X Commissione

Attività produttive, commercio e turismo

Attività produttive, commercio e turismo (X)

Commissione X (Attività produttive)

Comm. X

Attività produttive, commercio e turismo (X)
SOMMARIO
Giovedì 11 giugno 2020

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-04135 Squeri: Sulle iniziative per garantire la stabilità della rete elettrica ... 56

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 61

5-04136 Moretto: Sulla riapertura delle manifestazioni fieristiche ... 57

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 63

5-04137 Guidesi: Sugli incentivi per il rilancio del settore automotive ... 57

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 65

5-04138 Sut: Sul monitoraggio degli incentivi per l'acquisto di automobili ai sensi dell'articolo 1, comma 1047, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 ... 58

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 67

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE)2018/2002, che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica. Atto n. 162 (Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) ... 58

ALLEGATO 5 (Parere approvato dalla Commissione) ... 69

SEDE CONSULTIVA:

Sull'ordine dei lavori ... 59

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. C. 2500 Governo (Parere alla V Commissione) (Seguito esame e conclusione – parere favorevole con osservazioni) ... 60

ALLEGATO 6 (Parere approvato dalla Commissione) ... 72

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA:

Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Trentottesima relazione annuale della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sulle attività antidumping, antisovvenzioni e di salvaguardia dell'UE e sull'utilizzo degli strumenti di difesa commerciale da parte di paesi terzi nei confronti dell'UE nel 2019. COM(2020)164 final (Seguito esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e rinvio) ... 60

X Commissione - Resoconto di giovedì 11 giugno 2020

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 11 giugno 2020. — Presidenza della presidente Barbara SALTAMARTINI. — Interviene la Sottosegretaria di Stato allo sviluppo economico Alessandra Todde.

  La seduta comincia alle 12.05.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso impianti televisivi a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-04135 Squeri: Sulle iniziative per garantire la stabilità della rete elettrica.

  Luca SQUERI (FI) illustra l'interrogazione in titolo.

  La Sottosegretaria Alessandra TODDE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Luca SQUERI (FI), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, dal momento che il percorso di interventi delineato dal Governo appare incerto e andrà verificato concretamente sul campo. Manifesta profonda preoccupazione, soprattutto in prossimità del periodo estivo, sia per i rischi di instabilità della rete sia per gli oneri che rischiano di ricadere sulle bollette dei cittadini, a seguito del crollo della domanda elettrica determinatasi nel periodo di lockdown, facendo notare che nell'azione del Governo non si rinvengono tracce di misure strutturali. Rileva, infine, una certa incoerenza nel meccanismo complessivo del sistema energetico che determina un rincaro delle bollette ai danni dei consumatori finali, nonostante siano state previste ampie agevolazioni fiscali.

5-04136 Moretto: Sulla riapertura delle manifestazioni fieristiche.

  Sara MORETTO (IV) illustra l'interrogazione in titolo.

  La Sottosegretaria Alessandra TODDE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Sara MORETTO (IV), replicando, si dichiara sodisfatta per le misure messe in campo dal Governo a tutela delle imprese della realtà fieristica e dell'indotto. Rileva la necessità, tuttavia, che venga individuata al più presto una data certa di ripresa delle attività fieristiche, senza la quale, a suo avviso, il grande sforzo compiuto dall'Esecutivo, che ha condotto anche alla predisposizione di strumenti innovativi, rischia concretamente di disperdersi. Ritiene necessario, inoltre, informare per tempo di tali tempistiche gli operatori del settore, affinché sia consentito loro – oltre che alle competenti istituzioni locali coinvolte nell'organizzazione – di programmare per tempo la ripresa delle attività.

5-04137 Guidesi: Sugli incentivi per il rilancio del settore automotive.

  Guido GUIDESI (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo.

  La Sottosegretaria Alessandra TODDE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Guido GUIDESI (LEGA), replicando, fa notare che dalla risposta del rappresentante del Governo – che sembra quasi ignorare il lockdown appena vissuto dal Paese – non emerge alcuna seria misura a tutela di un settore in grave difficoltà. Ritiene poi necessario che il Governo faccia chiarezza circa gli strumenti di incentivo che intende prevedere a favore del settore dell’automotive, dal momento che si registrano idee divergenti all'interno della compagine governativa. A tale riguardo, fa presente che il suo gruppo non condividerebbe l'orientamento – che sembrerebbe prevalente tra gli esponenti del M5S – di prevedere solo incentivi per la riconversione all'elettrico del parco auto. Ritiene, al contrario, sia necessaria una forma di incentivi più generalizzata e complessiva – come sembrerebbe proporre, ad esempio, la stessa sottosegretaria Morani – mirata ad incentivare l'acquisto di automobili a bassi impatto ambientale, anche al fine di smaltire lo stock di autovetture prodotte. Evidenzia come l'incertezza del Governo circa l'individuazione degli interventi da mettere in campo stia aggravando ulteriormente la crisi del settore, dal momento che la stessa attesa per l'incentivo ha determinato, di fatto, un blocco delle vendite.

5-04138 Sut: Sul monitoraggio degli incentivi per l'acquisto di automobili ai sensi dell'articolo 1, comma 1047, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.

  Luca SUT (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  La Sottosegretaria Alessandra TODDE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Luca SUT (M5S), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo. Precisa, tuttavia, che è sua intenzione sollecitare il Ministero competente al fine di acquisire informazioni dettagliate circa la quantificazione delle entrate effettivamente riscosse in conseguenza degli inasprimenti fiscali previsti per i proprietari di auto dall'elevato impatto inquinante.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 12.35.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 11 giugno 2020. — Presidenza della presidente Barbara SALTAMARTINI. — Interviene la Sottosegretaria di Stato allo sviluppo economico Alessandra Todde.

