VI Commissione

Finanze

Finanze (VI)

Commissione VI (Finanze)

Comm. VI

Finanze (VI)
SOMMARIO
Giovedì 16 gennaio 2020

SEDE REFERENTE:

DL 142/2019: Misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento. C. 2302 Governo (Seguito dell'esame e conclusione) ... 33

ALLEGATO 1 (Emendamenti approvati) ... 40

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

Sulla pubblicità dei lavori ... 38

5-03394 Cattaneo: Inclusione delle società di investimento immobiliare quotate (Siiq) e non quotate (Siinq) nell'elenco degli «investitori istituzionali» dei Fia immobiliari ... 38

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 41

5-03395 Trano: Chiarimenti relativi all'applicazione del regime forfettario di tassazione a seguito delle modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2020 ... 38

5-03396 Centemero: Iniziative in merito all'applicazione del regime forfettario di tassazione a seguito delle modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2020 ... 39

5-03397 Fragomeli: Iniziative per l'informazione ai contribuenti della modifica dei termini di scadenza per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi ... 39

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 42

5-03398 Osnato: Chiarimenti relativi alla tassazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica ... 39

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 44

VI Commissione - Resoconto di giovedì 16 gennaio 2020

SEDE REFERENTE

  Giovedì 16 gennaio 2020. — Presidenza del vicepresidente Alberto Luigi GUSMEROLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 9.45.

DL 142/2019: Misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento.
C. 2302 Governo.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 gennaio scorso.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte innanzitutto che la Conferenza dei Capigruppo ha fissato l'avvio dell'esame del provvedimento in Aula per il prossimo lunedì 20 gennaio e che la Commissione Finanze dovrà quindi votare il mandato al relatore a riferire in Assemblea entro la giornata odierna.
  Avverte inoltre che sul provvedimento sono pervenuti i pareri del Comitato per la legislazione e delle Commissioni I, X e XIV. La Commissione Bilancio esprimerà il proprio parere direttamente all'Assemblea.
  Invita quindi il relatore ed il Governo ad esprimere i pareri sulle proposte emendative.

  Claudio MANCINI (PD), relatore, con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 1, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Pastorino 1.3 e 1.4, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), nonché sugli identici emendamenti Del Barba 1.9 e 1.11, Trano 1.23, Giacomoni 1.22, Zanichelli 1.24, Marattin 1.12, Osnato 1.13 e 1.21, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Su tutte le altre proposte emendative formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Antonio MARTINO (FI), accogliendo l'invito del relatore, ritira gli emendamenti a sua prima firma 1.1 e 1.8.

  Eugenio SANGREGORIO (M-NI-USEI-C !-AC) sottoscrive e quindi ritira gli articoli aggiuntivi Gebhard 1.012, 1.022, 1.023 e 1.027.

  Raffaele TRANO (M5S) sottoscrive e quindi ritira gli emendamenti Ianaro 1.5, 1.14, 1.16 e 1.18 e Currò 1.20, nonché gli articoli aggiuntivi Currò 1.07, Ruggiero 1.08, Martinciglio 1.09, Migliorino 1.010, Ruggiero 1.017, Giuliodori 1.032, Maniero 1.035 e Martinciglio 1.036.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) sottoscrive e quindi ritira gli articoli aggiuntivi Buratti 1.01, 1.02, 1.03, 1.04, 1.011, 1.020, 1.025, 1.038, 1.039 e 1.040.

  Luca PASTORINO (LEU), accogliendo l'invito del relatore, ritira l'emendamento a sua prima firma 1.19.

  Massimo UNGARO (IV), accogliendo l'invito del relatore, ritira gli emendamenti Del Barba 1.6 e Marattin 1.7, nonché degli articoli aggiuntivi Del Barba 1.013, Marattin 1.018 e Del Barba 1.028.

  Marco OSNATO (FDI) non accoglie l'invito al ritiro del suo emendamento 1.17, formulato dal relatore, che merita a suo avviso un approfondimento e che chiede venga posto in votazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Tateo 1.2.

