X Commissione

Attività produttive, commercio e turismo

Attività produttive, commercio e turismo (X)

Commissione X (Attività produttive)

Comm. X

Attività produttive, commercio e turismo (X)
SOMMARIO
Mercoledì 15 luglio 2020

SEDE CONSULTIVA:

Disposizioni per la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti amministrativi nelle materie dell'agricoltura e della pesca nonché delega al Governo per il riordino e la semplificazione della normativa in materia di pesca e acquacoltura. Nuovo testo C. 982 Gallinella e abb. (Parere alla XIII Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione) ... 145

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) ... 148

Istituzione di una zona economica esclusiva oltre il limite esterno del mare territoriale. Nuovo testo C. 2313 Di Stasio (Parere alla III Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole) ... 145

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) ... 149

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale concernente la ripartizione per l'anno 2020 del fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato da destinare a iniziative a vantaggio dei consumatori. Atto n. 182 (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni) ... 146

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) ... 150

INTERROGAZIONI:

5-02940 Polidori: Sulla tutela della produzione siderurgica italiana ... 146

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 151

5-03408 De Luca: Sulla società Treofan con particolare riferimento allo stabilimento di Battipaglia ... 146

ALLEGATO 5 (Testo della risposta) ... 153

5-03537 Chiazzese: Sui contributi ai veicoli elettrici ... 147

ALLEGATO 6 (Testo della risposta) ... 155

5-03667 Paita: Sulla situazione della compagnia assicurativa Itas ... 147

ALLEGATO 7 (Testo della risposta) ... 157

5-03740 Cattaneo: Sul sistema sanzionatorio in materia di incentivi per la promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili ... 147

ALLEGATO 8 (Testo della risposta) ... 159

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizioni informali nell'ambito dell'esame congiunto, in sede di atti dell'Unione europea, delle Comunicazioni della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni: Individuare e affrontare le barriere al mercato unico – COM(2020)93, Piano d'azione a lungo termine per una migliore attuazione e applicazione delle norme del mercato unico – COM(2020)94, Una nuova strategia industriale per l'Europa – COM(2020)102, Una strategia per le PMI per un'Europa sostenibile e digitale – COM(2020)103 e nell'ambito dell'esame della Trentottesima relazione annuale della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sulle attività antidumping, antisovvenzioni e di salvaguardia dell'UE e sull'utilizzo degli strumenti di difesa commerciale da parte di paesi terzi nei confronti dell'UE nel 2019 COM(2020)164.
Audizione di rappresentanti di Confindustria ... 147

Audizione di rappresentanti Uniocamere e Assocamerestero ... 147

X Commissione - Resoconto di mercoledì 15 luglio 2020

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 15 luglio 2020. — Presidenza del vicepresidente Gianluca BENAMATI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico Alessia Morani.

  La seduta comincia alle 14.

Disposizioni per la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti amministrativi nelle materie dell'agricoltura e della pesca nonché delega al Governo per il riordino e la semplificazione della normativa in materia di pesca e acquacoltura.
Nuovo testo C. 982 Gallinella e abb.

(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 luglio 2020.

  Lucia SCANU (M5S), relatrice, formula una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 1).

  Giorgia ANDREUZZA (LEGA), ricordando il contributo dato in sede referente dai colleghi del gruppo Lega della Commissione agricoltura all'approvazione del nuovo testo in esame, che recepisce alcune proposte emendative da questi presentate, annuncia il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere della relatrice.

  Riccardo ZUCCONI (FDI) segnala che il proprio gruppo voterà a favore della proposta di parere formulata dalla relatrice.

  Martina NARDI (PD), annunciando il voto favorevole del proprio gruppo, si dichiara soddisfatta del largo consenso raccolto dalla proposta di parere della relatrice.

  Rachele SILVESTRI (MISTO) annunzia il voto favorevole del proprio gruppo.

  La Commissione approva all'unanimità la proposta di parere formulata dalla relatrice.

Istituzione di una zona economica esclusiva oltre il limite esterno del mare territoriale.
Nuovo testo C. 2313 Di Stasio.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 luglio 2020.

  Marco LACARRA (PD), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.05.

ATTI DEL GOVERNO
  Mercoledì 15 luglio 2020. — Presidenza del vicepresidente Gianluca BENAMATI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico Alessia Morani.

  La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto ministeriale concernente la ripartizione per l'anno 2020 del fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato da destinare a iniziative a vantaggio dei consumatori.
Atto n. 182.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 14 luglio 2020.

  Fabio BERARDINI (M5S), relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato 3).

  La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.10.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 15 luglio 2020. — Presidenza del vicepresidente Gianluca BENAMATI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico Alessia Morani.

  La seduta comincia alle 14.30.