  La seduta comincia alle 12.35.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE)2018/2002, che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica.
Atto n. 162.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 10 giugno 2020.

  Andrea VALLASCAS (M5S), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 5).

  Luca SQUERI (FI) propone al relatore di includere nella sua proposta di parere un riferimento all'esigenza di modificare l'articolo 17 dello schema in esame, che prevede di aggiungere un allegato 9 dopo l'allegato 8 del decreto legislativo n. 102 del 2014. Fa notare che tale allegato 9, nel disciplinare i requisiti minimi in materia di informazioni di fatturazione e consumo per riscaldamento, raffreddamento e acqua calda per uso domestico, impone obblighi stringenti di comunicazione, solamente in relazione a talune forme di riscaldamento, soprattutto per quanto concerne le informazioni sul mix di combustibili utilizzato. Ritiene che sarebbe più corretto prevedere requisiti minimi più omogenei, che prescindano dalla tecnologia utilizzata e riguardino in egual modo le diverse forme di riscaldamento, in armonia con quanto previsto dalla normativa europea.

  Dario GALLI (LEGA) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, esprimendo diverse perplessità sul contenuto del provvedimento in esame. Fa riferimento, in particolare, all'articolo 2, nel quale, a suo avviso, sarebbe stato necessario operare – come richiesto dalle regioni – una distinzione tra la figura di esperto in gestione dell'energia (EGE) e la figura di auditor energetico, dal momento che le competenze delle due figure sono certificate con norme UNI diverse (rispettivamente UNI 11339 per l'EGE e UNI CEI EN 12247-5 per l’auditor energetico). Passando ad esaminare l'articolo 4, in materia di promozione dell'efficienza energetica negli edifici, rileva che sul tema sarebbe stato fondamentale prevedere un coinvolgimento delle regioni, in conformità alla normativa europea, facendo poi notare, in relazione all'articolo 5, che sarebbe stato necessario individuare chi si occuperà operativamente della realizzazione della manutenzione del portale informatico istituito dall'articolo 5, comma 1, lettera c), presso il MISE. In relazione all'articolo 6, rileva che sarebbe stato opportuno prevedere termini più stretti per l'aggiornamento del conto termico (ad esempio il 31 dicembre 2020 invece del 31 dicembre 2021) – al fine di un coordinamento con tutti i sistemi di incentivazione dell'efficienza energetica – osservando inoltre che sarebbe stato necessario semplificare l'accesso al meccanismo anche per i privati. Riferendosi quindi all'articolo 11, osserva che sarebbe stato importante prevedere che il programma di informazione e formazione, finalizzato a promuovere e a facilitare l'uso efficiente dell'energia – che l'ENEA deve aggiornare con cadenza triennale – fosse svolto in collaborazione con le associazioni dei consumatori, le associazioni di categoria e le regioni e le province autonome. Ritiene inoltre eccessivo lo stanziamento a favore di Enea di 3 milioni all'anno dal 2021 a 2030 per la predisposizione di tale programma di informazione. Quanto all'articolo 12, evidenzia la forte criticità dell'introduzione del settore trasporti tra quelli incentivabili tramite il Fondo nazionale efficienza energetica, senza prevedere nuove risorse che ne incrementino la disponibilità. Rilevato che il fondo attualmente finanzia il settore civile, terziario e industriale, manifesta dunque preoccupazione per tale previsione.

  Andrea VALLASCAS (M5S), relatore, pur ringraziando i deputati intervenuti per gli spunti offerti al dibattito, ritiene non sia opportuno apportare modifiche alla sua proposta di parere, di cui raccomanda, dunque, l'approvazione.

  La Sottosegretaria Alessandra TODDE manifesta l'orientamento favorevole del Governo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 12.40.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 11 giugno 2020. — Presidenza della presidente Barbara SALTAMARTINI. — Interviene la sottosegretaria di Stato allo sviluppo economico Alessandra Todde.

  La seduta comincia alle 12.40.

Sull'ordine dei lavori.

  Riccardo ZUCCONI (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa riferimento alla proposta di legge C. 1743, a sua prima firma, pendente in Commissione in sede referente, facendo notare che non risulta ancora pervenuta la relazione tecnica, che è stata richiesta dalla Commissione, nella seduta del 21 novembre 2019, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009. Ricordato che il termine per la comunicazione della relazione tecnica era stato fissato per il giorno martedì 17 dicembre 2019, invita la presidenza a sollecitare nuovamente il Ministero competente a trasmettere tale relazione tecnica, giudicando grave il comportamento inerte del Governo, che rischia di bloccare l’iter di esame di una importante proposta di legge in materia di turismo. Rivolgendo un appello a tutti i gruppi, li invita a non divenire complici di tale inerzia, facendo notare che non affrontare simili tematiche equivarrebbe a lanciare un segnale negativo nei confronti del settore del turismo. Richiamando dunque tutti i parlamentari al senso di responsabilità, auspica che il seguito dell'esame di tale proposta di legge sia calendarizzata quanto prima, affinché si vada univocamente nella direzione di un esame approfondito e serio.

  Guido GUIDESI (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, ritiene opportuno rivalutare il calendario dei lavori previsto per la prossima settimana.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, fa notare che le questioni poste dai deputati Zucconi e Guidesi potranno essere affrontare nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che ritiene opportuno riconvocare nella giornata odierna al termine degli altri punti previsti all'ordine del giorno.

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19.
C. 2500 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 10 giugno 2020.

