III Commissione

Affari esteri e comunitari

Affari esteri e comunitari (III)

Commissione III (Affari esteri)

Comm. III

Affari esteri e comunitari (III)
SOMMARIO
Mercoledì 22 luglio 2020

SEDE REFERENTE:

Istituzione di una Commissione parlamentare per le questioni degli italiani all'estero. C. 802 Longo, C. 925 Carè ed altri, C. 1129 Fitzgerald Nissoli ed altri, C. 2159 Ungaro, C. 2239 Schirò ed altri e C. 2270 Siragusa (Seguito esame e rinvio) ... 64

COMITATO RISTRETTO:

Istituzione di una Commissione parlamentare per le questioni degli italiani all'estero. C. 802 Longo, C. 925 Carè ed altri, C. 1129 Fitzgerald Nissoli ed altri, C. 2159 Ungaro, C. 2239 Schirò ed altri, C. 2270 Siragusa e C. 2570 Formentini ed altri ... 65

SEDE CONSULTIVA:

Programma Nazionale di Riforma per l'anno 2020, di cui alla III Sezione del Documento di economia e finanza 2020. Doc. LVII, n. 3 – Sezione III e Allegati (Parere alla V Commissione) (Seguito esame e conclusione – Parere favorevole) ... 65

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) ... 72

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2019. C. 2572 Governo.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2020. C. 2573 Governo.
Tabella n. 6: Stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2020 (limitatamente alle parti di competenza) (Relazione alla V Commissione) (Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del regolamento e conclusione. – Relazione favorevole sul disegno di legge C. 2572 e relazione favorevole con osservazioni sul disegno di legge C. 2573) ... 65

ALLEGATO 2 (Relazione approvata dalla Commissione) ... 74

ALLEGATO 3 (Relazione approvata dalla Commissione) ... 76

ALLEGATO 4 (Documentazione depositata dal Governo) ... 78

SEDE REFERENTE:

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica Democratica Socialista dello Sri Lanka sulla cooperazione nei campi della cultura, dell'istruzione, della scienza e della tecnologia, fatto a Roma il 16 aprile 2007. C. 2123 Governo, approvato dal Senato (Seguito esame e conclusione) ... 67

Accordo di cooperazione sul partenariato e sullo sviluppo tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica islamica di Afghanistan, dall'altra, fatto a Monaco il 18 febbraio 2017. C. 2230 Governo, approvato dal Senato (Seguito esame e conclusione) ... 68

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Kosovo sul trasferimento delle persone condannate, fatto a Roma l'11 aprile 2019. C. 2314 Governo (Seguito esame e conclusione) ... 69

ALLEGATO 5 (Emendamento) ... 87

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Protocolli: a) Protocollo relativo ad un emendamento all'articolo 50 (a) della Convenzione sull'aviazione civile internazionale, fatto a Montreal il 6 ottobre 2016; b) Protocollo relativo ad un emendamento all'articolo 56 della Convenzione sull'aviazione civile internazionale, fatto a Montreal il 6 ottobre 2016. C. 2359 Governo, approvato dal Senato (Seguito esame e conclusione) ... 69

Sui lavori della Commissione ... 70

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-04403 Quartapelle Procopio: Sulla tutela dell'autonomia degli Ordini forensi e dello Stato di diritto in Turchia ... 70

ALLEGATO 6 (Testo della risposta) ... 88

5-04404 Delmastro delle Vedove: Sul sequestro di motopescherecci italiani per sconfinamento nelle acque territoriali croate ... 70

ALLEGATO 7 (Testo della risposta) ... 89

III Commissione - Resoconto di mercoledì 22 luglio 2020

TESTO AGGIORNATO AL 23 LUGLIO 2020

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 22 luglio 2020. — Presidenza del vicepresidente Piero FASSINO. – Interviene la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Emanuela Claudia Del Re.

  La seduta comincia alle 13.55.

Istituzione di una Commissione parlamentare per le questioni degli italiani all'estero.
C. 802 Longo, C. 925 Carè ed altri, C. 1129 Fitzgerald Nissoli ed altri, C. 2159 Ungaro, C. 2239 Schirò ed altri e C. 2270 Siragusa.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 maggio scorso.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che il 9 luglio scorso è stata assegnata la proposta di legge C. 2570 Formentini ed altri, recante Istituzione della Commissione parlamentare per la protezione e la valorizzazione geoeconomica dell'emigrazione italiana nel mondo.
  Poiché la suddetta proposta di legge verte sulla stessa materia delle proposte di legge in titolo, ne è stato disposto l'abbinamento. Segnala che i lavori del Comitato ristretto, già costituito, avranno quindi ad oggetto anche la proposta di legge C. 2570.

