III Commissione
Affari esteri e comunitari
Affari esteri e comunitari (III)
Commissione III (Affari esteri)
Comm. III
Sulle devastanti esplosioni avvenute il 4 agosto presso il porto di Beirut ... 7
Ratifica ed esecuzione del Protocollo di adesione dell'Accordo commerciale tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Colombia e il Perù, dall'altra, per tener conto dell'adesione dell'Ecuador, con Allegati, fatto a Bruxelles l'11 novembre 2016. C. 2091 Governo (Seguito esame e conclusione) ... 7
Ratifica ed esecuzione dell'accordo quadro tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'Australia, dall'altra, fatto a Manila il 7 agosto 2017. C. 2121 Governo, approvato dal Senato (Seguito esame e conclusione) ... 8
Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica gabonese per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo, fatta a Libreville il 28 giugno 1999. C. 2333 Governo, approvato dal Senato (Seguito esame e conclusione) ... 9
Ratifica ed esecuzione della Convenzione di Minamata sul mercurio, con Allegati, fatta a Kumamoto il 10 ottobre 2013. C. 2373 Governo, approvato dal Senato (Seguito esame e conclusione) ... 9
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Mongolia sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 3 maggio 2016. C. 2521 Governo, approvato dal Senato (Seguito esame e conclusione) ... 9
Sulla pubblicità dei lavori ... 10
7-00288 Siragusa: Sugli strumenti informatici a supporto dei connazionali all'estero.
7-00455 Siragusa: Sugli strumenti informatici a supporto dei connazionali all'estero.
7-00461 Grande: Sugli strumenti informatici a supporto dei connazionali all'estero.
7-00481 Zoffili: Sugli strumenti informatici a supporto dei connazionali all'estero.
7-00484 Fitzgerald Nissoli: Sugli strumenti informatici a supporto dei connazionali all'estero.
7-00485 Schirò: Sugli strumenti informatici a supporto dei connazionali all'estero (Seguito discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00081) ... 10
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 14
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:
5-04501 Lupi: Sulla ristrutturazione del debito dell'Argentina ... 11
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 17
5-04502 Quartapelle Procopio: Sul ricongiungimento di coppie binazionali durante la pandemia da Covid-19 ... 11
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 19
5-04503 Picchi: Sul respingimento di militari italiani atterrati a Misurata lo scorso 30 luglio ... 12
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 20
5-04390 Quartapelle Procopio: Sulle condizioni di detenzione di una attivista iraniana per i diritti umani ... 12
ALLEGATO 5 (Testo della risposta) ... 21
Sui lavori della Commissione ... 12
Audizione della Viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni, sui recenti sviluppi della situazione in Libia, con riferimento anche ai fatti occorsi il 28 luglio 2020 (Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento e conclusione) ... 13
SEDE REFERENTE
Mercoledì 5 agosto 2020. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni.
La seduta comincia alle 14.10.
Sulle devastanti esplosioni avvenute il 4 agosto presso il porto di Beirut.
Piero FASSINO, presidente, a nome di tutta la Commissione e suo personale, esprime il più profondo cordoglio alle Autorità libanesi, all'Ambasciatore della Repubblica del Libano in Italia, Mira Daher, e alle famiglie delle numerose vittime delle gravissime esplosioni verificatesi nel pomeriggio di ieri nel porto di Beirut. Esprime la vicinanza di tutta la Commissione alle migliaia di feriti e alle persone gravemente intossicate dalle tossine sprigionatesi a seguito dell'esplosione. In particolare formula auguri di pronta guarigione al militare italiano Roberto Caldarulo, appartenente al contingente internazionale UNIFIL, rimasto ferito durante l'evento.
La Commissione osserva un minuto di silenzio in memoria delle vittime della tragedia verificatasi ieri a Beirut.
Ratifica ed esecuzione del Protocollo di adesione dell'Accordo commerciale tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Colombia e il Perù, dall'altra, per tener conto dell'adesione dell'Ecuador, con Allegati, fatto a Bruxelles l'11 novembre 2016.
C. 2091 Governo.
(Seguito esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 5 febbraio scorso.
Piero FASSINO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Bilancio, Finanze, Cultura, Attività produttive, Agricoltura e Politiche dell'Unione europea, mentre le Commissioni Ambiente, Trasporti e Affari sociali non si sono espresse.
Alberto RIBOLLA (LEGA) preannuncia l'astensione del Gruppo Lega, sottolineando che, come rilevato dal collega Golinelli nel corso dell'esame in sede consultiva presso la Commissione Agricoltura, l'Accordo richiede approfondimenti e presenta numerose criticità sotto il profilo del commercio dei prodotti agricoli.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice, deputata Suriano, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Piero FASSINO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
Ratifica ed esecuzione dell'accordo quadro tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'Australia, dall'altra, fatto a Manila il 7 agosto 2017.
C. 2121 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 giugno scorso.
Piero FASSINO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Difesa, Bilancio, Finanze, Cultura, Attività produttive, Agricoltura, Politiche dell'Unione europea e della Commissione per le questioni regionali, mentre le Commissioni Ambiente, Trasporti, Lavoro e Affari sociali non hanno espresso il prescritto parere.
