I Commissione

Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni

Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)

Commissione I (Affari costituzionali)

Comm. I

Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
SOMMARIO
Mercoledì 16 ottobre 2019

ATTI DEL GOVERNO:

Variazione nella composizione della Commissione ... 33

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 2001, n. 208, recante regolamento per il riordino della struttura organizzativa e delle articolazioni centrali e periferiche dell'Amministrazione della pubblica sicurezza. Atto n. 117 (Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio) ... 33

ALLEGATO (Proposta di parere del relatore) ... 37

ELEZIONE DI UN SEGRETARIO:

Elezione di un segretario ... 36

I Commissione - Resoconto di mercoledì 16 ottobre 2019

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 16 ottobre 2019. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA.

  La seduta comincia alle 14.30.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, comunica che, per il gruppo del Partito democratico, cessa di far parte della Commissione la deputata Maria Anna Madia e, per il medesimo gruppo, entra a farne parte il deputato Antonio Viscomi.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 2001, n. 208, recante regolamento per il riordino della struttura organizzativa e delle articolazioni centrali e periferiche dell'Amministrazione della pubblica sicurezza.
Atto n. 117.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 9 ottobre scorso.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, ricorda che la Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in oggetto, dopo aver svolto un breve ciclo di audizioni sul provvedimento.

  Francesco Paolo SISTO (FI), nel rilevare l'utilità dell'attività conoscitiva svolta sullo schema in esame, fa presente che i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato ascoltati in Commissione hanno evidenziato alcuni diversi profili critici del provvedimento in esame, segnalando, in particolare, il rischio di disservizi e di un depauperamento del comparto sicurezza, soprattutto per quanto riguarda le dotazioni organiche a livello dirigenziale. Nel chiedere delucidazioni al Presidente circa le modalità di prosecuzione dell’iter, auspica che sia possibile avviare una interlocuzione con il Governo, eventualmente anche trasmettendogli la documentazione messa a disposizione dagli auditi, affinché esso possa fornire chiarimenti sulle problematiche emerse nel corso di tale attività conoscitiva, mettendo quindi la Commissione nelle condizioni di esprimere una deliberazione ponderate e consapevole.

  Maurizio CATTOI (M5S), relatore, osserva come le questioni alle quali ha fatto riferimento il deputato Sisto siano state effettivamente poste, nel corso delle audizioni, da parte dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali, con particolare riferimento alla riduzione dei posti dirigenziali. Rileva, tuttavia, come da parte dei medesimi rappresentanti delle organizzazioni sindacali sia stato dato atto dell'intenzione del Governo di adottare misure volte a reintegrare l'organico. Rileva, inoltre, come le organizzazioni sindacali abbiano accolto con favore la rimodulazione delle questure, con particolare riferimento alle sedi che presentano esigenze peculiari, finalizzata a rendere più efficienti le strutture attualmente esistenti, e come, pertanto, anche alla luce degli elementi forniti in sede di audizione dal dottor Rocchegiani in rappresentanza del Dipartimento della pubblica sicurezza, vi siano a suo avviso le condizioni per esprimere un orientamento favorevole sullo schema di decreto in esame.

