VII Commissione
Cultura, scienza e istruzione
Cultura, scienza e istruzione (VII)
Commissione VII (Cultura)
Comm. VII
Reclutamento e stato giuridico dei ricercatori universitari e degli enti di ricerca. C. 783 Torto e C. 1608 Melicchio ... 102
Audizione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega per l'editoria, Andrea Martella, sulle linee programmatiche dell'attività di governo in materia di editoria (Seguito dello svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione) ... 102
Sulla pubblicità dei lavori ... 103
7-00326 Frassinetti e 7-00358 Piccoli Nardelli: Per la promozione della celebrazione nelle scuole del «Giorno delle libertà» nel trentennale dall'abbattimento del Muro di Berlino (9 novembre) (Seguito della discussione congiunta e rinvio – Abbinamento della risoluzione 7-00363 Fusacchia) ... 103
ALLEGATO (Testo unitario delle risoluzioni Piccoli Nardelli e Fusacchia) ... 106
COMITATO RISTRETTO
Mercoledì 6 novembre 2019.
Reclutamento e stato giuridico dei ricercatori universitari e degli enti di ricerca.
C. 783 Torto e C. 1608 Melicchio.
Il Comitato ristretto si è riunito dalle 8.30 alle 9.30.
AUDIZIONI
Mercoledì 6 novembre 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la Presidenza del Consiglio dei ministri, Andrea Martella.
La seduta comincia alle 9.45.
Audizione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega per l'editoria, Andrea Martella, sulle linee programmatiche dell'attività di governo in materia di editoria.
(Seguito dello svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).
La Commissione prosegue l'audizione, rinviata il 29 ottobre 2019.
Luigi GALLO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta sarà assicurata, oltre che dal resoconto stenografico, anche attraverso la trasmissione sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, il seguito dell'audizione.
Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Federico MOLLICONE (FdI), Antonio PALMIERI (FI), Lucia CIAMPI (PD), Angela COLMELLERE (LEGA), Vittoria CASA (M5S), Michele ANZALDI (IV) e Luigi GALLO, presidente.
Il sottosegretario Andrea MARTELLA risponde ai quesiti posti e rende ulteriori precisazioni.
Luigi GALLO, presidente, dichiara conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 10.55.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
RISOLUZIONI
Mercoledì 6 novembre 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. – Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Giuseppe De Cristofaro e la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali Anna Laura Orrico.
La seduta comincia alle 14.35.
Sulla pubblicità dei lavori.
Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante la trasmissione sul circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
7-00326 Frassinetti e 7-00358 Piccoli Nardelli: Per la promozione della celebrazione nelle scuole del «Giorno delle libertà» nel trentennale dall'abbattimento del Muro di Berlino (9 novembre).
(Seguito della discussione congiunta e rinvio – Abbinamento della risoluzione 7-00363 Fusacchia).
La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni.
Luigi GALLO, presidente, comunica che la risoluzione 7-00326 Frassinetti è stata sottoscritta dai deputati del gruppo della Lega e del gruppo di Forza Italia. Avverte che è stata presentata ieri la proposta di risoluzione n. 7-00363, a firma dei deputati Fusacchia, Anzaldi e Toccafondi, che, vertendo sulla stessa materia di quelle in titolo, sarà discussa congiuntamente ad esse.
Alessandro FUSACCHIA (MISTO-+E-CD), dopo aver premesso che la risoluzione a sua prima firma richiama le altre soprattutto per quanto concerne la sensibilizzazione delle scuole nella commemorazione della caduta del muro di Berlino, evidenzia il passaggio relativo al coinvolgimento delle università italiane nell'organizzazione di iniziative, nell'ambito della loro autonomia, riferite al trentennale della caduta del Muro di Berlino. Sottolinea quindi i due impegni rivolti al Governo che caratterizzano la sua risoluzione: l'impegno che riguarda l'incentivazione dei programmi di scambio e mobilità per studenti e docenti nonché l'impegno sulla partecipazione dell'Italia all'Expo di Dubai. Il fine è quello di promuovere, nella vita degli studenti, l'esperienza diretta dello scambio culturale quale valore aggiunto alle politiche educative e formative nel dialogo interculturale e nell'abbattimento di tutti i muri.
Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) informa la Commissione che, d'intesa con il deputato Fusacchia, ha predisposto un testo unitario (vedi allegato) della risoluzione propria e di quella a prima firma Fusacchia. Evidenzia che è stato esperito un tentativo per coinvolgere nell'intesa su un testo unitario anche la deputata Frassinetti, il quale tentativo non è tuttavia andato a buon fine, per una divergenza di vedute in merito non tanto alla parte dispositiva – considerato che la parte dispositiva della risoluzione Frassinetti è sostanzialmente in linea con quella delle risoluzioni Piccoli Nardelli e Fusacchia – quanto alle premesse. Aggiunge che il tentativo ha comportato l'assorbimento nelle premesse e nella parte dispositiva di parti, sia pure riformulate, della risoluzione Frassinetti.
Paola FRASSINETTI (FdI) chiarisce che il proprio avviso contrario sul testo unitario predisposto dalla deputata Piccoli Nardelli è motivato dall'indisponibilità dei gruppi di maggioranza a recepire, nelle premesse della risoluzione, il riferimento contenuto nelle premesse della risoluzione Frassinetti al fatto che il Muro di Berlino era il segno tangibile dell'oppressione della «dittatura comunista», e non genericamente della «dittatura nei Paesi del cosiddetto socialismo reale», come la maggioranza propone di scrivere.
Il sottosegretario Giuseppe DE CRISTOFARO esprime parere favorevole sul testo unitario delle risoluzioni Piccoli Nardelli e Fusacchia, parere contrario sulle premesse della risoluzione Frassinetti e parere favorevole sulla parte dispositiva della medesima risoluzione, a condizione però che sia riformulata nei termini seguenti: «a promuovere in tutte le scuole di ogni ordine e grado, anche attraverso l'invio di specifiche circolari, iniziative per l'applicazione della predetta disposizione legislativa quali l'organizzazione, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, di manifestazioni pubbliche, cerimonie, studi, convegni e momenti comuni di ricordo dei fatti e di riflessione su quanto accaduto.
Paola FRASSINETTI (FdI) accetta la riformulazione dell'impegno proposta dal Governo, ma dichiara di non comprendere le ragioni del parere contrario sulle premesse della sua risoluzione.
Daniele BELOTTI (LEGA) chiede che vengano precisate le ragioni del parere contrario sulle premesse della risoluzione Frassinetti, che il suo gruppo ha sottoscritto.
Il sottosegretario Giuseppe DE CRISTOFARO chiarisce che il parere contrario è dovuto al fatto che le premesse della risoluzione Frassinetti contengono una interpretazione del contesto storico della caduta del Muro di Berlino che, a suo avviso, non è fondata e non è condivisibile.
Valentina APREA (FI) giudica gravi le parole del sottosegretario, che, a suo avviso, hanno il sapore di un tentativo di revisionismo storico. Si dichiara preoccupata per il contenuto che potrebbero avere le circolari che saranno inviate dal Ministero alle scuole per la promozione delle iniziative commemorative. Ritiene che, se quanto è accaduto nel secolo scorso in termini di negazione della libertà non viene preso sul serio da rappresentanti della maggioranza e del Governo, sarebbe meglio astenersi dall'inviare alle scuole comunicazioni dal contenuto distorto. Dopo aver quindi stigmatizzato il ricorso, da parte dei deputati di maggioranza, nelle premesse della risoluzione unitaria, a tante circonlocuzioni verbose aventi il solo scopo di evitare ogni riferimento al comunismo, invita gli stessi deputati a non avere paura della verità e ad accettare il fatto che, insieme al Muro di Berlino, è crollata l'ideologia comunista e la sua dittatura.
