I Commissione

Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni

Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)

Commissione I (Affari costituzionali)

Comm. I

Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
SOMMARIO
Mercoledì 5 febbraio 2020

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-03482 Ceccanti: Sull'utilizzo da parte delle forze di polizia di sistemi informatici per il riconoscimento facciale ... 56

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 61

5-03483 Iezzi: Iniziative per assicurare l'aumento delle risorse dei corpi di polizia municipale in ragione dei nuovi compiti loro attribuiti ... 57

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 62

5-03484 Sisto: Iniziative per scongiurare il ripetersi di atti di intimidazione nei confronti di amministratori pubblici del territorio barese ... 58

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 63

5-03485 Prisco: Iniziative per risolvere il problema delle carenze di personale nei piccoli comuni ... 59

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 65

I Commissione - Resoconto di mercoledì 5 febbraio 2020

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 5 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. — Interviene il Sottosegretario di Stato per l'Interno Carlo Sibilia.

  La seduta comincia alle 14.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso impianti televisivi a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-03482 Ceccanti: Sull'utilizzo da parte delle forze di polizia di sistemi informatici per il riconoscimento facciale.

  Filippo SENSI (PD), illustrando l'interrogazione, di cui è cofirmatario, rileva come, secondo un'inchiesta del quotidiano New York Times, del 18 gennaio 2020 le forze dell'ordine e di sicurezza americane farebbero uso di una «app» per il riconoscimento facciale, ideata da una piccola azienda, Clearview Al. Il sistema si baserebbe su un database di oltre tre miliardi di immagini che l'azienda afferma di aver «raschiato» da Facebook, YouTube e milioni di altri siti Web.
  Al riguardo ritiene non sfuggano gli enormi rischi per la privacy e i diritti individuali che un simile sistema di riconoscimento facciale comporta. Analoghi sistemi, tuttavia, sono utilizzati anche in Italia, almeno dal 2018.
  Fa notare che la questione del riconoscimento facciale solleva rilevanti questioni attinenti alla tutela della riservatezza e al trattamento dei dati sensibili, questioni che, per fortuna, in Europa sono tenute in grande considerazione.
  In tale contesto l'interrogazione chiede al Governo se le forze di polizia e di sicurezza italiane utilizzino il software in questione o tecnologie o software simili a quelli citati in premessa e, in caso affermativo, quanti siano i cittadini i cui dati sono presenti nel sistema e quante le persone – delle forze di polizia e di sicurezza ovvero non appartenenti ad esse – che ad esso possono avere accesso diretto o indiretto.

  Il Sottosegretario Carlo SIBILIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Filippo SENSI (PD), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo, facendo notare, tuttavia, che le delucidazioni fornite lo rassicurano solo in parte. Osserva come si faccia sempre più pressante da più parti la questione della privacy e della sua violazione sistematica, alla quale ritiene ci si disponga troppo spesso ignari, inconsapevoli del livello di pervasività, di controllo, di minaccia connessa all'utilizzo di queste tecnologie. Fa notare che sussiste dunque un paradosso, quello che – nel trade off tra democrazia e diritti, che ben si conosce – per avere in cambio sicurezza ci si espone ancora di più, ci si mette ancora di più a repentaglio, diventando più fragili, più nudi e manipolabili.
  Fa quindi notare che non è sua intenzione certo mettere in discussione il lavoro faticoso ed essenziale di chi vigila quotidianamente sulle nostre vite, facendo notare che mai ringraziamento fu più convinto di quello per le nostre forze di polizia, di sicurezza, di intelligence. Fa presente, tuttavia, che le possibilità aperte dalle nuove tecnologie e dalle piattaforme aziende che le sviluppano – ormai una realtà, non un semplice potenziale – pongono interrogativi fondamentali, etici, anche chi lavora per la protezione dei cittadini.
  Sottolinea in merito come si tratti del tema di quello che Shoshana Zuboff chiama «il capitalismo della sorveglianza», che si sta imparando a conoscere nel mondo con l'utilizzo del tracking dei cellulari, dei dispositivi di domotica che si utilizzano in casa, del riconoscimento facciale. Si tratta, a suo avviso, di questioni che mettono capo al tema della privacy, dunque della democrazia, della libertà e sicurezza di ognuno di noi.
  Per questo ritiene necessario che tutti si battano affinché cresca la consapevolezza di informazione su cosa stiamo diventando, sui rischi che corriamo, sulle regole che possiamo darci, sulle libertà che ci dobbiamo dare, per non scivolare in un panopticon del quale la sorveglianza è il sorvegliante e nel quale del foro interiore, forse della nostra stessa identità, non resti che l'occhio di chi – o di cosa – ci controlla.

