VIII Commissione
Ambiente, territorio e lavori pubblici
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
Commissione VIII (Ambiente)
Comm. VIII
Audizione dell'assessore della Regione Lazio, Massimiliano Valeriani, in relazione alle problematiche relative alla raccolta e gestione dei rifiuti nella capitale ... 66
Disposizioni in favore dei familiari delle persone decedute a seguito degli eventi sismici che hanno interessato il territorio della regione Abruzzo il 6 aprile 2009 e i territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria dal 24 agosto 2016. C. 1496 Pezzopane, C. 2020 Terzoni e C. 2093 Patassini (Seguito esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge n. 2093) ... 66
DL 162/2019: Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica. C. 2325 Governo. Parere alle Commissioni I e V (Seguito esame e conclusione – Parere favorevole) ... 67
ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) ... 70
AUDIZIONI INFORMALI
Martedì 4 febbraio 2020.
Audizione dell'assessore della Regione Lazio, Massimiliano Valeriani, in relazione alle problematiche relative alla raccolta e gestione dei rifiuti nella capitale.
L'audizione si è svolta dalle 13.05 alle 14.10.
SEDE REFERENTE
Martedì 4 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO.
La seduta comincia alle 15.15.
Disposizioni in favore dei familiari delle persone decedute a seguito degli eventi sismici che hanno interessato il territorio della regione Abruzzo il 6 aprile 2009 e i territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria dal 24 agosto 2016.
C. 1496 Pezzopane, C. 2020 Terzoni e C. 2093 Patassini.
(Seguito esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge n. 2093).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 23 ottobre scorso.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, come preannunciato nello scorso Ufficio di presidenza, comunica di aver disposto, ai sensi dell'articolo 77, comma 1 del Regolamento, l'abbinamento della proposta di legge C. 2093 Patassini, recante «Introduzione dell'articolo 44-bis del codice della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, e altre disposizioni in favore delle persone lese e dei familiari delle vittime di eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall'attività dell'uomo», assegnata alla Commissione il 31 ottobre 2019, in quanto vertente su identica materia.
La Commissione prende atto.
Patrizia TERZONI (M5S), relatrice, integrando la relazione introduttiva, al fine di dare conto dei contenuti della proposta C. 2093 del collega Patassini, evidenzia che la più evidente differenza, rispetto ai progetti di legge della sottoscritta e della collega Pezzopane riguarda il suo ambito di applicazione.
Non ci si limita, infatti, a prevedere un indennizzo a favore di chi abbia subito lesioni o lutti familiari per effetto di eventi sismici, ma si estende tale beneficio con riguardo a ogni evento calamitoso di origine naturale o derivante dall'attività dell'uomo.
Questo spiega la scelta di intervenire inserendo un apposito nuovo articolo nel codice della protezione civile, che è di segno diverso rispetto alle altre proposte di legge abbinate.
Non si discosta dalla proposta Terzoni né sull'ammontare complessivo del fondo – di 20 milioni di euro annui – né sulla cifra di 100 mila euro come importo dell'elargizione a favore delle famiglie delle vittime, anche se tale importo è individuato come limite massimo.
Riproduce, inoltre, la previsione di una procedura di attribuzione dell'elargizione finalizzata all'adozione del decreto di attribuzione da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Quanto all'ordine di assegnazione delle somme spettanti ai familiari delle vittime, la presente proposta di legge riproduce fedelmente i contenuti della proposta di legge C. 1496.
Ancora in piena sintonia con l'iniziativa della collega Pezzopane, l'articolo 2 della proposta di legge in esame estende ai familiari delle vittime o dei superstiti di eventi calamitosi la disciplina in materia di diritto al collocamento obbligatorio, di cui all'articolo 1, comma 2, della legge n. 407 del 1998.
Conclusivamente, ricorda che la Commissione ha già deliberato lo svolgimento di un programma di audizioni, che coinvolgerà sia soggetti istituzionali sia comitati di cittadini rappresentativi dei futuri destinatari di queste disposizioni.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.20.
SEDE CONSULTIVA
Martedì 4 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. – Interviene il sottosegretario per le infrastrutture ed i trasporti, Roberto Traversi.
La seduta comincia alle 15.25.
DL 162/2019: Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica.
C. 2325 Governo.
Parere alle Commissioni I e V.
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 29 gennaio scorso.