5-02940 Polidori: Sulla tutela della produzione siderurgica italiana.

  La sottosegretaria Alessia MORANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Catia POLIDORI (FI), replicando, si dichiara soddisfatta ed esprime apprezzamento per il coinvolgimento dei deputati provenienti dalle zone nelle quali hanno sede le industrie siderurgiche, che sono stati recentemente invitati a un incontro con i rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico.
  Ribadisce poi la necessità di rivedere la normativa anti-dumping a livello europeo, che presenta importanti crepe. In particolare segnala gli espedienti utilizzati dalla Cina per evitare l'applicazione di dazi, come il transito dei prodotti cinesi in Paesi terzi, dove subiscono minime modifiche, per venire poi esportati come prodotti originati in detti Paesi. Oppure l'apertura, da parte di società cinesi, di stabilimenti in Paesi del Sud-est asiatico. Evidenzia quindi che i prodotti che in tal modo giungono in Italia presentano prezzi inferiori rispetto a quelli dei prodotti nazionali e gli acquirenti italiani sono indotti a chiedere una riduzione del prezzo dell'acciaio italiano, senza considerare la sua maggiore qualità e il minore impatto sull'ambiente derivante dalla loro produzione.
  Ricorda infine come, in conseguenza della pandemia da COVID-19, siano stati bloccati gli interventi volti a favorire la produzione siderurgica italiana, quale ad esempio la realizzazione di corridoi per il trasporto delle merci tra le acciaierie di Terni e il porto di Civitavecchia.

5-03408 De Luca: Sulla società Treofan con particolare riferimento allo stabilimento di Battipaglia.

  La sottosegretaria Alessia MORANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Piero DE LUCA (PD), replicando, si dichiara soddisfatto e sottolinea lo straordinario risultato raggiunto nella soluzione della crisi, il cui perdurare avrebbe potuto comportare notevoli danni all'economia della provincia di Salerno, sia dal punto di vista occupazionale sia dal punto di vista ambientale.
  Ringrazia quindi in particolare la famiglia Foresti per la serietà dimostrata sottoscrivendo l'accordo quadro per la realizzazione di nuovi investimenti e l'assorbimento, nel tempo, del personale. Assicura infine che continuerà a monitorare la realizzazione dell'accordo quadro.

5-03537 Chiazzese: Sui contributi ai veicoli elettrici.

  La sottosegretaria Alessia MORANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Giuseppe CHIAZZESE (M5S), replicando, si dichiara soddisfatto per l'esaustiva risposta alla propria interrogazione e per quanto il Governo sta facendo per agevolare la diffusione della mobilità sostenibile, in particolare elettrica. Giudica positivamente anche l'esaurimento anticipato dei fondi stanziati per il 2020, successivamente rifinanziati, registrato in un periodo riduzione delle immatricolazioni quale quello del lockdown, a dimostrazione del grande interesse riscosso dall’Ecobonus. Esprime infine apprezzamento per l'approvazione, nel corso dell'esame parlamentare del disegno di legge di conversione del decreto-legge cosiddetto Rilancio, dell'emendamento Benamati, che prevede la concessione di contributi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni.
  Conclude sottolineando come la linea di sviluppo verso la decarbonizzazione, delineata nel Piano nazionale integrato per l'efficienza energetica, sia ormai tracciata ed auspica che questa possa realizzarsi senza ostacoli, per lasciare ai nostri figli un mondo migliore.

5-03667 Paita: Sulla situazione della compagnia assicurativa Itas.

  La sottosegretaria Alessia MORANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Mattia MOR (IV), nella sua qualità di cofirmatario dell'interrogazione in titolo, replicando, si dichiara soddisfatto, anche a nome della collega Paita.

5-03740 Cattaneo: Sul sistema sanzionatorio in materia di incentivi per la promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.

  La sottosegretaria Alessia MORANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

  Alessandro CATTANEO (FI), replicando, si dichiara soddisfatto per l'acquisizione degli elementi di risposta da parte della rappresentante del Governo, che potranno contribuire a chiarire i termini della questione. Evidenzia quindi l'assoluta esigenza di certezze in materia da parte degli operatori del settore.

  Gianluca BENAMATI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.10.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 15 luglio 2020.

Audizioni informali nell'ambito dell'esame congiunto, in sede di atti dell'Unione europea, delle Comunicazioni della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni: Individuare e affrontare le barriere al mercato unico – COM(2020)93, Piano d'azione a lungo termine per una migliore attuazione e applicazione delle norme del mercato unico – COM(2020)94, Una nuova strategia industriale per l'Europa – COM(2020)102, Una strategia per le PMI per un'Europa sostenibile e digitale – COM(2020)103 e nell'ambito dell'esame della Trentottesima relazione annuale della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sulle attività antidumping, antisovvenzioni e di salvaguardia dell'UE e sull'utilizzo degli strumenti di difesa commerciale da parte di paesi terzi nei confronti dell'UE nel 2019 COM(2020)164.
Audizione di rappresentanti di Confindustria.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.35 alle 16.20.

