X Commissione

Attività produttive, commercio e turismo

Attività produttive, commercio e turismo (X)

Commissione X (Attività produttive)

Comm. X

Attività produttive, commercio e turismo (X)
SOMMARIO
Mercoledì 15 gennaio 2020

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-03378 Moretto: Sullo stato della crisi dell'azienda Whirlpool di Napoli ... 103

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 107

5-03379 Andreuzza: Sulle misure per supportare le aziende italiane del packaging ... 104

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 108

5-03380 Fiorini: Sulle iniziative a favore della filiera di produzione e trasformazione della plastica dell'Emilia Romagna ... 104

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 110

5-03381 Nardi: Sull'applicazione di misure della legge di bilancio 2020 a tutela di alcuni specifici settori, quali tessile e moda ... 104

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 112

RISOLUZIONI:

7-00381 Squeri: Liberalizzazione del settore del gas naturale e dell'energia elettrica (Discussione e rinvio) ... 105

SEDE CONSULTIVA:

D.L. 142/2019 recante misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento. C. 2302 Governo (Parere alla VI Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole) ... 106

ALLEGATO 5 (Parere approvato dalla Commissione) ... 113

X Commissione - Resoconto di mercoledì 15 gennaio 2020

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 15 gennaio 2020. — Presidenza della presidente Barbara SALTAMARTINI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico, Mirella Liuzzi.

  La seduta comincia alle 14.30.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso impianti televisivi a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-03378 Moretto: Sullo stato della crisi dell'azienda Whirlpool di Napoli.

  Sara MORETTO (IV) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Mirella LIUZZI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Sara MORETTO (IV), replicando, non può che dichiararsi soddisfatta dagli impegni presi dal Governo. Non si può tuttavia, a suo avviso, chiudere gli occhi sulla gestione pregressa che definisce fallimentare e che non ha prodotto alcun risultato. Comprende la cautela della rappresentante del Governo sull'effettività della data indicata ed auspica che ciò sia dovuto alla necessità di valutazione delle proposte messe in campo per salvare un'azienda di grande rilevanza.

5-03379 Andreuzza: Sulle misure per supportare le aziende italiane del packaging.

  Giorgia ANDREUZZA (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Mirella LIUZZI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Giorgia ANDREUZZA (LEGA), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta della rappresentante del Governo, che si è limitata ad elencare una serie di informazione e di dati già noti, senza dare risposta ai quesiti posti circa il monitoraggio delle conseguenze dell'introduzione della plastic tax e le misure a tutela del settore. Ciò conferma come si stia accompagnando il processo di trasformazione industriale in modo coercitivo e impositivo e non in un modo educativo come, a suo avviso, sarebbe necessario.

5-03380 Fiorini: Sulle iniziative a favore della filiera di produzione e trasformazione della plastica dell'Emilia Romagna.

  Claudia PORCHIETTO (FI) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmataria, che si lega a quella precedente e che auspica abbia risposte più esaustive e non un'elencazione di dati ben noti. Ricorda come il suo gruppo abbia già presentato e svolto un'altra interrogazione prima dell'effettiva introduzione della plastic tax. In quell'occasione il rappresentante del Governo aveva fornito rassicurazioni su un importo ridotto della tassa, immediatamente smentito dal Governo e da una tassazione ben superiore. Con l'interrogazione in titolo ci si focalizza in particolare sulla filiera di produzione di plastica della regione Emilia Romagna. Ricorda al proposito la contrarietà alla plastic tax del Presidente della Regione, esponente di una forza della maggioranza. Si chiede, quindi, al Governo quali misure intenda adottare a tutela della suddetta filiera.

