Commissioni Riunite (I e V)

I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni) e V (Bilancio, tesoro e programmazione)

Commissioni Riunite (I e V)

Comm. riunite 0105

Commissioni Riunite (I e V)
SOMMARIO
Mercoledì 12 febbraio 2020

SEDE REFERENTE:

DL 162/2019: Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica. C. 2325 Governo (Seguito dell'esame e rinvio) ... 224

ALLEGATO 1 (Proposte emendative approvate) ... 243

ALLEGATO 2 (Emendamento 11.86) ... 254

SEDE REFERENTE:

DL 162/2019: Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica. C. 2325 Governo (Seguito dell'esame e rinvio) ... 239

Commissioni Riunite (I e V) - Resoconto di mercoledì 12 febbraio 2020

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 12 febbraio 2020. — Presidenza del presidente della I Commissione Giuseppe BRESCIA, indi del presidente della V Commissione Claudio BORGHI. — Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Laura Castelli e Antonio Misiani e la sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Simona Flavia Malpezzi.

  La seduta comincia alle 16.10.

DL 162/2019: Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica.
C. 2325 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 febbraio 2020.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che, prima della seduta, le proposte emendative Carè 13.57, Bruno Bossio 13.01 e Paita 13.06 sono state ritirate.
  Avverte inoltre che i deputati Gallinella e Gagnarli sottoscrivono l'emendamento Gadda 10.53; la deputata Bartolozzi sottoscrive l'emendamento Marco Di Maio 4.75; il deputato Donno sottoscrive l'emendamento Sut 14.1 e contestualmente lo ritira; il deputato Saitta sottoscrive l'articolo aggiuntivo Macina 18.051; le deputate Bologna e Nappi sottoscrivono l'emendamento Noja 25.21; la deputata Deiana sottoscrive gli emendamenti Garavaglia 24.3 e Madia 24.20; la deputata Versace sottoscrive gli emendamenti Brunetta 7.15, Casciello 7.16 e Dall'Osso 7.18 e la deputata Alaimo sottoscrive l'emendamento Marco Di Maio 4.75.
  Comunica che il subemendamento Elisa Tripodi 0.13.84.3 deve ritenersi ammissibile non solo nella parte che modifica l'emendamento 13.84 dei relatori, ma anche per la parte consequenziale limitatamente al capoverso 5-quater, considerando anche che è stata riammessa la parte consequenziale del subemendamento Fassina 0.13.84.2, identica al predetto capoverso 5-quater.
  Ricorda quindi che l'esame riprende dall'emendamento Annibali 8.56.
  Invita quindi i gruppi che ancora non lo abbiano fatto a far pervenire alla presidenza le comunicazioni circa le sostituzioni.

  Enrico COSTA (FI), rifacendosi a quando dichiarato nella seduta di ieri, preannuncia il voto favorevole del gruppo Forza Italia sull'emendamento Annibali 8.56 che, al pari di quelli già votati e respinti, propone il rinvio dell'entrata in vigore della cosiddetta «riforma Bonafede», rappresentando un buon punto di equilibrio tra le istanze di coloro che ritengono necessario superare tale riforma e quelle di coloro che, al contrario, intendono mantenerla.
  Ribadisce la necessità di giungere a una soluzione equilibrata per evitare di incorrere nelle censure della Corte costituzionale, come è avvenuto per il cosiddetto «decreto spazza corrotti» la cui applicazione retroattiva è stata giudicata dalla Corte in contrasto con l'articolo 25 della Costituzione. Ricorda che il suo gruppo politico, dopo avere cercato invano di opporsi all'approvazione della norma, aveva presentato in Commissione giustizia un'apposita risoluzione su cui si era espresso il sottosegretario Ferraresi, che, sulla base dei pareri dei giuristi in forza al Ministero della giustizia, aveva fortemente difeso la costituzionalità della norma. L'emendamento Annibali 8.56, prevedendo uno slittamento dell'entrata in vigore della riforma Bonafede sulla prescrizione, permetterebbe di approfondire le criticità evidenziate da più parti e di giungere ad un nuovo testo, condiviso, non solo dalle forze politiche, ma anche dal mondo dell'avvocatura e da quello della magistratura, una cui parte, rappresentata dall'Associazione nazionale magistrati, aveva un po’ troppo frettolosamente avallato la riforma, salvo poi tornare sulle posizioni espresse. Invita il Governo e la maggioranza a non forzare la mano con il cosiddetto «lodo Conte-bis» e a lasciare per il momento in vigore il sistema introdotto dalla riforma Orlando nel 2017, su cui lui, allora facente parte del Governo, votò in dissenso con la maggioranza, ma che oggi giudica il male minore. Anche tale legge, infatti, reca, ai fini del regime della prescrizione, una distinzione tra condannati e assolti, ma prevede solo una sorta di supplemento di sospensione della prescrizione per i condannati. Giudica, infine, insensato insistere sulla necessità di accorciare i tempi dei processi, perché il tempo è utile per permettere a giudici e ad avvocati di approfondire i termini del processo e per mettere in grado l'organo di esprimersi con serenità e cognizione di causa. Meglio sarebbe, piuttosto, adoperarsi per eliminare i tempi morti del processo.

  Ingrid BISA (LEGA), preannunciando il voto favorevole del gruppo Lega sull'emendamento Annibali 8.56 e riallacciandosi alle considerazioni da lei fatte nel corso dell'intervento nella seduta di ieri, invita il Governo e la maggioranza a riconsiderare il parere contrario su tale proposta emendativa. Sottolinea che la modifica del regime della prescrizione non può considerarsi una riforma organica della giustizia ed è sbagliato addossare agli avvocati la responsabilità dei tempi lunghi dei processi. Le statistiche, infatti, dimostrano che i maggiori rallentamenti si concentrano nella fase dell'indagine preliminare, la cui responsabilità è delle procure e della polizia giudiziaria. Il Ministro Bonafede ha anche cercato di giustificare la sua riforma con la necessità di impedire che i reati di strage cadano in prescrizione, lasciando impuniti i colpevoli. Si tratta di un'inesattezza, in quanto già attualmente l'ordinamento penale non prevede la prescrizione per i reati punibili con l'ergastolo, tra cui anche l'omicidio e le stragi. Esprime, infine, preoccupazione perché, da quanto risulta dall'intervento del collega Vitiello nella seduta di ieri, nella bozza di riforma del processo penale in discussione vi sarebbe una distinzione tra condannato e assolto, in contrasto con il principio di uguaglianza sancito dall'articolo 3 della Costituzione.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che le Commissioni procederanno alla votazione dell'emendamento Annibali 8.56 e invita i segretari di presidenza a procedere al conteggio dei voti.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) invita la presidenza a procedere a un puntale riscontro dell'esito della votazione.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, non essendo possibile appurare con certezza l'esito del voto invita i segretari di presidenza a procedere alla controprova mediante appello nominale.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dà conto dell'esito del voto, avvertendo che le Commissioni respingono l'emendamento Annibali 8.56 per sette voti di differenza.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Magi 8.52 e Cavandoli 8.42.

  Vittoria BALDINO (M5S), relatrice per la I Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Tateo 8.17, a condizione che sia riformulato nel senso di sostituire, nel capoverso 6-ter, la parola: «otto» con la seguente: «nove». Esprime altresì parere favorevole sugli identici emendamenti Miceli 8.48, Tateo 8.36, Dori, 8.31, Bucalo 8.29, Varchi 8.26 e Conte 8.11, sugli identici emendamenti Miceli 8.47, Tateo 8.37, Vitiello 8.33 e Dori 8.32, nonché sugli identici emendamenti Dori 8.24, Maschio 8.28, Claudio Borghi 8.34 e Mandelli 8.41, purché riformulati nei medesimi termini testé indicati per l'emendamento Tateo 8.17 (vedi allegato 1).

  La Sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Anna Rita TATEO (LEGA) dichiara di accettare la riformulazione del suo emendamento 8.17.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che la riformulazione degli identici emendamenti Miceli 8.48, Tateo 8.36, Dori, 8.31, Bucalo 8.29, Varchi 8.26 e Conte 8.11, degli identici emendamenti Miceli 8.47, Tateo 8.37, Vitiello 8.33 e Dori 8.32, nonché degli identici emendamenti Dori 8.24, Maschio 8.28, Claudio Borghi 8.34 e Mandelli 8.41, è stata accettata dai presentatori.

  Le Commissioni approvano gli emendamenti Tateo 8.17, Miceli 8.48, Tateo 8.36, Dori, 8.31, Bucalo 8.29, Varchi 8.26, Conte 8.11, Miceli 8.47, Tateo 8.37, Vitiello 8.33, Dori 8.32, Dori 8.24, Maschio 8.28, Claudio Borghi 8.34 e Mandelli 8.41, nel testo riformulato in termini identici (vedi allegato 1).
  Le Commissioni respingono l'emendamento Costa 8.23.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Giacomoni 8.40, limitatamente alla parte ammissibile, e dell'articolo aggiuntivo Garavaglia 15.018 ne accettano la riformulazione negli stessi termini dell'emendamento Ubaldo Padano 8.46.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), intervenendo sul suo articolo aggiuntivo 15.018, rileva come esso sia volto a porre rimedio agli effetti paradossali di una previsione normativa che ha di fatto accelerato i fallimenti delle imprese, obbligando anche le aziende molto piccole ad avvalersi di revisori contabili e prevedendo a carico di questi ultimi obblighi di segnalazione agli istituti di credito, con il conseguente blocco dei fidi. Ritiene che i promotori di tale norma non abbiano alcuna conoscenza della realtà delle imprese. Sottolinea, inoltre, come le imprese incontrino notevoli difficoltà nel reperire revisori che si assumano la responsabilità di certificare i bilanci, anche in considerazione della brevità del lasso di tempo entro il quale svolgere tale attività. Sottolinea come il termine di quattro mesi previsto a seguito della riformulazione sia del tutto insufficiente ma costituisca comunque un primo passo in vista di una complessiva rivisitazione della materia.

  Michele GUBITOSA (M5S), con riferimento all'intervento del deputato Garavaglia, respinge l'addebito rivolto ai sostenitori della disciplina in vigore di essere distaccati dalla realtà e osserva viceversa come siano semmai le osservazioni del deputato Garavaglia a denotare distacco dalla realtà. Osserva, infatti, richiamando la propria esperienza di imprenditore, come una delle principali esigenze delle aziende sia quella della certezza dei propri crediti e come pertanto l'estensione anche alle piccole imprese dell'obbligo della revisione contabile sia volto a tutelare le aziende sane nei confronti delle aziende non in grado di fare fronte alle proprie obbligazioni, rilevando come queste ultime costituiscano un vero e proprio «pericolo ambulante» per tutte le altre imprese. Quanto all'asserita difficoltà delle imprese nel reperire revisori disposti a certificare i bilanci, osserva come tale difficoltà non riguardi le imprese che hanno i bilanci in regola.

  Andrea MANDELLI (FI) rileva come il termine di quattro mesi previsto dalla riformulazione delle proposte emendative in esame sia comunque da considerarsi insufficiente, anche in considerazione della mole di oneri burocratici che grava sulle imprese. Ritiene che l'estensione dell'obbligo di certificazione dei bilanci non sia rispettoso delle esigenze delle imprese e disattenda le richieste formulate dalle associazioni di categoria nel corso delle audizioni. Rileva l'inutilità di tali attività conoscitive nel momento in cui non si tiene conto di quanto segnalato dai soggetti auditi. Ritiene comunque, pur ribadendo di considerare insufficiente il termine di quattro mesi, che l'approvazione delle proposte emendative in esame costituisca un elemento migliorativo.