  Sara MORETTO (IV), relatrice, illustra una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 6), facendo notare che essa mira a recepire le sollecitazioni provenienti dai gruppi.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 12.45.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 11 giugno 2020. — Presidenza della presidente Barbara SALTAMARTINI. — Interviene la sottosegretaria di Stato allo sviluppo economico Alessandra Todde.

  La seduta comincia alle 12.45.

Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Trentottesima relazione annuale della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sulle attività antidumping, antisovvenzioni e di salvaguardia dell'UE e sull'utilizzo degli strumenti di difesa commerciale da parte di paesi terzi nei confronti dell'UE nel 2019.
COM(2020)164 final.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 10 giugno 2020.

  Diego ZARDINI (PD), relatore, ritiene opportuno svolgere un ciclo di audizioni o, in alternativa, richiedere la presentazione di memorie scritte sul tema in discussione al fine di acquisire utili elementi di conoscenza da parte dei soggetti interessati, tra cui richiama, ad esempio Confindustria. Ritiene pertanto opportuno che tale questione sia affrontata nella prossima riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, eventualmente fissando un termine per l'indicazione da parte dei gruppi dei soggetti da ascoltare in audizione nonché prevedendo un termine per l'eventuale presentazione da parte di tali soggetti di memorie scritte.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, precisando che la questione testé posta dal relatore sarà affrontata nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che convoca immediatamente.

  La seduta termina alle 12.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 11 giugno 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.50 alle 12.55.

X Commissione - giovedì 11 giugno 2020

ALLEGATO 1

5-04135 Squeri: Sulle iniziative per garantire la stabilità della rete elettrica.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come rilevato dagli Onorevoli interroganti, i prezzi all'ingrosso delle commodities energetiche hanno fatto rilevare significative riduzioni dei prezzi sui mercati all'ingrosso, come conseguenza della forte contrazione della domanda di energia durante la fase più acuta dell'emergenza sanitaria del COVID-19. Ciò ha determinato effetti di riduzione dei costi della bolletta elettrica di famiglie e imprese.
  Va sottolineato, in particolare, che con il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, è stato approvato uno specifico intervento volto a ridurre le componenti della bolletta diverse dal consumo (componenti fisse e oneri generali) in favore delle categorie produttive che hanno maggiormente risentito del blocco delle attività economiche.
  In linea generale, rilevo come gli oneri finalizzati alla copertura di costi di interesse generale per il settore elettrico, in primis per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, hanno cominciato a mostrare nel tempo dei segnali di riduzione, seppur contenuti. Anche per il futuro di medio-lungo termine, al netto di questa fase di prezzi di mercato particolarmente bassi, è attesa una riduzione del loro peso in bolletta, a causa della riduzione dei costi di impianti per molte tecnologie rinnovabili e dell'adozione da parte del Ministero dello sviluppo economico di meccanismi competitivi di accesso agli incentivi, che spingono verso una maggiore efficienza.
  Vorrei aggiungere, inoltre, che la politica per la transizione energetica individuata dal Piano Integrato Energia e Clima, su cui il Governo ha incentrato la propria azione a favore di un nuovo modello di sviluppo, porterà ad un sistema energetico più virtuoso dal punto di vista ambientale, ma anche più stabile e sostenibile dal punto di vista dei prezzi. In tale ottica, il Governo intende potenziare le politiche pubbliche sull'efficienza energetica, in modo da ridurre stabilmente il fabbisogno attraverso l'adozione di tecnologie efficienti in tutti i settori, dal civile ai trasporti all'industriale, e dunque il costo di ogni cittadino e di ogni impresa per la propria fornitura energetica. Proseguirà anche il percorso già intrapreso per sostenere le fonti energetiche rinnovabili ponendo particolare attenzione all'equa partecipazione dei clienti elettrici alla copertura degli oneri connessi e alla minimizzazione degli stessi, per i quali, come detto, è atteso un andamento tendenzialmente decrescente.
  Sotto il profilo della stabilità della rete, il calo dei consumi elettrici registrato durante la fase di lockdown ha comportato una conseguente riduzione della produzione che ha riguardato principalmente le centrali di natura programmabile, prevalentemente di natura termoelettrica. Tale riduzione della generazione non è quindi frutto di una scelta dei produttori, bensì della conseguenza della forte riduzione dei consumi, non essendo possibile effettuare modulazioni su centrali non programmabili quali quelle a fonte eolica e fotovoltaica.
  Di conseguenza il mix di generazione, come avviene normalmente nelle fasi a basso carico, si è sbilanciato verso le fonti rinnovabili con conseguente diminuzione dei prezzi all'ingrosso.

  Tale circostanza, tuttavia, pur comportando l'attivazione di specifiche procedure da parte del gestore della rete Terna, specie sul fronte della regolazione della tensione, non ha provocato finora situazioni di rischio particolare per la stabilità della rete. Il progressivo incremento delle FER non programmabili registrato nel corso degli ultimi anni, unitamente alla graduale riduzione della potenza convenzionale disponibile, ha infatti fatto sì che Terna, anche su indicazione del Ministero dello sviluppo economico e di ARERA, abbia già pianificato e sviluppato una serie di attività e interventi sulla rete elettrica nazionale, tale da incrementarne la sicurezza e la resilienza; in sintesi, quanto sta avvenendo in questi mesi rientra tra le possibili configurazioni di gestione del sistema che sono state già esaminate e per le quali esistono già le opportune strategie di intervento.
  Peraltro, dando uno sguardo al lungo termine, gli obiettivi del nuovo Piano integrato per l'energia e il clima prevedono che nei prossimi anni il peso delle FER non programmabili divenga sempre più rilevante nella composizione del mix di generazione, ed in conseguenza di ciò sono stati già pianificati interventi per migliorare la sicurezza della rete e per renderla adeguata alle nuove configurazioni, alcuni dei quali (ad. es. compensatori sincroni, reattanze, dispositivi STATCOM, ecc.) sono già in fase di implementazione da alcuni anni e sono previsti in ulteriore sviluppo nei prossimi.
  In conclusione, voglio precisare che il Ministero dello sviluppo economico continua a monitorare la situazione, attraverso rapporti elaborati settimanalmente da Terna, al fine di poter intervenire tempestivamente nell'adozione di misure specifiche che si dovessero rendere necessarie per gestire particolari criticità e garantire la sicurezza del sistema elettrico.

