VII Commissione
Cultura, scienza e istruzione
Cultura, scienza e istruzione (VII)
Commissione VII (Cultura)
Comm. VII
Sulla pubblicità dei lavori ... 103
Ratifica ed esecuzione dello Scambio di lettere tra Repubblica italiana e ICCROM aggiuntivo all'Accordo di Parigi del 27 aprile 1957 e allo Scambio di note del 7 gennaio 1963 sull'istituzione e lo status giuridico del Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali, fatto a Roma il 17 marzo 2017. C. 2118 Governo, approvata dal Senato (Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) ... 104
7-00192 Nitti: Sul potenziamento delle biblioteche dei conservatori e degli archivi dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica (Seguito della discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00045) ... 106
ALLEGATO (Risoluzione approvata) ... 109
Indagine conoscitiva in materia di innovazione didattica.
Audizione di dirigenti scolastici dell'Istituto comprensivo statale 12 di Bologna, dell'Istituto comprensivo di Pontecagnano S. Antonio (Salerno), dell'Istituto comprensivo di Santa Marina Policastro (Salerno) e dell'IISS Ernesto Ascione di Palermo (Svolgimento e conclusione) ... 107
Audizione, in qualità di esperti, di Mario Caligiuri, professore ordinario di pedagogia della comunicazione, Paolo Gheda, professore aggregato di storia contemporanea, Maria Buccolo, dottore di ricerca in progettazione e valutazione dei processi formativi, Lorenza Orlandini, esperta di service learning, e Francesca Scafuto, dottore di ricerca in psicologia della salute (Svolgimento e conclusione) ... 107
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 23 ottobre 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. — Intervengono la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo Lorenza Bonaccorsi e il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Giuseppe De Cristofaro.
La seduta comincia alle 12.10.
Sulla pubblicità dei lavori.
Luigi GALLO, presidente, avverte che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante la trasmissione sul circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Ratifica ed esecuzione dello Scambio di lettere tra Repubblica italiana e ICCROM aggiuntivo all'Accordo di Parigi del 27 aprile 1957 e allo Scambio di note del 7 gennaio 1963 sull'istituzione e lo status giuridico del Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali, fatto a Roma il 17 marzo 2017.
C. 2118 Governo, approvata dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Alessandro FUSACCHIA (MISTO-+E-CD), relatore, riferisce che la proposta di legge in esame, d'iniziativa dei senatori Airola ed altri e già approvata dal Senato il 25 settembre scorso, reca l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dello Scambio di lettere fatto a Roma il 17 marzo 2017 tra l'Italia e il Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali (ICCROM) sull'istituzione e lo status giuridico del Centro medesimo.
Ricorda che il Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali (ICCROM) è un'organizzazione intergovernativa, alla quale aderiscono attualmente oltre 130 Stati, che promuove a livello internazionale la conservazione, la tutela e il restauro del patrimonio culturale. L'ICCROM è stato istituito per decisione della IX Conferenza generale dell'UNESCO nel 1956; a seguito della sottoscrizione dell'Accordo di sede tra l'Italia e l'UNESCO nel 1957 – accordo ratificato con la legge 11 giugno 1960, n. 723 – il Centro ha stabilito la propria sede a Roma nel 1959 ed è attualmente ospitato presso un'ala del complesso monumentale di San Michele a Ripa. L'organico è composto da 35 dipendenti, di cui 14 di nazionalità italiana.
Precisa che, in base all'articolo 11 dell'Accordo di sede attualmente vigente, i funzionari dell'ICCROM, con esclusione di quelli di nazionalità italiana o di coloro che avevano residenza abituale in Italia prima dell'istituzione del Centro, godono dell'esenzione dalle imposte sugli emolumenti e sulle indennità versate a titolo di remunerazione dall'Organizzazione. Lo scambio di lettere tra Governo italiano ed ICCROM – di cui la legge in esame autorizza la ratifica – reca la modifica dell'articolo 11 dell'Accordo finalizzata in primo luogo ad estendere a tutti i funzionari del Centro, quale ne sia la nazionalità, l'immunità per gli atti compiuti nell'esercizio delle loro funzioni. Inoltre si prevede che il Governo italiano riconosca al Direttore ed ai vice Direttori del Centro il medesimo lo stesso trattamento riconosciuto ai membri delle rappresentanze diplomatiche in Italia. Infine è previsto che tutti i funzionari (quindi anche i funzionari italiani) godano dell'esenzione da ogni imposta su ogni somma loro versata dal Centro a titolo di remunerazione.