La viceministra Marina SERENI ricorda che l'Accordo in esame delinea le basi per un partenariato rafforzato di grande valore per entrambe le Parti, unite da un forte legame politico, economico e culturale. Sottolinea che l'Italia condivide, infatti, con l'Australia l'interesse e la responsabilità verso le grandi sfide globali del nostro tempo, quali ad esempio la promozione dello sviluppo sostenibile e la mitigazione dei cambiamenti climatici.
Fondandosi su una cooperazione solida e duratura, l'Accordo permetterà di promuovere e rafforzare ulteriormente le relazioni tra l'Unione europea ed i suoi Stati membri e l'Australia in molteplici settori di interesse comune, dalla politica estera e di sicurezza al commercio internazionale, dalla ricerca e l'innovazione alla protezione dell'ambiente e al cambiamento climatico, dall'energia all'educazione.
Rileva che l'Accordo offrirà un'importante opportunità di confronto e discussione con un partner che condivide con noi i principi di democrazia e libertà e con il quale si potrà lavorare alla ricerca di soluzioni condivise, ambiziose e innovative in risposta alle sfide globali e regionali.
Con specifico riferimento al commercio, segnala positivamente la previsione nell'Accordo di ampie forme di cooperazione in campo agricolo, commerciale e nei settori della proprietà intellettuale e degli appalti pubblici.
Osserva che da parte italiana si è sempre sottolineata l'importanza di queste tematiche, su cui si deve continuare a lavorare al fine di garantire un'effettiva convergenza fra le politiche australiane e quelle dell'UE e dei suoi Stati membri, anche in materia di barriere non tariffarie.
In conclusione, evidenzia che l'entrata in vigore di questo Accordo – nelle more del negoziato in essere per un accordo di libero scambio UE-Australia – potrà rafforzare il comune impegno per meglio tutelare l'accesso ai mercati dei servizi e degli appalti pubblici, aumentando al contempo la protezione dei nostri prodotti ad indicazione geografica e la tutela della proprietà intellettuale.
Paolo FORMENTINI (LEGA), preannunciando il convinto voto favorevole del proprio Gruppo, evidenzia che l'Accordo in esame muove nella direzione da sempre auspicata dalla Lega: esso si inquadra, cioè, nella risposta che l'Occidente deve dare all'aggressione cinese al nostro sistema di valori, in linea con l'orientamento dell'Amministrazione Trump di consolidamento dei rapporti con quelle democrazia – Corea del Sud, India e, appunto, Australia – che costituiscono una sorta di cordone sanitario contro la minaccia rappresentata da Pechino.
Laura BOLDRINI (PD) chiede chiarimenti alla rappresentante del Governo circa il campo di applicazione dell'Accordo in esame al settore degli appalti pubblici.
La viceministra Marina SERENI precisa che l'accordo si applica anche agli appalti pubblici, oltre che ai servizi, sulla base del principio di reciprocità.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera, all'unanimità, di conferire il mandato al relatore, deputato Olgiati, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Piero FASSINO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica gabonese per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo, fatta a Libreville il 28 giugno 1999.
C. 2333 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 5 febbraio scorso.
Piero FASSINO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Bilancio, Finanze e Politiche dell'Unione europea.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera, all'unanimità, di conferire il mandato al relatore, deputato Migliore, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Piero FASSINO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
Ratifica ed esecuzione della Convenzione di Minamata sul mercurio, con Allegati, fatta a Kumamoto il 10 ottobre 2013.
C. 2373 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 giugno scorso.
Piero FASSINO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Bilancio e Attività produttive, mentre la Commissione Ambiente non ha espresso il prescritto parere ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera, all'unanimità, di conferire il mandato al relatore, deputato Romaniello, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Piero FASSINO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Mongolia sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 3 maggio 2016.
C. 2521 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 giugno scorso.
Piero FASSINO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Difesa, Bilancio e Attività produttive.
Paolo FORMENTINI (LEGA), preannunciando il voto favorevole del Gruppo Lega, segnala a quei colleghi che nelle ultime settimane, in varie sedi, si sono dichiarati sostenitori dell'anti-militarismo, che l'Accordo in esame prevede anche l’export di armamenti, essendo fortemente incentrato sul sostegno del nostro sistema produttivo.
Laura BOLDRINI (PD), rivolgendosi al collega Formentini, evidenzia che sul tema degli armamenti non si tratta di esprimere posizioni ideologiche ma di attenersi al dettato della legge n. 185 del 1990, che rappresenta uno strumento di civiltà in un settore delicato e che vieta all'Italia di esportare armamenti ai Paesi coinvolti, direttamente o indirettamente, in conflitti.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera, all'unanimità, di conferire il mandato al relatore, deputato Andrea Romano, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.
Piero FASSINO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.
La seduta termina alle 14.25.
RISOLUZIONI
Mercoledì 5 agosto 2020. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni.
La seduta comincia alle 14.25.
Sulla pubblicità dei lavori.
Piero FASSINO, presidente, avverte che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
7-00288 Siragusa: Sugli strumenti informatici a supporto dei connazionali all'estero.
7-00455 Siragusa: Sugli strumenti informatici a supporto dei connazionali all'estero.
7-00461 Grande: Sugli strumenti informatici a supporto dei connazionali all'estero.
