XI Commissione

Lavoro pubblico e privato

Lavoro pubblico e privato (XI)

Commissione XI (Lavoro)

Comm. XI

Lavoro pubblico e privato (XI)
SOMMARIO
Martedì 28 luglio 2020

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione dei professori Alessandro Bellavista, ordinario di diritto del lavoro presso l'Università degli studi di Palermo, Bruno Caruso, ordinario di diritto del lavoro presso l'Università degli studi di Catania, e Lorenzo Zoppoli, ordinario di diritto del lavoro presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 1818 Murelli e C. 1885 De Maria, recanti disposizioni in materia di lavoro, occupazione e incremento della produttività ... 98

SEDE REFERENTE:

Variazioni nella composizione della Commissione ... 99

Modifica all'articolo 18 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, in materia di obbligo contributivo dei liberi professionisti appartenenti a categorie dotate di una propria cassa di previdenza. C. 1823 Serracchiani (Esame e rinvio) ... 99

INTERROGAZIONI:

5-03886 Murelli: Iniziative per la salvaguardia dell'occupazione e la creazione di nuovi posti di lavoro ... 100

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 103

5-03505 Ciprini: Salvaguardia dell'occupazione presso gli stabilimenti del gruppo Acque Minerali d'Italia (AMI) ... 100

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 105

5-03838 Gemmato: Validazione da parte dell'INAIL di taluni dispositivi di protezione individuale ... 101

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 107

5-04206 Alemanno: Emanazione della circolare INPS in materia di assunzioni agevolate al Sud ... 101

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 109

RISOLUZIONI:

7-00156 Rizzetto: applicazione della normativa in materia di contratti a tempo determinato introdotta dal cosiddetto decreto-legge «Dignità» (Discussione e rinvio) ... 101

XI Commissione - Resoconto di martedì 28 luglio 2020

SEDE REFERENTE

  Martedì 28 luglio 2020. — Presidenza del vicepresidente Davide TRIPIEDI. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Stanislao Di Piazza.

  La seduta comincia alle 14.30.

Variazioni nella composizione della Commissione.

  Davide TRIPIEDI, presidente, comunica che sono entrati a far parte della Commissione i deputati Nicola Acunzo e Carmelo Lo Monte.
  Comunica, inoltre, che hanno cessato di far parte della Commissione le deputate Veronica Giannone ed Elisa Siragusa.

Modifica all'articolo 18 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, in materia di obbligo contributivo dei liberi professionisti appartenenti a categorie dotate di una propria cassa di previdenza.
C. 1823 Serracchiani.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Davide TRIPIEDI, presidente, comunica che la Commissione avvia l'esame in sede referente della proposta di legge n. 1823 Serracchiani e Viscomi, recante modifica all'articolo 18 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, in materia di obbligo contributivo dei liberi professionisti appartenenti a categorie dotate di una propria cassa di previdenza.
  Invita, quindi, la relatrice, onorevole Serracchiani, a illustrare il contenuto della proposta di legge.

  Debora SERRACCHIANI (PD), relatrice, rileva che la proposta consta di un unico articolo ed è volta, come si legge nella relazione illustrativa, a superare un'interpretazione dell'INPS, giudicata arbitraria, delle disposizioni vigenti in materia di obblighi contributivi dei liberi professionisti. Sulla base di tale interpretazione, respinta dalla giurisprudenza più volte, i professionisti che hanno optato per l'esercizio dell'attività professionale sono tenuti, nonostante quanto previsto dagli statuti degli enti previdenziali di appartenenza, anche al versamento della contribuzione alla gestione separata dell'INPS, di cui all'articolo 2, comma 26, della legge n. 335 del 1995. Tuttavia, nelle intenzioni del legislatore, tale gestione previdenziale è stata istituita per tutte le categorie di lavoratori con contratti atipici e per i liberi professionisti privi di una propria cassa di previdenza alla data di entrata in vigore della legge n. 335 del 1995. Sulla base dell'interpretazione autentica della norma istitutiva della gestione separata, recata dall'articolo 18, comma 12, del decreto-legge n. 98 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011, i soggetti che esercitano per professione abituale, ancorché non esclusiva, attività di lavoro autonomo tenuti all'iscrizione presso l'apposita gestione separata INPS sono esclusivamente i soggetti che svolgono attività il cui esercizio non sia subordinato all'iscrizione ad appositi albi professionali, ovvero attività non soggette al versamento contributivo agli enti di diritto privato, in base ai rispettivi statuti e ordinamenti, con esclusione dei soggetti già pensionati.
  Per eliminare le residue ambiguità ed evitare applicazioni da parte dell'INPS non aderenti alla corretta interpretazione delle disposizioni in oggetto, l'articolo 1 della proposta di legge in esame, integrando l'articolo 18, comma 12, del decreto-legge n. 98 del 2011, dispone il divieto di iscrizione alla gestione separata dell'INPS dei liberi professionisti appartenenti a categorie già dotate di una propria cassa di previdenza alla data di entrata in vigore della legge n. 335 del 1995.
  Vista la portata generale dell'argomento, si augura che l'iniziativa sia condivisa da tutti i gruppi in Commissione e invita i colleghi ad approfondire il tema, valutando, se del caso, anche l'eventualità di sottoscrivere la proposta di legge.