Ricorda, ancora, che la Convenzione del 1947 sui privilegi e le immunità degli istituti specializzati delle Nazioni Unite – principale fonte normativa a livello multilaterale in questo settore – prevede che tutti i funzionari delle agenzie delle Nazioni Unite debbano beneficiare dell'esenzione fiscale dalle imposte dirette sulle remunerazioni, senza distinzioni basate sulla nazionalità. Sottolinea che un regime simile si applica ai funzionari dell'Unione europea e che la ratio dietro queste esenzioni ha a che vedere con la necessità di garantire indipendenza e autonomia a questi funzionari internazionali/europei nell'esercizio delle loro funzioni e soprattutto con il fatto che è solo incidentale che l'organizzazione abbia sede in Italia e che, sebbene sia positivo per il nostro paese, avrebbe potuto essere in qualsiasi altro Paese. Si tratta quindi di lavoratori internazionali, anche quando sono di nazionalità italiana, che non rispondono allo Stato italiano. A riprova di ciò, per compensare la differenza di trattamento fiscale per i funzionari italiani, l'Organizzazione procede ogni anno ad un rimborso delle tasse da questi versate allo Stato italiano in relazione al salario percepito dall'ICCROM. Tuttavia, per l'ICCROM, il costo di tale rimborso ai dipendenti italiani è divenuto più elevato del contributo annuale italiano all'Organizzazione. Pertanto, l'Assemblea generale degli Stati membri dell'ICCROM ha approvato una mozione con cui il Direttore generale dell'ICCROM è stato invitato ad avviare un negoziato con il Governo italiano per consentire l'esenzione dei dipendenti italiani dalla tassazione nazionale, in applicazione della Convenzione del 1947 sui privilegi e le immunità degli istituti specializzati delle Nazioni Unite. Per inciso, questo già avviene per i funzionari della FAO, del Programma alimentare mondiale (PAM), dell'IFAD; del Centro internazionale di formazione dell'Organizzazione internazionale del lavoro; a quelli impiegati nella base logistica delle Nazioni Unite di Brindisi; dello United Nations System Staff College (UNSSC); dell'Organizzazione mondiale della sanità e del World Water Assessment Programme dell'UNESCO, con sede a Perugia.
Evidenzia che la proposta di legge di ratifica in esame prevede una modifica dell'Accordo di sede in base alla quale il Governo italiano si impegna a pagare con un unico versamento una tantum la somma di 1 milione di euro a saldo totale delle somme dovute dallo Stato italiano per la manutenzione della sede dell'ICCROM, secondo quanto statuito dall'articolo 2 dell'Accordo di Parigi del 27 aprile 1957.
Passando al contenuto della proposta di legge, ricorda che essa si compone di 4 articoli: gli articoli 1 e 2 contengono l'autorizzazione alla ratifica degli Accordi e l'ordine di esecuzione. L'articolo 3 reca la norma di copertura finanziaria, autorizzando la spesa di un milione di euro per l'anno 2019 e valutando un onere di 300.000 euro annui a decorrere dall'anno 2019. Il comma 3 autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. L'articolo 4 prevede l'entrata in vigore della legge il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Conclude esprimendo l'avviso che sarebbe opportuno e utile che la Commissione cultura avviasse rapporti di collaborazione con il Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali, anche per valorizzarne le potenzialità e per cogliere le opportunità che il suo lavoro offre per promuovere la cultura italiana all'estero. Formula infine una proposta di parere favorevole.
Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), concordando con il deputato Fusacchia, di cui condivide le riflessioni in merito all'opportunità di incrementare la collaborazione con l'ICCROM, sottolinea che, nell'ambito del lavoro di diplomazia culturale cui il Governo si sta dedicando, il provvedimento in esame costituisce un tassello significativo. Preannuncia quindi il voto favorevole del Partito democratico.
