberto MORASSUT ritiene la risoluzione presentata dalla collega Braga quanto mai opportuna in un momento in cui il Governo è impegnato nell'elaborazione di un decreto-legge sul dissesto idrogeologico, attraverso un lavoro preliminare di confronto con tutti gli enti territoriali e con le autorità di distretto, volto a definire un testo che promuova le necessarie semplificazioni e un sistema regolatorio più favorevole.
  L'esame parlamentare del testo costituirà un ulteriore momento di confronto sul tema della difesa del suolo con la Commissione, che da parte sua sta svolgendo un ampio ciclo di audizioni.
  I contratti di fiume sono a suo giudizio uno strumento fondamentale nel momento partecipativo, dal momento che le opere spesso si bloccano in quanto osteggiate dalle comunità locali. L'istituto dei contratti di fiume può inoltre rappresentare un'istanza per definire ancor meglio le funzioni delle autorità distrettuali e per pervenire ad una gestione migliore della risorsa idrica, anche al fine di evitare i disastri idrogeologici ai quali purtroppo ci stiamo sempre più spesso abituando.

  Alessia ROTTA, presidente, prende atto della richiesta della collega Mazzetti ad abbinare la risoluzione a sua firma a quella proposta dalla collega Braga, di cui registra la disponibilità a sviluppare una interlocuzione con le altre forze politiche per pervenire ad un testo condiviso. Auspica che il lavoro di costruzione del provvedimento di urgenza anticipato dal rappresentante del Governo sul contrasto al dissesto idrogeologico giunga a conclusione il prima possibile.
  Non essendoci altri interventi, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.25.

Sull'ordine dei lavori.

  Alessia ROTTA, presidente, propone di anticipare la seduta in sede di discussione di risoluzioni programmata con la Commissione Trasporti, per procedere successivamente all'ufficio di presidenza della Commissione.

  La Commissione concorda.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 4 novembre 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 16.

VIII Commissione - mercoledì 4 novembre 2020

ALLEGATO 1

5-04928 Butti: Tempi di realizzazione della variante alla SS n. 342 briantea nel territorio di Olgiate Comasco (CO).

TESTO DELLA RISPOSTA

  Sulla base degli elementi forniti dalla società ANAS, rappresento che il tracciato di progetto della variante di Olgiate Comasco presuppone la realizzazione di un nuovo tratto di collegamento tra la rotatoria esistente su via della Repubblica nel comune di Olgiate e la SP 23 per Lomazzo, nonché l'adeguamento plano-altimetrico della suddetta provinciale fino a circa 200 metri a sud dell'intersezione con la SS 342, dove è prevista la realizzazione di una rotatoria.
  L'intervento in variante nell'abitato di Olgiate ha come obbiettivi: la separazione del traffico in attraversamento da quello locale, l'aumento del livello di servizio della rete stradale extraurbana, la diminuzione del tasso di congestione della rete urbana e del traffico d'attraversamento nel centro urbano di Olgiate nonché la mitigazione del livello di pressione acustica e di inquinamento atmosferico nell'area urbana.
  Il costo complessivo dell'intervento è pari a circa 7,75 milioni di euro ed è finanziato.
  Con decreto n. 4669 del 3 giugno 2014, la regione Lombardia ha emesso giudizio positivo di compatibilità ambientale, con prescrizioni, sul progetto definitivo redatto dalla provincia di Como ed approvato dalla stessa ANAS.
  Nel marzo 2016, la Soprintendenza Archeologica della Lombardia ha espresso parere positivo con prescrizioni e il 31 maggio 2017 la regione Lombardia ha rilasciato la relativa autorizzazione paesaggistica.
  Il progetto esecutivo è stato completato dalla provincia di Como e consegnato ad ANAS il 15 maggio 2020.
  In considerazione dell'evidenziazione di alcune criticità relative all'inquinamento ambientale di alcuni terreni attraversati ed oggetto di riqualificazione da parte del comune di Olgiate, non segnalate durante la procedura di VIA, in data 7 luglio 2020 il progetto esecutivo è stato inviato da ANAS alla regione Lombardia per la verifica di ottemperanza delle prescrizioni VIA.
  In data 1° ottobre 2020, la Direzione generale ambiente e clima della regione Lombardia ha trasmesso l'esito di tale verifica di ottemperanza, rappresentando la necessità di procedere ad una verifica di assoggettabilità alla valutazione d'impatto ambientale regionale.
  Alla luce della richiesta della regione Lombardia, sono in corso le attività necessarie allo svolgimento della citata procedura ambientale.

