XI Commissione
Lavoro pubblico e privato
Lavoro pubblico e privato (XI)
Commissione XI (Lavoro)
Comm. XI
Schema di relazione all'Assemblea sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund (Rilievi alla V Commissione) (Seguito esame e conclusione – Deliberazione di rilievi) ... 178
ALLEGATO (Rilievi deliberati dalla Commissione) ... 181
Audizioni nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1823 Serracchiani, recante modifica all'articolo 18 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, in materia di obbligo contributivo dei liberi professionisti appartenenti a categorie dotate di una propria cassa di previdenza.
Audizione di rappresentanti di Confprofessioni ... 180
Audizione di rappresentanti del Sindacato italiano degli ingegneri e architetti dipendenti-liberi professionisti (INAREDIS) ... 180
Audizione di rappresentanti dell'Associazione degli enti previdenziali privati (ADEPP) ... 180
DELIBERAZIONE DI RILIEVI
Martedì 29 settembre 2020. — Presidenza della presidente Debora SERRACCHIANI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Francesca Puglisi.
La seduta comincia alle 11.30.
Schema di relazione all'Assemblea sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund.
(Rilievi alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Deliberazione di rilievi).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di relazione in oggetto, rinviato nella seduta del 24 settembre 2020.
Debora SERRACCHIANI, presidente, ricorda che la Commissione prosegue l'esame dello schema di relazione sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund, predisposto dalla V Commissione (Bilancio) ai sensi dell'articolo 143, comma 1, del Regolamento, ai fini dell'espressione di rilievi alla medesima V Commissione, rinviato nella seduta di giovedì 24 settembre. Avverte che nella seduta odierna la Commissione procederà alla votazione della proposta di deliberazione del relatore. Pertanto, chiede al relatore, onorevole Viscomi, di illustrare la sua proposta, soffermandosi preliminarmente sui criteri in base ai quali ha proceduto nella stesura.
Antonio VISCOMI (PD), relatore, prima di procedere all'illustrazione della sua proposta, segnala che essa si articola lungo due direttrici: la prima, volta a suggerire alla Commissione Bilancio l'opportunità di introdurre nello schema di relazione modifiche testuali, puntualmente declinate; la seconda, volta a segnalare alla medesima Commissione alcune tematiche ritenute particolarmente degne di approfondimenti ulteriori, se già toccate dallo schema di relazione, o di essere trattate, perché nell'attuale schema non hanno trovato spazio.
Passa, quindi, a illustrare nel dettaglio la sua proposta (vedi allegato).
Renata POLVERINI (FI) preannuncia l'astensione del gruppo Forza Italia nella votazione sulla proposta del relatore, pur ringraziandolo per il suo sforzo di formulare una proposta il più possibile condivisa, in cui hanno trovato spazio anche i temi segnalati dal suo gruppo, in alcuni casi perfino in modo più approfondito di quanto proposto. Tuttavia, ritiene necessario sospendere il giudizio in attesa di verificare in che modo la Commissione Bilancio intenda utilizzare i contributi provenienti dalle altre Commissioni permanenti. Il suo gruppo, pertanto, esprimerà la sua posizione politica solo nel corso della discussione in Assemblea.
Ylenja LUCASELLI (FDI), preannunciando l'astensione del gruppo Fratelli d'Italia nella votazione sulla proposta del relatore, ritiene necessario sospendere il giudizio a fronte delle numerose questioni sul tappeto, su alcune delle quali, purtroppo, il Governo non ha manifestato disponibilità all'ascolto. Fa riferimento, in particolare, alla problematica relativa alle pensioni, sulle quali la Ministra Catalfo, nel corso della sua audizione, ha risposto in modo vago.
Virginio CAPARVI (LEGA), ringraziando il relatore Viscomi per il lavoro svolto, preannuncia l'astensione del gruppo Lega nella votazione sulla proposta di deliberazione di rilievi, anche se alcuni degli spunti in essa contenuti appaiono condivisibili, come, ad esempio, alla lettera b), il rafforzamento delle fondazioni ITS, che la Ministra dell'istruzione appare, al contrario, intenzionata a smantellare. È tuttavia innegabile che le priorità individuate sono tante e sarà necessaria, per questo, un'attenta e costante attività di verifica delle modalità di spesa delle risorse a disposizione di ogni singolo progetto.
