XIV Commissione

Politiche dell'Unione europea

Politiche dell'Unione europea (XIV)

Commissione XIV (Unione europea)

Comm. XIV

Politiche dell'Unione europea (XIV)
SOMMARIO
Giovedì 11 giugno 2020

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione, in videoconferenza, del professor Gaël Giraud, nell'ambito dell'esame congiunto del «Programma di lavoro della Commissione per il 2020 – Un'Unione più ambiziosa (COM(2020)37 final)», del «Programma di lavoro adattato 2020 della Commissione (COM(2020)440 final)» e della «Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2020. (Doc. LXXXVI, n. 3)» ... 126

Audizione, in videoconferenza, di Vladimiro Giacché, Presidente del CER (Centro Europa ricerche), nell'ambito dell'esame congiunto del «Programma di lavoro della Commissione per il 2020 – Un'Unione più ambiziosa (COM(2020)37 final)», del «Programma di lavoro adattato 2020 della Commissione (COM(2020)440 final)» e della «Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2020 (Doc. LXXXVI, n. 3)» ... 127

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/2002, che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica. Atto n. 162 (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole) ... 127

ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione) ... 129

SEDE CONSULTIVA:

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. C. 2500 Governo (Parere alla V Commissione) (Seguito dell'esame e rinvio) ... 128

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione, in videoconferenza, di Daniel Gros, direttore del Center for European Policy Studies (CEPS) di Bruxelles, nell'ambito dell'esame congiunto del «Programma di lavoro della Commissione per il 2020 – Un'Unione più ambiziosa (COM(2020)37 final)», del «Programma di lavoro adattato 2020 della Commissione (COM(2020)440 final)» e della «Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2020 (Doc. LXXXVI, n. 3)» ... 128

XIV Commissione - Resoconto di giovedì 11 giugno 2020

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 11 giugno 2020. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 13.35.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/2002, che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica.
Atto n. 162.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 13 maggio 2020.

  Sergio BATTELLI, presidente, ricorda che la Commissione non ha finora potuto esprimere il suo parere in quanto l'atto non era corredato del prescritto parere della Conferenza unificata, pervenuto il 26 maggio.
  Concorde la Commissione sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 13.40, è ripresa alle 13.45.

  Matteo COLANINNO (IV), relatore, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento (vedi allegato).

  Alessandro GIGLIO VIGNA (LEGA) pur apprezzando lo sforzo del relatore per aver evidenziato la necessità di mitigare l'impatto delle politiche in questione sui livelli occupazionali e sulle realtà produttive dei settori coinvolti, annuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere formulata.
  Precisa, al riguardo, di ritenere giuste e condivisibili le istanze ecologiste, ricordando anche che le regioni governate dal centrodestra sono state tra le prime ad adottare l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Ritiene tuttavia che, soprattutto in questi tempi di crisi generata dalla pandemia, sia più impellente la necessità di porsi l'obiettivo politico e sociale di raggiungere, in via prioritaria, un Continente a disoccupazione e a povertà «zero» piuttosto che a emissioni zero di CO2. Evidenzia, inoltre, come le perplessità del suo gruppo relativamente alla predetta Agenda 2030 riguardino proprio l'obiettivo numero 17, che pone sullo stesso piano, senza individuare una specifica gerarchia di priorità, i diversi obiettivi di sviluppo sostenibile.

  Emanuela ROSSINI (MISTO-MIN.LING.) annuncia il suo voto favorevole sulla proposta di parere formulata dal relatore. È dell'avviso che la direttiva oggetto di recepimento sia uno strumento indispensabile per favorire le condizioni del superamento dell'attuale modello economico e produttivo, che non appare peraltro più in grado di offrire più alti livelli occupazionali. Ritiene inoltre che la contrapposizione tra obiettivi ecologici di sviluppo sostenibile e crescita economica e occupazionale sia in realtà un falso dilemma: crede, infatti, che la transizione ecologica e lo sviluppo di una economia circolare costituiscano fattori trainanti, decisivi per la creazione di nuovi posti di lavoro.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta del relatore (vedi allegato).

  La seduta termina alle 13.50.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 11 giugno 2020. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 13.50.

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19.
C. 2500 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 4 giugno 2020.

  Sergio BATTELLI, presidente, ricorda che l'esame è iniziato lo scorso 4 giugno, con l'illustrazione dei contenuti del provvedimento da parte della relatrice, Francesca Galizia, senza che vi siano stati interventi.

  Nessuno chiedendo di intervenire rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.55 alle 14.

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 11 giugno 2020.

Audizione, in videoconferenza, di Daniel Gros, direttore del Center for European Policy Studies (CEPS) di Bruxelles, nell'ambito dell'esame congiunto del «Programma di lavoro della Commissione per il 2020 – Un'Unione più ambiziosa (COM(2020)37 final)», del «Programma di lavoro adattato 2020 della Commissione (COM(2020)440 final)» e della «Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2020 (Doc. LXXXVI, n. 3)».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 17.30 alle 18.05.

