XI Commissione
Lavoro pubblico e privato
Lavoro pubblico e privato (XI)
Commissione XI (Lavoro)
Comm. XI
Modifiche all'articolo 46 del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, in materia di rapporto sulla situazione del personale. C. 522 Ciprini, C. 615 Gribaudo, C. 1320 Boldrini, C. 1345 Benedetti, C. 1675 Gelmini, C. 1732 Vizzini, C. 1925 CNEL, C. 2338 Carfagna, C. 2424 Fusacchia e C. 2454 Carfagna ... 158
Variazione nella composizione della Commissione ... 158
Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo. C. 1813, approvata dal Senato, e C. 445 Fornaro (Parere alla VI Commissione) (Seguito esame e conclusione – Parere favorevole) ... 158
ALLEGATO 1 (Parere approvato) ... 162
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni. Sostegno all'occupazione giovanile: un ponte verso il lavoro per la prossima generazione (COM(2020) 276 final).
Proposta di raccomandazione del Consiglio relativa a un ponte verso il lavoro, che rafforza la garanzia per i giovani e sostituisce la raccomandazione del Consiglio del 22 aprile 2013 sull'istituzione di una garanzia per i giovani (COM(2020) 277 final) (Seguito esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione – Approvazione di un documento finale) ... 158
ALLEGATO 2 (Documento finale approvato dalla Commissione) ... 162
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019-2020. C. 2670 Governo (Parere alla XIV Commissione) (Seguito esame e rinvio) ... 160
Audizione di Gianluca Scarponi, direttore generale della direzione generale per la vigilanza sugli enti cooperativi, sulle società e sul sistema camerale del Ministero dello sviluppo economico, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 1423 Costanzo e C. 2604 Ascari, recanti disposizioni in materia di società cooperative, appalto, somministrazione di lavoro e distacco di lavoratori ... 161
Audizioni nell'ambito della discussione congiunta delle risoluzioni 7-00495 Serracchiani e 7-00512 Zangrillo, concernenti i sistemi di protezione sociale per i lavoratori.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione consulenti del terziario avanzato (ACTA) ... 161
Audizione di rappresentanti dell'Associazione degli enti previdenziali privati (ADEPP) ... 161
COMITATO RISTRETTO
Mercoledì 28 ottobre 2020.
Modifiche all'articolo 46 del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, in materia di rapporto sulla situazione del personale.
C. 522 Ciprini, C. 615 Gribaudo, C. 1320 Boldrini, C. 1345 Benedetti, C. 1675 Gelmini, C. 1732 Vizzini, C. 1925 CNEL, C. 2338 Carfagna, C. 2424 Fusacchia e C. 2454 Carfagna.
Il Comitato ristretto si è riunito dalle 9 alle 9.10.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 28 ottobre 2020. — Presidenza della vicepresidente Renata POLVERINI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Francesca Puglisi.
La seduta comincia alle 13.25.
Variazione nella composizione della Commissione.
Renata POLVERINI, presidente, comunica che la deputata Rina De Lorenzo ha cessato di far parte della Commissione.
Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo.
C. 1813, approvata dal Senato, e C. 445 Fornaro.
(Parere alla VI Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 ottobre 2020.
Renata POLVERINI, presidente, avverte che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame in sede consultiva, ai fini dell'espressione del parere alla VI Commissione (Finanze), della proposta di legge n. 1813, approvata dal Senato, e abbinata, recante misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo, come risultante dall'esame in sede referente, rinviato nella seduta di ieri.
Ricorda che in tale sede la relatrice, onorevole Costanzo, ha svolto la relazione introduttiva. La invita, quindi, a illustrare la sua proposta di parere.
Jessica COSTANZO (M5S), relatrice, illustra la sua proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).
Andrea GIACCONE (LEGA) preannuncia il voto favorevole del gruppo Lega sulla proposta di parere della relatrice.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice (vedi allegato 1).
La seduta termina alle 13.30.
ATTI DELL'UNIONE EUROPEA
Mercoledì 28 ottobre 2020. — Presidenza della vicepresidente Renata POLVERINI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Francesca Puglisi.