  Simona SURIANO (M5S), relatrice, segnala che la proposta di legge C. 2570, presentata dal collega Formentini e sottoscritta da tutti i colleghi del gruppo della Lega, si fonda sull'assunto che la comunità dei connazionali all'estero collabora al progresso economico e sociale del Paese.
  In tale ottica la istituenda Commissione dovrà assolvere a compiti di indirizzo e controllo, da un lato, per dare sostegno ai cittadini italiani residenti all'estero, dall'altro lato, per promuovere il loro ruolo come fattore di rafforzamento dell'interesse nazionale e in particolare di obiettivi di natura economico-produttiva.
  Tale impostazione emerge nettamente agli articoli 2 e 3 della proposta di legge, rispettivamente relativi alle finalità e alle funzioni della Commissione. Oltre ad alcune questioni sovrapponibili a quelle presenti nelle altre proposte di legge, la proposta C. 2570 dà, infatti, specifico risalto al nesso che lega gli italiani che vivono e lavorano all'estero e le imprese italiane operanti nei Paesi di residenza con il sistema produttivo italiano.
  Ulteriori aspetti comuni agli altri provvedimenti che connotano la proposta del gruppo Lega sono rappresentati dall'attenzione alla promozione delle politiche culturali come elemento strategico nella competizione internazionale, come d'altra parte emerso ieri in occasione del dibattito sui provvedimenti concernenti il rendiconto generale dello Stato e l'assestamento del bilancio dello Stato. Figura anche l'attenzione per i media italiani all'estero, inclusi quelli operanti su piattaforme satellitari o informatiche, nell'ottica di coltivare il rapporto con le regioni di origine e con le realtà economico-industriali.
  Sul piano della composizione e del funzionamento della Commissione, evidenzia che la proposta del collega Formentini è per una Commissione bicamerale composta da diciotto deputati e diciotto senatori, con la particolarità di affidare ai Presidenti delle Camere la nomina del presidente della Commissione al di fuori dei componenti della stessa. Rileva che trattasi di una questione che potrà essere affrontata in sede di Comitato ristretto, così come le altre questioni concernenti il regolamento interno e gli strumenti di lavoro della Commissione.

  Piero FASSINO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 22 luglio 2020.

Istituzione di una Commissione parlamentare per le questioni degli italiani all'estero.
C. 802 Longo, C. 925 Carè ed altri, C. 1129 Fitzgerald Nissoli ed altri, C. 2159 Ungaro, C. 2239 Schirò ed altri, C. 2270 Siragusa e C. 2570 Formentini ed altri.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14 alle 14.05.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 22 luglio 2020. — Presidenza del vicepresidente Piero FASSINO. – Interviene la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Emanuela Claudia Del Re.

  La seduta comincia alle 14.30.

Programma Nazionale di Riforma per l'anno 2020, di cui alla III Sezione del Documento di economia e finanza 2020.
Doc. LVII, n. 3 – Sezione III e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta di ieri.

  Emilio CARELLI, relatore, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  La viceministra Emanuela Claudia DEL RE si associa alle considerazioni del relatore.

  Alberto RIBOLLA (LEGA), preannunciando il voto contrario della Lega sulla proposta di parere presentata dal relatore, ribadisce le motivazioni già esposte nella seduta di ieri: pur condividendo gli obiettivi di rafforzamento della rete diplomatico-consolare e di promozione dell'internazionalizzazione delle imprese, l'impianto complessivo del PNR solleva diverse criticità, a partire dalle incognite sui fondi europei che dovrebbero finanziare gli ambiziosi programmi di riforma. Segnala che, come evidenziato da autorevoli fonti di stampa, l'erogazione dei fondi potrebbe infatti essere subordinata al rispetto di vincoli e condizionalità, quali l'adozione di riforme socialmente insostenibili come la legge Fornero; inoltre, l'erogazione potrebbe essere soggetta ai veti di una minoranza di Paesi, in grado di compromettere l'effettivo dispiegamento del Piano di rilancio europeo.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2019.
C. 2572 Governo.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2020.
C. 2573 Governo.
Tabella n. 6: Stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2020 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del regolamento e conclusione. – Relazione favorevole sul disegno di legge C. 2572 e relazione favorevole con osservazioni sul disegno di legge C. 2573).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato nella seduta di ieri.

  Piero FASSINO, presidente, segnala che non sono pervenuti emendamenti al disegno di legge recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2020 (C. 2573 Governo) e che l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo si concluderà con la deliberazione su proposte di relazione alla V Commissione con riferimento ai disegni di legge in titolo e con la nomina del relatore incaricato di riferire alla medesima Commissione Bilancio.

  Emilio CARELLI (M5S), relatore, presenta e illustra una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2019 (vedi allegato 2) e una proposta di relazione favorevole con osservazioni sul disegno di legge recante Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2020 (vedi allegato 3).