7-00481 Zoffili: Sugli strumenti informatici a supporto dei connazionali all'estero.
7-00484 Fitzgerald Nissoli: Sugli strumenti informatici a supporto dei connazionali all'estero.
7-00485 Schirò: Sugli strumenti informatici a supporto dei connazionali all'estero.
(Seguito discussione congiunta e conclusione. – Approvazione della risoluzione n. 8-00081).
La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 15 luglio scorso.
Piero FASSINO, presidente, ricorda che nella seduta del 15 luglio scorso l'onorevole Grande ha preannunciato la presentazione di una proposta di testo unificato delle sei risoluzioni in titolo.
Elisa SIRAGUSA (M5S), d'intesa con la collega Grande e con gli altri firmatari delle risoluzioni in titolo, presenta una proposta di testo unificato degli atti di indirizzo, di cui illustra i contenuti, con particolare riferimento al dispositivo (vedi allegato 1). Evidenziando che le premesse del testo recepiscono anche la mozione a prima firma Zoffili n. 1-00239, approvata all'unanimità dall'Aula nella seduta del 5 febbraio scorso, sottolinea che l'obiettivo è quello di pervenire ad un punto di riferimento per tutti i connazionali all'estero.
La viceministra Marina SERENI esprime parere favorevole sulla proposta di testo unificato delle risoluzioni, presentata dall'onorevole Siragusa.
La Commissione approva, all'unanimità, la proposta di testo unificato delle risoluzioni in titolo, che assume il n. 8-00081.
La seduta termina alle 14.30.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Mercoledì 5 agosto 2020. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni.
La seduta comincia alle 14.30.
Piero FASSINO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv e il canale satellitare della Camera dei deputati.
5-04501 Lupi: Sulla ristrutturazione del debito dell'Argentina.
Eugenio SANGREGORIO (M-NI-USEI-C !-AC), in qualità di cofirmatario dell'interrogazione in titolo, la illustra, sottolineando i radicati rapporti culturali, economici e di amicizia che legano il nostro Paese all'Argentina. Evidenzia, altresì, che nonostante la profonda crisi economica che attraversa il Paese latino-americano, le piccole e medie imprese italiane possono guardare ancora all'Argentina come un partner privilegiato per le proprie attività e questo assunto dovrebbe spingere ulteriormente il Governo ad adoperarsi a sostegno della trattativa per la ristrutturazione del debito contratto dall'Argentina.
La viceministra Marina SERENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Maurizio LUPI (M-NI-USEI-C !-AC), intervenendo in sede di replica, si dichiara soddisfatto della risposta del Governo, sottolineando l'esigenza che Parlamento e Governo siano uniti al fianco dell'Argentina. Segnala, infatti, che autorevoli fonti di stampa in data odierna hanno pubblicato notizie incoraggianti sulla trattativa tra lo Stato argentino ed i privati sulla ristrutturazione del debito. Tali informazioni dovrebbero incoraggiare l'Esecutivo a promuovere ogni forma di supporto al nostro partner latino-americano, non solo in ragione della numerosa comunità di connazionali e oriundi ivi residente – circa venti milioni di persone – ma anche perché l'Argentina è un Paese chiave del Sudamerica e deve al più presto riprendersi dall'attuale, profonda recessione che, aggravata dalla pandemia da COVID-19, potrebbe far crollare il PIL nel 2020 di circa dieci punti percentuali, con un'inflazione che potrebbe volare al 50 per cento. Si tratta di una situazione che la Comunità internazionale deve sostenere e che corrisponde ad un interesse primario per l'Occidente e per il nostro Paese. Esprime, infine, apprezzamento per il ruolo svolto dalla nostra Ambasciata a Buenos Aires, auspicando che l'Italia continui, in sede di Fondo monetario internazionale, ad adoperarsi per una rapida e duratura soluzione del problema della ristrutturazione del debito.
5-04502 Quartapelle Procopio: Sul ricongiungimento di coppie binazionali durante la pandemia da Covid-19.
Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) illustra l'interrogazione in titolo.
La viceministra Marina SERENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), intervenendo in sede di replica, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo, che ribadisce i termini della disciplina vigente in materia. Invita, tuttavia, l'Esecutivo ad elaborare nuove disposizioni per consentire sia alle coppie binazionali sia ai connazionali residenti nei tredici Paesi che sono tuttora soggetti a restrizioni dei viaggi, di poter finalmente rientrare in Italia e ricongiungersi alle proprie famiglie, sia pure nel rispetto degli obblighi previsti dall'emergenza sanitaria, e dunque sottoponendosi all'isolamento fiduciario. A sua avviso, il pur condivisibile approccio di cautela per fronteggiare la pandemia non deve infatti inficiare i progetti di vita di chi ha legami stabiliti in altri Paesi.
5-04503 Picchi: Sul respingimento di militari italiani atterrati a Misurata lo scorso 30 luglio.
Guglielmo PICCHI (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo.
La viceministra Marina SERENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).