La seduta comincia alle 13.30.
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni. Sostegno all'occupazione giovanile: un ponte verso il lavoro per la prossima generazione.
(COM(2020) 276 final).
Proposta di raccomandazione del Consiglio relativa a un ponte verso il lavoro, che rafforza la garanzia per i giovani e sostituisce la raccomandazione del Consiglio del 22 aprile 2013 sull'istituzione di una garanzia per i giovani.
(COM(2020) 277 final).
(Seguito esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione – Approvazione di un documento finale).
La Commissione prosegue l'esame congiunto degli atti dell'Unione europea in titolo, rinviato nella seduta del 4 agosto 2020.
Renata POLVERINI, presidente, avverte che la Commissione riprende l'esame degli atti dell'Unione europea in titolo, rinviato nella seduta dello scorso 4 agosto 2020.
Nel frattempo la Commissione ha svolto un ciclo di audizioni, che ha permesso di raccogliere dati e spunti importanti ai fini del proseguimento dell'esame degli atti, che, ricorda, ai sensi dell'articolo 127, comma 2, del Regolamento, può concludersi con l'approvazione di un documento finale, in cui la Commissione esprime il proprio avviso sull'opportunità di possibili iniziative da assumere in relazione a tali atti.
Dà, quindi, la parola alla relatrice, onorevole Gribaudo, per l'illustrazione della proposta di documento finale da lei predisposto.
Chiara GRIBAUDO (PD), relatrice, illustra la sua proposta di documento finale, soffermandosi, in particolare, sulle osservazioni (vedi allegato 2).
Renata POLVERINI, presidente, chiede alla rappresentante del Governo se ha intenzione di manifestare l'orientamento dell'Esecutivo.
La sottosegretaria Francesca PUGLISI esprime parere favorevole sulla proposta di documento finale della relatrice.
Elena MURELLI (LEGA), sulla base degli elementi emersi nel corso del ciclo di audizioni effettuato dalla Commissione, osserva, in primo luogo, la necessità di giungere all'applicazione uniforme del diritto europeo in tutti gli Stati membri, allo scopo di superare le attuali notevoli disuguaglianze che riguardano, in particolare, la legislazione fiscale, quella relativa ai salari, nonché quella relativa all'istruzione e alla formazione, che producono ricadute distorsive sui diversi sistemi economici. Inoltre, ritiene necessario che l'Italia riprenda a investire significativamente nella digitalizzazione del Paese, colmando finalmente l'insostenibile divario tra zone del Paese, che penalizza, tra l'altro, le imprese e i giovani. Infine, auspica l'impegno del Governo per riformare il sistema scolastico, valorizzando, in particolare, i percorsi di istruzione tecnica e professionale, che preparino i giovani a entrare nel mondo del lavoro, coinvolgendo le imprese nella formazione e avvalendosi pure dei cosiddetti «maestri del lavoro», anche pensionati, che affianchino i giovani nel loro percorso. In ogni caso, ritiene che qualsiasi intervento del Governo non possa prescindere da una profonda riforma del sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro, con particolare riferimento all'ANPAL e ai centri per l'impiego.
Paolo ZANGRILLO (FI) ritiene particolarmente significativi per l'Italia i contenuti degli atti europei all'esame, vista la drammaticità che il fenomeno della disoccupazione giovanile ha assunto nel Paese. L'Unione europea richiama l'Italia al dovere di investire nei percorsi di formazione dei giovani, superando l'arretratezza tecnologica che caratterizza non solo il mondo della scuola e della formazione lavorativa, ma anche quello delle imprese. Auspica, pertanto, l'impegno del Governo per massicci investimenti, che creino l'ecosistema ideale per il dialogo tra il mondo della scuola e quello delle imprese, interessando anche le regioni e i loro sistemi di agenzie per l'impiego. Infine, esprime apprezzamento per il documento finale proposto dalla relatrice, di cui condivide il contenuto, ad eccezione delle critiche espresse sugli stage non retribuiti. Rifacendosi, infatti, alla sua esperienza professionale, ritiene lo stage uno strumento che, per la sua flessibilità, è ideale per permettere ai giovani di affacciarsi al mondo del lavoro e alle imprese di conoscerli e valutarli, ai fini di un loro eventuale inserimento lavorativo sulla base di istituti più stabili. Chiaramente, è necessario scongiurare che il ricorso allo stage sia un modo surrettizio per sfruttare il giovane, privandolo della giusta retribuzione e delle necessarie coperture assicurative.