  La viceministra Emanuela Claudia DEL RE, ringraziando il relatore in particolare per le osservazioni apposte in materia di cooperazione allo sviluppo e di politiche di promozione culturale, sottolinea che nel 2019 il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale ha potuto disporre di uno stanziamento definitivo di competenza pari a 2,971 miliardi di euro, rispetto all'ammontare iniziale pari a 2,759. Si tratta di una quota minima del bilancio dello Stato, pari allo 0,52 per cento sugli stanziamenti a consuntivo, e che scende allo 0,34 per cento se si considera il bilancio al lordo del debito pubblico. Esso è inoltre costituito per buona parte (64 per cento) da stanziamenti per oneri inderogabili, pari a consuntivo a circa 1,9 miliardi di euro, destinati in misura preponderante al versamento di contributi obbligatori a enti internazionali in virtù di impegni giuridicamente vincolanti determinati per legge, al finanziamento obbligatorio del Fondo Europeo di Sviluppo (FES), di cui alla legge n. 125 del 2014 e al pagamento di stipendi al personale.
  Riguardo al disegno di legge di assestamento di bilancio, rileva che è stato elaborato in un contesto di finanza pubblica del tutto particolare, influenzato negativamente dall'emergenza connessa con la diffusione del COVID-19, per effetto della quale sono stati adottati diversi provvedimenti di urgenza.
  Osserva che, anche in considerazione di tale situazione, il MAECI ha evitato di ricorrere allo strumento dell'assestamento per rappresentare esigenze di integrazione dei propri capitoli di bilancio. Le maggiori esigenze di fabbisogno, emerse per alcune tipologie di spese proprio per fronteggiare l'emergenza sanitaria in corso, sono state soddisfatte con rimodulazioni interne tra i propri stanziamenti, in via amministrativa, al fine di evitare ulteriori oneri a carico della finanza pubblica.
  Sottolinea che grazie ai provvedimenti di urgenza adottati dal Governo – con particolare riferimento al decreto-legge «Cura Italia» n. 18 del 2020 e al decreto-legge «Rilancio» n. 34 del 2020 – sono state d'altra parte stanziate risorse importanti per il MAECI da destinare al sostegno del sistema produttivo e al rilancio dell’export (complessivamente 400 milioni di euro attribuiti all'istituendo Fondo per la Promozione Integrata), nonché finanziamenti aggiuntivi per la tutela e la sicurezza dei connazionali nel mondo in situazioni di emergenza e per l'assistenza ai cittadini all'estero in condizioni di indigenza o di necessità (in totale 7 milioni di euro).

  Alberto RIBOLLA (LEGA) preannuncia il voto contrario del Gruppo Lega sulle proposte di relazione del relatore, sottolineando che tale valutazione negativa concerne la struttura complessiva dei provvedimenti in titolo: infatti, se da un lato è condivisibile l'incremento delle risorse destinate alla promozione della lingua e cultura italiana e alla promozione del made in Italy, dall'altro occorre considerare che i capitoli di spesa di competenza della III Commissione rappresentano meno dell'1 per cento del bilancio complessivo dello Stato.

  Angela SCHIRÒ (PD) ringrazia il relatore per l'inserimento, nella relazione sull'assestamento, di una osservazione relativa all'opportunità di rifinanziare adeguatamente le misure di promozione della lingua e cultura italiana, nel contesto dello sforzo per la promozione dell'internazionalizzazione del Sistema Paese, provvedendo fin da ora ad impostare in tale direzione la legge di bilancio per il 2021.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), preannunciando il voto contrario del Gruppo Fratelli d'Italia sulle due proposte di relazione elaborate dal relatore, sottolinea che, a fronte di una riduzione pari a 20 milioni dei fondi destinati alla promozione della lingua e cultura italiana, il Governo intende mantenere un impegno finanziario assai consistente in materia di cooperazione allo sviluppo. A suo avviso, questa scelta attesta in maniera inequivocabile il totale e disarmante disinteresse dell'Esecutivo rispetto alle vere priorità del Paese. A differenza del collega Ribolla, ritiene che le misure per l'internazionalizzazione delle imprese non possono in alcun modo compensare l'insipienza e l'inadeguatezza della politica fiscale dell'Esecutivo.

  La viceministra Emanuela Claudia DEL RE, come preannunciato nella seduta di ieri, deposita una tabella riassuntiva che illustra gli stanziamenti ed i relativi impieghi del Fondo Africa, che viene acquisita gli atti dalla Commissione (vedi allegato 4).

  La Commissione, con distinte votazioni, approva la proposta di relazione favorevole con riferimento al disegno di legge recante Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2019 e la proposta di relazione favorevole con osservazioni relativa al disegno di legge recante Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2020. Nomina, altresì, il deputato Emilio Carelli quale relatore, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, affinché possa partecipare, per riferirvi, alle sedute della Commissione Bilancio.

  La seduta termina alle 15.10.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 22 luglio 2020. — Presidenza del vicepresidente Piero FASSINO. – Interviene la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Emanuela Claudia Del Re.

  La seduta comincia alle 15.10.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica Democratica Socialista dello Sri Lanka sulla cooperazione nei campi della cultura, dell'istruzione, della scienza e della tecnologia, fatto a Roma il 16 aprile 2007.
C. 2123 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 5 febbraio scorso.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Bilancio, Cultura e della Commissione per le questioni regionali.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), preannunciando il voto contrario del Gruppo Fratelli d'Italia sul provvedimento in titolo, sottolinea che l'Accordo in esame non contiene alcuna disposizione in materia di tutela e promozione del pluralismo e della libertà religiosa, primigenia di ogni altra forma di libertà e alla base della nostra civiltà. Pur riconoscendo che il Trattato risale al 2007, e dunque la sua stipulazione non può essere imputata al Governo in carica, ritiene necessario che l'Esecutivo ponga alle autorità dello Sri Lanka il problema del rispetto del pluralismo religioso in ogni negoziato bilaterale, tanto più nel caso dello Sri Lanka, dove vive una numerosa comunità cristiana che negli ultimi anni è stata vittima di terribili violenze, come la strage della domenica di Pasqua del 2019, in cui sono stati trucidate 359 persone, tra le quali numerosi bambini.

  La viceministra Emanuela Claudia DEL RE sottolinea che l'unico sistema efficace per promuovere i valori della nostra civiltà è il dialogo, in primis sul piano culturale, che è esattamente la cornice nella quale si inserisce l'Accordo in esame.