  Luca PASTORINO (LEU) dichiara di accogliere la riformulazione dei propri emendamenti 1.3 e 1.4 proposta dal relatore.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che i deputati dei gruppi del M5S, del PD e di Italia Viva, intendono sottoscrivere la nuova formulazione degli emendamenti Pastorino 1.3 e 1.4.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Pastorino 1.3 e 1.4 (Nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  Mauro DEL BARBA (IV) accoglie la riformulazione degli emendamenti a sua prima firma 1.9 e 1.11 proposta dal relatore, nonché dell'emendamento Marattin 1.12, del quale è cofirmatario.

  Raffaele TRANO (M5S) accoglie la riformulazione del suo emendamento 1.23.

  Alessandro CATTANEO (FI) accoglie la riformulazione dell'emendamento Giacomoni 1.22, di cui è cofirmatario.

  Davide ZANICHELLI (M5S) accoglie la riformulazione del suo emendamento 1.24.

  Marco OSNATO (FDI) accoglie la riformulazione degli emendamenti a sua prima firma 1.13 e 1.21 proposta dal relatore, che ringrazia per l'attenzione riservata alle proposte avanzate da tutti i gruppi.

  Luca PASTORINO (LEU) sottoscrive la nuova formulazione degli emendamenti Del Barba 1.9 e 1.11, Trano 1.23, Giacomoni 1.22, Zanichelli 1.24, Marattin 1.12 e Osnato 1.13 e 1.21.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Del Barba 1.9 e 1.11, Trano 1.23, Giacomoni 1.22, Zanichelli 1.24, Marattin 1.12, Osnato 1.13 e 1.21, (Nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  Alessandro CATTANEO (FI) insiste per la votazione dell'emendamento Nevi 1.10, di cui è cofirmatario, avente ad oggetto il mantenimento dei livelli occupazionali, tema a suo avviso di estrema importanza.

  Claudio MANCINI (PD), relatore, condivide la preoccupazione dei colleghi circa il mantenimento dei livelli occupazionali, che sa essere riferita anche alla Cassa di Risparmio di Orvieto, che fa parte del Gruppo bancario Banca Popolare di Bari. Ritiene tuttavia che il testo dell'emendamento, nella sua attuale formulazione, sia limitativo per l'autonomia operativa della Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale S.p.a. e che la questione potrebbe essere adeguatamente approfondita durante l'esame da parte dell'Assemblea, anche mediante la presentazione di un ordine del giorno.

  Alessandro CATTANEO (FI) insiste per la votazione dell'emendamento Nevi 1.10 e preannuncia, in ogni caso, la presentazione di un ordine del giorno in Assemblea.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA rinnova l'invito al ritiro dell'emendamento Nevi 1.10, tenuto conto della disponibilità del Governo a tenere nella debita considerazione, nel corso del prossimo esame in Assemblea, il tema in questione.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Nevi 1.10 e Tateo 1.15.

  Marco OSNATO (FDI) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 1.17, volto a rendere il testo del provvedimento più coerente con la normativa vigente. Evidenzia infatti come il decreto-legge assegni 900 milioni di euro ad una società a partecipazione pubblica, sottraendone tuttavia la disciplina alle previsioni del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica. Ritiene che la maggioranza e il Governo dovrebbero condividere l'esigenza di garantire che gli amministratori presentino i requisiti di onorabilità, professionalità e autonomia previsti dalla legge, nonché di prevedere un limite per i loro compensi.

  Claudio MANCINI (PD), relatore, rassicura il collega Osnato circa la condivisione da parte della maggioranza dei contenuti dell'emendamento in esame, che tuttavia appare superfluo rispetto a quanto già previsto dalla legislazione vigente circa i requisiti di onorabilità, professionalità e autonomia che, in base al dettato del Testo unico bancario si applicano in ogni caso agli amministratori degli istituti bancari.

  Marco OSNATO (FDI) ritiene opportuno, in ogni caso, fare un esplicito richiamo all'applicazione della normativa in materia di requisiti di onorabilità, professionalità e autonomia degli amministratori della nuova società di cui al comma 2, anche tenuto conto del fatto che non vi è certezza in ordine alla sua natura di istituto bancario.

  Claudio MANCINI (PD), relatore, invita il collega a valutare attentamente la questione relativa ai compensi degli amministratori, in considerazione del fatto che quello proposto è un intervento di mercato – condizione che ne consente l'autorizzazione – e che un tetto ai compensi potrebbe limitare la possibilità da parte di Mediocredito centrale di compiere in tale ambito le scelte più adeguate.

