IX Commissione

Trasporti, poste e telecomunicazioni

Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)

Commissione IX (Trasporti)

Comm. IX

Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
SOMMARIO
Mercoledì 29 gennaio 2020

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizioni nell'ambito dell'esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 19 settembre 2000, n. 358, in materia di sportello telematico dell'automobilista (atto n. 141).
Audizione di rappresentanti dell'Automobile Club d'Italia (ACI) ... 67

Audizione di rappresentanti del Dipartimento della Funzione pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ... 68

RISOLUZIONI:

7-00395 Rosso: Circolazione dei dispositivi per la micromobilità elettrica (Discussione e rinvio) ... 68

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-03435 Bruno Bossio: Iniziative urgenti in materia di voucher per la banda ultralarga ... 71

ALLEGATO 1 (Testo integrale della risposta) ... 75

5-03436 Capitanio: Iniziative urgenti in materia di banda ultralarga e attuazione dei contratti di concessione in essere ... 72

ALLEGATO 2 (Testo integrale della risposta) ... 77

5-03437 Scagliusi: Attuazione della fase di test degli apparecchi televisivi in vista del nuovo standard del digitale terrestre ... 72

ALLEGATO 3 (Testo integrale della risposta) ... 79

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di rappresentanti della Direzione Generale per la Motorizzazione, nell'ambito dell'esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 19 settembre 2000, n. 358, in materia di sportello telematico dell'automobilista (atto n. 141) ... 72

SEDE CONSULTIVA:

DL 162/2019: Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica. C. 2325 Governo (Parere alle Commissioni riunite I e V) (Seguito dell'esame e rinvio) ... 72

IX Commissione - Resoconto di mercoledì 29 gennaio 2020

RISOLUZIONI

  Mercoledì 29 gennaio 2020. — Presidenza del presidente Alessandro MORELLI.

  La seduta comincia alle 10.15.

7-00395 Rosso: Circolazione dei dispositivi per la micromobilità elettrica.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

  Roberto ROSSO (FI) illustra la risoluzione in esame che reca le firme di tutti i gruppi di opposizione, dichiarando fin da subito la disponibilità ad apportare qualsiasi modifica in vista dell'approvazione di un testo ampiamente condiviso. Ricorda brevemente che nell'ultima legge di bilancio, con un emendamento approvato dalla maggioranza in Senato – ramo del Parlamento che in questa legislatura non ha seguito i lavori per la riforma del codice della strada – è stata introdotta l'equiparazione dei monopattini elettrici ai velocipedi, in relazione alla quale risultano evidenti notevoli criticità ed incongruenze sia sul piano della circolazione dei veicoli sia sul piano della sicurezza stradale. Segnala infatti che, soprattutto nelle grandi città, tali criticità si sono già verificate, anche a causa dell'assenza di una corretta informazione ai cittadini, e che è necessario intervenire tempestivamente al fine di garantire la sicurezza stradale e maggiore certezza giuridica in ordine alla nuova disciplina.
  Ricorda in proposito come la disciplina attualmente vigente relativa ai velocipedi non può essere semplicemente estesa anche ai monopattini elettrici che hanno caratteristiche costruttive e requisiti di sicurezza alquanto diversi. Richiama in proposito alcune norme tecniche vigenti in ambito europeo che forniscono specifiche garanzie in termini di sicurezza limitatamente alle biciclette, segnalando che per i monopattini manca una normativa analoga e che al momento migliaia di monopattini sono importati dalla Cina.
  Più in generale, sottolinea che i monopattini, in base alla nuova disciplina, possono attualmente circolare anche sulle strade extraurbane, con gravi rischi per la sicurezza, non essendo oltretutto previsti limiti di velocità e di potenza. Un altro problema riguarda la possibilità di trasportare bambini, consentita dalla normativa vigente per le biciclette, ma assai difficilmente configurabile per i monopattini. Su tale profilo vi è stato recentemente anche un allarme lanciato dai rappresentanti di Codacons, anche in relazione all'assenza dell'obbligo di casco e di assicurazione.
  Osserva inoltre come vi siano comunque problemi anche relativi alla sperimentazione in atto in alcune città e che su tale delicata materia la Commissione trasporti deve riappropriarsi del suo ruolo e delle sue competenze.
  Ricorda infatti il forte impegno bipartisan realizzato durante la discussione dei progetti di riforma del codice della strada nell'ambito della quale si era deciso scientemente di non affrontare la questione della mobilità elettrica in attesa delle risultanze della sperimentazione. Riguardo alla riforma del codice della strada, attualmente all'esame dell'Aula della Camera, stigmatizza la nota depositata presso la Commissione bilancio dalla Ragioneria generale dello Stato che, a distanza di sette mesi dall'inizio dell'esame del provvedimento di riforma in aula evidenzia una serie di criticità sul piano delle coperture finanziarie, alcune di queste anche di difficile condivisione.
  Ribadisce infine come la risoluzione in esame sia aperta a ulteriori modifiche ed integrazioni e che essa nasce dall'esigenza di garantire maggiore sicurezza stradale per tutti gli utenti.
  In tale contesto si chiede quindi la sospensione della norma inserita nella legge di bilancio in materia di equiparazione dei monopattini ai velocipedi a tutela soprattutto degli utenti deboli, come ad esempio i pedoni che sono le maggiori vittime di incidenti. Ribadisce quindi l'urgenza di intervenire e l'importanza la Commissione trasporti si riappropri delle proprie competenze.