La sottosegretaria Lorenza BONACCORSI dichiara di condividere le riflessioni e valutazioni dei deputati Fusacchia e Piccoli Nardelli.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.
La seduta termina alle 12.25.
RISOLUZIONI
Mercoledì 23 ottobre 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Giuseppe De Cristofaro.
La seduta comincia alle 12.25.
7-00192 Nitti: Sul potenziamento delle biblioteche dei conservatori e degli archivi dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00045).
La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata, da ultimo, nella seduta del 16 ottobre 2019.
Luigi GALLO, presidente, ricorda che nella precedente seduta il deputato Nitti ha proposto un nuovo testo della risoluzione e che il rappresentante del Governo si è riservato di pronunciarsi su di esso successivamente.
Il sottosegretario Giuseppe DE CRISTOFARO, premesso che il Governo condivide la risoluzione nell'impostazione complessiva, invita il relatore a valutare la possibilità di modificare il testo da ultimo proposto nel senso di precisare, in primo luogo, che l'attuazione degli impegni di cui alle lettere a), b) e c) è subordinata al vincolo delle risorse finanziarie disponibili; e, in secondo luogo, di riformulare l'impegno di cui alla lettera d) nei termini seguenti: «a valutare la possibilità di porre in essere tutte le iniziative e/o a promuovere gli accordi inter-istituzionali di collaborazione che si rendano opportuni per assicurare a ciascun ISSM il servizio attraverso la presenza di un docente di bibliografia e biblioteconomia musicale (CODM/01) che svolga, come già riconosciuto in termini di competenze qualificate dalle declaratorie (DM n. 90/2009), la funzione di responsabile scientifico e culturale e di almeno un addetto alla sorveglianza; nonché a valutare la possibilità di porre in essere tutte le iniziative anche normative che si rendano opportune per destinare inoltre per ciascun polo di interesse particolarmente rilevante anche un assistente di biblioteca e un funzionario di biblioteca in possesso del diploma di laurea magistrale/specialistica in musicologia e beni musicali (LM-45) o del diploma accademico di secondo livello in discipline storiche, critiche e analitiche della musica (DCSL-69), e in ogni caso valutando l'opportunità che si possa prevedere eventualmente, a livello di rete territoriale, di individuare una figura di bibliotecario specializzato in musicologia e beni musicali (LM-45) o in discipline storiche, critiche e analitiche della musica (DCSL-69), auspicabilmente già in forze presso un ISSM del territorio, che assicuri il corretto trattamento dei fondi musicali presenti nell'istituto di afferenza e offra esperienza e competenza specialistica agli altri istituti titolari di fondi musicali presenti sul territorio, in attuazione degli accordi inter-istituzionali sopra indicati».
Michele NITTI (M5S), ritenendo che le modifiche suggerite dal rappresentante del Governo possano essere accolte, sia perché recepiscono osservazioni emerse in seno al dibattito in Commissione, sia perché non modificano l'impostazione generale della risoluzione, riformula quest'ultima nei termini di cui all'allegato (vedi allegato). Sottolinea quindi ancora una volta che la risoluzione mira a risolvere problemi che hanno ormai carattere di emergenza e che è quindi prioritario intervenire per provvedere. Riferisce, in proposito, a titolo di ulteriore esempio, la difficile situazione dell'organico dell'Ufficio ricerca fondi musicali della Biblioteca Braidense di Milano, dove è imminente il pensionamento dell'ultima unità di personale in possesso delle competenze specifiche necessarie per svolgere il ruolo di bibliotecario musicale.
Ketty FOGLIANI (LEGA), alla luce delle modifiche proposte dal Governo, chiede che la discussione sia rinviata, per consentire ai gruppi di valutare con ponderazione il nuovo testo proposto.
Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), dopo aver sottolineato l'urgenza, già evidenziata dal relatore, dell'intervento chiesto con la risoluzione e aver espresso l'avviso che le modifiche introdotte al testo non incidano sull'impostazione generale della risoluzione, già discussa nelle precedenti sedute, limitandosi ad attenuare la forza di qualche richiesta, chiede che l'esame non venga ulteriormente rinviato, essendo necessario mandare al più presto un segnale di attenzione a un settore in evidente difficoltà.