  Marco OSNATO (FDI) sottolinea come, a suo avviso, non emerga con evidenza dal testo la natura privata della operazione proposta, ma si preveda piuttosto la costituzione di una società a partecipazione pubblica.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA sottolinea come dal testo del provvedimento, e segnatamente dal comma 1 dell'articolo 1, si desuma chiaramente la natura bancaria dell'organismo in questione, al quale si applicherà pertanto in ogni caso la normativa del TUB in materia di requisiti di onorabilità, professionalità e autonomia degli amministratori. Per ciò che riguarda il limite ai compensi, invece, se la banca sarà a partecipazione pubblica, questo troverà comunque applicazione. Propone, in ogni caso, un breve accantonamento dell'emendamento Osnato 1.17.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che l'emendamento Osnato 1.17 deve intendersi accantonato.

  Claudio MANCINI (PD), relatore, passando all'esame dell'articolo aggiuntivo Centemero 1.014, intende sottolineare come le proposte di invito al ritiro formulate da relatore e Governo non siano determinate da una contrarietà sul merito delle materie in discussione, quanto dalla difficoltà – rispetto al complesso degli articoli aggiuntivi presentati – di svolgere una adeguata istruttoria e di pervenire ad alcune soluzioni di sintesi. Preannuncia la disponibilità della maggioranza a svolgere tali approfondimenti nel corso del successivo esame del provvedimento da parte dell'Assemblea, anche testimoniata dall'intenzione di non comprimere i tempi del dibattito in Aula. Ribadisce, in tale prospettiva, l'invito al ritiro degli articoli aggiuntivi presentati.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, rileva che l'articolo aggiuntivo Centemero 1.014, di cui è cofirmatario, è stato presentato nella giornata di venerdì scorso e che quindi la maggioranza ha avuto a disposizione tutto il tempo necessario per approfondirne i contenuti.

  Claudio MANCINI (PD), relatore, ribadisce che l'invito al ritiro di diverse proposte emendative riferite all'articolo 1 – quali quelle, ad esempio, dedicate al tema del credito cooperativo – è motivato non dalla contrarietà nel merito, ma dalla necessità di pervenire ad una formulazione unitaria e condivisa, coordinata con la normativa vigente in materia e con il processo di riforma in tal senso avviato, che non è stata consentita dai limitati tempi di esame a disposizione e che auspica possa essere definita nel corso del successivo esame in Assemblea.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli articoli aggiuntivi Centemero 1.014, Giacomoni 1.019, Centemero 1.021, Tateo 1.024 e Centemero 1.026.

  Umberto BURATTI (PD) interviene sul tema delle banche di credito cooperativo, cui diversi suoi articoli aggiuntivi erano dedicati, auspicando che la relativa disciplina – che giudica di estrema rilevanza – possa essere oggetto di un'approfondita analisi nel corso del successivo esame del provvedimento da parte dell'Assemblea che consenta di pervenire ad una soluzione di sintesi. In tale prospettiva ha ritenuto di accogliere la richiesta di ritiro formulata dal relatore e dal Governo.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA conferma, come già evidenziato dal relatore Mancini, che la ravvicinata calendarizzazione del provvedimento in Assemblea non ha consentito alla maggioranza ed al Governo di pervenire ad una compiuta definizione di alcuni temi oggetto delle proposte emendative. Si tratta tuttavia di questioni di notevole rilievo sulle quali intende confermare la disponibilità del Governo a pervenire, nel corso del successivo esame del provvedimento in Assemblea, ad una soluzione il più possibile condivisa.

  Leonardo TARANTINO (LEGA) accoglie con favore la disponibilità del Governo ad esaminare, nel corso del prossimo esame del decreto-legge in Assemblea, le proposte emendative presentate da tutte le parti politiche; ritiene tuttavia che sarebbe stato preferibile svolgere l'approfondimento dei temi di maggior rilievo in Commissione, sede ove la discussione può svolgersi in maniera più compiuta e analitica.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, invita il relatore e il Governo ad esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 2.
  Avverte che l'onorevole Trano ha ritirato gli articoli aggiuntivi 2.019 e 2.020 a sua firma.