  Elena MURELLI (LEGA), ringraziando i presentatori della proposta di legge per aver affrontato un argomento di grande importanza, ricorda di aver presentato sul tema diverse interrogazioni, rimaste, purtroppo, senza risposta. L'urgenza di un intervento legislativo, a suo giudizio, è dimostrata dalla mole del contenzioso pendente e, pertanto, accoglie l'invito all'approfondimento della relatrice, riservandosi di comunicare successivamente i suoi intendimenti, anche in merito a un'eventuale sottoscrizione della proposta di legge.

  Davide TRIPIEDI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

INTERROGAZIONI

  Martedì 28 luglio 2020. — Presidenza del vicepresidente Davide TRIPIEDI. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Stanislao Di Piazza.

  La seduta comincia alle 14.35.

  Davide TRIPIEDI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 132 del Regolamento, lo svolgimento delle interrogazioni si articola nella risposta del rappresentante del Governo e nella replica dell'interrogante, per non più di cinque minuti, per dichiarare se sia stato o no soddisfatto.

5-03886 Murelli: Iniziative per la salvaguardia dell'occupazione e la creazione di nuovi posto di lavoro.

  Il sottosegretario Stanislao DI PIAZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Elena MURELLI (LEGA) sottolinea l'intento provocatorio della sua interrogazione, volta a richiamare l'attenzione sul fatto che, in piena sospensione delle attività economiche per la pandemia di COVID-19, che ha accentuato il già grave problema della disoccupazione giovanile, il Ministro Di Maio ha piazzato alcuni dei suoi amici nei consigli di amministrazione di diverse società partecipate, quando sono molti i giovani, sicuramente più competenti, che avrebbero potuto ricoprire tali ruoli. Venendo al merito della risposta del sottosegretario, si augura che le risorse che verranno messe a disposizione dell'Italia dall'Unione europea siano utilizzate anche per promuovere le assunzioni. Sottolinea, tuttavia, che, come messo più volte in evidenza nei dibattiti in Commissione, le politiche di sostegno dell'occupazione devono essere fortemente connesse con le politiche di sostegno delle imprese, perché alla domanda di lavoro corrisponda l'offerta, evitando di spendere risorse per politiche puramente assistenziali.

5-03505 Ciprini: Salvaguardia dell'occupazione presso gli stabilimenti del gruppo Acque Minerali d'Italia (AMI).

  Il sottosegretario Stanislao DI PIAZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Tiziana CIPRINI (M5S), ringraziando il sottosegretario, prende atto con soddisfazione dell'impegno del Governo a seguire la vicenda e le decisioni della società, che si è dimostrata inadempiente rispetto agli impegni assunti. Ricorda che la AMI ha rilevato un'azienda sana, ma ha fallito gli obiettivi, tant’è vero che il primo bilancio economico si è chiuso in perdita, il marchio Sangemini, che doveva fare da traino agli altri del gruppo, è del tutto scomparso dagli scaffali della distribuzione e gli spazi di mercato persi difficilmente saranno recuperati. Sottolinea di aver presentato sull'argomento anche la risoluzione in Commissione n. 7-00519, per impegnare il Governo a convocare immediatamente un tavolo in sede governativa, a cui partecipino tutte le parti coinvolte, comprese le istituzioni locali, e ad assumere ogni iniziativa utile a salvaguardare il mantenimento dei livelli occupazionali e dei redditi dei lavoratori degli stabilimenti di San Gemini e Amerino, allo scopo di tutelare la centralità dei siti produttivi umbri, che costituiscono un valore aggiunto per il territorio.