Guglielmo PICCHI (LEGA), intervenendo in sede di replica, prende atto della risposta del Governo, evidentemente elaborata dalle Amministrazioni degli interni e degli affari esteri, che evidenzia una palese mancanza di rispetto da parte delle autorità libiche nei confronti dell'Italia. Ciò è tanto più inaccettabile in quanto il nostro Paese è stato costantemente al fianco del Governo di accordo nazionale di Al Serraj, con cui ha siglato un Memorandum of Understanding, ed è presente addirittura con un ospedale a Misurata e con importanti iniziative a sostegno della popolazione civile: evidentemente, gli sforzi profusi non sono sufficienti ad assicurare al nostro Paese la necessaria credibilità, certamente fiaccata dal protagonismo di altri attori ed ulteriormente indebolita dall'insipienza di certi rappresentanti del Governo che commettono errori marchiani sui social.
Piero FASSINO, presidente, dichiaro concluso lo svolgimento delle interrogazioni in titolo.
La seduta termina alle 14.55.
INTERROGAZIONI
Mercoledì 5 agosto 2020. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni.
La seduta comincia alle 14.55.
Piero FASSINO, presidente, avverte che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
5-04390 Quartapelle Procopio: Sulle condizioni di detenzione di una attivista iraniana per i diritti umani.
La viceministra Marina SERENI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).
Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), intervenendo in sede di replica, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo, evidenziando l'impegno personale della viceministra Sereni nella vicenda. Ricorda, altresì, che l'epidemia da COVID-19 sta colpendo in maniera particolarmente dura l'Iran, peggiorando ulteriormente le già difficili condizioni dei detenuti: in tal senso, esprimendo un plauso per le iniziative assunte dall'Ambasciata italiana a Teheran, auspica che possano proseguire ed intensificarsi le azioni di pressione sulle autorità iraniane volte a migliorare le condizioni di detenzione di Narges Mohammadi.
Sui lavori della Commissione.
Laura BOLDRINI (PD) sottolinea la necessità, dopo la pausa d'arresto derivante dal lockdown, di rilanciare le attività della Commissione, focalizzando l'attenzione sui grandi temi di politica estera, in particolare nelle aree strategicamente più importanti per il nostro Paese. A titolo di esempio, cita il Corno d'Africa, ed in particolare la situazione dell'Eritrea che, nonostante la firma dell'accordo di pace con l'Etiopia, continua ad essere funestata da una brutale dittatura. Ritiene che la Commissione dovrebbe dare maggiore impulso alla propria funzione di controllo e indirizzo in politica estera, portando a compimento le attività conoscitive in corso ed individuando nuovi ambiti di approfondimento.
Piero FASSINO, presidente, ringraziando la collega Boldrini per la sollecitazione, ricorda che, come convenuto dall'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, riunitosi ieri, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva sarà presentata una proposta di programmazione delle attività della Commissione secondo grandi aree tematiche. In quella sede sarà possibile discutere collegialmente le linee di indirizzo della Commissione.
Simona SURIANO (M5S), associandosi alle considerazioni della collega Boldrini, evidenzia la necessità di assicurare adeguata attenzione alla profonda crisi politica ed economica che sta colpendo il Libano, al di là alla giusta preoccupazione per i gravissimi accadimenti di ieri.
La seduta termina alle 15.10.
AUDIZIONI
Mercoledì 5 agosto 2020. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni.
La seduta comincia alle 18.05.
Audizione della Viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni, sui recenti sviluppi della situazione in Libia, con riferimento anche ai fatti occorsi il 28 luglio 2020.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento e conclusione).
Piero FASSINO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione.
La viceministra Marina SERENI svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.
Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni Paolo FORMENTINI (LEGA), Erasmo PALAZZOTTO (LEU), Laura BOLDRINI (PD), Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), Pino CABRAS (M5S), Paolo FORMENTINI (LEGA), a più riprese, e Piero FASSINO, presidente.
La viceministra Marina SERENI risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.
Piero FASSINO, presidente, dichiara conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 19.25.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
ALLEGATO 1
Risoluzioni nn. Siragusa 7-00288 e 7-00455, Grande 7-00461, Zoffili 7-00481, Fitzgerald Nissoli 7-00484 e Schirò 7-00485: Sugli strumenti informatici a supporto dei connazionali all'estero.