  Claudio MANCINI (PD), relatore, invita i presentatori al ritiro di tutte le proposte emendative presentate all'articolo 2.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Mauro D'ATTIS (FI) non intende dare seguito alla richiesta di invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo Giacomoni 2.04, del quale è cofirmatario, che è volto a specificare le modalità di presentazione dei contratti bancari, con finalità di tutela e di garanzia della clientela. Si tratta peraltro di una disposizione priva di oneri e non comprende pertanto la contrarietà manifestata dal relatore e dal Governo.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) evidenzia come nel recente decreto-legge fiscale n. 124 del 2019 sia stato approvato un emendamento, a prima firma della deputata Gelmini, che ha dato mandato alla Banca d'Italia di definire puntuali criteri per la redazione dei contratti bancari e dei documenti informativi; ferma restando l'importanza della questione, intende evidenziare come sia già in itinere un processo di semplificazione e di trasparenza di tali documenti, a tutela della clientela.

  Claudio MANCINI (PD), relatore, condividendo quanto illustrato dal collega Fragomeli, e rilevato come sul tema in discussione non vi sia alcuna contrarietà di principio, chiarisce che l'invito al ritiro formulato deriva dalla necessità di un coordinamento della norma proposta con la disciplina in materia recata dal Testo unico bancario, in una prospettiva di maggiore organicità, nonché dalle perplessità suscitate dalla disposizione che punisce con la nullità la mancata osservanza delle prescrizioni indicate, in misura che si ritiene sproporzionata rispetto alle violazioni commesse.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli articoli aggiuntivi Giacomoni 2.04, D'Ettore 2.09, 2.010 e 2.011, Giacomoni 2.012 e 2.013.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che la Commissione riprenderà ora l'esame dell'emendamento Osnato 1.17, precedentemente accantonato.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA ribadisce che l'esclusione dell'applicazione del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica recata dal comma 3 dell'articolo 1 non comporti in alcun modo il superamento della disciplina recata dal Testo unico bancario sui requisiti degli amministratori. In ogni caso, ove l'onorevole Osnato lo reputi indispensabile, ritiene si possa prevedere una riformulazione dell'emendamento 1.17 che richiami espressamente le disposizioni del TUB, escludendo tuttavia il riferimento alla disciplina della limitazione dei compensi.

  Marco OSNATO (FDI) chiarisce di non essere personalmente affezionato al tema del tetto alle retribuzioni, ritenendo che il merito debba essere riconosciuto e le capacità adeguatamente valorizzate. Si tratta pertanto di un aspetto che potrebbe essere espunto, ma che riteneva fosse caro almeno a parte dell'attuale maggioranza.

  Claudio MANCINI (PD), alla luce degli interventi svolti, ritiene di esprimere sull'emendamento Osnato 1.17 un parere favorevole, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Marco OSNATO (FDI) accoglie la proposta di riformulazione avanzata dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Osnato 1.17 (Nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento. Delibera altresì di essere autorizzata a riferire oralmente.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 10.35.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 16 gennaio 2020. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 13.10.

Sulla pubblicità dei lavori

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-03394 Cattaneo: Inclusione delle società di investimento immobiliare quotate (Siiq) e non quotate (Siinq) nell'elenco degli «investitori istituzionali» dei Fia immobiliari.

  Alessandro CATTANEO (FI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Alessandro CATTANEO (FI) rileva purtroppo come la risposta fornita dal Sottosegretario sembri segnare un passo indietro rispetto alla convergenza registrata in occasione dell'accoglimento dell'ordine del giorno presentato dal suo gruppo sulla questione. In occasione della discussione del relativo emendamento in sede di decreto-legge fiscale, le motivazioni di contrarietà addotte dal Governo erano relative a problemi di copertura; tali motivazioni sono oggi assenti dalla risposta del Sottosegretario. Questi fa invece riferimento al problema della trasparenza, che tuttavia personalmente non ritiene dirimente, essendo operanti tutti i necessari strumenti per garantirne il rispetto.
  Chiede pertanto al Governo un ulteriore approfondimento sul tema, anche rispetto ai profili di copertura, auspicando che sulla materia possa consolidarsi un dialogo ed un clima costruttivo.

5-03395 Trano: Chiarimenti relativi all'applicazione del regime forfettario di tassazione a seguito delle modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2020.

