IV Commissione
Difesa
Difesa (IV)
Commissione IV (Difesa)
Comm. IV
Audizione del Comandante generale dell'Arma dei carabinieri, Gen. C. A. Giovanni Nistri, in ordine agli sviluppi dell'attività dell'Arma, anche con riferimento alle esigenze operative indotte dall'emergenza epidemiologica (Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione) ... 4
Sulla pubblicità dei lavori ... 5
5-04298 Ferrari: Sull'attuazione dell'articolo 55 del decreto-legge n. 124 del 2019 ... 5
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 6
5-04496 Giovanni Russo: Sulla situazione dell'arenile di Capo Miseno quale circolo ricreativo dei dipendenti della difesa ... 5
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 8
AUDIZIONI
Giovedì 8 ottobre 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO.
La seduta comincia alle 8.40.
Audizione del Comandante generale dell'Arma dei carabinieri, Gen. C. A. Giovanni Nistri, in ordine agli sviluppi dell'attività dell'Arma, anche con riferimento alle esigenze operative indotte dall'emergenza epidemiologica.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare e la diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.
Giovanni NISTRI, Comandante generale dell'Arma dei carabinieri, svolge la sua relazione.
Intervengono, quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Salvatore DEIDDA (FDI), Maria TRIPODI (FI), Alessandra ERMELLINO (MISTO), Giovanni Luca ARESTA (M5S), Alberto PAGANI (PD) e Roberto Paolo FERRARI (LEGA).
Giovanni NISTRI, Comandante generale dell'Arma dei carabinieri, risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori delucidazioni.
Gianluca RIZZO, presidente, ringrazia il Generale Nistri, tutti i presenti e dichiara conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 10.50.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
INTERROGAZIONI
Giovedì 8 ottobre 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.
La seduta comincia alle 10.50.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà garantita anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
5-04298 Ferrari: Sull'attuazione dell'articolo 55 del decreto-legge n. 124 del 2019.
Il Sottosegretario Giulio CALVISI risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 1).
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, che considera interlocutoria. Ricorda che l'atto di sindacato ispettivo nasce dalle sollecitazioni dei rappresentanti del mondo dell'industria della difesa ascoltati, nello scorso mese di giugno, dalla Commissione Difesa del Senato, che avevano evidenziato lacune nell'attuazione della nuova disciplina in materia di supporto tecnico-amministrativo per l'acquisizione di materiali d'armamento prodotti dall'industria nazionale. Prende, quindi, atto che il dicastero non ritiene necessario procedere ad un'attuazione delle disposizioni recate dall'articolo 537-ter del codice dell'ordinamento militare ed auspica che le iniziative nel frattempo intraprese per chiarire i dubbi interpretativi possano consentire di superare le difficoltà finora riscontrate.
5-04496 Giovanni Russo: Sulla situazione dell'arenile di Capo Miseno quale circolo ricreativo dei dipendenti della difesa.
Il Sottosegretario Giulio CALVISI risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 2).
Giovanni RUSSO (M5S) si dichiara soddisfatto per la risposta del Governo per la risposta che smentisce indiscrezioni sulla prevista soppressione del Circolo ricreativo dei dipendenti della difesa (CRDD) di Napoli ed auspica che i dipendenti civili della difesa possano continuare a fruire dei servizi resi dall'organismo sociale.
La seduta termina alle 11.10.
ALLEGATO 1
Interrogazione n. 5-04298 Ferrari: Sull'attuazione dell'articolo 55 del decreto-legge n. 124 del 2019.
TESTO DELLA RISPOSTA
L'articolo 537-ter del Codice dell'Ordinamento Militare, nella sua nuova formulazione, esplicita la possibilità, per il Dicastero, di svolgere, senza assunzione di garanzie di natura finanziaria, attività contrattuale e di supporto tecnico-amministrativo per l'acquisizione di materiali di armamento prodotti dall'industria nazionale. La nuova formulazione non tocca i pilastri su cui poggia l'attività «governo-governo» nel settore dei materiali di armamento: l'esistenza di accordi intergovernativi di cooperazione e di reciproca assistenza tecnico-militare e il rispetto della legge n. 185 del 1990 in materia di controllo delle esportazioni di materiali di armamento.
L'attuazione dell'articolo 537-ter, a livello di normativa secondaria, è stata assicurata per mezzo del regolamento adottato con il decreto del Presidente della Repubblica n. 104 del 2015. Le previsioni di tale regolamento, che individua nel Segretariato Generale della Difesa l'autorità competente allo svolgimento delle attività «governo-governo», sono pienamente compatibili e coerenti con la nuova formulazione del comma 1 della norma e, soprattutto, con la disciplina unionale e nazionale in materia di procurement militare.