  La sottosegretaria Mirella LIUZZI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Claudia PORCHIETTO (FI), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta della rappresentante del Governo. Sottolinea come, continuando sul percorso intrapreso, il Governo dovrà intervenire a fianco delle aziende in crisi che chiuderanno. Ricorda infatti che mancano i decreti attuativi delle misure del decreto-legge crescita citate nella risposta, come il credito d'imposta. Evidenzia, quindi, come le aziende dovranno trasformare il loro modulo industriale in un arco temporale troppo breve senza l'ausilio delle misure economiche messe in campo dallo Stato, e ciò produrrà inevitabilmente uno stato di crisi e la chiusura di molte delle medesime aziende. Si tratta di una situazione che, lo vuole sottolineare, l'attuale Ministro dello sviluppo economico ha ereditato dal suo predecessore.

5-03381 Nardi: Sull'applicazione di misure della legge di bilancio 2020 a tutela di alcuni specifici settori, quali tessile e moda.

  Martina NARDI (PD) illustra l'interrogazione in titolo che parte dalle dichiarazioni rese in audizione dal Ministro dello sviluppo economico relativamente a modifiche al Piano Impresa 4.0, specialmente a favore di settori specifici quali tessile e moda, le cui aziende rappresentano il tessuto produttivo della media azienda italiana. Si chiede, quindi, quale sia lo stato di attuazione di queste modifiche, con particolare riguardo al credito d'imposta, indispensabile sussidio economico per le aziende.

  La sottosegretaria Mirella LIUZZI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Martina NARDI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta della rappresentante del Governo, in quanto il medesimo Esecutivo dimostra di aver tenuto fede ai propri impegni per mettere in atto modalità più favorevoli e maggiormente semplificate per aziende di punta del sistema produttivo italiano. In ogni modo, la sua forza politica intende vigilare sull'indispensabile rispetto dei termini previsti.

  Barbara SALTAMARTINI (LEGA), presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.50.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 15 gennaio 2020. — Presidenza della presidente Barbara SALTAMARTINI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico, Mirella Liuzzi.

  La seduta comincia alle 14.50.

7-00381 Squeri: Liberalizzazione del settore del gas naturale e dell'energia elettrica.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

  Luca SQUERI (FI) fa presente che con la risoluzione a sua prima firma, si intende mettere in evidenza un tema fondamentale quale la liberalizzazione del mercato elettrico e del gas, prevista dalla legge sulla concorrenza del 2017, e il cui avvio è stato sempre procrastinato. Si tratta di un tema sul quale si è sviluppato un dibattito vivace. La necessità di rispettare la data del 1o luglio 2020 per l'avvio della liberalizzazione del mercato è stata più volte sottolineata sia a livello istituzionale, da rappresentanti del Governo, da direttive europee e dall'Autorità di regolazione, che ad altri livelli, come il tavolo che ha messo insieme associazioni di produttori e di consumatori. Su tutto questo si è abbattuto il rinvio, previsto dal decreto-legge cosiddetto milleproroghe attualmente in discussione alla Camera, addirittura al 1o luglio 2022. Sottolinea come anche in questo caso, come in occasioni precedenti, la X commissione sia stata estromessa da un coinvolgimento diretto in una questione di suo indubbio interesse. L'avvio della discussione della risoluzione a sua prima firma, intervenuto prima della scadenza per la presentazione di proposte emendative presso le Commissioni riunite I e V, competenti ad esaminare in sede referente il predetto decreto, permette di sottolineare la necessita di porre rimedio alla proroga al 2022. Con la risoluzione si propone di distinguere in modo graduale l'avvio della liberalizzazione, che per il mercato del gas potrebbe partire già, a suo avviso, dal 1o luglio 2020. Si tratta infatti di un mercato più maturo con maggiore concorrenza, un albo dei fornitori e dove, ad esempio, le partite IVA sono già fuori dal regime di tutela. Rispetto alla previsione del cosiddetto decreto milleproroghe si potrebbe perlomeno anticipare la data al 1o gennaio 2021. Il mercato elettrico è invece sicuramente più arretrato, con una caratterizzazione monopolistica e statalista e con sedici milioni di utenti domestici e tre milioni di imprese compresi nel regime tutelato. In questo caso si potrebbe ipotizzare una partenza per le sole imprese al 1o gennaio 2021, ma all'interno di un percorso che permetta una scelta consapevole da parte degli utenti.
  In conclusione ribadisce l'intento della risoluzione di smuovere le acque su una questione rilevante, ma è anche consapevole, visto l'atteggiamento denotato dal Governo, che si tratterà di una battaglia ardua.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 15 gennaio 2020. — Presidenza della presidente Barbara SALTAMARTINI. — Interviene il Viceministro per lo sviluppo economico, Stefano Buffagni.