ALLEGATO 2

5-04136 Moretto: Sulla riapertura delle manifestazioni fieristiche.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come noto, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 maggio 2020 ha disposto che «restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso, le fiere e i congressi». Ebbene, è noto che il citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri è in corso di modifica e si assicura la massima attenzione del Governo alle esigenze del settore.
  Per quanto di competenza, il Ministero dello sviluppo economico sarà pronto a fornire tutto il supporto necessario nella predisposizione dei protocolli per garantire l'apertura in sicurezza delle manifestazioni fieristiche.
  In questa direzione si muovono anche le linee guida aggiornate dalla Conferenza delle Regioni contenenti le regole da rispettare per il contenimento dei rischi legati alla diffusione del contagio da COVID-19 nelle varie attività, ivi comprese le attività relative a fiere e congressi.
  Ciò detto, colgo l'occasione per ricordare in questa sede le misure di sostegno al settore fieristico messe in campo dal Governo.
  In primis, è stato previsto il «credito di imposta per la partecipazione di PMI a fiere internazionali», introdotto dall'articolo 49 del «Decreto Crescita», che prevedeva inizialmente uno stanziamento di 5 milioni di euro. Successivamente, la legge di bilancio 2020 ha incrementato lo stanziamento del 2020 da 5 a 10 milioni di euro, estendendo la misura all'anno 2021 con ulteriori 5 milioni di euro.
  Per offrire un ulteriore ausilio al settore fieristico, è stato rifinanziato il Fondo rotativo SIMEST di cui al decreto-legge n. 251 del 1981: in un primo momento è stato rifinanziato per 50 milioni con il decreto Milleproroghe e successivamente per 350 milioni (con il decreto-legge n. 9 del 2020). Si ricorda, peraltro, che l'operatività del Fondo in parola è stata recentemente estesa dall'articolo 18-bis del «Decreto Crescita», il quale ha previsto che le iniziative delle imprese italiane dirette alla loro promozione, sviluppo e consolidamento sui mercati possono fruire di specifiche agevolazioni finanziarie, in conformità con la normativa europea in materia di aiuti di Stato.
  L'articolo 72 del decreto-legge «Cura Italia» (decreto-legge n. 18 del 2020) ha inoltre istituito il «Fondo per la promozione integrata», con una dotazione iniziale di 400 milioni di euro per l'anno 2020. Tra le altre cose, tale Fondo è finalizzato anche alla concessione di cofinanziamenti a fondo perduto fino al cinquanta per cento dei finanziamenti concessi ai sensi del Fondo rotativo SIMEST di cui si è detto in precedenza.
  Si segnala inoltre che, in sede di conversione del «Decreto Liquidità» (decreto-legge n. 23 del 2020) è stato garantito un rimborso per mancata partecipazione a fiere in forma di credito d'imposta, con particolare riferimento a quelle all'estero (articolo 12-bis).
  Infine, per altri versi, il decreto-legge «Rilancio» (decreto-legge n. 34 del 2020) ha previsto misure specifiche a favore dei datori fieristici, nei confronti del personale ivi impiegato ed occupato nonché l'istituzione presso il MIBACT di un Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali, con una dotazione di 210 milioni di euro
per l'anno 2020, destinato anche al ristoro delle perdite derivanti dall'annullamento, in seguito all'emergenza epidemiologica da COVID-19, di spettacoli, fiere, congressi e mostre.
  Per far fronte al quadro emergenziale che ha costretto il sistema fieristico a riprogrammare quasi tutti gli eventi, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha previsto, in seno al «Patto per l'Export, firmato pochi giorni fa dal Ministro Di Maio, ulteriori strumenti promozionali finalizzati a sostenere la ripartenza del settore fieristico e del relativo indotto, quali:
   la creazione di una piattaforma per Fiere e B2B virtuali, in fase di attivazione da parte di ICE-Agenzia;
   un programma straordinario di incoming alle fiere italiane;
   una campagna di comunicazione dedicata ai calendari fieristici italiani su tutti i principali mercati esteri, privilegiando canali di comunicazione on-line e supporti audiovisivi 3D;
   eventi promozionali di filiera in collaborazione con i principali organizzatori italiani di fiere specializzate;
   finanziamenti agevolati per la partecipazione ad eventi fieristici in Italia.

  Infine, l'ICE-Agenzia ha previsto un pacchetto di misure per gli eventi all'estero, con l'obiettivo di rafforzare il processo di l'internazionalizzazione delle PMI. Esso prevede:
   servizi gratuiti di assistenza e consulenza per imprese sino a 100 dipendenti;
   rimborso forfettario delle spese già sostenute per la partecipazione a fiere, seminari, workshop realizzati dall'ICE-Agenzia a partire da febbraio 2020;
   partecipazione a titolo gratuito e fornitura di un modulo espositivo per tutte le manifestazioni organizzate dall'ICE-Agenzia che si svolgeranno nel periodo marzo 2020-marzo 2021.