XIV Commissione - giovedì 11 giugno 2020

ALLEGATO

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/2002, che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica (Atto n. 162).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,
   esaminato lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/2002, che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica (atto n. 162);
   premesso che:
    lo schema di decreto è stato predisposto in forza della delega legislativa contenuta nella legge di delegazione europea 2018 (legge 4 ottobre 2019, n. 117) e in particolare nell'allegato A, punto 25, con la finalità di dare attuazione alla direttiva (UE) 2018/2002 (Energy Efficiency Directive – EED II), che modifica la direttiva 2012/27/UE (EED) sull'efficienza energetica che costituisce il principale strumento legislativo sull'efficienza energetica in vigore nell'Unione europea;
    la direttiva (UE) 2018/2002 – entrata in vigore il 24 dicembre 2018 – fa parte del pacchetto di misure legislative adottato a livello europeo – noto come Clean Energy Package – che fissa il quadro regolatorio per il raggiungimento dei nuovi obiettivi europei al 2030 in materia di energia e clima;
    il predetto quadro regolatorio, adottato in origine dal Consiglio europeo nell'ottobre del 2014 e i cui obiettivi in materia di energie rinnovabili e di efficienza energetica sono stati rivisti al rialzo nel 2018, prevede ora, per il periodo dal 2021 al 2030: una riduzione pari ad almeno il 40 per cento delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990); una quota almeno del 32 per cento di energia prodotta da fonti rinnovabili; un miglioramento almeno del 32,5 per cento dell'efficienza energetica;
    coerentemente, la direttiva oggetto di recepimento si prefigge un obiettivo di efficienza energetica per il 2030 di almeno il 32,5 per cento rispetto all'andamento tendenziale ed estende al 2030 l'obbligo di risparmio energetico nell'uso finale, introdotto nella direttiva 2012/27/UE, stabilendo altresì in dettaglio le modalità di calcolo e gli obblighi di realizzazione cumulativa di risparmio energetico nell'uso finale che gli Stati membri devono realizzare, nonché misure per migliorare l'informazione sul consumo di riscaldamento e raffreddamento e promuovere il ruolo attivo dei consumatori;
    al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi comuni attraverso la fissazione di target nazionali al 2030, in conformità al meccanismo di governance delineato in sede europea, il Governo italiano ha predisposto, anche a seguito di una consultazione pubblica, un ambizioso Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC) per gli anni 2021-2030, che è stato inviato alle Istituzioni europee nello scorso mese di gennaio;
    nel frattempo, a seguito dell'insediamento della nuova Commissione europea, le diverse questioni connesse alla sostenibilità ambientale e, dunque, anche all'efficientamento energetico sono state oggetto di una revisione programmatica,
che ha registrato una forte accelerazione in termini di fissazione di obiettivi ancora più ambiziosi; ciò si evince, in particolare, dalla comunicazione della Commissione sul «Green Deal Europeo» (COM(2019)640 final), che riformula su rinnovate basi l'impegno della Commissione ad affrontare i problemi legati al clima e all'ambiente, al fine di conseguire il nuovo fondamentale obiettivo della neutralità climatica del Continente europeo entro il 2050, che comporta anche un aumento dell'obiettivo dell'Unione europea di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per il 2030; conseguentemente, i Piani nazionali per l'energia e il clima, presentati dagli Stati membri in coerenza con il predetto «Clean Energy Package», dovranno essere valutati alla luce dei nuovi obiettivi di decarbonizzazione del sistema economico;
    considerato che, in tale contesto, anche la direttiva in recepimento prevede, tra l'altro, che il nuovo obiettivo di efficienza energetica del 32,5 per cento entro il 2030 sarà oggetto di ulteriore valutazione da parte della Commissione europea entro il 2023 e nel caso rivisto al rialzo in caso di significative riduzioni dei costi o in attuazione degli obblighi internazionali dell'Unione;
    rilevato che lo schema di decreto legislativo, nel confermare per l'Italia l'obiettivo di risparmio energetico da conseguire entro il 2020 e nel definire il nuovo traguardo previsto per il 2030, conferma l'efficienza energetica quale strumento elettivo in grado di conseguire la decarbonizzazione dell'economia e di soddisfare le molteplici finalità di tutela dell'ambiente, miglioramento della sicurezza energetica e riduzione della spesa energetica per le famiglie e le imprese;
    considerato che l'integrazione intelligente di energie rinnovabili, efficienza energetica ed economia circolare deve contribuire a conseguire l'obiettivo della neutralità climatica al minor costo possibile per il tessuto produttivo, trasformando la transizione ecologica in una opportunità di modernizzazione e di sviluppo, anche occupazionale;
    considerato altresì che le conseguenze dell'emergenza sanitaria hanno determinato un impatto significativo al ribasso sul costo delle materie prime petrolifere, incidendo negativamente sullo stimolo competitivo a contenere i relativi costi attraverso l'adozione di progetti di efficientamento energetico, anche in ragione della minore disponibilità di liquidità che ha colpito numerosi operatori economici;
    sottolineata pertanto, in via generale, l'esigenza di garantire l'ottimale utilizzazione delle risorse del Fondo nazionale per l'efficienza energetica, al pari di quelle rinvenienti dai proventi delle aste effettuate nell'ambito del sistema per lo scambio di quote di emissioni (Emissions Trading System – ETS), al fine di assicurare che nell'assegnazione delle risorse siano adeguatamente tutelate e incentivate le imprese, non solo quelle energivore, esposte alla concorrenza internazionale, nonché quelle a rischio di delocalizzazione a causa degli oneri connessi agli sforzi di adeguamento alla normativa in materia, stimolando gli investimenti per realizzazione di interventi di efficienza energetica economicamente sostenibili e l'implementazione dei sistemi di gestione dell'energia,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.