  Elena MACCANTI (LEGA), nel condividere l'illustrazione svolta dal collega Rosso, non ritiene di aggiungere nulla sul piano del merito e della formulazione della risoluzione. Auspica che la risoluzione possa essere sottoscritta anche dalla maggioranza, ribadendo la disponibilità dei gruppi di opposizione ad apportare tutte le modifiche e le integrazioni necessarie per garantire il raggiungimento di tale obiettivo.
  Sottolinea altresì la necessità che sia garantito il rispetto del lavoro approfondito svolto dalla Commissione trasporti sui progetti di legge di riforma del codice della strada e stigmatizza la presentazione di emendamenti su tale delicata materia anche nel decreto-legge recante proroghe di termini, i quali, qualora approvati, comporterebbero un'ulteriore esautorazione della Commissione trasporti dagli ambiti di sua competenza. Ribadisce quindi la necessità di dare certezza agli utenti, soprattutto quelli più deboli, a garanzia della loro sicurezza.

  Davide GARIGLIO (PD) dichiara di condividere le considerazioni svolte dai colleghi Rosso e Maccanti e riconosce come sia stato fatto un grave errore di metodo inserendo la norma relativa all'equiparazione dei monopattini elettrici nell'ultima legge di bilancio. Si tratta, a suo giudizio, di un intervento certamente superficiale dal momento che la Commissione trasporti all'esito di una lunga istruttoria aveva deciso di attendere le risultanze della sperimentazione prima di proporre un intervento normativo relativo alla mobilità elettrica.
  Condivide pertanto la richiesta che la Commissione trasporti si possa riappropriare delle proprie competenze e dichiara la disponibilità del suo gruppo a lavorare congiuntamente con i gruppi di opposizione, di cui apprezza l'iniziativa, al fine di giungere all'elaborazione di un testo condiviso. Con specifico riguardo agli impegni previsti nella risoluzione in esame, esprime alcune perplessità sia sulla sospensione dell'equiparazione dei monopattini elettrici ai velocipedi, prevista dal primo impegno, in quanto ciò ingenererebbe una ancora maggiore confusione nei cittadini, sia sul riferimento all'equiparazione medesima prevista nel secondo impegno, che rischia di contraddire il punto precedente. Si chiede dunque se non risulti a questo punto opportuno superare individuare un intervento normativo organico, ragionato e condiviso anche con il governo che si deve certamente impegnare a trovare una soluzione tempestiva. Auspica quindi che su tale delicata materia si possa raggiungere una posizione unanime all'interno della Commissione.

  Mauro ROTELLI (FDI), nel ringraziare il collega Rosso per aver proposto la risoluzione sulla questione dei monopattini elettrici, condivide l'impostazione di individuare una soluzione che superi gli schieramenti politici, dal momento che il tema della sicurezza non ha colore. Nel ricordare che risulta iniziata la sperimentazione anche nella città di Cagliari per iniziativa del sindaco di Fratelli d'Italia, ritiene che la logica dell'equiparazione debba essere superata individuando una soluzione condivisa senza la necessità che nessun gruppo politico metta bandierine su tale materia.

  Emanuele SCAGLIUSI (M5S) evidenzia come il gruppo del Movimento 5 Stelle abbia sempre sostenuto la necessità di regolamentare la micromobilità elettrica e concorda sul fatto che la Commissione trasporti, nell'ambito dell'esame della riforma del codice della strada, avesse unanimemente deciso di attendere le risultanze della sperimentazione in atto nella principali città. Dichiara quindi la disponibilità del suo gruppo a ridiscutere il tema e individuare una soluzione, al fine di dare un segnale di chiarezza sia sul versante della sperimentazione che sul versante dell'equiparazione dei monopattini elettrici alle biciclette.