  Emanuele PRISCO (FDI) si associa alle considerazioni del deputato Mandelli e con riferimento all'intervento del deputato Gubitosa osserva come numerosi imprenditori si trovino in una situazione di oggettiva difficoltà a causa delle politiche perseguite dai Governi che si sono succeduti negli scorsi anni e come non possano essere trattati alla stregua di delinquenti. Sottolinea, infatti, come si tratti di operatori economici rispettosi delle regole, che versano in uno stato di sofferenza e che sono peraltro vessati dalla pressione fiscale e dagli oneri burocratici. Denuncia come l'obiettivo di chi governa sia quello di demolire la piccola e media impresa per favorire soggetti stranieri. Rileva anch'egli come lo svolgimento di audizioni sia inutile se poi non si tiene conto di quanto rappresentato nel corso delle medesime e come ciò denoti la mancanza di contatto con la realtà. Sottolinea come sia necessaria una netta inversione di tendenza rispetto alle politiche finora perseguite. Ritiene che il termine di quattro mesi sia insufficiente ma costituisca comunque un miglioramento rispetto alla disciplina vigente.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), intervenendo nella discussione in corso, invita i relatori ed il rappresentante del Governo a svolgere un'ulteriore riflessione sul tema, al fine di considerare l'opportunità di differire almeno a tutto il 2020 il termine entro cui le imprese dovranno ottemperare agli obblighi in materia di certificazione e revisione dei bilanci. Ricorda infatti che proprio, grazie al tessuto delle piccole e medie imprese e pur tra mille difficoltà, il nostro Paese è gradualmente fuoriuscito dalla pesante crisi economica iniziata nel 2008, evidenziando come l'esigenza prioritaria di dette imprese sia quello di alleggerire il carico degli adempimenti burocratici.

  Michele GUBITOSA (M5S) sottoscrive l'emendamento Ubaldo Pagano 8.46.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Ubaldo Pagano 8.46, l'emendamento Giacomoni 8.40, limitatamente alla parte ammissibile, e l'emendamento Garavaglia 8.63 (ex 15.018), riformulati nell'identico testo dell'emendamento Ubaldo Pagano 8.46 (vedi allegato 1) risultando pertanto assorbito l'articolo aggiuntivo Sut 15.021, e respingono gli identici emendamenti Andreuzza 8.10, De Menech 8.49 e Zucconi 8.57, nonché gli articoli aggiuntivi Annibali 8.01 e Mandelli 8.011. Le Commissioni inoltre, con distinte votazioni, approvano l'emendamento 8.58 del Governo (vedi allegato 1), respingono i subemendamenti Potenti 0.8.59.1 e 0.8.59.2 ed approvano gli emendamenti 8.59 e 8.60 del Governo (vedi allegato 1).

  Vittoria BALDINO (M5S), relatrice per la I Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 9, esprime parere favorevole sugli emendamenti Lombardo 9.5 e Varchi 9.4, a condizione che vengano riformulati in un identico testo, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  La sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) chiede al Governo di rendere note le disponibilità residue del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica, giacché numerose riformulazioni, ivi inclusa quella ora in discussione, attingono proprio alle risorse del predetto Fondo, con l'evidente rischio che possano essere approvate dalle Commissioni disposizioni che risultino, all'atto di una successiva verifica, prive della necessaria copertura finanziaria.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, nel premettere che nella maggior parte dei casi la copertura recata dalle diverse proposte di riformulazione viene effettuata a valere sulle risorse del Fondo per le esigenze indifferibili, che risulta adeguatamente capiente, fornisce tuttavia precise rassicurazioni in ordine al fatto che tutti i pareri favorevoli espressi dal Governo sulle singole proposte emendative, quand'anche condizionati ad una specifica riformulazione del testo, presuppongono sempre la previa e positiva verifica ad opera dei competenti organi circa la corretta quantificazione degli oneri e la congruità della relativa copertura finanziaria.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che i rispettivi presentatori accettano la riformulazione degli emendamenti Lombardo 9.5 e Varchi 9.4.

  Le Commissioni approvano gli emendamenti Lombardo 9.5 e Varchi 9.4, come riformulati in un identico testo (vedi allegato 1).

  Vittoria BALDINO (M5S), relatrice per la I Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 10, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Gadda 10.37, Incerti 10.29 e Nevi 10.39, nonché sugli identici emendamenti Caretta 10.49, Schullian 10.81 e Gadda 10.98. Esprime inoltre parere favorevole sugli identici emendamenti Caretta 10.52, Ciaburro 10.101, Golinelli 10.73, Schullian 10.79, Incerti 10.83, Spena 10.92 e Gadda 10.53 nonché sull'emendamento Critelli 11.27, a condizione che vengano tutti riformulati in un identico testo, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime parere contrario sull'emendamento Gadda 10.56 e parere favorevole sull'emendamento Gadda 10.62, a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), avvertendo che dalla sua eventuale approvazione risulterebbe assorbito l'emendamento Gadda 10.63. Propone di accantonare gli identici articoli aggiuntivi Zucconi 10.02, Lollobrigida 10.035, Frassini 10.07 e Mandelli 10.026 ed esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Gallinella 10.03 a condizione che venga riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime, infine, parere contrario sugli articoli aggiuntivi Fragomeli 10.022 e Terzoni 10.06.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che gli identici articoli aggiuntivi Zucconi 10.02, Lollobrigida 10.035, Frassini 10.07 e Mandelli 10.026 sono quindi da intendersi accantonati.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Gadda 10.37, Incerti 10.9 e Nevi 10.39, nonché gli identici emendamenti Caretta 10.49, Schullian 10.81 e Gadda 10.98. Le Commissioni approvano quindi gli identici emendamenti Caretta 10.52, Ciaburro 10.101, Golinelli 10.73, Schullian 10.79, Incerti 10.83, Spena 10.92, Gadda 10.53 e Critelli 11.27, così come riformulati (vedi allegato 1).

  Paolo RUSSO (FI) interviene sull'emendamento Gadda 10.56, volto a prorogare gli incentivi destinati alle imprese agricole per la produzione di energia elettrica da biogas, in un'ottica di sostegno della filiera agricola e di attenzione alle esigenze della compatibilità ambientale, richiedendone pertanto l'accantonamento.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, anche a nome della relatrice per la I Commissione, propone di accantonare l'emendamento Gadda 10.56.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, acquisito sul punto anche l'assenso del rappresentante del Governo, avverte quindi che l'emendamento Gadda 10.56 è da intendersi accantonato.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) segnala alle presidenze che l'emendamento Gastaldi 12.74, per quanto di contenuto sostanzialmente coincidente con quello della proposta emendativa testé accantonata, in una precedente seduta è stato messo in votazione e respinto dalle Commissioni.

  Maria Chiara GADDA (IV) accetta la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 10.62, volto a consentire la prosecuzione di progetti innovativi per il recupero delle eccedenze alimentari a fini di solidarietà sociale.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Gadda 10.62, così come riformulato (vedi allegato 1).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che, a seguito della votazione testé svolta, l'emendamento Gadda 10.63 è da intendersi assorbito.

  Paolo RUSSO (FI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Gallinella 10.03, chiede quale sia l'intendimento del Governo sulla proroga del marchio collettivo di impresa, strumento che egli ritiene non particolarmente apprezzato dalla filiera di impresa agroalimentare. Si chiede pertanto per quale ragione appesantire le imprese con tali inutile strumento.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che i presentatori dell'articolo aggiuntivo Gallinella 10.03 accettano la riformulazione proposta dai relatori.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Gallinella 10.03, nel testo riformulato (vedi allegato 1).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che i presentatori degli articoli aggiuntivi Fragomeli 10.022 e Terzoni 10.06 li ritirano.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, anche a nome della relatrice per la I Commissione, passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 11, esprime parere favorevole sugli emendamenti Fassina 11.2, Marco Di Maio 11.3 e Ubaldo Pagano 11.46, a condizione che siano riformulato nel medesimo testo, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime parere contrario sull'emendamento Davide Aiello 11.4, proponendo l'accantonamento degli identici emendamenti Gelmini 11.5, Fornaro 11.7, Marco Di Maio 11.8, Donzelli 11.9 e dell'emendamento Rotta 11.52, in attesa di formulare una proposta di riformulazione. Esprime parere favorevole sull'emendamento Serracchiani 11.20, nonché sull'articolo aggiuntivo Vianello 11.09 e sull'emendamento Ubaldo Pagano 13.43, a condizione che siano riformulati nel medesimo testo, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime parere contrario sull'emendamento Lucaselli 11.17, proponendo l'accantonamento dell'emendamento Marco Di Maio 11.18, che sarà assorbito dall'eventuale approvazione dell'articolo aggiuntivo 11.026 del Governo. Invita al ritiro dell'emendamento Tripiedi 11.78, proponendo l'accantonamento dell'emendamento Serracchiani 11.34. Esprime parere contrario sugli emendamenti Gribaudo 11.44 e Mandelli 11.56. Propone l'accantonamento dell'emendamento Paternoster 11.72, che sarà assorbito dall'eventuale approvazione degli emendamenti Gelmini 11.5, Fornaro 11.7, Marco Di Maio 11.8 e Donzelli 11.9. Esprime parere contrario sull'emendamento Amitrano 11.73. Propone l'accantonamento degli emendamenti Serracchiani 11.19, nonché degli identici emendamenti Serracchiani 11.28 e Davide Aiello 11.77, degli emendamenti Epifani 11.62, Serracchiani 11.21, Epifani 11.65, Serracchiani 11.22 Marco Di Maio 11.85, Epifani 11.64, Serracchiani 11.32, Epifani 11.61, Serracchiani 11.29 e Epifani 11.63, che saranno assorbiti dall'eventuale approvazione dell'articolo aggiuntivo 11.026 del Governo. Esprime parere contrario sugli emendamenti Sisto 11.57 e D'Attis 11.66. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Fragomeli 11.48, Comaroli 11.67 e Trano 11.75. Propone, altresì, l'accantonamento dell'emendamento Businarolo 11.70, facendo notare che sarà assorbito dagli emendamenti Gelmini 11.5, Fornaro 11.7, Marco Di Maio 11.8, Donzelli 11.9 e Rotta 11.52. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Buompane 11.68 e Del Sesto 11.83, invitando al ritiro dell'emendamento Maurizio Cattoi 11.76. Esprime parere contrario sull'emendamento Durigon 11.79. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Vianello 11.08 e Lorenzin 11.024, facendo notare che saranno assorbiti dall'eventuale approvazione dell'articolo aggiuntivo 11.026 del Governo. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Costanzo 11.015. Raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 11.025 dei relatori, esprimendo parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 11.026 del Governo.

  Il Sottosegretario Antonio MISIANI esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) fa notare che gli emendamenti in discussione incidono sul FISPE, contrariamente a quanto precedentemente affermato dal Governo.

  La Sottosegretaria Laura CASTELLI fa notare che gli emendamenti Fassina 11.2, Marco Di Maio 11.3 e Ubaldo Pagano 11.46, come riformulati incidono sul Fondo per esigenze indifferibili.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), con riferimento agli emendamenti Fassina 11.2, Marco Di Maio 11.3 e Ubaldo Pagano 11.46, come riformulati nel medesimo testo, si chiede se saranno previsti indennizzi a favore delle regioni che hanno già provveduto alla stabilizzazione.

  Stefano FASSINA (LEU) fa notare che gli emendamenti Fassina 11.2, Marco Di Maio 11.3 e Ubaldo Pagano 11.46, come riformulati nel medesimo testo, mirano a favorire la stabilizzazione di personale presso l'ANPAL, che già opera con contratti a tempo determinato, non incidendo in alcun modo sulle risorse delle regioni.