Umberto BURATTI (PD), relatore, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).
Il sottosegretario Roberto TRAVERSI, dichiara di condividere la proposta di parere del relatore.
Alessio BUTTI (FDI) osserva che il provvedimento in esame sta già esprimendo le proprie contraddizioni, come evidenziato dalle criticità all'interno delle forze di maggioranza e dalla preannunciata presentazione di numerosi emendamenti di carattere sostanziale da parte del Governo, tra i quali quello relativo al finanziamento della cassa integrazione per i lavoratori degli stabilimenti Ilva, già presentato in altre occasioni dal proprio gruppo e sistematicamente respinto.
In ordine al tema delle concessioni autostradali, nel sottolineare l'ennesima spaccatura all'interno della maggioranza sul merito della questione, fa presente che la nuova disciplina, in caso di revoca di una concessione autostradale e nelle more di una nuova concessione, assegna la gestione della tratta all'Anas, la cui capacità organizzativa ha già in passato mostrato numerose criticità. Evidenzia con preoccupazione anche il dato economico relativo al valore delle opere realizzate che il concessionario dovrebbe ricevere, nel caso fosse revocato, stimate dalla stampa in 6-8 miliardi di euro. Comprende pertanto la celerità con la quale il Governo intende porre la questione di fiducia, non essendo opportuno avviare una discussione su un tale macigno politico.
Preannuncia, in conclusione, il voto convintamente contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.
Elena LUCCHINI (LEGA) ritiene opportuno evidenziare preliminarmente che alcune disposizioni contenute nel decreto-legge in esame erano già state proposte dal proprio gruppo sotto forma di emendamenti nel corso dell'esame sia della legge di bilancio sia del decreto-legge sisma, e sistematicamente respinte dalla maggioranza. Si riferisce all'assunzione di personale impiegato nel territorio di Matera, alle detrazioni di imposta per la sistemazione a verde di alcune aree, alla proroga di termini per la richiesta di danni relativi ad eventi sismici in Abruzzo ed in Emilia-Romagna. Riguardo a quest'ultima disposizione, osserva come la medesima proroga, proposta dal proprio gruppo prima nel decreto-legge sisma e poi nel corso dell'esame della legge di bilancio, sia stata allora respinta e poi ripresentata dal Governo nel corso dell'esame del decreto-legge proroga termini, in prossimità delle consultazioni elettorali in quella regione.
Con riguardo alle concessioni autostradali, evidenzia l'opportunità che la maggioranza faccia chiarezza, registrandosi al suo interno posizioni discordanti e spesso contrapposte. Esprime preoccupazioni riguardo alla ricaduta che una eventuale revoca potrebbe avere sui conti pubblici, dovendosi compensare il concessionario revocato di svariati miliardi in relazione agli investimenti da ammortizzare. Sottolinea, inoltre, con preoccupazione il tema della sicurezza delle infrastrutture, dal momento che ANAS ha già dimostrato in passato numerose criticità nella gestione e manutenzione anche di pochi chilometri di strada. Osserva, inoltre, che non sono chiare le sorti del personale della società Autostrade per l'Italia, nel caso venisse operata la revoca della concessione e a tale riguardo fa presente che il proprio gruppo ha presentato un emendamento che ne prevede l'assorbimento da parte di Anas. In ultimo, rileva come anche i finanziatori e i privati creditori avrebbero danni ingenti conseguenti alla revoca. Ritiene altresì opportuno che venga chiesto un preventivo parere alla Commissione europea sulla procedura di revoca, al fine di evitare di incorrere in infrazione comunitaria.
Giudica la situazione assai complessa e non ritiene che il clima di incertezza generale che si è generato costituisca la strada migliore da perseguire per pervenire ad un risultato positivo e preannuncia, pertanto, il parere contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.
Erica MAZZETTI (FI) preannuncia il parere contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore, dal momento che le scelte politiche operate dal Governo e dalla maggioranza non corrispondono al programma di Forza Italia né alla sua idea di Paese. Numerose criticità sono state rappresentate dai colleghi del proprio gruppo anche nel corso dell'esame sia nelle Commissioni di merito che nelle Commissioni convocate in sede consultiva.