  Giorgio MULÈ (FI) osserva come il dibattito sul tema della sperimentazione dei veicoli relativi alla micromobilità elettrica rappresenti una questione assai delicata, che va affrontata con grande cautela e attenzione. Ritiene pertanto che sia urgente e necessario individuare una soluzione normativa organica per superare l'attuale caos, generato da un evidente errore di valutazione. Richiama altresì la necessità che la Commissione trasporti svolga un ruolo centrale sugli argomenti rientranti nella sue competenze, auspicando pertanto che il governo assuma una posizione chiara al riguardo. Ritiene infine che la risoluzione a prima firma del collega Rosso possa rappresentare un punto di partenza e che ovviamente il testo possa essere senz'altro migliorato al fine di giungere all'approvazione di una risoluzione condivisa da tutti i gruppi parlamentari.

  Giovanni Battista TOMBOLATO (LEGA) sottolinea che i mezzi di trasporto relativi alla micromobilità elettrica hanno caratteristiche molto pericolose che riguardano proprio le caratteristiche tecniche e dubita che siano adatti alla circolazione stradale, avendo per esempio ruote molto piccole e luci del tutto inadeguate. Auspica pertanto che si possa individuare una soluzione normativa compatibile con l'esigenza di garantire la sicurezza stradale di tutti gli utenti.

  Diego SOZZANI (FI) ribadisce la necessità di un intervento chiarificatore relativo alla circolazione dei mezzi della micromobilità elettrica al fine di garantire la sicurezza stradale degli utenti. Più in generale, auspica che la Commissione parlamentare competente, ossia la Commissione trasporti, possa rivendicare e procedere all'elaborazione di un intervento normativo autonomo individuando soluzioni tempestive e adeguate rispetto alle questioni da risolvere. A tale riguardo si chiede se fino ad ora il Ministero delle infrastrutture dei trasporti abbia svolto un ruolo davvero utile al fine di procedere alla riforma della normativa vigente del codice della strada risolvendo le numerose criticità emerse. Auspica quindi che non ci siano eccessivi rinvii e che la risoluzione possa essere approvata in tempi rapidi, al massimo entro una settimana, al fine di superare l'attuale caos normativo. Stigmatizza infine la posizione di scarsa autonomia nei confronti del Governo che le Commissioni parlamentari spesso assumono nella legislatura corrente.

  Elena MACCANTI (LEGA), nel condividere le considerazioni svolte dal collega Sozzani che hanno giustamente richiamato la necessità di un intervento autonomo da parte della Commissione trasporti, ritiene che la risoluzione in esame possa essere senz'altro modificata e migliorata e osserva che certamente la presenza del governo della seduta odierna sarebbe stata utile al fine di poter svolgere una corretta interlocuzione sulle criticità emerse su tale materia. Ribadisce la necessità di un intervento normativo organico che certamente non può essere operato nell'ambito di provvedimenti eterogenei quali ad esempio il decreto-legge di proroga di termini attualmente all'esame della Camera dei deputati.
  Ritiene infine che non sia necessario che la maggioranza presenti una sua risoluzione autonoma, ma che si possa utilmente lavorare al fine di elaborare un testo condiviso anche sulla questione della sperimentazione attualmente in corso nelle principali città.

  Davide GARIGLIO (PD), con riferimento alle osservazioni del collega Sozzani, ribadisce di non avere una visione meramente esecutiva del ruolo del legislatore e tanto meno del ruolo che la Commissione trasporti è chiamata a svolgere. Ribadisce di considerare l'impianto della risoluzione a prima firma del collega Rosso certamente condivisibile ma ritiene che gli impegni vadano accuratamente elaborati al fine di garantire una soluzione utile e tempestiva. Con riferimento al ruolo svolto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ritiene che i suoi uffici tecnici possano contribuire all'individuazione di una soluzione tecnicamente corretta superando la logica dell'equiparazione dei monopattini elettrici ai velocipedi. Ritiene pertanto necessario che approvando la risoluzione in esame la Commissione trasporti dia un indirizzo chiaro e inequivocabile al governo.

  Alessandro MORELLI, presidente, alla luce del dibattito fin qui svoltosi, sottolinea l'opportunità di intervenire anche in materia di stalli per il parcheggio di biciclette e monopattini, utilizzati da utenti deboli sulla strada ma forti sui marciapiedi, dove i veri utenti deboli sono le persone con disabilità.