  Nicola MOLTENI (LEGA) preannuncia l'orientamento favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame che, a suo avviso, testimonia l'impegno profuso dal Governo precedente, d'intesa con organizzazioni sindacali, in tema di potenziamento e valorizzazione del comparto sicurezza. Nell'auspicare che anche il nuovo Esecutivo proceda lungo tale virtuoso percorso, si dichiara dunque orgoglioso del lavoro svolto dal precedente Governo, che ritiene abbia investito su tale comparto, scommettendo sulla qualità degli uomini delle forze dell'ordine, chiamati spesso a rischiare la propria vita nello svolgimento di un servizio essenziale.
  Cogliendo l'occasione offerta dall'esame di tale provvedimento, esprime, quindi, il suo sentito cordoglio per i due agenti uccisi a Trieste, i cui funerali si sono svolti nella mattinata di oggi, augurandosi che in tale particolare giornata si possa lanciare un segnale di vicinanza alle forze dell'ordine.
  Ribadisce che il percorso di riorganizzazione avviato in tale settore e valorizzato dal precedente Governo non ha comportato alcuna operazione di taglio o riduzione del personale, conducendo piuttosto ad un suo potenziamento, nonché ad un rafforzamento delle questure e dei commissariati sul piano organizzativo, strutturale ed edilizio.
  Fa notare inoltre come l'azione del precedente Governo, che si oppose con forza ad un processo di revisione basato sulla riduzione di risorse, abbia condotto anche alla piena valorizzazione delle specialità delle Forze di polizia, tra cui richiama la Polizia postale, ferroviaria e stradale, consentendo loro di raggiungere livelli di eccellenza mondiale. Ricorda quindi che, attraverso provvedimenti di sblocco del turn over e attraverso un piano di assunzioni straordinarie, il Governo precedente ha affrontato con efficacia talune problematiche inerenti al personale, al fine di ripristinare integralmente le dotazioni organiche, ridottesi anche a causa del progressivo invecchiamento del personale. Nel far notare che il comparto della sicurezza, che definisce tra i migliori del mondo, non richiede un processo di razionalizzazione quanto un suo potenziamento, si augura che la prossima legge di bilancio non metta in discussione quanto fatto finora, preannunciando che il suo gruppo vigilerà affinché ciò non accada.

  Francesco Paolo SISTO (FI) ritiene, anche sulla base delle considerazioni svolte dal deputato Molteni, che il provvedimento in esame, pur presentando le lacune già evidenziate, costituisca comunque un passo in avanti. Preannuncia, pertanto, l'orientamento favorevole del proprio gruppo sul provvedimento stesso, pur ribadendo la necessità di compiere ulteriori sforzi nella direzione del potenziamento delle forze dell'ordine.

  Stefano CECCANTI (PD) preannuncia l'orientamento favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, manifestando soddisfazione in particolare per le modalità con cui si è svolto l’iter. Ritiene, infatti, che, anche attraverso lo svolgimento di un ciclo di audizioni informali, che erano state richieste da alcuni gruppi di opposizione, è stato possibile acquisire elementi di conoscenza che si sono rivelati utili alla discussione.

  Maurizio CATTOI (M5S), relatore, formula una proposta di parere favorevole con due osservazioni (vedi allegato).
  Sottolinea come le osservazioni contenute nella proposta di parere riguardino l'opportunità di far dipendere direttamente i gabinetti provinciali di polizia scientifica dai gabinetti regionali e interregionali, modificandone conseguentemente la denominazione, in considerazione dell'elevata specializzazione e della versatilità dell'impiego che connota tali strutture, nonché l'opportunità di procedere a una revisione della struttura e delle articolazioni dei servizi interprovinciali, prevedendo l'istituzione di strutture investigative, a competenza territoriale interprovinciale o interregionale, cui sia attribuita competenze in materia di contrasto delle organizzazioni più radicate e complesse di criminalità organizzata.

  Emanuele PRISCO (FDI) rileva con rammarico l'assenza del Governo nella seduta odierna, facendo notare come da ciò si evinca la scarsa considerazione dell'Esecutivo in carica nei riguardi della Polizia di Stato, testimoniata anche da alcune dichiarazioni rese recentemente da alcuni suoi esponenti. Ritiene importante acquisire l'orientamento del Governo su taluni aspetti, sui quali peraltro il suo gruppo avanzerebbe delle proposte concrete di modifica.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, in risposta al deputato Prisco, ricorda che la presenza del Governo in tale sede non è obbligatoria. Invita dunque il deputato Prisco a rivolgere direttamente al relatore eventuali proposte di modifica o suggerimenti, in vista dell'elaborazione di una proposta di parere il più possibile condivisa.