  In conclusione, dal quadro illustrato emerge dunque una grande attenzione del Governo per il settore fieristico, che sarà prestata – come già detto – al fine di stabilire tempi e modalità di riapertura delle relative manifestazioni.

ALLEGATO 3

5-04137 Guidesi: Sugli incentivi per il rilancio del settore automotive.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento al quesito posto dagli Onorevoli interroganti, voglio sottolineare che il Governo condivide le preoccupazioni legate alle difficoltà che tutti i settori del nostro Paese, compreso quello dell’automotive, stanno attraversando in questo periodo storico.
  Con particolare riferimento al settore dell’automotive, infatti, risulta che, al termine del periodo di lockdown, siano state immatricolate circa 99.735 nuove autovetture, ossia il 49,6 per cento in meno rispetto a quelle immatricolate un anno fa. Tali dati evidenziano che la crisi economica conseguita all'espandersi dell'epidemia da COVID-19 ha colpito pesantemente il comparto automobilistico e appaiono visibili le difficoltà di ripresa del mercato e dei livelli produttivi nel breve-medio periodo.
  Invero, la mera riapertura dei rivenditori auto non basterà a riavviare il mercato, data la situazione di profonda incertezza, che condiziona il clima di fiducia di cittadini e imprese, nonché l'indebolimento dell'economia (nazionale ed europea).
  Alla luce di tali considerazioni, voglio informare che il Ministero dello sviluppo economico ha ritenuto indispensabile attuare una strategia di medio-lungo termine, la quale si sta delineando insieme a tutti gli stakeholder.
  Infatti, voglio ricordare che è stato convocato un apposito «tavolo di confronto» tra Governo ed operatori del settore, presieduto dallo stesso Ministro dello sviluppo economico Patuanelli.
  Il citato tavolo è stato suddiviso in tre gruppi di lavoro, dedicati rispettivamente al:
   sostegno alla domanda di mezzi di trasporto orientati sui nuovi standard tecnologici energetici e di mobilità sostenibile;
   supporto per lo sviluppo delle reti infrastrutturali;
   sostegno all'offerta di mobilità e alla transizione tecnologica della filiera.

  L'ultima riunione del tavolo si è avuta il 17 febbraio scorso, e ha visto la partecipazione degli operatori dal lato dello sviluppo delle reti infrastrutturali.
  Lo scopo del Tavolo Automotive è proprio quello di costruire un'ampia strategia sull'intera filiera: da un lato, accogliendo le istanze del settore e valorizzando il complesso delle attività di componentistica e dell'indotto in generale; dall'altro lato, realizzando il piano di transizione verso forme di mobilità sostenibile, attraverso una riduzione dell'emissione CO2 nell'atmosfera e un efficientamento energetico.
  Il tavolo dunque è la sede istituzionale in cui gli operatori potranno presentare proposte che saranno attentamente valutate dal Governo.
  Il confronto continuo e diretto con gli operatori rappresenta, invero, un primo passo nell'ambito di questa azione di rilancio del comparto, che vedrà un ulteriore sbocco nei prossimi interventi normativi.
  Per quanto attiene le attuali misure varate dal Governo per fronteggiare gli effetti economici causati dall'emergenza epidemiologica, infatti, voglio ricordare che nel Decreto Rilancio (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34) sono stati stanziati 20 milioni di euro per la nascita di un polo specializzato di ricerca e sviluppo proprio nel settore automotive.

  In proposito, l'articolo 49 del citato decreto prevede la realizzazione di un'infrastruttura di ricerca di interesse nazionale denominata «Centro nazionale per la ricerca, l'innovazione e il trasferimento tecnologico nel campo della mobilità e dell'automotive», che opererà come ente di ricerca indipendente per la realizzazione di linee pilota sperimentali su nuove forme di mobilità, compresa la guida autonoma e l'intelligenza artificiale.
  Si segnalano, inoltre, le opportunità offerte dalle disposizioni che disciplinano l'intervento straordinario del Fondo di garanzia per le PMI di cui all'articolo 2, comma 100, lettera a), della legge n. 662 del 23 dicembre 1996, ora recate dall'articolo 13 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23 (cosiddetto «Decreto Liquidità»), convertito in legge n. 40 del 5 giugno 2020. La legge di conversione, peraltro, ha integrato, ampliandone la portata, l'articolo 13 che disciplina l'intervento straordinario, da attuare fino al 31 dicembre 2020, del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.
  Pur trattandosi di un sostegno non mirato all’automotive, il Fondo di garanzia rappresenta, infatti, uno strumento di immediato utilizzo e di valido supporto per preservare la continuità anche delle imprese di tale settore.
  L'eccezionalità del momento e la convinzione che la filiera è strategica per il Paese, nonché la constatazione di un grande parco macchine invenduto, obbliga pertanto ad una nuova riflessione, che sarà frutto di un nuovo confronto con gli operatori nonché del dibattito parlamentare in corso.

