Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere

Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere

Comm. bicam. Antimafia

Comm. bicam. Antimafia

Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere
SOMMARIO
Giovedì 23 gennaio 2020

Sulla pubblicità dei lavori ... 684

Comunicazioni del Presidente in merito alla verifica di cui all'articolo 1, comma 1, lettera i) della legge n. 99 del 2018, in materia di formazione delle liste elettorali per le Regioni Emilia-Romagna e Calabria ... 684

ALLEGATO 1 (Comunicazioni del Presidente in merito alla verifica di cui all'articolo 1, comma 1, lettera i) della legge n. 99 del 2018, in materia di formazione delle liste per le elezioni regionali che avranno luogo in Emilia Romagna, il prossimo 26 gennaio 2020) ... 686

ALLEGATO 2 (Comunicazioni del Presidente in merito alla verifica di cui all'articolo 1, comma 1, lettera i) della legge n. 99 del 2018, in materia di formazione delle liste per le elezioni regionali che avranno luogo in Calabria, il prossimo 26 gennaio 2020) ... 687

Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere - Resoconto di giovedì 23 gennaio 2020

  Giovedì 23 gennaio 2020. – Presidenza del presidente Nicola MORRA.

  La seduta comincia alle 12.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Il PRESIDENTE avverte che della seduta odierna verrà redatto il resoconto sommario ed il resoconto stenografico e che, ai sensi dell'articolo 12, comma 2, del Regolamento interno, la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Comunicazioni del Presidente in merito alla verifica di cui all'articolo 1, comma 1, lettera i) della legge n. 99 del 2018, in materia di formazione delle liste elettorali per le Regioni Emilia-Romagna e Calabria.

  Il PRESIDENTE dà conto dei risultati derivanti dai controlli effettuati sulle liste elettorali per il rinnovo delle Assemblee e delle Giunte regionali delle Regioni Emilia-Romagna e Calabria. Premette che il potere conferito alla Commissione dall'articolo 1, comma 1, lettera i) della legge n. 99 del 2018, ha radici lontane nel tempo ma è ora meglio determinato proprio dal testo della legge istitutiva, oltre che sulla scorta delle prassi consolidate. Rileva dunque che tale funzione ha riguardo sia alla disciplina recata dal decreto legislativo n. 235 del 2012, sia al codice di autoregolamentazione cui la stessa traccia legislativa rinvia. L'attività di controllo si ripartisce in tre fasi: prima vengono ottenute le liste elettorali che in questo caso sono pervenute direttamente dalle Prefetture, poi si trasmettono alla Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo le liste in modo da ottenerne un primo controllo al fine di verificare sia quanto recato dai casellari giudiziari dei candidati, sia per acquisirne gli eventuali carichi pendenti. La terza e conclusiva fase si apre al momento della trasmissione dei dati da parte della Procura Nazionale. È a questo punto che la Commissione è tenuta a svolgere un'analitica ricerca per ottenere la documentazione puntuale relativa a tutti i carichi pendenti rinvenuti in corrispondenza dei candidati, nonché acquisire le eventuali sentenze passate in giudicato che li riguardano.
  Passa quindi a prospettare gli esiti dell'istruttoria effettuata.
  Per la regione Emilia Romagna, risulta esservi un candidato che, avendo riportato sentenza di condanna in primo grado per uno dei delitti previsti dal decreto legislativo n. 235 del 2012 vedrebbe, qualora eletto, sottoposta a sospensione di diritto la sua carica di rappresentante dell'Assemblea regionale.
  Per la regione Calabria risultano due candidati che si pongono in posizione rilevante ai sensi del Codice di autoregolamentazione. Una terza posizione procedimentale verrà, invece, definita nella giornata di oggi. Pertanto, chiede alla Commissione l'autorizzazione a procedere alla eventuale divulgazione di tale nominativo solo qualora si avesse notizia di un esito di accertamento della responsabilità penale in seguito all'udienza che si celebra oggi.

  Sulla proposta del Presidente conviene la Commissione.

  Per poter prendere visione dei nominativi e dell'appartenenza alle singole liste dei candidati, rende dunque disponibile la documentazione a tutti i commissari presenti e dispone una breve sospensione.

  La seduta, sospesa alle 12.22, è ripresa alle 12.29.

  Il PRESIDENTE dà sintetica lettura, in regime di segretezza, dei risultati emersi dalle operazioni di controllo al fine di consentire la comprensione del quadro anche a chi non avesse ancora preso visione dei carichi pendenti e delle sentenze che riguardano candidati alle elezioni regionali della dell'Emilia-Romagna e della Calabria. Preannunzia quindi che, non essendovi osservazioni, in allegato al resoconto sommario della seduta odierna verranno pubblicati i nominativi dei candidati per i quali esistono condizioni di ostatività alla candidatura per via di disposizioni recate dal codice di autoregolamentazione, oppure ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo n. 235 del 2012.
  Conferma quindi che provvederà a rendere noto che il terzo nominativo di candidato alle liste per l'elezione del Consiglio regionale calabrese, solo qualora pervenisse sentenza di condanna o rinvio della decisione.

  La seduta termina alle 12.37.

Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere - giovedì 23 gennaio 2020

ALLEGATO 2

Comunicazioni del Presidente in merito alla verifica di cui all'articolo 1, comma 1, lettera i) della legge n. 99 del 2018, in materia di formazione delle liste per le elezioni regionali che avranno luogo in Calabria, il prossimo 26 gennaio 2020.

  Esito delle verifiche disposte sui candidati indicati dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo per i quali si sono rinvenuti carichi pendenti.
  Anche per questo procedimento di controllo non sono stati presi in considerazione carichi pendenti o sentenze pronunciate per reati diversi da quelli previsti dal codice di autoregolamentazione e dal D.lgs. n. 235 del 2012.
  Candidati la cui condizione risulta non conforme alla disciplina del codice di autoregolamentazione in quanto rinviati a giudizio e con fase dibattimentale in corso:
   RAFFA Giuseppe, Forza Italia Berlusconi per Santelli, per essere stato rinviato a giudizio in un procedimento, per i reati di cui agli artt. 81 cv 110, 319 c.p. (si tratta del delitto di corruzione in concorso e sotto il vincolo della continuazione), commessi in Reggio Calabria nel 2013 e il 1o aprile 2015. Il dibattimento è attualmente in corso presso il Tribunale di Reggio Calabria.
   TALLINI Domenico, Forza Italia Berlusconi per Santelli, per essere stato rinviato a giudizio per i reati di cui agli artt. 110, 319-quater, 1o comma c.p. in Catanzaro il 12 marzo 2013; artt. 110, 319-quater, 1o comma c.p. in Catanzaro il 10 aprile 2013; artt. 110, 319-quater, 1o comma c.p. in Catanzaro il 4 gennaio 2013; artt. 110,56, 319-quater, 1o comma c.p. in Catanzaro il 7 ottobre 2013. Si tratta di più fattispecie di corruzione per induzione indebita a dare e promettere.
   Risulta inoltre una posizione procedimentale la cui definizione è attesa per oggi. Proprio nella giornata odierna infatti si celebrerà l'udienza in rito abbreviato che dovrebbe condurre ad una pronuncia definitoria della responsabilità penale per un reato di abuso di ufficio e di falso aggravati dall'articolo 7 del DL 152/1991. Per tale ragione si renderà opportuno divulgare il nominativo di tale candidato nel caso di un'eventuale pronuncia di condanna oppure nell'evenienza di un rinvio. In tali casi, la rilevanza ai fini del codice di autoregolamentazione o del D.lgs. 235/2012 andrà infatti esplicitata con le dovute misure.