Audizione di rappresentanti Uniocamere e Assocamerestero.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 16.20 alle 16.50.

X Commissione - mercoledì 15 luglio 2020

ALLEGATO 1

Disposizioni per la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti amministrativi nelle materie dell'agricoltura e della pesca nonché delega al Governo per il riordino e la semplificazione della normativa in materia di pesca e acquacoltura. Nuovo testo C. 982 Gallinella e abb.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,
   esaminato, per i profili di propria competenza, il nuovo testo della proposta di legge recante «Disposizioni per la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti amministrativi nelle materie dell'agricoltura e della pesca nonché delega al Governo per il riordino e la semplificazione della normativa in materia di pesca e acquacoltura» (nuovo testo C. 982 Gallinella e abb.),
   rilevato, in particolare, che l'articolo 34, al comma 1, estende il credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive ai periodi di imposta successivi al 2018;
   sottolineato che il medesimo articolo 34, al comma 2, estende il credito di imposta a sostegno del Made in Italy per i periodi di imposta dal 2020 al 2022 alle reti di imprese agricole e agroalimentari – per la realizzazione di infrastrutture informatiche che possano potenziare il commercio elettronico – e alle imprese che hanno sottoscritto un accordo di filiera;
   evidenziata, l'opportunità che, anche nel caso del credito di imposta concesso per la per la riqualificazione delle strutture ricettive, sia inserito un limite ai periodi di imposta oggetto della agevolazione,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:
   all'articolo 34, comma 1, valuti la Commissione di merito l'opportunità di limitare l'applicazione del credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive ai periodi di imposta dal 2018 al 2022.

ALLEGATO 3

Schema di decreto ministeriale concernente la ripartizione per l'anno 2020 del fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato da destinare a iniziative a vantaggio dei consumatori. Atto n. 182.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,
   esaminato, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, lo Schema di decreto ministeriale concernente la ripartizione per l'anno 2020 del fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato da destinare a iniziative a vantaggio dei consumatori (Atto n. 182);
   preso atto che il presente schema di decreto non esaurisce le risorse a disposizione per il triennio 2020/2022;
   apprezzata la dettagliata Relazione sullo stato di attuazione degli interventi realizzati a vantaggio dei consumatori che accompagna il provvedimento;
   sottolineata la necessità di adottare, per gli esercizi a venire, le iniziative finalizzate ad assicurare la piena attuazione dell'articolo 148 della legge n. 388 del 23 dicembre 2000;
   evidenziata, inoltre, la necessità di prevedere ulteriori e più ampie iniziative a vantaggio del consumatore come previsto dal sopracitato articolo 148, comma 1, della legge n. 388 del 23 dicembre 2000,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   1) adottare, per gli esercizi a venire, le necessarie iniziative finalizzate ad assicurare la piena attuazione dell'articolo 148 della legge n. 388 del 23 dicembre 2000;
   2) inserire ulteriori e più ampie iniziative a vantaggio del consumatore come previsto dall'articolo 148, comma 1, della legge n. 388 del 23 dicembre 2000, con particolare riguardo e dando priorità a quelle finalizzate:
    a) al contrasto e alla riduzione della povertà energetica;
    b) ad un'ampia informazione e diffusione degli strumenti messi a disposizione dalla legge 27 gennaio 2012, n. 3, in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento;
    c) all'informazione e sensibilizzazione sui temi della finanza etica con particolare riferimento alla possibilità che la stessa divenga strumento per affrontare i cambiamenti sociali ed ecologici.

ALLEGATO 4

5-02940 Polidori: Sulla tutela della produzione siderurgica italiana.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'Onorevole Interrogante pone l'attenzione sulle problematiche del settore siderurgico, certamente aumentate dopo il periodo della pandemia.
  A riguardo, come ha avuto modo di dichiarare il Ministro dello sviluppo economico Patuanelli nella recente audizione sul comparto, preliminarmente vorrei evidenziare che il Governo sulla siderurgia ritenuta strategica e imprescindibile per lo sviluppo di tutta la situazione produttiva.
  Alla luce di queste circostanze, l'obiettivo del Governo è realizzare un piano strategico che definisca nel dettaglio il fabbisogno di acciaio nel nostro Paese, le condizioni di mercato su cui i produttori devono muoversi, nel rispetto delle regole europee del libero mercato nonché con la consapevolezza che sono necessari anche alcuni elementi di protezione commerciale.
  Il rilancio di questo settore dovrà mettere in conto una ristrutturazione del comparto ed una produzione di acciaio di qualità, a beneficio di filiere ad alto valore aggiunto, come l'industria elettrotecnica e la meccanica di precisione, di cui l'Italia è leader.
  Al contempo è noto che da anni è in corso una perdurante crisi della siderurgia (in Europa, prima ancora che in Italia), e tra le cause di tale crisi vi è senza dubbio una minore competitività con altri Paesi, dovuta:
   al basso costo della manodopera di molti Paesi, che incide sul prezzo finale del prodotto siderurgico;
   alla regolamentazione in materia di emissioni, che essendo diversa tra l'Unione europea ed il resto del mondo, fa sì che le imprese che producono all'interno dell'UE debbano scontare regole più rigide per la salvaguardia dell'ambiente e della salute pubblica.

