XIV Commissione
Politiche dell'Unione europea
Politiche dell'Unione europea (XIV)
Commissione XIV (Unione europea)
Comm. XIV
DL 137/2019: Misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia – Società Aerea Italiana S.p.A. e Alitalia Cityliner S.p.A. in amministrazione straordinaria. C. 2284 Governo (Parere alla IX Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione) ... 87
ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione) ... 89
SEDE CONSULTIVA
Giovedì 9 gennaio 2020. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.
La seduta comincia alle 14.20.
DL 137/2019: Misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia – Società Aerea Italiana S.p.A. e Alitalia Cityliner S.p.A. in amministrazione straordinaria.
C. 2284 Governo.
(Parere alla IX Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione –Parere favorevole con osservazione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta dell'8 gennaio 2020.
Angela IANARO (M5S), relatrice, formula una proposta di parere favorevole con un'osservazione, diretta ad esortare la Commissione di merito, al fine del rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato, a valutare di determinare entro una data certa il termine per la restituzione del finanziamento erogato in favore dei complessi aziendali oggetto del decreto-legge (vedi allegato).
Matteo Luigi BIANCHI (LEGA), nell'esprimere apprezzamento nei confronti della relatrice per aver recepito nella proposta di parere talune indicazioni emerse nel corso del dibattito in Commissione, rileva, tuttavia, come la strategia del Governo in ordine alle prospettive di Alitalia continui ad essere incerta e nebulosa, come si evince a suo avviso anche dalle più recenti dichiarazioni del Ministro dello sviluppo economico, riportate dalle agenzie di stampa. Tale nebulosità negli intenti del Governo avrebbe allontanato importanti operatori stranieri del settore, potenziali acquirenti dell'azienda, e compromesso le possibilità di un rilancio sul mercato della compagnia di bandiera italiana.
Lamenta quindi come il provvedimento in oggetto non sottenda un chiaro, serio e fattibile piano industriale, di cui allo stato non vi è traccia, e come siano altresì del tutto assenti misure in favore dei lavoratori dell'azienda, anche a salvaguardia dei futuri livelli salariali, che rischiano di dover essere allineati a quelli dei dipendenti delle compagnie aeree cosiddette low cost. Su tali lacune il Governo dovrebbe puntualizzare la propria posizione.
Nel richiamare l'elevato onere che si è riflesso a carico dei contribuenti negli ultimi anni a causa delle vicissitudini di Alitalia, osserva, infine, come un ulteriore questione che dovrebbe essere meglio valutata sia la necessità di assicurare che i collegamenti del Paese non vengano compromessi: ciò sia per quanto riguarda la continuità territoriale, sia per quanto concerne l'uso degli aeroporti strategici italiani. Su quest'ultima problematica, peraltro, è dell'avviso che il Governo debba chiarire anche taluni aspetti riguardanti il futuro degli hub aeroportuali, considerato che nel recente passato è stato preferito l'aeroporto di Fiumicino, rispetto ad altri importanti scali di Milano, in ossequio a ragioni di carattere politico. Esprime, inoltre, rammarico per il fatto che la questione Alitalia sia stata affrontata con lo strumento del decreto-legge, anziché attraverso strumenti legislativi ordinari.
Conclude annunciando il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta della relatrice, in linea con le posizioni espresse presso la Commissione competente in sede referente.
Guido Germano PETTARIN (FI) dopo aver brevemente ripercorso la pluriennale vicenda di Alitalia ed evidenziato talune contraddizioni nei processi di valutazione degli aiuti di Stato in alcuni ambiti quali, ad esempio, quello delle esenzioni fiscali concesse alle Autorità portuali, rileva come si sia oggi in presenza di una rappresentazione sostanzialmente fittizia dei fatti, giacché ritiene del tutto evidente che quanto disposto con il decreto-legge all'esame sia nient'altro che un ennesimo prestito dello Stato alla compagnia aerea che probabilmente non sarà rimborsato e che è passibile di essere assimilato ad un aiuto di Stato ai sensi della normativa comunitaria. Osserva tuttavia come Alitalia sia un'azienda strategica per il sistema Paese sotto il profilo economico, sociale e industriale, che coinvolge molte migliaia di lavoratori, e che è pertanto nell'interesse generale salvaguardarla dal dissesto. Per tale motivo, pur confermando le perplessità sul provvedimento espresse nel corso della seduta di ieri, annuncia il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di parere della relatrice.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato).
