V Commissione

Bilancio, tesoro e programmazione

Bilancio, tesoro e programmazione (V)

Commissione V (Bilancio)

Comm. V

Bilancio, tesoro e programmazione (V)
SOMMARIO
Lunedì 29 giugno 2020

SEDE REFERENTE:

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. C. 2500 Governo (Seguito dell'esame e rinvio) ... 6

ALLEGATO (Proposte emendative approvate) ... 32

SEDE REFERENTE:

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. C. 2500 Governo (Seguito dell'esame e rinvio) ... 16

V Commissione - Resoconto di lunedì 29 giugno 2020

TESTO AGGIORNATO AL 30 GIUGNO 2020

SEDE REFERENTE

  Lunedì 29 giugno 2020. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. — Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Laura Castelli e Antonio Misiani.

  La seduta comincia alle 10.40.

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19.
C. 2500 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 28 giugno 2020.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, ricorda al sottosegretario Misiani che ad oggi, 29 giugno 2020, non vi ancora è traccia del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri preannunciato dal Governo, con il quale avrebbe dovuto essere prorogato al 20 luglio il termine di versamento del saldo 2019 e del primo acconto 2020 ai fini delle imposte sui redditi e dell'IVA, che scade domani. Sottolinea la natura paradossale delle attuali circostanze, posto che emendamenti in tal senso sono stati presentati non solamente dal gruppo della Lega ma anche dal M5S. Ritiene indispensabile che il Governo chiarisca al più presto quali sono le proprie intenzioni, nel rispetto dovuto ai cittadini ed al Parlamento.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI fa presente che il richiamato DPCM dovrebbe essere pubblicato oggi stesso sulla Gazzetta Ufficiale.

  Claudio BORGHI, presidente, dà conto delle sostituzioni. Comunica quindi che le proposte emendative Donno 24.09, Gribaudo 25.172, Rostan 25.51, Toccafondi 25.26, Raduzzi 25.73, Berardini 25.66, Buompane 25.87, Gavino Manca 25.183, Ruggiero 25.68, Fragomeli 25.31, Marino 25.98, Rosato 25.6, Faro 25.83, Nobili 25.63, Lacarra 25.184, Gadda 25.027, Grimaldi 25.029, Valente 26.11, Serracchiani 27.015, Di Stasio 28.59, Buompane 28.75, Moretto 28.9, Gavino Manca 28.162, Rossi 30.18, Rotta 31.025, Alemanno 33.06, Dal Moro 38.03, Buratti 38.022, Madia 42.12, Benamati 42.19, Lovecchio 47.3, Chiazzese 50.010, Rosato 194.1, Nobili 238.010 e Buratti 52.016 sono state ritirate dai presentatori. Comunica inoltre che il deputato Buompane sottoscrive l'articolo aggiuntivo Sodano 224.030 e che la deputata Rotta sottoscrive l'emendamento Bendinelli 182.1.
  Invita quindi i relatori ad esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite al Titolo II del provvedimento.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, anche a nome dei relatori Melilli e Misiti, invita i presentatori al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Fassina 24.20 e Orlando 24.17, mentre esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Patassini 24.018 e 24.014, nonché sull'articolo aggiuntivo Gusmeroli 24.024. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Fassina 25.150, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Meloni 25.113 e Potenti 25.29, sugli identici emendamenti Lollobrigida 25.77, Rizzetto 25.95 e Mandelli 25.104, sugli identici emendamenti Fasano 25.1, Tarantino 25.13, Loss 25.20, Rampelli 25.88, Trancassini 25.109, Gelmini 25.115, Elvira Savino 25.118 e Benigni 25.197. Esprime altresì parere contrario sugli emendamenti Lupi 25.200, Squeri 25.116, Toccalini 25.10, Bond 25.160, Patassini 25.60 e Gelmini 25.147 e sugli identici emendamenti Bellachioma 25.32, Marco Di Maio 25.50, Zucconi 25.124, Pentangelo 25.168, Benigni 25.194 e De Toma 25.210. Esprime parere contrario sugli emendamenti Lupi 25.205, Belotti 25.18 e Benedetti 25.182, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Tasso 25.209 e sull'articolo aggiuntivo Frassini 26.027, a condizione che siano identicamente riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Propone quindi l'accantonamento degli emendamenti Tasso 25.208, 25.207 e 25.206, come anche degli identici emendamenti Trancassini 25.111, D'Attis 25.167 e Gelmini 25.170, in quanto potranno essere assorbiti dall'approvazione dell'emendamento Tasso 25.209 e dell'articolo aggiuntivo Frassini 26.027, così come identicamente riformulati. Esprime quindi parere contrario sugli emendamenti Gelmini 25.162, Occhiuto 25.139, Gelmini 25.163, sugli articoli aggiuntivi De Toma 25.05, Novelli 25.011, Milanato 25.012, Meloni 25.014 e Porchietto 25.020 e 25.021, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Cenni 26.34. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Pastorino 26.31 e Tabacci 26.47, ed esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Meloni 26.010 e 26.09. Propone quindi l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Lupi 26.03. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Comaroli 26.026, mentre esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Francesco Silvestri 26.019, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Fassina 26.07, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Guidesi 27.1, Porchietto 27.9 e Buratti 27.16, ed esprime altresì parere favorevole sugli emendamenti Enrico Borghi 27.19 e Fassina 27.10, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Propone l'accantonamento dell'emendamento Padoan 27.17 ed esprime parere contrario sugli identici emendamenti Rizzetto 27.7 e Rachele Silvestri 27.21, nonché sugli emendamenti Barelli 27.6 e Giacomoni 27.4. Esprime parere favorevole sull'emendamento Giacomoni 27.13, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato), proponendo quindi l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo D'Attis 27.06. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'articolo aggiuntivo Berti 27.016, ed esprime quindi parere contrario sugli emendamenti Vietina 28.119 e Fassina 28.130. Esprime parere favorevole sull'emendamento Schullian 28.128 e sugli identici emendamenti Trano 28.173 e Ruocco 28.58, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere favorevole sull'emendamento Adelizzi 28.67, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato), mentre esprime parere contrario sugli identici emendamenti Lupi 28.170, Bellachioma 28.29, Marco Di Maio 28.43, Gelmini 28.138, Fiorini 28.122, Zucconi 28.112, Buratti 28.152 e Lollobrigida 28.108, nonché sugli emendamenti D'Attis 28.141 e Molinari 28.8. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Lorenzin 28.145, Garavaglia 28.123, Foti 28.103, Mandelli 28.64 e Vanessa Cattoi 28.38. Esprime parere contrario sull'emendamento Della Frera 28.150, proponendo l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo De Toma 28.03. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Bitonci 28.046, mentre esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Lacarra 28.018, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Foti 28.024 e Lupi 28.05; propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo De Girolamo 28.041 ed invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Fassina 29.7 e dell'emendamento Trancassini 29.5. Esprime parere favorevole sull'emendamento Iovino 29.2, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Fassina 29.07, nonché sull'emendamento Barelli 30.17. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Lupi 30.04; esprime parere favorevole sull'emendamento Lotti 31.17, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Cenni 31.16, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Grimaldi 31.9, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Invita quindi al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli identici articoli aggiuntivi Pezzopane 31.01, Osnato 31.08 e Mancini 31.021. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Moretto 31.016, come anche sull'emendamento Buratti 33.3, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Donno 33.05; esprime poi parere favorevole sugli emendamenti Madia 38.23 e Mor 38.13, a condizione che siano riformulati in un identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere contrario sugli emendamenti Carabetta 38.23, Giarrizzo 38.26 e Martino 38.46. Esprime parere favorevole sull'emendamento Gelmini 38.33, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato), mentre esprime invece parere contrario sull'emendamento Gelmini 38.43, nonché sugli articoli aggiuntivi Giacomoni 38.017 e Gelmini 38.015. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Del Barba 38.019, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo D'Alessandro 38.020, purché riformulato al fine di precisare che l'efficacia delle disposizioni da esso recate sono è limitata ai soli fini civilistici, mentre esprime parere contrario sull'emendamento Meloni 39.8. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Incerti 39.11, D'Uva 39.5, Pastorino 39.14 e Tabacci 39.16, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Incerti 39.12, Porchietto 39.10, Pastorino 39.13 e Tabacci 39.17, nonché sull'articolo aggiuntivo Giacomelli 39.01. Invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Schullian 41.02, esprimendo altrimenti parere contrario. Esprime parere contrario sugli emendamenti Gelmini 42.13 e Meloni 42.14, nonché sugli articoli aggiuntivi Paolo Russo 42.05 e Squeri 42.07. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Sut 42.06, esprimendo invece parere contrario sull'emendamento Trancassini 43.1. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Nobili 43.019, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Meloni 43.010 e Lucaselli 43.013. Propone l'accantonamento degli emendamenti Lupi 44.19, Rixi 44.2, Benamati 44.15, nonché degli identici emendamenti Locatelli 44.4, Bellucci 44.7, Casciello 44.10 e De Toma 44.21, nonché dell'emendamento Lupi 44.20. Propone altresì l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Porchietto 44.017, Trancassini 44.05 e 44.06, Guidesi 44.023 e degli identici articoli aggiuntivi Lupi 44.03 e Trancassini 44.07. Esprime invece parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Scagliusi 44.026 e Gariglio 213.05, a condizione che siano riformulati in un identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Lupi 45.01, nonché sull'emendamento Baldelli 46.3. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Lupi 46.01, in quanto assorbito dall'eventuale approvazione dell'articolo aggiuntivo Fiorini 46.03, sul quale esprime parere favorevole a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Propone l'accantonamento anche dell'articolo aggiuntivo Fiorini 46.05, in quanto anch'esso assorbito dall'eventuale approvazione dell'articolo aggiuntivo Fiorini 46.03, come riformulato. Esprime parere favorevole sull'emendamento Schirò 48.24, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere favorevole sull'emendamento Fitzgerald Nissoli 48.36, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Propone quindi l'accantonamento dell'emendamento Trancassini 48.31 ed esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Gelmini 48.08, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato), precisando che la sua eventuale approvazione assorbirebbe l'articolo aggiuntivo Ruggero 153.02. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Gelmini 49.02 e dell'emendamento Mancini 50.3. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Comaroli 51.04, esprimendo invece parere contrario sull'articolo aggiuntivo Meloni 52.035. Esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Giacomoni 52.041 e Buratti 52.056; esprime inoltre parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Cassese 52.051, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere contrario sull'emendamento Ciaburro 54.3 e sull'articolo aggiuntivo Tasso 55.01, e propone l'accantonamento dell'emendamento Dal Moro 57.3. Esprime infine parere contrario sull'articolo aggiuntivo Comaroli 65.013.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone quindi l'accantonamento degli emendamenti Tasso 25.208, 25.207 e 25.206, come anche degli identici emendamenti Trancassini 25.111, D'Attis 25.167 e Gelmini 25.170. Dispone altresì l'accantonamento degli identici emendamenti Pastorino 26.31 e Tabacci 26.47, dell'articolo aggiuntivo Lupi 26.03, dell'emendamento Padoan 27.17, dell'articolo aggiuntivo D'Attis 27.06, degli identici emendamenti Lorenzin 28.145, Garavaglia 28.123, Foti 28.103, Mandelli 28.64 e Vanessa Cattoi 28.38 e dell'articolo aggiuntivo De Toma 28.03. Dispone inoltre l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo De Girolamo 28.041, dell'articolo aggiuntivo Lupi 30.04, degli emendamenti Lupi 44.19, Rixi 44.2, Benamati 44.15, nonché degli identici emendamenti Locatelli 44.4, Bellucci 44.7, Casciello 44.10 e De Toma 44.21, e dell'emendamento Lupi 44.20. Dispone infine l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Porchietto 44.017, Trancassini 44.05 e 44.06, Guidesi 44.023, degli identici articoli aggiuntivi Lupi 44.03 e Trancassini 44.07, degli articoli aggiuntivi Lupi 46.01 e Fiorini 46.05, dell'emendamento Trancassini 48.31, dell'articolo aggiuntivo Gelmini 49.02 e degli emendamenti Mancini 50.3 e Dal Moro 57.3.

  Leonardo DONNO (M5S), intervenendo sul proprio articolo aggiuntivo 33.05, sul quale i relatori hanno formulato un parere favorevole, riterrebbe opportuno introdurre nel testo della proposta emendativa una specificazione, volta ad ampliare le disposizioni ivi previste anche ai contratti di assicurazione obbligatoria a copertura della responsabilità civile verso terzi per l'attività pirotecnica.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Donno 33.05, onde definirne l'eventuale riformulazione.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI concorda con il relatore.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Donno 33.05.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) chiede ai relatori una nuova valutazione dell'articolo aggiuntivo Caiata 186.04 e dell'emendamento Rossi 216.32, sui quali sono stati espressi pareri differenti benché i contenuti delle proposte emendative siano pressoché identici.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, fa presente che valuterà tale questione nel momento in cui si giungerà all'esame di tali proposte emendative.

  Roberto OCCHIUTO (FI) chiede l'accantonamento dell'emendamento Giacomoni 27.4 e dell'articolo aggiuntivo Gelmini 38.015, sui quali i relatori hanno espresso un parere contrario, ai fini di un loro opportuno approfondimento.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, evidenziata l'opportunità di limitare nuovi accantonamenti, alla luce dei tempi limitati a disposizione della Commissione, propone in ogni caso di accantonare l'emendamento Giacomoni 27.4; con riferimento all'articolo aggiuntivo Gelmini 38.015 evidenzia come i contenuti potrebbero essere assorbiti dall'eventuale approvazione dell'emendamento Gelmini 38.33, nella nuova formulazione proposta.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI concorda con il relatore.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Giacomoni 27.4.

  Paolo RUSSO (FI) chiede che i relatori valutino l'accantonamento del suo articolo aggiuntivo 42.05, in tema di Zone economiche speciali, che merita ulteriore approfondimento, anche alla luce dell'interlocuzione in atto con il Governo in ordine al progetto interregionale «Genesi».

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, fa presente che la proposta sarà valutata nel momento in cui si giungerà all'esame dell'articolo aggiuntivo Paolo Russo 42.05.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavori, domanda chiarimenti in merito all'organizzazione dei tempi dei lavori odierni.

  Claudio BORGHI, presidente, precisa che vi sarà una sospensione dei lavori tra le ore 13.30 e le ore 15.30.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) domanda se si sia possibile, alla ripresa della seduta dopo la sospensione prevista, riprendere i lavori della Commissione dalle proposte emendative accantonate riferite ai temi della sanità, in modo da poter concludere l'esame di tale parte del provvedimento.