Paolo LATTANZIO (M5S) concorda con la deputata Piccoli Nardelli.
Gabriele TOCCAFONDI (IV) concorda con la richiesta di procedere al voto nella seduta di oggi.
Luigi GALLO, presidente, preso atto che i gruppi di maggioranza insistono perché si proceda alla votazione nella seduta di oggi, sospende brevemente la seduta per dare modo al gruppo della Lega di valutare il nuovo testo proposto dal Governo.
La seduta, sospesa alle 12.30, è ripresa alle 12.35.
Ketty FOGLIANI (LEGA), dopo aver rilevato che nel nuovo testo della risoluzione non sono state accolte tutte le istanze da lei formulate nel corso del dibattito, preannuncia l'astensione del gruppo della Lega dalla votazione.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione in titolo nel nuovo testo di cui all'allegato (vedi allegato).
La seduta termina alle 12.40.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 23 ottobre 2019.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.45 alle 13.15.
INDAGINE CONOSCITIVA
Mercoledì 23 ottobre 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO.
La seduta comincia alle 13.45.
Indagine conoscitiva in materia di innovazione didattica.
Audizione di dirigenti scolastici dell'Istituto comprensivo statale 12 di Bologna, dell'Istituto comprensivo di Pontecagnano S. Antonio (Salerno), dell'Istituto comprensivo di Santa Marina Policastro (Salerno) e dell'IISS Ernesto Ascione di Palermo.
(Svolgimento e conclusione).
Luigi GALLO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.
Intervengono, quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Luigi GALLO, presidente, Alessandro FUSACCHIA (MISTO-+E-CD), Vittoria CASA (M5S), Virginia VILLANI (M5S) e Lucia CIAMPI (PD).
Maria DE BIASE, Istituto comprensivo di Santa Marina Policastro (Salerno), Angelina MALANGONE, Istituto comprensivo di Pontecagnano S. Antonio (Salerno), Rosaria INGUANTA, IISS Ernesto Ascione di Palermo, e Filomena MASSARO, Istituto comprensivo statale 12 di Bologna, rispondono ai quesiti posti dai deputati e rendono ulteriori precisazioni.
Luigi GALLO, presidente, dichiara conclusa l'audizione.
Audizione, in qualità di esperti, di Mario Caligiuri, professore ordinario di pedagogia della comunicazione, Paolo Gheda, professore aggregato di storia contemporanea, Maria Buccolo, dottore di ricerca in progettazione e valutazione dei processi formativi, Lorenza Orlandini, esperta di service learning, e Francesca Scafuto, dottore di ricerca in psicologia della salute.
(Svolgimento e conclusione).
Luigi GALLO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione.
Mario CALIGIURI, professore ordinario di pedagogia della comunicazione, Paolo GHEDA, professore aggregato di storia contemporanea, Maria BUCCOLO, dottoressa di ricerca in progettazione e valutazione dei processi formativi, Lorenza ORLANDINI, esperta di service learning e Francesca SCAFUTO, dottoressa di ricerca in psicologia della salute, svolgono relazioni sui temi oggetto dell'audizione.
Intervengono, quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni, le deputate Vittoria CASA (M5S) e Lucia CIAMPI (PD).
Mario CALIGIURI, professore ordinario di pedagogia della comunicazione, Paolo GHEDA, professore aggregato di storia contemporanea, Maria BUCCOLO, dottoressa di ricerca in progettazione e valutazione dei processi formativi, Lorenza ORLANDINI, esperta di service learning e Francesca SCAFUTO, dottoressa di ricerca in psicologia della salute, rispondono ai quesiti posti dai deputati e rendono ulteriori precisazioni.
Luigi GALLO, presidente, dichiara conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 16.10.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
ERRATA CORRIGE
Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 255 del 16 ottobre 2019, a pagina 76, seconda colonna, quarantaseiesima riga, dopo le parole: «dei dirigenti scolastici» sono aggiunte le seguenti: «, che è affrontato dalla proposta di legge C. 1114 Villani»; e a pagina 77, prima colonna, sesta riga, dopo le parole «dalla proposta di legge C. 1217 Ciampi, di cui è cofirmataria», sono aggiunte le seguenti: «oltre che dalla proposta di legge C. 1114 Villani».