  Raffaele TRANO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA chiede all'interrogante la disponibilità a rinviare di una settimana lo svolgimento dell'interrogazione in titolo, onde evitare di fornire una risposta eccessivamente generica. Sul tema sono infatti in corso di studio alcuni interventi normativi, che potrebbero trovare spazio anche nell'ambito del decreto-legge n. 162 del 2019, recante proroga di termini legislativi, attualmente all'esame della Camera. Si tratta in ogni caso di un tema assai rilevante, rispetto al quale vi è la volontà del Governo di fornire elementi chiarificatori.

  Raffaele TRANO (M5S) ritiene senz'altro che si possa rinviare ad una prossima seduta lo svolgimento dell'interrogazione in titolo, la cui finalità è principalmente quella di offrire elementi informativi ai contribuenti, anche in considerazione del rilievo che la questione sta assumendo sugli organi di stampa.

5-03396 Centemero: Iniziative in merito all'applicazione del regime forfettario di tassazione a seguito delle modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2020.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA, come già in occasione della precedente interrogazione a prima firma dell'onorevole Trano, chiede all'interrogante la disponibilità a rinviare di una settimana lo svolgimento dell'interrogazione in titolo, onde evitare di fornire una risposta eccessivamente generica. Sul tema sono infatti in corso di studio alcuni interventi normativi, che potrebbero trovare spazio anche nell'ambito del decreto-legge n. 162 del 2019, recante proroga di termini legislativi, attualmente all'esame della Camera. Si tratta in ogni caso di un tema assai rilevante, rispetto al quale vi è la volontà del Governo di fornire elementi chiarificatori.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) auspica che la risposta del Governo possa pervenire quanto prima, in considerazione del rilievo dei quesiti avanzati.

5-03397 Fragomeli: Iniziative per l'informazione ai contribuenti della modifica dei termini di scadenza per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal Sottosegretario, che conferma come l'esecuzione dei conguagli relativi alle dichiarazioni dei redditi sia in ogni caso effettuata al più tardi entro il mese di dicembre dell'anno di riferimento, così come previsto dall'emendamento approvato in sede di decreto-legge fiscale. n. 124 del 2019. Riterrebbe in ogni caso opportuno diramare sul punto una circolare chiarificatrice, anche in considerazione delle errate informazioni che sul punto sono diffuse dagli organi di stampa.

5-03398 Osnato: Chiarimenti relativi alla tassazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

  Marco OSNATO (FDI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Marco OSNATO (FDI) ringrazia il Sottosegretario per la risposta, che si riserva di analizzare nel dettaglio. Dichiara la propria soddisfazione per le indicazioni fornite in ordine alla possibilità per i comuni di azzerare l'aliquota IMU per le case popolari, consentendo agli enti gestori di destinare tali risorse alla manutenzione degli alloggi. Con l'occasione chiede alla Presidenza della Commissione ed al Governo la disponibilità ad un approfondimento sul tema della fiscalità delle case popolari, sia con riferimento al regime di imposizione che con riguardo alla possibilità di destinare risorse al settore, in considerazione del rilievo di tale comparto nel sistema del welfare.

  Carla RUOCCO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.35.

VI Commissione - giovedì 16 gennaio 2020

ALLEGATO 1

DL 142/2019: Misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento.
C. 2302 Governo

EMENDAMENTI APPROVATI

ART. 1.

  Al comma 1, dopo le parole: «delle imprese» aggiungere le seguenti: «e dell'occupazione».
*1. 3. (Nuova formulazione) Pastorino, Trano, Aprile, Cancelleri, Caso, Currò, Giuliodori, Grimaldi, Maniero, Martinciglio, Migliorino, Raduzzi, Ruggiero, Ruocco, Zanichelli, Zennaro, Buratti, Fragomeli, Mancini, Romina Mura, Rotta, Topo, Del Barba, Ungaro.
*1. 4. (Nuova formulazione) Pastorino, Trano, Aprile, Cancelleri, Caso, Currò, Giuliodori, Grimaldi, Maniero, Martinciglio, Migliorino, Raduzzi, Ruggiero, Ruocco, Zanichelli, Zennaro, Buratti, Fragomeli, Mancini, Romina Mura, Rotta, Topo, Del Barba, Ungaro.