Carla CANTONE (PD) preannuncia il voto favorevole del gruppo Partito Democratico sulla proposta del relatore, che ringrazia per il lavoro svolto, il quale tocca molti dei temi che la Commissione ha affrontato in questa legislatura. Coglie anche l'occasione per congratularsi con l'onorevole Viscomi per l'assunzione del ruolo di rappresentante del gruppo Partito Democratico in Commissione.
Niccolò INVIDIA (M5S), pur condividendo le osservazioni della collega Lucaselli, ritiene che la genericità del contenuto dello schema di relazione all'esame sia riconducibile alla natura stessa del documento. Ringrazia, quindi, il relatore per aver accolto gli spunti emersi dal dibattito, che interessano trasversalmente tutti i gruppi della Commissione, e preannuncia il voto favorevole del gruppo Movimento 5 Stelle sulla proposta di rilievi del relatore.
Flora FRATE (MISTO) preannuncia il suo voto favorevole sulla proposta di rilievi del relatore, che ringrazia per il lavoro di sintesi delle istanze emerse dal dibattito. Richiama, tuttavia, l'attenzione sulla necessità di adottare al più presto provvedimenti mirati di riforma, che preparino il terreno all'utilizzo ottimale delle risorse del Recovery Fund, dal momento che sono molte le criticità che immobilizzano il sistema economico italiano e che rischiano di vanificare gli sforzi di ammodernamento che il Paese è chiamato a compiere. A titolo di esempio, fa riferimento, in particolare, alle modalità di accesso ai fondi e alla disciplina per l'abilitazione e l'accesso alle professioni.
Claudio DURIGON (LEGA), a integrazione dell'intervento del collega Caparvi, esprime apprezzamento per il metodo di lavoro adottato dal relatore e auspica che il medesimo spirito collaborativo impronti, di qui in avanti, i rapporti tra la Commissione e la Ministra del lavoro e delle politiche sociali, che, fino a oggi, ha tenuto in scarso conto le istanze avanzate dalla Commissione medesima.
Camillo D'ALESSANDRO (IV) dà atto al relatore di aver saputo tenere nel debito conto tutti gli spunti forniti dai gruppi nel corso del dibattito e sottolinea l'importanza del momento storico attuale, in cui l'Italia ha la possibilità di accedere a ingenti risorse per il finanziamento di progetti la cui necessità non è più eludibile. Sottolinea che, al fine di contrastare gli effetti devastanti della pandemia, l'Unione europea ha, di fatto, accolto le proposte da sempre avanzate dall'Italia, nonostante il tentativo di qualche parte politica di intestarsi un simile risultato. Al contrario, è la vittoria di tutto il Paese, chiamato ora a non sprecare l'occasione di superare l'attuale fase di crisi e riprendere a crescere.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di deliberazione di rilievi del relatore (vedi allegato).
La seduta termina alle 12.05.
AUDIZIONI INFORMALI
Martedì 29 settembre 2020.
Audizioni nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1823 Serracchiani, recante modifica all'articolo 18 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, in materia di obbligo contributivo dei liberi professionisti appartenenti a categorie dotate di una propria cassa di previdenza.
Audizione di rappresentanti di Confprofessioni.
L'audizione informale è stata svolta dalle 12.10 alle 12.20.
Audizione di rappresentanti del Sindacato italiano degli ingegneri e architetti dipendenti-liberi professionisti (INAREDIS).
L'audizione informale è stata svolta dalle 12.25 alle 12.40.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione degli enti previdenziali privati (ADEPP).
L'audizione informale è stata svolta dalle 12.40 alle 12.50.
AUDIZIONI INFORMALI
Martedì 29 settembre 2020.
Audizione di rappresentanti della CONFSAL, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1423 Costanzo, recante disposizioni in materia di società cooperative, appalto, somministrazione di lavoro e distacco di lavoratori.
L'audizione informale è stata svolta dalle 12.55 alle 13.15.