  Luca PASTORINO (LEU) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Fassina 11.2, come riformulato.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che i presentatori degli emendamenti Fassina 11.2, Marco Di Maio 11.3 e Ubaldo Pagano 11.46 accettano di riformularli nel medesimo testo come proposto dai relatori.

  Le Commissioni approvano gli emendamenti Fassina 11.2, Marco Di Maio 11.3 e Ubaldo Pagano 11.46, come riformulati nel medesimo testo (vedi allegato 1), e respingono l'emendamento Davide Aiello 11.4.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dispone l'accantonamento degli identici emendamenti Gelmini 11.5, Fornaro 11.7, Marco Di Maio 11.8 e Donzelli 11.9. Prende atto che i presentatori dell'emendamento Serracchiani 11.20, dell'articolo aggiuntivo Vianello 11.09 e dell'emendamento Ubaldo Pagano 13.43 accettano di riformularli nel medesimo testo.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Serracchiani 11.20, l'articolo aggiuntivo Vianello 11.87 (ex 11.09) e l'emendamento Ubaldo Pagano 11.88 (ex 13.43), come riformulati nel medesimo testo (vedi allegato 1).

  Emanuele PRISCO (FDI) illustra l'emendamento Lucaselli 11.17 di cui è cofirmatario, chiedendone un approfondimento.

  La Sottosegretaria Laura CASTELLI osserva che l'intervento proposto dall'emendamento Lucaselli 11.17 non appare realizzabile, a fronte della normativa vigente.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lucaselli 11.17.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Marco Di Maio 11.18, prendendo atto che il presentatore dell'emendamento Tripiedi 11.78 lo ritira. Dispone l'accantonamento dell'emendamento Serracchiani 11.34, prendendo atto del ritiro dell'emendamento Gribaudo 11.44.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Mandelli 11.56.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Paternoster 11.72, prendendo atto che i presentatori dell'emendamento Amitrano 11.73 lo ritirano. Dispone l'accantonamento dell'emendamento Serracchiani 11.19, nonché degli identici emendamenti Serracchiani 11.28 e Davide Aiello 11.77, degli emendamenti Epifani 11.62, Serracchiani 11.21, Epifani 11.65, Serracchiani 11.22, Marco Di Maio 11.85, Epifani 11.64, Serracchiani 11.32, Epifani 11.61, Serracchiani 11.29, Epifani 11.63.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Sisto 11.57 e D'Attis 11.66.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che i presentatori degli identici emendamenti Fragomeli 11.48 e Trano 11.75 li ritirano.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Comaroli 11.67.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dispone l'accantonamento degli emendamenti Rotta 11.52 e Businarolo 11.70.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che i presentatori degli identici emendamenti Buompane 11.68 e Del Sesto 11.83, nonché dell'emendamento Maurizio Cattoi 11.76 li ritirano.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) chiede l'accantonamento dell'emendamento Durigon 11.79, facendo notare che lo strumento del contratto di espansione si è rivelato molto utile per le imprese.

  La Sottosegretaria Laura CASTELLI fa notare che la questione posta dal deputato Garavaglia è all'attenzione del Governo, che ritiene lo strumento del contratto di espansione effettivamente utile. Rileva tuttavia che non sono state ancora individuate le risorse per tale forma di intervento.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Durigon 11.79.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dispone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Vianello 11.08 e Lorenzin 11.024. Prende atto, altresì, del ritiro dell'articolo aggiuntivo Costanzo 11.015.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'articolo aggiuntivo 11.025 dei relatori e l'articolo aggiuntivo 11.026 del Governo (vedi allegato 1).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che gli emendamenti Marco Di Maio 11.18, Serracchiani 11.19, gli identici emendamenti Serracchiani 11.28 e Davide Aiello 11.77, gli emendamenti Epifani 11.62, Serracchiani 11.21, Epifani 11.65, Serracchiani 11.22, Marco Di Maio 11.85, Epifani 11.64, Serracchiani 11.32, Epifani 11.61, Serracchiani 11.29, Epifani 11.63, nonché gli articoli aggiuntivi Vianello 11.08 e Lorenzin 11.024, s'intendono assorbiti dall'approvazione dell'articolo aggiuntivo 11.026 del Governo.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che, con riferimento all'emendamento 11.86, riammesso e firmato da tutti i gruppi, i relatori ne hanno proposto una riformulazione, che è in distribuzione (vedi allegato 2). Ne dispone, pertanto, l'accantonamento per permettere ai gruppi di prenderne visione.

  Vittoria BALDINO (M5S), relatrice per la I Commissione, anche a nome del collega relatore per la I Commissione, con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 12, propone l'accantonamento degli identici emendamenti Galli 12.3 e De Luca 12.6, dal momento che saranno assorbiti dall'eventuale approvazione dell'emendamento Chiazzese 12.14, su cui esprime parere favorevole. Esprime parere favorevole sull'emendamento Chiazzese 12.11, parere contrario sull'emendamento Chiazzese 12.13 e parere favorevole sull'emendamento Chiazzese 12.12. Esprime, quindi, parere contrario sull'emendamento Gusmeroli 12.4 e propone di accantonare l'emendamento Lorenzin 12.7. Esprime parere favorevole sull'emendamento Rotta 12.15, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Propone di accantonare l'emendamento Sut 12.18, in attesa di una riformulazione. Esprime parere contrario sull'emendamento Squeri 12.32 e propone l'accantonamento degli emendamenti Alemanno 12.43, Mancini 12.41 e degli identici emendamenti Cattaneo 12.42 e Moretto 12.44. Esprime parere contrario sugli emendamenti Gava 12.48 e 12.50, nonché sugli emendamenti Cestari 12.46 e Tomasi 12.53. Propone l'accantonamento dell'emendamento Cillis 12.64 ed esprime parere contrario sugli emendamenti Lucaselli 12.81 e 12.82. Avverte che gli emendamenti Navarra 12.67 e 12.66 sono stati ritirati. Propone l'accantonamento dell'emendamento Topo 12.88, ed esprime parere contrario sull'emendamento Topo 12.91. Esprime, altresì, parere contrario sugli emendamenti Garavaglia 12.62 e 12.71, mentre propone l'accantonamento degli emendamenti Carabetta 12.70, Nardi 12.87, e Mancini 12.86.

  La Sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che gli identici emendamenti Galli 12.3 e De Luca 12.6 s'intendono accantonati.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Chiazzese 12.14 (vedi allegato 1).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che gli identici emendamenti Galli 12.3 e De Luca 12.6, in precedenza accantonati, sono stati assorbiti per effetto dell'approvazione dell'emendamento Chiazzese 12.14.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Chiazzese 12.11 (vedi allegato 1).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che l'emendamento Chiazzese 12.13 è stato ritirato.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Chiazzese 12.12 (vedi allegato 1) e respingono l'emendamento Gusmeroli 12.4.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che l'emendamento Lorenzin 12.7 è da intendersi accantonato. Avverte, quindi, che la proposta di riformulazione dell'emendamento Rotta 12.15 è stata accettata dalla firmataria.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), intervenendo sull'emendamento Rotta 12.15, che riguarda la possibilità per le emittenti radiofoniche di essere ascoltate attraverso gli apparati di telefonia mobile, ritiene che il rinvio dell'entrata in vigore della disciplina transitoria introdotta dalla n. 205 del 2017 comporterà un danno per le stesse emittenti radiofoniche e, di conseguenza, ne comprometterà i livelli occupazionali. Per tali motivi, preannuncia il voto contrario del gruppo Lega sull'emendamento, anche nella nuova formulazione.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Rotta 12.15, come riformulato (vedi allegato 1).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che l'emendamento Sut 12.18 è da intendersi accantonato, per permettere ai gruppi di prendere in visione la proposta di riformulazione che è in distribuzione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Squeri 12.32.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che gli emendamenti Alemanno 12.43 e Mancini 12.41, nonché gli identici emendamenti Cattaneo 12.42 e Moretto 12.44 sono da intendersi accantonati.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Gava 12.48 e 12.50, Cestari 12.46 e Tomasi 12.53.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che l'emendamento Cillis 12.64 è da intendersi accantonato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Lucaselli 12.81 e 12.82.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, ricorda che sono stati ritirati gli emendamenti Navarra 12.67 e 12.66 e che l'emendamento Topo 12.88 è da intendersi accantonato, mentre l'emendamento Topo 12.91 è stato ritirato.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), intervenendo sul suo emendamento 12.62, riguardante le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi, chiede chiarimenti sulle motivazioni alla base del parere contrario espresso dai relatori e dal Governo, dal momento che per altri emendamenti sul medesimo tema è stato proposto l'accantonamento.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, sottolinea che l'identità di materia tra emendamenti non comporta necessariamente l'espressione di pareri del medesimo tenore.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Garavaglia 12.62.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), illustrando il suo emendamento 12.71, anch'esso riguardante lo svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi, sottolinea che, in una fase di stagnazione dell'economia e di prospettive negative già dal primo trimestre dell'anno in corso, il blocco di tali attività è insensato, anche alla luce del fatto che i Paesi confinanti con l'Italia continuano ad esercitare tali attività sui medesimi giacimenti.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Garavaglia 12.71.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che gli emendamenti Carabetta 12.70, Nardi 12.87 e Mancini 12.86 sono da intendersi accantonati.

  Vittoria BALDINO (M5S), relatrice per la I Commissione, anche a nome del collega relatore della V Commissione, passando alle proposte emendative presentate all'articolo 13, esprime parere favorevole sull'emendamento Braga 13.2, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), e parere contrario sull'emendamento Buompane 13.1. Esprime quindi parere favorevole sugli emendamenti Fogliani 13.3, Trano 13.25 e Scagliusi 13.50, a condizione che siano riformulati negli identici termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime, quindi, parere contrario sugli identici emendamenti Mandelli 13.6 e Rixi 13.7, nonché sugli emendamenti Rixi 13.8, Mulé 13.48 e Topo 13.83. Esprime poi parere favorevole sull'emendamento Terzoni 13.62, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1) e propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Zucconi 13.02. Esprime, quindi, parere contrario sul subemendamento Bordonali 0.13.84.1, parere favorevole sui subemendamenti Elisa Tripodi 0.13.84.3, limitatamente alla parte giudicata ammissibile, e Fassina 0.13.84.2. Raccomanda quindi l'approvazione degli emendamenti dei relatori 13.84 e 13.85, limitatamente alla parte ammissibile.

  La Sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che l'emendamento Buompane 13.1 è stato ritirato. Avverte altresì che la riformulazione dell'emendamento Braga 13.2 è stata accolta dai proponenti. Avverte che i rispettivi presentatori hanno accettato la riformulazione delle proposte emendative Fogliani 13.3, Trano 13.25 e Scagliusi 13.50 in identico testo.

  Le Commissioni approvano, con distinte votazioni, l'emendamento Braga 13.2, come riformulato (vedi allegato 1), nonché gli emendamenti Fogliani 13.3, Trano 13.25 e Scagliusi 13.50, come riformulati in un identico testo (vedi allegato 1).
  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono quindi gli identici emendamenti Mandelli 13.6 e Rixi 13.7, nonché l'emendamento Rixi 13.8.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, ricorda che gli identici emendamenti Moretto 13.58, Plangger 13.15 e Serracchiani 13.14, nonché gli emendamenti Benvenuto 13.52, Lucchini 13.54 e Buratti 13.21, Patassini 13.53, per la parte ammissibile, Lucchini 13.55 per la parte ammissibile, gli identici Serracchiani 13.12 e Moretto 13.59, per la parte ammissibile risultano assorbiti dall'approvazione dell'emendamento Raduzzi 1.61 avvenuta in una precedente seduta.