  Vito COMENCINI (LEGA), associandosi alle considerazioni del collega Delmastro delle Vedove, pur riconoscendo il valore del dialogo come mezzo per promuovere il nostro patrimonio culturale, evidenzia che in taluni casi sarebbe più opportuno agire con determinazione e coraggio per contrastare l'arroganza e la mancanza di rispetto di certi Paesi: infatti, talvolta l'eccessiva disponibilità a dialogare può essere inefficace e controproducente, come dimostra la recente vicenda della trasformazione di Santa Sofia in moschea da parte del regime di Erdogan.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), pur apprezzando l'atteggiamento di apertura della Viceministra del Re, rileva che nell'Accordo in esame il tema della libertà e del pluralismo religioso non è neppure menzionato e, dunque, non può essere oggetto di dialogo con quel Paese nell'ambito degli scambi culturali previsti dal Trattato.

  Mirella EMILIOZZI (M5S), pur condividendo lo spirito delle argomentazioni dei colleghi Delmastro delle Vedove e Comencini, sottolinea che la ratifica dell'accordo in esame è tanto più urgente in quanto la cultura è lo strumento più efficace per sensibilizzare la controparte sui temi richiamati.

  Piero FASSINO, presidente, ricorda che le sollecitazioni dei colleghi Delmastro delle Vedove e Comencini possono confluire nell'elaborazione di un apposito ordine del giorno da presentare in Assemblea. Segnalando che l'Accordo in esame è stato siglato nel 2007, ben tredici anni fa, annuncia l'intenzione di presentare una proposta di riforma costituzionale, riferita all'articolo 80 della Costituzione, finalizzata a rendere più spedito il procedimento di ratifica di accordi internazionale.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice, deputata Emiliozzi, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Piero FASSINO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Accordo di cooperazione sul partenariato e sullo sviluppo tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica islamica di Afghanistan, dall'altra, fatto a Monaco il 18 febbraio 2017.
C. 2230 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 gennaio scorso.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Difesa, Bilancio, Finanze, Cultura, Attività produttive, Agricoltura, Politiche dell'Unione europea e della Commissione per le questioni regionali, mentre le Commissioni Ambiente, Trasporti, Lavoro e Affari sociali hanno comunicato che non esprimeranno parere.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI) preannunciando il voto contrario del Gruppo Fratelli d'Italia sul provvedimento in titolo, sottolinea che anche l'accordo in esame, come quello di cui al punto precedente, non contiene alcun riferimento al tema della libertà religiosa. Trattandosi di un Accordo negoziato a livello UE, sarebbe stato opportuno che l'Italia avesse sollevato la questione a livello europeo, tanto più che nell'Accordo si prevede la tutela e la promozione della parità di genere, questione fondamentale in un Paese come l'Afghanistan, ma certamente non meno essenziale del pluralismo religioso.

  Vito COMENCINI (LEGA) si associa alle considerazioni del collega Delmastro delle Vedove, ribadendo che in taluni Paesi il fondamentalismo islamico vìola tanto i diritti delle donne quanto quelli delle minoranze cristiane. Preannuncia l'astensione del Gruppo della Lega.

  Piero FASSINO, presidente, ribadisce che si tratta di una tematica rilevante, che può essere oggetto di un apposito ordine del giorno da presentare in Aula.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice, deputata Ehm, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Piero FASSINO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Kosovo sul trasferimento delle persone condannate, fatto a Roma l'11 aprile 2019.
C. 2314 Governo.
(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 29 gennaio scorso.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia, mentre la Commissione Bilancio ha espresso parere favorevole con una condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione. Conseguentemente, avverte che il relatore, deputato Gennaro Migliore, ha presentato l'emendamento 3.1 volto a recepire tale condizione (vedi allegato 5).

  Gennaro MIGLIORE (IV) illustra l'emendamento 3.1.

  La viceministra Emanuela Claudia DEL RE esprime parere favorevole.

  La Commissione approva l'emendamento 3.1 del relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, deputato Migliore, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Piero FASSINO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Protocolli: a) Protocollo relativo ad un emendamento all'articolo 50 (a) della Convenzione sull'aviazione civile internazionale, fatto a Montreal il 6 ottobre 2016; b) Protocollo relativo ad un emendamento all'articolo 56 della Convenzione sull'aviazione civile internazionale, fatto a Montreal il 6 ottobre 2016.
C. 2359 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 giugno scorso.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Bilancio e Trasporti.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, deputato Olgiati, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Piero FASSINO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Sui lavori della Commissione.

  Piero FASSINO, presidente, propone che la Commissione proceda alla trattazione delle interrogazioni a risposta immediata con precedenza rispetto all'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  La Commissione conviene.

  La seduta termina alle 15.30.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 22 luglio 2020. — Presidenza del vicepresidente Piero FASSINO. – Interviene la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Emanuela Claudia Del Re.

  La seduta comincia alle 15.10.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv e il canale satellitare della Camera dei deputati.