Nicola FRATOIANNI (LEU), dopo aver sottoscritto la risoluzione unitaria Piccoli Nardelli Fusacchia, invita i commissari e il rappresentante del Governo a tenere presente che la sede in cui si sta svolgendo il dibattito è la Commissione cultura e che in tale sede le parole non dovrebbero essere usate in modo sbagliato o frettoloso. Evidenzia che la ricostruzione storica dei fatti connessi al Muro di Berlino ha sempre fatto riferimento al «blocco del socialismo reale» e che il comunismo è qualcosa di diverso e ha una diversa declinazione storica. È quindi dell'avviso che nella risoluzione debbano essere usati termini che trasmettano una rappresentazione corretta di ciò che è stato: e questo non per amore di polemica ideologica o per paura della realtà, ma per un doveroso rifiuto della semplificazione e dell'imprecisione concettuale. Conclude sottolineando che la caduta del Muro di Berlino è stata ed è vissuta come un grande evento storico positivo anche da chi è comunista.
Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), rivolgendosi alle deputate Aprea e Frassinetti, sottolinea che l'intento della sua risoluzione – come pure del testo unitario delle risoluzioni sua e del collega Fusacchia – è quello di ampliare e arricchire il contenuto della risoluzione presentata dalla deputata Frassinetti, senza metterne in dubbio le finalità.
Patrizia PRESTIPINO (PD), dopo aver sottolineato che la caduta del muro di Berlino costituisce l'evento dal quale lo studio della storia contemporanea non potrebbe oggi più prescindere, ne evidenzia l'oggettiva portata storica, al di là di qualsiasi ideologia politica. Evidenziando che, allo stesso modo, devono essere trattati con oggettività gli orrori legati alle tragedie dell'Olocausto e delle Foibe. A parte questo, ritiene che l'impegno rivolto al Governo dalla risoluzione della collega Frassinetti sia utopistico nella parte in cui chiede «una seria verifica nelle scuole di ogni ordine e grado sull'applicazione delle disposizioni della legge n. 61 del 2015»: aggiunge che si tratta peraltro di una verifica superflua, in quanto i docenti delle scuole prestano già una scrupolosa attenzione, come ha avuto modo di dire, alla caduta del Muro di Berlino. Conclude invitando tutti ad una maggiore apertura e fiducia nei confronti delle istituzioni culturali e a mettere di parte i pregiudizi, sia di destra, sia di sinistra, per cercare di ragionare come fanno i ragazzi di oggi, che non hanno pregiudizi ideologici.
Luigi GALLO, presidente, rilevato che sono ormai le ore 15 e che l'ordine del giorno della Commissione prevede a quest'ora la seduta delle Commissioni riunite VII e XI per l'inizio dell'esame del decreto-legge n. 126 del 2019, in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti, avverte che il seguito della discussione delle risoluzioni deve essere rinviato ad altra seduta, da convocare secondo le determinazioni che sul punto prenderà l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, già previsto nella giornata odierna.
Paolo LATTANZIO (M5S) concorda con il presidente sul fatto che della questione deve essere investito l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, e che la discussione non possa più proseguire ora.
Luigi GALLO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.05.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 6 novembre 2019.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 16.
AVVERTENZA
I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:
SEDE CONSULTIVA
DL 124/2019: Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili.
C. 2220 Governo.
Modifiche al titolo VI del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, in materia di personale assunto a contratto dalle rappresentanze diplomatiche, dagli uffici consolari e dagli istituti italiani di cultura.
C. 1027 Ciprini.
ALLEGATO
7-00326 Frassinetti, 7-00358 Piccoli Nardelli e 7-00363 Fusacchia: Per la promozione della celebrazione nelle scuole del «Giorno delle libertà» nel trentennale dall'abbattimento del Muro di Berlino (9 novembre).