TESTO UNIFICATO DELLE RISOLUZIONI APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La III Commissione,
premesso che:
il dilagare della pandemia da Covid-19 a livello mondiale ha causato uno straordinario afflusso di richieste di rimpatrio da parte di connazionali all'estero, pervenute alla rete diplomatico-consolare e gestite con il coordinamento dell'Unità di crisi;
come emerso in occasione dell'audizione del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, svolta il 16 aprile 2020 presso le Commissioni affari esteri del Senato e della Camera, si è trattato della più grande operazione di rimpatrio mai realizzata, che ha coinvolto oltre 60 mila italiani, i quali hanno potuto trovare anche nel Parlamento un punto di riferimento prezioso ai fini di una sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulle implicazioni di politica estera derivanti dalla pandemia;
in questa specifica circostanza il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con tutte le ambasciate, i consolati e gli ulteriori uffici all'estero, ha certamente compiuto uno sforzo straordinario per diffondere un'informazione puntuale e capillare ai connazionali su regole e modalità dei rientri, utilizzando tutti i canali a disposizione;
sui temi della comunicazione con il cittadino il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha conformato in modo capillare la propria azione amministrativa a criteri di massima trasparenza e accessibilità, a partire dalla predisposizione di un articolato sito internet assai informativo e conforme ai più moderni standard della comunicazione in rete;
lo sforzo fin qui profuso facilita l'individuazione delle diverse tipologie di procedimento amministrativo di competenza del Ministero, per il quale è immediatamente conoscibile il responsabile, nonché dei procedimenti a istanza di parte, da avviare presso gli uffici della rete all'estero o presso l'ufficio per i rapporti con il pubblico, che possono riguardare questioni assai delicate: dal rilascio di passaporti alle pratiche di stato civile, dalle pensioni alle adozioni, dalla concessione di visti Schengen fino alla promozione all'estero di prodotti editoriali e alla assegnazione di borse di studio offerte dal Governo italiano a cittadini italiani residenti all'estero; il «Portale dei servizi consolari», istituito dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale già provvede a fornire al connazionale all'estero servizi e informazioni in base a diversi profili di utenza, al fine di individuare, il consolato competente all'assistenza in ambito sanitario, legale, economico o per esigenze di rimpatrio o per accedere a tutti i servizi cui hanno diritto i connazionali iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire), anche per conoscere lo stato di avanzamento delle pratiche; l'Amministrazione degli affari esteri e della cooperazione internazionale provvede alla tutela dei nostri connazionali anche attraverso l'azione dell'Unità di crisi che, con ininterrotta operatività, agisce coordinando l'intera rete estera in costante collegamento con gli altri organi dello Stato, nonché con le omologhe strutture di altri Paesi partner, in particolare europei, sulla base di protocolli operativi e piani preventivamente definiti e costantemente aggiornati, tenendo conto della presenza italiana – turisti, residenti, imprese, ed altre organizzazioni stabilmente operanti – in tutti i Paesi del mondo;
inoltre, in caso di coinvolgimento di connazionali in atti di terrorismo internazionale è l'Unità di crisi a prestare assistenza alle vittime e a mantenere i contatti con i familiari, assicurando il necessario riserbo su dati e informazioni sensibili, nel superiore interesse dei connazionali direttamente coinvolti. Analogo lavoro è svolto dall'Unità di crisi nel caso di potenziale esposizione a rischio per connazionali in caso di situazioni di instabilità politica, calamità naturali o emergenze sanitarie, come in occasione della pandemia da Covid-19, anche grazie all'utilizzo di applicazioni finalizzate alla geolocalizzazione dei connazionali e all'invio tempestivo di informazioni sulla propria incolumità;
tuttavia, l'emergenza sanitaria da Covid19 ha riverberato i suoi effetti drammatici sulla totalità della macchina pubblica, facendo emergere criticità strutturali anche per quel che concerne la struttura di supporto ai nostri connazionali all'estero: la stessa applicazione «Unità di crisi», che integra le funzionalità dei portali viaggiarsicuri.it e dovesiamonelmondo.it, purtroppo, durante l'emergenza, ha mostrato alcuni limiti significativi, che in molti casi hanno comportato la inefficacia di questi strumenti di comunicazione virtuale;
la causa di questa lacuna di efficienza va rintracciata nel fatto che le informazioni necessarie per il cittadino che è in difficoltà all'estero sono frammentate in luoghi diversi: all'applicazione e ai siti menzionati vanno infatti anche aggiunti il sito internet esteri.it, i siti delle singole ambasciate e sedi consolari e i relativi canali social, con evidente aggravio per l'utente già in difficoltà a causa dell'emergenza;
nel caso dell'attuale crisi, inoltre, sarebbe stato anche molto utile, per l'utente, ricevere automaticamente tutti gli aggiornamenti legati all'emergenza, targettizzati per Paese (come, ad esempio, le date di nuovi voli speciali) direttamente sul proprio dispositivo (tramite email o Sms), potendo anche avvalersi di una opzione opt-in attraverso la quale l'utente possa esprimere il proprio consenso ad essere inserito in una mailing list per ricevere comunicazioni di natura informativa;
la stessa tematica si pone anche rispetto ai connazionali che decidono di ristabilire la propria residenza in Italia dopo essere stati all'estero per motivi di lavoro e di studio. Nel 2016, a titolo esemplificativo, si è registrato il rientro di circa 38.000 italiani. Si tratta di cittadini che avrebbero diritto ad incentivi fiscali ed economici di varia natura, oltre all'indennità di disoccupazione nel caso di lavoratori rimpatriati. Le informazioni relative a questi diritti per le ragioni sopraesposte non sono sempre facilmente reperibili;