5-04403 Quartapelle Procopio: sulla tutela dell'autonomia degli Ordini forensi e dello Stato di diritto in Turchia.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

  La viceministra Emanuela Claudia DEL RE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), intervenendo in sede di replica, si dichiara parzialmente soddisfatta. Se, da un lato, l'impegno dell'Italia per la tutela dei diritti umani non è in discussione, dall'altro sarebbe auspicabile che il Governo esercitasse una pressione determinata e costante sulle autorità turche, anche supportando l'azione messa in atto dal Consiglio nazionale forense. Auspica, altresì, un intervento diretto per salvare la vita di Ebru Timtik e Ayta Ünsal, i due avvocati che, condannati a 18 e 10 anni con l'accusa di «appartenenza a un'organizzazione terroristica», da febbraio hanno iniziato uno sciopero della fame e versano in condizioni disperate, nella certezza che un'attivazione da parte del Governo italiano potrebbe salvare la vita a due persone.

5-04404 Delmastro delle Vedove: sul sequestro di motopescherecci italiani per sconfinamento nelle acque territoriali croate.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI) illustra l'interrogazione in titolo.

  La viceministra Emanuela Claudia DEL RE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), intervenendo in sede di replica, si dichiara parzialmente soddisfatto, rilevando che il Governo ha seguito con la dovuta attenzione il caso oggetto dell'interrogazione. La risposta della viceministra Del Re conferma che la reazione delle autorità croate è stata del tutto sproporzionata, dal momento che il peschereccio italiano ha sconfinato nelle acque territoriali croate per soli 236 metri. Ricordando che la Croazia ha unilateralmente esteso la propria area di pesca protetta, esorta il Governo ad intervenire in sede di Unione europea per tutelare l'interesse nazionale, a fronte dell'arroganza del governo di Zagabria. Auspica, altresì, che la Marina militare italiana adotti la stessa fermezza nei confronti dei pescherecci croati in caso di sconfinamento della nostra area di pesca protetta, ammesso che le modeste imbarcazioni del nostro vicino siano in grado di avvicinarsi alle nostre coste.

  Piero FASSINO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni in titolo.

  La seduta termina alle 15.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza è stato svolto dalle 15.50 alle 16.

III Commissione - mercoledì 22 luglio 2020

ALLEGATO 1

Programma Nazionale di Riforma per il 2020, di cui alla III Sezione del Documento di economia e finanza per il medesimo anno (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il Programma nazionale di riforma per l'anno 2020, di cui alla III Sezione del Documento di economia e finanza 2020;
   richiamato il parere favorevole espresso il 28 aprile scorso sulle parti di competenza del Documento di economia e finanza per il 2020;
   preso atto del fatto che, per effetto della crisi sanitaria ed economica conseguente alla pandemia da COVID-19, il PNR è stato presentato successivamente all'approvazione delle risoluzioni parlamentari sulle sezioni I e II del DEF 2020;
   considerato che i programmi del Governo e le iniziative di riforma si conformano alle Raccomandazioni specifiche approvate nel 2019 ma anche a quelle per il 2020, approvate dal Consiglio dell'UE il 20 luglio 2020, nonché allo European Green Deal, che costituisce il principale progetto europeo di medio e lungo termine;
   valutato positivamente l'accordo raggiunto il 21 luglio dai Capi di Stati e di Governo dell'UE sulla istituzione del fondo Next Generation EU, con una dotazione di 750 miliardi di euro, di cui 390 miliardi di sussidi per i Paesi più in difficoltà;
   apprezzato che il nostro Paese dovrebbe ottenere complessivamente 208,8 miliardi da Next Generation EU, una somma significativamente più elevata dei 172,8 previsti dalla proposta originaria della Commissione europea, beneficiando di una quota di prestiti molto più alta (da 90,9 a 127,4 miliardi) e potendo contare su una soluzione ponte efficace per avere risorse già a partire da quest'anno, in attesa che Next Generation EU entri in funzione nel 2021;
   preso atto che il PNR ribadisce la volontà di eliminare la web tax introdotta con la legge n. 160 del 2019 (legge di bilancio 2020) non appena saranno individuate regole condivise a livello internazionale per tassare i profitti delle multinazionali del digitale;
   atteso che lo scenario post-pandemia richiederà di rafforzare o estendere il supporto agli investimenti diretti esteri, che subiranno un calo consistente, adottando misure indirizzate a creare condizioni più attrattive sia per investitori stranieri sia per quelli nazionali e, nel contempo, assicurando uno screening efficace degli investimenti stranieri per tutelare i settori strategici;
   valutati positivamente gli interventi in materia di internazionalizzazione delle imprese contenuti nei decreti-legge n. 18, 23 e 34 del 2020, convertiti, con modificazioni, dalle leggi n. 27, 40 e 77 del 2020;
   apprezzato che il PNR preannuncia un rafforzamento del ruolo della rete diplomatica estera, di SIMEST e di ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, più volte auspicato da questa Commissione;
   condiviso l'inserimento nel PNR 2020 di uno specifico capitolo che illustra come
le cinque priorità individuate dal Governo potranno influenzare il posizionamento dell'Italia rispetto ai diciassette Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030: si tratta di un'innovazione assai opportuna, che va nel senso auspicato più volte dal Parlamento di una rivisitazione complessiva delle politiche pubbliche e degli interventi legislativi alla luce della loro congruenza e funzionalità rispetto ai goal ed ai target della stessa Agenda 2030,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE.