  Roberto ROSSO (FI) condivide la necessità di predisporre delle soluzioni anche normative che garantiscano soprattutto gli utenti deboli e nell'ambito di questi i pedoni. Ritiene quindi percorribile la strada di modificare gli impegni della risoluzione anche al fine di superare la logica dell'equiparazione attualmente prevista. Dichiara pertanto la disponibilità ad individuare diversi ed ulteriori impegni al governo, ma ritiene necessario che sia garantita l'approvazione della risoluzione già nella prossima settimana, data l'urgenza di provvedere, peraltro da tutti riconosciuta.

  Giorgio MULÈ (FI) preannuncia la disponibilità del suo gruppo a ritirare l'emendamento attualmente presentato al decreto-legge di proroga dei termini, che prevede appunto la sospensione della disposizione relativa all'equiparazione dei monopattini elettrici introdotta dall'ultima legge di bilancio, qualora la Commissione trasporti proceda tempestivamente all'approvazione della risoluzione in discussione.

  Alessandro MORELLI, presidente, ritiene che nella riunione prevista per la giornata odierna dell'ufficio di presidenza i rappresentanti dei gruppi potranno assumere le necessarie decisioni in ordine al prosieguo dei lavori al fine di garantire una rapida approvazione.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.05.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 29 gennaio 2020. — Presidenza del presidente Alessandro MORELLI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico Mirella Liuzzi.

  La seduta comincia alle 14.10.

  Alessandro MORELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione in diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-03435 Bruno Bossio: Iniziative urgenti in materia di voucher per la banda ultralarga.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Mirella LIUZZI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), replicando, prende atto della risposta fornita dal rappresentante del governo, esprimendo soddisfazione per il recepimento degli impegni contenuti nella risoluzione approvata dalla Commissione. Al riguardo ritiene necessario comprendere quali siano effettivamente i tempi di pubblicazione del decreto attuativo degli incentivi, osservando come su tale questione l'interlocuzione con le istituzioni europee sia iniziata da tempo.

5-03436 Capitanio: Iniziative urgenti in materia di banda ultralarga e attuazione dei contratti di concessione in essere.

  Massimiliano CAPITANIO (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Mirella LIUZZI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Massimiliano CAPITANIO (LEGA), replicando, ringrazia il rappresentante del governo per gli elementi di risposta, forniti sottolineando la necessità di un coinvolgimento pieno delle regioni sul tema degli interventi per la connettività anche a tutela delle aree a fallimento di mercato. Fornisce quindi una serie di dati relativi alle principali regioni dai quali risulta evidente l'ampio divario tra le varie aree del paese e, più un generale, un'insufficiente diffusione della banda ultralarga e stigmatizza l'evidente ritardo, che ormai può essere stimato in almeno tre anni, nell'attuazione del piano per la diffusione della banda ultralarga da parte del governo.

5-03437 Scagliusi: Attuazione della fase di test degli apparecchi televisivi in vista del nuovo standard del digitale terrestre.

  Emanuele SCAGLIUSI (M5S) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Mirella LIUZZI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Emanuele SCAGLIUSI (M5S), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del governo, che viene incontro alle esigenze di informazione e di chiarezza dei cittadini che possono quindi essere messi in condizione di conoscere le prestazioni tecniche del proprio apparecchio televisivo e di accedere ai previsti incentivi per la sostituzione dell'apparecchio televisivo o di un nuovo decoder.

  Alessandro MORELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.30.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 29 gennaio 2020.

Audizione di rappresentanti della Direzione Generale per la Motorizzazione, nell'ambito dell'esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 19 settembre 2000, n. 358, in materia di sportello telematico dell'automobilista (atto n. 141).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.30 alle 14.55.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 29 gennaio 2020. — Presidenza del presidente Alessandro MORELLI.

  La seduta comincia alle 14.55.

DL 162/2019: Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica.
C. 2325 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 gennaio 2020.

  Elena MACCANTI (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, anche sulla base del dibattito svoltosi nella seduta antimeridiana, richiama l'attenzione della Commissione sul fatto che i lavori delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio, competenti in sede referente sul provvedimento in esame, risultino rinviati alla prossima settimana. Si chiede al riguardo se non sia più opportuno rinviare l'espressione del prescritto parere, al fine di conoscere l'orientamento del governo sugli emendamenti presentati presso le Commissioni di merito che coinvolgono le competenze della Commissione.

  Diego SOZZANI (FI) si associa alle considerazioni svolte dalla collega Maccanti e, ribadendo la richiesta di chiarimenti formulata nella seduta di ieri, giudica opportuno un rinvio dell'espressione del parere da parte della Commissione Trasporti alla luce dell'andamento dei lavori presso le commissioni di merito.