ALLEGATO
7-00192 Nitti: Sul potenziamento delle biblioteche dei conservatori e degli archivi dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica.
RISOLUZIONE APPROVATA
La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
premesso che:
le biblioteche degli Istituti superiori di studi musicali (ISSM) sono custodi di un patrimonio musicale unico al mondo (stimato complessivamente in oltre 3 milioni di unità bibliografiche, documentali e audiovisive) che costituisce uno strumento essenziale per la formazione degli studenti, rappresenta un forte elemento identitario per il nostro Paese, e come tale merita salvaguardia e adeguato sostegno;
si definiscono biblioteche musicali quelle istituzioni che raccolgono, catalogano, conservano e mettono a disposizione fonti musicali o materiali di interesse musicale quali libri e trattati, spartiti, partiture a stampa e manoscritte, codici liturgici, nastri, dischi, video, libretti d'opera e testi per musica, materiali epistolari e documentari pertinenti alla storia di musicisti e istituzioni musicali, strumenti musicali;
oltre alla suddetta categoria d'istituzioni specializzate, numerosi altri organismi pubblici e privati posseggono fonti documentate del tipo descritto;
per la natura delle raccolte, per la varietà di materiali e di supporti, per i profili altamente specialistici richiesti al personale, tali istituti necessitano di risorse umane e finanziarie, dell'aggiornamento degli strumenti bibliografici e della riqualificazione dei servizi necessari alle nuove esigenze dell'Alta formazione e, più in generale, a quelle della tutela, della fruizione e della valorizzazione del patrimonio culturale;
la letteratura professionale, sia in ambito italiano che internazionale, è ricca di contributi in materia di conservazione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio musicale, nonché in merito all'importanza di garantire la sua accessibilità attraverso una catalogazione che rispetti standard precisi e attraverso un'offerta articolata di servizi e attività, in spazi dedicati, con le adeguate tecnologie e mediante l'impiego di personale specializzato;
per rispondere ai cambiamenti legati alla diffusione delle nuove tecnologie, l’Ifla Audiovisual and Multimedia Section ha pubblicato alcune linee guida per i materiali audiovisivi e multimediali nelle biblioteche e in altre istituzioni, consapevole della rivoluzione tecnologica che ha investito ogni tipologia di biblioteca, sottolineando l'importanza di affidare la gestione dei materiali audiovisivi e multimediali e dei servizi connessi a personale con specifiche competenze di tipo culturale, tecnico e normativo, che sia consapevole delle potenzialità di queste risorse e che consideri l'accesso a questo materiale e alle attrezzature preposte alla fruizione come un normale aspetto del servizio di biblioteca;
risulta indispensabile per il bibliotecario musicale possedere una formazione sia biblioteconomica che musicale, in quanto alle funzioni e alle attività tradizionali di qualsiasi bibliotecario si aggiungono le specificità legate all'istituzione in cui opera;
considerando l'evoluzione, dei formati e dei supporti delle risorse musicali non a stampa, avvenuta negli ultimi anni, e tutto ciò che questo ha comportato in termini di gestione, conservazione e performance, è evidente come ai bibliotecari musicali si richieda oggi non soltanto la conoscenza degli strumenti tradizionali, ma anche la capacità di garantire un'adeguata offerta digitale fruibile sia a distanza che in spazi idonei e attrezzati e di formare i propri utenti all'uso consapevole e responsabile di questa varietà di risorse;
tuttavia, ad oggi risulta che il personale delle biblioteche musicali non sia sempre debitamente qualificato per lo svolgimento indispensabile di tali funzioni e che in ogni caso vi sia una carenza di personale tale da pregiudicare il corretto utilizzo e la corretta consultazione del materiale d'inestimabile valore custodito negli archivi delle biblioteche;
nei Conservatori il docente di bibliografia e biblioteconomia musicale (CODM/01), cui storicamente tali importanti giacimenti culturali sono stati affidati, dovrebbe assumere il compito di responsabile principale di queste infrastrutture della ricerca e della produzione artistica dell'area musicologica dell'Alta formazione musicale. Accanto a questa figura principale va poi contemplata la necessità di attivare diversi profili professionali di personale bibliotecario con competenze specialistiche adeguate alla ricchezza e importanza dei patrimoni custoditi e al numero dei docenti e studenti dell'istituzione;