Riguardo al tema della revoca delle concessioni, prevede che le ricadute negative saranno ingenti non solo per la società Autostrade per l'Italia ma anche per le piccole imprese che lavorano per la manutenzione delle strade, che hanno già posto all'attenzione alcuni dei problemi che si potrebbero verificare in conseguenza alla revoca, in primis quello relativo alla affidabilità bancaria che è pregiudicata dalla ventilata revoca della concessione.
Fa presente che il proprio gruppo ha presentato emendamenti al provvedimento, dichiarati inammissibili, in materia di sisma bonus ed eco bonus in cui si chiedeva l'abolizione dello sconto in fattura, per evitare una impropria anticipazione da parte delle imprese – ferma restando la soglia minima di 200.000 euro già approvata, su impulso del proprio gruppo, nella legge di bilancio – che avrebbero costituito un elemento importante per la ripartenza del Paese.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole presentata dal relatore (vedi allegato 1).
La seduta termina alle 15.45.
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
Martedì 4 febbraio 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO.
La seduta comincia alle 15.45.
Sugli esiti della Conferenza COP25 e sulla Conferenza dell'Unione Interparlamentare svoltesi a Madrid nel mese di dicembre 2019.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, fa presente che, è stata predisposta una prima versione della relazione scritta, già trasmessa ai deputati che hanno partecipato alla missione, invitando i colleghi a formulare eventuali richieste di modifica o integrazione.
Il testo definitivo della relazione è allegata al resoconto della seduta odierna (vedi allegato 2).
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle 15.50.
ALLEGATO 1
DL 162/2019: Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica. C. 2325 Governo.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La VIII Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il decreto-legge n. 162 del 2019, recante «Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica»;
ricordato che il provvedimento reca disposizioni di proroga di termini riguardanti l'adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi (articolo 3, comma 5), la deroga ai limiti alle spese di personale impiegato nel territorio di Matera (articolo 7, comma 3, lettera a), il l'agevolazione fiscale inerente alla sistemazione a verde di aree scoperte di immobili privati a uso abitativo (articolo 10, comma 1) nonché i contributi per la rottamazione di veicoli inquinanti (articolo 12, commi 1 e 2);
evidenziato che alcune proroghe, contenute nell'articolo 15, si riferiscono a termini relativi ad interventi emergenziali, quali il crollo del ponte Morandi di Genova, gli eventi sismici avvenuti in provincia di Campobasso dal 16 agosto 2018, nella Regione Abruzzo nell'aprile 2009 e in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto il 20 e 29 maggio 2012; a tale ambito si connette anche la disposizione dell'articolo 29, volta a consentire il rimborso di imposte a favore dei soggetti colpiti dal sisma che ha interessato la Sicilia orientale nel dicembre 1990;
viste le disposizioni recate dall'articolo 13, concernenti la rete stradale e autostradale, che intervengono sul differimento del termine per l'adeguamento delle tariffe (comma 3), sul contenzioso Anas e sul contratto di programma 2021-2025 tra la medesima ANAS e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
vista altresì la proroga (di cui all'articolo 16) del termine per la nomina di un Commissario incaricato di sovraintendere agli interventi sulla rete viaria della Regione Siciliana;
preso atto delle disposizioni recate dall'articolo 24, che differiscono il termine per alcune assunzioni di personale presso il Ministero dell'ambiente e incrementano l'autorizzazione di spesa per la gestione, il funzionamento e la nuova istituzione di aree marine protette;
segnalato, infine, che l'articolo 35 introduce una disciplina, derogatoria rispetto a quella prevista dal Codice dei contratti pubblici, finalizzata a regolare i casi di revoca, decadenza o risoluzione di concessioni di strade o di autostrade, ivi incluse quelle sottoposte a pedaggio,
esprime
PARERE FAVOREVOLE.
ALLEGATO 2
Sugli esiti della Conferenza COP25 e sulla Conferenza dell'Unione Interparlamentare di Madrid svoltesi a Madrid nel mese di dicembre 2019.
RELAZIONE
La Cop 25 di Madrid. Una delegazione parlamentare delle Commissioni Ambiente di Senato e Camera ha preso parte, su invito del Ministro dell'Ambiente, al Segmento ministeriale della 25a Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si è svolta Madrid dal 2 al 15 dicembre (Segmento ministeriale 10-13 dicembre). La COP 25, che avrebbe dovuto tenersi a Santiago del Cile, a causa dei disordini nel Paese sudamericano è stata spostata a Madrid, sempre sotto la presidenza cilena.
