IV Commissione
Difesa
Difesa (IV)
Commissione IV (Difesa)
Comm. IV
Sulla pubblicità dei lavori ... 40
5-00779 Paita: Sul programma pluriennale di ammodernamento militare per l'acquisto dei missili CAMM-ER ... 40
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 44
5-02755 De Menech: Sul fenomeno dei suicidi nelle Forze armate ... 40
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 45
Sulla pubblicità dei lavori ... 41
Disposizioni concernenti l'integrazione della composizione della Commissione medico-ospedaliera per il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio e le funzioni di rappresentanza dell'Unione nazionale mutilati per servizio. Nuovo testo C. 1339 (Parere alla XI Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere contrario) ... 41
ALLEGATO 3 (Parere approvato) ... 47
INTERROGAZIONI
Giovedì 27 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Angelo Tofalo.
La seduta comincia alle 8.45.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità della seduta sarà garantita anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
5-00779 Paita: Sul programma pluriennale di ammodernamento militare per l'acquisto dei missili CAMM-ER.
Il sottosegretario Angelo TOFALO risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 1).
Raffaella PAITA (IV) osserva che l'interrogazione riguarda l'iter di un atto del Governo che, essendo trascorso già molto tempo, si è oramai concluso. Resta, tuttavia, importante continuare a verificare l'avanzamento del programma d'arma, anche al fine di tenere alta l'attenzione su un settore industriale di assoluto valore e di grande importanza per i riflessi occupazionali che si ripercuotono sulla provincia della Spezia. Concludendo, si dichiara in gran parte soddisfatta.
5-02755 De Menech: Sul fenomeno dei suicidi nelle Forze armate.
Il sottosegretario Angelo TOFALO risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 2).
Roger DE MENECH (PD) si associa, innanzitutto, ai sentimenti di cordoglio alla famiglia della giovane soldatessa che si è recentemente tolta la vita presso la caserma Salsa a Belluno. Ai temi dell'odierno atto ispettivo occorre accostarsi con accortezza. Si ritiene soddisfatto dalla risposta che dà conto delle attività che il Comparto della Difesa sta svolgendo in merito al preoccupante fenomeno dei suicidi e sottolinea come sarebbe opportuna una maggiore collaborazione con gli organi della sanità civile, anche al fine di disporre in misura maggiore delle necessarie competenze. Considera utile anche il chiarimento fatto riguardo alcune notizie inesatte riportate a mezzo stampa e conclude evidenziando come il tema non possa considerarsi esaurito con l'atto di sindacato ispettivo, ma richieda costante attenzione e ulteriori iniziative volte a prevenire situazioni di disagio personale che interessano alcuni giovani che si avvicinano al mondo militare.
Gianluca RIZZO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 9.
SEDE CONSULTIVA
Giovedì 27 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.
La seduta comincia alle 9.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che della seduta sarà data pubblicità anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
Disposizioni concernenti l'integrazione della composizione della Commissione medico-ospedaliera per il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio e le funzioni di rappresentanza dell'Unione nazionale mutilati per servizio.
Nuovo testo C. 1339.
(Parere alla XI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere contrario).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 26 febbraio 2020.
Giovanni Luca ARESTA (M5S), relatore, richiamandosi alle considerazioni già svolte nella precedente seduta, durante l'illustrazione del provvedimento, presenta una proposta di parere contrario (vedi allegato 3).
Il sottosegretario Giulio CALVISI prende atto delle perplessità espresse dal relatore sul provvedimento che, tuttavia, appare apprezzabile nelle intenzioni. Emerge infatti la necessità di approfondire la problematica relativa ai giudizi sanitari sulla dipendenza da causa di servizio degli infortuni che coinvolgono i militari durante l'espletamento dei loro compiti e manifesta la disponibilità del dicastero a lavorare insieme al Parlamento. Si rimette, quindi, alla Commissione per il seguito dell'esame.