5-03838 Gemmato: Validazione da parte dell'INAIL di taluni dispositivi di protezione individuale.

  Il sottosegretario Stanislao DI PIAZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Marcello GEMMATO (FDI) ringrazia il sottosegretario per la risposta, esaustiva e puntuale. Tuttavia sottolinea che rimane la perplessità sollevata dai rappresentanti dell'ordine dei medici e degli ordini professionali degli altri operatori sanitari di Bari in ordine alla necessità di avvalersi, nel corso dell'emergenza sanitaria, di indumenti il cui divieto di utilizzo per la protezione da rischi di contaminazione biologica era specificato sulle stesse etichette. Tenendo comunque presente l'urgenza con la quale le strutture regionali hanno provveduto nel pieno dell'emergenza sanitaria, si chiede se l'alto tasso di contagio da COVID-19 registrato in Puglia e, in particolare, tra gli operatori sanitari della regione non sia riconducibile anche a tali incongruenze.

5-04206 Alemanno: Emanazione della circolare INPS in materia di assunzioni agevolate al Sud.

  Il sottosegretario Stanislao DI PIAZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Maria Soave ALEMANNO (M5S), ringraziando il sottosegretario per la risposta esaustiva, auspica una celere emanazione della circolare da parte dell'INPS, per poter dare finalmente attuazione agli strumenti introdotti dal legislatore per promuovere l'occupazione nel Mezzogiorno. Infine, confida nell'impegno del Governo a studiare nuovi e ulteriori istituti con i quali stimolare la ripresa economica delle zone svantaggiate, sostenendo l'accesso al mercato del lavoro soprattutto delle donne e dei giovani.

  Davide TRIPIEDI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.05.

RISOLUZIONI

  Martedì 28 luglio 2020. — Presidenza del vicepresidente Davide TRIPIEDI.

  La seduta comincia alle 15.30.

7-00156 Rizzetto: applicazione della normativa in materia di contratti a tempo determinato introdotta dal cosiddetto decreto-legge «Dignità».
(Discussione e rinvio).

  Davide TRIPIEDI, presidente, avverte che la Commissione avvia la discussione della risoluzione 7-00156 Rizzetto, riguardante l'applicazione della normativa in materia di contratti a tempo determinato introdotta dal cosiddetto decreto-legge «Dignità».
  Invita il presentatore, onorevole Rizzetto, a illustrare il contenuto del suo atto di indirizzo.

  Walter RIZZETTO (FDI) illustra la sua risoluzione, soffermandosi, in particolare, sugli impegni rivolti al Governo, il primo dei quali consiste nella convocazione di uno specifico tavolo di confronto per l'adozione di provvedimenti per la tutela dei circa quattrocento lavoratori della Abramo Customer Care S.p.a. di Crotone, il cui licenziamento è già stato purtroppo deciso dall'azienda. Il secondo impegno, di portata generale, riguarda l'adozione di provvedimenti correttivi della normativa vigente in materia di contratti a tempo determinato, recata, in particolare, dal cosiddetto «decreto Dignità», che ha introdotto limiti e vincoli ai rinnovi, particolarmente dannosi per il settore dei call center.

  Davide TRIPIEDI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.

XI Commissione - martedì 28 luglio 2020

ALLEGATO 1

5-03886 Murelli: Iniziative per la salvaguardia dell'occupazione e la creazione di nuovi posto di lavoro.