  Andrea MANDELLI (FI) segnala che era stato richiamato un intervento a tutela dei lavoratori transfrontalieri in relazione al fenomeno delle esterovestizioni. Riteneva che accantonando la proposta emendativa Mulè 13.48 il Governo avrebbe avuto tempo e modo per rivedere la sua opinione, cosa che invece non è avvenuta e di cui si duole.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Mulè 13.48.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, ricorda che gli emendamenti Topo 13.83 e Carè 13.57 sono stati ritirati. Prende atto quindi che il presentatore ha accolto la riformulazione relativa all'emendamento Terzoni 13.62.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Terzoni 13.62, come riformulato (vedi allegato 1).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Zucconi 13.02 risulta accantonato.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Bordonali 0.13.84.1.
  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano il subemendamento Elisa Tripodi 0.13.84.3, limitatamente alla parte ammissibile, il subemendamento Fassina 0.13.84.2, l'emendamento 13.84 dei relatori, nonché l'emendamento 13.85 dei relatori, limitatamente alla parte ammissibile (vedi allegato 1).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, esprime parole di solidarietà, anche a nome dei componenti delle Commissioni, alla deputata Annibali per le gravissime offese ricevute.

  Vittoria BALDINO (M5S), relatrice per la I Commissione, anche a nome del collega relatore della V Commissione, passando alle proposte emendative presentate all'articolo 14, invita al ritiro dell'emendamento Sut 14.1 e propone l'accantonamento dell'emendamento Siragusa 14.12. Esprime quindi parere favorevole sulle proposte emendative Romaniello 14.13 e Schirò 14.15, a condizione che siano riformulate nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Sut 14.1 è stato ritirato dal presentatore. Dispone quindi l'accantonamento dell'emendamento Siragusa 14.12.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) chiede al Governo quale sia l'entità delle risorse a disposizione del Fondo per le esigenze indifferibili (FEI) e del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica (FISPE).

  La Sottosegretaria Laura CASTELLI ricorda che sul FEI sono posti a disposizione 15 milioni di euro mentre le risorse destinate al FISPE sono quelle previste nella legge di bilancio per il 2020.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), dichiarando di apprezzare gli interventi proposti a sostegno della lingua italiana all'estero, intende sapere dal Governo, peraltro auspicandolo, che tra di essi vi siano impegni anche a favore dell'istituto Dante Alighieri.

  Il Sottosegretario Antonio MISIANI assicura che gli interventi a sostegno sono previsti anche in favore dell'istituto Dante Alighieri.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che la riformulazione dell'emendamento Romaniello 14.13 è stata accettata dai presentatori. Avverte inoltre che la riformulazione dell'emendamento Schirò 14.15 è stata accettata dai presentatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Romaniello 14.13, come riformulato (vedi allegato 1).

  Nicola CARÈ (IV) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Schirò 14.15.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Schirò 14.15, come riformulato (vedi allegato 1).

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, anche a nome della relatrice per la I Commissione, passando alle proposte emendative presentate all'articolo 15, esprime parere contrario sull'emendamento Epifani 15.1 e propone di accantonare gli emendamenti Baldelli 15.2, Patassini 15.62, Morgoni 15.21 e Gabriele Lorenzoni 15.136, in attesa di una riformulazione in un identico testo. Avverte che l'emendamento Baldelli 15.3 sarebbe assorbito dall'approvazione dell'emendamento 15.144 del Governo. Esprime un invito al ritiro sull'emendamento Pastorino 15.4, esprime parere favorevole sull'emendamento Grippa 15.6, esprime un invito al ritiro sull'emendamento Pezzopane 15.7. Avverte che l'emendamento Pezzopane 15.8 è da ritenersi assorbito dall'approvazione dell'emendamento Madia 1.114. Invita al ritiro dell'emendamento Pezzopane 15.9. Esprime parere favorevole sull'emendamento Pezzopane 15.10 e parere contrario sugli emendamenti Mandelli 15.29, Patassini 15.87, Cataldi 15.124, Garavaglia 15.31 e 15.30. Invita al ritiro degli identici emendamenti Gebhard 15.11, Gagliardi 15.12, Lollobrigida 15.15 e Pastorino 15.28. Esprime parere contrario sull'emendamento Patassini 15.86 e propone l'accantonamento degli identici emendamenti Polidori 15.13 e Latini 15.49, dell'emendamento Polidori 15.33, dell'emendamento Cavandoli 15.48, dell'emendamento Foti 15.54, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Mandelli 15.16 e Dara 15.41 e sull'emendamento Zanichelli 15.56 nonché sugli identici emendamenti Mandelli 15.17 e Morelli 15.40. Invita al ritiro dell'emendamento Colaninno 15.30. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Mandelli 15.18 e Cavandoli 15.42, sugli identici emendamenti Mandelli 15.19, Raffaelli 15.43 e Vietina 15.102, invita al ritiro dell'emendamento Morgoni 15.20, ed esprime altresì parere contrario sugli identici emendamenti Mandelli 15.23 e Tomasi 15.37. Invita al ritiro degli identici emendamenti Mandelli 15.24 e Golinelli 15.38 nonché dell'emendamento Colaninno 15.129 e dell'emendamento Pini 15.25 che risulta peraltro parzialmente assorbito dall'emendamento Madia 1.114. Avverte che gli identici emendamenti Polidori 15.32, Verini 15.91, Nevi 15.111 e Caparvi 15.70 sarebbero assorbiti dall'approvazione dell'emendamento 15.144 del Governo, su cui esprime parere favorevole. Avverte altresì che gli identici emendamenti Pastorino 15.110, Lollobrigida 15.135, Pella 15.106, Pezzopane 15.97 e Prisco 15.55 sarebbero assorbiti dall'approvazione dell'emendamento 15.144 del Governo. Avverte inoltre che gli emendamenti Morgoni 15.105 e Gabriele Lorenzoni 15.128 sarebbero assorbiti dall'approvazione dell'emendamento 15.144 del Governo. Esprime parere contrario sull'emendamento Golinelli 15.46. Avverte che l'emendamento Prisco 15.50 sarebbe assorbito dall'approvazione dell'emendamento 15.144 del Governo. Esprime parere contrario sugli emendamenti Prisco 15.51, 15.52 e 15.53. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Vazio 15.57 e Orlando 15.58, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Invita al ritiro degli emendamenti Patassini 15.59 e 15.60. Esprime parere contrario sugli emendamenti Patassini 15.65, 15.71 e 15.72. Esprime parere favorevole sull'emendamento Cataldi 15.126, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime parere favorevole sull'emendamento Pellicani 15.88, mentre invita al ritiro degli identici emendamenti Fragomeli 15.89, Morgoni 15.108, Zennaro 15.117 e Marco Di Maio 15.131 nonché degli identici emendamenti Garavaglia 15.114 e Mandelli 15.139. Invita al ritiro degli emendamenti Cataldi 15.121 e Verini 15.90. Esprime parere favorevole sull'emendamento Colletti 15.92, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Morgoni 15.95 e Pella 15.109. Esprime parere contrario sugli emendamenti Paolo Russo 15.103, Nevi 15.112 e Polidori 15.113. Esprime parere favorevole sull'emendamento Terzoni 15.119, a condizione che sia riformulato nello stesso testo degli identici emendamenti Morgoni 15.95 e Pella 15.109 (vedi allegato 1). Formula un invito al ritiro sull'emendamento Cataldi 15.123. Esprime parere contrario sull'emendamento Caparvi 15.133. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Mancini 15.013, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Formula un invito al ritiro sull'articolo aggiuntivo Gabriele Lorenzoni 15.026. Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Iovino 15.028 e Golinelli 15.032. Esprime parere favorevole sul subemendamento Vazio 0.15.143.1 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 15.143 dei relatori, che si riserva di riformulare. Esprime parere contrario sul subemendamento Caparvi 0.15.144.2 ed esprime parere favorevole sull'emendamento 15.144 del Governo. Esprime parere favorevole sul subemendamento Marco Di Maio 0.15.033.1 e sull'articolo aggiuntivo 15.033 del Governo.

  La Sottosegretaria Laura CASTELLI propone l'accantonamento dell'emendamento 15.143 dei relatori. Esprime parere conforme a quello dei relatori sulle restanti proposte emendative.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento 15.143 dei relatori nonché il subemendamento Vazio 0.15.143.1 sono accantonati.

  Stefano CECCANTI (PD) dichiara che i deputati del gruppo Partito Democratico accedono ritirano tutte le proposte emendative da loro presentate su cui i relatori hanno espresso invito al ritiro o parere contrario.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che s'intendono accantonati gli identici emendamenti Polidori 15.13 e Latini 15.49 nonché gli emendamenti Polidori 15.33, Cavandoli 15.48 e Paolo Russo 15.103. Avverte che si intendono altresì accantonati gli emendamenti Baldelli 15.2, al fine di approfondirne la proposta di riformulazione, e Baldelli 15.3, in quanto risulterebbe assorbito dall'eventuale approvazione dell'emendamento 15.144 del Governo. Prende atto che i presentatori degli emendamenti Epifani 15.1 e Pastorino 15.4 li ritirano.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Grippa 15.6.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Pezzopane 15.8 risulta assorbito dall'approvazione dell'emendamento Madia 1.114.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Pezzopane 15.10.

  Andrea MANDELLI (FI), illustrando il suo emendamento 15.29, volto a prorogare le agevolazioni fiscali in favore dei professionisti nelle zone colpite dal sisma, esprime rammarico per il parere contrario espresso dai relatori e dal Governo.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Mandelli 15.29, Patassini 15.87, Cataldi 15.124 e Garavaglia 15.31 e 15.30.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che gli identici emendamenti Gebhard 15.11 e Pastorino 15.28 sono ritirati dai presentatori.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) rileva come la presentazione di questi ultimi derivi dalla mancata attuazione dell'impegno assunto dal Governo ad adottare le misure in favore delle popolazioni colpite dal sisma in sede di legge di bilancio e di decreto «proroga termini». Chiede l'accantonamento delle proposte emendative in esame nonché delle successive proposte emendative che vertono sulla stessa materia, auspicando che si compia un'ulteriore riflessione. Esprime rammarico per il fatto che venga disatteso un impegno ripetutamente assunto dal Presidente del Consiglio sia in sede parlamentare sia nel corso delle ripetute visite nelle zone colpite e stigmatizza con forza la strumentalizzazione in tal modo compiuta delle popolazioni colpite dal sisma a fini elettorali.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Gagliardi 15.12 e Lollobrigida 15.15.

  Tullio PATASSINI (LEGA), illustrando il suo emendamento 15.86, si associa alle considerazioni del deputato Trancassini, rilevando come, in assenza delle misure che il Governo si era impegnato ad adottare nell'ambito della legge di bilancio, si proponga quanto meno la proroga delle misure già in vigore. Rileva come vi siano ingenti risorse non spese, delle quali chiede conto al Governo, in quanto sin dal mese di luglio il Ministero dello sviluppo economico ha inspiegabilmente interrotto la possibilità di presentare domande per l'insediamento di nuove imprese. Alla luce di tali considerazioni, chiede l'accantonamento della proposta emendativa in esame.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Patassini 15.86 e gli identici emendamenti Mandelli 15.16 e Dara 15.41.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) chiede di accantonare l'emendamento Zanichelli 15.56.

  Claudio BORGHI (LEGA), presidente dispone l'accantonamento dell'emendamento Zanichelli 15.56.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Mandelli 15.17 e Murelli 15.40.

  Marco DI MAIO (IV) ritira l'emendamento Colaninno 15.130, di cui è cofirmatario, prendendo atto degli impegni assunti dal Governo in ordine alle questioni da esso poste e preannunziando la presentazione di un ordine del giorno in Assemblea di analogo contenuto.