5-03483 Iezzi: Iniziative per assicurare l'aumento delle risorse dei corpi di polizia municipale in ragione dei nuovi compiti loro attribuiti.

  Simona BORDONALI (LEGA), illustrando l'interrogazione, di cui è cofirmataria, ricorda che il 3 gennaio 2020 è stato sottoscritto al Viminale un accordo tra il Ministero dell'Interno e l'ANCI, rappresentati, rispettivamente, dalla Ministra Lamorgese e dal presidente dell'ANCI Antonio Decaro, avente ad oggetto il coinvolgimento delle polizie municipali nell'espletamento dei servizi di polizia stradale sulla viabilità urbana. Osserva come tale accordo preveda l'organizzazione e la gestione di servizi di polizia stradale nell'arco delle ventiquattro ore senza che siano state messe a disposizione le risorse necessarie e come l'accordo stesso sia stato concluso senza alcun coinvolgimento dei sindacati e delle associazioni rappresentative della polizia locale, che invero avrebbero potuto rappresentare istanze e necessità degli agenti alla luce dei nuovi e ulteriori compiti di sicurezza stradale.
  Alla luce di tali considerazioni, l'interrogazione chiede quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare per fronteggiare lo squilibrio che si verrà a creare, in seguito all'attuazione dell'accordo predetto, tra risorse assegnate alle polizie municipali e i nuovi e più gravosi compiti che sono stati loro attribuiti e per quali ragioni il Governo non abbia avviato un dialogo con le organizzazioni sindacali della categoria interessata.

  Il Sottosegretario Carlo SIBILIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Simona BORDONALI (LEGA), replicando, apprezza che nella risposta sia stato precisato come l'attribuzione di funzioni di polizia stradale alla polizia locale non costituisca certo un'innovazione introdotta da questo Governo ma sia già prevista dalla disciplina vigente, in particolare dall'articolo 5 della legge n. 65 del 1986, ma sottolinea come non sia stata fornita alcuna risposta al quesito concernente i motivi del mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. Rileva, infatti, come molti comuni non possano assicurare lo svolgimento di tali funzioni da parte della polizia locale nell'arco delle ventiquattro ore, ribadendo come sarebbe stato necessario, contestualmente alla sottoscrizione dell'accordo, mettere a disposizione dei comuni le risorse necessarie ed esprime stupore per il fatto che non sia stata formulata alcuna richiesta in tal senso da parte del presidente dell'ANCI.
  Ricorda quindi come il precedente Governo abbia avviato il percorso di riforma della polizia locale, mediante la presentazione del disegno di legge delega, e abbia messo a disposizione, con il «decreto sicurezza», risorse per l'assunzione di personale.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, rileva come la Commissione abbia manifestato unanime interesse per i progetti di legge in materia di riforma della polizia locale all'esame della Commissione stessa e osserva come nell'ambito di tale discussione potranno certamente essere ascoltati tutti i soggetti interessati.

5-03484 Sisto: Iniziative per scongiurare il ripetersi di atti di intimidazione nei confronti di amministratori pubblici del territorio barese.