  Claudio BORGHI, presidente, concorda con le considerazioni del collega Garavaglia. Constata quindi l'assenza dei presentatori dell'emendamento Fassina 24.20: s'intende pertanto che vi abbiano rinunciatario. Avverte inoltre che l'emendamento Orlando 24.17 è stato ritirato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Patassini 24.018 e 24.014.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), intervenendo sul proprio articolo aggiuntivo 24.024, manifesta sconcerto per l'atteggiamento incomprensibile ed irragionevole della maggioranza e del Governo, che hanno espresso un parere contrario su tale proposta, benché si apprestino a breve ad emanare un DPCM che va nella medesima direzione. Nonostante vi sia un orientamento condiviso da parte dei gruppi parlamentari – si riferisce in particolare ai gruppi del M5S e di Italia Viva, che hanno presentato proposte emendative in tal senso – e dello stesso Governo, che nella persona del Sottosegretario Villarosa ha manifestato il proprio favore ad una proroga delle scadenze fiscali sino al 30 settembre 2020, la maggioranza intende votare contro la proposta emendativa. Viene così del tutto ignorato l'appello rivolto a questo Parlamento dalle numerose categorie così pesantemente colpite dalla crisi in atto. Sottolinea come la proroga suggerita costituisca un significativo aiuto per i cittadini e non comporti costi per lo Stato, e invita i relatori ad accantonare la proposta emendativa, in attesa del DPCM di prossima emanazione.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) giudica paradossale il comportamento della maggioranza e dell'Esecutivo che, da una parte, formulano un parere contrario sulla proposta emendativa che proroga la sospensione dei versamenti delle imposte dirette e, dall'altro, annunciano che a breve la stessa misura verrà riproposta, con diverse modulazioni, attraverso due ulteriori provvedimenti governativi. Ritiene che si tratti di un atteggiamento irrazionale e lesivo delle prerogative parlamentari ed invita, quantomeno, ad attendere l'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, che dovrebbe ulteriormente rinviare il termine, prima di esprimere un parere definitivo sulla proposta emendativa presentata dal gruppo della Lega.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) considera scorretto il modo di procedere della maggioranza e del Governo, che dimostrano scarsa onestà intellettuale e assenza di una effettiva volontà di dialogo con le opposizioni. Evidenzia come purtroppo analogo modo di procedere sia stato seguito in altre occasioni; si riferisce, in particolare, al voto contrario espresso su un emendamento a firma del deputato Caiata relativo al mondo dello sport, a fronte di un emendamento di maggioranza di analogo contenuto, che stanzia anzi risorse ancora più ingenti. Evidenzia come la questione debba essere affrontata con chiarezza e ribadisce l'opportunità di accantonare l'articolo aggiuntivo Gusmeroli 24.024, in attesa di conoscere il contenuto dei provvedimenti in materia annunciati dal Governo.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) condivide l'esigenza di fare chiarezza ed evitare qualsiasi incertezza sulle misure che verranno adottate. Invita, quindi, a non commettere gli stessi errori di comunicazione che, all'insorgere della pandemia, hanno creato non pochi problemi con riguardo all'approvvigionamento dei beni di prima necessità. Condivide, quindi, le ragioni che spingono a chiedere di accantonare la proposta emendativa in discussione; se così non si facesse si tratterebbe, a suo avviso, di un vero e proprio atto di arroganza nei confronti delle opposizioni.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI si dichiara disponibile ad accantonare l'articolo aggiuntivo Gusmeroli 24.024.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone quindi l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Gusmeroli 24.024.

  La Commissione respinge l'emendamento Fassina 25.150.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) illustra l'emendamento Meloni 25.113, che estende il contributo a fondo perduto anche a quelle categorie che non hanno ricevuto la dovuta considerazione nell'ambito del decreto-legge. Si domanda quale sia lo scopo dell'attività conoscitiva svolta nel corso dell'esame istruttorio del provvedimento se le istanze provenienti dalle associazioni e dai rappresentanti delle categorie ascoltate vengono poi completamente disattese. Nel contempo, il decreto-legge destina ingenti risorse a consulenze per i vari dicasteri, sebbene nessuno abbia mai avanzato richieste in tal senso. Deve con rammarico constatare che sono vere le parole dette dal Ministro Gualtieri quando ha affermato che i temi posti dal gruppo di Fratelli d'Italia sono considerati dal Governo ben poca cosa e non può che prendere atto del fatto che la maggioranza non intende in alcun modo ascoltare le richieste di sostegno e di aiuto che provengono dalla società civile.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Meloni 25.113 e Potenti 25.29.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sugli identici emendamenti Lollobrigida 25.77 e Rizzetto 25.95, di cui è cofirmatario, osserva che gli stessi sono volti a rimediare a un errore grossolano compiuto dal Governo, vale a dire all'esclusione dei professionisti dall'accesso al contributo a fondo perduto previsto dall'articolo 25 del presente decreto-legge, tema che reputa assolutamente dirimente ma colpevolmente trascurato dall'Esecutivo. Rileva in proposito come anche la dichiarazione di disponibilità inizialmente professata dal Governo e dalla sua maggioranza parlamentare in ordine all'opportunità di procedere sulle questioni di maggiore interesse, quale quella ora in discussione, a un dialogo franco e serio con le forze di opposizione risulti chiaramente contraddetta dal concreto svolgimento dei lavori in sede referente. Ritornando al merito delle citate proposte emendative, osserva che il Governo sin dalla stesura originaria del provvedimento ha dimostrato nei confronti delle diverse categorie di professionisti un atteggiamento che non tiene evidentemente conto delle varie realtà di cui si compone il settore e che rivela una scarsa cognizione delle relative istanze, laddove si rende piuttosto necessario, a suo avviso, svolgere in Parlamento un dibattito chiaro ed approfondito che possa adeguatamente rappresentare le molteplici anime e sensibilità in esso presenti. Nel rilevare infine – proprio a fronte delle notevoli risorse finanziarie complessivamente movimentate dal presente provvedimento – che dovrebbe essere compito naturale del Governo ricercare soluzioni quanto più possibile condivise tra i diversi gruppi parlamentari, raccomanda l'approvazione degli identici emendamenti Lollobrigida 25.77 e Rizzetto 25.95.

  Claudio BORGHI, presidente, nel prendere atto dell'andamento della discussione, ricorda che nell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della V Commissione, svoltosi nella giornata di ieri, si è convenuto, al fine di consentire l'avvio dell'esame del provvedimento in Assemblea per la giornata di venerdì 3 luglio, di prevedere un intervento per gruppo per ciascun emendamento per non più di tre minuti. Avverte pertanto che, qualora gli interventi sulle proposte emendative dovessero sistematicamente eccedere il limite indicato, la Presidenza si riserva di assicurare una più puntuale applicazione della predetta modalità di organizzazione dei lavori consensualmente stabilita nella citata riunione dell'Ufficio di presidenza.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) non ricorda di aver assunto impegni vincolanti a tale proposito, che viceversa richiederebbero la convocazione di un apposito Ufficio di presidenza.

  Claudio BORGHI, presidente, nel replicare all'onorevole Trancassini, precisa che nella riunione dell'Ufficio di presidenza di ieri si era consensualmente convenuto sulle modalità di esame dell'elevato numero delle proposte emendative ancora da discutere, nei termini dianzi richiamati.

  Andrea MANDELLI (FI) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 25.104, di contenuto identico agli emendamenti Lollobrigida 25.77 e Rizzetto 25.95, diretto a introdurre un sostegno tangibile a favore delle varie categorie di professionisti che, nel corso della crisi epidemiologica da COVID-19, hanno comunque saputo offrire una indispensabile risposta di sistema, a volte anche in chiave suppletiva rispetto allo Stato, e che meritano pertanto adesso la definizione di misure che ne possano concretamente favorire la ripresa delle attività in un momento di così rilevante difficoltà.

  Mauro D'ATTIS (FI) interviene sull'emendamento Mandelli 25.104, da lui convintamente sottoscritto, che mira – al pari degli identici Lollobrigida 25.77 e Rizzetto 25.95 – a includere nell'accesso al contributo a fondo perduto di cui all'articolo 25 i professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, quali ad esempio commercialisti e avvocati, tanto più che sulla questione si è assistito da parte del Governo a un continuo cambiamento di posizioni, assai poco edificante e poco rispettoso della dignità dei professionisti medesimi. Evidenzia altresì la palese contraddizione del Governo che, da un lato, per iniziativa del sottosegretario Villarosa aveva in un primo momento rassicurato circa l'inclusione di tutti i professionisti nella misura di accesso al contributo a fondo perduto, salvo poi essere smentito dalla redazione definitiva dell'articolo 25 del decreto-legge in esame. Sottolinea inoltre che, a causa degli effetti provocati dalla crisi epidemiologica in corso, ad essere pesantemente danneggiati sono soprattutto i giovani professionisti, che rischiano di trasformarsi nei nuovi poveri della nostra società. Invita pertanto i relatori e il Governo ad accantonare le proposte emendative ora in discussione e a svolgere su tale delicata materia un serio approfondimento, anche considerando il fatto che dall'attuazione delle stesse non deriverebbero significativi oneri a carico dello Stato.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), intervenendo sugli identici emendamenti Lollobrigida 25.77 e Rizzetto 25.95, che affrontano un argomento estremamente delicato, evidenzia che sin dalla stesura iniziale del provvedimento il Ministro dell'economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, aveva garantito che tutti i professionisti sarebbero stati oggetto di forme specifiche di ristoro economico, laddove nelle audizioni successivamente svolte in Commissione Bilancio, le categorie di settore hanno chiaramente evidenziato come nel testo attuale tale previsione risulta palesemente inevasa. Nel premettere che l'intero indotto cuba oltre 2 miliardi di euro, rammenta che per effetto dell'equiparazione sostanziale dei professionisti alle piccole e medie imprese, in virtù della normativa tanto nazionale quanto comunitaria, i primi rischiano di essere pesantemente penalizzati dagli effetti dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, che ne ha determinato una profonda disparità di trattamento rispetto ai dipendenti pubblici e alle attività imprenditoriali in senso stretto, ciò tanto più in considerazione del fatto che le casse private previdenziali non sono in alcun modo autorizzate a mettere in campo interventi di natura assistenziale. In tale quadro, risultano particolarmente danneggiati a suo giudizio gli studi professionali di dimensioni più ridotte, spesso rappresentati da giovani al principio della propria carriera e non più in grado di sostenere le spese relative all'attività svolta nonché quelle di iscrizione agli albi. Nel ribadire come i professionisti costituiscano altresì una sorta di indispensabile substrato culturale della società e che dalla loro attività derivino rilevanti effetti in termini di gettito per l'erario, invita i relatori e il Governo ad accantonare le proposte emendative in esame, al fine di predisporre sulla materia risposte esaustive e realmente efficaci, sulla base anche di un'attenta considerazione delle istanze variamente rappresentate dalle categorie di settore nel corso delle citate audizioni.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Lollobrigida 25.77, Rizzetto 25.95 e Mandelli 25.104.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), intervenendo sugli identici emendamenti Rampelli 25.88 e Trancassini 25.109, di cui è cofirmataria, che vertono su materia analoga a quella da ultimo affrontata, rinvia alle considerazioni dianzi svolte, ribadendo l'impossibilità per le casse private previdenziali di prevedere interventi di carattere assistenziale in favore dei propri iscritti. Osserva pertanto che, in tale contesto, le proposte emendative mirano in particolare a tutelare le realtà professionali di minori dimensioni, che in Italia costituiscono un numero decisamente elevato e rappresentano, soprattutto nei centri minori, un indispensabile punto di riferimento nel territorio nonché un imprescindibile elemento di contatto tra società e istituzioni. Nel rilevare come nella difficile fase dell'emergenza sanitaria proprio i professionisti abbiano svolto una funzione di fondamentale ausilio ai singoli cittadini, sia nell'interpretazione della complessa normativa varata dal Governo sia nell'adempimento delle pratiche a vario titolo previste per l'accesso alle diverse forme di indennità o contributi, invita i relatori e il Governo a disporre l'accantonamento delle predette proposte emendative.

  Andrea MANDELLI (FI), intervenendo sull'emendamento Gelmini 25.115, di cui è cofirmatario, esprime rammarico perché in un provvedimento di così ampia portata quale è il decreto «Rilancio» non si riesca a trovare spazio per la tutela del comparto dei professionisti ordinistici, comparto di vitale importanza per la società, sia da un punto di vista economico che da un punto di vista sociale. L'emendamento peraltro non è rivolto a tutelare i grandi studi professionali, che trattano ingenti volumi di affari, bensì i piccoli, la cui attività spesso richiede grandi sacrifici da parte dei titolari. Si chiede se si tratti di una opposizione ideologica verso il settore oppure di una dimenticanza, il che, a suo avviso, sarebbe ancora più grave.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) sollecita il Governo a rispondere alla domanda del collega Mandelli, ovvero se l'atteggiamento del Governo sia frutto di disinteresse nei riguardi del mondo delle professioni oppure di una vera e propria contrarietà ideologica; ciò anche alla luce del fatto che l'approvazione degli emendamenti in discussione, ivi compresi gli emendamenti Rampelli 25.88 e Trancassini 25.109 presentati dal suo gruppo, richiederebbe, a suo avviso, uno stanziamento di somme tutt'altro che ingenti, che potrebbero essere facilmente recuperate eliminando i circa 3 milioni di euro stanziati per consulenze presso i Ministeri o sopprimendo le spese destinate al software di riconoscimento facciale previsto per l'attività degli uffici della Motorizzazione civile. Invita tutte le forze politiche a farsi quindi un esame di coscienza, visto che nel decreto si sarebbero dovuti affrontare i temi del rilancio dell'economia, del disagio delle famiglie, delle difficoltà dei lavoratori, mentre di fatto vengono ignorati i temi cari ai cittadini e vengono stanziati migliaia di euro per i voli in business class in vista della prossima Expo 2020 di Dubai.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), appellandosi al buonsenso del sottosegretario Misiani, invita il Governo, a nome del gruppo della Lega, ad accantonare l'emendamento Tarantino 25.13, per svolgere una ulteriore riflessione sul tema in esame.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Fasano 25.1, Tarantino 25.13, Loss 25.20, Rampelli 25.88, Trancassini 25.109, Gelmini 25.115, Elvira Savino 25.118 e Benigni 25.197 e gli emendamenti Lupi 25.200, Squeri 25.116 e Toccalini 25.10.

  Paolo RUSSO (FI) illustra l'emendamento Bond 25.160, di cui è cofirmatario, volto ad estendere il contributo a fondo perduto previsto dall'articolo 25 agli esercenti che hanno registrato una diminuzione del fatturato non solo ad aprile 2020 rispetto ad aprile 2019, ma anche a marzo 2020 rispetto a marzo 2019. Si tratta di una misura indispensabile in favore di tutti coloro il cui sostentamento deriva da attività prettamente legate alla stagionalità invernale.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Bond 25.160, Patassini 25.60 e Gelmini 25.147.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Marco Di Maio 25.50 è stato ritirato dal presentatore.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) interviene sull'emendamento Zucconi 25.124, volto a tutelare il comparto turistico e l'indotto ad esso collegato, entrambi fortemente penalizzati dalle misure previste nel decreto e abbandonati a loro stessi dalla maggioranza. In particolare l'emendamento è finalizzato ad estendere ai mesi da marzo a giugno il limite temporale relativo alla fruizione del contributo a fondo perduto previsto dall'articolo 25 ed è rivolto a sostenere tutti coloro che hanno dovuto chiudere la propria attività, sia perché non erano in grado sostenere gli oneri economici derivanti dall'adeguamento alle misure imposte dal Governo, sia a causa della mancanza di clientela; è il caso del comparto turistico, nel quale l'assenza dei turisti stranieri ha comportato perdite incalcolabili, oltre che mancati guadagni assai ingenti. Invita dunque il Governo a svolgere una ulteriore riflessione sull'emendamento in esame, che tutela le piccole attività territoriali preziose per il tessuto sociale del Paese, e invita i colleghi del Partito Democratico e del MoVimento 5 Stelle ad esprimere la propria posizione sul merito delle questioni sollevate.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'emendamento Zucconi 25.124, come anche sul precedente emendamento Bond 25.160, già respinto, osserva che le proposte emendative in esame mirano a prevedere un sostegno a favore del comparto alberghiero. Si prevede, infatti, che, per le imprese turistico ricettive, la condizione di cui al comma 1 dell'articolo 25 si intende sempre presunta e il contributo di cui al comma 5 spetta in relazione ai mesi di marzo, aprile, maggio e giugno. Rileva infatti l'esigenza di prevedere una tutela anche a quelle imprese, operanti in particolare nelle stazioni montane e balneari, che – risultando chiuse nel periodo di aprile – rischierebbero di rimanere escluse dagli interventi di sostegno.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Rosato 25.6, Bellachioma 25.32, Zucconi 25.124, Pentangelo 25.168, Benigni 25.194 e De Toma 25.210.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, riterrebbe opportuno terminare i lavori dell'odierna seduta antimeridiana al fine di consentire una immediata riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, al fine di definire le modalità di prosecuzione dell’iter di esame del provvedimento.