  La Sottosegretaria Laura CASTELLI assicura che un eventuale ordine del giorno, nel senso precisato dal deputato Marco Di Maio, potrà essere oggetto di considerazione favorevole.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) esprime stupore, rilevando come ci si trovi di fronte a un fatto politico rilevante, per il ritiro delle proposte emendative della deputata Pezzopane, relatrice a suo tempo sul decreto-legge sul terremoto, disattendendo in tal modo l'impegno allora assunto a farsi portatrice in sede parlamentare delle istanze delle popolazioni colpite. Esprime altresì sconcerto per la posizione di Italia Viva, che si accontenta della disponibilità del Governo ad accogliere un mero ordine del giorno.

  Tullio PATASSINI (LEGA) chiede la ragione per cui sull'emendamento Colaninno 15.130 sia stato formulato un invito al ritiro, mentre sull'emendamento Murelli 15.40 sia stato espresso parere contrario, rilevando come le predette proposte emendative vertano su materia analoga.

  La Sottosegretaria Laura CASTELLI a seguito degli approfondimenti svolti ribadisce il parere contrario sull'emendamento Zanichelli 15.56.

  Davide ZANICHELLI (M5S) ritira l'emendamento 15.56.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Mandelli 15.18 e Cavandoli 15.42 nonché gli identici emendamenti Mandelli 15.19, Raffaelli 15.43 e Vietina 15.102.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Morgoni 15.20 è stato ritirato.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Mandelli 15.23 e Tomasi 15.37.

  Claudio BORGHI, presidente, ricorda che gli emendamenti Morgoni 15.21 e Gabriele Lorenzoni 15.136 restano accantonati.

  Andrea MANDELLI (FI), illustrando l'emendamento 15.24 a sua prima firma, evidenzia che esso ha lo scopo di venire incontro alle popolazioni dei territori terremotati poiché intende prorogare la sospensione del pagamento delle rate dei mutui concessi da Cassa depositi e prestiti Spa. Pertanto raccomanda l'approvazione dell'emendamento in esame.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Mandelli 15.24 e Golinelli 15.38.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli emendamenti Colaninno 15.129 e Pini 15.25 sono stati ritirati.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Golinelli 15.46.

  Emanuele PRISCO (FDI), nell'illustrare l'emendamento 15.51 a sua prima firma, evidenzia che esso, come anche l'emendamento 15.52 a sua prima firma, riguarda l'assunzione di personale nei comuni terremotati. In tali comuni sarebbe necessaria una dotazione organica pari almeno a tre volte quella attuale per consentire un ordinario svolgimento delle pratiche pendenti in tempi ragionevoli. A causa delle disposizioni del decreto-legge cosiddetto «dignità», non è possibile rinnovare i contratti del personale assunto a tempo determinato nei comuni dei territori terremotati, disperdendo il prezioso patrimonio professionale che tale personale ha acquisito. Chiede, quindi, che gli emendamenti 15.51 e 15.52 a sua prima firma siano accantonati allo scopo di consentire un'ulteriore riflessione da parte dei relatori e del Governo.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), associandosi all'intervento dell'onorevole Prisco, ritiene che gli emendamenti Prisco 15.51 e 15.52 meritino una maggiore attenzione da parte del Governo e dei relatori. Al riguardo evidenzia che gli uffici dei comuni dei territori terremotati sono ingolfati a causa del fatto che il Governo e la maggioranza non hanno voluto prendere in considerazione le proposte di semplificazione relative alla ricostruzione avanzate dai gruppi di opposizione in varie occasioni. In proposito ricorda che i sindaci dei comuni dei territori terremotati hanno più volte richiesto che il Governo adottasse misure volte ad istituire le zone franche in tali territori e ad aumentare la dotazione organica dei propri comuni. Pertanto, fa presente che il suo gruppo parlamentare non è disposto a trasformare le proprie proposte emendative su questi temi in ordini del giorno. Concludendo, chiede che gli emendamenti Prisco 15.51 e 15.52 siano accantonati per consentire un'ulteriore riflessione da parte dei relatori e del Governo in modo che si possano trovare le risorse necessarie per la loro attuazione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Prisco 15.51.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede che le Presidenze chiariscano come si intendono procedere nei lavori delle Commissioni.

  Claudio BORGHI, presidente, ritiene opportuno convocare immediatamente gli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite I e V, al fine di definire il seguito dei lavori delle Commissioni. Non essendovi obiezioni, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 19.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 19.55 alle 20.10 e dalle 21.35 alle 21.55.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 12 febbraio 2020. — Presidenza del presidente della I Commissione Giuseppe BRESCIA, indi del presidente della V Commissione Claudio BORGHI. — Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Laura Castelli, Antonio Misiani e la sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Simona Flavia Malpezzi.

  La seduta comincia alle 22.

DL 162/2019: Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica.
C. 2325 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nell'odierna seduta pomeridiana.

  Giuseppe BRESCIA (M5S), presidente avverte che gli Uffici di presidenza integrati dai rappresentanti dei gruppi delle Commissioni riunite hanno convenuto all'unanimità di proseguire i lavori nella giornata odierna fino alla conclusione delle proposte emendative riferite all'articolo 15, stabilendo altresì che l'esame del provvedimento proseguirà domani nella seduta già convocata alle ore 10 al fine di concludere l'esame stesso entro il primo pomeriggio di domani.

  Emanuele PRISCO (FDI) illustra brevemente il suo emendamento 15.52.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Prisco 15.52.

  Emanuele PRISCO (FDI), illustrando il suo emendamento 15.53, sottolinea come esso sia volto a prorogare al 15 gennaio 2021 la decorrenza del termine per la restituzione da parte dei contribuenti della cosiddetta «busta paga pesante». Ritiene infatti irragionevole che sia stato prorogato lo stato di emergenza senza tuttavia prorogare nel contempo il predetto termine e richiama l'attenzione sulla situazione di disorientamento che si è venuta a determinare tra i professionisti e i contribuenti. Ritiene che quanto proposto dall'emendamento in esame risponda a una logica di elementare buon senso al di là di qualunque posizione ideologica, in quanto è evidente che le norme derogatorie alla disciplina ordinaria, fra cui quelle sulla cosiddetta «busta paga pesante», non possono cessare se non quando vi sia un pieno ritorno alla normalità. Non comprende pertanto il parere contrario espresso dai relatori e dalla maggioranza e chiede l'accantonamento della proposta emendativa in esame.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) rileva come l'atteggiamento della maggioranza sulla proposta emendativa in esame costituisca un banco di prova della volontà della maggioranza medesima di proseguire il confronto in modo costruttivo e non potrà non avere ripercussioni sulla condotta del proprio gruppo nel proseguo dei lavori. Rileva come la proposta emendativa in questione non rechi oneri finanziari e chiede al Governo e alla maggioranza un approfondimento al fine di individuare risorse alternative rispetto a quello che si prevede di incassare con la restituzione della «busta paga pesante». Ritiene inaccettabile che il Governo proroghi lo stato di emergenza, non avendo ancora risolto il problema della rimozione delle macerie, e nel contempo chieda ai cittadini la restituzione dei benefici ricevuti. Ritiene che l'accoglimento della proposta in esame renderebbe un servizio alla politica, affermando il principio per cui il cittadino è sullo stesso piano del Governo, che verrebbe viceversa violato se venisse pretesa la restituzione nel momento in cui il Governo ammette, prorogando lo stato di emergenza, di non essere ancora riuscito a ripristinare una situazione di normalità, a partire dalla rimozione delle macerie. Chiede pertanto un accantonamento della proposta emendativa in esame, anche al fine di individuare le risorse necessarie all'accoglimento della stessa.

  La Sottosegretaria Laura CASTELLI, dopo aver richiamato la difficoltà ad affrontare compiutamente un tema così rilevante nell'ambito di un provvedimento come quello in esame, esprime parere favorevole sulla proposta di accantonamento.

  Emanuele PRISCO (FDI) apprezza il parere espresso dalla sottosegretaria Castelli, ribadendo come la proposta emendativa in esame risponda a esigenze di buon senso, tanto che i professionisti, i contribuenti, e, a suo avviso, gli stessi parlamentari, consideravano scontato che il termine per la restituzione fosse già stato prorogato fino alla cessazione dello stato di emergenza.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che l'emendamento Prisco 15.53 si intende accantonato. Prende atto che i presentatori degli identici emendamenti Vazio 15.57 e Orlando 15.58 accettano la riformulazione proposta dai relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli identici emendamenti Vazio 15.57 e Orlando 15.58 nel testo riformulato (vedi allegato 1) e respingono l'emendamento Patassini 15.59.

  Tullio PATASSINI (LEGA) osserva come il suo emendamento 15.60 verta sulla stessa materia dell'emendamento Prisco 15.53, precedentemente accantonato, e ne chiede pertanto l'accantonamento.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che in assenza di obiezioni l'emendamento Patassini 15.60 si intende accantonato. Avverte altresì che anche l'emendamento Patassini 15.62 resta accantonato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Patassini 15.65.

  Tullio PATASSINI (LEGA) illustrando il suo emendamento 15.71 rileva come esso intervenga sulle norme tecniche per il recupero di materia dai rifiuti al fine di accelerare la rimozione delle macerie.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Patassini 15.71 e 15.72.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Cataldi 15.126 accettano la riformulazione proposta dai relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Cataldi 15.126, nel testo riformulato (vedi allegato 1) e l'emendamento Pellicani 15.88.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che gli identici emendamenti Fragomeli 15.89, Morgoni 15.108, Zennaro 15.117 e Marco Di Maio 15.131 sono stati ritirati.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Garavaglia 15.114 e Mandelli 15.139 e l'emendamento Cataldi 15.121.

  Tullio PATASSINI (LEGA) sottoscrive l'emendamento Colletti 15.92.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Colletti 15.92.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Terzoni 15.119 ne accettano la riformulazione, in termini identici agli emendamenti Morgoni 15.95 e Pella 15.109.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli identici emendamenti Morgoni 15.95, Pella 15.109 e Terzoni 15.119 (vedi allegato 1) e respingono gli emendamenti Paolo Russo 15.103, Nevi 15.112, Polidori 15.113 e Cataldi 15.123.

  Sara DE ANGELIS (LEGA), intervenendo sull'emendamento Caparvi 15.133, di cui è cofirmataria, ne chiede l'accantonamento, rilevando come esso preveda la proroga di due anni dei contratti a tempo determinato della Regione Umbria conclusi per le esigenze amministrative connesse alla ricostruzione dopo il sisma del 1997.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che l'emendamento Caparvi 15.133 è accantonato e che la proposta di riformulazione dell'articolo aggiuntivo Mancini 15.013 è stata accettata dal presentatore.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Mancini 15.013, nel testo riformulato (vedi allegato 1).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che i presentatori hanno ritirato gli articoli aggiuntivi Gabriele Lorenzoni 15.026 e Iovino 15.028.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Golinelli 15.032.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che il subemendamento Vazio 0.15.143.1 e l'emendamento 15.143 dei relatori rimangono accantonati. Comunica, altresì, che il subemendamento Marco Di Maio 0.15.144.3 è stato ritirato.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Caparvi 0.15.144.2.

  Emanuele PRISCO (FDI), intervenendo sull'emendamento 15.144 del Governo, dà atto all'Esecutivo di essere venuto incontro alle richieste delle opposizioni, sanando un problema che si era verificato a seguito della conversione in legge dell'ultimo decreto-legge in materia di ricostruzione post-sisma, il quale aveva prorogato il termine per lo smaltimento delle macerie ma non il loro deposito e trasporto in discarica.