Per il Senato è stata designata a far parte della delegazione italiana, guidata dal Ministro dell'Ambiente Sergio Costa, la senatrice Pasqua Labbate (M5S), componente della Commissione Ambiente, mentre per la Camera hanno partecipato il Presidente della Commissione Ambiente, Alessandro Benvenuto (Lega) e l'onorevole Chiara Braga (PD), componente della medesima Commissione. È stato inoltre designato a partecipare all'incontro tematico dell'Unione interparlamentare l'onorevole Antonio Federico (M5S).
I nodi del negoziato. Come ogni anno dal 1995, le delegazioni di 197 Paesi si sono riunite per negoziare modalità e strategie per ridurre le emissioni di gas serra e fronteggiare i cambiamenti climatici.
La COP 25 si è posta in particolare l'obiettivo di rafforzare il consenso internazionale su alcuni temi prioritari:
attuazione dell'articolo 6 dell'Accordo di Parigi sui meccanismi di mercato, concepito per incrementare l'ambizione delle azioni di mitigazione fornendo ai Paesi un sistema che consenta di utilizzare il mercato del carbonio e i meccanismi di «emission trading», come quello europeo, per adempiere e incrementare gli obblighi di riduzione delle emissioni. I Paesi in via di sviluppo, guidati in particolare dal Brasile, sono contrari a una declinazione stringente dei principi previsti dall'Accordo di Parigi e ritengono che i crediti generati nel sistema precedente debbano transitare nel nuovo sistema nella loro totalità. L'Unione europea e i Paesi più industrializzati ritengono invece che l'utilizzo di crediti di carbonio dei periodi precedenti possa inflazionare il mercato del carbonio e determinare una diminuzione dell'ambizione. Inoltre i Paesi in via di sviluppo insistono particolarmente su un aumento delle risorse per finanziare per l'adattamento;
i requisiti previsti per «la trasparenza» nell'attuazione degli impegni presi ai sensi dell'Accordo di Parigi. Con riferimento alla trasparenza, ovvero al sistema di rendicontazione dei dati sulle emissioni di gas serra, al monitoraggio degli NDCs (nationally determined contributions) e al supporto finanziario previsto dall'Accordo di Parigi, il negoziato è proceduto estremamente a rilento per via della forte opposizione del gruppo G77 e in particolare della Cina;
il tema della «perdita e danno» e la revisione del meccanismo internazionale di Varsavia (WIM). Si tratta di un meccanismo nato nel 2013 per migliorare la conoscenza e la comprensione di approcci globali di gestione del rischio, rafforzare il dialogo tra le parti e accrescere l'azione di sostegno e i finanziamenti ai Paesi in difficoltà;
la parità di genere e i cambiamenti climatici;
l'innalzamento dell'ambizione per l'azione climatica.
Le difficoltà della COP 25 e del processo multilaterale sono state ovviamente legate anche alla preannunciata notifica alle Nazioni Unite da parte statunitense del ritiro dall'Accordo di Parigi. Gli USA sono stati rappresentati da una ’’doppia’’ delegazione, espressione delle divisioni interne sul tema dei cambiamenti climatici: una tecnica, guidata dall'Ambasciatrice Marcia Bernicat, e una politica, guidata dalla Speaker della Camera Nancy Pelosi.
Esiti della COP 25. Al termine di lunghi e controversi negoziati la Conferenza di Madrid si è conclusa con una serie decisioni, adottate secondo la procedura del consenso, che tuttavia non hanno risolto i nodi centrali del negoziato, ovvero l'articolo 6 dell'Accordo di Parigi sui meccanismi del mercato di carbonio e la questione della trasparenza, rimandando la loro definizione alla prossima COP 26 di Glasgow che avrà una doppia presidenza italiana e britannica (la Pre-Cop infatti si svolgerà a Milano).
Nella «Chile Madrid Time for Action», la principale delle decisioni adottate, si ribadisce comunque l'appello a sforzi più ambiziosi da parte dei Paesi e si richiama la necessità urgente di aumentare i tagli alle emissioni e le attività di mitigazione e di rafforzare le azioni di adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici. Il principale risultato della Conferenza è stato dunque l'appello ai Paesi che fanno parte dell'accordo di Parigi a presentare e/o rivedere i loro target in materia di lotta ai cambiamenti climatici (Nationally Determined Contributions – NDCs) in modo da riflettere «la massima ambizione possibile».