TESTO DELLA RISPOSTA

    Con il presente atto parlamentare, gli Onorevoli interroganti richiamano l'attenzione del Governo sulle iniziative per la salvaguardia dell'occupazione e la creazione di nuovi posti di lavoro.
  Al riguardo, voglio sottolineare che interventi a supporto dell'occupazione, soprattutto quella giovanile e femminile e con particolare riguardo per il Mezzogiorno, sono tra i temi centrali del piano di rilancio del Paese su cui è impegnato il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
  È necessario proseguire lungo questa direzione, rafforzando e razionalizzando sia gli strumenti di integrazione al reddito in costanza di lavoro, sia le politiche attive. Un primo passo, in questo senso, è rappresentato dal Fondo Nuove Competenze, introdotto con il «decreto Rilancio». Questo strumento consente alle parti sociali di stipulare contratti collettivi aziendali o territoriali con i quali è possibile convertire temporaneamente quota dell'orario di lavoro in formazione finanziata da un apposito fondo pubblico volto a garantire ai lavoratori interessati dalle misure il 100 per cento della retribuzione per tutta la durata del programma formativo.
  Segnalo inoltre che il Consiglio dei ministri riunitosi il 22 luglio scorso ha approvato la Relazione al Parlamento redatta ai sensi dell'articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, ai fini dell'autorizzazione dell'aggiornamento del piano di rientro verso l'Obiettivo di medio termine (OMT).
  Con la Relazione, sentita la Commissione europea, il Governo ha chiesto l'autorizzazione al Parlamento per un ulteriore ricorso all'indebitamento comprensivo dei maggiori interessi passivi per il finanziamento del debito pubblico, di 25 miliardi di euro per l'anno 2020, 6,1 miliardi nel 2021, 1 miliardo nel 2022, 6,2 miliardi nel 2023, 5 miliardi nel 2024, 3,3 miliardi nel 2025, e 1,7 miliardi a decorrere dal 2026.
  Il Governo ritiene, in questa fase, di fondamentale importanza continuare ad assicurare il sostegno al sistema produttivo e al reddito dei cittadini, a supportare la ripresa e ad intervenire dove necessario per preservare l'occupazione.
  In quest'ottica, saranno prorogati gli interventi di potenziamento degli strumenti della Cassa integrazione guadagni (CIG). Allo stesso tempo, non verrà meno il sostegno alle imprese e ai settori maggiormente colpiti dalla crisi e alla liquidità, anche attraverso una riprogrammazione delle scadenze fiscali dei prossimi mesi. Inoltre, verrà garantito il necessario sostegno agli enti territoriali, le cui risorse sono state ridotte dai mancati introiti fiscali degli ultimi mesi, al fine di garantire la regolarità dell'azione pubblica a tutti i livelli di governo.
  In particolare, con la parte più consistente dei 25 miliardi dello scostamento di bilancio approvato in CDM, oltre al rifinanziamento della cassa integrazione, l'intenzione è prevedere incentivi per le nuove assunzioni e potenziare il fondo nuove competenze.
  Da ultimo, voglio sottolineare che dopo una lunga trattativa che ha visto l'Italia e il Presidente Conte protagonisti, il nostro Paese ha ottenuto un risultato storico con l'accordo approvato al Consiglio europeo
che sancisce, un Recovery Fund da 750 miliardi complessivi, di cui 209 (il 28 per cento) destinati all'Italia, 36 in più di quelli inizialmente previsti dalla Commissione europea.
  Grazie a queste risorse sarà possibile investire in riforme concrete e strutturali che rimettano al centro il lavoro, l'inclusività, la sostenibilità e l'occupazione, con un particolare riguardo per quella delle donne e dei giovani. Per questo, infatti, l'impegno del Governo sarà rivolto al miglior impiego possibile delle risorse ad oggi disponibili contestualmente anche ad una riforma strutturale delle politiche attive e degli ammortizzatori sociali e ad una idea della condizionalità collegata al sostegno economico.

ALLEGATO 2

5-03505 Ciprini: Salvaguardia dell'occupazione presso gli stabilimenti del gruppo Acque Minerali d'Italia (AMI).