  Francesco Paolo SISTO (FI) illustrando l'interrogazione in titolo, rileva come nel territorio barese, negli ultimi mesi, la casistica degli amministratori pubblici vittime di danneggiamenti di beni privati ha raggiunto livelli notevoli e preoccupanti per l'incolumità degli stessi e più in generale dei cittadini.
  Osserva che nella notte tra il 16 e 17 gennaio 2020 un petardo ad alto potenziale è esploso davanti alla saracinesca della farmacia della famiglia di Sergio Silvestri, ex europarlamentare, generando un grande frastuono e terrore tra i cittadini di Bisceglie.
  Rileva che nella notte tra il 30 e 31 dicembre 2019 l'automobile del padre del sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, è stata incendiata, devastata e corredata con una minaccia grave.
  Fa quindi presente che il 15 dicembre 2019, l'automobile del vicesindaco di Bisceglie, Angelo Consiglio, è stata rigata in più parti: sul cofano anteriore, con un'ingiuria inequivocabile, e anche sul parabrezza e sulle fiancate del mezzo.
  Osserva altresì che il 2 aprile 2019 l'automobile personale dell'assessore comunale alle manutenzioni del comune di Bisceglie, Natale Parisi, è stata distrutta da un incendio mentre era parcheggiata sotto la sua abitazione nel rione Salnitro: l'episodio avrebbe matrice dolosa, come risulta dal rinvenimento di una pezza che è stata probabilmente imbevuta di benzina ed utilizzata per innescare l'incendio.
  Come riscontrato dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica in tutta la provincia di Barletta-Andria-Trani, nel 2018, si sono registrati cinque atti di intimidazione nei confronti di amministratori pubblici e nel 2019, sulla medesima scia, se ne contano ben quattro e due di questi riguardano assessori della giunta comunale di Bisceglie.
  Ad avviso degli interroganti gli atti a chiaro scopo intimidatorio, appena riportati, sono il chiaro segnale di un livello di sfida nei confronti dell'amministrazione comunale di Bisceglie che diventa sempre più aggressivo e che deve trovare una risposta ferma da parte delle istituzioni, affinché non prevalgano la paura e l'insicurezza.
  In tale contesto l'interrogazione chiede se e con quali tempistiche il Ministro interrogato intenda intraprendere le opportune iniziative di competenza al fine di scongiurare il perpetuarsi degli eventi riportati a danno degli amministratori pubblici del territorio del barese e, più in particolare, del comune di Bisceglie.

  Il Sottosegretario Carlo SIBILIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Francesco Paolo SISTO (FI), replicando, prende atto delle iniziative assunte dal Governo, auspicando che quanto testé preannunciato si traduca in misure concrete a tutela della sicurezza dei cittadini. Ritiene infatti che l'attività di organismi e comitati non possa essere sufficiente a garantire la sicurezza, laddove non sia supportata dall'operato sul campo del personale delle forze dell'ordine, che sia messo nelle condizioni di agire con mezzi adeguati.
  Si augura, dunque, che in materia di sicurezza il Governo metta in campo misure reali di ampio respiro, che non rispondano solo al fine di produrre un effetto annuncio presso l'opinione pubblica – come quelle che possono essere assunte in coincidenza di eventi come quelli descritti nell'interrogazione – ma garantiscano condizioni effettive e stabili sicurezza, soprattutto nelle aree del meridione del Paese.
  Chiede, in conclusione, che l'Esecutivo presti maggiore attenzione alla questione dell'ordine pubblico in tali aree del sud, evitando di porre in essere misure che siano solo occasionali o estemporanee.

5-03485 Prisco: Iniziative per risolvere il problema delle carenze di personale nei piccoli comuni.

  Emanuele PRISCO (FdI), illustrando l'interrogazione in titolo, rileva come essa, prendendo spunto dalla situazione del comune di Argentera, un piccolo borgo in provincia di Cuneo sito a 1.700 metri di altitudine e al confine con la Francia, intenda richiamare l'attenzione sulla situazione di grave carenza di personale in cui versano numerosi piccoli comuni, al punto che essi non sono in grado di svolgere le proprie funzioni e di garantire i servizi indispensabili ai cittadini, in particolare nel caso dei piccoli comuni montani, che rischiano lo spopolamento. Rileva come alcune importanti funzioni, ad esempio quelle di polizia locale, non possano essere certamente svolte dai lavoratori interinali.
  Riporta i dati elaborati dall'Unione nazionale segretari comunali e provinciali, dai quali risulta, ad esempio, che l'Abruzzo ha oltre il 61 per cento delle sedi non presidiate da un segretario comunale, mentre Liguria, Piemonte e Lombardia veleggiano abbondantemente oltre il 55 per cento e in Molise, Sardegna, Friuli-Venezia Giulia e Calabria oltre il 45 per cento delle sedi non ha un segretario comunale. Sottolinea come in Lombardia, secondo l'ANCI, su 741 sedi di segreteria ben 417 non hanno un segretario titolare, e di quelle 417 sedi scoperte ben 118 hanno fra i 3 mila e i 10 mila abitanti.
  Alla luce di tali considerazioni, l'interrogazione chiede quali iniziative urgenti il Ministro interrogato abbia intenzione di porre in essere, per quanto di competenza, al fine di risolvere le problematiche citate, garantendo a ogni comune d'Italia la possibilità di avvalersi del personale necessario a funzionare correttamente e ad assicurare i servizi alla cittadinanza.