Alessandra LOCATELLI (LEGA) considera imbarazzante la proposta di parere del relatore, che trascura il riconoscimento fatto dallo Stato del ruolo svolto dall'Unione Nazionale Mutilati per Servizio, ente morale facente parte delle associazioni di promozione sociale previste dalla legge n. 383 del 2000. Sottolinea come le commissioni mediche che giudicano sulla dipendenza delle invalidità civili da causa di servizio siano di volta in volta integrate con un sanitario in rappresentanza delle diverse associazione di mutilati e invalidi e, per tale ragione, appare assolutamente legittima la richiesta avanzata dall'UNMS. Anziché nutrire sospetti nei confronti dell'ente, invita dunque il relatore e la maggioranza a dire chiaramente se abbiano intenzione di sopprimere le commissioni mediche ospedaliere. Conclude manifestando ancora stupore per la proposta di parere contrario, tanto più in considerazione che nella Commissione Lavoro si è trovato un punto d'incontro sopprimendo anche la disposizione che riconosceva all'Unione Nazionale Mutilati per Servizio il diritto di accesso e di rilascio degli elenchi degli invalidi per servizio sottoposti a visita medica presso le commissioni mediche ospedaliere.
Giovanni Luca ARESTA (M5S), reputati inaccettabili i toni adoperati dalla deputata Locatelli, sottolinea che il suo parere contrario si basa solo su precisi aspetti tecnico-giuridici.
Salvatore DEIDDA (FdI) evidenzia come la Commissione Lavoro, durante la fase referente, abbia raggiunto un'intesa. Non comprende, quindi, per quale motivo la stessa maggioranza in una diversa Commissione assuma un orientamento opposto. Invita, quindi, i membri dei gruppi della maggioranza parlamentare a superare le proprie contraddizioni.
Gianluca RIZZO, presidente, puntualizza che ogni Commissione permanente assume le proprie deliberazioni in via autonoma.
Alessandra ERMELLINO (M5S) evidenzia che il rappresentante del Governo si è rimesso alla Commissione. Ritiene che l'inserimento di un ulteriore medico civile nella commissione medico-ospedaliera, peraltro senza oneri a carico dell'Amministrazione della Difesa, non possa che rappresentare un arricchimento dell'organo ed invita a riflettere ulteriormente. Annunzia, pertanto, il suo voto in dissenso dal suo gruppo.
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) chiede di intervenire.
Gianluca RIZZO, presidente, gli darà la parola solo sull'ordine dei lavori, visto che per il suo gruppo è già intervenuta la deputata Locatelli.
Roberto Paolo FERRARI (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, dubita che questa possa essere considerata la fase delle dichiarazioni di voto, poiché nella seduta di ieri non era stata ancora depositata una bozza di parere. Non vorrebbe che, d'ora innanzi, anche il suo gruppo dovesse insistere in ogni occasione per una applicazione rigorosa e formalistica della procedura regolamentare.
Gianluca RIZZO, presidente, deve rammentare che la discussione sul provvedimento si è aperta ieri con la relazione del collega Aresta e, in quella sede, sarebbe stato appropriato svolgere considerazioni di merito reiterate per ciascun gruppo. Oggi, dopo la presentazione della proposta di parere, la Commissione si trova nella fase conclusiva della sede consultiva, sicché – anche in considerazione, da un lato, dell'imminente inizio della seduta dell'Assemblea con votazioni; e, dall'altro, della necessità della Commissione Lavoro di conferire il mandato al relatore proprio su questo provvedimento – sono possibili solo le dichiarazioni di voto secondo le consuete regole.
Maria TRIPODI (FI) invita ad abbassare i toni, ricordando come la Commissione abbia sempre lavorato in sintonia. Precisa, quindi, di nutrire forti perplessità sul provvedimento e preannuncia un voto favorevole sulla proposta di parere.