alla luce del probabile perdurare dell'emergenza epidemiologica nel breve e nel medio termine, e anche ai fini della gestione di ogni genere di emergenza futura o di esigenza, appare pertanto prioritario provvedere al rafforzamento degli strumenti di comunicazione online messi a disposizione dalla Farnesina che permettano al cittadino di interagire con l'Amministrazione dello Stato con modalità omogenee ed esaustive;
a tali fini è essenziale provvedere ad una standardizzazione e al rafforzamento dell'apparato informativo disponibile sui siti online della rete estera, scongiurando difformità tra sedi diverse e valutando un'opportuna centralizzazione dell'informazione mediante la predisposizione di un portale unico;
d'altra parte, ogni disomogeneità informativa, che si rifletta ad esempio sulla reperibilità di normativa di base e di modulistica corretta e aggiornata o sul rinvio al portale unico dei servizi telematici per i connazionali all'estero, contribuisce a innalzare il numero di richieste telefoniche alle sedi estere e, in generale, incide negativamente sulla coesione dell'azione amministrativa nel rapporto con i cittadini, essendo potenzialmente in grado di pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi di effettiva trasparenza e accessibilità cui il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale tende nel suo impegno quotidiano;
parametri comunicativi uniformi per tutta la rete all'estero sarebbero di vantaggio per i connazionali e porterebbero a una auspicata riduzione del carico di lavoro per le sedi impegnate nel rapporto con l'utenza in una fase a lungo segnata dal rischio di contagio da Covid-19;
diventa altresì prioritario provvedere senza ritardo all'adozione di misure strutturali a tutela del personale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale dai rischi di contagio, contemperando lo strumento del lavoro «agile» con la garanzia di continuità nei servizi di assistenza ai connazionali;
richiamata, infine, la mozione Zoffili ed altri n. 1-00239, approvata alla Camera in data 5 febbraio 2020,
impegna il Governo
ad adottare iniziative affinché la Farnesina possa istituire un portale unico nel quale inserire tutte le informazioni utili per gli italiani nel mondo e in particolare per quelli che intendano trasferire la loro residenza all'estero, per coloro che siano già residenti all'estero, nonché per i connazionali rimpatriati, e che comprenda univoche indicazioni sui servizi consolari erogati online dalla rete di ambasciate e consolati, con l'obiettivo di omogeneizzare gli standard comunicativi, coordinare i flussi informativi, armonizzare il funzionamento della rete dei terminali dello Stato all'estero e migliorare la capacità di interazione con i cittadini;
a sviluppare l'applicazione Unità di crisi, prevedendo che le comunicazioni pubblicate sui siti istituzionali di consolati e ambasciate, legate ad una emergenza in corso, siano pubblicate anche nelle schede Paese sul sito viaggiaresicuri.it e altresì che l'utente possa esercitare un'opzione opt-in, al fine di ricevere tutti gli aggiornamenti pubblicati dall'ambasciata e dal consolato del Paese in cui si trova;
ad assumere iniziative per stanziare risorse e rimodulare il personale e le dotazioni dell'unità di crisi della Farnesina, allo scopo di potenziarne i servizi di assistenza erogati e di rafforzare la sala operativa posta a sua disposizione.
(8-00081) «Siragusa, Grande, Zoffili, Fitzgerald Nissoli, Schirò».
ALLEGATO 2
Interrogazione n. 5-04501 Lupi: Sulla ristrutturazione del debito dell'Argentina.
TESTO DELLA RISPOSTA
Il Governo argentino ha da mesi avviato una trattativa per rinegoziare con i creditori i termini del debito contratto con titoli emessi in dollari americani a legislazione straniera (per un ammontare complessivo di circa 65 miliardi di dollari).
La prima offerta presentata da Buenos Aires nell'aprile 2020 prevedeva una riduzione del valore nominale del debito del 60 per cento (sul mercato le quotazioni del valore dei titoli argentini segnavano una riduzione del valore nominale fino al 75 per cento). La proposta originaria dell'Argentina era quindi quella di ristrutturare il valore del debito a 40 dollari per ogni 100. Proposta successivamente – il 25 maggio – elevata a 45 dollari su 100. Altro nodo fondamentale della trattativa, accanto alla rideterminazione del valore, era poi rappresentato dalla individuazione della durata del «periodo di grazia» previsto per i nuovi titoli, stabilito in tre anni nella iniziale proposta del Governo argentino.
Poiché su queste basi non era stato possibile addivenire a un accordo, il 6 luglio scorso Buenos Aires ha presentato una nuova proposta. Questa volta elevando il valore del debito a 53,5 (anziché 45) dollari per ogni 100 di valore nominale e riducendo il periodo di grazia a un anno (anziché tre). Nella proposta di luglio è stato anche previsto un «premio» a quanti sottoscrivessero la ristrutturazione, riconoscendo gli interessi maturati fino al 4 settembre 2020.
Proprio a poche ore dalla scadenza (prevista ieri) dell'ultima offerta presentata dalle autorità argentine, il Ministero dell'Economia di Buenos Aires ha annunciato di aver raggiunto un accordo con i gruppi dei principali creditori privati (inclusi quelli che sinora si erano mostrati più recalcitranti, in primis BlackRock) per la ristrutturazione della tranche di debito da essi detenuta.
Per raggiungere questa intesa, ha spiegato il Ministro Martin Guzman, oltre ad aver elevato il valore dell'offerta inizialmente proposta ai creditori, sono state anticipate alcune delle scadenze delle quote capitali e degli interessi (9 gennaio e 9 luglio 2021, invece delle precedenti date del 4 marzo e 4 settembre dello stesso anno). È stato anche anticipato l'ammortamento dei titoli 2030 in dollari ed euro (a partire dal luglio 2024).
Il Governo argentino ha poi prolungato la validità della propria proposta, portando il termine entro il quale i creditori potranno sottoscrivere le nuove condizioni al prossimo 24 agosto. I risultati delle nuove sottoscrizioni potranno essere annunciati in maniera definitiva il 28 agosto, prevedendone l'entrata in vigore il 4 settembre.