  Il Sottosegretario Carlo SIBILIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Monica CIABURRO (FdI), replicando, prende atto delle iniziative assunte dal Prefetto di Cuneo, che sono certamente positive ma che lasciano inalterata la situazione nell'immediato, in quanto non è stato reperito personale che possa affiancare gli amministratori nell'esercizio delle funzioni fondamentali dell'ente.
  Sottolinea, anche con riferimento alla carenza di organico dei segretari comunali, come siano necessarie iniziative immediate, anche in deroga alla disciplina vigente, poiché il ricorso alle procedure ordinarie di reclutamento comporta tempi incompatibili con l'attuale situazione di emergenza, che vede gli amministratori in difficoltà in quanto essi si trovano a non essere in grado di assicurare i servizi essenziali. Ritiene, inoltre, che siano necessari anche interventi di snellimento delle procedure, reputando in molti casi incongruo, ad esempio in materia di revisione periodica delle liste elettorali, che si applichi la medesima disciplina legislativa a tutti i comuni, indipendentemente dalla loro dimensione e popolazione.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 5 febbraio 2020.

  L'Ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.30 alle 14.40.

I Commissione - mercoledì 5 febbraio 2020

ALLEGATO 1

5-03482 Ceccanti: Sull'utilizzo da parte delle forze di polizia di sistemi informatici per il riconoscimento facciale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, onorevoli Deputati.
  In relazione alla tematica richiamata con l'odierno atto di sindacato ispettivo, gli onorevoli interroganti hanno posto l'attenzione sull'utilizzo da parte delle Forze di polizia di software o particolari tecnologie in grado di realizzare un sistema automatico di riconoscimento facciale.
  Al riguardo, evidenzio che il Sistema Automatico di Riconoscimento Immagini (S.A.R.I. Enterprise), a cui si fa espresso riferimento nell'interrogazione, è gestito dalla Polizia di Stato.
  Tale sistema consente di risalire all'identità di un individuo mediante il confronto di volti su una lista di candidati, selezionati dal sistema tra tutte le foto segnaletiche presenti nella banca dati AFIS (Automated Fingerprint Identification System).
  Nella banca dati AFIS sono presenti, attualmente, 17.592.769 cartellini fotosegnaletici, acquisiti a norma di legge, corrispondenti a 9.882.490 individui diversi, di cui 2.090.064 si riferiscono a cittadini italiani.
  Viceversa, il Sistema Automatico di Riconoscimento Immagini (S.A.R.I.), essendo un software e non una banca dati, non contiene alcun dato.
  In relazione alle immagini utilizzate per effettuare le ricerche con il SARI, si precisa che le stesse sono:
   acquisite dagli uffici di polizia operanti nell'ambito di indagini relative ad un procedimento penale;
   trasmesse dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale nell'alveo delle attività di specifica competenza.

  Il citato software è utilizzabile esclusivamente da parte di operatori appartenenti alla Polizia di Stato e all'Arma dei Carabinieri, previa formazione e abilitazione al suo impiego.