ALLEGATO 4

5-04138 Sut: Sul monitoraggio degli incentivi per l'acquisto di automobili ai sensi dell'articolo 1, comma 1047, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come correttamente riferisce l'Onorevole interrogante, la legge di bilancio 2019 (legge 30 dicembre 2018, n. 145) ha istituito un incentivo all'acquisto di veicoli a basse emissioni (entro 70 g/Co2), disciplinato ai commi 1031-1038 e 1057-1064, nonché la cosiddetta «ecotassa» regolamentata ai commi 1042 e successivi.
  Invitalia, per conto del Ministero dello sviluppo economico, è chiamata a gestire il solo incentivo relativo all'acquisto di veicoli a basse emissioni tramite la piattaforma informatica «Ecobonus», messa a disposizione dei concessionari per le prenotazioni dell'incentivo.
  In proposito, si informa che sono stati stanziati fondi per complessivi 210 milioni di euro suddivisi in 70 milioni di euro per il 2019 (di cui 10 milioni di euro per ciclo-motoveicoli) e 70 milioni di euro rispettivamente per gli anni 2020 e 2021. Successivamente l'incentivo per i ciclo-motoveicoli è stato prorogato con 8 milioni di euro anche nel 2020.
  La misura ha avuto avvio dal 1o marzo 2019, mentre le prenotazioni sono state avviate l'8 aprile 2019. Alla data del 10 giugno 2020, sono state completate n. 14.060 prenotazioni relative agli autoveicoli (categoria M1), per un impegno complessivo di 55.074.500 euro.
  Le prenotazioni relative agli autoveicoli fino ad oggi effettuate hanno registrato una preferenza di acquisto senza contestuale rottamazione di un veicolo usato. Infatti, a fronte di 14.060 prenotazioni complessive, risultano acquistati n. 10.897 veicoli senza la consegna di un veicolo per la rottamazione e n. 3.163 veicoli con consegna di un veicolo per la rottamazione.
  Rispetto ai livelli di emissioni di CO2 si è registrata una prevalenza di acquisto di veicoli elettrici (livelli di emissioni comprese tra 0 e 20 gr CO2/km), in numero di 11.165, a fronte di acquisto di veicoli «ibridi» (livelli di emissioni comprese tra 21 e 70 gr CO2/km) in numero di 2.895.
  Con riferimento all'acquisto ciclo-motoveicoli (categoria L), la normativa prevede il solo acquisto con contestuale rottamazione. Ad oggi si registrano n. 1.534 veicoli acquistati per un impegno complessivo di 1.716.399 euro.
  Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sentito sul tema in oggetto, ha riportato il seguente numero di veicoli immatricolati nel 2019 e 2020 con emissioni maggiori di 160 g/km di CO2:
   nel 2019, le auto eccedenti il limite d'emissione di 160 grammi di CO2 per chilometro erano 59.385 su 1.573.170 immatricolazioni totali, ossia quasi il 4 per cento;
   nei primi mesi del 2020, le auto eccedenti il limite d'emissione sono 14.232 su 468.990 immatricolazioni totali, ossia il 3 per cento.

  Nel complesso, quindi, la misura ha riscosso successo e sta contribuendo a sostenere la filiera dell’automotive nel suo sforzo verso l'elettrificazione dei veicoli.

In conclusione, voglio segnalare che, come noto, è stata disposta la chiusura anche dei concessionari di automobili in conseguenza dell'emergenza sanitaria generata dal COVID-19; tale circostanza ha di fatto azzerato le prenotazioni dell'incentivo nei mesi di marzo e aprile 2020. A partire dal 4 maggio, tuttavia, si è registrata una ripresa delle attività di prenotazione.