TESTO DELLA RISPOSTA

    Con il presente atto parlamentare, gli Onorevoli interroganti richiamano l'attenzione del Governo sulla salvaguardia dell'occupazione presso gli stabilimenti del gruppo Acque Minerali d'Italia (AMI), azienda del settore delle acque minerali che opera in Umbria con marchi quali la Sangemini, la Grazia e la Fabia.
  Dal 2012 la Sangemini si è trovata a fronteggiare una situazione di crisi che ha portato, il 17 gennaio 2014, il Tribunale di Terni ad ammettere la stessa alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale in esito ad una procedura volta ad ottenere manifestazioni di interesse da parte di operatori economici del settore. Il 1o gennaio 2018 la Sangemini Acque S.p.A. viene fusa per incorporazione nel gruppo Acque Minerali d'Italia. Successivamente, nei primi mesi del 2018, a seguito di dichiarata intenzione da parte del management aziendale di voler intervenire sui costi di produzione attraverso una riduzione del personale si è aperto un confronto tra impresa e organizzazioni sindacali che la Regione Umbria ha costantemente monitorato.
  Nel settembre 2018 la proprietà ha annunciato la volontà di implementare un nuovo piano industriale triennale di valorizzazione del brand Sangemini con interventi di restyling delle linee produttive e della gamma di prodotti immessi nel mercato.
  A conclusione di un confronto, svoltosi al Tavolo Regionale, fra l'azienda e le Organizzazioni Sindacali il 16 novembre 2018 è stato sottoscritto dalle parti il verbale di accordo che prevede un piano industriale di investimenti e di sviluppo commerciale per il triennio 2019/2021 pari a 19 milioni di euro, incentrati sul miglioramento della capacità produttiva della linea «A» e «C» e della linea «vetro» e su strategie di marketing che accrescano il tasso di acquisto.
  Sul versante occupazionale fino al 2024 l'accordo prevede una graduale e non traumatica riduzione del personale, con una gestione delle eccedenze attraverso strumenti che tengano conto della volontà del lavoratore. In particolare, in ossequio al principio della non opposizione al licenziamento, vengono individuati diversi incentivi all'esodo in ragione dei tempi e delle modalità di uscita.
  Per la realizzazione dell'intero piano industriale infine Acque Minerali d'Italia ha attivato la CIGS per riorganizzazione della durata di 24 mesi per l'intero organico aziendale (92 unità).
  Nell'ambito dell'Accordo, la Regione Umbria si è impegnata ad attivare politiche attive del lavoro sia per i dipendenti in uscita volontaria, sia quale strumento di rafforzamento delle competenze dei lavoratori in forza, in coerenza con gli investimenti aziendali previsti.
  Il cambiamento di scenario che agli inizi del 2020 ha interessato il gruppo Acque Minerali d'Italia è stato puntualmente monitorato dalla Regione Umbria anche attraverso incontri con le organizzazioni sindacali ed i sindaci dei territori coinvolti.
  In questo contesto la Regione, si è impegnata a ricercare ogni possibile interlocuzione con la proprietà al fine di perseguire l'obiettivo condiviso tra le parti di
operare a tutela dei siti industriali umbri in un'ottica di salvaguardia occupazionale.
  Segnalo, inoltre, che in questa fase, è stato attivato presso il Mise, un Tavolo di Crisi, cui, essendo l'Azienda plurilocalizzata, è demandata la gestione complessiva della crisi.
  Evidenzio altresì che il Tribunale di Milano ha ammesso la Società alla procedura di concordato preventivo e il termine per la presentazione, da parte della società, della proposta concordataria, è stato fissato al 18 giugno 2020.
  Il Tribunale ha inoltre nominato un commissario giudiziale, che oltre ad esprimere il proprio parere sugli atti di straordinaria amministrazione, dovrà vigilare sull'attività della Società.
  Ciò premesso, la Regione Umbria, espressamente interpellata, ha dichiarato la propria disponibilità a sostenere i lavoratori e loro ragioni, nella consapevolezza che l'organizzazione del lavoro attiene in ogni momento alla responsabilità aziendale e a maggior ragione in questo momento. Così come lo stesso impegno e la stessa attenzione è stata manifestata dalla Regione Umbria che ha dichiarato che attiverà nei confronti delle imprese e dei lavoratori dell'area che operano nell'indotto e nella sub-fornitura laddove dovessero determinarsi situazioni di criticità.
  In conclusione, nell'evidenziare l'impegno del Governo e in particolare della Regione Umbria sulla questione, il Ministero che rappresento monitorerà lo sviluppo della vicenda anche al fine di poter valutare possibili azioni di intervento o di tutela per i lavoratori coinvolti e le loro famiglie.