ALLEGATO 2

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2019 (C. 2572 Governo).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione,
   esaminato, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del regolamento, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 2572, recante Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'anno finanziario 2019;
   premesso che:
    lo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2019, di cui alla legge di bilancio 30 dicembre 2018, n. 145, recava stanziamenti per 2.728,39 milioni di euro e che gli stanziamenti definitivi di competenza risultano pari a 2.971,14 milioni di euro, con una variazione in aumento di 212,56 milioni di euro, pari al 7,7 per cento delle previsioni iniziali;
    la spesa del MAECI è in larghissima misura di parte corrente, pari a 2.897,01 milioni di euro, che incidono sugli stanziamenti complessivi per il 97,5 per cento, mentre la spesa in conto capitale per il restante 2,5 per cento ammonta a 74,13 milioni di euro;
    in termini di competenza, la spesa finale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per il 2018 ha un'incidenza sul bilancio dello Stato dello 0,5 per cento;
    come evidenziato dalla Corte dei Conti, la gestione evidenzia una capacità di impegno del 91,36 per cento, in leggera diminuzione rispetto all'esercizio precedente (92,69 per cento nel 2018), e una capacità di pagamento (velocità di gestione della spesa) del 99,23 per cento, in netto miglioramento rispetto al 2018 dove l'indicatore segnava il 95,79 per cento;
    si registra un aumento dei residui finali totali di 76,9 milioni, imputabile esclusivamente alle spese in conto capitale, ed un volume dei residui accertati al 31 dicembre 2019 pari a 158,85 milioni, di cui 94,17 milioni per la parte corrente e 64,68 milioni per il conto capitale;
    si registrano incrementi nella Missione 4 «Italia in Europa e nel mondo», pari a 206,76 milioni di euro, tenendo conto che il Programma 4.2 relativo alla «Cooperazione allo sviluppo», assorbe quasi il 40,3 per cento degli stanziamenti definitivi (in calo rispetto al 42 per cento del 2018) e che il Programma 4.6 «Promozione della pace e sicurezza internazionale», relativo ad iniziative di sostegno del processo di soluzione di crisi in atto all'estero, soprattutto in Nordafrica, Medio Oriente e Libia, ha registrato uno stanziamento definitivo per il 2019 di circa 534 milioni, in calo del 10,5 per cento rispetto all'esercizio precedente;
   segnalato l'incremento del 35,7 per cento del Programma 4.8 «Italiani nel mondo e politiche migratorie», passato da circa 64,5 milioni del 2018 a poco più di 87,5 nel 2019, laddove nel 2018 si era registrato un notevole decremento di risorse per le variazioni avvenute sullo stanziamento del Fondo Africa;
   evidenziato soprattutto l'incremento a favore del Programma 4.9 «Promozione del sistema Paese» che presenta uno stanziamento definitivo di competenza in crescita con 220,9 milioni di euro stanziati
rispetto ai circa 192,7 milioni del 2018 (circa 183 milioni nel 2017 e 148 milioni nel 2016), a conferma della priorità strategica rivestita dal Programma;
   quanto ai programmi che fanno riferimento all'organizzazione complessiva delle sedi estere, cioè il Programma 4.12 «Presenza dello Stato all'estero tramite le strutture diplomatico-consolari» e 4.13 «Rappresentanza all'estero e servizi ai cittadini e alle imprese», lo stanziamento è stato, rispettivamente, pari a 128,3 milioni, in lieve riduzione, e a 596,6 milioni di euro, con un lieve incremento delle risorse rispetto al 2018;
   in merito alla Missione n. 32 (Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche), essa ha registrato un aumento pari a circa 5,79 milioni, risultanti da una diminuzione di 2,71 milioni dello stanziamento per il Programma 32.2 (Indirizzo politico) e da un incremento di 8,5 milioni delle dotazioni finanziarie del Programma 32.3 (Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza);
   quanto alla Relazione sull'utilizzo degli stanziamenti per le politiche di cooperazione allo sviluppo, prevista dall'articolo 14, comma 2, della legge n. 125 del 2014, allegata al Rendiconto generale dello Stato, emerge che l'Aiuto pubblico allo sviluppo (APS) comunicato dalle Amministrazioni pubbliche italiane per l'anno 2019, è pari a 3.434,02 milioni, corrispondente allo 0,19 per cento del Reddito nazionale lordo (RNL), dato che, ove validato dall'OCSE, farebbe registrare un decremento di 0,01 punti percentuali del rapporto APS/RNL conseguito nel 2018;
   il maggiore contribuente dell'APS italiano si conferma, anche per il 2018, il Ministero dell'economia e delle finanze che, con erogazioni pari a 1,92 miliardi di euro, determina il 55,8 per cento dell'APS complessivo, importo che comprende gli importi di competenza di Cassa Depositi e Prestiti e di SACE;
   il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale si colloca in seconda posizione destinando alla cooperazione allo sviluppo, insieme all'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, circa 1,2 miliardi di euro, pari al 37,2 per cento circa dell'APS;
   con riferimento ai canali di intervento, il canale multilaterale, con contributi pari a 2,6 miliardi di euro, inclusi i contributi al bilancio dell'Unione europea e al Fondo Europeo di Sviluppo (FES), rappresenta il 76,16 per cento dell'APS complessivo;
   quanto al posizionamento sul piano internazionale, sulla base dei dati preliminari 2019 pubblicati dall'OCSE/DAC l'Italia si conferma all'ottavo posto nella classifica dei donatori del Comitato per l'Aiuto allo Sviluppo-DAC per ammontare netto di APS, e al diciottesimo posto con riferimento al rapporto APS/RNL. Limitatamente ai Paesi G7, l'Italia si posiziona sesta, in termini percentuali, dietro al Regno Unito (0,7 per cento) alla Germania (0,60 per cento) alla Francia (0,44 per cento), al Giappone (0,29 per cento) e al Canada (0,27 per cento),

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

ALLEGATO 3

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2020 (C. 2573 Governo).