Cosimo Maria FERRI (IV) premesso che non sono in discussione le finalità sociali dell'UNMS, che merita tutto il rispetto dovuto, fa presente che la proposta di parere opportunamente si pone l'interrogativo se sia possibile introdurre nell'ordinamento giuridico militare una disposizione che attribuisca a un ente, composto anche da civili, la rappresentanza di una determinata categoria di interessi del personale militare. Sottolinea, quindi, come – a suo avviso – la problematica evidenziata potrebbe essere superata mediante una modifica dello Statuto dell'ente, in modo da permettere all'UNMS di potere usufruire delle stesse tutele giuridiche riconosciute alle altre associazioni civili. Preannuncia, quindi, un voto favorevole.
Roger DE MENECH (PD) evidenzia come il tema sia estremamente delicato e complesso e non si possa certo considerare esaurito con la discussione del provvedimento in esame. È necessario, infatti, approfondire nel merito i vari aspetti critici emersi, anche per rispetto dell'ente morale che è portatore di interessi sicuramente meritevoli di attenzione. Ritiene che occorra lavorare con uno spirito costruttivo, in modo da predisporre una norma meditata priva di lacune che possano far sorgere un contenzioso giuridico. L'atteggiamento del proprio gruppo non è dunque di chiusura nei confronti del provvedimento e invita a non fare barricate, ma a ricercare la soluzione più congrua, approfondendo tutte le problematiche emerse. Preannuncia, quindi, il voto favorevole del suo gruppo.
Erik Umberto PRETTO (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, dubita che il vocabolo «irragionevole» sia consono al linguaggio parlamentare e in armonia con il clima della Commissione Difesa, che tutti a parole sostengono di voler mantenere.
Fabio Massimo BONIARDI (LEGA), intervenendo anch'egli sull'ordine dei lavori, obietta che la posizione del Partito Democratico, di dichiarata disponibilità ad approfondire i temi posti dal provvedimento, sia poi contraddetta dal voto favorevole sulla proposta di parere del collega Aresta.
Giovanni RUSSO (M5S), precisato che non è intenzione di alcuno proporre la soppressione delle commissioni medico-ospedaliere, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo.
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) chiede di intervenire.
Gianluca RIZZO, presidente, gli darà la parola solo in via eccezionale, essendo egli stesso ed altri deputati del gruppo della Lega già intervenuti.
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) rileva che, se è vero che all'UNMS sono iscritti anche civili, tuttavia esso è l'unico ente morale che rappresenta i militari invalidi. Domanda, quindi, perché non si voglia riconoscere una loro rappresentanza all'interno delle commissioni mediche ospedaliere e non comprende quale motivo possa indurre tutti i gruppi a dichiararsi vicini ai nostri soldati invalidi, salvo poi non volere introdurre una semplice modifica al codice dell'ordinamento militare per assicurare una più ampia tutela dei loro diritti. Invita, quindi, il relatore a riconsiderare il parere formulato, dal momento che esso peserà altrimenti come un macigno sul futuro iter della Commissione di merito. Ribadisce, in conclusione, il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere.
Alessandra LOCATELLI (LEGA), intervenendo da ultimo sull'ordine dei lavori, rimarca l'atteggiamento incongruente della maggioranza, che non ha considerato la possibilità di esaminare altre proposte di legge su analogo tema, ma di diversa provenienza politica.
Nessun altro chiedendo di intervenire, Gianluca RIZZO, presidente, mette ai voti la proposta di parere contrario del deputato Aresta.
La Commissione, a maggioranza, l'approva.
La seduta termina alle 9.50.
ALLEGATO 1
Interrogazione n. 5-00779 Paita: Sul programma pluriennale di ammodernamento militare per l'acquisto dei missili CAMM-ER.