ALLEGATO
Schema di relazione all'Assemblea sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund
RILIEVI DELIBERATI DALLA COMMISSIONE
La XI Commissione,
esaminato lo schema di relazione all'Assemblea sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund;
preso atto che la relazione, predisposta dalla Commissione Bilancio al termine di un'attività di carattere istruttorio, intende costituire un'utile base di lavoro per l'Assemblea ai fini della deliberazione di appositi atti di indirizzo al Governo;
considerato che tale relazione costituisce, altresì, il primo tassello di una più articolata partecipazione del Parlamento al processo decisionale che porterà, in primo luogo, alla presentazione da parte del Governo alla Commissione europea del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR) e, successivamente, alla sua attuazione, attraverso l'utilizzo delle risorse messe a disposizione dall'Unione europea attraverso lo strumento «Next Generation EU» (NGEU), associato al Quadro finanziario pluriennale 2021-2027;
condivise le linee guida proposte dal Governo, dalle quali emerge che il PNRR dell'Italia si baserà sul piano di rilancio predisposto dal Governo, costruito sull'individuazione delle sfide che il Paese intende affrontare e articolato in missioni, a loro volta suddivise in cluster (o insiemi) di progetti omogenei e in iniziative di riforma collegate a uno o più cluster di intervento;
osservato che il tema dell'occupazione e del mercato del lavoro riguarda trasversalmente le sei missioni del PNRR e che, in particolare, con la missione n. 5 (Equità sociale, di genere e territoriale), il Governo intende intensificare l'impegno a eliminare le disparità di genere nel mondo del lavoro e nella vita sociale, le disuguaglianze di reddito e ricchezza e le disparità a livello territoriale in termini di reddito, occupazione e livelli di scolarizzazione, evitando che tali disparità si aggravino in conseguenza della pandemia;
condivisa l'intenzione del Governo di centrare tali obiettivi attraverso un forte sostegno alla creazione di posti di lavoro e forme adeguate di tutela del reddito (anche attraverso l'introduzione del salario minimo legale), nonché misure di contrasto al lavoro sommerso e di maggior tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
preso atto che il Governo ritiene necessario inserire le politiche sociali e di sostegno della famiglia in un quadro organico e coerente per migliorare la coesione sociale, la solidarietà intergenerazionale e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;
apprezzata l'intenzione dell'Esecutivo, con riguardo, in particolare, alla parità di genere, di adottare un ampio ventaglio di misure per ridurre i divari e di riservare un'attenzione particolare all’empowerment femminile (in termini di formazione, occupabilità e autoimprenditorialità), anche con progetti volti a favorire il reinserimento nel mondo del lavoro di categorie fragili, nonché a incentivare le capacità imprenditoriali attraverso la costituzione di un Fondo per le micro e piccole imprese femminili;
considerato che, come emerso dall'attività conoscitiva condotta dalla Commissione Bilancio, preliminare rispetto all'elaborazione del PNRR è l'identificazione delle vulnerabilità principali del sistema economico italiano, allo scopo di individuare criteri di selezione degli interventi idonei a massimizzarne l'impatto sulla crescita, e considerato che le principali criticità individuate sono la bassa crescita e la debole dinamica della produttività, nonché lo scenario demografico sfavorevole;
rilevato che ai progetti di spesa finanziati dalle risorse europee dovranno accompagnarsi riforme capaci di impattare in maniera duratura sul sistema, garantendo, altresì, un sostanziale, progressivo e continuo riequilibrio dei conti pubblici, sulla base di un credibile piano di rientro per la sostenibilità della finanza pubblica nel medio-lungo periodo;
condivisa la proposta della Commissione Bilancio di prevedere la trasmissione periodica alle Camere da parte del Governo di una relazione sullo stato di attuazione del PNRR, su cui le Commissioni permanenti potrebbero esprimere le proprie valutazioni in ragione delle loro competenze, nonché quella di costituire, nell'ambito delle medesime Commissioni, appositi Comitati permanenti con il compito di procedere al monitoraggio della complessiva fase di attuazione del Piano;