  Relativamente alle misure di salvaguardia sull'acciaio entrate in vigore ad inizio 2019 (Regolamento 2019/159), così come riferito dal Ministero degli esteri, in occasione della recente seconda revisione delle misure di salvaguardia, l'Italia ha operato affinché venissero adeguatamente presi in considerazione i rischi derivanti dal combinato disposto degli effetti deleteri della crisi pandemica da COVID-19 in termini di crollo della domanda di acciaio, da un lato, e dal difficile contesto mondiale del mercato dell'acciaio, dall'altro.
  È anche a seguito dell'assiduo e mirato interessamento italiano, che la Commissione europea ha adottato un approccio maggiormente ambizioso rispetto alle intenzioni originarie. Sono state, ad esempio, introdotte importanti innovazioni nei meccanismi di gestione delle quote di importazione dei prodotti siderurgici che contribuiranno a prevenire perturbazioni nei flussi di approvvigionamento dell'acciaio, quali ad esempio il passaggio all'amministrazione su base trimestrale delle quote e la limitazione, per alcune categorie di prodotto, dell'accesso a meccanismi di utilizzo delle quote residue. Importante, inoltre, l'introduzione di quote specifiche per determinati Paesi terzi che, a dati 2019, hanno registrato flussi di importazione maggiormente elevati.
  Oltre all'ambito delle misure di salvaguardia va poi ricordata l'importanza del settore delle misure UE antidumping e anti-sovvenzioni, che hanno contribuito
nel recente passato in misura importante alla tutela dell'industria europea da pratiche sleali. L'azione dell'Italia ha potuto esplicarsi anche in tale contesto per difendere condizioni eque di concorrenza sul mercato europeo, assistendo le imprese nazionali nell'attività di sensibilizzazione della DG Trade della Commissione. Le nostre rappresentanze diplomatiche, infatti, in questi casi sono intervenute presso le Autorità dei Paesi interessati per limitarne il fenomeno.
  Infine, si ricorda l'impegnativo lavoro svolto in ambito G20, nel « Global Forum on steel excess capacity», volto a calmierare gli effetti sul mercato della sovraccapacità di produzione di acciaio di alcuni Paesi terzi, che riversano i propri prodotti nel mercato mondiale e in particolare in UE e in Italia, a causa delle misure protezionistiche adottate da altre economie.
  Ciò detto, voglio precisare che il Governo è consapevole di come queste azioni rispondano solo in parte alle preoccupazioni del settore siderurgico europeo ed italiano, e per tale motivo ritiene fondamentale un «monitoraggio costante dei flussi di importazione di acciaio», al fine di garantire un'effettiva tutela della produzione e dell'occupazione del settore.