TESTO DELLA RISPOSTA
Il Decreto interministeriale di approvazione del programma pluriennale di Ammodernamento e Rinnovamento SMD 35/2019, relativo allo sviluppo e alla omologazione di un sistema di difesa aerea di corto-medio raggio, dopo aver ricevuto i previsti pareri parlamentari, è stato firmato dai Ministri della difesa e dell'Economia e finanze lo scorso 17 dicembre 2019.
Il 23 dicembre è stato registrato dalla Corte dei conti e, successivamente, trasmesso allo Stato Maggiore della difesa per le discendenti attività tecnico amministrative.
Il Programma, che comprende lo sviluppo di una componente di Comando e Controllo, di sensori e di attuatori, è di prevista conclusione nel 2023, con l'omologazione e con l'integrazione nei sistemi nazionali.
L'onere previsionale del Programma, relativo alla fase di sviluppo, qualifica e integrazione, è stimato in circa 95 milioni di euro, finanziati, secondo quanto previsto nel Documento Programmatico Pluriennale della Difesa per il 2019-2021, con gli stanziamenti tratti dai capitoli di investimento dello stato di previsione del Ministero della difesa per mezzo delle risorse recate dal Fondo istituito dall'articolo 1, comma 95, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Legge di Bilancio 2019).
In merito all'aspetto economico-industriale, è prevista l'interazione con molteplici imprese del settore metalmeccanico, elettrico ed elettronico, con conseguenti positive ricadute sul sistema Paese, sia in termini di capacità operativa, sia di work-share industriale.
Non ultimo, va rappresentato che le prospettive di export evidenziano altresì consistenti benefici in termini occupazionali, correlati alla fase di produzione del prodotto una volta omologato.
ALLEGATO 2
Interrogazione n. 5-02755 De Menech: Sul fenomeno dei suicidi nelle Forze armate.
TESTO DELLA RISPOSTA
Desidero, in primo luogo, rivolgere un pensiero ossequioso alla giovane militare per la sua prematura e tragica scomparsa ed esprimere i più sinceri sentimenti di vicinanza e solidarietà ai familiari.
Come sottolineato dal Ministro Guerini nell'ambito dell'esposizione delle linee programmatiche del Dicastero «la salute del personale e la tutela della sicurezza negli ambienti di lavoro restano temi al centro dell'attenzione della Difesa... È mio intendimento porre la giusta attenzione al preoccupante fenomeno dei suicidi».
Sul piano generale, da tempo è in atto una mirata attività di prevenzione per contrastare tale fenomeno e, oltre alle azioni volte a individuare eventuali soggetti a rischio nelle prime fasi dell'incorporazione – le procedure selettive vengono costantemente monitorate e aggiornate – vengono realizzate molteplici attività per la tutela dell'integrità fisica e morale del personale durante l'intero percorso di carriera.
Tra i requisiti per l'arruolamento vengono sempre inclusi la capacità dell'individuo di adattarsi al contesto militare, la capacità di reagire alle difficoltà e di gestire lo stress.
L'attività di prevenzione è finalizzata anche a individuare quei comportamenti che possono apparire indicatori di un presunto stato di disagio, in modo da poter intervenire – con ogni possibile tempestività – ponendo in atto adeguate misure di sostegno psicologico.
Agli esiti dei lavori del Tavolo Tecnico (interforze) costituito con il compito di affrontare in maniera dettagliata una tematica così delicata e complessa, sono state definite specifiche misure precauzionali da porre in essere a breve e medio/lungo termine: la prima azione è stata quella di aggiornare la Scheda di notifica degli Atti Suicidari, per acquisire ulteriori dettagliati elementi utili per analizzare il fenomeno e migliorare l’audit per poter attuare adeguati correttivi.
Al fine di prevenire il fenomeno attraverso l'informazione e la sensibilizzazione di tutto il personale militare/civile, dei Comandanti e degli operatori sanitari sui principali fattori di rischio e la loro gestione, sono state redatte e distribuite tre brochure che offrono una serie di raccomandazioni per percepire/affrontare situazioni che possano preludere ad atti di autolesionismo ed è stata anche creata una pagina web internet sul sito della Difesa per divulgare la promozione del benessere psicologico.