  La seduta comincia alle 15.05.

D.L. 142/2019 recante misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento.
C. 2302 Governo.

(Parere alla VI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 gennaio scorso.

  Marco RIZZONE (M5S), relatore, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento (vedi allegato 5).

  Claudia PORCHIETTO (FI) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore. Desidera sottolineare la posizione chiara e trasparente del suo gruppo, in coerenza con quella favorevole assunta su provvedimenti analoghi di salvataggio di istituti di credito, ad esclusiva tutela dei risparmiatori. Ricorda invece le posizioni denigratorie di una forza politica che hanno fatto anche la sua fortuna elettorale. La stessa forza politica che ora è al Governo e che sostiene provvedimenti come quello in esame e come quello sul salvataggio della banca Carige. Rivendica, quindi, la posizione responsabile e seria del gruppo di Forza Italia e sottolinea che provvedimenti come quello in discussione non escludono l'accertamento delle responsabilità gestionali degli istituti.

  Il viceministro Stefano BUFFAGNI esprime apprezzamento per la proposta di parere favorevole del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 15 gennaio 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.25.

X Commissione - mercoledì 15 gennaio 2020

ALLEGATO 1

5-03378 Moretto: Sullo stato della crisi dell'azienda Whirlpool di Napoli.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento al question time in discussione, premetto in primo luogo che l'azione del Ministero dello sviluppo economico, nell'ambito della crisi che ha investito la Whirlpool – così come per le altre imprese in crisi – è orientata alla difesa del patrimonio produttivo dell'azienda nonché alla tutela dei livelli occupazionali.
  A tal proposito, ricordo, infatti, che il Ministro Stefano Patuanelli, in apertura del tavolo tenutosi il 27 novembre scorso, ha espressamente affermato che si era in presenza di un «primo incontro», scaturito dalla decisione dell'azienda di ritirare la procedura di cessione dello stabilimento di Napoli. Lo stesso Ministro ha, tuttavia, sottolineato che, dopo tale incontro, sarebbe iniziata la fase maggiormente sfidante della vertenza, che avrebbe visto istituzioni, azienda e sindacati coinvolti in maniera sinergica, al fine di trovare una soluzione condivisa per garantire la continuità produttiva ed occupazionale dell'azienda stessa sul sito di Napoli.
  Pertanto, mentre a Napoli si è ripreso a produrre in una condizione migliore rispetto al passato, presso il MiSE sono stati prontamente ed immediatamente riattivati i necessari tavoli tecnici di confronto sulle possibili azioni di rilancio. Di conseguenza, soltanto a seguito delle citate verifiche e dopo i riscontri su precise richieste fatte all'azienda stessa, potrà essere definita la data di un nuovo incontro con la Whirlpool.
  Colgo l'occasione per comunicare inoltre che il Ministero del lavoro, per quanto di propria competenza, ha riferito che per la Whirlpool Italia S.r.L. e per la Whirlpool Emea S.p.A. sono stati emanati appositi decreti direttoriali con i quali è stata autorizzata la corresponsione del trattamento di integrazione salariale in favore dei lavoratori impiegati presso diverse unità produttive dell'azienda (tra cui quelli della sede di Napoli) e per i quali è stato stipulato apposito contratto di solidarietà.
  In conclusione, dunque, posso confermare che vi è la massima attenzione del Ministero dello sviluppo economico sulla crisi aziendale della Whirlpool e ribadisco che, al termine degli approfondimenti tecnici in corso, volti a trovare una soluzione definitiva per garantire l'effettivo rilancio delle attività produttive, sarà definita la data di un nuovo incontro con l'azienda.