  Paolo RUSSO (FI) considera preferibile continuare l'esame delle proposte emendative quantomeno fino alle 13.30, posticipando a quell'ora la riunione dell'Ufficio di presidenza.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, ritiene preferibile consentire l'immediata convocazione dell'Ufficio di presidenza della Commissione, anche al fine di non comprimerne eccessivamente i tempi e di poter riprendere puntualmente l'esame degli emendamenti alle ore 15.30, come già convenuto.

  Claudio BORGHI, presidente, accogliendo la proposta del relatore Marattin, e preso atto che nessun altro chiede di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, che si intende convocata alle 15.30.
  Convoca quindi, immediatamente, l'Ufficio di presidenza della Commissione, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  La seduta termina alle 13.10.

SEDE REFERENTE

  Lunedì 29 giugno 2020. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. — Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Laura Castelli e Antonio Misiani.

  La seduta comincia alle 15.50.

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19.
C. 2500 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nell'odierna seduta antimeridiana.

  Claudio BORGHI, presidente, dà conto delle sostituzioni pervenute alla presidenza.
  Ricorda che, sulla base degli orientamenti emersi nel corso dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, in considerazione dell'andamento dei lavori e dell'esigenza di concludere l'esame del provvedimento entro la sera di mercoledì prossimo, gli interventi per dichiarazioni di voto su ciascun emendamento saranno di regola contenuti nel limite di un intervento per gruppo per non più di tre minuti.

  Paolo RUSSO (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, apprezza lo spirito che ha portato l'Ufficio di presidenza della Commissione a decidere di limitare i tempi degli interventi, al fine di poter esaminare tutte le proposte emendative. Osserva, tuttavia, che se la maggioranza non rispetta puntualmente gli orari di inizio dei lavori, ciò inevitabilmente si traduce in una sottrazione dei tempi a disposizione delle opposizioni.

  Claudio BORGHI, presidente, precisa che il ritardo odierno è imputabile a un suo impegno.
  Avverte, quindi, che la Commissione riprende l'esame delle proposte emendative dall'emendamento Lupi 25.205.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Lupi 25.205, Belotti 25.18 e Benedetti 25.182.

  Mauro D'ATTIS (FI) rileva che l'identica riformulazione, proposta dai relatori, degli emendamenti Tasso 25.209 e dell'articolo aggiuntivo Frassini 26.027 attiene a un tema che è anche oggetto degli identici emendamenti Nobili 25.63, Trancassini 25.111 e D'Attis 25.167.

  Rebecca FRASSINI (LEGA) accoglie la proposta di riformulazione del suo articolo aggiuntivo 26.027, avanzata dai relatori, pur rammaricandosi ed esprimendo delusione per l'esiguità dello stanziamento previsto.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) ritiene che la proposta di riformulazione in esame non sia assolutamente adeguata rispetto al momento drammatico che sta attraversando il settore delle imprese che svolgono attività di organizzazione di matrimoni, congressi, eventi, come è emerso dall'audizione di Assoeventi in Commissione Bilancio. Nella convinzione che la maggioranza avrebbe sicuramente potuto fare di più, lamenta uno scarso coinvolgimento delle opposizioni su un tema che avrebbe meritato una più ampia considerazione.

  Mauro D'ATTIS (FI) osserva come l'emendamento Tasso 25.209 e l'articolo aggiuntivo Frassini 26.027, al pari del successivo emendamento 25.167 a sua prima firma, siano diretti ad accogliere le sollecitazioni rivolte alla Commissione Bilancio dal presidente di Assoeventi Confindustria, Boccardi, e a venire incontro alle esigenze di un comparto che versa in una situazione di estrema difficoltà ma che normalmente contribuisce in modo rilevante all'economia del Paese. Rileva come le proposte emendative citate prevedano l'erogazione in favore delle aziende del settore, il cui reddito si è sostanzialmente azzerato, di un contributo a fondo perduto, e si stupisce che un onere pari a 7 miliardi di euro, a fronte dei 50 miliardi complessivi previsti dal decreto-legge in esame, sia considerato eccessivo.
  Giudica, viceversa, irrisoria e offensiva la cifra di 5 milioni prevista dalla riformulazione proposta dai relatori.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) stigmatizza con forza l'irrisorietà dello stanziamento previsto dalla proposta di riformulazione degli emendamenti in esame.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che è stata accolta dal presentatore la proposta di riformulazione dell'emendamento Tasso 25.209.

  Silvia FREGOLENT (IV), Michele GUBITOSA (M5S) e Bruno TABACCI (MISTO-CD-RI-+E) sottoscrivono l'emendamento Tasso 25.209, come riformulato.

  La Commissione approva le proposte emendative Tasso 25.209 e Frassini 26.027, come riformulate in un identico testo (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli emendamenti Tasso 25.208, 25.207 e 25.206, così come gli identici emendamenti Nobili 25.63, Trancassini 25.111, D'Attis 25.167 e Gelmini 25.170, sono assorbiti dall'approvazione delle proposte emendative Tasso 25.209 e Frassini 26.027, come riformulate in un identico testo.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Gelmini 25.162, sottolineando come esso riguardi un tema di notevole rilevanza, quello della tutela delle aziende che operano nel made in Italy, con particolare riferimento ai settori del tessile e della moda. Sottolinea come l'emendamento in esame preveda misure in favore delle imprese che nel periodo dell'emergenza sanitaria, pur fortemente penalizzate, hanno proseguito la propria attività senza far ricorso alle procedure di licenziamento e sono pertanto meritevoli di particolare considerazione.

  Andrea MANDELLI (FI) osserva come l'emendamento in esame, volto a prevedere un riconoscimento in favore delle imprese che hanno proseguito l'attività senza far ricorso alle procedure di licenziamento e alla cassa integrazione, recherebbe un vantaggio non soltanto alle aziende interessate ma all'intero Paese, sia in termini di contributo al PIL sia sotto il profilo del mantenimento dei livelli occupazionali.

  La Commissione respinge l'emendamento Gelmini 25.162.

  Paolo RUSSO (FI), intervenendo sull'emendamento Occhiuto 25.139, osserva come anch'esso rechi misure in favore delle imprese che hanno proseguito l'attività e non hanno fatto ricorso alle procedure di licenziamento, con particolare riferimento a quelle del Mezzogiorno. Rileva come la ratio delle misure proposte sia quella di passare da interventi che vanno nel senso del livellamento verso il basso a iniziative volte alla sollecitazione dello spirito di impresa e come dall'approvazione della proposta emendativa in esame deriverebbero vantaggi non soltanto per le aziende interessate ma per l'intera collettività.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) dichiara di condividere la proposta emendativa in esame, volta sostanzialmente alla salvaguardia dei livelli occupazionali nel Mezzogiorno e diretta alle imprese che durante il periodo dell'emergenza sanitaria hanno coraggiosamente proseguito la propria attività, pur partendo da una situazione di svantaggio rispetto al resto del Paese. Osserva come le misure proposte siano dirette a offrire una prospettiva concreta, che non sia quella assistenzialista del reddito di cittadinanza.

  La Commissione respinge l'emendamento Occhiuto 25.139.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), intervenendo sull'emendamento Gelmini 25.163, osserva come esso sia volto a prevedere che il contributo a fondo perduto sia corrisposto al beneficiario entro il termine di quindici giorni dalla presentazione dell'istanza.

  Paolo RUSSO (FI) rileva come sia stato ripetutamente stigmatizzato da più parti il ritardo con cui viene concretamente riconosciuto alle imprese ciò che alle stesse spetta in base alla legge. Rileva quindi che, con la proposta emendativa in esame, si stabilisce che il contributo sia accreditato al beneficiario in ogni caso entro il termine di quindici giorni dalla presentazione dell'istanza. Non comprende il parere contrario espresso dai relatori e dal Governo, in quanto contraddice il rammarico, pure unanimemente espresso, per il ritardo nel riconoscimento concreto dei benefici. Ritiene che la maggioranza, non approvando l'emendamento in esame, si assuma la responsabilità di riconoscere come la corresponsione dei benefici, anche con mesi di ritardo, sia da considerarsi prassi normale.

  La Commissione respinge l'emendamento Gelmini 25.163.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) fa presente che l'articolo aggiuntivo De Toma 25.05 pone l'attenzione sul tema della tutela e della valorizzazione del made in Italy, che dovrebbe essere degno di attenzione, a prescindere dall'appartenenza politica. Nel rilevare come, al contrario, tale questione non sia prevista nel testo del decreto-legge in esame, ribadisce che la questione meriterebbe di essere oggetto di un dibattito serio in Parlamento, tanto più in una situazione difficile come quella attuale. A tale proposito fa presente che l'Italia, per uscire dalla grave crisi in cui versa, ha bisogno di investire sulle bellezze e sulle attività tipiche che contraddistinguono il nostro Paese nel mondo. Ritiene pertanto che tale questione rappresenti il banco di prova su cui misurare la capacità della politica di trovare soluzioni efficaci e di dare contenuto legislativo alle dichiarazioni fin qui rilasciate. Insiste, pertanto, per l'approvazione dell'articolo aggiuntivo De Toma 25.05.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi De Toma 25.05 e Novelli 25.011.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) fa presente che l'articolo aggiuntivo Milanato 25.012 riporta al centro del dibattito la questione del contributo a fondo perduto per le attività stagionali estive, prevedendo che alle imprese del turismo, incluse quelle di pubblico esercizio che abbiano il domicilio fiscale, la sede legale e la sede operativa in Italia, sia concessa una riduzione del 50 per cento degli oneri relativi agli adempimenti e ai pagamenti delle ritenute fiscali e ai contributi previdenziali e assistenziali. Ritiene che tale misura vada nella direzione di far ripartire il comparto del turismo e di dare continuità alle attività delle imprese del settore, evidenziando che, al contrario, il bonus vacanze proposto dal Governo non rappresenta una soluzione, come peraltro rilevato dalle stesse categorie interessate in sede di audizione. Ribadisce pertanto la necessità che il comparto del turismo venga sostenuto attraverso forme di agevolazione fiscale che, come quella proposta dall'articolo aggiuntivo Milanato 25.012, non determinano scostamenti di bilancio rilevanti. Da ultimo, nell'esprimere la convinzione che il sistema fiscale nazionale vada ripensato nella sua interezza, ritiene che in questo momento si debba agevolare in primo luogo il comparto del turismo, che risulta particolarmente colpito dall'emergenza in corso.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Milanato 25.012.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nell'intervenire sull'articolo aggiuntivo Meloni 25.014, fa presente che l'obiettivo dell'intervento è quello di sostenere le imprese attraverso un'applicazione differenziata dell'IVA, rammentando a tale proposito le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, successivamente sconfessate e le numerose proposte emendative di contenuto analogo, presentate dai colleghi. Nel considerare la soluzione adottata dall'articolo aggiuntivo 25.014 particolarmente felice, in quanto si prefigge di dare liquidità alle imprese consentendo una trattenuta del 50 per cento dell'IVA, ricorda come la proposta abbia ottenuto anche il consenso di Confesercenti che, in sede di audizione, l'ha ritenuta un segnale immediato e tempestivo nei confronti delle imprese del turismo. Nel ribadire che si tratta di una misura tangibile a beneficio degli imprenditori, che non comporta peraltro anticipazioni di risorse da parte del Governo, sollecita l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Meloni 25.014.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Meloni 25.014.

  Andrea MANDELLI (FI) interviene sull'articolo aggiuntivo Porchietto 25.020 che, con l'intento di migliorare il testo del provvedimento, affronta il tema sensibile delle delocalizzazioni, sul quale sollecita l'attenzione del Governo, nonostante il parere contrario espresso. Precisa che il gruppo di Forza Italia ha introdotto questo tema con l'obiettivo di migliorare il testo del decreto in esame.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) ribadisce l'importanza dell'intervento recato dall'articolo aggiuntivo Porchietto 25.020, in un momento in cui le aziende puntano alla delocalizzazione piuttosto che all'internazionalizzazione, aggiungendo che si tratta di un tema di «respiro europeo». Sottolinea a tale proposito come, in assenza di un sistema fiscale unico, sia difficile indurre le aziende a rimanere nei confini nazionali, dal momento che gli imprenditori tendono a localizzare le loro attività nei Paesi che comportano oneri minori. Fa presente che, al fine di evitare la delocalizzazione produttiva, l'articolo aggiuntivo Porchietto 25.020, consente alla Cassa depositi e prestiti, che costituisce un punto di riferimento nazionale in qualità di investitore, di assumere partecipazioni in società di rilevante interesse nazionale, allo scopo di migliorarne la liquidità e, di conseguenza, la collocazione sul mercato.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Porchietto 25.020.

  Claudio BORGHI, presidente, fa presente che ci sarebbe l'intenzione, da parte del deputato Buratti, di mantenere l'articolo aggiuntivo a sua firma 52.016, del quale stamattina è stato annunciato il ritiro.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) evidenzia che, in presenza di una dichiarazione esplicita, l'articolo aggiuntivo in questione deve essere considerato ritirato e non può in alcun modo, sulla base del Regolamento, essere recuperato per l'esame da parte della Commissione.

  Umberto BURATTI (PD) dichiara di non aver chiesto di ritirare l'articolo aggiuntivo a sua firma 52.016.

  Claudio BORGHI, presidente, nel condividere nel merito gli argomenti addotti dalla collega Lucaselli, precisa di avere solo verificato la disponibilità, da parte dei gruppi, a tenere un atteggiamento di flessibilità.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), nel dichiarare che il suo gruppo non è pregiudizialmente contrario a riammettere l'articolo aggiuntivo del collega Buratti, fa presente tuttavia che, in tal caso, la situazione andrebbe rivalutata anche con riguardo a una proposta emendativa della Lega.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel concordare con il presidente circa la possibilità di assumere atteggiamenti maggiormente flessibili, fa notare, tuttavia, che ciò non è possibile nella situazione attuale, stante la limitazione imposta al numero e ai tempi degli interventi dei deputati. Evidenzia, quindi, che la flessibilità non può essere adottata solo in favore dei gruppi della maggioranza.