  Simone BALDELLI (FI), nell'apprezzare che il Governo, con l'emendamento 15.144 sia venuto incontro ad una delle numerose richieste dell'opposizione in materia di ricostruzione post-sisma, ricorda che molte questioni restano ancora aperte e auspica che la discussione in corso possa rappresentare un monito ed uno stimolo per il Governo ad intervenire in maniera organica sul questo tema.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) sottolinea che il tema dello smaltimento delle macerie è fondamentale per i territori colpiti dal terremoto. In proposito ricorda che anche il Commissario straordinario per la ricostruzione ha richiesto poteri straordinari per provvedere alla rimozione delle macerie nel più breve tempo possibile.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento 15.144 del Governo, il subemendamento Marco Di Maio 0.15.033.1 e l'articolo aggiuntivo 15.033 del Governo (vedi allegato 1).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, in base a quanto convenuto in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite I e V, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani già convocata per le ore 10.

  La seduta termina alle 22.45.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 322 dell'11 febbraio 2020, a pagina 29, prima colonna, trentesima riga, le parole: «, maggiori per» sono sostituite dalle seguenti: «maggiori oneri per».

Commissioni Riunite (I e V) - mercoledì 12 febbraio 2020

ALLEGATO 1

Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica. C. 2325 Governo.

PROPOSTE EMENDATIVE APPROVATE

ART. 8.

  Dopo il comma 6, aggiungere i seguenti:

  6-bis. All'articolo 22, comma 4, della legge 31 dicembre 2012, n. 247, la parola: «sette» è sostituita dalla seguente: «otto».
  6-ter. All'articolo 49, comma 1, della legge 31 dicembre 2012, n. 247, la parola: «sette» è sostituita dalla seguente: «nove».
*8. 17. (Nuova formulazione) Tateo, Bisa, Di Muro, Turri, Paolini, Potenti, Cantalamessa, Morrone, Marchetti, Bordonali, De Angelis, Iezzi, Invernizzi, Maturi, Molteni, Stefani, Tonelli, Vinci, Bellachioma, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Frassini, Garavaglia, Gava, Tomasi.
*8. 48. (Nuova formulazione) Miceli, Vazio, Verini, Bazoli, Bordo, Zan, Occhionero.
*8. 36. (Nuova formulazione) Tateo, Bisa, Di Muro, Turri, Paolini, Potenti, Cantalamessa, Morrone, Marchetti, Bordonali, De Angelis, Iezzi, Invernizzi, Maturi, Molteni, Stefani, Tonelli, Vinci, Bellachioma, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Frassini, Garavaglia, Gava, Tomasi.
*8. 31. (Nuova formulazione) Dori, Piera Aiello, Barbuto, Ascari, Cataldi, Di Sarno, Di Stasio, D'Orso, Giuliano, Palmisano, Perantoni, Saitta, Salafia, Sarti, Scutellà, Macina, Donno, Occhionero.
*8. 29. (Nuova formulazione) Bucalo, Delmastro Delle Vedove, Prisco, Donzelli, Lucaselli.
*8. 26. (Nuova formulazione) Varchi, Maschio, Prisco, Lucaselli, Donzelli.
*8. 11. (Nuova formulazione) Conte, Fornaro, Fassina, Occhionero.
*8. 47. (Nuova formulazione) Miceli, Vazio, Verini, Bazoli, Bordo, Zan.
*8. 37. (Nuova formulazione) Tateo, Bisa, Di Muro, Turri, Paolini, Potenti, Cantalamessa, Morrone, Marchetti, Bordonali, De Angelis, Iezzi, Invernizzi, Maturi, Molteni, Stefani, Tonelli, Vinci, Bellachioma, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Frassini, Garavaglia, Gava, Tomasi.
*8. 33. (Nuova formulazione) Vitiello, Marco Di Maio, Ferri.
*8. 32. (Nuova formulazione) Dori, Piera Aiello, Ascari, Barbuto, Cataldi, Di Sarno, Di Stasio, D'Orso, Giuliano, Palmisano, Perantoni, Saitta, Salafia, Sarti, Scutellà, Macina, Donno, Maraia.
*8. 24. (Nuova formulazione) Dori, Piera Aiello, Ascari, Barbuto, Cataldi, Di Sarno, Di Stasio, D'Orso, Giuliano, Palmisano, Perantoni, Saitta, Salafia, Sarti, Scutellà, Macina, Donno, Maraia.
*8. 28. (Nuova formulazione) Maschio, Varchi, Prisco, Lucaselli, Donzelli.
*8. 34. (Nuova formulazione) Claudio Borghi.
*8. 41. (Nuova formulazione) Mandelli, Prestigiacomo, Occhiuto, D'Ettore, Cannizzaro, Pella, Paolo Russo, D'Attis.

  Dopo il comma 6, aggiungere il seguente:

  6-bis. All'articolo 379, comma 3, primo periodo, del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, le parole: «entro nove mesi dalla predetta data» sono sostituite dalle seguenti: «entro la data di approvazione dei bilanci relativi all'esercizio 2019, stabilita ai sensi dell'articolo 2364, secondo comma, del codice civile».
*8. 46. Ubaldo Pagano, Topo, Gubitosa.
*8. 40. (Nuova formulazione) Giacomoni, Spena, Mandelli, Prestigiacomo, Occhiuto, D'Ettore, Cannizzaro, Pella, Paolo Russo, D'Attis.
*8. 63. (ex 15. 018) (Nuova formulazione) Garavaglia, Comaroli, Bellachioma, Vanessa Cattoi, Cestari, Frassini, Gava, Tomasi, Iezzi, Bordonali, De Angelis, Invernizzi, Maturi, Molteni, Stefani, Tonelli, Vinci.

  Sostituire il comma 6 con il seguente:

  6. All'articolo 11, comma 3, primo periodo, del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155 le parole «a decorrere dal 14 settembre 2021» sono sostituite dalle seguenti: «a decorrere dal 14 settembre 2022». Agli oneri derivanti dall'attuazione del primo periodo, pari a euro 443.333 per l'anno 2021 e ad euro 1.076.667 per l'anno 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni per i medesimi anni dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2020-2022, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2020, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero della giustizia.
8. 58. Il Governo.

  Dopo il comma 6 aggiungere i seguenti:

  6-bis. All'articolo 10 del decreto legislativo 19 febbraio 2014, n. 14, sono apportate le seguenti modificazioni:
   a) al comma 1, le parole: «31 dicembre 2021» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2022»; conseguentemente, il termine di cui al comma 13 del medesimo articolo 10 del decreto legislativo n. 14 del 2014, limitatamente alla sezione distaccata di Ischia, è prorogato al 1o gennaio 2023;
   b) al comma 2, le parole: «31 dicembre 2021» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2022»; conseguentemente, il termine di cui al comma 13 del medesimo articolo 10 del decreto legislativo n. 14 del 2014, limitatamente alla sezione distaccata di Lipari, è prorogato al 1o gennaio 2023;
   c) al comma 3, le parole: «31 dicembre 2021» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2022»; conseguentemente, il termine di cui al comma 13 del medesimo articolo 10 del decreto legislativo n. 14 del 2014, limitatamente alla sezione distaccata di Portoferraio, è prorogato al 1o gennaio 2023.

  6-ter. Agli oneri derivanti dalle disposizioni di cui al comma 6-bis, pari a euro 160.000 per l'anno 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione della proiezione per il medesimo anno dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2020-2022, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2020, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero della giustizia.
8. 59. Il Governo.

  Dopo il comma 6 aggiungere il seguente:

  6-bis. All'articolo 7 del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12 sono apportate le seguenti modificazioni:
   a) al comma 1, alinea, le parole: «non oltre il 31 dicembre 2020» sono sostituite dalle seguenti: «non oltre il 31 dicembre 2022»;
   b) al comma 3 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Fino al termine di cui al comma 1 le competenze del personale del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria sono esercitate limitatamente alle opere individuate con le modalità di cui al primo e al secondo periodo e di cui siano avviate le procedure di affidamento entro il 30 settembre 2020».
8. 60. Il Governo.

ART. 9.

  Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

  2-bis. All'articolo 1, comma 1, della legge 3 dicembre 2009, n. 184, le parole: «per gli anni 2017, 2018 e 2019» sono sostituite dalle seguenti: «per gli anni 2020, 2021 e 2022» e le parole «nel 2017, 2018 e 2019» sono sostituite dalle seguenti: «nel 2020, 2021 e 2022».
  2-ter. Agli oneri derivanti dalle disposizioni di cui al comma 2-bis, pari a 185.328 euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5 del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004 n. 307.
*9. 5. (Nuova formulazione) Lombardo, Macina, Donno.
*9. 4. (Nuova formulazione) Varchi, Maschio, Prisco, Lucaselli, Donzelli.

ART. 10.

  Dopo il comma 4, aggiungere il seguente:

  4-bis. All'articolo 8, comma 2, della legge 29 ottobre 2016, n. 199, le parole: «gennaio 2020» sono sostituite dalle seguenti: «aprile 2020».
*10. 52. (Nuova formulazione) Caretta, Prisco, Lucaselli.
*10. 101. (Nuova formulazione) Ciaburro, Caretta, Prisco, Lucaselli, Donzelli, Luca De Carlo.
*10. 73. (Nuova formulazione) Golinelli, Viviani, Bubisutti, Gastaldi, Liuni, Lolini, Loss, Manzato, Patassini, Bellachioma, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Frassini, Garavaglia, Gava, Tomasi, Iezzi, Bordonali, De Angelis, Invernizzi, Maturi, Molteni, Stefani, Tonelli, Vinci.
*10. 79. (Nuova formulazione) Schullian, Gebhard, Plangger, Emanuela Rossini.
*10. 83. (Nuova formulazione) Incerti, Cenni, Critelli, Dal Moro, Martina.
*10. 92. (Nuova formulazione) Spena, Nevi, Mandelli.
*10. 53. (Nuova formulazione) Gadda, Nobili, Marco Di Maio, Vitiello.
*10. 102. (ex 11. 27) (Nuova formulazione) Critelli, Incerti, Cenni, Dal Moro, Martina.

  Dopo il comma 4, aggiungere i seguenti:

  4-bis. Gli interventi del fondo di cui all'articolo 11, comma 2, della legge 19 agosto 2016, n. 166, sono prorogati per gli anni 2020 e 2021, limitatamente all'importo annuo di 400.000 euro.
  4-ter. Agli oneri di cui al comma 4-bis, pari a 400.00 euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del Fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2020-2022, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2020, allo scopo parzialmente
utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali.
10. 62. (Nuova formulazione) Gadda, Marco Di Maio, Vitiello.

  Dopo l'articolo 10, aggiungere il seguente:

Art. 10-bis.
(Differimento dell'entrata in vigore di disposizioni in materia di conversione del segno in marchio collettivo o in marchio di certificazione)

  1. L'entrata in vigore delle disposizioni dell'articolo 33 del decreto legislativo 20 febbraio 2019, n. 15, è differita al 31 dicembre 2020.
10. 03. (Nuova formulazione) Gallinella, Gagnarli, Parentela, Cadeddu, Cassese, Cillis, Cimino, Del Sesto, Galizia, Lombardo, Lovecchio, Maglione, Alberto Manca, Marzana, Pignatone, Macina, Donno.