considerati gli spunti ulteriori forniti alla Commissione dalla Ministra per la pubblica amministrazione, per quanto riguarda i progetti per il rilancio della pubblica amministrazione, con particolare riferimento alla promozione del suo capitale umano, e dalla Ministra del lavoro e delle politiche sociali, per quanto riguarda le problematiche inerenti il mercato del lavoro, il sostegno del reddito, la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, nonché l'inclusione dei soggetti più fragili;
valutato che il sistema produttivo e del lavoro sta affrontando, già da prima dell'emergenza epidemiologica, una profonda trasformazione organizzativa e produttiva che chiede di essere sempre più orientata nella prospettiva della transizione ecologica e digitale e che pertanto invoca un approccio innovativo e ambizioso che tenga conto anche di un necessario e pertinente ripensamento del senso stesso dell'agire economico in funzione del perseguimento del bene comune e della più attiva custodia della casa comune,
VALUTA FAVOREVOLMENTE LO SCHEMA DI RELAZIONE
e formula i seguenti rilievi:
a) al paragrafo 5.1, settimo capoverso, si valuti l'opportunità di aggiungere, in fine, le seguenti parole: «, tenendo conto dei possibili effetti perversi derivanti dall'apertura dei mercati sui livelli retributivi e reddituali, soprattutto delle categorie professionali più deboli, contrastando l'insorgere di eventuali fenomeni di dumping salariale.»;
b) al paragrafo 5.1, nono capoverso, si valuti l'opportunità di aggiungere, in fine, le seguenti parole: «; affiancare agli interventi di supporto al diritto allo studio anche specifiche misure finalizzate al miglioramento e alla diffusione degli strumenti digitali per la didattica e la ricerca, privilegiando la creazione di «depositi conoscitivi», materiali e digitali, di libero accesso, per lo sviluppo e la promozione della ricerca nonché per la diffusione e l'utilizzazione dei relativi risultati, al fine di sostenere l'innovazione dei sistemi produttivi; suggerire, allo scopo di diminuire l'elevato skill gap tra domanda e offerta di lavoro, l'opportunità di ripensare e sostenere in modo adeguato e coerente strumenti e metodi di incontro tra formazione scolastica ed esperienza di lavoro: corsi professionalizzanti, fondazioni ITS, raccordo tra imprese e università, orientamento alla formazione e al lavoro, prevedendo, in particolare, misure ad hoc per l'inserimento di giovani altamente qualificati nel sistema delle PMI, nonché promuovere, valorizzare e sostenere l'apprendistato, incentivandolo come canale privilegiato di accesso al lavoro;
c) al paragrafo 5.1, dodicesimo capoverso, si valuti l'opportunità di aggiungere, in fine, i seguenti periodi: «A tal fine, occorre orientare le risorse disponibili alla realizzazione completa ed efficace della riforma del sostegno economico alle famiglie con figli; la proposta di legge recentemente approvata in prima lettura dalla Camera razionalizza, semplifica e potenzia il sostegno alla natalità e alla genitorialità riconoscendo un assegno unico e universale per ogni figlio a carico; si tratta di una riforma strutturale e immediatamente realizzabile, con evidenti obiettivi di potenziamento della natalità, dei relativi servizi di educazione e protezione e quindi anche dell'occupazione, specie femminile; da questo specifico punto di vista, esiste, dunque una evidente correlazione tra politiche di riduzione del costo del lavoro e politiche di sostegno alla genitorialità che impongono di procedere con eguale passo alla implementazione delle relative riforme; appare opportuno valorizzare inoltre, ai medesimi fini, il lavoro smart e flessibile come strumento utile ad assicurare un migliore work-life balance in forme tali e a condizione di non determinare situazioni avverse di marginalizzazione di genere»;
d) al paragrafo 5.1, tredicesimo capoverso, si valuti l'opportunità di espungere il riferimento all'allungamento della vita lavorativa in quanto appare suscettibile di suggerire l'esistenza di scelte politiche e di soluzioni tecniche allo stato non definite;
e) al paragrafo 5.1, ventiduesimo capoverso, si valuti l'opportunità di aggiungere, in fine, i seguenti periodi: «Nella stessa prospettiva, dovranno essere definite specifiche forme e modalità di sostegno e promozione delle attività imprenditoriali avviate sotto forma di start-up, spin-off e PMI creative e innovative, assicurando anche il necessario adeguamento del sistema normativo, in particolare lavoristico e fiscale, al fine di adeguarlo flessibilmente alle specificità organizzative degli ecosistemi interessati, anche mediante modalità sperimentali controllate sul modello noto della «sandbox»; in egual modo, occorre meglio focalizzare le opportunità che il Terzo Settore può valorizzare, trasformandole in buona occupazione, specie su base locale, femminile e giovanile, per mezzo di un uso adeguato e pertinente degli incentivi per rendere economicamente sostenibili opportunità che diversamente non sarebbe possibile cogliere»;