Nel marzo 2019, presso il Dipartimento Scientifico del Policlinico Militare Celio, si è svolto un «Corso per formatori sulla prevenzione dei suicidi nelle Forze armate» che ha portato alla costituzione del primo team di professionisti, psicologi e psichiatri.
È in via di definizione un'applicazione per smartphone che possa dare, in maniera intuitiva e immediata, indicazioni sulle attività e i presìdi attivi in ambito Difesa; in questa applicazione è consultabile l'elenco dei consultori/servizi sanitari operativi sul territorio, afferenti alle diverse Forze armate/Arma dei Carabinieri, a cui il personale può rivolgersi per ricevere supporto professionale.
Tra le azioni a lungo termine sono in corso, da parte dei competenti organi della Difesa, il rafforzamento del Centro Veterani della Difesa, con specifico riferimento al potenziamento dell'area che interessa il supporto psicologico ai veterani e alle famiglie.
Inoltre, il potenziamento della rete di monitoraggio del personale presso i reparti e le unità delle Forze armate, anche attraverso la ricerca di possibili collaborazioni con gli organi della sanità «civile» presenti sul territorio, nonché la definizione di nuove e più efficaci procedure d'intervento nell'individuazione, nella prevenzione e nella risoluzione delle situazioni di possibile rischio, sia sistemico che individuale.
Relativamente all'indagine sulle motivazioni alla base di gesti estremi, in linea generale emerge, dall'esame dei casi per i quali è stata conclusa l'inchiesta interna, che le cause sono riconducibili prevalentemente alla sfera personale.
Quanto, poi, alle notizie diffuse a mezzo stampa e di cui è cenno in premessa all'atto, non risulta, come riportato nella relazione del Comandante del 7o reggimento alpini, che la commissione medico-ospedaliera di Padova – tantomeno altro organo sanitario – abbia proposto di sottoporre la giovane a un trattamento sanitario obbligatorio.
Concludo questo mio intervento richiamando le parole del Ministro Guerini che, riguardo al preoccupante fenomeno dei suicidi, ha assicurato «la particolare attenzione del Governo nella valutazione delle eventuali iniziative parlamentari che saranno presentate al riguardo».
TESTO AGGIORNATO AL 31 MARZO 2020
ALLEGATO 3
Disposizioni concernenti l'integrazione della composizione della Commissione medico-ospedaliera per il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio e le funzioni di rappresentanza dell'Unione nazionale mutilati per servizio (Nuovo testo C. 1339 Locatelli).
PARERE APPROVATO
La IV Commissione Difesa,
esaminato il nuovo testo della proposta di legge C. 1339;
constatato che esso riguarda le commissioni mediche ospedaliere interforze, di prima istanza, le quali esprimono i giudizi sanitari sulla dipendenza da causa di servizio degli infortuni nell'ordinamento militare;
rilevato che vi si prevede che tali Commissioni siano integrate, nella loro composizione, da un membro medico nominato dall'Unione Nazionale Mutilati per Servizio;
osservato come, in punto di tecnica legislativa, la proposta di legge in questione ometta di incidere chiaramente (novellandolo) il testo di riferimento in materia di commissioni mediche ospedaliere interforze di cui è parola all'articolo 193 del decreto legislativo 15 marzo 2010 n. 66 «Codice dell'ordinamento militare». Detta omissione non consente, conseguentemente, una corretta interpretazione del contenuto dell'articolato integralmente considerato, sì da determinare palesi perplessità interpretative e applicative del dispositivo in esame;
rilevato nel merito come, una approfondita disamina della relazione illustrativa, all'opposto di quanto sostenuto dal deputato proponente, rilevi per la oggettiva impossibilità di comparare, perché su piani assolutamente dissimili, la compartecipazione di «rappresentanti» le associazioni consorelle nella composizione di organismi di tipo amministrativo (nella fattispecie, il Consiglio di indirizzo e vigilanza presso l'Istituto Nazionale per le Assicurazioni e gli Infortuni sul Lavoro) con la previsione delle diverse articolazioni organizzative aventi funzioni tipicamente valutative;