ALLEGATO 5

5-03408 De Luca: Sulla società Treofan con particolare riferimento allo stabilimento di Battipaglia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con il presente atto parlamentare, l'Onorevole Interrogante richiama l'attenzione del Governo sulla situazione produttiva e occupazionale dello stabilimento Treofan Italy S.r.l. di Battipaglia (Salerno).
  Come noto anche all'Onorevole Interrogante, numerose sono state le riunioni tenutesi a riguardo presso il Ministero dello sviluppo economico ma voglio evidenziare quella del 20 febbraio scorso avente ad oggetto in particolare il sito produttivo di Battipaglia (Salerno) della società Treofan.
  La riunione, presieduta da me e dal Vice Capo di Gabinetto Ing. Giorgio Sorial, ha visto la partecipazione dei rappresentanti del Ministero del lavoro, dell'Assessorato al lavoro della Regione Campania, del Consorzio Asi Salerno, dal Ceo di Jindal Films Europe, dal responsabile legale di Treofan Germany, dal responsabile HR Treofan Italy S.r.l., di Confindustria Salerno, dai rappresentanti della società Vertus S.r.l., dall'Advisor di Treofan, dall'AD di Jcoplastic S.p.A., dal responsabile HR di Jcoplastic S.p.A., dalle segreterie nazionali e territoriali di settore, dalla Ugl Chimici, unitamente alla RSA.
  Nel corso della stessa sono stati richiamati alcuni degli eventi degli ultimi 12 mesi a seguito della decisione della proprietà di chiudere il sito di Battipaglia. Si è poi data la parola all'Advisor della Treofan. Quest'ultimo ha informato i presenti che la propria attività di ricerca di un soggetto industriale in grado di garantire continuità al sito di Battipaglia si è conclusa con l'acquisizione dell'offerta vincolante da parte di Jcoplastic – nota azienda del territorio – dopo averne valutate le prospettive e il progetto industriale ed occupazionale.
  L'AD della società Jcoplastic S.p.A., ha sottolineato l'impegno a rilanciare il sito con un progetto sostenibile di economia circolare che è stato sviluppato in collaborazione con il dipartimento di meccanica dell'Università di Salerno e che sarà complementare con le altre attività dell'azienda. Ha inoltre confermato l'impegno a ricollocare la totalità della forza lavoro dell'ex sito Treofan di Battipaglia.
  Il presidente del Consorzio Asi di Salerno ha richiamato la procedura specifica avviata ai sensi dell'articolo 63, L. 448 del 1998 e dell'articolo 11, L.R. Campania n. 11 del 2013, finalizzata alla riacquisizione delle superfici eccedenti e non direttamente utilizzate dalla società Treofan, con provvedimento del 14 novembre 2019. Ha quindi dichiarato che, alla luce degli sviluppi emersi nel corso dell'incontro e, in particolare, in prospettiva del possibile subentro da parte della società Jcoplastic, al fine di valutare l'effettiva prosecuzione della iniziativa intrapresa, stabilirà di disporre – in presenza delle condizioni previste dalla legge – la sospensione del procedimento per 30 giorni. Entro tale termine verrà analizzato il progetto di insediamento, correlato al piano industriale, al fine di verificare l'effettivo utilizzo delle aree rispetto al lotto ex Treofan e ne conseguirà eventualmente la sottoscrizione di una apposita convenzione.
  Relativamente al «piano occupazionale» ricordo che era stata avviata la procedura di licenziamento per 52 lavoratori (oggi ridottosi a 51) occupati presso
lo stabilimento di Battipaglia, avviata dalla Treofan italy tramite nota trasmessa a Confindustria Salerno del 17 gennaio 2020.
  Ebbene, con l'accordo firmato dalle parti presso il MiSE il 20 febbraio scorso la Jcoplastic si è obbligata tra l'altro a:
   ricollocare i 51 lavoratori già addetti al sito della Treofan di Battipaglia e da questa licenziati, alle proprie dipendenze o ad altre società del Gruppo, in unità produttive operanti nell'ambito della Provincia di Salerno, previo adeguato percorso formativo;
   a riconoscere a tali lavoratori condizioni contrattuali ed inquadramenti rapportati, nei limiti del possibile, a quanto già assegnato dalla Treofan in precedenza;
   ad organizzare per ciascuna unità lavorativa di cui al piano di assunzione un percorso di formazione in costanza di fruizione della NASPI, della durata minima di 4 mesi e massima di 12 mesi.

  Il Ministero dello sviluppo economico, pertanto, continuerà – per le parti di competenza – a monitorare il sito di Battipaglia, sia la fine di verificarne le azioni di reindustrializzazione che il piano occupazionale, con l'obiettivo di salvaguardare la continuità industriale ed occupazionale del sito di Battipaglia.