ALLEGATO 5

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE)2018/2002, che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica. Atto n. 162.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La Commissione Attività produttive, commercio e turismo,
   esaminato, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, lo schema di decreto legislativo in titolo;
   premesso che:
    lo schema di decreto legislativo in esame è stato adottato ai sensi della delega legislativa generale contenuta nell'articolo 1, comma 1, della legge n. 117 del 2019 (legge di delegazione europea 2018), il quale ha delegato il Governo ad adottare, secondo i termini, le procedure, i princìpi e criteri direttivi di cui agli articoli 31 e 32 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, i decreti legislativi per l'attuazione delle direttive elencate nell'allegato A;
    la direttiva (UE) 2018/2002 – entrata in vigore il 24 dicembre 2018 e composta da 4 articoli e un allegato – modifica la direttiva 2012/27/UE, che è il principale strumento legislativo sull'efficienza energetica in vigore nell'Ue. La direttiva (UE) 2018/2002 fa parte del pacchetto di misure legislative adottato a livello europeo – noto come Clean Energy Package – che fissa il quadro regolatorio per il raggiungimento dei nuovi obiettivi europei al 2030 in materia di energia e clima;
    la citata direttiva si prefigge un obiettivo di efficienza energetica per il 2030 di almeno il 32,5 per cento rispetto all'andamento tendenziale ed estende l'obbligo di risparmio energetico nell'uso finale, introdotto nella direttiva 2012/27/UE;
    la proposta nazionale per il conseguimento di tale obiettivo, contenuta nel Piano nazionale integrato per energia e clima (PNIEC), evidenzia il ruolo strategico dell'efficienza energetica che si configura come strumento trasversale in tutti i settori, per la tutela dell'ambiente, il miglioramento della sicurezza energetica e la riduzione della spesa energetica per famiglie e imprese;
   considerato che:
    lo schema di decreto legislativo mantiene inalterati i principi generali del decreto legislativo n. 102 del 2014, apportando le modifiche necessarie ad adeguarlo alle modifiche introdotte a livello comunitario. In particolare, lo schema di decreto legislativo si compone di 19 articoli, suddivisi in tre Capi: il Capo I (artt. 1-13) recante ’Modifiche al decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102; il Capo II (artt. 14-17), che interviene sugli allegati al medesimo decreto legislativo n. 102 del 2014, e il Capo III (artt. 18-19), recante modifiche al decreto legislativo n. 115 del 2008 (Attuazione della direttiva 2006/32/UE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/UEE);
    in materia di aumento dell'efficienza energetica per il periodo 2021-2030, lo schema di decreto legislativo in esame prevede misure in grado d'incidere su strumenti, quali i certificati bianchi e il conto termico, i cui costi sono coperti tramite i prelievi sulle tariffe della vendita dell'energia, oltre ad estendere dal 2020 fino al 2030 l'efficacia delle disposizioni
relative all'integrazione del Fondo nazionale per l'efficienza energetica, il cui spetto di operatività è esteso anche al settore dei trasporti;
    il provvedimento definisce un miglioramento della prestazione energetica degli immobili della Pubblica Amministrazione, con particolare attenzione al programma di riqualificazione degli edifici della Pubblica Amministrazione centrale;
    lo schema di decreto legislativo interviene inoltre sulla normativa in materia di obbligo delle diagnosi energetiche nelle imprese energivore, introducendo ulteriori sanzioni in caso di violazione dell'obbligo di attuare almeno uno degli interventi di efficienza individuati dalle diagnosi energetiche e, al contempo, prevedendo misure di promozione dell'efficienza energetica nelle piccole e medie imprese,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) all'articolo 2, valuti il Governo l'opportunità di intervenire al fine di prevedere, sentita l'ARERA, un'accelerazione dei piani di installazione di misuratori di nuova generazione già previsti dalle disposizioni regolatorie di ARERA, che consentono la lettura automatica dei dati, con trasmissione a distanza mediante mezzo informatico che consenta al fornitore di servizi e all'utente finale di aggiornare i dati con la massima frequenza consentita dai dispositivi e dai sistemi di misurazione utilizzati, escludendo i sistemi a lettura mobile del tipo walk-by o drive-by, senza aggravio di costi in termini reali per gli utenti, garantendo la invarianza delle tariffe di misura per i clienti come già previsto dall'attuale quadro regolatorio di riferimento di ARERA e prevedendo nel tempo la rimodulazione al ribasso dei costi del servizio di lettura delle misura a fronte della tecnologia evoluta installata;
   b) al medesimo articolo 2, , comma 1, lettera b), valuti il Governo l'opportunità di rivedere l'introduzione di una specifica certificazione per l'Energy auditor e di garantire che gli Esperti in gestione dell'energia (EGE) certificati in Italia siano riconosciuti come energy auditor negli altri Paesi dell'Unione europea nonché di definire puntualmente: 1) la figura dell'Energy auditor come figura coincidente con quella dell'EGE per le attività previste dallo schema di decreto in relazione all'esecuzione di diagnosi energetiche; 2) la figura dell'EGE come persona fisica certificata secondo la norma UNI CEI 11339 rilasciata da organismo accreditato che, tra l'altro, esegue diagnosi energetiche conformi alle norme UNI CEI EN 16247; 3) il concetto di grande impresa in via deduttiva ed analogica alla luce della raccomandazione 2003/362/CE della Commissione, del 6 maggio 2003, contenente le definizioni «microimprese», «piccole e medie imprese» e della giurisprudenza di riferimento della Corte di Giustizia europea secondo cui per «grande imprese» debba intendersi «ogni entità, a prescindere dalla forma giuridica, che eserciti un'attività economica con più di 250 occupati e con un fatturato annuo che superi i 50 milioni di euro, oppure il cui totale di bilancio annuo superi i 43 milioni di euro, i cui effettivi e soglie finanziarie sono calcolabili secondo i criteri e principi stabiliti dalla predetta raccomandazione;
   c) all'articolo 7, comma 1, lettera a), secondo periodo, valuti il Governo l'opportunità di inserire dopo la parola: «obbligo» le seguenti: «di periodicità»;
   d) al medesimo articolo 7, comma 1, lettera a), valuti il Governo l'opportunità di sostituire, le parole: «diagnosi energetica» con le seguenti: «audit energetico» oppure, viceversa, di sostituire le parole: «audit energetico» con le seguenti: «diagnosi energetica»;
   e) all'articolo 11, capoverso articolo 13, valuti il Governo l'opportunità di sostituire il comma 1, con il seguente: «Entro il 31 gennaio 2021, e successivamente
con cadenza triennale, l'Enea, di concerto con il GSE, predispone un programma di informazione e formazione finalizzato a promuovere e facilitare l'uso efficiente dell'energia e, previa acquisizione delle osservazioni degli stakeholder tramite consultazione pubblica, lo sottopone all'approvazione del Ministero dello Sviluppo Economico.»;
   f) al medesimo articolo 11, capoverso articolo 13, comma 2, valuti il Governo l'opportunità di aggiungere la seguente lettera: «h) promuovere e predisporre una guida facile, riepilogativa, da aggiornare annualmente, contenente indicazioni, buone pratiche, normativa di riferimento, spiegazioni circa le agevolazioni fiscali, i diversi meccanismi incentivanti l'efficienza energetica, elaborata da GSE, ENEA e Agenzia delle Entrate. Ciascun soggetto dovrà apportare il suo contributo in relazione alle proprie funzioni»;
   g) all'articolo 13, comma 1, lettera e), valuti il Governo l'opportunità di dare evidenza dell'attuazione alla diagnosi energetica successiva, anche in considerazione dell'assenza, sia all'articolo 7 che all'articolo 13, di modalità e tempistiche per comunicare l'adozione di interventi o – in alternativa – di un sistema di gestione.