TESTO UNITARIO DELLE RISOLUZIONI PICCOLI NARDELLI E FUSACCHIA
Per la promozione di iniziative nelle scuole e nelle università per il trentennale dell'abbattimento del Muro di Berlino (9 novembre)
La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
premesso che:
il giorno della caduta del muro di Berlino, il 9 novembre 1989, ha segnato una svolta nella storia dell'Europa, aprendo la strada a un processo di integrazione continentale che ha permesso mobilità delle persone, scambio di merci, incontro di culture e in definitiva rafforzamento della democrazia e consolidamento delle libertà fondamentali;
con la caduta del muro e la conseguente apertura delle frontiere da parte della Germania orientale cadeva infatti uno dei simboli della «guerra fredda»;
il muro che circondava Berlino ovest e divideva in due la città era stato costruito nell'agosto 1961, per bloccare il passaggio ad Ovest dei cittadini che risiedevano nelle aree orientali. Solo 28 anni dopo nel novembre 1989, dopo settimane di disordini, e dopo la contemporanea destabilizzazione degli altri Paesi della «cortina di ferro», il Governo della Germania est arrivò alla decisione che il Muro sarebbe stato abbattuto «ab sofort» «da subito», cambiando così la storia d'Europa;
il Muro di Berlino non divise solo una città o solo il popolo tedesco, ma rappresentò per tanti anni una ferita nel cuore dell'Europa impedendo quello scambio tra le persone e tra i popoli che fonda e consolida la libertà;
per capire il significato che il Muro ha assunto nell'immaginario collettivo dell'Occidente è sufficiente ricordare la conclusione del discorso che il presidente americano John Kennedy pronunciò il 26 giugno 1963 a Berlino, dall'alto di un'impalcatura nei pressi della porta di Brandeburgo: «[...] Tutti gli uomini liberi, ovunque essi vivano, sono cittadini di Berlino. Ecco perché, come uomo libero, sono orgoglioso di gridare Ich bin ein Berliner, sono un berlinese»;
i maggiori organi di stampa, proprio in occasione del trentesimo anniversario, in questi giorni ricordano quegli anni attraverso le parole di molti esponenti del mondo culturale di allora;
la caduta del muro di Berlino non è parte della sola storia nazionale tedesca, ma patrimonio storico di tutti gli europei;
il prossimo 9 novembre ricorre il trentennale della caduta del Muro di Berlino;
lo ricordano in Italia con eventi ed approfondimenti di studio l'Ambasciata di Germania in Italia e le realtà italiane che lavorano nel campo delle relazioni tra i due Paesi: una settimana di celebrazioni dal 6 al 13 ottobre dal titolo «Non Farmi Muro» per raccontare in Italia la Germania di oggi e di ieri attraverso oltre 100 eventi organizzati in più di 20 città, concerti, mostre, spettacoli e incontri tematici per celebrare i valori rappresentanti dalla caduta del Muro di Berlino e dalla fine della divisione europea: la democrazia e la libertà, la fratellanza e la visione di un futuro comune tra diverse nazioni, tutti principi che oggi sono radicati nell'europeismo;
lo ricordano le grandi fondazioni culturali tedesche che, a 30 anni dalla riunificazione, riflettono sulla nostra identità europea sospesa fra memorie divise e sfide comuni;
la città di Berlino è stata trasformata in una mostra a cielo aperto per celebrare, il 9 novembre prossimo, i 30 anni dalla caduta del Muro con Installazioni artistiche, stazioni audio, conferenze e concerti organizzati in vari punti della città, con il coinvolgimento di associazioni, artisti, architetti, designer e musicisti, e con una mostra arricchita da documenti biografici, numerosi cimeli di quegli anni e supporti audiovisivi;
in base alla legge n. 61 del 15 aprile 2005 il 9 novembre è stato dichiarato Giorno della libertà quale ricorrenza, secondo le parole della stessa legge, «dell'abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione dei Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo»;
il trentesimo anniversario della caduta del muro deve rappresentare un'importante occasione di riflessione e approfondimento tra le istituzioni, nel mondo intellettuale, culturale e nelle scuole al fine di illustrare i valori della democrazia e della libertà, nella consapevolezza del ruolo fondamentale che la memoria riveste nel progresso umano;