ai sensi dell'articolo 9-bis del Codice dei beni culturali, gli interventi operativi di tutela, protezione e conservazione dei beni culturali nonché quelli relativi alla valorizzazione a alla fruizione dei beni bibliografici devono essere affidati alla cura di personale bibliotecario;
pertanto l'organizzazione degli organici e delle qualifiche da prevedere per ciascuna biblioteca non può essere lasciata alla discrezionalità di ciascun istituto e deve essere sottratta alla logica delle riforme a costo zero e delle conversioni di cattedra;
il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di settore, a partire dal 2005, ha progressivamente introdotto la possibilità di reclutare figure di personale tecnico-amministrativo da destinare alle biblioteche fino a definire, nel CCNL 2006-2009, i profili di elevata professionalità (area EP1), come «direttori di Ragioneria e di biblioteca», e spingendosi a modificare ulteriormente la definizione di tale profilo nelle tabelle allegate all'ultimo CCNL 2016-2018, qualificandolo come «Direttore di Ragioneria o di Biblioteca»;
l'introduzione della figura del «Direttore di ragioneria o di biblioteca», è risultata a molti incomprensibile per le evidenti diversità di competenze richieste dai due ambiti, resi tuttavia interscambiabili dall'ultima formulazione del contratto collettivo e concretizzando così la possibilità che personale amministrativo di ruolo possa essere trasferito su posti creati invece per le biblioteche, senza essere in possesso delle competenze necessarie in ambito bibliografico e biblioteconomico;
come affermato da Nausicaa Spirito nel volume «Disciplina giuridica dei Conservatori», la figura del bibliotecario-docente negli organici delle istituzioni risulta indispensabile non solo per le sue competenze bibliografiche e biblioteconomiche, ma anche per il suo ruolo di docente di riferimento per la Direzione sull'andamento tecnico-scientifico della biblioteca;
Giancarlo Rostirolla, curatore dell'opera «Guida alle biblioteche e agli archivi musicali italiani» nel 2004, a proposito delle biblioteche dei conservatori, degli istituti musicali pareggiati e delle Accademie, così scriveva «serbatoi di importanza storica eccezionale, ai quali hanno attinto fin dalla fine del secolo scorso i musicologi di ogni paese; esse rappresentano il punto di riferimento per chiunque voglia avviare ricerche sulla storia musicale e sui suoi protagonisti. Esse vanno quindi considerate nella duplice prospettiva di: 1) biblioteche di conservazione di rilevante importanza storica, non soltanto per la disciplina musicale, ma anche per la storia del teatro, della danza, delle tradizioni popolari, e altro 2) biblioteche didattiche, di ricerca, studio e consultazione sia per gli studenti interni al conservatorio, sia per gli studiosi esterni italiani e stranieri»;
negli anni, IAML Italia, l'Istituto Bibliografico Musicale Italiano, e i professionisti delle biblioteche musicali si sono fatti promotori di diverse iniziative per far luce sul patrimonio musicale del nostro Paese, molte biblioteche degli istituti di musica hanno aderito al Servizio Bibliotecario Nazionale e sono periodicamente censite e monitorate dall'anagrafe delle biblioteche italiane a cura dell'istituto centrale per il catalogo unico e le informazioni bibliografiche, da cui si desumono gli unici dati sul funzionamento di queste biblioteche. Tuttavia, la situazione complessiva appare frammentata e si conosce molto poco delle loro attività, dei servizi offerti, dei risultati raggiunti;
già nel maggio 2008, sulla rivista «Classic», in un articolo a firma di Antonio Caroccia, si denunciava come la gran parte delle biblioteche musicali italiane risultasse «chiusa, inaccessibile, senza fondi e senza personale» e come la mancanza di risorse avesse «costretto a ridurre il personale, gli orari e il servizio al pubblico, costringendo all'impossibilità di aggiornare i cataloghi e creare multimedialità»;