ALLEGATO 3

5-03838 Gemmato: Validazione da parte dell'INAIL di taluni dispositivi di protezione individuale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con il presente atto parlamentare, gli Onorevoli interroganti richiamano l'attenzione del Governo sulla validazione da parte dell'INAIL di taluni dispositivi di protezione individuale.
  Sul punto, voglio ricordare che per far fronte alla situazione epidemiologica da COVID-19, limitatamente al periodo dell'emergenza, l'articolo 15 del decreto-legge n. 18 del 2020 ha consentito la produzione, importazione ed immissione in commercio mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale (DPI) in deroga alle vigenti disposizioni, nel rispetto di una particolare procedura diretta a consentire il riscontro delle caratteristiche tecniche e dei requisiti di sicurezza dei prodotti.
  Sullo specifico quesito riguardante la Regione Puglia, è stato interpellato espressamente l'Inail che ha chiarito che la procedura straordinaria di verifica di rispondenza dei DPI alle normative tecniche vigenti è effettuata sulla base dell'autocertificazione presentata e della documentazione prodotta a corredo della stessa sotto la responsabilità del produttore e dell'importatore, come prevede la norma. È necessario, infatti, che i produttori o gli importatori di DPI alleghino alla richiesta di validazione i test di prova dei prodotti, effettuati presso laboratori specializzati anche diversi da quelli qualificati (ad es. laboratori universitari), purché l'esecuzione delle prove tecniche e i risultati delle stesse siano conformi a quanto previsto dalla vigente normativa con particolare riferimento a specifici punti delle norme considerati imprescindibili per il loro utilizzo anche nell'attuale situazione di emergenza sanitaria. In luogo dei report delle prove tecniche, l'Inail accetta anche certificati di conformità rilasciati da enti di certificazione accreditati da un Ente di accreditamento nazionale ufficiale italiano o straniero (come ad esempio: CNAS (Cina), ANAB (USA). Tali certificazioni accreditate devono riguardare espressamente lo specifico prodotto di cui si chiede la validazione in deroga e la destinazione per l'uso come DPI. Altre certificazioni emesse in ambito volontario, ossia al di fuori dell'accreditamento, sono accettabili solo se corredate dai risultati delle prove tecniche effettuate.
  La Protezione civile Regione Puglia ha inviato il 9 aprile scorso richiesta di validazione straordinaria, ex articolo 15, comma 3 del decreto-legge n. 18 del 2020, di indumenti protettivi fabbricati da Guangzhou Caishen Custom Clothing Supply Chain Management Co., Ltd., modello IWODE PROTECTION COD. FH370001-3.
  La documentazione allegata alla richiesta ha consentito all'Inail di rilevare la rispondenza formale dei documenti allegati a quelli effettivamente richiesti dalla procedura.
  Inoltre, sotto il profilo tecnico, l'esame del rapporto di prove allegato, svolto da un laboratorio regolarmente accreditato presso il CNAS ed abilitato allo svolgimento di prove su tessuti e indumenti, ha evidenziato il superamento delle prove indicate come imprescindibili nell'ambito della validazione in deroga degli indumenti di protezione per garantire comunque la sussistenza di caratteristiche di
sicurezza idonee a proteggere la salute dei lavoratori a rischio di esposizione a SARS-COV-2 in ambito lavorativo.
  Il prodotto, infatti, oltre a risultare idoneo sotto il profilo della resistenza delle cuciture e della resistenza agli strappi e rotture, ha superato le prove di resistenza alla penetrazione di acqua sotto pressione e di resistenza alla penetrazione di sangue sintetico con risultati che lo collocano in classe 6, corrispondente al massimo grado di protezione da agenti biologici secondo lo standard cinese usato per i test eseguiti, perfettamente corrispondente per queste prove a quanto previsto anche dallo standard europeo.
  Per quanto riguarda l'indicazione apposta sulla confezione rispetto al divieto di utilizzo «in luoghi con stretto controllo di tasso di microbiologicità in area di isolamento per il controllo di pazienti con gravi patologie», secondo l'Inail rappresenta una misura di cautela da adottare nei confronti di pazienti critici o a maggiore rischio di complicanze infettive, e non riguarda assolutamente gli aspetti di efficienza protettiva del DPI rispetto alla esposizione ad agenti biologici.
  Sul punto, l'Inail ha segnalato che anche le semimaschere facciali (tipo FFP2 o FFP3), gli occhiali protettivi o le visiere non sono dispositivi medici sterili ma non viene mai messa in dubbio l'opportunità del loro utilizzo a protezione della salute del personale medico e infermieristico che presta assistenza ai pazienti COVID-19 o ai soggetti potenzialmente infetti.
  Per completezza di informazioni rispetto ai contenuti dell'interrogazione in argomento, infine, l'Inail ha chiarito che non risulta che i prodotti Ajsia modello B-TEX A02300 light, Dromex modello Promax e Eve Fashion Made 100070 made in Cina, siano stati valutati dall'INAIL nell'ambito delle procedure di cui all'articolo 15, comma 3, del decreto-legge n. 18 del 2020.