Niccolò INVIDIA (M5S), giudicando favorevolmente i contenuti della comunicazione della Commissione europea e della proposta di direttiva, preannuncia il voto favorevole del gruppo Movimento 5 Stelle sul documento finale proposto dalla relatrice e, pur condividendo parte delle riflessioni del collega Zangrillo, ritiene necessario condannare esplicitamente il ricorso agli stage non retribuiti. Ricordando, quindi, che la Ministra Catalfo, audita dalla Commissione, si è impegnata a implementare Garanzia giovani nel senso richiesto dall'Unione europea, sottolinea che la maggioranza intende lavorare sul problema della disoccupazione giovanile, sostenendo la mozione 1/00392 presentata dal collega Ungaro, che intende impegnare il Governo rispetto a una serie di iniziative, dettagliatamente individuate, utili alla promozione del lavoro dei giovani.
Antonio VISCOMI (PD), richiamandosi alle osservazioni del collega Zangrillo, ritiene che la proposta della relatrice intenda colpire il ricorso patologico all'istituto dello stage, riconoscendone appieno la sua funzione, se utilizzato correttamente. In ogni caso, ritiene urgente la mobilitazione delle istituzioni, in particolare della XI Commissione, per l'individuazione degli strumenti più idonei a rimuovere gli ostacoli che impediscono ai giovani l'accesso al mercato del lavoro.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di documento finale della relatrice (vedi allegato 2).
Renata POLVERINI, presidente, avverte che il documento approvato sarò trasmesso, oltre che al Governo, anche al Parlamento europeo, alla Commissione europea e al Consiglio dell'Unione europea.
La seduta termina alle 13.45.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 28 ottobre 2020. — Presidenza della vicepresidente Renata POLVERINI.
La seduta comincia alle 13.45.
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019-2020.
C. 2670 Governo.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 ottobre 2020.
Renata POLVERINI, presidente, avverte che la Commissione è convocata, ai sensi dell'articolo 126-ter del Regolamento, per il seguito dell'esame in sede consultiva del disegno di legge n. 2670 Governo, recante disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019-2020, rinviato nella seduta di ieri.
Chiede se vi siano colleghi che intendono intervenire in discussione.
Antonio VISCOMI (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, propone che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, convocato al termine della seduta odierna, decida in ordine a un possibile rinvio del termine di presentazione delle proposte emendative, già fissato per il prossimo venerdì 30 ottobre, anche alla luce della decisione della XIV Commissione di dedicare ulteriore tempo all'approfondimento dei contenuti del disegno di legge.
Renata POLVERINI, presidente, prende atto della proposta del collega Viscomi, di competenza dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, convocato al termine della seduta odierna. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.
La seduta termina alle 13.50.
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 28 ottobre 2020.
Audizione di Gianluca Scarponi, direttore generale della direzione generale per la vigilanza sugli enti cooperativi, sulle società e sul sistema camerale del Ministero dello sviluppo economico, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 1423 Costanzo e C. 2604 Ascari, recanti disposizioni in materia di società cooperative, appalto, somministrazione di lavoro e distacco di lavoratori.
L'audizione informale è stata svolta dalle 14.05 alle 14.35.
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 28 ottobre 2020.
Audizioni nell'ambito della discussione congiunta delle risoluzioni 7-00495 Serracchiani e 7-00512 Zangrillo, concernenti i sistemi di protezione sociale per i lavoratori.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione consulenti del terziario avanzato (ACTA).
L'audizione informale è stata svolta dalle 14.40 alle 14.50.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione degli enti previdenziali privati (ADEPP).