f) al paragrafo 5.1, ultimo capoverso, secondo periodo, si valuti l'opportunità di sopprimere la parola: «ordinarie,» e aggiungere, in fine, il seguente periodo: «A tal fine appare necessario promuovere e sostenere interventi e misure specifiche, anche di carattere normativo, in grado di agevolare il radicamento e la diffusione, nelle pubbliche amministrazioni, di modalità organizzative e gestionali nonché di una cultura professionale orientate alla logica del processo produttivo per obiettivi, condizione imprescindibile per il radicamento delle esperienze di lavoro agile»;
g) specifica attenzione dovrebbe essere dedicata ai mercati del lavoro, al fine di intervenire su alcuni dei più significativi e radicati fattori di rigidità che impediscono, o comunque, non sostengono i necessari processi di progressivo ampliamento della partecipazione della forza lavoro al sistema produttivo e l'aumento del tasso di occupazione. Al riguardo si evidenzia la necessità di considerare almeno:
1. l'esigenza di portare a compimento il processo, anche legislativo, di significativa riduzione del costo del lavoro, assicurando una ragionevole distribuzione tra impresa e lavoro della quota di risorse così definita;
2. il rafforzamento delle competenze professionali – trasversali e specifiche – delle persone che lavorano, al fine di sostenere i processi di innovazione organizzativa, di processo e di prodotto;
3. la promozione degli strumenti deputati a rafforzare la partecipazione femminile al mercato del lavoro, anche per via di un rafforzamento delle relative capacità, risorse, potenzialità, e di un più deciso sostegno alla diffusione degli strumenti di conciliazione tra vita e lavoro;
4. lo sviluppo di adeguate politiche attive del lavoro e il rafforzamento degli strumenti di attivazione, anche assicurando un diverso modello organizzativo delle strutture interessate, superando i tradizionali approcci «doganali», riqualificando il sistema di intervento finanziario per sostenere e promuovere la ricerca di nuova occupazione, valorizzando strumenti idonei ad assicurare l'implementazione delle capacità individuali nel mercato del lavoro; in questa prospettiva appare opportuno valutare la possibilità d'introdurre strumenti equivalenti a una «dote di cittadinanza» per facilitare l'emancipazione giovanile, in guisa tale che ogni cittadino, al compimento della maggiore età, possa ricevere un emolumento da investire in corsi di formazione, avvio di una azienda o acquisto della prima casa;
5. la necessità di recuperare a una dimensione professionale o scolastica la platea sempre più estesa dei NEET, anche mediante una ridefinizione mirata e ponderata del programma «Garanzia Giovani» e mediante una valorizzazione significativa della funzione di accompagnamento, assicurata dalla presenza di professionisti esperti, e l'accesso all'imprenditorialità sostenuto con fondi dedicati;
6. l'opportunità di agevolare l'ingresso nel mondo del lavoro anche mediante l'introduzione di schemi flessibili di pensionamento, privilegiando la funzione formativa «on the job» che può essere svolta dal lavoratore pensionando nel periodo precedente l'uscita dal mercato del lavoro;
7. il superamento delle asimmetrie tra i sistemi giuridico-istituzionali consolidati, di origine legale o contrattuale, e i dinamismi organizzativi degli ecosistemi imprenditoriali, al fine di valorizzare la funzione del contratto di lavoro come strumento di integrazione della prestazione di lavoro nell'organizzazione di lavoro, secondo l'ordine delle relative specificità e ferma restando la prospettiva costituzionale fondamentale della tutela della dignità della persona che lavora;
8. l'integrazione tra scuola e lavoro, non solo nella prospettiva della formazione tecnica e tecnologica, ma anche considerando quella del lavorare come esperienza umana fondamentale nella fase di consolidamento della personalità individuale e della relativa dimensione relazionale;
9. l'esigenza, ormai non più differibile, di realizzare un grande piano strategico nazionale per implementare i livelli di sicurezza sul lavoro, a tutela della dignità dei lavoratori e per incrementare i livelli di qualità della organizzazione aziendale come fattore essenziale per vincere la sfida competitiva, cogliendo le opportunità offerte dalla diffusione delle nuove tecnologie per quanto concerne la prevenzione, la formazione e il controllo;