  Mauro ROTELLI (FDI) dichiara di condividere la richiesta formulata dai colleghi ritenendo opportuno avere maggiore contezza sui contenuti del provvedimento all'esame della Commissione e ritenendo quindi opportuna la richiesta di rinvio dell'espressione del parere da parte della Commissione.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), relatrice, nel sottolineare preliminarmente che in questa fase la Commissione trasporti è chiamata ad esprimere un parere sul testo base del provvedimento, si chiede se sia effettivamente utile attendere l'esame degli emendamenti da parte delle Commissioni di merito, che all'inizio della prossima settimana non sarà comunque iniziato.

  Luciano PIZZETTI (PD), pur condividendo le considerazioni della relatrice circa il fatto che la Commissione trasporti sia chiamata in questa fase ad esprimere un parere sul testo base del provvedimento, ritiene che al fine di garantire un clima di fattiva collaborazione si potrebbe anche decidere di accedere alla richiesta di rinvio dell'espressione del parere avanzata dai gruppi di opposizione.

  Elena MACCANTI (LEGA), nel preannunciare che il gruppo della Lega esprimerà in ogni caso un parere contrario sul provvedimento in esame, ribadisce l'opportunità che la Commissione trasporti possa conoscere l'orientamento del governo su alcune delicate questioni, emerse anche nella seduta antimeridiana della Commissione. Più in generale, si chiede se non sia opportuno prevedere, nell'ambito della proposta di parere che la commissione si accinge a votare, una specifica osservazione che inviti la commissione di merito a non intervenire nella legislazione di settore e segnatamente sulla questione della micro-mobilità elettrica.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), relatrice, pur comprendendo la legittimità delle osservazioni formulate dalla collega Maccanti, osserva che un breve rinvio dell'espressione del parere, a suo giudizio, non consentirebbe comunque alla Commissione di trasporti di conoscere in dettaglio il testo del provvedimento emendato dalle Commissioni di merito. Ciò nonostante si dichiara disponibile ad inserire una specifica osservazione nella proposta di parere nel senso e per le finalità indicate dalla collega Maccanti.

  Alessandro MORELLI, presidente, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 15.10, è ripresa alle 15.15.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), relatrice, alla luce del dibattito fin qui svoltosi, ritiene di proporre un breve rinvio dell'espressione del parere da parte della Commissione trasporti anche al fine di recepire ulteriori osservazioni che invitino le Commissioni di merito a non legiferare su temi e questioni affrontate nell'ambito di riforme legislative attualmente in corso e all'esame del Parlamento, al fine di non esautorare la Commissione Trasporti dagli ambiti legislativi di sua competenza.

  Elena MACCANTI (LEGA) ringrazia la relatrice e la maggioranza per aver voluto accogliere le richieste di un breve rinvio dell'espressione del parere e di voler tenere in considerazione la richiesta di integrare la proposta di parere nel senso da lei auspicato.

  Alessandro MORELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.20 alle 15.40.