  Claudio BORGHI, presidente, apprezzate le circostanze, fa presente al collega Buratti che l'articolo aggiuntivo a sua firma 52.016 non può essere esaminato della Commissione, essendo stato ritirato nella seduta antimeridiana.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Porchietto 25.021.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che i componenti del gruppo del MoVimento 5 Stelle della V Commissione sottoscrivono l'emendamento Cenni 26.34.

  La Commissione approva l'emendamento Cenni 26.34 (vedi allegato).

  Ylenja LUCASELLI (FDI) fa presente come l'articolo aggiuntivo Meloni 26.010 ponga un tema fondamentale che Fratelli d'Italia ha già sollevato in altre occasioni, vale a dire il taglio del cuneo fiscale per le imprese che non ricorrano alla cassa integrazione in deroga. A tale proposito, evidenzia che il Governo parte, invece, da un principio opposto, vale a dire dalla proroga della CIG e dal divieto di licenziamento fino a fine anno, con ciò incancrenendo il problema del lavoro in Italia. Dichiarando che il suo gruppo è favorevole alla cassa integrazione quando si tratti di una misura di necessità e a patto che i lavoratori riescano ad accedervi, nel sottolineare come le soluzioni del Governo siano determinate da un atteggiamento assistenzialista, ritiene che si debba piuttosto intervenire per favorire la produttività delle imprese attraverso misure incentivanti.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Meloni 26.010.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) interviene sull'articolo aggiuntivo Meloni 26.09, che propone la modifica e la sospensione della disciplina delle prestazioni occasionali estendendo il voucher INPS a tutti i settori, con l'obiettivo di dare nuova linfa alle attività produttive. Nel ribadire come la cassa integrazione, analogamente al reddito di cittadinanza, non possa rappresentare una soluzione stabile, ritiene che, invece, il sistema dei voucher sia efficace, oltre che snello dal punto di vista burocratico. Fa presente, infine, che l'articolo aggiuntivo in esame è volto ad elevare da 5 mila a 10 mila euro i limiti previsti e, al tempo stesso, a consentire l'applicazione della disciplina anche alle imprese con fatturati inferiori.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Meloni 26.09.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) ritira l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 26.026.

  Leonardo DONNO (M5S) sottoscrive, a nome del gruppo MoVimento 5 Stelle della Commissione Bilancio, l'articolo aggiuntivo Francesco Silvestri 26.019 e ne accetta la riformulazione proposta dai relatori.

  Paolo TRANCASSINI (FdI) esprime perplessità per le modalità di individuazione dei soggetti a favore dei quali svolge la propria attività il Fondo oggetto di rifinanziamento ad opera dell'articolo aggiuntivo Francesco Silvestri 26.019, come riformulato. Ritiene infatti che chiunque possa essere considerato un «soggetto a rischio di usura».

  Claudio BORGHI, presidente, segnala che la proposta emendativa si limita a rifinanziare un Fondo che ha già una propria disciplina.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Francesco Silvestri 26.019, come riformulato (vedi allegato).

  Stefano FASSINA (LEU) accetta la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo a sua firma 26.07.

  Teresa MANZO (M5S) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Fassina 26.07, come riformulato.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'articolo aggiuntivo Fassina 26.07, come riformulato, e gli identici emendamenti Guidesi 27.1, Porchietto 27.9 e Buratti 27.16 (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che i presentatori hanno accettato la proposta di riformulazione, in un identico testo, degli emendamenti Enrico Borghi 27.19 e Fassina 27.10.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Enrico Borghi 27.19 e Fassina 27.10, come riformulati (vedi allegato).

  Ylenja LUCASELLI (FdI) segnala che l'emendamento Rizzetto 27.7, di cui è cofirmataria, richiede l'espressione del parere delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative sul territorio, nell'ambito delle procedure per la gestione del Patrimonio Destinato di Cassa depositi e prestiti, di cui all'articolo 27. In proposito, sottolinea la necessità di tenere conto delle realtà industriali e produttive del territorio.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Rizzetto 27.7 e Rachele Silvestri 27.21.

  Paolo BARELLI (FI) si dichiara disponibile a ritirare l'emendamento 27.6 a sua prima firma a fronte della disponibilità dei relatori e del Governo ad accogliere un ordine del giorno avente il medesimo oggetto del predetto emendamento.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI manifesta la disponibilità in tal senso da parte del Governo.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S) si associa a quanto evidenziato dal rappresentante del Governo.

  Paolo BARELLI (FI) ritira l'emendamento a sua prima firma 27.6.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che i presentatori hanno accettato la proposta riformulazione dell'emendamento Giacomoni 27.13.

  La Commissione approva l'emendamento Giacomoni 27.13, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, comunica che l'articolo aggiuntivo Berti 27.016 è stato ritirato di presentatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Vietina 28.119.

  Stefano FASSINA (LEU) ritira l'emendamento a sua firma 28.130.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che i presentatori hanno accettato la proposta di riformulazione, in un identico testo, degli emendamenti Schullian 28.128, Trano 28.173 e Ruocco 28.58.

  Silvia FREGOLENT (IV) sottoscrive l'emendamento Schullian 28.128, come riformulato.

  Leonardo DONNO (M5S) sottoscrive, a nome del gruppo MoVimento 5 Stelle della Commissione Bilancio, l'emendamento Ruocco 28.58, come riformulato.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Schullian 28.128, Trano 28.173 e Ruocco 28.58, come riformulati (vedi allegato).

  Cosimo ADELIZZI (M5S) accetta la proposta di riformulazione dell'emendamento 28.67 a sua prima firma.

  Leonardo DONNO (M5S) sottoscrive, a nome del gruppo MoVimento 5 Stelle della Commissione Bilancio, l'emendamento Adelizzi 28.67, come riformulato.

  Mauro D'ATTIS (FI) sottoscrive l'emendamento Adelizzi 28.67, come riformulato, a nome del gruppo Forza Italia della Commissione Bilancio.

  Ubaldo PAGANO (PD) sottoscrive l'emendamento Adelizzi 28.67, come riformulato, a nome del gruppo Partito Democratico della Commissione Bilancio.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) sottoscrive l'emendamento Adelizzi 28.67, come riformulato, a nome del gruppo Fratelli d'Italia della Commissione Bilancio.

  Cosimo ADELIZZI (M5S) esprime soddisfazione per il largo consenso raccolto dalla sua proposta emendativa, volta a salvaguardare i livelli occupazionali nel settore del commercio al dettaglio attraverso l'estensione, alle imprese con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro, del credito di imposta per i canoni di locazione, seppure in misura ridotta. Ritiene che l'approvazione di tale emendamento, nel testo riformulato, sarà un segnale concreto della vicinanza di tutte le forze politiche al settore in oggetto, del quale auspica una rapida ripresa.

  La Commissione approva l'emendamento Adelizzi 28.67, come riformulato (vedi allegato).

  Paolo TRANCASSINI (FdI) illustra l'emendamento Lollobrigida 28.108, di cui è cofirmatario, con il quale si propone di estendere alle agenzie di viaggio e turismo e ai tour operator quanto previsto dal comma 3 dell'articolo 28 in ordine alla irrilevanza del volume di ricavi e compensi, ai fini della concessione del credito di imposta per i canoni di locazione. In proposito segnala il rilevante numero di proposte emendative identiche presentate da diversi gruppi parlamentari, a dimostrazione dell'interesse generale manifestato per questo settore, gravemente colpito dalle limitazioni imposte alla mobilità. Ricorda che il settore del turismo, al quale sono collegate le filiere del settore alberghiero, della ristorazione, dell'agricoltura, dell'artigianato e del commercio, si potrà risollevare solo quando l'economia mondiale avrà ripreso a funzionare a pieno regime. Si rammarica, infine, per la mancanza di disponibilità dimostrata dal Governo nei confronti delle esigenze di questo settore.

  Vanessa CATTOI (LEGA) chiede ai relatori e al Governo di rivedere il parere contrario espresso sull'emendamento Bellachioma 28.29, di cui è cofirmataria, ricordando l'importanza del settore del turismo per l'economia italiana e l'attuale totale assenza di arrivi da Paesi extra europei. Segnala, infine, come le agenzie di viaggio rappresentino il biglietto da visita del nostro Paese nei confronti dei turisti stranieri.

  Andrea MANDELLI (FI) raccomandando l'approvazione dell'emendamento Gelmini 28.138, di cui è cofirmatario, evidenzia come la crisi che ha colpito il settore del turismo, che rappresenta una delle principali forme di reddito del nostro Paese, richiederebbe un'attenzione di ben altra ampiezza. Osserva, inoltre, che la Francia ha stanziato 1,3 miliardi di euro per il sostegno di questo settore e sottolinea, infine, l'impossibilità di recuperare il calo di presenze registrato nella primavera e nell'estate dell'anno in corso.

  Bruno TABACCI (MISTO-CD-RI-+E), citando i dati forniti da Federalberghi sul rilevante calo di presenze registrate in Italia negli ultimi mesi, osserva come si sia in presenza di un colpo micidiale al sistema turistico italiano. Ritiene che occorre riconoscere, con serietà, l'impossibilità di intervenire in maniera esaustiva in questa fase.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Lupi 28.170, Moretto 28.9, Bellachioma 28.29, Marco Di Maio 28.43, Gelmini 28.138, Fiorini 28.122, Zucconi 28.112, Buratti 28.152 e Lollobrigida 28.108 e l'emendamento D'Attis 28.141.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) sottoscrive l'emendamento Molinari 28.8, con il quale si vuole disciplinare la posizione, rispetto alla spettanza del credito di imposta per i canoni di locazione, delle imprese che hanno iniziato l'attività a partire dall'anno 2019. Ritiene che si tratti di una proposta di buon senso e ne auspica, pertanto, l'approvazione.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) invita a rivedere il parere espresso dai relatori e dal Governo sull'emendamento Molinari 28.8, di cui è cofirmataria, evidenziandone l'intento, di individuare una congrua misura di sostegno per coloro che hanno subito i pesanti contraccolpi dell'emergenza sanitaria nella fase iniziale di una nuova attività.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Molinari 28.8 e Della Frera 28.150 e l'articolo aggiuntivo Bitonci 28.046.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che è stata accettata dai presentatori la riformulazione dell'articolo aggiuntivo Lacarra 28.018 e che tale proposta emendativa è sottoscritta dal deputato Ferri.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel rilevare che la proposta emendativa in votazione delinea misure di sostegno per il settore dei servizi di ristoro tramite distributori automatici, evidenzia che, evidentemente, il provvedimento in discussione reca anche interventi relativi a settori circoscritti. Coglie, quindi, l'occasione per replicare all'intervento del collega Tabacci su un precedente emendamento, sottolineando che, a maggior ragione, il settore delle agenzie di viaggio e dei tour operator avrebbe bisogno di misure concrete di aiuto proprio in ragione del fatto di dover affrontare una crisi senza precedenti. Ritiene, infatti, che solo un sostegno pubblico possa garantire la sopravvivenza del settore.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Lacarra 28.018, come riformulato (vedi allegato).

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo Foti 28.024 di cui è cofirmataria, volto a consentire l'applicazione del regime della cedolare secca per gli immobili di categoria catastale C/1 che hanno registrato una riduzione del canone di almeno del 20 per cento in seguito ad un accordo tra le parti. Evidenzia che tale disposizione consentirebbe un rilancio del settore, agevolando la locazione di immobili che attualmente presentano una minore appetibilità sul mercato.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Foti 28.024.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) segnala la rilevanza dell'articolo aggiuntivo Lupi 28.05, sottolineando l'opportunità di prevedere un sostegno in favore del settore fieristico e delle attività congressuali attraverso la previsione di uno specifico credito d'imposta. Ritiene che, pur senza una diretta corresponsione di denaro, possa comunque determinarsi un meccanismo virtuoso, che rappresenterebbe un valore aggiunto sia per il settore che per gli operatori economici.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, nel rilevare che il tema oggetto dell'articolo aggiuntivo Lupi 28.05 è analogo a quello dell'articolo aggiuntivo Fiorini 46.03, di cui è stata proposta una riformulazione, e che sarà quindi esaminato successivamente, ne propone l'accantonamento.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Lupi 28.05.
  Avverte, quindi, che l'emendamento Fassina 29.7 è stato ritirato dal presentatore.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Trancassini 29.5, di cui è cofirmataria, volto a potenziale ulteriormente il fondo per il sostegno alle locazioni.
  Pone in evidenza l'obiettivo di assicurare un diritto fondamentale come quello all'abitazione, ricordando che l'emergenza sanitaria ha determinato un notevole ampliamento della platea delle famiglie in difficoltà economica.

  La Commissione respinge l'emendamento Trancassini 29.5.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che i presentatori hanno accettato la riformulazione dell'emendamento Iovino 29.2, ricordando che, in caso di approvazione, sarà assorbito l'articolo aggiuntivo De Girolamo 28.041. Segnala altresì che l'emendamento Iovino 29.2, come riformulato, è stato sottoscritto anche dai deputati Donno, a nome dei colleghi del MoVimento 5 Stelle della Commissione Bilancio, Ubaldo Pagano, a nome dei colleghi del Partito Democratico della Commissione Bilancio, e dai deputati Fregolent, Pastorino e Fassina.

  Cosimo ADELIZZI (M5S) esprime soddisfazione per il raggiungimento dell'obiettivo di riconoscere agli studenti fuori sede un aiuto al pagamento degli affitti, ricordando l'impegno profuso dal MoVimento 5 Stelle su tale tema.

  Mauro D'ATTIS (FI) rileva che emendamenti vertenti sulla stessa materia, presentati dal suo gruppo, hanno ricevuto un parere contrario in occasione dell'esame di altri provvedimenti.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) chiede di sottoscrivere l'emendamento Iovino 29.2, come riformulato, apprezzandone le finalità, pur esprimendo il timore che una soglia ISEE uguale o inferiore a 15 mila euro rappresenti un elemento troppo limitante rispetto all'efficacia della disposizione.

  La Commissione approva l'emendamento Iovino 29.2, come riformulato (vedi allegato).

  Stefano FASSINA (LEU) ritira l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 29.07.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che è stata accettata dai presentatori la riformulazione dell'emendamento Lotti 31.17.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) segnala che anche l'articolo aggiuntivo Barelli 216.09 verte sullo stesso tema.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, propone la medesima riformulazione predisposta per l'emendamento Lotti 31.17 anche per l'articolo aggiuntivo Barelli 216.09.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Barelli 216.09, identica a quella avanzata per l'emendamento Lotti 31.17, è stata accolta dai presentatori.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Lotti 31.17 e Barelli 216.09, come riformulati (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Cenni 31.16 è stato ritirato.
  Avverte altresì che è stata accettata dal presentatore la riformulazione dell'emendamento Grimaldi 31.9.

  Leonardo DONNO (M5S) sottoscrive, a nome dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle della V Commissione, l'emendamento Grimaldi 31.9, come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Grimaldi 31.9, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che sono stati ritirati gli identici articoli aggiuntivi Pezzopane 31.01 e Mancini 31.021.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Osnato 31.08 e approva l'articolo aggiuntivo Moretto 31.016 (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, comunica che è stata accettata dai presentatori la riformulazione dell'emendamento Buratti 33.3.

  La Commissione approva l'emendamento Buratti 33.3, come riformulato (vedi allegato).