10. l'inderogabile e urgente necessità di realizzare un grande piano strategico nazionale per contrastare i fenomeni di lavoro sommerso e irregolare e, più in generale, «undeclared», che rappresentano un fattore lesivo della dignità dei lavoratori ma anche una distorsione del mercato per via della concorrenza sleale tra imprese, valorizzando a tal fine l'interoperabilità delle banche dati delle pubbliche amministrazioni nonché la sperimentazione di sistemi avanzati per il monitoraggio e il controllo dello svolgimento delle prestazioni lavorative;
11. l'urgenza di prendere in adeguata considerazione l'esistenza di una rilevante questione salariale sotto il duplice aspetto della definizione di forme e modalità di tutela salariale minima e della considerazione dell'incidenza del livello salariale, mediamente considerato, sulla stessa capacità di consumo/risparmio delle persone che lavorano;
12. la promozione di forme di partecipazione dei lavoratori alla organizzazione e alla gestione dell'impresa, anche mediante una significativa valorizzazione dell'articolo 46 della Costituzione, nonché mediante la rafforzata valorizzazione, anche fiscale e contributiva, della contrattazione di produttività nell'ambito di una riconosciuta valorizzazione della autonomia delle parti sociali; l'attuazione dell'articolo 46, in un più ampio contesto di partecipazione organizzativa e gestionale, e la valorizzazione della contrattazione di produttività potrebbero conseguire l'obiettivo di migliorare la performance del sistema produttivo, di rafforzare la sinergia tra datori di lavoro e dipendenti e di valorizzare economicamente e socialmente il lavoro di questi ultimi; si potrebbe realizzare un incentivo strutturale permanente per una maggiore efficienza e produttività del lavoro, delle imprese e del sistema produttivo in generale, che favorirebbe anche effetti moltiplicativi a livello di investimenti e di consumi, ipotizzando un conseguente maggior potere d'acquisto dei lavoratori; in questa prospettiva si valuti l'opportunità d promuovere gli strumenti finalizzati a consentire operazioni di subentro in situazioni di crisi aziendale (worker buyout);
13. la definizione di un contesto ordinamentale idoneo ad agevolare l'introduzione incentivata di nuovi modelli organizzativi in ambienti produttivi ad alta intensità di innovazione tecnologica, nella prospettiva di un adeguato equilibrio tra interessi dell'impresa e diritti fondamentali della persona che lavora;
14. la necessità di sostenere in modo consistente investimenti nelle tecnologie più avanzate, al fine di facilitare il lavoro in modalità smart e di perseguire l'obiettivo del lavoro flessibile e della riduzione dell'orario di lavoro;
15. la riconsiderazione degli effetti derivanti sul piano delle tutele dalla consolidata configurazione dicotomica delle tipologie contrattuali autonomia/subordinazione, geneticamente connessa a mercati del lavoro e sistemi organizzativi che coesistono con modelli innovativi e diversificati di organizzazione del lavoro, di riarticolazione del processo produttivo, di valorizzazione delle scelte individuali;
h) specifica attenzione dovrebbe essere dedicata al lavoro nelle pubbliche amministrazioni, al fine di intervenire su alcuni dei più significativi e radicati fattori di rigidità che impediscono, o comunque sono tali da non sostenere, i necessari processi di progressivo adeguamento delle modalità organizzative e gestionali alle esigenze proprie di una amministrazione snella e customer friendly, assicurando al riguardo almeno una più chiara definizione del contesto giuridico-istituzionale che disciplina il lavoro pubblico, tenendo conto delle diversificate specificità della galassia delle pubbliche amministrazioni, valorizzando le prerogative gestionali e organizzative della dirigenza pubblica e la relativa responsabilità, privilegiando l'innovazione tecnologica, la digitalizzazione dei processi produttivi, il radicamento di una logica organizzativa per obiettivi piuttosto che una ripartizione del lavoro per mansioni, la definizione di un più preciso quadro regolativo per lo svolgimento di attività a distanza, una semplificazione e una ridefinizione delle procedure di accesso, tenendo conto delle comprovate competenze degli interessati da valutare anche on the job, un progetto straordinario di formazione per il personale al fine di assicurare un ambiente idoneo alle innovazioni organizzative e tecnologiche, da sostenere con adeguate risorse aggiuntive;