ALLEGATO 2

5-03379 Andreuzza: Sulle misure per supportare le aziende italiane del packaging.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come ricordato dagli Onorevoli interroganti, con Legge di Bilancio 2020 (articolo 1, commi 634-658) è stata introdotta la cosiddetta « Plastic tax», ossia l'imposta sul consumo dei manufatti con singolo impiego («MACSI») fissata nella misura di 0,45 euro per chilogrammo di plastica.
  L’iter che ha portato all'approvazione della « Plastic tax» è stato lungo e impegnativo, svolto anche attraverso le riunioni del tavolo tecnico istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze, alla presenza delle altre Amministrazioni interessate (tra cui il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero dell'ambiente), dei principali rappresentanti del sistema produttivo e delle organizzazioni sindacali.
  La ratio della nuova imposta è, in aderenza agli obiettivi della Direttiva europea n. 2019/904/UE, quella di ridurre l'incidenza di determinati prodotti di plastica sull'ambiente nonché di arginare la crescente produzione di imballaggi e contenitori monouso di plastica e ridurre, conseguentemente, la dispersione degli stessi nell'ambiente.
  Per quanto riguarda la filiera interessata dalla « Plastic tax», il Registro delle imprese delle CCIAA, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, (II e III trimestre 2019) conta 1.301 imprese produttrici di imballaggi in plastica con 28.333 addetti, nonché 892 imprese di fabbricazione di macchinari per imballaggi, con 25.768 addetti (di cui circa la metà in Emilia Romagna).
  Le filiere della plastica sono le filiere produttive da cui si ottengono centinaia di prodotti, impiegati in numerosi settori industriali e classificabili in tre famiglie: gli stampati in plastica, i film per imballaggio e le fibre sintetiche. Tutti i materiali plastici utilizzati in ciascuno dei prodotti appartenenti a queste tre famiglie provengono dalla petrolchimica, che è perciò un settore abilitante e di importanza strategica per la competitività dell'intero sistema industriale.
  In termini produttivi, gli input necessari a produrre imballaggi sono polimeri provenienti dalla petrolchimica, che in Italia vengono ottenuti prevalentemente nei poli chimici di Marghera, Ferrara, Brindisi, Priolo, Ragusa e Mantova. La principale impresa chimica italiana ha un fatturato di 3,9 miliardi di euro e 4.143 addetti. Il commercio all'ingrosso di imballaggi conta in Italia 3.989 imprese che occupano 59.533 addetti.
  Peraltro, per quello che attiene l'aumento della spesa per le famiglie, occorre sottolineare che la stima delle maggiori entrate complessive, ripartita sul numero complessivo di famiglie italiane indicato nei dati dell'ISTAT, risulta di gran lunga inferiore ai 140 euro/anno richiamati dagli Onorevoli.
  Alla luce della finalità dell'imposta, inoltre, nel corso delle riunioni del tavolo tecnico sopra richiamato, si è convenuto di escludere dall'applicazione dell'imposta, oltre a quei contenitori monouso che non potrebbero essere realizzati se non con materiali plastici (dispositivi medici o i contenitori dei preparati medicinali), anche tutti i contenitori monouso realizzati con materiali plastici «compostabili».
  Tenuto conto degli elementi caratteristici dell'imposta e dell'entità della stessa,
si evidenzia inoltre che, attraverso il meccanismo della traslazione economica, i soggetti produttori di contenitori monouso non rimarranno incisi dall'imposta stessa che avrà invece la funzione di indirizzare i consumatori verso comportamenti maggiormente rispettosi dell'ambiente.
  Il processo di trasformazione della plastica svolge un ruolo importante e strategico nell'economia nazionale e garantirà che i necessari interventi a tutela dell'ambiente e della salute umana non si traducano in una discriminazione al contrario per l'industria italiana.
  Sarà pertanto un impegno del Ministero che rappresento soffermarsi sulle misure a favore della filiera legata al ciclo della produzione e della trasformazione della plastica.
  Come affermato dal Ministro Patuanelli la « sugar tax e plastic tax sono elementi giusti che vanno contemperati con la capacità e la possibilità che dobbiamo dare alle imprese di transitare verso una produzione diversa che non abbia più al centro la plastica o beni inquinanti» e che «la transizione verso produzioni compatibili con l'ambiente deve essere fatta in accordo con le imprese e dando loro giusto tempo e spazio per adeguarsi alle nuove tendenze imprenditoriali».