ALLEGATO 6

5-03537 Chiazzese: Sui contributi ai veicoli elettrici.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'atto in discussione rimanda al contributo per l'acquisto di auto a basse emissioni di CO2, introdotto dalla legge n. 145 del 2018 (Legge di bilancio 2019) e, più precisamente al fondo istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, ai fini dell'erogazione del contributo medesimo.
  Occorre premettere che il settore trasporti ha un ruolo fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica per il 2030, delineati nel Piano nazionale integrato per l'energia e il clima, che il Governo ha trasmesso alla Commissione europea lo scorso dicembre 2019, in attuazione del Regolamento europeo sulla governance e dell'energia e sull'azione per il clima.
  In particolare, tale Piano prevede obiettivi e misure funzionali alla riduzione del fabbisogno di mobilità privata, penetrazione delle fonti rinnovabili nei trasporti, elettrificazione dei mezzi di trasporti, efficienza energetica e riduzione delle emissioni.
  Già il Ministro Patuanelli, in una recente seduta in Aula Camera, è intervenuto sul tema dell’automotive ed ha ricordato come la grave crisi conseguente all'epidemia Covid-19 si innesta in una fase di grande trasformazione del settore, che aveva già fatto emergere la necessità di riconvertire le produzioni verso modelli elettrici e a basse emissioni. Il lockdown dunque ha fatto registrare una diminuzione delle immatricolazioni pari al 50,7 per cento in meno rispetto al corrispondente periodo del 2019.
  Resta fuor d'ogni dubbio che l’automotive è sempre stato considerato un settore di prioritaria attenzione da parte del Governo già prima della crisi pandemica.
  Si tratta infatti di un asset industriale strategico per il nostro sistema Paese, come testimonia – tra l'altro – l'istituzione presso il Ministero dello sviluppo economico, del Tavolo Automotive (18 ottobre 2019).
  Nello specifico, lo scopo del tavolo è stato l'avvio di un confronto con tutti gli attori del settore, al fine di concordare un metodo di lavoro per individuare gli strumenti più funzionali a sostenere il processo di adeguamento della filiera alle esigenze connesse agli obiettivi delineati nel citato Piano.
  Sono stati quindi costituiti tre gruppi di lavoro, con il compito di approfondire gli aspetti connessi al sostegno della domanda di mobilità e veicoli a ridotte emissioni, dell'offerta di mobilità e veicoli a ridotte emissioni, delle infrastrutture.
  Da ciò emerge il proposito del Ministero dello sviluppo economico di pervenire a un programma organico di misure sul settore automotive, che agisca in modo coordinato sugli elementi principali della filiera.
  Voglio sottolineare che nel Decreto Milleproroghe (decreto-legge n. 162 del 2019, convertito con modificazioni dalla legge n. 8 del 2020), è stata prevista l'estensione dell'Ecobonus e sono stati approvati emendamenti, a prima firma proprio dell'On. Chiazzese, per abbassare da 70 a 60 grammi di CO2 della soglia di accesso agli incentivi, per utilizzare i fondi non usufruiti all'anno successivo e per il passaggio di tutto il gettito del malus al bonus, senza il limite di 70 milioni di euro l'anno, in modo da destinare tutte le somme recuperate dalle auto più inquinanti all'acquisito di auto elettriche o ibride.

  Tra le misure prese a sostegno del settore dopo il lockdown, ricordo inoltre che il Decreto Rilancio (decreto-legge n. 34 del 2020), ora in fase di conversione al Senato, ha previsto il rifinanziamento della misura Ecobonus, promossa dal Ministero dello sviluppo economico con l'obiettivo di favorire, attraverso contributi statali fino a 6.000 euro, la mobilità sostenibile con l'acquisto di veicoli elettrici o ibridi a basse emissioni CO2.
  In particolare, rispondendo al quesito degli Interroganti, rilevo che l'articolo 44 di tale decreto, prevede l'incremento del fondo (di cui all'articolo 1, comma 1041, della legge 30 dicembre 2018, n. 145), per l'acquisto di autoveicoli a basse emissioni di CO2 g/km: 100 milioni di euro per l'anno 2020 e 200 milioni di euro per l'anno 2021.
  Segnalo, infine, che sulla piattaforma online del Ministero dello sviluppo economico dedicata all'Ecobonus, si è aperta la nuova fase di prenotazione dei contributi per l'acquisto di veicoli nuovi a ridotte emissioni, la cui scadenza è fissata al 31 dicembre 2020. A seguito delle numerose richieste che hanno determinato l'esaurimento dei primi 40 milioni di euro stanziati per il 2020, il Ministero dello sviluppo economico ha disposto l'ulteriore finanziamento della misura con 20 milioni di euro.
  In conclusione, dunque, ribadisco che l’automotive è un settore di prioritaria attenzione di questo Governo, che adotterà ogni iniziativa, anche normativa, utile a garantire il suo rilancio, che si caratterizza per la sua transizione verso una mobilità eco-sostenibile.