  Dopo il comma 1, inserire il seguente:
  1-bis. A decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, la Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale S.p.A., ovvero la società di cui al comma 2, in caso di costituzione della medesima, riferiscono su base quadrimestrale alle Commissioni parlamentari competenti per materia sull'andamento delle operazioni finanziarie di cui al comma 1, anche con riferimento ai profili finanziari e all'andamento dei livelli occupazionali, e presentano altresì alle Camere, entro il 31 gennaio di ciascun anno, a decorrere dall'anno 2021, una relazione annuale sulle medesime operazioni finanziarie realizzate nel corso dell'anno precedente. All'atto dell'eventuale costituzione della società di cui al comma 2, il Ministro dell'economia e delle finanze presenta alle Camere una relazione sulle scelte operate, sulle azioni conseguenti e sui programmi previsti.
*1. 9.  (Nuova formulazione) Del Barba, Marattin, Ungaro.
*1. 11. (Nuova formulazione) Del Barba, Marattin, Ungaro.
*1. 23. (Nuova formulazione) Trano.
*1. 22. (Nuova formulazione) Giacomoni, Martino, Baratto, Cattaneo, Angelucci, D'Ettore, Porchietto, Giacometto, Nevi, D'Attis, Labriola.
*1. 24. (Nuova formulazione) Zanichelli.
*1. 12. (Nuova formulazione) Marattin, Del Barba, Ungaro.
*1. 13. (Nuova formulazione) Osnato, Bignami.
*1. 21. (Nuova formulazione) Osnato, Bignami.

  Al comma 3, dopo il primo periodo, aggiungere il seguente: «Resta ferma la disciplina in materia di requisiti di onorabilità, professionalità e autonomia degli amministratori prevista dal Testo unico bancario.».
1. 17. (Nuova formulazione) Osnato, Bignami.

ALLEGATO 2

5-03394 Cattaneo: Inclusione delle società di investimento immobiliare quotate (Siiq) e non quotate (Siinq) nell'elenco degli «investitori istituzionali» dei Fia immobiliari.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con il documento in esame gli Onorevoli interroganti evidenziano come le società di investimento immobiliari quotate (SIIQ) e non quotate (SIINQ), nonché i soggetti esteri con i medesimi requisiti sostanziali (quali i Real Estate Investment Trust – REIT), essendo società che svolgono ex lege, a pena di decadenza del regime speciale, l'attività di investimento in immobili da locare, costituiscono il «naturale» investitore istituzionale dei FIA immobiliari italiani (Fondi comuni d'investimento e Sicaf).
  Gli interroganti sottolineano, pertanto, che la non inclusione delle SIIQ (e delle SIINQ) nell'elenco degli «investitori istituzionali» dei FIA immobiliari di cui all'articolo 32, comma 3, del decreto-legge n. 78 del 2010 risulterebbe priva di una ragione sistematica e non terrebbe conto di un istituto che all'epoca del decreto-legge n. 78 del 2010 era ancora agli inizi.
  Gli interroganti segnalano infine che il Gruppo ha presentato in sede di esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per altre esigenze indifferibili (C-2220-A) il Gruppo Forza Italia ha proposto un emendamento respinto mentre è stato accolto o come raccomandazione l'ordine del giorno 9/02220-AR/233 a firma del Gruppo Forza Italia con cui si impegna il Governo ad «approfondire la questione e valutare l'opportunità di adottare apposite iniziative normative volte a dare seguito a quanto esposto in premessa».
  Ciò posto, gli interroganti hanno chiesto al Ministro dell'economia e delle finanze quali iniziative siano state adottate ad oggi per dare seguito ai contenuti dell'ordine del giorno citato e quale, ove vi sia, l'eventuale impatto sul gettito delle modifiche ivi proposte.
  Al riguardo, sentiti i competenti Uffici dell'Amministrazione finanziaria, devono ribadirsi le criticità di ordine tecnico che sono state formulate in relazione alla proposta emendativa menzionata.
  In particolare si osserva che le citate SIIQ, le SIINQ e le società di capitali quotate, al contrario degli investitori istituzionali individuati dell'articolo 32, comma 3, del decreto-legge n. 78 del 2010, non sono enti pubblici né entità soggette a vigilanza, e, possono essere partecipate in misura consistente da un solo soggetto, prestandosi, quindi, ad essere utilizzate come veicolo per convogliare proventi su soggetti diversi dall'effettivo beneficiario. La proposta, quindi, mina il sistema di tassazione antielusivo della trasparenza previsto per i predetti fondi immobiliari.