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, anche a nome dei relatori Marattin e Melilli, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Donno 33.05, a condizione che sia riformulato nel testo riportato in allegato (vedi allegato).

  La sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Donno 33.05 è stata accettata dai presentatori e che la medesima proposta emendativa è sottoscritto dai deputati Fassina e Paolo Russo e dai deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle della V Commissione.

  Paolo RUSSO (FI) sottolinea come la proposta emendativa in esame disponga la proroga di tre mesi della validità dei contratti di assicurazione obbligatoria dei titolari di licenza per la produzione, deposito o vendita di fuochi artificiali. Osserva come tale previsione sia ragionevole, in considerazione del fatto che le attività oggetto dei contratti di assicurazione sono state interrotte, e come occorra una riflessione anche in relazione ad altre tipologie di contratti di assicurazione, a partire da quelli per la responsabilità civile derivante dalla circolazione automobilistica.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Donno 33.05, nel testo riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che i presentatori degli emendamenti Madia 38.32 e Mor 38.13 hanno accettato la riformulazione proposta dai relatori.

  La Commissione approva gli emendamenti Madia 38.32 e Mor 38.13, come riformulati in un identico testo (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli emendamenti Carabetta 38.23 e Giarrizzo 38.26 sono stati ritirati dai presentatori.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), intervenendo sull'emendamento Martino 38.46, sottolinea come esso preveda misure finalizzate al rilancio delle attività economiche nel territorio del cratere sismico aquilano, con particolare riferimento allo sviluppo dell'economia digitale. Osserva come l'emendamento in esame riconosca l'esonero dal pagamento dei corrispettivi tariffari in favore delle imprese che nel triennio 2020-2022 avviino in tale ambito territoriale la realizzazione di data center, anche nell'ottica di incentivare la diffusione delle nuove tecnologie.

  Andrea MANDELLI (FI) sottolinea come la proposta emendativa in esame, di cui è cofirmatario, intervenga a sostegno dell'economia delle zone del cratere sismico aquilano, promuovendo in particolare lo sviluppo dell'economia digitale.

  La Commissione respinge l'emendamento Martino 38.46.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Gelmini 38.33 hanno accettato la riformulazione proposta dai relatori. Avverte quindi che tale proposta emendativa, nel testo riformulato, è sottoscritta dai deputati dei gruppi Partito Democratico, MoVimento 5 Stelle e Lega della V Commissione e dal deputato Lupi.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Gelmini 38.33, nel testo riformulato (vedi allegato), e respinge l'emendamento Gelmini 38.43 e l'articolo aggiuntivo Giacomoni 38.017.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Gelmini 38.015 è assorbito dall'approvazione dell'emendamento Gelmini 38.33. Prende atto inoltre che la riformulazione dell'articolo aggiuntivo Del Barba 38.019 è stata accettata dai presentatori.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Del Barba 38.019, nel testo riformulato (vedi allegato).

  Silvia FREGOLENT (IV), intervenendo sull'articolo aggiuntivo D'Alessandro 38.020, richiama l'attenzione sulla proposta di riformulazione formulata dai relatori, che tuttavia non altera in modo sostanziale il contenuto dell'articolo aggiuntivo.

  Mauro D'ATTIS (FI) ritiene che dall'eventuale approvazione dell'articolo aggiuntivo D'Alessandro 38.020 potrebbe derivare l'assorbimento dell'emendamento Dal Moro 57.3.

  Claudio BORGHI, presidente, rileva come l'emendamento Dal Moro 57.3, pur vertendo su analoga materia, non risulterebbe assorbito dall'eventuale approvazione dell'articolo aggiuntivo D'Alessandro 38.020.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) chiede chiarimenti sulla proposta di riformulazione formulata dai relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, ritiene che tale proposta abbia lo scopo di evitare che le aziende che abbiano chiuso l'esercizio entro il 23 febbraio 2020 debbano specificare i fatti rilevanti seguiti alla chiusura del bilancio.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) ribadisce la propria richiesta di chiarimenti ai relatori, attesa la delicatezza della materia.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, ritiene opportuno che, per ragioni di correttezza, i chiarimenti richiesti siano resi dal relatore Marattin, che appartiene al medesimo gruppo del presentatore dell'articolo aggiuntivo e che in questo momento non è presente. Chiede, pertanto, che l'articolo aggiuntivo D'Alessandro 38.020 venga accantonato.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo D'Alessandro 38.020 si intende accantonato.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'emendamento Meloni 39.8, di cui è cofirmatario, rileva come esso sia volto a sopprimere i commi 1 e 4 dell'articolo 39, che prevedono la facoltà del Ministro dello sviluppo economico di avvalersi di consulenti ed esperti, con un rilevante onere finanziario. Ritiene del tutto inopportuno. nel momento di grave difficoltà in cui versa il Paese, prevedere la possibilità di ricorrere a tali consulenze, anche in considerazione del fatto che il Governo ha fatto ampio ricorso negli scorsi mesi a consulenti esterni in una situazione nella quale il Parlamento è stato sostanzialmente esautorato. Ritiene opportuna un'ulteriore riflessione sulla materia e chiede pertanto l'accantonamento dell'emendamento in esame.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, anche a nome dei relatori Marattin e Melilli, esprime parere favorevole sulla richiesta di accantonamento.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Meloni 39.8 si intende accantonato. Prende atto che i presentatori accolgono la proposta di riformulazione degli identici emendamenti Incerti 39.11, D'Uva 39.5, Pastorino 39.14 e Tabacci 39.16.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) interviene per chiedere chiarimenti, rilevando che l'emendamento Meloni 39.8 è momentaneamente accantonato, mentre è stato espresso parere favorevole su emendamenti che intervengono sulla medesima disposizione.

  Claudio BORGHI, presidente, fa presente che l'intervento soppressivo dei commi 1 e 4 dell'articolo 39, recato dall'emendamento Meloni 39.8, non è incompatibile con l'approvazione degli identici emendamenti Incerti 39.11, D'Uva 39.5, Pastorino 39.14 e Tabacci 39.16, dal momento che essi introducono un nuovo comma 5-bis al medesimo articolo. Prende atto, quindi, che i presentatori accolgono la riformulazione degli identici emendamenti Incerti 39.11, D'Uva 39.5, Pastorino 39.14 e Tabacci 39.16.

  La Commissione, approva gli identici emendamenti Incerti 39.11, D'Uva 39.5, Pastorino 39.14 e Tabacci 39.16, come riformulati (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che la Commissione procederà all'esame dell'articolo aggiuntivo D'Alessandro 38.020, precedentemente accantonato, nella proposta di riformulazione avanzata dai relatori.

  Silvia FREGOLENT (IV), con riguardo alla proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo D'Alessandro 38.020, fa presente che, nel rispetto delle norme fiscali in vigore, si introduce una deroga alle disposizioni del codice civile al fine di consentire l'approvazione dei bilanci del 2019 chiusi entro il 23 febbraio 2020 e non ancora approvati, nonché dei bilanci relativi all'anno 2020. Sperando di essere stato sufficientemente chiara nell'illustrazione dell'intervento recato dall'articolo aggiuntivo in esame, ritiene che, ove occorra, il rappresentante del Governo la sottosegretaria Castelli possa eventualmente fornire ulteriori delucidazioni.

  Claudio BORGHI, presidente, al fine di consentire alcuni approfondimenti, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 18.35, riprende alle 18.50.

  Claudio BORGHI, presidente, con riguardo alla riformulazione dell'articolo aggiuntivo D'Alessandro 38.020, esprime perplessità in relazione alla data del 23 febbraio 2020, indicata come termine per la chiusura dei bilanci relativi al 2019. A tale proposito sottolinea infatti che, poiché la data del 23 febbraio 2020 fa riferimento al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulle cosiddette zone rosse, si tratterebbe di una disposizione tale da non interessare l'intero territorio nazionale. Pertanto, nel ritenere che la questione richieda un'ulteriore riflessione, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo D'Alessandro 38.020.

  Silvia FREGOLENT (IV) dichiara di accogliere la proposta dell'accantonamento, al fine di distendere gli animi e di consentire a tutte le forze politiche di condividere il contenuto dell'articolo aggiuntivo in questione. Fa presente, tuttavia, che se il suo gruppo avesse voluto comportarsi in modo analogo alle forze di opposizione, avrebbe reso noto l'accaduto attraverso un comunicato stampa, dichiarando che la Lega non vuole aiutare le imprese.

  Claudio BORGHI, presidente, facendo presente che perplessità sulla questione sono state avanzate da diversi gruppi, e non soltanto dalla Lega, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo D'Alessandro 38.020.

  Bruno TABACCI (MISTO-CD-RI-+E) ritiene che l'approvazione degli identici emendamenti Incerti 39.11, D'Uva 39.5, Pastorino 39.14 e Tabacci 39.16, come riformulati, rendano superflua la votazione dell'emendamento a sua prima firma 39.17, che interviene sulla medesima questione. Pertanto, ritira il suo emendamento 39.17.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che anche gli emendamenti Incerti 39.12 e Pastorino 39.13 sono ritirati dai presentatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Porchietto 39.10.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi Giacomelli 39.01 e Schullian 41.02 sono stati ritirati dai presentatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Gelmini 42.13.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) interviene sull'emendamento Meloni 42.14, volto a sopprimere il comma 5 dell'articolo 42, ritenendo che la costituzione della Fondazione Enea Tech, prevista da quest'ultimo, non risponda affatto alle aspettative del Paese e rappresenti un non necessario spreco di risorse. Ritiene infatti che una politica matura debba intervenire in maniera essenziale sulle difficoltà del Paese, utilizzando al meglio le risorse a disposizione e corrispondendo alle reali esigenze dei diversi settori. Nel ribadire come nell'attuale situazione non vi sia alcuna necessità di spendere 12 milioni di euro per la costituzione di una fondazione, evidenzia che in tal senso si esprimerebbero sicuramente anche gli iscritti alla piattaforma Rousseau, nel caso venisse richiesta la loro opinione. Ritenendo vergognoso che si preveda la costituzione di una fondazione non essenziale e non si diano, invece, risposte a tanti settori in difficoltà, a cominciare dal settore del turismo, insiste per l'accantonamento dell'emendamento Meloni 42.14, al fine di consentire un supplemento di riflessione della questione posta.

  La Commissione respinge l'emendamento Meloni 42.14.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Paolo Russo 42.05.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Squeri 42.07.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che i componenti del MoVimento 5 Stelle della Commissione Bilancio sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Sut 42.06.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Sut 42.06 (vedi allegato).

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra le finalità dell'emendamento Trancassini 43.1, di cui è cofirmataria, diretto a sostenere il mondo imprenditoriale e la salvaguardia dei livelli occupazionali, a ciò destinando le risorse inopinatamente stanziate dagli articoli 101 e 102 del presente decreto per l'ampliamento della spesa di INPS e INAIL per l'acquisto di beni e servizi.

  La Commissione respinge l'emendamento Trancassini 43.1.

  Silvia FREGOLENT (IV) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Nobili 43.019, di cui accetta la riformulazione.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Nobili 43.019, nel testo riformulato (vedi allegato).

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra l'articolo aggiuntivo Meloni 43.010, di cui è cofirmataria, volto a prevedere la sospensione dell'applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo d'imposta 2020, nonché l'abolizione del limite all'uso del contante, tema quest'ultimo essenziale al fine di riattivare l'economia nazionale e favorire la ripresa dei consumi.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Meloni 43.010.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 43.013, volto a prevedere in favore dei datori di lavoro privati che, a decorrere dal 1o gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, mantengono almeno l'80 per cento dei livelli occupazionali in forza alla data del 1o febbraio 2020 un incentivo, sotto forma di esonero dal 40 per cento del versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all'INAIL. Evidenzia peraltro come la proposta emendativa in esame non presenti a suo avviso questioni problematiche dal punto di vista finanziario, presupponendo viceversa un minore ricorso alla cassa integrazione guadagni.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Lucaselli 43.013.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che i rispettivi presentatori accettano la riformulazione, in un identico testo, degli articoli aggiuntivi Scagliusi 44.026 e Gariglio 213.05. Prende altresì atto che l'articolo aggiuntivo Scagliusi 44.026, come riformulato, viene sottoscritto dai componenti del gruppo M5S della V Commissione e che l'articolo aggiuntivo Gariglio 213.05, riformulato nel medesimo testo, viene sottoscritto dai componenti del gruppo PD della Commissione stessa.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli articoli aggiuntivi Scagliusi 44.026 e Gariglio 213.05, come riformulati in un identico testo (vedi allegato), mentre respinge l'articolo aggiuntivo Lupi 45.01, nonché l'emendamento Baldelli 46.3.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che la Commissione procederà ora all'esame dell'articolo aggiuntivo Fiorini 46.03, come riformulato, precisando che dalla sua eventuale approvazione risulteranno assorbiti gli articoli aggiuntivi Lupi 46.01 e Fiorini 46.05, nonché gli articoli aggiuntivi Lupi 26.03 e 28.05, in precedenza accantonati.

  Benedetta FIORINI (FI) accetta la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 46.03, che interviene nel settore strategico della partecipazione delle nostre aziende a fiere e manifestazioni commerciali, attraverso la previsione di un credito d'imposta sulle spese sostenute, auspicando tuttavia che a ciò possano seguire ulteriori misure da parte del Governo a sostegno del Made in Italy e dei nostri prodotti d'eccellenza.

  Daniela TORTO (M5S), Ylenja LUCASELLI (FDI) e Rebecca FRASSINI (LEGA) sottoscrivono, a nome dei rispettivi gruppi presenti in Commissione bilancio, l'articolo aggiuntivo Fiorini 46.03, così come riformulato.

  Maurizio LUPI (M-NI-USEI-C !-AC) ritiene che la riformulazione dell'articolo aggiuntivo Fiorini 46.03 costituisca comunque un primo incoraggiante segnale, per quanto di per sé non sufficiente, nella direzione di un sostegno ad un settore, quello fieristico e congressuale, sul quale vertono peraltro numerose proposte emendative presentate dai gruppi sia di maggioranza che di opposizione e che risulta intrinsecamente connesso al rilancio del turismo e della internalizzazione delle nostre imprese. Nell'osservare al riguardo come di recente i presidenti delle regioni Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia abbiano pubblicamente richiesto l'adozione di interventi significativi in tale delicato comparto, auspica che nell'ambito delle risorse finanziarie rivenienti dal prossimo scostamento di bilancio preannunciato dal Governo possano essere definite misure ulteriori a sostegno dell'internazionalizzazione delle imprese italiane, da intendersi più in generale quale elemento centrale di una efficace politica industriale, anche attraverso lo strumento del credito d'imposta.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) chiede a relatori e Governo quale sia il loro orientamento in merito all'emendamento Frassini 177.16, che affronta una tematica analoga.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI chiarisce che, anche in considerazione delle limitate risorse finanziarie disponibili, la riformulazione dell'articolo aggiuntivo Fiorini 46.03 rappresenta il punto di equilibrio più avanzato in riferimento al settore fieristico nel suo complesso, ferma restando la necessità di prevedere ulteriori misure di sostegno.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Fiorini 46.03, nel testo riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, precisa che, come dianzi anticipato, a seguito dell'approvazione dell'articolo aggiuntivo Fiorini 46.03, nel testo riformulato, si intendono assorbiti gli articoli aggiuntivi Lupi 46.01 e Fiorini 46.05, nonché gli articoli aggiuntivi Lupi 26.03 e 28.05. Prende altresì atto che i rispettivi presentatori accettano la riformulazione degli emendamenti Schirò 48.24 e Fitzgerald Nissoli 48.36 e che i deputati Sut e La Marca sottoscrivono l'emendamento Fitzgerald Nissoli 48.36, come riformulato.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva quindi gli emendamenti Schirò 48.24 e Fitzgerald Nissoli 48.36, come riformulati (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che è stata accettata dai presentatori la riformulazione dell'articolo aggiuntivo Gelmini 48.08. Avverte, altresì, che tale riformulazione assorbe gli articoli aggiuntivi De Toma 28.03 e Ruggiero 153.02. Segnala che la proposta emendativa riformulata è stata sottoscritta da tutti i componenti della Commissione bilancio dei gruppi MoVimento 5 Stelle, Partito Democratico e Lega.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Gelmini 48.08, come riformulato (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Comaroli 51.04 è stato sottoscritto dai deputati della Commissione bilancio dei gruppi del MoVimento 5 Stelle e di Fratelli d'Italia.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'articolo aggiuntivo Comaroli 51.04 (vedi allegato) e respinge l'articolo aggiuntivo Meloni 52.035.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Buratti 52.056 è stato sottoscritto dai componenti della Commissione bilancio del gruppo MoVimento 5 Stelle, ad eccezione della deputata Flati.