ALLEGATO 7

5-03667 Paita: Sulla situazione della compagnia assicurativa Itas.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con l'atto in oggetto l'Onorevole interrogante riferisce che, presso la sede genovese della compagnia assicurativa Itas, i dipendenti sono in stato di agitazione, in quanto il piano industriale 2020-2022, che è stato loro illustrato, prevedrebbe una riorganizzazione del gruppo con la concentrazione delle attività di corporate a Milano, di quelle di controllo e retail a Trento e dei soli servizi a Genova. Quest'ultima circostanza, evidenzia l'interrogante, comporterà, soprattutto per la sede di Genova, una pesante ristrutturazione (da 180 a 70 unità di personale), tenuto conto del fatto che il piano di Itas fa esplicito riferimento a trasferimenti.
  Al riguardo rappresento che, al fine di dare riscontro all'atto segnalato, sono state sentite sia l'ANIA e che l'IVASS e, sulla base degli elementi forniti, informo per quel che segue.
  L'IVASS ha evidenziato che il gruppo ITAS ha reso noto che, nell'ambito del Piano industriale 2020- 2022, è prevista la riorganizzazione del proprio personale nelle tre sedi di Trento, Milano e Genova. Tali ultime sedi furono istituite, accanto alla storica sede di Trento, in occasione del trasferimento di portafoglio delle rappresentanze italiane della britannica Royal Sun Alliance con effetto dal 1o gennaio 2016. L'obiettivo è quello di realizzare la specializzazione delle sedi e l'accentramento delle strutture al fine di garantire un maggior presidio tecnico del business assicurativo, una migliore efficienza operativa ed il contenimento dei costi. In particolare – segnala l'Istituto – presso la sede di Trento sarebbe previsto l'accentramento di tutte le attività relative al business auto, retail e professionisti, i servizi di staff del Consiglio di Amministrazione e della Direzione generale e la Direzione commerciale; la sede di Milano si specializzerebbe nelle attività relative al business imprese; Genova sarà sede dell’operation e degli uffici liquidativi. L'IVASS conferma che la riorganizzazione, secondo le informazioni rese note con il Piano industriale, dovrebbe essere completata entro la fine del 2021, e prevedrà il trasferimento di risorse dalla città di Genova a quelle di Trento e Milano, mediante l'utilizzo di trasferimenti. L'IVASS sottolinea inoltre che la razionalizzazione delle attività e l'organizzazione delle risorse rientrano nelle autonome scelte gestionali del Gruppo e a loro parere, per come descritte nel Piano industriale, non presentano criticità relativamente ai profili di sana e prudente gestione dell'impresa.
  L'ANIA, invece, ha evidenziato che il Gruppo ITAS, durante la seduta dedicata all'illustrazione del Piano Industriale 2020-2022, ha anticipato informalmente (i sindacati non avevano ancora ricevuto alcun invito per un confronto tra le parti ex articolo 15 del contratto collettivo nazionale di lavoro) una riorganizzazione del Gruppo che vedrebbe, a titolo esemplificativo, l'accentramento di alcune funzioni oggi sparse su più sedi, con lo scopo di raggiungere i benefici organizzativi che normalmente si ottengono a seguito di operazioni straordinarie di Merger and Acquisition.
  Dal 1o gennaio 2016, data di acquisizione della branch italiana di RSA da parte del Gruppo ITAS, l'assetto organizzativo del Gruppo non è stato ancora ottimizzato, in ragione dei ripetuti accordi sindacali a tutela del mantenimento delle sedi di lavoro del personale dell'intero
Gruppo. Durante la suddetta seduta, ITAS non aveva ancora definito la sede genovese come un centro di costo con inefficienze, bensì aveva sottolineato come l'intero Gruppo ITAS stesse ancora sostenendo dei costi importanti derivanti da inefficienze non risolte con l'acquisizione di RSA.
  Secondo ANIA, pertanto, non corrisponderebbe al vero il fatto che nella sede genovese sia prevista la sola localizzazione dei servizi di assistenza e liquidazione sinistri Area Nord-Ovest: le rappresentanze sindacali avrebbero avviato manifestazioni e scioperi – ancora secondo la medesima – prima ancora di conoscere con precisione l'intera proposta organizzativa, le relative misure di sostegno previste per i diversi casi, le unità produttive impattate dalla proposta organizzative, il reale numero delle risorse impattate e la data di decorrenza.
  Fermo restando, dunque, che il piano di riorganizzazione è incluso nella libertà di iniziativa economica di natura strettamente privata il Ministero dello sviluppo economico, monitorerà sulla situazione al fine di scongiurare ogni potenziale effetto negativo dello stesso.

ALLEGATO 8

5-03740 Cattaneo: Sul sistema sanzionatorio in materia di incentivi per la promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come ricordato dagli Onorevoli Interroganti, con l'articolo 13-bis del decreto-legge 3 settembre 2019, n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 2 novembre 2019, n. 128, il Legislatore è nuovamente intervenuto sull'articolo 42 del decreto legislativo n. 28 del 2011 relativo «ai controlli e alle sanzioni in materia di incentivi nel settore elettrico e termico», riducendo le percentuali delle decurtazioni sugli incentivi che il Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) dovrà applicare.
  Relativamente al primo quesito posto a tal riguardo, posso confermare è in corso l'iter di adozione del decreto attuativo delle disposizioni di legge e che il Ministero dello sviluppo economico lo adotterà quanto prima, identificando la tipologia di violazione oggetto di decurtazione, in luogo della decadenza, e la relativa percentuale di decurtazione.
  Con riferimento poi al secondo quesito, che si ritiene strettamente collegato in quanto afferente aspetti di carattere amministrativo, si rappresenta che il citato articolo 13-bis, al comma 2, stabilisce che per gli impianti che presentano problematiche diverse da quelle afferenti i moduli fotovoltaici, le decurtazioni si applicano altresì ai seguenti casi:
   agli impianti realizzati e in esercizio, oggetto di procedimenti amministrativi in corso:
    su istanza dell'interessato, ai procedimenti definiti con provvedimenti del Gestore dei Servizi Energetici di decadenza dagli incentivi, oggetto di procedimenti giurisdizionali pendenti, nonché di quelli non definiti con sentenza passata in giudicato alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, compresi i ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica per i quali non è intervenuto il parere di cui all'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199.