ALLEGATO 2

5-04929 Gagliardi: Ripristino della viabilità e rimozione dei detriti dall'alveo del fiume Magra a seguito della caduta del ponte di Albiano.

5-04930 Mazzetti: Tempi e modalità per il ripristino della viabilità e la ricostruzione del ponte di Albiano Magra, anche alla luce dei dubbi interpretativi sul ruolo del commissario straordinario.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Rispondo congiuntamente agli atti degli onorevoli Gagliardi e Mazzetti in quanto vertono su analogo argomento.
  Il crollo del viadotto che collega Albiano Magra, nel comune di Aulla in Toscana, con il territorio della provincia di La Spezia è da subito stato affrontato dal Governo attraverso l'individuazione di un commissario straordinario, nominato ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge n. 32 del 2019 (cosiddetto sblocca cantieri), nella persona dell'allora presidente della regione Toscana Enrico Rossi.
  A seguito del crollo è intervenuta, come è noto, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa che disposto il sequestro dell'area e del manufatto.
  La perdurante esigenza di intervenire al fine del ripristino della viabilità locale, da coordinare con quelle di indagine dell'Autorità Giudiziaria, è ben presente al Governo, che ha richiesto anche l'intervento dell'Avvocatura dello Stato al fine di individuare le modalità attraverso cui consentire l'avvio delle attività propedeutiche alla ricostruzione senza pregiudicare le indagini nonché l'incidente probatorio in corso.
  Quanto alla rimozione dei detriti dal fiume, rappresento che, con provvedimento del 5 ottobre 2020, la Procura della Repubblica ha autorizzato ANAS s.p.a. ad effettuare interventi diretti a liberare l'alveo del fiume e ad effettuare gli interventi di messa in sicurezza del sito nei modi e nei tempi indicati dal collegio peritale nominato dal Giudice per le Indagini Preliminari nell'incidente probatorio.
  In attuazione di detto provvedimento, ANAS, acquisite le indicazioni del Collegio dei consulenti tecnici (CTU) nominati dal GIP e i pareri degli enti interessati, ha predisposto un progetto che prevede la rimozione delle macerie, con lavorazione in loco al fine di separare i vari materiali e conservare gli elementi necessari alla prosecuzione delle perizie.
  Quanto alla ricostruzione del nuovo ponte, evidenzio che è in fase di completamento il progetto definitivo e che si prevede di richiedere la convocazione della Conferenza dei servizi per la relativa approvazione entro il 15 novembre 2020.
  Nella more della ricostruzione, su richiesta del MIT, ANAS ha provveduto a sottoscrivere un protocollo con il concessionario autostradale SALT per definire in via temporanea l'esenzione del pedaggio autostradale da parte dei residenti ricompresi in 14 comuni della Lunigiana.
  Ciò al fine precipuo di consentire l'utilizzo della tratta del tronco autostradale della A15 come viabilità alternativa e senza alcun onere aggiuntivo da parte di coloro i quali non possono più usufruire della viabilità locale collegata dal ponte crollato.
  Rappresento che l'esenzione per le persone residenti nei 14 comuni della Lunigiana è ancora attuale.

  Infine, per quanto concerne la figura del Commissario straordinario e del subcommissario, evidenzio che, a seguito della proclamazione dell'elezione del nuovo Presidente della regione Toscana, sono in corso in queste ore gli approfondimenti del caso che faranno maturare la decisione nei prossimi cinque giorni.