nel medesimo articolo si denuncia, inoltre, come «le biblioteche musicali si trovino a gestire un materiale che per ovvie ragioni di usura necessiterebbe al più presto di radicali processi di digitalizzazione: dal manoscritto antico alla edizione tardo ottocentesca, centinaia di migliaia di volumi andrebbero al più presto digitalizzati con scanner di nuova generazione a non-impatto, permettendo così l'archiviazione definitiva degli originali e la consegna manuale o la spedizione via mail di stampe o di file in formato digitale»;
le preoccupazioni del 2008 risultano ancora attuali e aggravate dal tempo trascorso e dalle ulteriori riduzioni di stanziamenti di risorse,
impegna il Governo:
a) a porre in essere, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili, le iniziative normative necessarie a configurare le biblioteche annesse agli ISSM che per tradizione, pregio e rarità di fondi bibliografici presentino un interesse particolarmente rilevante, quali infrastrutture di ricerca locali e/o nazionali, fruibili dalla comunità scientifica per condurre ricerche di alta qualità, senza vincolo di appartenenza istituzionale o nazionale, nonché fruibili dal pubblico generale nell'ambito di attività di valorizzazione preordinate alla promozione culturale;
b) a elaborare, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili, un censimento dei materiali presenti nelle biblioteche e negli archivi musicali di cui al precedente impegno, finalizzato ad una catalogazione che rispetti precisi standard, al controllo bibliografico dei documenti musicali e al conseguente processo di digitalizzazione che conduca alla creazione di un database online integrato con il Servizio bibliotecario nazionale che renda pubblici i patrimoni bibliografici, organologici, artistici ed archivistici di tali istituti, e in particolare degli ISSM;
c) a dotare, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili, le biblioteche musicali, e in particolare quelle degli ISSM di cui al primo impegno, mediante apposite iniziative di personale specializzato che provveda a conservare, a incrementare e a rendere fruibile il patrimonio documentario e museale, su qualsiasi supporto, in correlazione sia all'attività didattica, di ricerca e di produzione dell'istituto, sia alla sua funzione di biblioteca musicale del territorio;
d) a valutare la possibilità di porre in essere tutte le iniziative e/o a promuovere gli accordi inter-istituzionali di collaborazione che si rendano opportuni per assicurare a ciascun ISSM il servizio attraverso la presenza di un docente di bibliografia e biblioteconomia musicale (CODM/01) che svolga, come già riconosciuto in termini di competenze qualificate dalle declaratorie (DM n. 90/2009), la funzione di responsabile scientifico e culturale e di almeno un addetto alla sorveglianza; nonché a valutare la possibilità di porre in essere tutte le iniziative anche normative che si rendano opportune per destinare inoltre per ciascun polo di interesse particolarmente rilevante anche un assistente di biblioteca e un funzionario di biblioteca in possesso del diploma di laurea magistrale/specialistica in musicologia e beni musicali (LM-45) o del diploma accademico di secondo livello in discipline storiche, critiche e analitiche della musica (DCSL-69), e in ogni caso valutando l'opportunità che si possa prevedere eventualmente, a livello di rete territoriale, di individuare una figura di bibliotecario specializzato in musicologia e beni musicali (LM-45) o in discipline storiche, critiche e analitiche della musica (DCSL-69), auspicabilmente già in forze presso un ISSM del territorio, che assicuri il corretto trattamento dei fondi musicali presenti nell'istituto di afferenza e offra esperienza e competenza specialistica agli altri istituti titolari di fondi musicali presenti sul territorio, in attuazione degli accordi inter-istituzionali sopra indicati;
e) a garantire che in ciascuna biblioteca e archivio annessi agli ISSM il ruolo di direttore di biblioteca venga affidato, specificamente in sede di reclutamento a seguito di procedure di turnover del personale, a profili professionali in possesso di specifiche competenze specialistiche in ambito musicologico, bibliografico e biblioteconomico, nonché dei requisiti del diploma di laurea magistrale/specialistica in Musicologia e Beni musicali (LM- 45) o del diploma accademico di secondo livello in Discipline Storiche, Critiche e Analitiche della Musica (DCSL-69), garantendo così il livello di scientificità necessario per l'esercizio di tale funzione direttiva all'interno delle biblioteche musicali.
(8-00045) «Nitti, Azzolina, Carbonaro, Lattanzio, Casa, Villani».