Tabella n. 6: Stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2020 (limitatamente alle parti di competenza).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione,
   esaminato, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, per le parti di propria competenza, il disegno di legge, approvato dal Senato, recante Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2020, con riferimento alla Tabella n. 6, recante lo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2020;
   premesso che:
    lo stato di previsione del MAECI per il 2020, approvato con la legge di bilancio per il 2020 27 dicembre 2019, n. 160, reca spese in competenza per un totale di 2.978,03 milioni di euro, di cui 2.783 milioni di parte corrente e 195,03 milioni in conto capitale;
    le autorizzazioni di cassa ammontano a 3.053,30 milioni di euro, dei quali 2.783,8 di parte corrente e 269,5 milioni in conto capitale;
    la consistenza dei residui presunti risulta valutata, al 1o gennaio 2020, in 13,08 milioni, dei quali 12,55 milioni di parte corrente, e 0,53 milioni ascrivibili al conto capitale;
    tali previsioni hanno subito variazioni nel corso dell'esercizio finanziario sia per l'incidenza di atti amministrativi intervenuti nel periodo gennaio-maggio 2020, che hanno già prodotto i loro effetti sulle poste di bilancio, sia in conseguenza delle variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento in esame;
    le variazioni già introdotte in bilancio per atto amministrativo nel periodo gennaio-maggio derivanti dall'applicazione di provvedimenti legislativi intervenuti successivamente all'approvazione del bilancio hanno determinato un aumento di 524.54 milioni di euro delle dotazioni di competenza e di cassa dovuti a provvedimenti amministrativi intercorsi nel periodo gennaio-maggio 2020, in relazione a provvedimenti legislativi e a norme di carattere generale nel frattempo adottate, in larga parte (421,31 milioni) riconducibili all'applicazione di disposizioni introdotte da provvedimenti normativi ed alla proroga delle missioni internazionali di pace (90 milioni);
    con il provvedimento in esame, con riferimento allo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, le previsioni per il 2020 risultano assestate a 3.501,93 milioni per la competenza, dei quali 3.285,66 milioni di parte corrente e 216,26 milioni di conto capitale. Per quanto concerne le autorizzazioni di cassa le previsioni si assestano a 3.577,21 milioni, di cui 3.286,43 di parte corrente e 290,77 di conto capitale;

    i residui si assestano a 392,24 milioni di euro: di tale importo 99,18 milioni ricadono nella parte corrente e 293,06 milioni nel conto capitale;
    la massa spendibile, che nelle previsioni di bilancio era di 2.991,11 milioni, risulta, in seguito alle proposte di assestamento, pari a 3.894,17 milioni, e il coefficiente di realizzazione si attesta al 92 per cento circa;
    evidenziata, da un lato, la proroga e, dall'altro, la drastica riduzione delle risorse per il 2021 per il Fondo per il sostegno della promozione della cultura e della lingua italiana all'estero, di cui alla Tabella 6, concernente tra l'altro le dotazioni degli Istituti di cultura, delle cattedre di italianistica nelle università straniere, delle borse di studio, dei corsi di lingua e cultura degli enti promotori, che subirà una decurtazione di 20 milioni di euro, pur rappresentando un pilastro della promozione linguistica e culturale del Sistema Italia all'estero,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

  con le seguenti osservazioni:
   1) si valuti l'esigenza di adottare senza ritardo misure necessarie ad invertire il trend concernente l'investimento in Aiuto pubblico allo sviluppo al fine di realizzare l'obiettivo dello 0,7 per cento del RNL, al quale l'Italia si è impegnata in sede OCSE per la realizzazione dell'Agenda 2030 sullo Sviluppo Sostenibile;
   2) si valuti l'urgenza di rifinanziare adeguatamente le misure di promozione della lingua e cultura italiana, nel contesto dello sforzo per la promozione dell'internazionalizzazione del Sistema Paese provvedendo fin da ora ad impostare in tale direzione la legge di bilancio per il 2021.