IX Commissione - mercoledì 29 gennaio 2020

ALLEGATO 1

5-03435 Bruno Bossio: Iniziative urgenti in materia di voucher per la banda ultralarga.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  L'atto in discussione focalizza l'attenzione sulle iniziative intraprese per dare avvio alla seconda fase di attuazione della strategia nazionale per la banda ultralarga, al fine di garantire la realizzazione delle previste infrastrutture e il superamento del divario digitale presente in alcune aree del Paese.
  Come correttamente richiamato dagli Onorevoli Interroganti, il 4 dicembre 2019 in questa sede sono state approvate alcune Risoluzioni relative all'argomento trattato, con le quali il Governo ha accolto l'impegno ad adottare iniziative più idonee per sostenere i clienti finali nell'acquisto dei servizi di connessione alla rete internet e a prevedere misure incentivanti, voucher, fruibili per i cittadini, per le piccole e medie imprese e per i centri per l'impiego attualmente privi di collegamento a banda ultralarga.
  In questo contesto, la Strategia Nazionale per la Banda Ultralarga, punta a garantire entro il 2020 la copertura con reti ultraveloci ad almeno l'85 per cento della popolazione italiana e a tutte le sedi/edifici pubblici, poli industriali, aree di interesse economico e concentrazione demografica, nonché delle principali località turistiche e degli snodi logistici.
  Ieri, nel corso dell'audizione in Commissione Lavori pubblici e Comunicazioni del Senato, il Ministro Patuanelli ha confermato che, nell'ambito del Piano Banda Ultralarga, al fine del completamento dell'intervento nelle «aree bianche» nonché dell'avvio della Fase II «aree grigie e voucher per la connettività» bisogna fare di più e meglio, nella comune consapevolezza che si tratta di un Piano strategico per il nostro Paese.
  Come noto, gli interventi della fase II, avviata il 17 luglio 2019 dal Comitato per la banda ultralarga (COBUL), saranno concentrati nel sostegno alla domanda per l'attivazione di servizi ultraveloci in tutte le aree del Paese e nella diffusione di infrastrutture a banda ultralarga nelle c.d. «aree grigie a fallimento tecnologico».
  Secondo quanto stimato dalla Società Infratel Italia S.p.A., il fabbisogno complessivo per intervenire nelle aree grigie del Paese installando infrastrutture predisposte al Gigabit è pari a 5,1 miliardi di euro. Le risorse Nazionali certe oggi a disposizione per sostenere tali interventi ammontano a circa 2,7 miliardi di euro, di cui 1,3 per l'erogazione dei voucher.
  I voucher, come già deciso in sede COBUL del 17 luglio e confermato nelle successive riunioni del 19 dicembre 2019 e 23 gennaio scorso, saranno concessi in favore di famiglie, piccole e medie Imprese, scuole e centri impiego, in tutte le aree del Paese, per un importo complessivo di risorse pari a 1.3 Miliardi di euro.
  Specifici accordi con le regioni interessate permetteranno di tener conto delle specifiche richieste e necessità dei territori partendo da una chiave di riparto comune che garantisca la copertura di tutte le scuole e di tutti i centri per l'impiego e che ponga particolare attenzione alle famiglie con ISEE sotto i 20 mila euro, attraverso la copertura totale del costo dell'abbonamento, prevedendo, altresì, una rimodulazione
graduale per le famiglie sopra tale soglia. Questa chiave di riparto di base permetterà di destinare 202 milioni di euro alle scuole e ai centri per l'impiego, mentre la quota dei fondi per le PMI e le famiglie sarà rispettivamente di 536 milioni di euro, al netto dei costi di gestione del soggetto attuatore Infratel Italia.
  La misura, che sarà posta in essere attraverso un apposito decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, sarà annuale, sviluppata per un periodo complessivo di 3 anni e sarà attuata in parallelo con la realizzazione delle infrastrutture ultraveloci nelle aree bianche, grigie e nere del Paese.
  In base agli studi effettuati da Infratel Italia gli importi dei voucher e la relativa qualità del servizio sono stati differenziati a seconda del target di riferimento, nel rispetto del principio della neutralità tecnologica. I voucher potranno coprire parte dei costi di abbonamento, fino a 24 mesi, parte dei costi dei dispositivi di rete a casa dell'utente (la così detta CPE) e parte dei costi di allaccio. I voucher, a copertura dei suddetti costi, saranno così suddivisi:
   5.000 euro per le scuole e i centri per l'impiego;
   3.000 euro per le PMI (meno di 250 addetti);
   300 euro per gli utenti residenziali.

  Al fine di adottare nel più breve tempo possibile tali strumenti incentivanti, come auspicato dagli Interroganti e nel rispetto degli impegni presi, nell'ultima riunione del CoBUL del 23 gennaio scorso è stato dato mandato al MiSE di avviare nel più breve tempo possibile l'interlocuzione con i competenti uffici europei.
  Avviata tale interlocuzione infatti, attraverso lo strumento della prenotifica, si procederà al lancio della consultazione pubblica al fine di acquisire i pareri degli stakeholder. Gli elementi raccolti forniranno la base della notifica formale e, una volta ottenuta l'approvazione da parte della Commissione europea, sarà pubblicato il Decreto del Ministero dello sviluppo economico.
  Come evidenziato ieri dal Ministro Patuanelli nel corso dell'audizione sopra richiamata in Commissione Senato «Siamo a un punto di svolta tecnologico per il nostro Paese e l'impegno del MiSE sarà concentrato verso il completamento dei Piani avviati per la creazione di un'infrastruttura solida ed a prova di futuro».