Come dichiarato dal Ministro Guzman, una volta concluso questo accordo con i creditori privati, il Governo argentino potrà riprendere i negoziati con il Fondo Monetario Internazionale per la restante tranche di debito, pari a circa 44 miliardi di dollari.
Da parte del Governo italiano confermo che, sia direttamente che tramite la nostra Ambasciata a Buenos Aires, abbiamo seguito da vicino la trattativa con i creditori privati, auspicando e sostenendo il raggiungimento di un accordo.
Quanto al dialogo fra il Governo argentino e il Fondo Monetario Internazionale, come ribadito dallo stesso Presidente Conte già nell'incontro a Roma a gennaio con il Presidente argentino Fernandez e in un successivo colloquio telefonico a maggio, apprezziamo l'impegno argentino profuso nel negoziato avviato per la conclusione di un nuovo programma di assistenza finanziaria.
Quest'ultimo sarà infatti cruciale per il ripristino della stabilità macroeconomica nel Paese, il rilancio di un percorso di crescita sostenibile e maggiormente inclusiva, e il completamento dell'ingente flusso di rimborsi dovuti dall'Argentina al Fondo, ai sensi del precedente programma Stand-by Agreement approvato nel 2018.
È un obiettivo che richiederà, da parte argentina, importanti riforme strutturali volte a sostenere la crescita nel medio e lungo periodo, ma siamo convinti che la strada ora intrapresa vada nella giusta direzione e che la conclusione dell'accordo con i creditori privati sia un primo tangibile segnale positivo.
ALLEGATO 3
Interrogazione n. 5-04502 Quartapelle Procopio: Sul ricongiungimento di coppie binazionali durante la pandemia da Covid-19
TESTO DELLA RISPOSTA
La normativa emergenziale in vigore consente, fatto salvo l'obbligo di isolamento fiduciario per un periodo di 14 giorni, l'ingresso in Italia dall'estero non soltanto dei cittadini dell'Unione europea ma anche dei loro familiari. Questi sono individuati dagli articoli 2 e 3 della Direttiva UE 38 del 2004 (2004/38/CE), recepita nell'ordinamento italiano con il decreto legislativo n. 30 del 2007.
Queste norme ricomprendono nella nozione di «familiare» non soltanto i coniugi, ma anche il partner con cui il cittadino italiano abbia una relazione stabile e riconosciuta. La Direttiva cui si fa riferimento considera infatti tale il partner che abbia contratto con il cittadino europeo un'unione registrata sulla base della legislazione di uno Stato membro, qualora la legislazione dello Stato membro ospitante equipari l'unione registrata al matrimonio.
Altra ipotesi ricompresa nella normativa è quella del partner del cittadino dell'Unione impegnato in una relazione stabile debitamente attestata con documentazione ufficiale.
Per quanto riguarda una serie di Paesi elencati all'articolo 1 dell'ordinanza del Ministro della salute del 16 luglio 2020, sono state tuttavia previste misure più restrittive.
La rete diplomatico-consolare italiana sta lavorando da mesi per agevolare, nell'ambito di quanto consentito dalla normativa, il rientro in Italia delle famiglie bi-nazionali. A questo proposito, aggiornate informazioni sui cittadini italiani in rientro dall'estero e cittadini stranieri in Italia sono sempre disponibili e costantemente aggiornate sul sito web della Farnesina.
Le misure attualmente in vigore sono previste da Ordinanze emanate del Ministro della salute, coordinate dalla Presidenza del Consiglio e mirate anzitutto al bene supremo della salute pubblica. La Farnesina, per quanto di sua competenza, continuerà a tenere costantemente informati tutti i soggetti potenzialmente interessati e a fare di tutto, compatibilmente con la legislazione in vigore, per favorire il rientro e il ricongiungimento di coppie bi-nazionali.
ALLEGATO 4
Interrogazione n. 5-04503 Sul respingimento di militari italiani atterrati a Misurata lo scorso 30 luglio.
TESTO DELLA RISPOSTA
In merito alle richieste di visto d'ingresso in Libia per il personale militare là impegnato, il Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale si limita a coordinare la predisposizione della necessaria documentazione di sostegno (nota verbale indirizzata all'Ambasciata di Libia a Roma), sulla base delle richieste nominative di volta in volta avanzate e seguite dalle competenti articolazioni del Ministero della difesa. Non è pertanto configurabile alcun genere di negligenza da parte della Farnesina.
Sullo specifico episodio menzionato dall'interrogante, il Ministero della Difesa rende noto quanto segue.
Sin dall'apertura del Field Hospital nazionale – Operazione IPPOCRATE nell'anno 2016, per il personale nazionale in viaggio dall'Italia a Misurata era necessario il solo il passaporto di servizio, accompagnato da una Nota Verbale, senza necessità di visto da parte dell'Ambasciata libica a Roma. Ciò a differenza di quanto previsto per il personale in ingresso a Tripoli, per il quale il visto è sempre stato necessario.
La procedura è stata adottata per anni ed è stata sempre accettata, fino al 30 luglio, dall'Ufficio passaporti di Misurata. Questo Ufficio apponeva un visto all'arrivo del personale, autorizzando alla permanenza all'interno del compound ed eventualmente a muoversi esclusivamente a Misurata.