Ciò di cui necessita la disposizione in esame, e che correttamente gli interroganti pongono in evidenza, è un'attività di sistematizzazione, standardizzazione e semplificazione di procedure, schemi e strumenti amministrativi da impiegare nello svolgimento delle attività contrattuali e di supporto tecnico-amministrativo di cui si tratta.
Alla luce delle citate considerazioni e nello spirito dell'impegno chiesto al Governo, lo scorso luglio, circa la garanzia di tempi rapidi per la piena operatività delle norme in materia di accordi «governo-governo» a tutela delle imprese nazionali – mi riferisco alla Risoluzione conclusiva sulla partecipazione italiana ai progetti della Difesa comune europea – il Dicastero si è fatto promotore della costituzione, in ambito interministeriale, di un gruppo di lavoro con i Dicasteri degli affari esteri e dell'economia e delle finanze con l'obiettivo di condividere procedure e prassi amministrative per l'attuazione della disposizione in oggetto.
In tale contesto, le soluzioni amministrative e organizzative individuate potranno, da subito, essere calate nella realtà della trattazione e della gestione di ipotesi concrete di svolgimento di attività «governo-governo» e potranno offrire elementi utili per la valutazione di impatto e di efficacia dell'intervento e, in una prospettiva di medio termine, per considerare l'eventuale esigenza di ulteriori iniziative di aggiornamento del complessivo quadro normativo di riferimento.
Tale approccio consentirà al Dicastero di assicurare, in continuità con quanto già garantito nel passato, il necessario supporto al comparto industriale della difesa e, quindi, un essenziale contributo alla ripresa economica del Paese e alla tutela dell'occupazione, in coerenza con l'obiettivo del sostegno alla dimensione internazionale dell'industria nazionale già affermato all'interno del DEF 2020 (Programma Nazionale di Riforma) e indicato tra le priorità delle linee guida per la definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Quanto sopra, nell'ottica, preminente per il Dicastero, di tutelare le necessità del comparto industriale della Difesa, di promuovere le eccellenze nazionali e, non ultimo, di rafforzare le cooperazioni con i Paesi acquirenti.
ALLEGATO 2
Interrogazione n. 5-04496 Giovanni Russo: Sulla situazione dell'arenile di Capo Miseno quale circolo ricreativo dei dipendenti della difesa.
TESTO DELLA RISPOSTA
A premessa della presente risposta rendo noto che non è prevista la soppressione del Circolo Ricreativo Dipendenti della Difesa (CRDD) di Napoli e non risultano, in itinere, variazioni dello stesso Organismo di Protezione Sociale.
Tanto chiarito, ricordo che gli interventi di protezione sociale sono esercitati dalla Difesa attraverso organismi all'uopo costituiti presso Enti e Distaccamenti della Forza armata, in rapporto alla presenza di personale in servizio o cessato dal servizio, nonché in altre località che, per peculiari caratteristiche ambientali, consentano di perseguire la prevista finalità.
A tal fine, è consentito al suddetto personale e ai familiari di utilizzare apprestamenti logistici, sportivi, culturali, ricreativi per il tempo libero, predisposti anche al di fuori delle strutture militari.
Nel caso in esame, le richiamate attività di protezione sociale sono assicurate, durante tutto l'anno, attraverso strutture e servizi resi disponibili agli aventi diritto dal Circolo Unificato Esercito di Napoli, di cui i dipendenti civili sono parte integrante e fruitori a pieno titolo.
A tal riguardo si segnala che tale ultimo Circolo non è transitato alle dipendenze del Centro Gestione Circoli, ma è rimasto nelle disponibilità del Comando Forze Operative Sud.
Per quanto riguarda, in particolare, il servizio di balneazione durante i mesi estivi, lo stesso è sempre assicurato presso le due Basi Esercito di Capo Miseno.
Al riguardo, va in questa sede sottolineato come i servizi di balneazione, ristorazione e bar, al fine di soddisfare tutte le esigenze degli aventi titolo, siano stati appaltati in concessione quadriennale (2019-2022) in favore della Ditta aggiudicataria a significare che, nel caso specifico, la Difesa sta beneficiando e continuerà a beneficiare, nei prossimi anni, di una valorizzazione delle proprie strutture.
Si sottolinea, inoltre, che, in base all'articolo 468 del decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010 (TUOM), alle attività degli organismi di protezione sociale «ha titolo a partecipare prioritariamente il personale militare e civile comunque dipendente dal Ministero della Difesa», significando che per la frequentazione dei due circoli in argomento, da parte del personale civile, non esistono limiti alla loro fruibilità.
In tale ottica, la policy della Forza armata è sempre stata quella di valorizzare gli organismi di Protezione sociale in quanto rivolti al benessere del personale.
Con riferimento, in ultimo, alla sostituzione da parte del Comando Forze Operative Sud delle targhe di individuazione dell'arenile in questione, si specifica che tale iniziativa è stata motivata unicamente dalla necessità di aggiornare le predette insegne secondo la rinnovata policy di «identità visiva» dell'Esercito.