  Alla luce di quanto previsto dalle citate disposizioni, l'interessato dovrà quindi predisporre apposita istanza per i casi richiamati, vale a dire relativi a procedimenti definiti con provvedimenti del GSE di decadenza dagli incentivi, oggetto di procedimenti giurisdizionali pendenti nonché di quelli non definiti con sentenza passata in giudicato alla data di entrata in vigore della legge 2 novembre 2019, n. 128.
  Rispetto, in particolare, agli impianti nei quali, a seguito di verifica, risultino installati moduli non certificati o con certificazioni non rispondenti alla normativa di riferimento, si rappresenta che il Gestore, in data 6 aprile 2020, ha pubblicato sul proprio sito web specifiche informazioni in merito alla «presentazione delle istanze di revisione e aggiornamento delle tariffe incentivanti per impianti fotovoltaici», con le quali ha inteso fornire la procedura per accedere alle decurtazioni di cui all'articolo 13-bis, comma 1 lettere b) e c) del predetto decreto-legge n. 101 del 2019.
  In tal modo, ha reso disponibile la modulistica utile per presentare le istanze, oltre che le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà con le quali il Soggetto Responsabile dovrà dichiarare, sotto la propria responsabilità, che la condotta che ha
determinato il provvedimento di decadenza da parte del GSE, non sia oggetto di procedimento e processo penale in corso, ovvero concluso con sentenza di condanna anche non definitiva. A riguardo, si precisa che il comma 2 del medesimo articolo 13-bis, dispone che «le decurtazioni non si applicano qualora la condotta dell'operatore che ha determinato il provvedimento del GSE di decadenza sia oggetto di procedimento e processo penale in corso, ovvero concluso con sentenza di condanna anche non definitiva».
  Invero, giova precisare che, relativamente agli impianti che presentano violazioni diverse da quelle afferenti ai moduli fotovoltaici, le decurtazioni, e quindi anche quelle comprese nei casi prima richiamati, verranno effettuate soltanto in seguito all'aggiornamento della disciplina dei controlli, che, ad oggi, è in fase di predisposizione. Tale aggiornamento definirà nel dettaglio la percentuale di decurtazione da applicare alle singole violazioni diverse da quelle c.d. «rilevanti», che invece comporteranno la decadenza dagli incentivi (o il rigetto dell'istanza per gli impianti che presentano richiesta di ammissione agli incentivi), ciò in ragione del fatto che il citato articolo 13-bis, comma 1, lettera a), dispone una decurtazione dell'incentivo nell'ambito di una forchetta che va dal 10 al 50 per cento (in luogo della precedente tra 20 e l'80 per cento).
  Quanto all'ultima delle questioni poste, in merito alla possibilità di una rivisitazione del sistema sanzionatorio secondo modalità che non incidano sulla tariffa incentivante, è opportuno premettere che la previsione e l'adozione di provvedimenti sfavorevoli, a fronte di condotte contrarie al sistema normativo di riferimento, risulta indispensabile non solo quale effetto deterrente rispetto a detti comportamenti, ma anche per assicurare l'effettività alle disposizioni che presiedono al riconoscimento di incentivi pubblici, il cui rispetto, tra l'altro, costituisce garanzia di parità di trattamento nell'interesse degli stessi operatori.
  L'applicazione, dunque, di adeguati strumenti sanzionatori risponde ad ineludibili ragioni di interesse pubblico a che tali incentivi – si ricorda gravanti in modo significativo sulle bollette di famiglie e imprese – siano erogati alle iniziative effettivamente meritevoli di agevolazione in quanto in possesso dei requisiti normativamente prefissati e, di conseguenza, la pena non può non avere un carattere afflittivo.
  Si ritiene, pertanto, che l'introduzione della misura della decurtazione tariffaria da applicare a fronte dell'accertamento di violazioni altrimenti sanzionabili con la decadenza e, successivamente, la rimodulazione più favorevole delle percentuali di decurtazione, costituiscano già di per sé misure fortemente attenuative del previgente sistema sanzionatorio, idonee a riscontrare le preoccupazioni manifestate dagli Onorevoli Interroganti.
  In conclusione, confermo l'impegno del Ministero dello sviluppo economico affinché si giunga in tempi rapidi all'adozione del decreto attuativo di cui si discute, così come previsto dalle vigenti disposizioni di legge.