ALLEGATO 4

5-04932 Deiana: Realizzazione delle infrastrutture per la ricarica
dei veicoli elettrici sulla rete autostradale
.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In relazione alle iniziative assunte al fine di dare concreta attuazione alla disciplina di cui al decreto legislativo n. 257 del 2016, evidenzio che la realizzazione delle infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici è ammessa al co-finanziamento a valere sulle risorse stanziate dal Programma Connecting Europe Facility – CEF.
  Tale Programma europeo, per il periodo 2014-2020, ha offerto opportunità di finanziamento per progetti proposti da soggetti sia pubblici che privati, mediante la pubblicazione di 6 bandi concorsuali che hanno visto tra le priorità di finanziamento anche lo sviluppo della mobilità sostenibile.
  Ad oggi, l'elenco dei progetti cofinanziati con il CEF annovera 6 iniziative, promosse da soggetti privati, che prevedono, complessivamente, l'istallazione di oltre 2000 stazioni di ricarica sul territorio nazionale, delle quali oltre 650 già installate, localizzate principalmente sulla rete centrale transeuropea che ricomprende gran parte della rete autostradale nazionale.
  Altre quattro iniziative, che prevedono la realizzazione di ulteriori 7.000 stazioni di ricarica elettrica, hanno superato positivamente la valutazione europea.
  Ad esse si aggiungono ulteriori 3 azioni con interventi sul territorio nazionale in capo a soggetti beneficiari non italiani, a dimostrazione dell'interesse anche di imprese straniere a realizzare tali infrastrutture in Italia.
  Il numero delle iniziative è destinato ad aumentare dal momento che sarà possibile procedere alla presentazione di nuovi progetti entro i termini di novembre 2020 e di febbraio 2021 indicati nei nuovi bandi relativi ai carburanti alternativi.
  Con specifico riguardo alla rete autostradale, comunico che, sulla base dei dati aggiornati acquisiti presso le società concessionarie, alla data del 31 dicembre 2020, le infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici saranno 107 e che, alla medesima data, saranno realizzati anche un impianto ad idrogeno, un impianto di Gas Naturale Liquefatto, 17 impianti di Gas Naturale Compresso, e 70 impianti di Gas di Petrolio Liquefatto.

ALLEGATO 5

5-04933 Lucchini: Ritardi nella costituzione della società pubblica «infrastrutture Milano Cortina 2020-2026».

TESTO DELLA RISPOSTA

  In questi mesi il MIT ha lavorato intensamente per l'individuazione delle opere infrastrutturali da realizzare per le Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026, anche incontrando i rappresentanti di regione Lombardia, regione Veneto, provincia autonoma di Trento e provincia autonoma di Bolzano.
  Parliamo di opere stradali e ferroviarie del valore di un miliardo di euro finanziate nella Legge di Bilancio 2020.
  Nel corso degli incontri, il Ministro De Micheli ha illustrato il percorso per passare alla fase realizzativa degli interventi e ha ricordato la loro importanza strategica per migliorare l'accessibilità, i collegamenti e la dotazione infrastrutturale dei territori coinvolti dai giochi olimpici, nel segno della piena sostenibilità ambientale, anche proponendo tempi e metodi.
  Quanto alla costituzione della società pubblica Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026, informo che il relativo procedimento è in corso di definizione.
  Nelle more, come ricordato nell'atto di sindacato, è stata comunicata l'intesa da parte dei Presidenti delle regioni Lombardia e Veneto e delle province autonome di Trento e di Bolzano sullo schema di decreto interministeriale che individua le opere infrastrutturali, comprese quelle per l'accessibilità, distinte in opere essenziali, connesse e di contesto, che la società sarà chiamata a realizzare, quale centrale di committenza e stazione appaltante, al fine di garantire la sostenibilità delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, disponendo per ciascuna di esse il relativo finanziamento a valere sulle risorse di cui all'articolo 1, comma 18, della medesima legge 27 dicembre 2026, n. 160.
  Il decreto, già firmato dal Ministro De Micheli, è attualmente alla firma del Ministro Gualtieri.