ALLEGATO 3

5-03380 Fiorini: Sulle iniziative a favore della filiera di produzione e trasformazione della plastica dell'Emilia Romagna.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alla questione sottoposta dagli Onorevoli interroganti, il Governo si trova a bilanciare due opposti interessi: da un lato, la necessità di occuparsi della tutela dell'ambiente e della salute umana, alla luce delle crescenti tendenze di consumo di plastica, dall'altro lato, la necessità di tutelare un settore industriale di rilievo nel quadro dell'economia nazionale.
  Vorrei precisare che l'imposta della « Plastic tax» è una singola misura, inserita in un insieme più ampio di interventi finalizzati prevalentemente ad incentivare una nuova modalità produttiva e di consumo, a favorire il riciclo e il reimpiego dei materiali, anche sulla scia delle disposizioni europee in materia.
  Numerose sono le misure promosse dal Governo a favore della filiera legata al ciclo della produzione e della trasformazione della plastica, per le imprese dell'Emilia-Romagna, come per tutte le imprese italiane del settore, misure che fanno leva sull'incentivazione e lo stimolo alla rinnovazione.
  La politica del MiSE per il settore è infatti finalizzata alla qualificazione e alla reindustrializzazione dei poli chimici, nonché a promuovere la nascita di nuove piccole e medie imprese di filiera e a rafforzare lo sviluppo ecocompatibile delle PMI trasformatrici esistenti.
  Per quanto attiene specificamente alle misure adottate per supportare le aziende italiane del packaging e riattivare gli investimenti delle più grandi realtà industriali operanti sul territorio nazionale in conseguenza dell'introduzione del nuovo tributo, occorre evidenziare che, nella stessa Legge di Bilancio 2020, unitamente e conseguentemente all'istituzione del tributo stesso, si riconosce (articolo 1, commi da 653 a 658) alle imprese attive nel settore delle materie plastiche, produttrici dei «MACSI» (manufatti in plastica con singolo impiego), un credito d'imposta nella misura del 10 per cento delle spese sostenute, dal 1o gennaio 2020 al 31 dicembre 2020, per l'adeguamento tecnologico finalizzato alla produzione di manufatti compostabili, nonché la possibilità di beneficiare, sempre nell'anno 2020, anche del credito d'imposta per le spese in attività di formazione del personale dipendente necessarie per acquisire o consolidare le conoscenze connesse al predetto adeguamento tecnologico.
  Ricordo, inoltre, le misure già introdotte con il Decreto Crescita: le agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell'ambito dell'economia circolare; le disposizioni in materia di rifiuti e di imballaggi; le agevolazioni fiscali sui prodotti da riciclo e riuso; il credito d'imposta per le spese sostenute dalle imprese che acquistano prodotti realizzati con materiali derivati da plastiche miste, provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica o da selezione di rifiuti urbani residui.
  Ricordo ancora i regolamenti cosiddetti « end of waste» riguardanti la plastica (che sono in lavorazione presso il MATTM, Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare) o ancora i bandi (dello stesso MATTM) per il finanziamento di progetti di ricerca industriale e di
sviluppo sperimentale finalizzati, tra l'altro, ad incentivare la corretta gestione dei rifiuti.
  Ricordo, infine, l'iniziativa Global Start Up Program del MiSE a sostegno delle start up titolari di brevetti non ancora presenti sui mercati internazionali, che dedica uno specifico settore all'economia circolare, con l'obiettivo di incentivare un'economia a basse emissioni di carbonio e l'uso di materiali innovativi sostitutivi della plastica.
  Per quanto attiene lo specifico rilievo mosso dagli Onorevoli interroganti sul tema della concorrenza, occorre rilevare che l'imposta cosiddetta « Plastic tax» sarà applicata, nella stessa identica misura prevista per i prodotti monouso ottenuti nel territorio nazionale, anche sui prodotti di importazione e su quelli provenienti da altri Paesi UE. Parimenti è previsto che l'imposta non sarà applicata sui «MACSI» realizzati nel territorio nazionale ed esportati (o venduti in altri Paesi dell'UE). Risulterà pertanto garantita la concorrenzialità delle aziende nazionali rispetto a quelle operanti in altri Paesi.
  Il Governo, dunque, anche alla luce delle citate misure, intende continuare ad essere a fianco delle imprese interessate dall'applicazione della plastic tax e si impegnerà a trovare tutte le possibili soluzioni per contemperare le ragioni industriali con quelle ambientali.