ALLEGATO 4

5-04206 Alemanno: Emanazione della circolare INPS in materia di assunzioni agevolate al Sud.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con il presente atto parlamentare, gli Onorevoli interroganti richiamano l'attenzione del Governo in materia di assunzioni agevolate al Sud.
  Innanzitutto al fine di chiarire la questione sottesa all'interrogazione presentata, segnalo da subito che la recente circolare dell'Inps n. 57 del 28 aprile 2020 è intervenuta proprio sul tema oggetto del presente atto.
  La circolare in parola chiarisce che l'articolo 1, comma 10, della legge n. 160 del 2019 (legge di bilancio per 2020) ha apportato una modifica alla disciplina dell'esonero contributivo riconosciuto ai datori di lavoro privati che assumano a tempo indeterminato giovani, prevedendo che l'originaria previsione di cui all'articolo 1-bis del decreto-legge n. 87 del 2018, con la quale veniva previsto un esonero per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate nelle annualità 2019 e 2020 riguardanti giovani che non avessero compiuto trentacinque anni di età e non fossero stati occupati a tempo indeterminato con il medesimo o con altro datore di lavoro, fosse ricompresa nell'alveo applicativo di cui alla legge n. 205 del 2017 stabilendo così un raccordo fra le due norme.
  Di conseguenza, l'esonero strutturale applicabile alle assunzioni a tempo indeterminato di giovani risulta oggi soggetto unitariamente al vigore della disciplina della legge di Bilancio 2018, secondo la quale, a seguito delle modifiche apportate dalla legge n. 160 del 2019, il limite anagrafico del giovane, da tenere in considerazione per le assunzioni effettuate nelle annualità 2018, 2019 e 2020, è innalzato a trentacinque anni di età.
  Per l'annualità 2020, va detto che non sono al momento previste ulteriori specifiche agevolazioni per le assunzioni effettuate nelle Regioni del Mezzogiorno, ma l'Anpal medesima, con il decreto direttoriale n. 52/2020, ha disciplinato il nuovo incentivo «IO Lavoro» – la cui gestione è affidata all'INPS – in favore dei datori di lavoro privati che, nel periodo tra il 1o gennaio 2020 ed il 31 dicembre 2020, assumono a tempo indeterminato (anche in somministrazione) o con contratto di apprendistato professionalizzante soggetti disoccupati tra i 16 e i 24 anni, o di 25 anni e oltre purché privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.
  L'incentivo consiste nell'esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di 12 mesi nel limite massimo di 8.060 euro su base annua.
  Ai sensi dell'articolo 3, comma 1, del decreto direttoriale ANPAL n. 52/2020, il beneficio contributivo trova applicazione laddove la sede di lavoro per la quale viene effettuata l'assunzione sia ubicata nelle Regioni «meno sviluppate» (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), nelle Regioni «più sviluppate» (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento, Provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Umbria, Marche e Lazio) o nelle Regioni «in transizione» (Abruzzo, Molise e Sardegna), indipendentemente dalla residenza del lavoratore
e nei limiti stabiliti all'articolo 12 del decreto direttoriale n. 52 del 2020.
  Pertanto, l'incentivo trova applicazione per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate non solo nelle regioni del Mezzogiorno, ma sull'intero territorio nazionale, nei limiti delle risorse specificamente stanziate dall'Anpal.
  Inoltre, segnalo che la suddetta agevolazione, come espressamente previsto dal decreto direttoriale dell'ANPAL n. 66 del 21 febbraio 2020, è, inoltre, cumulabile con l'esonero volto all'assunzione stabile di giovani fino a trentacinque anni di età, nel limite massimo di un importo pari a 8.060 euro su base annua e può trovare applicazione per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate a partire dal 1o gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2020.
  Infine, posso riferire che sono in corso di ultimazione le attività a carico dell'INPS e dell'ANPAL di implementazione delle procedure informatiche volte al riconoscimento dell'agevolazione. Pertanto, non appena sarà resa operativa la misura, nell'elaborazione delle istanze si darà priorità alle assunzioni effettuate prima della pubblicazione della circolare.
  Concludo, ribadendo il massimo impegno del Ministero che rappresento sul piano di rilancio occupazionale del Paese e sul rafforzamento delle politiche attive e sottolineando che sono allo studio ulteriori interventi a supporto dell'occupazione, soprattutto quella giovanile e femminile e con particolare riguardo per il Mezzogiorno.