il 9 novembre 1989 sancisce anche l'avvio dell'importante fase di concertazione e cooperazione europea; si è avviato il progetto europeo di pacifica convivenza tra i popoli e di integrazione anche giuridica tra i Paesi europei, con l'armonizzazione delle linee guida delle loro legislazioni nazionali;
la caduta del Muro riunisce le due Berlino e libera il pezzo di Europa che per decenni era finito dietro la Cortina di ferro, segnando il passaggio da un'epoca all'altra;
vicende come quelle del muro di Berlino, ai ragazzi di oggi possono apparire lontane, ma sono ancora vive nella coscienza dell'Europa, e dimostrano che i muri e le chiusure dell'ideologia o nell'egoismo sono soluzioni artificiose e di corto respiro, fonte di grandissime lacerazioni e sofferenze umane, e che la soluzione ai problemi complessi delle società contemporanee va trovata nel dialogo, nella cooperazione tra le persone e nella cooperazione tra i popoli;
sarebbe di grande importanza rendere attuale presso le giovani generazioni la memoria di quel decisivo avvenimento storico, che ha rappresentato per milioni di persone il giorno della «ritrovata libertà» dopo decenni di dittatura nei Paesi del cosiddetto socialismo reale, in modo che i ragazzi di oggi comprendano appieno la valenza storica, politica, e culturale della caduta del muro di Berlino: la memoria della caduta del muro non può quindi limitarsi a celebrazioni di mera forma e al racconto di cosa successe, ma deve essere alimentata attraverso un'interpretazione che ne chiarisca lo spirito e la valenza pan-europea: valenza che dovrebbe essere promossa anche aiutando le giovani generazioni europee a vivere esperienze condivise,
impegna il Governo:
a) in occasione delle celebrazioni del trentennale della Caduta del Muro di Berlino, del prossimo 9 novembre, a promuovere in tutte le scuole di ogni ordine e grado, anche attraverso l'invio di specifiche circolari, iniziative per l'applicazione della predetta disposizione legislativa quali l'organizzazione, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, di manifestazioni pubbliche, cerimonie, studi, convegni e momenti comuni di ricordo dei fatti e di riflessione su quanto accaduto e a promuovere la realizzazione di percorsi, nel corrente anno scolastico, finalizzati ad illustrare i valori della democrazia e della libertà, nella consapevolezza del ruolo fondamentale che la memoria riveste nel progresso umano;
b) a favorire, nei prossimi mesi, attraverso il coinvolgimento diretto delle scuole, soprattutto secondarie, fasi di elaborazione e realizzazione di progetti didattici, in modo tale da far conoscere ai giovani di oggi le testimonianze dirette e le più efficaci opere storiografiche e letterarie in grado di mantener viva nelle nuove generazioni la consapevolezza dell'altissimo costo umano, civile e culturale di quegli anni;
c) a promuovere, nei prossimi mesi, progetti che prevedano incontri e stage presso università, associazioni o enti culturali, per approfondire l'importanza storica della caduta del Muro;
d) a promuovere e sostenere, anche attraverso l'invio di specifiche circolari, la proiezione presso gli istituti scolastici di filmati, anche attraverso il portale ufficiale di Rai scuola, della caduta del Muro;
e) ad incoraggiare le università italiane, nel pieno rispetto della loro autonomia, ad organizzare dibattiti, seminari, approfondimenti che coinvolgano gli studenti iscritti ai diversi corsi di laurea, non solo afferenti alle discipline umanistiche o alle scienze sociali;
f) a continuare ad assicurare, nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente e nel pieno rispetto dell'autonomia universitaria, il potenziamento dei programmi di scambio e mobilità con altri Paesi europei riservati a studenti e docenti, a valere in particolare sui fondi comunitari, per far sì che l'esperienza di vita e di studio in un'altra città fuori dai confini nazionali contribuisca, presso le giovani generazioni, a sviluppare il senso di quella cittadinanza europea.