ALLEGATO 6

Interrogazione n. 5-04403 Quartapelle Procopio: Sulla tutela dell'autonomia degli Ordini forensi e dello Stato di diritto in Turchia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Ringrazio la Deputata Quartapelle per aver attirato l'attenzione su uno sviluppo delicato e importante: il progetto di legge di riforma dell'avvocatura in Turchia. È questione che stiamo seguendo, con particolare riguardo ai sistemi di elezione delle rappresentanze locali dell'ordine degli avvocati. Soprattutto su questo punto si registrano, infatti, proteste da parte dei legali turchi. Prestiamo uguale attenzione al caso degli avvocati Timtik e Unsal, che ha suscitato la reazione, tra gli altri, del Consiglio Nazionale Forense italiano.
  Queste vicende rientrano nel tema del rispetto della democrazia, dello stato di diritto, dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Tutti argomenti che hanno influenzato negli ultimi anni l'andamento dei rapporti tra Turchia e Unione Europea e che sono stati discussi in occasione dei contatti tra Italia e Turchia ad alto livello, da ultimo nella visita del Ministro Di Maio ad Ankara del 19 giugno.
  L'Italia attribuisce la massima importanza alla tutela e alla promozione della libertà di espressione e alla tutela dei difensori dei diritti umani. Tutti temi fondamentali, tra le priorità italiane per il mandato 2019-2021 al Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, sostenuti regolarmente in tutti i consessi multilaterali. Basti ricordare la nostra attiva partecipazione, in coordinamento con i partner UE, ai lavori negoziali che hanno portato all'adozione da parte dell'Assemblea Generale ONU della risoluzione sulla protezione dei difensori dei diritti umani a dicembre, co-sponsorizzata dall'Italia. Sosteniamo regolarmente le risoluzioni del Consiglio Diritti Umani sul tema e partecipiamo costantemente agli eventi e alle iniziative internazionali in materia, anche in ambito Consiglio d'Europa.
  Nella Revisione Periodica Universale del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, l'Italia ha raccomandato alla Turchia di: a) adottare misure adeguate per proteggere la libertà di espressione, di riunione e di associazione e garantire un ambiente sicuro e abilitante per le organizzazioni della società civile, i difensori dei diritti umani e i giornalisti, definendo le limitazioni alle libertà fondamentali nel rispetto degli obblighi internazionali; b) rafforzare l'indipendenza della magistratura; c) garantire che tutte le accuse di detenzione arbitraria, tortura e trattamenti disumani da parte delle forze di sicurezza siano debitamente indagate.
  Il Governo italiano, in vista della posizione che la Turchia assumerà a settembre sulle raccomandazioni ricevute dal Consiglio Diritti Umani, continuerà a seguire con la massima attenzione l'evoluzione della situazione.

ALLEGATO 7

Interrogazione n. 5-04404 Delmastro delle Vedove: Sul sequestro di motopescherecci italiani per sconfinamento nelle acque territoriali croate.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il fermo del motopeschereccio «Furore» è avvenuto il 20 luglio. L'imbarcazione sarebbe entrata per 236 metri nelle acque territoriali croate presso l'isola di Busi.
  Dagli elementi forniti dalle Autorità croate al nostro Consolato a Fiume risulta che, a fronte del fermo intimato, il motopeschereccio italiano avrebbe invertito la rotta procedendo verso le acque internazionali. Qui, alle ore 9:07, l'imbarcazione è stata fermata da un'unità navale croata, a circa mezzo miglio dalle acque territoriali della Croazia. In quell'area, insieme al «Furore», vi erano altri tre pescherecci italiani. Secondo le Autorità croate le altre imbarcazioni italiane non erano tuttavia entrate nelle acque territoriali di Zagabria.
  Una volta eseguito il fermo dell'imbarcazione, al Capitano del motopeschereccio «Furore» è stato intimato di dirigersi verso il porto croato di Lissa, Vis in lingua locale, per procedere con le contestazioni formali.
  In un primo momento, il Capitano ha opposto un rifiuto, adducendo ragioni di salute personale non compatibili con la situazione epidemiologica in Croazia. Ricevuta assistenza medica, il Capitano del motopeschereccio «Furore» ha quindi fatto rotta su Lissa, dove l'imbarcazione è stata posta sotto sequestro giudiziario. Il personale è stato rinviato a giudizio per ingresso illegale nelle acque territoriali croate e per pesca illegale.
  Come da procedura consolidata, il processo in questione si è svolto per direttissima ieri, 21 luglio. Il Tribunale croato ha condannato il Comandante al pagamento di una sanzione pari a 14.400 kune (l'equivalente di 1.900 euro) e ciascun membro a una multa pari a 2.400 kune (318 euro). Il peschereccio è già ripartito per l'Italia.
  Le Autorità croate hanno sostenuto con il nostro Consolato che il «Furore», già nel 2018, si fosse reso responsabile di ingresso illegale nelle acque territoriali croate, anche se all'epoca non lo avevano fermato.
  Il caso non è comunque isolato. Si tratta di una dinamica ben nota, da molti anni. Come ricordato anche dall'Interrogante, negli ultimi due mesi risultano altri tre fermi di imbarcazioni italiane per ingresso illegale in acque territoriali croate e pesca illegale. La procedura adottata dalle Autorità di Zagabria prevede, appunto, il fermo giudiziario e il processo per direttissima dell'equipaggio, permettendo alle imbarcazioni e agli equipaggi italiani di rientrare in Italia, in media nell'arco di 48 ore dal fermo come in questo caso. Il ripetersi di casi analoghi è probabilmente motivo del particolare rigore usato in questo caso dalle autorità croate nell'esercizio di facoltà loro riconosciute dal diritto internazionale.
  Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale continuerà a prestare assistenza alle nostre imbarcazioni, agli armatori e agli equipaggi.
  La Farnesina sta altresì svolgendo un'attenta valutazione degli interessi italiani nelle acque circostanti le nostre coste, con particolare riguardo alle aree marittime di interesse esclusivo nazionale e ai diritti storici che potrebbero essere riconosciuti ai pescatori italiani.