Nella Decisione si richiama inoltre l'impegno da parte dei Paesi sviluppati a mobilitare, a partire dal 2020, 100 miliardi di dollari all'anno per venire incontro alle necessità dei Paesi in via di sviluppo. Tra i risultati della COP 25 vi è anche l'approvazione del Piano per l'azione di genere dedicato alla promozione dei diritti delle donne e della loro rappresentazione e partecipazione nelle politiche climatiche.
Si sono registrati alcuni progressi, inoltre, per la revisione del meccanismo di Varsavia (WIM) su «perdita e danni» associati agli impatti dei cambiamenti climatici. A Madrid si è decisa infatti la creazione di un gruppo di esperti in materia di perdite e danni che definirà ulteriormente le modalità di sostegno ai Paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici.
Tra le reazioni critiche sulla COP 25 di Madrid si segnala quella del Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, che si è detto «deluso» dagli esiti della Conferenza esprimendosi nei seguenti termini: «La comunità internazionale ha perso un'occasione importante per affermare un'ambizione più decisa sulla mitigazione, l'adattamento ed il finanziamento per lottare contro la crisi climatica. Ma non dobbiamo arrenderci – ed io non mi arrendo. Sono più determinato che mai a lavorare perché il 2020 sia l'anno in cui tutti i Paesi si impegnino a fare quello che la scienza reputa necessario per raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050 e per non aumentare la temperatura di più di 1,5 gradi».
Il ruolo dell'Unione europea. Su molti dei temi in agenda si è dunque riproposta, seppur a geometria variabile, la biforcazione tra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo che sembrava essere stata superata con l'Accordo di Parigi. L'Unione europea, con l'adozione del Green Deal europeo l'11 dicembre scorso, che si è posto l'obiettivo delle neutralità climatica al 2050, e delle conclusioni del Consiglio Europeo il giorno successivo, ha sancito in maniera decisa la propria ambizione in materia climatica, delineando l'obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica di qui al 2050 (seppur con la persistenza della opposizione polacca).
Nell'arco della Conferenza, l'Unione europea, affiancata da numerosi partner, ha dunque cercato di condurre i negoziati verso un aumento dell'ambizione tanto in termini di mitigazione quanto di adattamento, tentando di assicurare anche la definizione di un solido sistema di regole in applicazione dell'Accordo di Parigi.
Il ruolo dell'Italia. Nello scenario critico della COP 25 di Madrid l'Italia ha svolto un ruolo importante, inserendosi nel novero dei Paesi ambiziosi e promuovendo un'intesa coerente con lo spirito dell'Accordo di Parigi. Sarà compito della presidenza britannica della COP26 nel 2020, in partenariato con l'Italia affrontare le questioni ancora irrisolte. In ambito europeo l'Italia ha già centrato gli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti fissati per il 2020 e ha rilanciato l'impegno verso traguardi più ambiziosi al 2030 con la proposta di Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC), che tra l'altro prevede la chiusura delle centrali elettriche a carbone entro il 2025.
L'Italia si è inoltre impegnata ad elaborare, entro la fine del prossimo anno, un'ulteriore strategia per la neutralità climatica di lungo termine al 2050 e la COP26 costituirà un'occasione importantissima per valorizzare anche le nostre eccellenze del settore privato e del mondo della ricerca.
Una particolare importanza è stata data dall'Italia nel corso della COP 25 di Madrid al tema della formazione e alla introduzione nel sistema scolastico italiano, annunciata dall'allora Ministro Fioramonti, dell'obbligatorietà dell'educazione ambientale.
Attività della delegazione parlamentare
Oltre ai lavori del Segmento ad alto livello della COP i parlamentari hanno partecipato a diversi incontri ed eventi paralleli della Conferenza.
Si richiamano, in particolare, i seguenti appuntamenti:
10 dicembre. La Delegazione parlamentare italiana ha incontrato, presso la sede della Camera dei deputati del Parlamento spagnolo, l'omologa delegazione del Senato francese, i cui membri fanno parte della Commissione sullo sviluppo sostenibile. Durante l'incontro sono state scambiate opinioni e informazioni sui comuni temi di interesse parlamentare, tra i quali: le politiche climatiche, i provvedimenti per promuovere l'economia circolare, le pratiche di riciclaggio dei materiali inquinanti, la leva fiscale quale strumento per rafforzare la transizione ecologica, l'importanza della cultura e del ruolo della scuola nella diffusione di nuovi modelli di comportamento e stili di vita orientati alla sostenibilità. Dopo un proficuo scambio di vedute, l'incontro bilaterale si è concluso con l'auspicio di attivare un costante scambio di informazioni e documenti e di trovare nuove occasioni di incontro tra i due Parlamenti.