L'audizione informale è stata svolta dalle 14.50 alle 15.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 28 ottobre 2020.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.50 alle 15.55.
ALLEGATO 1
Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo (C. 1813, approvata dal Senato, e C. 445 Fornaro)
PARERE APPROVATO
La XI Commissione,
esaminata, per quanto di competenza, la proposta di legge n. 1813, approvata dal Senato, e abbinata, recante misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo;
considerato che la proposta di legge reca un contenuto analogo a quello di una proposta approvata sia dalla Camera sia dal Senato nella scorsa legislatura, il cui iter non è stato completato a causa del rinvio alle Camere da parte del Presidente della Repubblica e della successiva fine della legislatura;
preso atto che le motivazioni alla base del rinvio sono state superate dall'attuale testo del provvedimento;
condivise le finalità delle disposizioni recate dalla proposta di legge, sebbene queste investano solo marginalmente le competenze della Commissione,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
ALLEGATO 2
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni. Sostegno all'occupazione giovanile: un ponte verso il lavoro per la prossima generazione. (COM(2020) 276 final).
Proposta di raccomandazione del Consiglio relativa a un ponte verso il lavoro, che rafforza la garanzia per i giovani e sostituisce la raccomandazione del Consiglio del 22 aprile 2013 sull'istituzione di una garanzia per i giovani. (COM(2020) 277 final).
DOCUMENTO FINALE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La XI Commissione,
esaminate, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, la comunicazione «Sostegno all'occupazione giovanile: un ponte verso il lavoro per la prossima generazione» (COM(2020)276) e la proposta di raccomandazione relativa alla Garanzia per i giovani (COM(2020)277), presentate dalla Commissione europea il 1° luglio 2020;
considerato che le iniziative volte a sostenere l'occupazione giovanile in un contesto, come quello attuale, caratterizzato dalla più grave crisi economica e sociale dal secondo dopoguerra, causata dalla diffusione della pandemia da COVID-19, rivestono un carattere prioritario e costituiscono il doveroso e concreto intervento della Commissione europea in materia;
preso atto che la crisi sta assumendo un impatto drammatico sui giovani, non solo su quelli che fanno il loro ingresso nel mercato del lavoro, che incontrano più difficoltà a trovare il primo impiego, ma anche su quelli che già lavorano e che sono generalmente i primi ad essere licenziati e che più spesso lavorano nell'economia informale o svolgono lavori atipici con copertura sociale scarsa o assente;
rilevata, in tale contesto, la particolare vulnerabilità dei cosiddetti NEET, i giovani tra i 15 e i 29 anni di età non occupati e non impegnati in istruzione e formazione;
ricordato che la comunicazione e la proposta di raccomandazione forniscono un importante contributo all'attuazione del principio 4 («Sostegno attivo all'occupazione») del Pilastro europeo dei diritti sociali, che stabilisce il diritto dei giovani al proseguimento dell'istruzione, al tirocinio o all'apprendistato oppure a un'offerta di lavoro qualitativamente valida entro quattro mesi dalla perdita del lavoro o dall'uscita dal sistema di istruzione;
considerato che la comunicazione COM(2020)276 preannuncia ulteriori misure a breve e medio termine per sostenere l'occupazione giovanile, come il sostegno alla rete europea dei servizi pubblici per l'impiego o il rafforzamento delle reti per aspiranti giovani imprenditori, il miglioramento delle condizioni di lavoro delle persone che lavorano attraverso piattaforme digitali, nonché il rinnovo dell'Alleanza europea per l'apprendistato;
rilevato che la proposta di raccomandazione relativa alla Garanzia per i giovani (COM(2020)276) è volta a sostituire la raccomandazione del Consiglio dell'UE del 22 aprile 2013 che ha istituito tale Garanzia, non solo per contribuire ad attenuare l'impatto della crisi da COVID-19 e prevenire un'ulteriore crisi dell'occupazione, ma anche al fine di integrarvi le trasformazioni in atto nel mercato del lavoro, nonché la duplice transizione verde e digitale;