  La Commissione approva gli identici articoli aggiuntivi Giacomoni 52.041 e Buratti 52.056 (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che è stata accettata dai presentatori la riformulazione dell'articolo aggiuntivo Cassese 52.051 e che essa è stata sottoscritta da tutti i componenti della Commissione bilancio del gruppo del Partito Democratico, nonché dalle deputate Fiorini, Versace e dal deputato Paolo Russo.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'articolo aggiuntivo Cassese 52.051, come riformulato (vedi allegato) e respinge l'emendamento Ciaburro 54.3.

  Claudio BORGHI, presidente, constatata l'assenza del presentatore dell'articolo aggiuntivo Tasso 55.01: s'intende vi abbia rinunciato.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) ricorda che l'articolo aggiuntivo Comaroli 65.013, di cui è cofirmatario, pone il tema dell'utilizzo della banca dati delle fatture elettroniche per la compensazione di crediti e debiti derivanti da transazioni commerciali, segnalando che essa può avere positive ricadute per quanto riguarda la riduzione dell'esposizione bancaria delle imprese e la semplificazione dei rapporti con il fisco e con le pubbliche amministrazioni. Manifesta disponibilità a ritirare tale proposta emendativa se vi è la disponibilità del Governo ad accettare un ordine del giorno in Assemblea che richiami tali temi.

  Stefano FASSINA (LEU), nel segnalare di aver presentato un'analoga proposta emendativa e di averla in seguito ritirata avendo verificato la non praticabilità nell'immediato di una soluzione in tal senso, si associa alla richiesta espressa dal collega Garavaglia.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI manifesta disponibilità ad accogliere la richiesta avanzata dai deputati Garavaglia e Fassina.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) ritira l'articolo aggiuntivo Comaroli 65.013, di cui è cofirmatario.

  Claudio BORGHI, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, già convocata per domani alle ore 10.

  La seduta termina alle 19.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.10 alle 13.40.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 396 di venerdì 26 giugno 2020, apportare le seguenti modificazioni:
   a pagina 4, prima colonna, riga quarantasettesima, dopo le parole: «2.014,» inserire le seguenti: «25.033, limitatamente alla parte ammissibile,»;
   a pagina 4, seconda colonna, riga prima, sopprimere le parole: «208.016,» e sostituire le parole: «e 237.03» con le seguenti: «, 237.03 e 238.018, limitatamente alla parte ammissibile,».

V Commissione - lunedì 29 giugno 2020

ALLEGATO

Conversione in legge del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19 (C. 2500 Governo).

PROPOSTE EMENDATIVE APPROVATE

ART. 25.

  Dopo l'articolo 25, aggiungere il seguente:

Art. 25-bis.
(Contributi per i settori ricreativo e dell'intrattenimento)

  1. Al fine di mitigare la crisi economica derivante dall'emergenza epidemiologica da COVID-19, alle imprese operanti nei settori ricreativo e dell'intrattenimento, nonché dell'organizzazione di feste e cerimonie, sono erogati contributi a fondo perduto nel limite di spesa complessivo di 5 milioni di euro per l'anno 2020.
  2. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, sono stabiliti i criteri e le modalità di applicazione del presente articolo anche al fine di assicurare il rispetto del limite di spesa di cui al comma 1, privilegiando le imprese che presentano una riduzione del proprio fatturato su base mensile pari ad almeno il 50 per cento rispetto a quello del 2019.
  3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 5 milioni di euro per l'anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall'articolo 265, comma 5, del presente decreto.
  4. L'efficacia delle disposizioni del presente articolo è subordinata, ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, all'autorizzazione della Commissione europea.
*25. 209. (Nuova formulazione) Tasso, Boschi, Fregolent, Adelizzi, Buompane, Donno, Faro, Flati, Gubitosa, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Manzo, Raduzzi, Sodano, Torto, Trizzino, Tabacci.
*26. 027. (Nuova formulazione) Frassini, Bellachioma, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Garavaglia, Gava, Tomasi, Cavandoli.

ART. 26.

  Dopo il comma 2, inserire il seguente:
  2-bis. I benefìci di cui al comma 2 si applicano anche alle aziende in concordato preventivo di continuità con omologa già emessa che si trovano in situazione di regolarità contributiva e fiscale all'interno di piani di rientro e rateizzazione già esistenti alla data di entrata in vigore del presente decreto.
26. 34. Cenni, Padoan. Adelizzi, Buompane, Donno, Faro, Flati, Gubitosa, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Manzo, Raduzzi, Sodano, Torto, Trizzino.

  Dopo l'articolo 26, aggiungere il seguente:

Art. 26-bis.
(Fondo per la prevenzione del fenomeno dell'usura)

  1. Per l'esercizio finanziario 2020, al Fondo per la prevenzione del fenomeno dell'usura, di cui all'articolo 15 della legge 7 marzo 1996, n. 108, sono destinati 10 milioni di euro per interventi a favore di soggetti esposti al rischio di usura.
  2. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 10 milioni di euro per l'anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall'articolo 265, comma 5, del presente decreto.
26. 019. (Nuova formulazione) Francesco Silvestri, Baldino, Macina, Corneli, Maurizio Cattoi, D'Ambrosio, Dori, Piera Aiello, Ascari, Barbuto, Cataldi, Di Sarno, Di Stasio, D'Orso, Giuliano, Palmisano, Perantoni, Saitta, Salafia, Sarti, Scutellà, Davide Aiello, Caso, Lattanzio, Migliorino, Nesci, Sabrina De Carlo, Alaimo, Berti, Bilotti, Brescia, Dieni, Forciniti, Suriano, Elisa Tripodi, Bellachioma, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Frassini, Garavaglia, Gava, Tomasi, Adelizzi, Buompane, Donno, Faro, Flati, Gubitosa, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Manzo, Raduzzi, Sodano, Torto, Trizzino.

  Dopo l'articolo 26, aggiungere il seguente:

Art. 26-bis.
(Misure di sostegno finanziario alle piccole e medie imprese)

  1. Le misure di sostegno finanziario di cui all'articolo 56 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, si applicano anche ai finanziamenti contratti ai sensi dell'articolo 11, commi 7 e 7-bis, del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, dell'articolo 1, comma 367, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, dell'articolo 6, commi 2 e 3, del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2013, n. 71, e dell'articolo 11, commi da 3 a 13, del decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2017, n. 45. Gli oneri per interessi ed eventuali oneri accessori derivanti dall'attuazione del presente comma restano a carico dell'impresa richiedente.
26. 07. (Nuova formulazione) Fassina, Manzo.

ART. 27.

  Al comma 3, dopo il quinto periodo, aggiungere il seguente: Per la gestione del comparto riguardante i beni e i rapporti giuridici relativi agli interventi a favore delle società cooperative, CDP S.p.A. adotta modalità coerenti con la funzione sociale delle società cooperative, a carattere mutualistico e senza fine di speculazione privata.
*27. 1. Guidesi, Bellachioma, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Frassini, Garavaglia, Gava, Tomasi.
*27. 9. Porchietto.
*27. 16. Buratti, Mura.

  Apportare le seguenti modificazioni:
   a) al comma 4, alinea, primo periodo, dopo le parole: produttivo italiano aggiungere le seguenti: , secondo le priorità definite, in relazione ai settori, alle filiere e agli obiettivi di politica industriale, nel Piano nazionale di riforma di cui all'articolo 10, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in apposito capitolo dedicato alla programmazione economica;
   b) al comma 5, dopo il primo periodo, inserire il seguente: Lo schema di decreto
è trasmesso al Senato della Repubblica e alla Camera dei deputati per l'espressione del parere delle competenti Commissioni parlamentari, che si pronunciano nel termine di quattordici giorni, decorso il quale il decreto può essere comunque adottato;
   c) al comma 14, secondo periodo, aggiungere, in fine, le seguenti parole: , previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia;
   d) dopo il comma 18, aggiungere il seguente:
  18-bis. Il Ministro dell'economia e delle finanze, entro il 31 gennaio di ciascun anno, trasmette alle Camere una relazione sugli effetti prodotti e sui risultati conseguiti dall'applicazione delle disposizioni del presente articolo e sul programma degli interventi e delle operazioni di sostegno e di rilancio del sistema economico-produttivo che si intende attuare.
*27. 19. (Nuova formulazione) Enrico Borghi, Fiano.
*27. 10. (Nuova formulazione) Fassina, Tabacci, Conte.

  Dopo il comma 18, aggiungere i seguenti:
  18-bis. Al conto corrente di cui al comma 18 possono affluire anche le disponibilità liquide dei contribuenti che intendano investire i loro risparmi a sostegno della crescita dell'economia reale, rafforzando la capitalizzazione popolare delle imprese e usufruendo dei benefìci fiscali già previsti per i piani di risparmio a lungo termine di cui all'articolo 136 del presente decreto. Le disponibilità liquide del Patrimonio Destinato così costituite sono gestite dalla CDP S.p.A. assicurando il massimo coinvolgimento anche delle società di gestione del risparmio italiane per evitare ogni possibile effetto di spiazzamento del settore del private capital. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono stabiliti termini e modalità di attuazione del presente comma.
  18-ter. In ragione di quanto previsto al comma 18-bis, all'articolo 1, comma 2-bis, della legge 13 gennaio 1994, n. 43, le parole: «diverse dalle banche» sono soppresse.
27. 13. (Nuova formulazione) Giacomoni, Gelmini, Occhiuto, D'Attis, Mandelli, Prestigiacomo, Pella, Cannizzaro, Paolo Russo, D'Ettore.

ART. 28.

  Dopo il comma 3, aggiungere il seguente:
  3-bis. Alle imprese esercenti attività di commercio al dettaglio, con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro nel periodo d'imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, il credito d'imposta di cui ai commi 1 e 2 spetta, rispettivamente, nelle misure del 20 per cento e del 10 per cento.

  Conseguentemente:
   al comma 5, dopo le parole: Il credito d'imposta di cui ai commi 1, 2, 3 sono inserite le seguenti: , 3-bis;
   al comma 10 sostituire le parole: valutati in 1.424,1 milioni di euro con le seguenti: valutati in 1.485,5 milioni di euro per l'anno 2020;
   all'articolo 265, comma 5, sostituire le parole: di 800 milioni di euro per l'anno 2020 con le seguenti: di 738,6 milioni di euro per l'anno 2020.
28. 67. (Nuova formulazione)  Adelizzi, Buompane, Faro, Caso, Maraia, Cannizzaro, D'Attis, Mandelli, Occhiuto, Pella, Prestigiacomo, Paolo Russo, Lorenzin, Madia, Mancini, Navarra, Padoan, Ubaldo Pagano, Lucaselli, Rampelli, Trancassini, Adelizzi, Buompane, Donno, Faro, Flati, Gubitosa, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Manzo, Raduzzi, Sodano, Torto, Trizzino.

  Apportare le seguenti modificazioni:
   al comma 5, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Il credito d'imposta spetta anche in assenza dei requisiti di cui al periodo precedente ai soggetti che hanno iniziato l'attività a partire dal 1o gennaio 2019 nonché ai soggetti che, a far data dall'insorgenza dell'evento calamitoso, hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti dai predetti eventi i cui stati di emergenza erano ancora in atto alla data di dichiarazione dello stato di emergenza COVID-19.

  Conseguentemente:
   al comma 10 sostituire le parole: valutati in 1.424,1 milioni di euro con le seguenti: valutati in 1.429,1 milioni di euro per l'anno 2020;
   all'articolo 265, comma 5, sostituire le parole: di 800 milioni di euro per l'anno 2020 con le seguenti: di 795 milioni di euro per l'anno 2020.
*28. 128. (Nuova formulazione) Schullian, Gebhard, Plangger, Emanuela Rossini, Boschi, Fregolent.
*28. 58. (Nuova formulazione) Ruocco, Adelizzi, Buompane, Donno, Faro, Flati, Gubitosa, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Manzo, Raduzzi, Sodano, Torto, Trizzino.
*28. 173. (Nuova formulazione) Trano.

  Dopo l'articolo 28, aggiungere il seguente:

Art. 28-bis.
(Disposizioni in materia di concessioni per il servizio di ristoro tramite distributori automatici)

  1. In caso di contratti di appalto e di concessione che prevedono la corresponsione di un canone a favore dell'appaltante o del concedente e che hanno come oggetto il servizio di somministrazione di alimenti e bevande mediante distributori automatici presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, le università e gli uffici e le amministrazioni pubblici, qualora i relativi dati trasmessi all'Agenzia delle entrate ai sensi dell'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, e dei relativi decreti, disposizioni e provvedimenti attuativi, mostrino un calo del fatturato conseguito dal concessionario per i singoli mesi interessati dall'emergenza epidemiologica da COVID-19 superiore al 33 per cento, le amministrazioni concedenti attivano la procedura di revisione del piano economico finanziario prevista dall'articolo 165, comma 6, del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, al fine di rideterminare, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e per il solo periodo interessato dalla citata emergenza, le condizioni di equilibrio economico delle singole concessioni.
28. 018. (Nuova formulazione) Lacarra, Gavino Manca, Bonomo, Ferri.

ART. 29.

  Al comma 1, la cifra: 140 è sostituita dalla seguente: 160.