i) specifica attenzione dovrebbe essere altresì dedicata ai sistemi di protezione sociale, in particolare a quelli connessi alla perdita del posto di lavoro e a ristrutturazioni aziendali o a situazioni di crisi, valorizzando la più stretta correlazione tra politiche di attivazione efficaci e credibili politiche di ricollocazione, anche al fine di evitare la creazione di bacini occupazionali a basso valore aggiunto e allocati in condizioni di precarietà professionale e, quindi, esistenziale; sistemi di attivazione di tal genere, a prescindere dalla natura giuridica degli operatori e sostenuti con adeguati investimenti, costituiscono, altresì, un utile strumento per contrastare situazione di povertà, tenendo conto delle relative caratteristiche multifattoriali, e possono ragionevolmente contribuire a incrementare i livelli di efficacia degli schemi di contrasto alla povertà individuale e familiare, quali il reddito di cittadinanza, per il quale appare ragionevole ipotizzare una più stringente definizione dei rapporti tra fruizione del sostegno economico e percorsi di attivazione professionale; inoltre, ai fini della costruzione di un adeguato sistema di protezione sociale, appare ormai necessario riconsiderare in una diversa prospettiva universalistica la tradizionale e perdurante frammentazione dei regimi di tutela (non solo tra lavoratori autonomi e subordinati, ma anche tra settori, categorie, filiere), che ha mostrato tutti i suoi limiti proprio nella attuale emergenza epidemiologica, soprattutto in riferimento a una vasta platea di giovani professionals, per i quali lo svolgimento di attività di lavoro con modalità riconducibili alla tradizionale sfera di autonomia professionale non riduce il bisogno di protezione sociale e, anzi, sembra ricondurlo nella sfera tipica del lavoratore subordinato;
l) specifica attenzione dovrebbe essere dedicata, inoltre, al sistema pensionistico, al fine di assicurare, nella prospettiva delineata dall'articolo 38 della Costituzione, un più elevato equilibrio tra tutti gli interessi coinvolti, sia di carattere economico-finanziario generale sia di carattere esistenziale e personale; in questa prospettiva si richiama l'attenzione sulla necessità di uno specifico focus sulla ragionevole individuazione dell'età pensionabile e sulle condizioni che consentono l'accesso alle prestazioni previdenziali, tenendo conto della sostanziale distinzione tra regime misto (in via di progressivo superamento nei prossimi tre lustri) e il sistema integralmente contributivo, in una prospettiva che tenga conto delle specificità di genere (anche per quanto riguarda l'eventuale specifico riconoscimento del ruolo genitoriale), del carattere usurante di specifiche attività, del ritardato ingresso nel mondo del lavoro, delle diverse opzioni individuali in ordine alla durata del periodo di vita lavorativa attiva; è necessario inoltre prendere in carico la questione dell'adeguamento delle pensioni al costo della vita, tenuto conto del valore medio non elevato delle pensioni nel nostro Paese e della peculiare situazione di criticità, in particolare sanitaria, vissuta dalle persone in età avanzata e prive di altre fonti di reddito;
m) al paragrafo 5.2, ultimo capoverso, si valuti l'opportunità di aggiungere, in fine, le seguenti parole: «, sostenendo l'attività e il radicamento di hub per l'innovazione, anche a carattere inter-regionale, in grado di integrare esperienze pubbliche e private, professionali e accademiche e di promuovere l'introduzione e la diffusione di modelli organizzativi e gestionali orientati all'innovazione digitale e alla semplificazione procedurale nonché il radicamento di una cultura del servizio orientata al raggiungimento degli obiettivi di lavoro e alla valorizzazione delle competenze professionali»;
n) al paragrafo 5.3, tredicesimo capoverso, si valuti l'opportunità di introdurre, ferma restando l'esigenza di garantire tempi certi e celeri nella spesa, un rinvio alla necessità di assicurare una governance in grado di tener conto del ruolo delle autonomie locali, valorizzando il ruolo di coordinamento dei livelli amministrativi intermedi e delle comunità di ambito sub regionale e la concreta partecipazione deliberativa dei corpi intermedi;
o) al paragrafo 5.5, ultimo capoverso, si valuti l'opportunità di fare riferimento all'esigenza di promuovere e premiare scelte cooperative di affiancamento e di sostegno per gli enti locali di più ridotte dimensioni, suggerendo e sostenendo, in modo significativo e costante nel tempo, accorpamenti organizzativi e fusioni di enti locali.