ALLEGATO 2

5-03483 Iezzi: Iniziative per assicurare l'aumento delle risorse dei corpi di polizia municipale in ragione dei nuovi compiti loro attribuiti.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, onorevoli Deputati.
  L'Accordo quadro tra il Ministero dell'interno e l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, sottoscritto lo scorso 9 gennaio e relativo ai servizi di polizia stradale sulla viabilità urbana, mira a rendere più efficiente il sistema di controllo e vigilanza nelle nostre città, assicurando il più efficace coordinamento tra i diversi soggetti a vario titolo coinvolti.
  A conferma dell'elevato livello di attenzione, dedicato al tema in argomento, il Ministro dell'interno ha provveduto contestualmente a predisporre una apposita direttiva rivolta ai Prefetti, al fine di sensibilizzare tutti gli interlocutori istituzionali coinvolti. L'obiettivo è quello realizzare percorsi strategici condivisi, finalizzati all'attuazione di una serie di interventi volti a contenere l'incidentalità stradale, con il necessario coinvolgimento delle Amministrazioni locali. In tale contesto potranno essere sviluppati specifici interventi informativi, di educazione alla guida sicura, di repressione di comportamenti illeciti e, non ultimo, di revisione delle condizioni della viabilità.
  L'Accordo è stato elaborato in applicazione della Direttiva allegata al decreto del Ministro dell'interno 15 agosto 2017, a conclusione di un lavoro istruttorio condotto in ambito interforze e con la partecipazione dei rappresentanti dell'ANCI.
  La citata Direttiva ha, tra l'altro, chiarito che la Polizia municipale svolge un ruolo preminente nell'espletamento dei servizi di polizia stradale nella viabilità urbana: quanto sopra nel solco della competenza esplicitamente attribuita dal Codice della strada ai Corpi e ai servizi di Polizia municipale nella specifica materia dei servizi di polizia stradale, nell'ambito del territorio di competenza.
  L'Accordo quadro tra ANCI e Ministero dell'interno, dunque, non apporta elementi di novità rispetto al quadro normativo di riferimento.
  Va anche evidenziato come, in linea con quanto previsto dalla stessa Direttiva, l'Accordo in questione coinvolga in prima battuta le città metropolitane, i capoluoghi di Regione e i capoluoghi di provincia.
  Per le altre Amministrazioni comunali è previsto che si proceda con gradualità, a partire dai Comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti, per poi essere estesa progressivamente ai rimanenti Comuni, in una logica di sostenibile ampliamento del raggio di azione dello stesso Accordo.

ALLEGATO 3

5-03484 Sisto: Iniziative per scongiurare il ripetersi di atti di intimidazione nei confronti di amministratori pubblici del territorio barese.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, onorevoli Deputati.
  La provincia di Barletta Andria Trani, costituisce un territorio caratterizzato da numerosi centri ad alta densità abitativa, con un tessuto socio-economico tra i più solidi della regione; circostanza questa che lo espone anche ai tentativi di infiltrazioni ad opera di organizzazioni criminali «esterne», come quella operante sul contiguo territorio foggiano.
  L'andamento della delittuosità nella provincia, nel raffronto dei dati relativi agli anni 2019 e 2018, registra un calo del totale dei delitti, pari a –8 per cento, mentre nel Comune di Bisceglie, la diminuzione si attesta sul –1,7 per cento.
  Nel relativo comprensorio territoriale è presente una Tenenza dell'Arma dei Carabinieri (con circa 30 militari effettivi), mentre l'ufficio della Polizia di Stato più vicino è il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Trani. Nel Comune è anche attivo il Comando di Polizia locale, composto di 33 agenti.
  Nell'attività di prevenzione e controllo del territorio, le Forze di Polizia possono giovarsi di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso installati in ambito urbano, costituiti attualmente da 62 telecamere.
  La situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica nel territorio di Bisceglie è stata oggetto di approfondimento nel corso di diverse sedute del Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, nonché nell'ambito delle Riunioni tecniche di Coordinamento delle Forze di Polizia, svoltesi presso la Prefettura, anche all'indomani dei fatti riferiti nell'interrogazione. In particolare, il 5 aprile del 2019, a seguito del danneggiamento dell'autovettura dell'assessore Parisi si è svolta una Riunione Tecnica di Coordinamento, nel corso della quale è stata disposta l'attivazione di una specifica misura di vigilanza in favore dell'amministratore.
  Quanto al danneggiamento dell'autovettura del vice Sindaco consigliere – oggetto di valutazione da parte del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica dello scorso 17 dicembre – l'episodio, alla luce degli elementi in possesso delle Forze dell'ordine, è stato considerato occasionale e non si è ritenuta necessaria l'attivazione di misure di protezione.
  Sono tuttora in corso indagini sui fatti del 7 gennaio scorso, relativi al danneggiamento dell'auto del padre del Sindaco, e del successivo 21 gennaio, relativo al danno procurato alla farmacia di famiglia dell'ex europarlamentare Sergio Silvestris. Quest'ultimo episodio, tra l'altro, sarà oggetto di una rinnovata valutazione nel Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, già convocato per venerdì 7 febbraio.
  Al fine di contrastare i fenomeni delittuosi legati ai recenti eventi segnalati, sono stati disposti ulteriori servizi straordinari di controllo del territorio da parte dell'Arma dei Carabinieri, con l'impiego complessivo giornaliero di sette equipaggi. Tali servizi hanno consentito nelle ultime due settimane di effettuare numerosi controlli che hanno portato anche ad alcuni arresti. L'attività di prevenzione proseguirà per tutto il mese di febbraio, anche con l'ausilio del personale del Nucleo cinofili
e di altri reparti specializzati dell'Arma.
  Sul territorio in questione la situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica è attentamente seguita anche dalla Squadra Mobile della Questura di Bari, attraverso una intensa azione investigativa sulle dinamiche criminali e sui possibili collegamenti delle consorterie malavitose locali su territori limitrofi.
  Su un piano più generale, mi preme evidenziare come il fenomeno delle intimidazioni agli amministratori locali – nelle diverse connotazioni che può assumere – è alla costante attenzione del Ministero dell'interno.
  La tutela degli amministratori locali, e delle altre persone esposte a rischio a causa delle funzioni esercitate, costituisce naturalmente una priorità nella pianificazione dei servizi di polizia nell'ambito dei piani coordinati di controllo del territorio, che sono rimodulati in relazione alle mutevoli esigenze del contesto in cui le Forze di polizia si trovano a operare.
  Ricordo, inoltre che, presso il Ministero dell'interno, opera l'Osservatorio sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali, previsto dalla legge n. 105 del 2017, con l'obiettivo, tra l'altro, di promuovere studi e analisi per la formulazione di proposte idonee alla definizione di iniziative di supporto agli amministratori locali vittime di episodi intimidatori.