  Conseguentemente:
   dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
  1-bis. Una quota dell'incremento di 160 milioni di euro cui al comma 1, pari a 20 milioni di euro, è destinata alle locazioni di immobili abitativi degli studenti fuori sede con un indice della situazione economica equivalente non superiore a 15.000 mila euro, tramite rimborso, nel limite complessivo di 20 milioni di euro per l'anno 2020 che costituisce tetto di spesa, del canone dei contratti di locazione stipulati da studenti residenti in luogo diverso rispetto a quello dove è ubicato l'immobile locato, per tutto il periodo dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020. Con decreto del Ministro dell'università e
della ricerca, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono disciplinate le modalità attuative del presente comma, prevedendo l'incumulabilità con altre forme di sostegno al diritto allo studio, anche al fine del rispetto del limite di spesa di 20 milioni di euro per l'anno 2020;
   all'articolo 265, comma 5, sostituire le parole: di 800 milioni di euro per l'anno 2020 con le seguenti: di 780 milioni di euro per l'anno 2020.
29. 2. (Nuova formulazione) Iovino, Vacca, Torto, Di Lauro, Giovanni Russo, Giordano, Grippa, Barbuto, Faro, Berti, Elisa Tripodi, Martinciglio, Olgiati, Buompane, Lombardo, Dieni, Serritella, Palmisano, Ehm, Barzotti, Scutellà, Pallini, Corda, Grimaldi, Scerra, Frusone, Gallo, Lovecchio, Manzo, Luciano Cantone, Papiro, Testamento, Fioramonti, Boschi, Fregolent, Adelizzi, Donno, Faro, Flati, Gubitosa, Gabriele Lorenzoni, Raduzzi, Sodano, Trizzino, Lorenzin, Madia, Mancini, Navarra, Padoan, Ubaldo Pagano, Pastorino, Comaroli. Fassina.

ART. 31.

  Apportare le seguenti modificazioni:
   a) comma 2, dopo le parole: per l'anno 2020, sono aggiunte le seguenti: Al fine di garantire una maggior efficienza nella gestione delle risorse del Fondo, adeguando le sue disponibilità al profilo temporale delle perdite attese, possono essere assunti impegni a carico del medesimo Fondo anche a fronte di autorizzazioni di spesa pluriennali del bilancio dello Stato, in base alla valutazione della probabilità di escussione delle garanzie, articolata per annualità, effettuata dagli organi di gestione dello stesso Fondo;
   b) dopo il comma 3, aggiungere il seguente:
  3-bis. Al fine di sostenere il settore agricolo e agroalimentare, anche attraverso l'erogazione di contributi a fondo perduto alle imprese, la dotazione finanziaria del Fondo per la competitività delle filiere agricole di cui all'articolo 1, comma 507, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, è incrementata di 5 milioni di euro per l'anno 2020.

  Conseguentemente all'articolo 265, comma 5, sostituire le parole: di 800 milioni di euro per l'anno 2020 con le seguenti: di 795 milioni di euro per l'anno 2020.
31. 9. (Nuova formulazione) Grimaldi, Adelizzi, Buompane, Donno, Faro, Flati, Gubitosa, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Manzo, Raduzzi, Sodano, Torto, Trizzino.

  Dopo il comma 4 aggiungere il seguente:
  4-bis. Per le finalità di cui all'articolo 14, comma 1, del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 2020, n. 40, l'apposito comparto del Fondo di cui all'articolo 90, comma 12, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, è incrementato di 30 milioni di euro per l'anno 2020. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione delle somme di cui all'articolo 56, comma 6, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27.

  Conseguentemente, al comma 5, sostituire le parole: Agli oneri derivanti dal presente articolo con le seguenti: Agli oneri derivanti dai commi 1, 2, 3 e 4 del presente articolo.
*31. 17. (Nuova formulazione) Lotti, Rossi, Prestipino, Piccoli Nardelli, Di Giorgi, Ciampi, Orfini, De Menech, Pezzopane.
*216. 09. (Nuova formulazione) Barelli, Sibilia, Mandelli, Occhiuto, Prestigiacomo, Cannizzaro, D'Attis, D'Ettore, Pella, Paolo Russo.

  Dopo l'articolo 31, aggiungere il seguente:

Art. 31-bis.
(Confidi)

  1. Il comma 6 dell'articolo 112 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1o settembre 1993, n. 385, è sostituito dal seguente:
  « 6. Fermo restando l'esercizio prevalente dell'attività di garanzia, i confidi iscritti nell'albo possono concedere altre forme di finanziamento sotto qualsiasi forma, ai sensi dell'articolo 106, comma 1».
31. 016. Moretto.

ART. 33.

  Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:
  2-bis. Nell'ambito delle misure di cui al presente articolo volte a semplificare gli adempimenti concernenti i contratti finanziari e assicurativi e in considerazione dello stato di emergenza nel territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, dichiarato con la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1o febbraio 2020, gli articoli 4-sexies, 4-septies, 4-decies, 193-quinquies e 194-septies del testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nella formulazione vigente il giorno precedente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 25 novembre 2019, n. 165, e le disposizioni regolamentari emanate dalla Commissione nazionale per le società e la borsa ai sensi del menzionato articolo 4-sexies, comma 5, continuano ad applicarsi fino alla data del 31 dicembre 2020.

  Conseguentemente, alla rubrica, aggiungere, in fine, le seguenti parole: nonché disposizioni in materia di distribuzione di prodotti assicurativi.
33. 3. (Nuova formulazione) Buratti, Tomasi.

  Dopo l'articolo 33 aggiungere il seguente:

Art. 33-bis.
(Disposizioni in materia di assicurazione per la produzione, il deposito e la vendita di fuochi artificiali)

  1. Su richiesta dell'assicurato i termini di validità dei contratti di assicurazione obbligatoria dei titolari di licenza per la produzione, il deposito o la vendita di fuochi artificiali di cui agli articoli 47 e 55 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, nonché di quelli di assicurazione obbligatoria a copertura della responsabilità civile verso terzi per l'attività pirotecnica, in scadenza dal 1o marzo 2020 al 30 settembre 2020, sono prorogati per un periodo di tre mesi senza oneri per l'assicurato. La proroga del contratto ai sensi del presente comma è aggiuntiva e non sostitutiva di analoghe facoltà contrattualmente previste in favore dell'assicurato, che restano esercitabili.
33. 05. (Nuova formulazione) Donno, Faro, Fassina, Lorenzin, Madia, Mancini, Navarra, Padoan, Ubaldo Pagano, Cannizzaro, D'Attis, Mandelli, Occhiuto, Pella, Prestigiacomo, Paolo Russo, Lucaselli, Rampelli, Trancassini, Boschi, Bellachioma, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Frassini, Garavaglia, Gava, Tomasi, Adelizzi, Buompane, Flati, Gubitosa, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Manzo, Raduzzi, Sodano, Torto, Trizzino.

ART. 38.

  Apportare le seguenti modificazioni:
   1) dopo il comma 2, aggiungere il seguente:
  2-bis. Al fine di promuovere il sistema delle start-up italiane e, più in generale, le potenzialità del settore dell'impresa innovativa
nell'affrontare l'emergenza derivante dal COV1D-19 e la fase di rilancio, il decreto di cui al comma 2 destina fino al 5 per cento delle risorse di cui al medesimo comma 2 al finanziamento di iniziative:
   a) di comunicazione sul sistema italiano delle start-up, con specifica attenzione alle iniziative avviate al fine di fronteggiare l'emergenza derivante dal COVID-19 e a quelle finanziate con le risorse di cui al comma 2;
   b) di promozione e valorizzazione delle attività delle imprese innovative, delle start-up e del sistema di cui al comma 2, anche al fine di promuovere il raccordo tra imprese innovative e imprese tradizionali;
   c) di informazioni relative alle iniziative condotte in questo settore in attuazione di quanto stabilito ai sensi del comma 2,;

   2) al comma 3, aggiungere, in fine, il seguente periodo: La misura massima dei finanziamenti agevolati di cui al comma 2 che ciascuna start-up innovativa e piccola e media impresa innovativa può ottenere è pari a quattro volte l'importo complessivo delle risorse raccolte dalla stessa, con il limite massimo di 1 milione di euro per singolo investimento.;
   3) al comma 8, capoverso 9-ter, sostituire la parola: 100.000 con la seguente: 300.000 e aggiungere, in fine, i seguenti periodi: La detrazione di cui al presente comma spetta prioritariamente rispetto alla detrazione di cui all'articolo 29 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, e fino all'ammontare di investimento di cui al periodo precedente. Sulla parte di investimento che eccede il limite di cui al secondo periodo, è fruibile esclusivamente la detrazione di cui al citato articolo 29 del decreto-legge n. 179 del 2012 nei limiti del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione europea, del 18 dicembre 2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti « de minimis».

  Conseguentemente:
   al comma 19 sostituire le parole: valutate in 70,8 milioni di euro per l'anno 2021 e in 40,5 milioni di euro a decorrere dall'anno 2022 con le seguenti: valutate in 72,55 milioni di euro per l'anno 2021 e in 41,5 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2022;
   all'articolo 265, comma 5, sostituire le parole: di 90 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2021 con le seguenti: di 88,25 milioni di euro per l'anno 2021 e di 89 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2022.
*38. 13. (Nuova formulazione) Mor.
*38. 32. (Nuova formulazione) Madia, Benamati, Nardi, Gavino Manca, Lacarra, Bonomo, Zardini.

  Dopo l'articolo 38, aggiungere il seguente:

Art. 38-bis.
(Misure di sostegno all'industria del tessile, della moda e degli accessori)

  1. Al fine di sostenere l'industria del tessile, della moda e degli accessori a livello nazionale, con particolare riguardo alle start-up che investono nel design e nella creazione, nonché allo scopo di promuovere i giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori che valorizzano prodotti made in Italy di alto contenuto artistico e creativo, è prevista l'erogazione di contributi a fondo perduto riconosciuti nella misura massima del 50 per cento delle spese ammissibili, nel limite dell'autorizzazione di spesa di cui al presente comma. Ai fini di cui al presente comma è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per l'anno 2020.
  2. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente
decreto, sono stabilite le modalità di attuazione del comma 1, con particolare riguardo alle modalità di presentazione delle domande di erogazione dei contributi, ai criteri per la selezione delle stesse, alle spese ammissibili, alle modalità di erogazione dei contributi, alle modalità di verifica, di controllo e di rendicontazione delle spese nonché alle cause di decadenza e di revoca dei medesimi contributi.
  3. L'efficacia delle misure previste dal presente articolo è subordinata, ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, all'autorizzazione della Commissione europea.
  4. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 5 milioni di euro per l'anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall'articolo 265, comma 5, del presente decreto.
38. 33. (Nuova formulazione) Gelmini, Palmieri, Mandelli, Occhiuto, D'Attis, Pella, Cannizzaro, Paolo Russo, Prestigiacomo, D'Ettore, Lorenzin, Madia, Mancini, Navarra, Padoan, Ubaldo Pagano, Adelizzi, Buompane, Donno, Faro, Flati, Gubitosa, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Manzo, Raduzzi, Sodano, Torto, Trizzino, Bellachioma, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Frassini, Garavaglia, Gava, Tomasi, Lupi.

  Dopo l'articolo 38 aggiungere il seguente:

Art. 38-bis.
(Promozione del sistema delle società benefit)

  1. Per sostenere il rafforzamento, nell'intero territorio nazionale, del sistema delle società benefit, di cui all'articolo 1, comma 376 e seguenti, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, è riconosciuto un contributo sotto forma di credito d'imposta nella misura del 50 per cento dei costi di costituzione o trasformazione in società benefit, sostenuti a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto al 31 dicembre 2020. Il credito d'imposta è riconosciuto fino all'esaurimento dell'importo massimo di 7 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa.
  2. II credito d'imposta è riconosciuto nel rispetto delle condizioni e dei limiti di cui al regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti « de minimis», al regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti « de minimis» nel settore agricolo, e al regolamento (UE) n. 717/2014 della Commissione, del 27 giugno 2014, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti « de minimis» nel settore della pesca e dell'acquacoltura. Il credito d'imposta è utilizzabile, esclusivamente in compensazione, ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, per l'anno 2021.
  3. Per le finalità di cui al comma 1 e per la promozione delle società benefit nel territorio nazionale, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico è istituito un fondo con una dotazione di 3 milioni di euro per l'anno 2020. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono definiti le modalità e i criteri di attuazione del presente articolo, anche al fine del rispetto del limite di spesa di cui al comma 1.
  4. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 3 milioni di euro per l'anno 2020 e a 7 milioni di euro per l'anno 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall'articolo 265, comma 5, del presente decreto.
38. 019. (Nuova formulazione) Del Barba, Gallinella.

ART. 39.

  Dopo il comma 5, aggiungere il seguente:
  5-bis. Al Fondo per la crescita sostenibile, di cui all'articolo 23 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, è assegnata la somma di 15 milioni di euro per l'anno 2020, destinata all'erogazione di finanziamenti agevolati per la costituzione di nuove imprese, nelle forme di società o società cooperativa, da parte di lavoratori di imprese in crisi o provenienti da imprese in crisi, nonché per la promozione e lo sviluppo di società cooperative che gestiscono aziende confiscate alla criminalità organizzata e di cooperative sociali per la salvaguardia dei livelli di occupazione, di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 4 dicembre 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 2 del 3 gennaio 2015, nei limiti dello stanziamento di cui al presente periodo. Per le medesime ragioni di cui al primo periodo, gli enti di cui all'articolo 112, comma 7, del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1o settembre 1993, n. 385, possono continuare a concedere i finanziamenti ivi indicati, a condizioni più favorevoli di quelle esistenti sul mercato, fino al volume complessivo di 30 milioni di euro e per importi unitari non superiori a 40.000 euro per ciascun finanziamento. Agli oneri derivanti dal presente comma, pari a 15 milioni di euro per l'anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall'articolo 265, comma 5, del presente decreto.
*39. 11. (Nuova formulazione) Incerti.
*39. 5. (Nuova formulazione) D'Uva.
*39. 14. (Nuova formulazione) Pastorino.
*39. 16. (Nuova formulazione) Tabacci, Fassina.

ART. 42.

  Dopo l'articolo 42, aggiungere il seguente:

Art. 42-bis.
(Disposizioni concernenti l'innovazione tecnologica in ambito energetico)

  1. Al fine di sostenere lo sviluppo tecnologico e industriale funzionale al raggiungimento degli obiettivi nazionali in tema di energia e di clima:
   a) al comma 1 dell'articolo 32 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, sono apportate le seguenti modificazioni:
    1) all'alinea, dopo le parole: «di cui all'articolo 3» sono inserite le seguenti: «e degli obiettivi previsti dal Piano nazionale integrato per l'energia e il clima per gli anni 2021-2030»;
    2) alla lettera a), le parole: «di cui al presente Titolo» sono sostituite dalle seguenti: «di sostegno alla produzione da fonti rinnovabili e all'efficienza energetica»;
    3) il numero i della lettera b) è sostituito dal seguente:
    «i. ai progetti di validazione in ambito industriale e di qualificazione di sistemi e tecnologie»;
   b) al comma 4 dell'articolo 38 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, le parole: «di cui ai numeri ii e iv della lettera b)» sono sostituite dalle seguenti: «di cui alla lettera b)».
42. 06. Sut, Sabrina De Carlo, Buompane, Adelizzi, Donno, Faro, Flati, Gubitosa, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Manzo, Raduzzi, Sodano, Torto, Trizzino.

ART. 43.