ALLEGATO 2

5-03436 Capitanio: Iniziative urgenti in materia di banda ultralarga e attuazione dei contratti di concessione in essere.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Com’è noto, in data 30 giugno 2016 la Commissione europea ha approvato il regime di aiuti di stato relativo alla «Strategia Banda Ultralarga italiana»; la prima fase di attuazione del Piano BUL riguarda le aree bianche, ovvero le aree c.d. a fallimento di mercato, prive di investimenti da parte di operatori privati.
  Come è altrettanto noto, la società Open Fiber è risultata aggiudicataria dei bandi di gara Infratel nelle citate aree bianche ed è l'attuale concessionaria per la costruzione, manutenzione e gestione della rete BUL nelle regioni Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Veneto.
  A fine 2019, secondo quanto comunicato dalla società Infratel, lo stato di avanzamento è il seguente:
   sono state connesse in fibra ottica e wireless alla nuova rete a BUL circa 2.2 milioni di unità immobiliari sulle 9 previste dal Piano;
   sui 6237 comuni previsti a fine Piano, sono stati completati lavori in 424 Comuni, di cui 103 collaudabili e 80 già collaudati; attualmente sono in esecuzione i lavori per ulteriori 1831 comuni che corrispondono, in termini di unità immobiliari, al 44 per cento del Piano previsto.

  La concessionaria Open Fiber si è inoltre impegnata ad accelerare lo sviluppo dei cantieri, avviando i lavori in ulteriori 1465 comuni ed effettuando collaudi in almeno ulteriori 900 comuni.
  Nei 668 comuni in cui l'intervento è svolto direttamente da Infratel, lo stato di avanzamento è il seguente:
   concluso l'intervento nel 78 per cento dei comuni, di cui 496 collaudati e 26 in fase di collaudo;
   servizio già attivo in 200 comuni;
   stima di attivazione del servizio entro il 31 dicembre 2020, per arrivare a coprire almeno a 450 comuni.

  Con riferimento al quesito posto dagli Onorevoli Interroganti evidenzio che durante la riunione del COBUL (Comitato per l'attuazione della BUL) del 22 dicembre 2019 si è provveduto a definire un cronoprogramma delle attività con le Regioni.
  Gli Uffici tecnici del MiSE hanno proposto incontri mensili con le Amministrazioni locali per risolvere le criticità burocratiche e accelerare l'attuazione del progetto e favorire il superamento di queste criticità.
  A tal proposto, sono state contattate le regioni e le Amministrazioni locali coinvolte nei processi di autorizzazione, favorendo il dialogo tra i diversi livelli istituzionali e il concessionario e suggerendo la pianificazione delle Conferenze di Servizi in modalità tale da snellire i processi autorizzativi. L'intervento del MiSE ha portato ad un miglioramento della situazione in quelle regioni che hanno favorito la costituzione di Conferenze di servizi.
  In secondo luogo, si ricorda che il Governo ha adottato misure di semplificazione per l'innovazione al fine di accelerare il rilascio delle autorizzazioni, in particolare per le attività di scavo a basso impatto ambientale, attraverso il c.d. decreto
sblocca cantieri (DL n. 135 del 2018, convertito con modificazioni dalla legge n. 12 del 2019).
  Per quello che attiene invece alla tecnologia FWA, rappresento che la scelta tecnologica è stata adottata dal concessionario in sede di offerta tecnica e che il concessionario, per talune aree del Piano BUL, ha già adottato tecnologie FWA, che coprono circa il 20 per cento dell'intero piano tecnico. Si ricorda, inoltre, che la rete realizzata rimarrà di proprietà pubblica e deve garantire una evoluzione dei servizi per almeno 20 anni.
  Per quanto riguarda i contenuti delle convenzioni di concessione tra Infratel e Open Fiber, ricordo che le stesse sono a disposizione delle Amministrazioni interessate, cui è possibile fare richiesta di accesso agli atti e che allo stato attuale, non si prevedono rischi di perdita di fondi europei sul progetto in parola.
  Per quanto concerne, infine, il ruolo svolto dalle Amministrazioni centrali e regionali, nel ricordare che il MiSE riveste il ruolo istituzionale di coordinamento del progetto BUL, rappresento che nella riunione del COBUL dello 23 gennaio scorso, è proseguita l'interlocuzione con i soggetti istituzionali coinvolti. In tale sede si è discusso della possibilità di investire i governatori regionali del ruolo di commissari nei confronti degli enti territoriali, per lo snellimento e la velocizzazione delle procedure di rilascio dei permessi necessari per i lavori di infrastrutturazione. La valutazione di tale possibilità sarà pertanto oggetto di valutazione nelle prossime riunioni del predetto Comitato interministeriale.
  Rappresento, infine, che il MiSE continuerà a vigilare sulla società Infratel e sull'avanzamento del Piano e continuerà a monitorare costantemente le fasi attuative poste in essere dal concessionario Open Fiber.
  A tal proposito, il MiSE, anche in considerazione del recente cambio dei vertici delle società Infratel, darà mandato ai nuovi amministratori di effettuare tutte le verifiche necessarie sulle attività sinora poste in essere nonché di sollecitare Open Fiber al rispetto delle tempistiche previste nei contratti di concessione.