ALLEGATO 3

5-03397 Fragomeli: Iniziative per l'informazione ai contribuenti della modifica dei termini di scadenza per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con il documento in esame l'Onorevole interrogante chiede chiarimenti con riferimento alle modifiche introdotte dall'articolo 16-bis del decreto-legge n. 124 del 2019, convertito in legge n. 157 del 2019, in relazione ai nuovi termini di scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi modello 730 chiede al Ministro: «come intenda dare necessario risalto alle novità introdotte, prevedendo idonei mezzi di comunicazione con diffusione sulla rete nazionale, anche al fine di chiarire che la modifica delle scadenze per la presentazione della dichiarazione dei redditi è volta a dare una facoltà ulteriore ai contribuenti spostando il termine ultimo di presentazione della dichiarazione dei redditi ma non escludendo la possibilità di conguaglio d'imposta a partire dal mese di agosto come avveniva in precedenza per coloro che anticipano la documentazione per redigere il prospetto di liquidazione».
  Al riguardo, sentiti i competenti Uffici dell'Amministrazione finanziaria, si osserva che la citata disposizione ha differito dal 23 luglio al 30 settembre il termine per la presentazione del Modello 730 e, tenuto conto di tale differimento, al fine di garantire che l'esecuzione dei conguagli sia a credito che a debito sia effettuata tempestivamente, è stata prevista una rimodulazione dei termini entro cui i CAF-dipendenti e i professionisti abilitati, nell'ambito delle attività di assistenza fiscale di cui all'articolo 34, comma 4, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, devono effettuare le prescritte comunicazioni ai contribuenti e all'Agenzia delle entrate.
  Pertanto, è stata introdotta una rimodulazione del termine sempre in relazione alla data di presentazione delle dichiarazioni da parte del contribuente del termine – attualmente fissato al 7 luglio – entro cui i sostituti d'imposta provvedano a trasmettere in via telematica all'Agenzia delle entrate le dichiarazioni elaborate e i relativi prospetti di liquidazione. Inoltre, il sostituto d'imposta deve effettuare il conguaglio d'imposta (a debito o a credito) «a termine mobile», ossia con la prima retribuzione utile e, comunque, con quella di competenza del mese successivo a quello in cui il sostituto ha ricevuto il risultato contabile. Analoghe modifiche sono apportate in caso di pensioni.
  È previsto il differimento al 16 marzo del termine di trasmissione all'Agenzia delle entrate delle certificazioni uniche da parte dei sostituti d'imposta e dei dati relativi a oneri e spese sostenuti dai contribuenti da parte dei soggetti terzi ai fini della dichiarazione precompilata. Coerentemente, anche il termine di consegna delle certificazioni uniche da parte del sostituto d'imposta ai contribuenti è fissato al 16 marzo.
  È spostato dal 15 aprile al 30 aprile il termine per la messa a disposizione dei contribuenti della dichiarazione precompilata.
  Infine, il contribuente può avvalersi della facoltà di inviare all'Agenzia delle entrate, direttamente in via telematica, la dichiarazione precompilata entro il 30
settembre (in luogo del 23 luglio) di ciascun anno, senza che questo determini la tardività della presentazione.
  Deve dunque sottolinearsi che la disposizione in esame è diretta a semplificare gli adempimenti dichiarativi, razionalizzando organicamente i termini concessi per la presentazione del Modello 730, nonché quelli previsti per la trasmissione all'Agenzia delle entrate delle certificazioni uniche da parte dei sostituti e degli altri dati da parte di soggetti terzi, necessari ai fini della predisposizione della dichiarazione precompilata.
  Tanto premesso, la norma non sembra dare adito a dubbi interpretativi allorché, come sopra evidenziato, si stabilisce che il sostituto d'imposta debba effettuare il conguaglio con la prima retribuzione utile e, comunque, con quella di competenza del mese successivo a quello in cui il sostituto ha ricevuto il risultato contabile.