Il 16 luglio, con una lettera indirizzata all'Addetto Militare italiano a Tripoli, il Vice Ministro della difesa, Alì Namroush, ha comunicato: «(...) il visto non sarà concesso ai cittadini italiani se non con l'approvazione del Ministero della difesa (libico), attraverso richieste e con un appuntamento anticipato di 14 giorni, tramite l'Ambasciata libica in Italia, senza eccezioni, comprese le richieste di visto di ingresso allo scopo di entrare nell'Ospedale da Campo a Misurata (...)».
In occasione di un successivo incontro avuto con l'Addetto Militare, il Vice Ministro libico ha assicurato che l'obbligo del visto sul passaporto per il personale in ingresso a Misurata sarebbe stato richiesto solo a partire dal volo del 15 agosto e non avrebbe quindi interessato il personale in viaggio sul volo del 30 luglio. Al riguardo, sempre il nostro Ministero della difesa rende noto che il 30 luglio, per il tramite dell'Addetto Militare, sono state contattate le autorità del Governo di Accordo Nazionale libico per ottenere, come precedentemente concordato, l'autorizzazione allo sbarco a Misurata del personale nazionale in arrivo dall'Italia, senza tuttavia ottenere il risultato sperato.
ALLEGATO 5
Interrogazione n. 5-04390 Quartapelle Procopio: Sulle condizioni di detenzione di una attivista iraniana per i diritti umani.
TESTO DELLA RISPOSTA
Narges Mohammadi è ben conosciuta per il suo incessante e lodevole impegno nel promuovere iniziative di mobilitazione civile in favore dei diritti delle donne e contro la pena di morte in Iran. Il suo caso è seguito con attenzione da parte dell'Italia e dell'Unione europea. Continuiamo a valutare insieme ai nostri partner, anche nel coordinamento in materia di diritti umani a Teheran, le migliori iniziative di sensibilizzazione nei confronti delle autorità iraniane, nell'ottica di assicurare a questa azione le migliori possibilità di successo.
L'Italia è tradizionalmente impegnata nella tutela e nella promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, incluse le libertà di opinione, di espressione, di associazione e di riunione. Per quanto riguarda l'Iran si tratta di un lavoro volto anzitutto a mantenere alta l'attenzione sulla situazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali in quel Paese nelle riunioni multilaterali e, più in generale, nell'agenda internazionale.
Sul piano più prettamente bilaterale sollecitiamo il Governo iraniano a rivedere le proprie politiche per garantire la protezione di questi diritti. Sin dal 2014 abbiamo ad esempio avviato con Teheran un dialogo a livello di esperti sulla tutela dei diritti umani nel sistema di giustizia penale. Il canale principale tramite cui questo dialogo viene portato avanti è costituito dal seminario annuale italo-iraniano sulla tutela dei diritti da parte del sistema di giustizia penale.
In sede multilaterale, l'Italia contribuisce sia ai negoziati della risoluzione annuale dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nel Paese, sia ai negoziati della risoluzione del Consiglio Diritti umani delle Nazioni Unite riguardante la Repubblica Islamica. Grazie a quest'ultima viene solitamente rinnovato di un anno il mandato del Relatore Speciale ONU sulla situazione dei diritti umani in Iran, incarico ricoperto dal luglio 2018 da parte del pakistano Javaid Rehman. L'Italia co-sponsorizza regolarmente entrambe le risoluzioni.
L'Iran è stato oggetto nel novembre 2018 del terzo ciclo della Revisione Periodica Universale del Consiglio Diritti umani. In questa occasione l'Italia, tra le altre cose, ha raccomandato all'Iran di garantire il diritto alla libertà di opinione, espressione e riunione e di porre fine agli arresti dei difensori dei diritti umani, con particolare attenzione alle donne difensori dei diritti umani. Altra nostra raccomandazione è stata quella di considerare l'introduzione di una moratoria sulle esecuzioni, in vista dell'abolizione della pena di morte, e vietare immediatamente l'applicazione delle esecuzioni per reati commessi da persone di età inferiore ai 18 anni. Uno degli argomenti più cari a Narges Mohammadi.
Sul fronte del contagio da Covid, l'Iran affronta una situazione estremamente grave. Sebbene le cifre ufficiali a oggi si attestino su circa 14.500 decessi e 279.000 contagiati, il dato reale potrebbe essere drammaticamente più elevato. Il Paese sta infatti fronteggiando proprio in questo momento una seconda ondata di contagi.
L'Italia non ha fatto mancare il proprio contributo, destinando all'Iran parte dei fondi (200.000 euro sul totale di un milione) allocati in favore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e della Federazione Internazionale della Croce Rossa. In occasione del Consiglio Affari esteri del 23 marzo e della riunione dei Ministri degli esteri del G7 del 25 marzo, abbiamo inoltre fatto appello a che l'attuale quadro sanzionatorio non impedisca le forniture mediche e umanitarie di cui l'Iran necessita.
Con questa impostazione di fondo, nel quadro dei rapporti con l'Iran, continueremo a seguire con attenzione il caso di Narges Mohammadi, insieme all'Unione europea e a tutti quei Paesi che, come noi, attribuiscono un ruolo centrale alla tutela e alla promozione dei diritti dell'individuo.