ART. 11

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Fermo restando quanto disposto dal comma 1 e dall'articolo 4, comma 2-ter, del decreto-legge 3 settembre 2019, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 novembre 2019, n. 128, considerato il ruolo attribuito alla società ANPAL Servizi Spa dall'articolo 12, comma 3, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, al fine di procedere ad assunzioni di personale subordinato a tempo indeterminato e di realizzare quanto disposto dall'articolo 4, comma 2-bis, del citato decreto-legge n. 101 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 128 del 2019, sono destinate alla società ANPAL Servizi Spa ulteriori risorse pari a 1 milione di euro per l'anno 2020 e a 2 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2021, destinate alle spese per il personale. Ai relativi oneri si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
*11. 2. (Nuova formulazione) Fassina, Fornaro.
*11. 3. (Nuova formulazione) Marco Di Maio, Vitiello, Moretto.
*11. 46. (Nuova formulazione) Ubaldo Pagano.

  Dopo l'articolo 11, inserire il seguente:

«Art. 11-bis.
(Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale)

  1. All'articolo 4 del decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18, sono apportate le seguenti modificazioni:
   a) al comma 1, le parole: “trentasei mesi” sono sostituite dalle seguenti: “quarantotto mesi”;
   b) al comma 7, dopo le parole: “per l'anno 2019,” sono aggiunte le seguenti: “nonché a 11,2 milioni di euro per l'anno 2020”.

  2. Agli oneri derivanti dal comma 1 del presente articolo pari a 11, 2 milioni di euro per l'anno 2020 si provvede a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.»
*11. 20. (Nuova formulazione) Serracchiani, Carla Cantone, Gribaudo, Lepri, Mura, Soverini, Viscomi.

*11. 87. (ex 11. 09) (Nuova formulazione) Vianello, Cassese, Ermellino, De Giorgi, Macina, Donno.
*11. 88. (ex 13. 43) (Nuova formulazione) Ubaldo Pagano.

  Dopo l'articolo 11 inserire il seguente:

Art. 11-bis.
(Proroga di termini in materia di obblighi di assunzione di lavoratori disabili)

  1. In deroga al termine previsto dall'articolo 9, comma 1, della legge 12 marzo 1999, n. 68, i datori di lavoro e gli enti pubblici economici che, in ragione della modifica dei tassi medi di tariffa ai fini INAIL intervenuti nel corso del 2019, hanno subìto modifiche del numero di addetti impegnati nelle lavorazioni di cui all'articolo 5, comma 3-bis, della citata legge n. 68 del 1999, tali da incidere sui conseguenti obblighi di assunzione di cui all'articolo 3 della medesima legge, possono provvedere ai relativi adempimenti entro il 31 maggio 2020.
11. 025. I Relatori.

  Dopo l'articolo 11 aggiungere il seguente:

Art. 11-bis.
(Proroga di misure di sostegno al reddito)

  1. L'integrazione salariale di cui all'articolo 1-bis del decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18, è prorogata per l'anno 2020 nel limite di spesa di 19 milioni di euro. All'onere derivante dal presente comma, pari a 19 milioni di euro per l'anno 2020, si provvede a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.
  2. Le misure di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti delle imprese del settore dei call center di cui all'articolo 44, comma 7, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, sono prorogate per l'anno 2020 nel limite di spesa di 20 milioni di euro. All'onere derivante dal presente comma, pari a 20 milioni di euro per l'anno 2020, si provvede a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.
  3. Al fine del completamento dei piani di recupero occupazionale previsti dalla legislazione vigente, nel limite di 11,6 milioni di euro, le risorse finanziarie non utilizzate di cui all'articolo 1, comma 143, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, come ripartite tra le regioni, e di cui all'articolo 41 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 28 giugno 2019, n. 58, come ripartite tra le regioni, possono essere destinate, per l'anno 2019, dalle regioni Campania e Veneto a finanziare un ulteriore intervento di integrazione salariale straordinaria di cui all'articolo 1, commi 140 e 141, della citata legge n. 205 del 2017, sino al limite massimo di dodici mesi per le imprese che nell'anno 2019 cessano un intervento di integrazione salariale straordinaria di cui al decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148.
  4. Le disposizioni di cui all'articolo 25-ter del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136, si applicano anche nell'anno 2020, alle medesime condizioni, per ulteriori dodici mesi e si applicano anche ai lavoratori che hanno cessato o cessano la mobilità ordinaria o in deroga entro il 31 dicembre 2020. All'onere derivante dal presente comma si fa fronte con le risorse finanziarie non utilizzate di cui all'articolo 1, comma 143, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, e di cui all'articolo 41 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, nonché con ulteriori 13 milioni di euro a
valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, da ripartire con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali tra le regioni interessate sulla base delle risorse utilizzate nell'anno 2019 e tenuto conto delle risorse residue dei precedenti finanziamenti nella disponibilità di ogni singola regione.
  5. Al fine di consentire la prosecuzione del trattamento straordinario di integrazione salariale per crisi aziendale per le imprese che abbiano cessato o cessino l'attività produttiva, all'articolo 44, comma 1, primo periodo, del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018, n. 130, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «e di 28,7 milioni di euro per l'anno 2020». All'onere derivante dal presente comma, pari a 28,7 milioni di euro per l'anno 2020, si provvede a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2. Resta fermo il finanziamento già disposto dal medesimo articolo 44 a valere sulle risorse finanziarie già stanziate dall'articolo 21, comma 4, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, e non utilizzate.
  6. Al fine di consentire la proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale per le imprese con rilevanza strategica anche a livello regionale, all'articolo 22-bis, commi 1, primo periodo, e 3, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, le parole: «50 milioni di euro per l'anno 2020» sono sostituite dalle seguenti: «95 milioni di euro per l'anno 2020». All'onere derivante dal presente comma, pari a 45 milioni di euro per l'anno 2020, si provvede a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.
  7. Le disposizioni di cui all'articolo 9-quater del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 settembre 2018, n. 108, si applicano anche nell'anno 2019, alle medesime condizioni, per ulteriori dodici mesi, nel limite di 6,2 milioni di euro a valere sulle risorse non utilizzate di cui all'articolo 44, comma 11-bis, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, come ripartite tra le regioni con i decreti del Ministro del lavoro e delle politiche sociali n. 1 del 12 dicembre 2016, n. 12 del 5 aprile 2017 e n. 16 del 29 aprile 2019.
  8. Alla compensazione degli effetti finanziari in termini di fabbisogno e indebitamento netto derivanti dai commi 3, 4 e 7, pari a 16,2 milioni di euro per l'anno 2020 e a 6 milioni di euro per l'anno 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all'attualizzazione di contributi pluriennali, di cui all'articolo 6, comma 2, del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189.
11. 026. Il Governo.

ART. 12

  Dopo il comma 2 aggiungere il seguente:

  2-bis. All'articolo 1, comma 1031, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, sono apportate le seguenti modificazioni:
    1) La tabella di cui alla lettera a) è sostituita dalla seguente:

CO2 g/km Contributo (euro)
0-20 6.000
21-60 2.500

    2) la tabella di cui alla lettera b) è sostituita dalla seguente:
CO2 g/km Contributo (euro)
0-20 4.000
21-60 1.500

12. 14. Chiazzese, Sut, Scagliusi, Barbuto, Luciano Cantone, Carinelli, De Girolamo, De Lorenzis, Ficara, Grippa, Marino, Raffa, Paolo Nicolò Romano, Serritella, Spessotto, Termini, Macina, Donno.

  Dopo il comma 2 aggiungere il seguente:

  2-bis. All'articolo 1, comma 1041, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Le risorse non spese per le singole annualità possono essere utilizzate negli anni successivi per le finalità di cui al comma 1031».
12. 11. Chiazzese, Sut, Scagliusi, Barbuto, Luciano Cantone, Carinelli, De Girolamo, De Lorenzis, Ficara, Grippa, Marino, Raffa, Paolo Nicolò Romano, Serritella, Spessotto, Termini, Macina, Donno.

  Dopo il comma 2 aggiungere il seguente:

  2-bis. All'articolo 1, comma 1045, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Le eventuali maggiori risorse derivanti dalla differenza tra le entrate provenienti dall'attuazione del presente comma e le risorse previste dal comma 1041 sono destinate all'incremento del Fondo di cui al medesimo comma 1041».
12. 12. Chiazzese, Sut, Scagliusi, Barbuto, Luciano Cantone, Carinelli, De Girolamo, De Lorenzis, Ficara, Grippa, Marino, Raffa, Paolo Nicolò Romano, Serritella, Spessotto, Termini, Macina, Donno.

  Dopo il comma 2 aggiungere il seguente:

  2-bis. Nelle more del recepimento della direttiva (UE) 2018/1972, del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, gli obblighi di cui al primo e al secondo periodo dell'articolo 1, comma 1044, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, per quanto attiene agli apparati di telefonia mobile, decorrono dal 21 dicembre 2020.
12. 15. (Nuova formulazione) Rotta, Marco Di Maio.

ART. 13

  Sostituire il comma 1 con il seguente:

  1. All'articolo 47, comma 11-quinquies, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, sono apportate le seguenti modificazioni:
   a) dopo il primo periodo è aggiunto il seguente: «La dotazione del Fondo è incrementata di 100.000 euro per l'anno 2020 e di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, destinati alla formazione delle altre figure professionali addette alla circolazione ferroviaria».

  Conseguentemente sostituire il comma 2 con il seguente:

  2. All'onere derivante dal comma 1, pari a 100.000 euro per l'anno 2020 e a 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
13. 2. (Nuova formulazione) Braga, Gariglio, Lupi, Pezzopane.

  Dopo il comma 5, aggiungere il seguente:

  «5-bis. Il termine per l'applicazione delle disposizioni dell'articolo 39, comma 1, lettera b), del codice della nautica da diporto, di cui al decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, relative all'obbligo della patente nautica per la conduzione di unità aventi motore di cilindrata superiore a 750 cc a iniezione a due tempi, fissato al 1o gennaio 2020 dall'articolo 1, comma 1, della legge 24 luglio 2019, n. 73, è differito al 1o gennaio 2021. A tale fine, all'articolo 39, comma 1, lettera b) del codice della nautica da diporto, di cui al decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, le parole: “a 750 cc se a carburazione o iniezione a due tempi” sono sostituite dalle seguenti: “a 750 cc se a carburazione a due tempi ovvero a 900 cc se a iniezione a due tempi”».
*13. 50. (Nuova formulazione) Scagliusi.
*13. 25. (Nuova formulazione) Trano, Scagliusi, Barbuto, Luciano Cantone, Carinelli, Chiazzese, De Girolamo, De Lorenzis, Ficara, Grippa, Marino, Raffa, Paolo Nicolò Romano, Serritella, Spessotto, Termini, Macina, Donno.
*13. 3. (Nuova formulazione) Fogliani, Maccanti, Capitanio, Cecchetti, Donina, Giacometti, Rixi, Tombolato, Zordan, Bellachioma, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Frassini, Garavaglia, Gava, Tomasi, Iezzi, Bordonali, De Angelis, Invernizzi, Maturi, Molteni, Stefani, Tonelli, Vinci.

  Dopo il comma 5, aggiungere il seguente:

  5-bis. Per l'anno 2020, il termine del 15 gennaio di cui all'articolo 1, comma 52, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, è differito al 15 marzo e il termine del 28 febbraio di cui all'articolo 1, comma 53, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, è differito al 30 aprile.
  5-ter. Sono fatte salve tutte le richieste di contributo comunicate dagli enti locali successivamente al 15 gennaio 2020 e fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
13. 62. (Nuova formulazione) Terzoni, Ilaria Fontana, Daga, Deiana, D'Ippolito, Federico, Licatini, Alberto Manca, Maraia, Micillo, Ricciardi, Varrica, Vianello, Vignaroli, Zolezzi, Macina, Donno.