ALLEGATO 4

5-03398 Osnato: Chiarimenti relativi alla tassazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con il documento in esame gli Onorevoli interroganti, con particolare riferimento allo status fiscale degli alloggi di edilizia residenziale pubblica che riconosce a questi ultimi una detrazione ai fini IMU che di fatto «sterilizza» il valore dell'imposta, chiedono di sapere se si intenda confermare tale misura ovvero promuovere la parificazione legislativa tra gli alloggi ERP e quelli cosiddetti sociali.
  Al riguardo, sentiti gli uffici competenti, si rappresenta quanto segue.
  La legge di Bilancio 2020 ha mantenuto inalterato il regime fiscale già previsto in materia di IMU per gli enti in questione confermando la volontà del Governo di non penalizzare questo comparto con ulteriore tassazione.
  In particolare il comma 749 dell'articolo 1 della legge n. 160 del 2019 stabilisce che dall'imposta dovuta per gli alloggi regolarmente assegnati dagli istituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica (ERP), comunque denominati, «aventi le stesse finalità degli IACP, istituiti in attuazione dell'articolo 93 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616» si detraggono, fino a concorrenza del suo ammontare, euro 200.
  Tale disposizione ricalca quella già contenuta nell'articolo 13, comma 10, del decreto-legge n. 201 del 2011 in tema di IMU.
  Si deve inoltre aggiungere che costituisce una novità rispetto al precedente regime IMU la possibilità, disposta al comma 754 del medesimo articolo 1, di azzerare l'aliquota prevista per gli immobili in questione che, si ribadisce, non erano e continuano a non essere assimilati all'abitazione principale, come affermato anche dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 20135 del 25 luglio 2019 – che si pone in linea con quanto affermato da questo Dipartimento nella Circolare n. 3/DF del 2012 – che ha escluso l'applicazione dell'aliquota ridotta (poi trasformata in esenzione) prevista per l'abitazione principale in quanto «legittimato passivo dell'imposta è l'Ente possessore dell'immobile diverso dalla persona fisica locataria».
  Si deve altresì aggiungere che la facoltà di azzeramento dell'aliquota di cui al citato comma 754, che riguarda gli immobili diversi dall'abitazione principale, è suscettibile di essere esercitata per tutti gli immobili di proprietà di tali istituti e, quindi, non solo per gli alloggi regolarmente assegnati ma anche, ad esempio, per quelli sfitti.
  Per quanto riguarda la richiesta di intervento ufficiale diretto a chiarire lo « status fiscale degli alloggi di edilizia residenziale pubblica» si fa presente che tale questione potrà essere affrontata nell'ambito di un documento di prassi amministrativa recante chiarimenti sulle disposizioni della legge di bilancio in materia di IMU.
  In relazione invece all'ulteriore richiesta di «promuovere la parificazione legislativa tra gli alloggi ERP a quelli cosiddetti “sociali” ex decreto-legge n. 102 del 2013 riconoscendone altrettanto valore sociale», nel rinviare alla valutazione politica l'adozione di una siffatta disposizione normativa, si deve comunque precisare che il comma 741 dell'articolo 1 della legge n. 160 del 2019, alla lettera c), n. 3) –
ricalcando la norma già prevista per l'IMU dall'articolo 13, comma 2, lettera b), del decreto-legge n. 201 del 2011 – stabilisce che sono altresì considerate abitazioni principali «i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dal decreto del Ministro delle infrastrutture 22 aprile 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 146 del 24 giugno 2008, adibiti ad abitazione principale».
  Si deve precisare che le assimilazioni di cui alla lettera c) del comma 741 in parola hanno carattere peculiare e prendono in considerazione proprio fattispecie che altrimenti non potrebbero rientrare nell'ipotesi tipica di abitazione principale di cui alla precedente lettera b). In particolare, nel caso degli alloggi sociali assume rilievo determinante per l'assimilazione la corrispondenza dell'alloggio alle caratteristiche individuate dal decreto ministeriale 22 aprile 2008 e il fatto che lo stesso sia adibito ad abitazione principale.
  Pertanto, si può concludere che rientrano in siffatta ipotesi di assimilazione anche gli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti in questione laddove tali alloggi rientrino nella definizione di cui al decreto ministeriale appena citato.
  Del resto detto orientamento era già contenuto nella risposta n. 15 di questo Dipartimento alle FAQ del 3 giugno 2014, pubblicate sul sito www.finanze.it il quale potrà essere riconfermato nello stesso documento di prassi amministrativa sopra indicato.