ALLEGATO 4

5-03381 Nardi: Sull'applicazione di misure della legge di bilancio 2020 a tutela di alcuni specifici settori, quali tessile e moda.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Ringrazio gli Onorevoli interroganti del quesito posto alla nostra attenzione perché mi permette di evidenziare quanto sta facendo il Ministero che qui rappresento per il Piano Nazionale Impresa 4.0.
  Rappresento che nel passato, sia con circolare del Ministero dello sviluppo economico dell'aprile 2009 che con circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 5/E del 2016, era stata prevista la possibilità di beneficiare del credito d'imposta anche per le imprese operanti nel settore tessile e della moda collegate all'ideazione e realizzazione dei nuovi campionari.
  L'attuale Governo, così come anticipato nella citata audizione dal Ministro Patuanelli, ha mantenuto gli impegni assunti, nel presupposto che in questi comparti produttivi il mantenimento del livello di competitività richiede all'impresa continui investimenti per l'introduzione di prodotti nuovi o notevolmente migliorati.
  Nella Legge di Bilancio 2020, infatti, è stato dato seguito alla profonda revisione del Piano Impresa 4.0 sia per quanto attiene alle misure di sostegno agli investimenti in beni strumentali sia con riferimento al credito d'imposta per le attività di ricerca e sviluppo.
  In particolare, la citata Legge di Bilancio ha ampliato l'ambito di applicazione di quest'ultima disciplina, limitato, inizialmente, alle sole attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico, come definite da un'apposita Comunicazione della Commissione Europea (Comunicazione n. 2014/C 198/01).
  Con le modifiche introdotte si è infatti inteso agevolare due ulteriori fattispecie, in particolare:
   le attività di innovazione tecnologica, individuate tenendo conto dei principi generali e dei criteri contenuti nel Manuale dell'OCSE;
   le attività di design e ideazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile e arredo e della ceramica, per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.

  Mi preme inoltre evidenziare che la Legge di Bilancio 2020 ha superato il cosiddetto approccio incrementale nel calcolo del credito spettante: il beneficio, infatti, non sarà più calcolato prendendo a riferimento la differenza tra le spese sostenute nell'anno rispetto alle medesime spese del triennio 2012-14, ma sarà calcolato sull'intero ammontare delle spese agevolabili, nell'ottica di garantire la massima agevolazione alle imprese coinvolte.
  In merito, invece, all'individuazione dei contenuti tecnici, occorre precisare che lo stesso legislatore ha demandato a un decreto ministeriale, da emanare entro 60 giorni dalla pubblicazione della legge, la definizione dei criteri per la corretta applicazione della norma.
  È intenzione del Ministro dello sviluppo economico rispettare i termini previsti e che gli Uffici del nostro Ministero sono impegnati nella redazione del decreto. Con lo stesso saranno, inoltre, individuati gli ulteriori comparti nei quali sarà possibile applicare la disciplina con riferimento alle attività di design.