La seduta termina alle 14.30.
ALLEGATO
DL 137/2019: Misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia – Società Aerea Italiana S.p.A. e Alitalia Cityliner S.p.A. in amministrazione straordinaria (C. 2284 Governo).
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea),
esaminato il testo del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 2 dicembre 2019, n. 137, recante misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia – Società Aerea Italiana S.p.A. e Alitalia Cityliner S.p.A. in amministrazione straordinaria (A.C. 2284);
considerato che il provvedimento è diretto ad assicurare la continuità del servizio svolto dal vettore aereo e a consentire, al contempo, l'integrazione del programma della procedura di amministrazione straordinaria con un piano di iniziative e interventi di riorganizzazione ed efficientamento della struttura e delle attività funzionali alla tempestiva definizione delle procedure di trasferimento dei complessi aziendali, con il fine di intercettare in modo più adeguato l'interesse dei potenziali acquirenti massimizzando le possibilità di successo dell'operazione di vendita;
considerato altresì che l'intervento normativo risulta necessario alla luce di quanto disposto dall'articolo 12 del decreto-legge n. 148 del 2017, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 172 del 2017, che ha fissato alla data del 31 ottobre 2018 il termine ultimo per l'espletamento della procedura di cessione dei complessi aziendali facenti capo ad Alitalia – Società Aerea Italiana S.p.A. e alle altre società del medesimo gruppo in amministrazione straordinaria;
rilevato che il nuovo finanziamento di 400 milioni di euro nell'anno 2019 disposto dal decreto-legge è concesso, al pari di precedenti analoghi finanziamenti, con l'applicazione di interessi al tasso Euribor a sei mesi pubblicato il giorno lavorativo antecedente la data di erogazione, maggiorato di 1.000 punti base, risultando pertanto congruo rispetto alla Comunicazione della Commissione relativa alla revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione (2008/C 14/02) e relativi aggiornamenti, utilizzati dalla Commissione europea nell'ambito del controllo comunitario sugli aiuti di Stato;
considerato che il finanziamento a titolo oneroso disposto a favore di Alitalia segue analoghi interventi di finanziamento già disposti ai sensi dei decreti-legge n. 50 e n. 148 del 2017 per importi pari, rispettivamente, a 600 e 300 milioni di euro, e che il 23 aprile 2018 – dopo la notifica delle misure adottate – la Commissione europea ha comunicato di avere aperto un'indagine approfondita per valutare l'eventuale violazione della normativa sugli aiuti di Stato, in relazione alla quale il Governo italiano, il 25 maggio 2018, ha argomentato come tale intervento non costituisca un aiuto di Stato e che, in ogni caso, sarebbe da considerare un aiuto al salvataggio dell'impresa compatibile con il regime previsto ai sensi dell'articolo 107, comma 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea;
rilevato che negli Orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà (2014/C 249/01), la Commissione europea definisce le condizioni alle quali gli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà possono essere ritenuti compatibili con il mercato interno in base all'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea;
preso atto che, ai sensi dei predetti Orientamenti, gli aiuti per il salvataggio sono, per natura, una forma di assistenza urgente e temporanea, il cui obiettivo principale è consentire di tenere in vita un'impresa in difficoltà per il breve periodo necessario all'elaborazione di un piano di ristrutturazione o di liquidazione;
constatato che gli aiuti per il salvataggio possono essere concessi, come precisato dalla Commissione, solo sotto forma di sostegno alla liquidità attraverso garanzie su prestiti o prestiti a tassi di mercato, che devono rispettivamente cessare o essere rimborsati entro il termine di sei mesi dalla concessione e rilevato, altresì, che le procedure per pervenire al trasferimento dei complessi aziendali delle predette società in amministrazione straordinaria, quali risultanti dalla esecuzione del predetto piano di iniziative e interventi di riorganizzazione ed efficientamento, dovrebbero essere espletate entro il termine del 31 maggio 2020 indicato dal comma 4, dell'articolo 1, del decreto-legge,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
con la seguente osservazione:
considerata la natura di assistenza urgente e temporanea degli aiuti per il salvataggio delle imprese, valuti la Commissione di merito, al fine del rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato, che la restituzione del finanziamento erogato a favore dei complessi aziendali in difficoltà sia determinata entro un termine certo coerente con gli Orientamenti citati in premessa.