  Aggiungere, in fine, le seguenti parole:, fermo restando l'obbligo dei comuni di porre in essere tutte le iniziative necessarie per ottenere l'adempimento, anche per equivalente delle obbligazioni assunte nelle apposite convenzioni o atti d'obbligo da parte degli operatori.

  Conseguentemente, dopo il comma capoverso 5-bis, aggiungere il seguente:

  5-ter. In relazione agli immobili costruiti secondo la normativa prevista per l'edilizia agevolata, a partire dall'avvio del procedimento di decadenza dalla convenzione da parte del comune, ovvero dall'avvio del procedimento di revoca del finanziamento pubblico da parte della regione, ovvero dalla richiesta di rinvio a giudizio in procedimenti penali, può essere disposta la sospensione del procedimento di sfratto mediante provvedimento assunto da parte dell'autorità giudiziaria competente.
*0. 13. 84. 3. Elisa Tripodi, Fassina, Corneli, Macina, Daga, Deiana.
*0. 13. 84. 2. Fassina, Elisa Tripodi, Corneli, Macina.

  Dopo il comma 5 aggiungere il seguente:

  5-bis. All'articolo 1, comma 460, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «A decorrere dal 1o aprile 2020 le risorse non utilizzate ai sensi del primo periodo possono essere altresì utilizzate per promuovere la predisposizione di programmi diretti al completamento delle infrastrutture e delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria dei piani di zona esistenti».
13. 84. I Relatori.

  Dopo il comma 5 aggiungere il seguente:

  5-bis. Al comma 7 dell'articolo 12 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, al terzo periodo, le parole: «31 dicembre 2019» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2022».
13. 85. I Relatori.

ART. 14

  Dopo il comma 4, aggiungere il seguente:

  4-bis. Al fine di proseguire gli interventi a sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e dei consorzi per l'internazionalizzazione, di cui all'articolo 42 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, è autorizzata la spesa di 700.000 euro per l'anno 2020 e di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022. All'onere derivante dal presente comma, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
14. 13. (Nuova formulazione) Romaniello, Macina, Donno.

  Dopo il comma 4, aggiungere i seguenti:

  4-bis. La dotazione del fondo per il potenziamento della promozione della cultura e della lingua italiane all'estero, di cui all'articolo 1, comma 587, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, è incrementata di 200.000 euro per l'anno 2020, di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, da ripartire tra i Ministeri interessati con le modalità previste dal comma 588 dell'articolo 1 della medesima legge n. 232 del 2016.
  4-ter. Agli oneri derivanti dal comma 4-bis, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
14. 15. (Nuova formulazione) Schirò, La Marca, Carè.

ART. 15

  Al comma 5, sostituire le parole: entro il 30 giugno 2020 con le seguenti: entro il 31 dicembre 2020.
15. 6. Grippa, Macina, Donno, Corneli.

  Dopo il comma 5, aggiungere il seguente:

  «5-bis. All'articolo 11, comma 9-bis del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78 convertito, con modificazioni dalla legge 6 agosto 2015, n. 125, le parole: “31 dicembre 2019” sono sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2021”».
15. 10. Pezzopane, Morgoni, Buratti, Braga, Grippa, Corneli.

  Sostituire il comma 7 con il seguente:

  7. Al fine di assicurare la continuità del finanziamento dei servizi di trasporto aggiuntivi per fronteggiare le criticità trasportistiche conseguenti all'evento del crollo del Viadotto Polcevera, le misure di cui al comma 1 dell'articolo 5 del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018, n. 130, sono prorogate fino al 30 giugno 2020 nel limite di 9 milioni di euro. Agli oneri derivanti dal presente comma, pari a 9 milioni di euro per l'anno 2020, si provvede:
   a) quanto a 3 milioni di euro, mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione
di spesa di cui all'articolo 5-quinquies, comma 3, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, convertito con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55;
   b) quanto a 6 milioni di euro mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 8 del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018 n. 130.
*15. 57. (Nuova formulazione) Vazio, Rotta.
*15. 58. (Nuova formulazione) Orlando, Vazio, Rotta.

  Dopo il comma 7, aggiungere il seguente:

  7-bis. All'articolo 48, comma 7, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229, le parole: «31 dicembre 2020», sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2021».
15. 126. (Nuova formulazione) Cataldi, Macina, Donno.

  Dopo il comma 7, aggiungere il seguente:

  7-bis. Al fine di tutelare l'occupazione e il reddito delle imprese colpite dagli eventi meteorologici calamitosi verificatisi a Venezia a partire dal 12 novembre 2019 e a causa dei quali è stato dichiarato lo stato di emergenza con delibera del Consiglio dei ministri del 14 novembre 2019, la durata delle concessioni e delle locazioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 13 settembre 2005, n. 296, vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge e in scadenza entro il 31 dicembre 2020 è prorogata fino al 31 dicembre 2021. L'autorità competente comunica ai concessionari e ai conduttori il canone da corrispondere fino al termine del periodo di proroga.
15. 88. Pellicani.

  Dopo il comma 7, aggiungere il seguente:

  7-bis. Al comma 1 dell'articolo 17-bis del decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2017, n. 45, le parole: «, per i successivi quarantotto mesi a partire dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto,» sono sostituite dalle seguenti: «, fino al 30 aprile 2022,».
15. 92. (Nuova formulazione) Colletti, Corneli, Terzoni, Patassini.

  Dopo il comma 7, aggiungere il seguente:

  7-bis. Al primo periodo del comma 1-bis dell'articolo 23 del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55, le parole: «alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto» sono sostituite dalle seguenti: «entro il 31 luglio 2019».
*15. 95. Morgoni, Pezzopane, Mancini, Ubaldo Pagano.
*15. 109. Pella, Mandelli, Prestigiacomo, Cannizzaro, D'Attis, D'Ettore, Occhiuto, Paolo Russo, Spena, Napoli, Ruffino, Bond, Baratto.
*15. 119. (Nuova formulazione) Terzoni, Macina, Donno.

  Dopo il comma 7 aggiungere il seguente:

  7-bis. All'articolo 28, commi 7 e 13-ter, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229, le parole: «31 dicembre 2019», ovunque ricorrono, sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2020».
15. 144. Il Governo.

  Dopo l'articolo 15, inserire il seguente:

Art. 15-bis.
(Proroghe in materia di sport)

  1. All'articolo 10, ottavo comma, della legge 23 marzo 1981, n. 91, le parole: «sei mesi» sono sostituite dalle seguenti: «diciotto mesi».
15. 013. (Nuova formulazione) Mancini.

Subemendamento all'articolo aggiuntivo 15.033

  Sostituire, ovunque ricorrono, le parole: 31 marzo 2020 con le seguenti 30 giugno 2020.
0. 15. 033. 1. Marco Di Maio.

  Al capo I, dopo l'articolo 15 aggiungere il seguente:

Art. 15-bis.
(Proroga della durata della contabilità speciale n. 2854 aperta ai sensi dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 44 del 29 gennaio 2013)

  1. La durata della contabilità speciale n. 2854, già intestata al dirigente generale del dipartimento dell'acqua e dei rifiuti dell'assessorato regionale dell'energia e dei servizi di pubblica utilità della Regione siciliana, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 44 del 29 gennaio 2013, è prorogata fino al 31 marzo 2020 per il proseguimento degli interventi necessari al superamento della situazione di criticità in materia di bonifica e risanamento ambientale dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinanti, nonché in materia di tutela delle acque superficiali e sotterranee e dei cicli di depurazione nella medesima Regione siciliana.
  2. Alla scadenza del termine del 31 marzo 2020 di cui al comma 1, le eventuali somme residue giacenti sulla contabilità speciale n. 2854 sono versate al bilancio della Regione siciliana per il completamento degli interventi di cui al medesimo comma 1.
  3. L'utilizzo delle risorse della contabilità speciale di cui al comma 2, già trasferite dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e non disciplinate in precedenti accordi di programma, è subordinato alla sottoscrizione di uno o più accordi di programma tra il medesimo Ministero e la Regione siciliana da stipulare entro il 31 dicembre 2020.
  4. Fermo restando quanto previsto dal comma 3, all'esito del completamento degli interventi di cui al comma 1 le eventuali risorse residue, diverse da quelle di provenienza regionale, sono versate all'entrata del bilancio dello Stato per la successiva riassegnazione al Fondo per le emergenze nazionali previsto dall'articolo 44 del codice della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, ad eccezione di quelle derivanti da fondi di diversa provenienza, che vengono versate al bilancio delle amministrazioni di provenienza.
15. 033. Il Governo.

ALLEGATO 2

Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica. C. 2325 Governo.

EMENDAMENTO 11.86

  All'articolo 11, dopo il comma 5 inserire il seguente:
  «5-bis. Fermo restando che ai sensi e per gli effetti dell'articolo 53, comma 8, secondo periodo, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, le disposizioni relative agli assegni per il nucleo familiare di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1955, n. 797 e successive modificazioni e integrazioni non si applicano al personale di Poste Italiane S.p.a. al quale sia assicurato per contratto collettivo un trattamento per carichi di famiglia non inferiore a quello previsto dalla legge. A decorrere dal 1o gennaio 2020, per il personale iscritto al fondo di quiescenza ex Ipost, la misura del contributo di finanziamento degli assegni per il nucleo familiare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1955, n. 797, è pari a quella in vigore tempo per tempo per gli assicurati al fondo pensioni lavoratori dipendenti. Ai relativi oneri valutati in 2,7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021, in 2,8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, in 2,9 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, in 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027 e in 3,1 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2028, si provvede, quanto a 2,7 milioni di euro per l'anno 2020 mediante corrispondente utilizzo dello stanziamento del Fondo per il riaccertamento dei residui passivi di parte corrente di cui all'articolo 34-ter, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e, quanto a 2,7 milioni di euro per l'anno 2021, 2,8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, 2,9 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027 e 3,1 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2028, mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307.».
11. 86. Donno, Bellachioma, Ceccanti, Fornaro, Marattin, Schullian, Mandelli, Lucaselli, Fassina.

  All'articolo 11, dopo il comma 5 inserire il seguente:
  «5-bis. Fermo restando che, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 53, comma 8, secondo periodo, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, le disposizioni relative agli assegni per il nucleo familiare di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1955, n. 797, non si applicano al personale della società Poste italiane Spa al quale è, comunque, assicurato per contratto collettivo un trattamento per carichi di famiglia pari a quello previsto dalla legge, a decorrere dal 1o gennaio 2020, per il personale iscritto al fondo di quiescenza del soppresso Istituto postelegrafonici (IPOST), la misura del contributo di finanziamento degli assegni per il nucleo
familiare, di cui al citato decreto del Presidente della Repubblica n. 797 del 1955, è pari a quella in vigore tempo per tempo per gli assicurati al Fondo pensioni lavoratori dipendenti. Alle minori entrate contributive derivanti dal primo periodo del presente comma, valutate in 2,7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021, in 2,8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, in 2,9 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, in 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027 e in 3,1 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2028, si provvede:
   a) quanto a 2,7 milioni di euro per l'anno 2020, mediante corrispondente utilizzo dello stanziamento del Fondo per il riaccertamento dei residui passivi di parte corrente di cui all'articolo 34-ter, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze;
   b) quanto a 1,5 milioni di euro per l'anno 2021, a 0,8 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2028 e a 0,9 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2029, mediante utilizzo delle maggiori entrate derivanti dal primo periodo del presente comma;
   c) quanto a 1,2 milioni di euro per l'anno 2021, a 2,0 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, a 2,1 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, a 2,2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, a 2,3 milioni di euro per l'anno 2028 e a 2,2 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2029, mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307.».
11. 86. (Nuova formulazione) Donno, Bellachioma, Ceccanti, Fornaro, Marattin, Schullian, Mandelli, Lucaselli, Fassina.