ALLEGATO 4

5-03485 Prisco: Iniziative per risolvere il problema delle carenze di personale nei piccoli comuni.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, onorevoli Deputati.
  Le problematiche richiamate concernenti la carenza di personale amministrativo nei comuni, sono alla costante attenzione del Ministero dell'interno.
  In relazione al comune di Argentera, il prefetto di Cuneo, al fine di rispondere alle difficoltà legate alla sostituzione temporanea di personale nell'attesa dell'espletamento di procedure concorsuali per assunzioni a tempo indeterminato, già il 15 novembre scorso aveva convocato un incontro, con il Presidente della provincia e gli amministratori locali. La situazione è costantemente seguita, attraverso il coinvolgimento di tutti gli interlocutori istituzionali presenti sul territorio.
  Il comune, a seguito della dichiarazione di dissesto finanziario, è sottoposto ai controlli sulla dotazione organica e sulle assunzioni di personale da parte della Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, che nella seduta del 17 aprile 2018, ha approvato la rideterminazione della dotazione organica nella consistenza di n. 1 posto di istruttore amministrativo e di vigilanza e, nella seduta del 29 gennaio 2019, n. 2 assunzioni a tempo determinato di personale al 50 per cento per un anno, con possibilità di eventuale proroga.
  Più in generale, si evidenzia che il decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, ha introdotto importanti misure per consentire ai piccoli comuni di effettuare nuove assunzioni in corso d'anno, anche in misura superiore al numero delle cessazioni; inoltre la legge di bilancio 2020, è intervenuta (in particolare con l'articolo 1, comma 853) incidendo sulla determinazione del cosiddetto «valore soglia» che definisce i nuovi limiti assunzionali, e il provvedimento attuativo è attualmente in corso di adozione.
  Inoltre, con il recente decreto-legge n. 162 del 2019 sono state adottate ulteriori misure in favore dei piccoli comuni, prevedendo la possibilità che l'Istituto Formez PA fornisca, a richiesta, adeguate forme di assistenza in sede o a distanza, per il sostegno alle attività istituzionali fondamentali.
  Con particolare riferimento alla tematica della carenza dei segretari comunali, ricordo, tra l'altro, che il Governo ha assunto significativi impegni sullo specifico tema della carenza di segretari comunali, anche nell'ottica di velocizzare le relative procedure selettive: in tale direzione, sono già state formulate alcune specifiche proposte normative.
  Informo, infine, che con il recente decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 dicembre scorso è stata concessa l'autorizzazione ad avviare procedure concorsuali, relative al corso-concorso COA7, e a procedere alle relative assunzioni, per 171 unità di segretari comunali e provinciali. Tale provvedimento è stato trasmesso l'11 dicembre scorso agli organi di controllo ed è quindi di prossima emanazione.