Presso la stessa sede la Delegazione ha partecipato alla Giornata parlamentare annuale sul cambiamento climatico organizzata dall'Unione interparlamentare. Hanno partecipato oltre 100 legislatori provenienti da 30 Paesi del mondo. Introdotto dalla Presidente dell'Unione interparlamentare Gabriela Cuevas l'incontro è stato articolato in due diverse sessioni che hanno affrontato il tema dell'emergenza climatica e degli impegni nazionali per mitigare l'emissione di gas serra alla luce delle evidenze scientifiche.
A margine della sessione di lavoro la delegazione ha svolto un incontro privato con la presidente Cuevas. In quella sede è stata supportata la richiesta italiana – già avanzata con una formale lettera del Presidente della Camera Roberto Fico – di svolgere a Roma nel 2020 la consueta riunione interparlamentare che precede la COP del 2020, nel quadro di un accordo di partenariato con il Regno Unito, in base al quale si svolgerà a Glasgow la COP 26, mentre l'Italia ospiterà una serie di eventi preparatori quali la «pre-COP» e la «youth COP». La presidente Cuevas ha manifestato pieno appoggio a tale richieste ove essa sia condivisa dai partner britannici, che le risulta aver anche loro proposto l'organizzazione di eventi in ambito parlamentare. Non potendo in questo senso svolgere ruoli decisionali, in quanto il suo mandato è in scadenza, ha comunque rimarcato la piena condivisione dell'iniziativa italiana, che non era al momento possibile confrontare con il Regno Unito, assente all'evento per il concomitante impegno elettorale interno.
Di particolare interesse è risultata la sessione di lavoro con l'intervento di esperti quali Jeffrey Sachs, direttore del Centro per lo sviluppo sostenibile della Columbia University, e Hans-Otto Pörtner, professore e co-presidente dell'IPCC, il comitato scientifico delle Nazioni Unite che si occupa di cambiamento climatico. Il primo ha in particolare messo in evidenza la miope e fallimentare politica statunitense attuale, esortando le istituzioni democratiche europee a reagire in funzione di un impegno mondiale che costringa l'attuale presidente Trump a ritornare sui suoi passi.
Nel corso del dibattito sono intervenute numerose delegazioni. L'onorevole Antonio Federico ha presentato la suddetta proposta di svolgere nel 2020 in Italia l'incontro interparlamentare sul cambiamento climatico, considerata la co-presidenza italiana e inglese della COP 26.
Presso la sede della COP parte della delegazione ha partecipato all'incontro con Al Gore, ex Vice-presidente degli Stati Uniti e figura di internazionale di rilievo per la sensibilizzazione sui temi ambientali, il quale ha ribadito nel corso del suo intervento l'urgenza dell'azione per contrastare i cambiamenti climatici e ha rilevato come il mondo economico sia sempre più orientato verso una transizione ecologica che modificherà notevolmente negli anni prossimi i modelli di produzione e consumo a livello globale. La Delegazione ha partecipato poi a un incontro ad Alto livello su Action for Climate Empowerment, dedicato in particolare al coinvolgimento dei giovani sulle tematiche ambientali e climatiche, in cui sono intervenuti, tra gli altri il Ministro pro tempore dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti, il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa e l'ex Segretario di Stato Usa John Kerry. Successivamente la delegazione ha partecipato all'incontro dell'iniziativa Connect for climate – «We Are Action – Young People Leading the Way», svoltosi presso il padiglione italiano della COP 25, anch'esso dedicato alla sensibilizzazione delle nuove generazioni sulle questioni climatiche.