  Dopo l'articolo 43, aggiungere il seguente:

Art. 43-bis.
(Contratto di rete con causale di solidarietà)

  1. All'articolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, dopo il comma 4-quinquies sono aggiunti i seguenti:
  « 4-sexies. Per l'anno 2020, il contratto di rete può essere stipulato per favorire il mantenimento dei livelli di occupazione delle imprese di filiere colpite da crisi economiche in seguito a situazioni di crisi o stati di emergenza dichiarati con provvedimento delle autorità competenti. Rientrano tra le finalità perseguibili l'impiego di lavoratori delle imprese partecipanti alla rete che sono a rischio di perdita del posto di lavoro, l'inserimento di persone che hanno perso il posto di lavoro per chiusura di attività o per crisi di impresa, nonché l'assunzione di figure professionali necessarie a rilanciare le attività produttive nella fase di uscita dalla crisi. Ai predetti fini le imprese fanno ricorso agli istituti del distacco e della codatorialità, ai sensi dell'articolo 30, comma 4-ter, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, per lo svolgimento di prestazioni lavorative presso le aziende partecipanti alla rete.
  4-septies. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentiti gli enti competenti per gli aspetti previdenziali e assicurativi connessi al rapporto di lavoro, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono definite le modalità operative per procedere alle comunicazioni da parte dell'impresa referente individuata dal contratto di rete di cui al comma 4-sexies necessarie a dare attuazione alla codatorialità di cui all'articolo 30, comma 4-ter del decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276.
  4-octies. Ferme restando le disposizioni di cui al presente articolo, ai fini degli adempimenti in materia di pubblicità di cui al comma 4-quater, in deroga a quanto previsto dal comma 4-ter, il contratto di rete di cui al comma 4-sexies deve essere sottoscritto dalle parti ai sensi dell'articolo 24 del codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, con l'assistenza di organizzazioni di rappresentanza dei datori di lavoro rappresentative a livello nazionale presenti nel Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro ai sensi della legge 30 dicembre 1986, n. 936, che siano espressione di interessi generali di una pluralità di categorie e di territori».

  2. Dalle disposizioni di cui al presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
43. 019. (Nuova formulazione) Nobili, Fregolent.

ART. 44.

  Dopo l'articolo 44, aggiungere il seguente:

Art. 44-bis.
(Modifica all'articolo 1, comma 1057, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, in materia di incentivi per l'acquisto di motoveicoli elettrici o ibridi)

  1. Il comma 1057 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, è sostituito dal seguente:
  « 1057. Nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di aiuti di Stato, a coloro che, nell'anno 2020, acquistano, anche in locazione finanziaria, e immatricolano in Italia un veicolo elettrico o ibrido nuovo di fabbrica delle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e è riconosciuto un contributo pari al 30 per cento del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 3.000 euro. Il contributo di cui al primo periodo è pari al 40 per cento del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 4.000 euro, nel caso sia consegnato per la rottamazione un veicolo di categoria euro 0,
1, 2 o 3 ovvero un veicolo che sia stato oggetto di ritargatura obbligatoria ai sensi del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 2 febbraio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 76 del 2 aprile 2011, di cui si è proprietari o intestatari da almeno dodici mesi ovvero di cui sia intestatario o proprietario, da almeno dodici mesi, un familiare convivente. Il contributo di cui al presente comma può essere riconosciuto fino a un massimo di cinquecento veicoli acquistati nel corso dell'anno e intestati al medesimo soggetto. In caso di acquisti effettuati da soggetti fra i quali sussiste il rapporto di controllo di cui all'articolo 2359, primo comma, numero 1), del codice civile, il limite di cinquecento veicoli è riferito al numero complessivo dei veicoli da essi acquistati nel corso dell'anno».
*44. 026. (Nuova formulazione) Scagliusi, Sut, Adelizzi, Buompane, Donno, Faro, Flati, Gubitosa, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Manzo, Raduzzi, Sodano, Torto, Trizzino.
*213. 05. (Nuova formulazione) Gariglio, Lorenzin, Madia, Mancini, Navarra, Padoan, Ubaldo Pagano.

ART. 46.

  Dopo l'articolo 46, aggiungere il seguente:

Art. 46-bis.
(Credito d'imposta per la mancata partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali)

  1. Le risorse relative al credito d'imposta di cui all'articolo 49 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, destinate, per l'anno 2020, dall'articolo 12-bis del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, anche alle spese sostenute dalle imprese per la partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali all'estero che siano state disdette in ragione dell'emergenza legata alla situazione epidemiologica in atto, sono incrementate, di 30 milioni di euro per l'anno 2020. Le somme aggiuntive di cui al primo periodo sono destinate alle imprese diverse dalle piccole e medie imprese e agli operatori del settore fieristico, con riferimento al ristoro dei danni prodotti dall'annullamento o dalla mancata partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali in Italia, nei limiti delle medesime risorse.
  2. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 30 milioni di euro per l'anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall'articolo 265, comma 5, del presente decreto.
46. 03. (Nuova formulazione) Fiorini, Mandelli, Occhiuto, Prestigiacomo, Cannizzaro, D'Ettore, D'Attis, Pella, Paolo Russo, Bellachioma, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Frassini, Garavaglia, Gava, Tomasi, Adelizzi, Buompane, Donno, Faro, Flati, Gubitosa, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Manzo, Raduzzi, Sodano, Torto, Trizzino, Lucaselli, Rampelli, Trancassini.

ART. 48.

  Al comma 1, dopo la lettera b), inserire la seguente:
   b-bis) al comma 4-bis, lettera b), le parole: «euro 4 milioni» sono sostituite dalle seguenti: «euro 6 milioni».

  Conseguentemente:
   al comma 3 sostituire le parole: pari a 450 milioni di euro per il 2020 con le seguenti: pari a 452 milioni di euro per l'anno 2020;
   all'articolo 265, comma 5, sostituire le parole: di 800 milioni di euro per l'anno 2020 con le seguenti: di 798 milioni di euro per l'anno 2020.
48. 24. (Nuova formulazione) Schirò, La Marca, Quartapelle Procopio, Fassino, Boldrini, Andrea Romano, Fiano, Grande, Palazzotto, Cabras, Migliore.

  Dopo il comma 3 inserire il seguente:
  3-bis. Il capitolo 2515 dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico è incrementato di 5 milioni di euro per l'anno 2020 al fine di sviluppare, in stretto collegamento con le comunità di affari residenti all'estero, nei limiti delle risorse disponibili, servizi di informazione, l’export management e la promozione di contatti commerciali per le piccole e medie imprese, anche attraverso piattaforme digitali, da parte delle camere di commercio italiane all'estero. Agli oneri derivanti dal presente comma, pari a 5 milioni di euro per l'anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall'articolo 265, comma 5, del presente decreto.
48. 36. (Nuova formulazione) Fitzgerald Nissoli, Carè, Ungaro, La Marca, Schirò, Sut, La Marca.

  Dopo l'articolo 48, aggiungere il seguente:

Art. 48-bis.
(Concessione di un credito d'imposta per contenere gli effetti negativi sulle rimanenze finali di magazzino nel settore tessile, della moda e degli accessori)

  1. Al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di prevenzione e contenimento adottate per l'emergenza epidemiologica da COVID-19 sulle rimanenze finali di magazzino nei settori contraddistinti da stagionalità e obsolescenza dei prodotti, limitatamente al periodo d'imposta in corso alla data di entrata in vigore delle disposizioni di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 marzo 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 62 del 9 marzo 2020, ai soggetti esercenti attività d'impresa operanti nell'industria tessile e della moda, della produzione calzaturiera e della pelletteria (settore tessile, moda e accessori) è riconosciuto un contributo, nella forma di credito d'imposta, nella misura del 30 per cento del valore delle rimanenze finali di magazzino di cui all'articolo 92, comma 1, del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, eccedente la media del medesimo valore registrato nei tre periodi d'imposta precedenti a quello in corso alla data di entrata in vigore del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 marzo 2020. Il metodo e i criteri applicati per la valutazione delle rimanenze finali di magazzino nel periodo d'imposta di spettanza del beneficio devono essere omogenei rispetto a quelli utilizzati nei tre periodi d'imposta considerati ai fini della media. Il credito d'imposta è riconosciuto fino all'esaurimento dell'importo massimo di 45 milioni di euro, che costituisce limite di spesa.
  2. Nei riguardi dei soggetti di cui al comma 1 con bilancio certificato, i controlli sono svolti sulla base dei bilanci. Le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di collegio sindacale devono avvalersi di una certificazione della consistenza delle rimanenze del magazzino, rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale dei conti iscritti nella sezione A del registro di cui all'articolo 5 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39. Il revisore legale dei conti o il professionista responsabile della revisione legale dei conti, nell'assunzione dell'incarico, osserva i princìpi di indipendenza elaborati ai sensi dell'articolo 10, comma 12, del citato decreto legislativo n. 39 del 2010, e, in attesa della loro emanazione, quelli previsti dal codice etico dell’International Federation of Accountants (IFAC).
  3. Il credito d'imposta di cui al comma 1 è utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, nel periodo d'imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
  4. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono stabiliti i criteri per la corretta individuazione dei settori economici in cui operano i soggetti beneficiari del credito d'imposta di cui al comma 1 e sono definiti le
modalità e i criteri di attuazione del presente articolo, anche al fine del rispetto del limite di spesa di cui al comma 1.
  5. Le disposizioni del presente articolo si applicano nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla comunicazione della Commissione europea C (2020) 1863 final, del 19 marzo 2020, recante «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19», e successive modifiche. I relativi adempimenti europei sono curati dal Ministero dello sviluppo economico.
  6. All'onere derivante dall'attuazione del presente articolo, pari a 45 milioni di euro per l'anno 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall'articolo 265, comma 5, del presente decreto.
48. 08. (Nuova formulazione) Gelmini, Fiorini, Perego Di Cremnago, Mandelli, Prestigiacomo, Occhiuto, Cannizzaro, D'Attis, D'Ettore, Pella, Paolo Russo, Lorenzin, Madia, Mancini, Navarra, Padoan, Ubaldo Pagano, Bellachioma, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Frassini, Garavaglia, Gava, Tomasi, Adelizzi, Buompane, Donno, Faro, Flati, Gubitosa, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Manzo, Raduzzi, Sodano, Torto, Trizzino.

ART. 51.

  Dopo l'articolo 51, aggiungere il seguente:

Art. 51-bis.
(Modifica al codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14)

  1. Al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di prevenzione e contenimento connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19 sulle attività d'impresa, all'articolo 379, comma 3, del codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, le parole: «bilanci relativi all'esercizio 2019» sono sostituite dalle seguenti: «bilanci relativi all'esercizio 2021».
51. 04. Comaroli, Garavaglia, Bellachioma, Vanessa Cattoi, Cestari, Frassini, Gava, Tomasi, Cavandoli, Pretto, Gusmeroli. Adelizzi, Buompane, Donno, Faro, Flati, Gubitosa, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Manzo, Raduzzi, Sodano, Torto, Trizzino, Lucaselli, Rampelli, Trancassini.

ART. 52.

  Dopo l'articolo 52, aggiungere il seguente:

Art. 52-bis.
(Rinegoziazione dei finanziamenti agevolati concessi a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca e dei finanziamenti bancari associati)

  1. Al fine di supportare le imprese colpite dall'emergenza epidemiologica da COVID-19 e per assicurarne la continuità aziendale, le predette imprese possono richiedere, con comunicazione scritta, senza autorizzazione da parte delle amministrazioni incentivanti, di poter beneficiare, in relazione ai finanziamenti agevolati loro concessi a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca, di cui all'articolo 1, comma 354, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, e in relazione ai finanziamenti bancari associati, della rinegoziazione del piano di ammortamento sia del finanziamento agevolato del Fondo rotativo, sia di quello bancario associato, sino alla durata massima complessiva di venticinque anni. Tale rinegoziazione rispetta il principio dell'equivalenza finanziaria, assicurando l'uguaglianza tra il valore attuale dei flussi di rimborso dei finanziamenti originari, comprensivi degli importi eventualmente scaduti e dei relativi oneri maturati, e dei finanziamenti rinegoziati, al tasso da applicare per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione ai fini della concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore delle imprese, come determinato dal Ministero dello sviluppo economico, vigente alla data della rinegoziazione.
  2. La rinegoziazione di cui al comma 1 è possibile con il consenso della banca che svolge le attività di gestione del finanziamento, anche in nome e per conto della società Cassa depositi e prestiti Spa, e della banca che ha concesso il finanziamento bancario associato a quello agevolato, in conformità con le previsioni contrattuali in essere, senza alcuna formalità, e comprende gli elementi accessori ai finanziamenti e le garanzie, inclusa la garanzia di cui all'articolo 1, comma 359, della legge 30 dicembre 2004, n. 311. La comunicazione di cui al comma 1 del presente articolo è corredata della dichiarazione di un professionista indipendente, avvocato, dottore commercialista, ragioniere o ragioniere commercialista, designato dall'impresa, o di una società di revisione ovvero di un istituto di credito, attestante che la rinegoziazione del piano di ammortamento del finanziamento agevolato del Fondo rotativo e di quello bancario associato è funzionale ad assicurare la continuità aziendale dell'impresa, nonché il rimborso di entrambi i finanziamenti. Nel caso di accordi sulla base di piani attestati di risanamento, di accordi di ristrutturazione dei debiti e di concordati in continuità, nonché di strumenti similari disciplinati dalla normativa sulla crisi d'impresa e sull'insolvenza a quella data applicabile, la suddetta dichiarazione è rilasciata dal professionista indipendente in possesso dei requisiti di cui all'articolo 67, terzo comma, lettera d), del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, incaricato dal debitore nell'ambito della relativa procedura.
*52. 056. Buratti, Rotta, Topo, Pezzopane. Adelizzi, Buompane, Donno, Faro, Gubitosa, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Manzo, Raduzzi, Sodano, Torto, Trizzino.
*52. 041. Giacomoni, Occhiuto, Mandelli, Prestigiacomo, Pella, Cannizzaro, Paolo Russo, D'Attis, D'Ettore.

  Al capo I, dopo l'articolo 52, aggiungere il seguente:

Art. 52-bis.
(Disposizioni per la tutela della ceramica artistica e di qualità)

  1. Al fine di mitigare gli effetti economici derivanti dalla diffusione del contagio da COVID-19 nei settori della ceramica artistica e tradizionale e della ceramica di qualità nonché di promuovere la tutela e la conservazione delle caratteristiche tecniche e produttive delle produzioni ceramiche è disposto il rifinanziamento della legge 9 luglio 1990, n. 188, nel limite di spesa di 2 milioni di euro per l'anno 2021 da destinare all'elaborazione e alla realizzazione di progetti finalizzati al sostegno e alla valorizzazione dell'attività ceramica artistica e tradizionale. Alla valutazione dei progetti di cui al presente comma provvede il Consiglio nazionale ceramico di cui agli articoli 4 e 5 della citata legge n. 188 del 1990.
  2. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sentiti il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo e il Ministro dell'istruzione, sono individuati i criteri, le finalità, le modalità di riparto, di monitoraggio, di rendicontazione e di verifica delle risorse di cui al comma 1, nonché le modalità di recupero e di eventuale riassegnazione delle risorse non utilizzate di cui al medesimo comma 1.
  3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 2 milioni di euro per l'anno 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall'articolo 265, comma 5, del presente decreto.
52. 051. (Nuova formulazione) Cassese, Parentela, Maraia, Pallini, Cadeddu, Maglione, Gallinella, Gagnarli, Lorenzin, Madia, Mancini, Navarra, Padoan, Ubaldo Pagano, Paolo Russo, Fiorini, Versace.