ALLEGATO 6

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. C. 2500 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge di conversione in legge con modificazioni del decreto-legge n. 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19 (C. 2500 Governo);
   preso atto con favore del complesso delle disposizioni contenute nel provvedimento che costituiscono un quadro omogeneo di interventi finalizzato a supportare e rafforzare le attività produttive che hanno subito forti perdite di fatturato durante l'emergenza epidemiologica Covid-19;
   rilevato che l'articolo 25 dispone il riconoscimento di un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti attività d'impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita IVA con ricavi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d'imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto e il cui ammontare di fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019;
   sottolineata al riguardo l'opportunità di estendere il contributo a fondo perduto alle imprese costituite dopo il mese di aprile 2019 nonché di ampliare il periodo di riferimento per il calcolo della perdita di fatturato attualmente limitato al mese di aprile;
   preso atto che l'articolo 28 introduce un credito d'imposta per l'ammontare mensile del canone di locazione di immobili a uso non abitativo a favore di alcuni soggetti esercenti attività d'impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro, che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi;
   evidenziato che il medesimo articolo 28 stabilisce che, per le strutture alberghiere e agrituristiche, il credito d'imposta spetta indipendentemente dal volume di affari registrato nel periodo d'imposta precedente;
   rilevata, al riguardo, l'opportunità di ampliare i soggetti del settore turistico ai quali spetta il credito d'imposta indipendentemente dal fatturato nonché di prevedere un'analoga misura di sostegno per il settore della ristorazione e del commercio al dettaglio di beni non alimentari, settori pesantemente colpiti dalla crisi analogamente a quello del turismo;
   preso atto con favore che l'articolo 42 istituisce nello stato di previsione del MISE un fondo denominato Fondo per il trasferimento tecnologico, con una dotazione di 500 milioni di euro per il 2020, finalizzato alla promozione di iniziative e investimenti utili alla valorizzazione e all'utilizzo dei risultati della ricerca
presso le imprese operanti sul territorio nazionale, con particolare riferimento alle start-up innovative, e alle PMI innovative, al fine di sostenere e accelerare i processi di innovazione, crescita e ripartenza duratura del sistema produttivo nazionale, rafforzando i legami e le sinergie con il sistema della tecnologia e della ricerca applicata;
   ricordato, altresì, che l'articolo 42, comma 3, prevede autorizza il Ministero dello sviluppo economico, a valere sulle disponibilità del nuovo Fondo per il trasferimento tecnologico, ad intervenire attraverso la partecipazione indiretta in capitale di rischio e di debito, anche di natura subordinata;
   evidenziata, al riguardo, l'opportunità di valutare modalità alternative di sostegno delle iniziative indicate dall'articolo 42 attraverso l'utilizzo delle risorse del predetto Fondo;
   preso atto con favore che l'articolo 44 incrementa il fondo per l'acquisto di autoveicoli a basse emissioni di 100 milioni di euro per l'anno 2020 e di 200 milioni per il 2021;
   rilevata la necessità di sostenere il comparto automotive pesantemente colpito dalla crisi in atto e per il quale le misure previste all'articolo 44, anche ampliate, possono rappresentare uno strumento strategico;
   evidenziato che l'articolo 119 introduce una detrazione pari al 110 per cento delle spese relative a specifici interventi di efficienza energetica e di misure antisismiche sugli edifici sostenute dal 1o luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021;
   rilevata, al riguardo, l'opportunità di valutare un allungamento del periodo di fruizione del bonus anche in considerazione dei tempi di conversione del decreto e dei provvedimenti attuativi conseguenti nonché di ampliare la platea dei beneficiari, al fine di rendere ancor più efficace la misura per la ripresa del comparto edilizio;
   preso atto che l'articolo 121 consente, per le spese sostenute negli anni 2020 e 2021, di usufruire di alcune detrazioni fiscali in materia edilizia ed energetica (in prevalenza, aventi forma di detrazione dalle imposte sui redditi) sotto forma di crediti di imposta o sconti sui corrispettivi, cedibili ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari, in deroga alle ordinarie disposizioni previste in tema di cedibilità dei relativi crediti;
   evidenziata, al riguardo, l'opportunità di introdurre disposizioni finalizzate a evitare che i costi dei meccanismi di sconto e cessione previsti gravino pesantemente sulle imprese;
   rilevata l'opportunità di potenziare e implementare le diverse misure previste per il comparto del turismo nel provvedimento in esame, al fine di fornire agli operatori tutti, dal sistema ricettivo a quello delle professioni turistiche – quali le guide fino alle agenzie di viaggio – un insieme di strumenti chiari ed efficaci per sostenerli nella ripartenza di un settore così strategico per il nostro paese,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) all'articolo 25, valuti la Commissione di merito l'opportunità di estendere il contributo a fondo perduto alle imprese costituite dopo il mese di aprile 2019 nonché di ampliare il periodo di riferimento per il calcolo della perdita di fatturato attualmente limitato al mese di aprile;
   b) all'articolo 28, valuti la Commissione di merito l'opportunità di ampliare i soggetti del settore turistico ai quali spetta il credito d'imposta indipendentemente dal fatturato nonché di prevedere un'analoga misura di sostegno per il settore della ristorazione e del commercio al dettaglio di beni non alimentari;

   c) all'articolo 42, valuti la Commissione di merito l'opportunità di prevedere modalità alternative di sostegno delle iniziative indicate dall'articolo 42 attraverso l'utilizzo delle risorse del Fondo per il trasferimento tecnologico;
   d) all'articolo 119, valuti la Commissione di merito l'opportunità di prevedere un allungamento del periodo di fruizione dei cosiddetti ecobonus e sismabonus nonché di ampliare la platea dei beneficiari degli stessi;
   e) all'articolo 121, valuti la Commissione di merito l'opportunità di introdurre misure finalizzate ad evitare che i costi dei meccanismi di sconto e cessione ivi previsti gravino pesantemente sulle imprese.