La Delegazione ha poi incontrato il Ministro Costa per un aggiornamento sulla COP 25 e sul processo negoziale in atto e sul ruolo svolto dall'Italia, anche in previsione della COP 26 del 2020 in cui il nostro Paese deterrà la co-presidenza insieme al Regno Unito. Durante l'incontro, a cui ha preso parte la dottoressa Federica Fricano, focal point nazionale della Convenzione sul cambiamento climatico, sono stati illustrati i principali nodi negoziali della COP 25 e lo stallo cui si è venuta a trovare la Conferenza in relazione soprattutto ai temi del mercato del carbonio e della trasparenza. Il Ministro ha inoltre presentato le attività italiane durante la COP 26 del 2020, mettendo in rilievo l'organizzazione della «pre-COP», la «COP dei giovani» (che in Italia vedrà la sua prima edizione) e un evento speciale sull'Africa.
Nel corso della serata la Delegazione ha partecipato a un ricevimento dell'ambasciata italiana in Spagna a cui hanno presenziato diversi esponenti della comunità italiana a Madrid.
11 dicembre. La Delegazione ha fatto visita al padiglione della COP che ha ospitato, accanto alle attività istituzionali, le iniziative, eventi ed esposizioni dei rappresentanti della società civile, delle organizzazioni non governative e delle imprese.
Successivamente la Delegazione ha seguito la sessione plenaria dedicata alla valutazione delle azioni compiute dalle parti nel periodo pre 2020, ovvero precedente alla entrata in vigore dell'Accordo di Parigi, durante il quale sono state evidenziate le criticità e le prospettive del processo negoziale e della transizione dal periodo relativo al protocollo di Kyoto e alla sua estensione temporale e l'entrata in vigore dell'Accordo di Parigi.
Nel padiglione italiano si è svolto poi l'evento organizzato dall'Università Bocconi di Milano intitolato «Brands and sustainability: why companies should be proactive in climate change», dedicato alle iniziative per la sostenibilità di alcune importanti imprese italiane. L'iniziativa punta a riunire i marchi più attivamente impegnati in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Onu. A fare da capofila i gruppi Cnh Industrial, Cremonini, Lavazza e Unes Supermercati. Per dimostrare la concretezza dell'impegno, ogni impresa aderente contribuirà attivamente così da costituire un primo fondo comune per sostenere i progetti che saranno individuati nel 2020. È stato specificato che tale iniziativa rappresenta un primo passo di una collaborazione che dovrà crescere nel tempo, attraverso progetti concreti e la partecipazione di nuove aziende che aderiscano a questo progetto.
La Delegazione ha poi partecipato a un evento ad alto livello sull'azione climatica nel quale è intervenuto il Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres e l'astronauta italiano Luca Parmitano, collegato dalla Stazione spaziale internazionale. In seguito la Delegazione ha partecipato alla sessione plenaria del Segmento ministeriale durante la quale è intervenuto il Ministro dell'Ambiente italiano, il quale ha ribadito l'impegno dell'Italia ad innalzare l'ambizione per conseguire gli obiettivi di contrasto ai cambiamenti climatici e ha citato tra le azioni rilevanti la recente approvazione definitiva da parte del Parlamento del cosiddetto «decreto clima».
12 dicembre. La Delegazione ha partecipato, presso il padiglione italiano, all'evento su «Cambiamento climatico e mobilità umana», promosso dall'Agenzia italiana della cooperazione allo sviluppo. In quella sede il Ministro Costa ha riaffermato il significativo ruolo che l'Italia affida a tale forma di partecipazione dell'Italia ai progetti che prestano particolare attenzione all'ambiente. Nel corso dell'evento è stato trasmesso il documentario «Lac» del regista Mahamat-Saleh Haroun ambientato in Chad dove alcune donne si ingegnano per contrastare la presenza di plastica nel lago dove pescano abitualmente.
Sempre in quella sede si è poi svolto l'evento «Modi innovativi di creare ambienti resilienti», organizzato dal Ministero e da «Connect for climate – Action in Africa», al quale è intervenuto anche Ibrahim Thiaw, segretario esecutivo dell'UNCCD. Nell'occasione sono stati ricordati gli accordi internazionali dell'Italia con 18 Paesi africani, principalmente nell'area del Sahel. È stata al riguardo anche illustrata l'ambiziosa iniziativa de «La Grande Muraglia Verde».
Infine, la Delegazione ha assistito ad un evento di particolare risonanza presso il padiglione europeo, al quale ha preso parte Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo della CE responsabile del Green Deal europeo all'evento «Colmare il divario – Sforzi per accrescere l'ambizione nei NDCs di tutte le Parti e il ruolo delle foreste», che ha significativamente rappresentato il piano europeo di riduzione fino all'azzeramento delle emissioni entro il 2050.