evidenziato come le commissioni mediche collegiali istituite con decreto del presidente della giunta regionale, dislocate sul territorio regionale, diversamente da quanto previsto per le attività delle commissioni mediche ospedaliere interforze, connotate da una distinta pianificazione-organizzazione degli ambiti territoriali e competenze medico-legali, non consentono di parificare il ruolo ricoperto dagli equivalenti enti morali nello svolgimento di accertamenti sanitari concernenti gli stati di invalidità civile, cecità civile, sordomutismo e handicap (pure espressamente richiamati dal proponente) rispetto a quanto disciplinato dagli istituti normativi militari;
rilevato che le commissioni mediche collegiali, oltre al medico specialista in medicina legale ovvero apicale del ruolo medico legale degli enti previdenziali, con funzioni di presidente, si compongono da tre medici membri effettivi, di cui uno rispettivamente designato dalle associazioni allorquando occorra pronunciarsi su soggetti appartenenti a specifiche «tipologie» di invalidità (invalidi civili, ciechi civili, sordomuti);
osservato, poi, come la rievocata partecipazione all'interno di organismi valutativi di tale ente morale con personalità giuridica di diritto privato, denominato «Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra», pure individuato nel corpo della rubrica dell'articolo 105 del decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 1978 n. 915, sia delimitata – con carattere di esclusività – ai soli accertamenti sanitari relativi alle cause e all'entità delle menomazioni dell'integrità fisica del militare e del civile finalizzate alla concessione del beneficio della pensione di guerra;
considerato come per «pensione di guerra» si intenda il trattamento economico costituente mero atto risarcitorio di «riconoscimento» e di «solidarietà» dello Stato, che è ben distinto dalla individuazione di una «causa di servizio» in dipendenza di infermità o di lesioni fisiche contratte a causa del servizio prestato, cui è evidentemente orientata la proposta di legge in esame;
osservato che la prefata «Unione Nazionale» è ente morale a carattere privatistico facente parte del più generale complesso delle associazioni di promozione sociale e della Federazione delle associazioni nazionali delle persone con disabilità e che, pertanto, appare ingiustificata la previsione che solamente ad essa – e non anche agli altri enti associati – spetti di nominare un membro nelle commissioni mediche ospedaliere interforze;
considerato che l'integrazione ordinativa della commissione medico ospedaliera interforze di cui all'articolo 193 del codice dell'ordinamento militare, così come disposta dall'articolato in esame, implicherebbe una sostanziale «alterazione» della natura stessa della Commissione che si compone esclusivamente da tre ufficiali medici e che, elevando il numero di membri a quattro, potrebbe determinare la difficoltà della verifica di una maggioranza in circostanze di procedimento di riconoscimento delle cause di servizio;
tenuto altresì conto che, l'insieme degli istituti garantistici, per effetto della previsione di cui all'articolo 198 del d.lgs. 15 marzo 2010 n. 66 (rubricato «accertamento dell'idoneità al servizio e delle infermità da causa di servizio»), in ogni caso sanciscano come «la Commissione, per esigenze legate alla complessità dell'accertamento sanitario, può richiedere la partecipazione alla visita, con voto consultivo, di un medico specialista» (comma 2) e che la parte privata reclamante la causa di servizio «può essere assistita durante la visita, senza oneri per l'amministrazione, da un medico di fiducia» nella procedura di verifica e di riconoscimento della dipendenza da causa di servizio (comma 3);
osservato come, per tutto quanto sopra premesso e considerato, la proposta di legge appare portare un contenuto irragionevole,
esprime
PARERE CONTRARIO.