preso atto, tra le novità introdotte, dell'ampliamento della fascia di età dei beneficiari della Garanzia, per includere i giovani di età compresa tra i 25 e i 29 anni, e della raccomandazione agli Stati membri di strutturare i loro sistemi di garanzia per i giovani in quattro fasi (mappatura, coinvolgimento, preparazione e offerta) e di organizzarli conformemente alle situazioni nazionali, regionali e locali, tenendo presente il genere e la diversità dei giovani ai quali sono destinate le misure;
considerato che la Commissione fissa precisi obiettivi quantitativi per quanto concerne la percentuale di giovani che devono essere coinvolti nei programmi relativi alla Garanzia giovani, così come per quelli da coinvolgere nei progetti in materia di apprendistato;
rilevato che, alla luce del grave ritardo dell'Italia nell'attuazione della Garanzia, certificato dai dati statistici, tali obiettivi appaiono allo stato lontani dall'essere conseguiti, senza un radicale intervento di riforma e di rilancio delle politiche attive del lavoro;
auspicato che, nel quadro tracciato dalla Comunicazione e dalla proposta di direttiva, l'Italia sappia cogliere anche l'occasione offerta dalle risorse messe a disposizione dall'Unione europea nell'ambito del Recovery Fund, per valorizzare il grande contributo che i giovani possono dare alla crescita e allo sviluppo del Paese;
rilevata, infine, la necessità che il presente documento conclusivo sia trasmesso tempestivamente alla Commissione europea, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio, nell'ambito del cosiddetto dialogo politico,
esprime una
VALUTAZIONE POSITIVA
con le seguenti osservazioni:
si preveda, nella nuova Garanzia per i giovani, l'impegno, da parte degli Stati membri, di mettere in atto programmi di orientamento strutturali, in ingresso, in itinere e in uscita dai percorsi scolastici superiori nonché dai percorsi universitari, con una rendicontazione dei giovani coinvolti e un tracciamento delle loro scelte di studio e lavoro, anche mettendo a sistema gli attuali strumenti di monitoraggio delle carriere scolastiche, universitarie e lavorative;
si segnali l'esigenza che, nell'ambito di una generale riqualificazione delle modalità di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e di riconfigurazione dei percorsi formativi tecnici di livello superiore in funzione dell'innovazione verde e digitale, nonché in accompagnamento agli strumenti della Garanzia per i giovani, l'Unione Europea adotti una normativa comune per le modalità di tirocinio curriculare ed extra-curriculare, garantendo sempre un compenso ai tirocinanti, così come espresso recentemente nella Risoluzione approvata al Parlamento Europeo nella seduta dell'8 ottobre 2020, nella quale si condanna «la pratica degli stage, dei tirocini e degli apprendistati non retribuiti», specificando che la gratuità «costituisce una forma di sfruttamento del lavoro dei giovani e una violazione dei loro diritti»;
si preveda, nella nuova Garanzia per i giovani, una piena integrazione con i sistemi di politiche attive del lavoro, con l'esplicitazione di indicazioni e obiettivi da raggiungere quanto al numero di giovani da inserire nei percorsi di formazione e lavoro, alle modalità di contatto e presa in carico, all'integrazione dei dati raccolti con le piattaforme informatiche per le politiche attive di carattere nazionale e regionale, alla realizzazione di piattaforme di incrocio di domanda e offerta di lavoro, alla formazione e qualificazione del personale impiegato nell'attuazione del programma;
si segnali l'opportunità di integrare i compensi previsti nei percorsi della Garanzia per i giovani con una copertura contributiva, con risorse dedicate e nelle forme e modalità scelte dai Paesi membri, e di indicare strumenti e modalità per rafforzare le possibilità di stabilizzazione dei giovani al termine dei percorsi;
si segnali l'esigenza che il percorso di redazione della nuova Garanzia per i giovani veda il pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro riunite a livello europeo, sia sugli obiettivi del programma, sia sulle tutele necessarie per i giovani che fanno il loro ingresso nel mondo del lavoro spostandosi in un altro paese dell'Unione.