ALLEGATO 3

5-03437 Scagliusi: Attuazione della fase di test degli apparecchi televisivi in vista del nuovo standard del digitale terrestre.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Come noto, a partire da giugno 2022, la ricezione dei programmi TV sarà possibile esclusivamente con televisioni o decoder di nuova generazione, ossia dotati dei nuovi standard trasmissivi e di codifica (DVBT-2/Hevc).
  A riguardo, come correttamente richiamato dall'Onorevole Interrogante, la legge di Bilancio 2019 ha stanziato 151 milioni di euro in favore dei cittadini per l'acquisto di decoder o televisori abilitati alla ricezione delle nuove tecnologie trasmissive. Il Ministero dello sviluppo economico, con l'adozione di apposito decreto ministeriale, a partire da dicembre dello scorso anno, ha reso disponibili tali fondi per le famiglie ISEE appartenenti alla fascia 1 e 2, circa 3 milioni di famiglie, attraverso un voucher di 50 euro per acquistare decoder o nuovi apparecchi televisivi compatibili con lo standard DVB-T2.
  Secondo i dati forniti dagli Uffici del Ministero, al 16 gennaio 2020 sono stati erogati 15.963 voucher per accedere al nuovo sistema trasmissivo, di cui 14.061 per Tv e 1.902 per decoder.
  Il MiSE, per accompagnare i cittadini in questa fase di transizione, ha stanziato 15 milioni di euro per avviare una apposita campagna informativa relativa alla liberazione della banda 700. L'attività di comunicazione ha avuto inizio il 19 dicembre 2019, tramite uno spot istituzionale in onda sulle principali emittenti nazionali che durerà fino a febbraio 2020. Nel frattempo, gli uffici del Ministero stanno lavorando per avviare una più ampia campagna di comunicazione che dovrà durare per l'intera fase di transizione alla nuova tecnologia, ossia fino al giugno 2022.
  A tal proposito, colgo l'occasione per evidenziare che gli apparecchi televisivi e i decoder che possono essere acquistati con il bonus, sono già conformi agli standard trasmissivi della nuova televisione e quindi potranno ricevere tutte le trasmissioni in onda dal settembre 2021, quando si passerà alla codifica MPEG-4, e anche tutte quelle in onda a partire dal giugno 2022, quando si passerà allo standard di trasmissione DBVT-2. Il Ministero dello sviluppo economico ha inoltre messo a disposizione dei cittadini una lista di prodotti «idonei», consultabile su la pagina web «bonus tv» del Ministero dello sviluppo economico.
  Con riferimento al quesito posto dall'On.le Interrogante, ovvero alle iniziative intraprese dal MiSE per l'utilizzo da parte dei cittadini del «cartello» per testare l'adeguatezza degli apparati televisivi in possesso, desidero in primo luogo chiarire che la finalità del cartello di test è quella di consentire ai cittadini – di – verificare, tramite il telecomando, se sarà necessario dotarsi di un nuovo ricevitore (tv o decoder).
  Si tratta di uno strumento che nasce da una iniziativa ministeriale, rappresentata durante la consultazione pubblica con gli operatori al Tavolo TV 4.0 e codificata nel decreto che disciplina le modalità di rilascio della banda 700MHz, il c.d. decreto «road map». Questo strumento è al momento in fase di definizione tecnica da parte degli operatori televisivi.

  Come già rappresentato dal Ministero dello sviluppo economico, sarebbe fuorviante per i cittadini in questa fase di test provare a sintonizzare i canali e dedurre, in caso negativo, che il proprio apparecchio sia da cambiare, poiché, come si è detto, il cartello è ancora in fase di definizione tecnica da parte degli operatori e tali canali test, in questa prima fase, dovranno essere utilizzati esclusivamente dagli Uffici competenti e dagli operatori per le suddette finalità di test.
  Allo stato è necessario, quindi, mettere ulteriormente a punto alcuni aspetti tecnici e completare le necessarie interlocuzioni tra gli Uffici tecnici del MISE e gli operatori televisivi.
  Il Ministero dello sviluppo economico fornirà tutte le opportune informazioni ai cittadini nel momento in cui la trasmissione del cartello sarà perfezionata da un punto di vista tecnico, insieme a tutte le spiegazioni utili agli utenti per effettuare l'auto verifica del proprio televisore.