  Emanuele PRISCO (FDI), dopo aver rilevato che la presenza del Governo sarebbe comunque opportuna in tale contesto, fa notare che il provvedimento in esame, pur fornendo alcune risposte in materia di riorganizzazione del comparto sicurezza, appare migliorabile. Propone al riguardo al relatore di includere nella sua proposta di parere un'osservazione, con la quale si chiedano precise garanzie al Governo, affinché sia scongiurata l'eventualità che il processo di razionalizzazione sia accompagnato da tagli di organico – a suo avviso, gravemente penalizzanti soprattutto per le questure di taluni territori – e si favorisca piuttosto un processo di potenziamento delle unità di personale. Fa notare che, in presenza di simili rassicurazioni – che, a suo avviso, sarebbe opportuno che il Governo desse direttamente in seduta – l'orientamento del suo gruppo sulla proposta di parere sarebbe favorevole. Fa notare che, altrimenti, il voto del suo gruppo sarebbe contrario.

  Maurizio CATTOI (M5S), relatore, pur non potendo evidentemente assumere impegni a nome del Governo, ritiene, anche sulla base di quanto riferito in sede di audizione dal dottor Rocchegiani in rappresentanza del Dipartimento della pubblica sicurezza, come sia da escludere qualunque variazione degli organici. Ricorda, infatti, come lo schema di decreto in esame riguardi essenzialmente l'articolazione degli incarichi dirigenziali e la qualificazione degli uffici e non intervenga sugli organici, dei quali, anzi, è previsto un incremento.

  Igor Giancarlo IEZZI (LEGA), nel far notare come il suo gruppo si riservi di avanzare alcune modifiche alla proposta di parere del relatore, suggerendo l'inclusione di una specifica osservazione, che è in corso di definizione, riterrebbe inopportuno, soprattutto in una giornata particolare come quella odierna, caratterizzata dal commosso ricordo di alcuni uomini delle forze dell'ordine caduti in servizio, procedere alla deliberazione dell'atto in questione in assenza del Governo. Fa presente che ciò rappresenterebbe una mancanza di rispetto nei confronti della Commissione, del Parlamento e delle stesse forze dell'ordine, evidenziando, peraltro, come il suo gruppo non abbia alcuna intenzione di fare polemiche su un provvedimento sul quale manifesta un orientamento chiaramente favorevole.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, in considerazione dell'intenzione, manifestata da diversi gruppi, di promuovere un'interlocuzione con il relatore al fine di introdurre talune ulteriori osservazioni nella proposta di parere, nonché della richiesta della presenza del Governo, considera possibile rinviare il seguito dell'esame ad una seduta da convocare domani.

  Francesco Paolo SISTO (FI) propone l'inserimento di un'osservazione volta a invitare il Governo a valutare l'opportunità di procedere al riequilibrio dell'organico dei primi dirigenti nella misura di 709 unità.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad una seduta da convocare domani.

  La seduta termina alle 15.

ELEZIONE DI UN SEGRETARIO

  Mercoledì 16 ottobre 2019. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA.

  La seduta comincia alle 15.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che la Commissione è oggi convocata per l'elezione di un segretario, a seguito della decadenza da tale carica del deputato Marco Di Maio.

Elezione di un segretario.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, indìce la votazione per l'elezione di un segretario.
  Comunica il risultato della votazione per l'elezione di un segretario:
  Presenti e votanti 31  

  Hanno riportato voti:
  Raciti 24  
  Macina  1  
  Schede bianche  6  

  Proclama eletto segretario il deputato Raciti.

  Hanno preso parte alla votazione per l'elezione di un segretario i deputati:
   Alaimo, Baldino, Berti, Bilotti, Brescia, Calabria, Cattoi Maurizio, Ceccanti, Corneli, De Angelis, De Maria, Di Maio Marco, Forciniti, Fornaro, Fragomeli, Gebhard, Iezzi, Invernizzi, Macina, Molteni, Parisse, Pollastrini, Raciti, Sarro, Silvestri, Sisto, Stefani, Tartaglione, Tonelli, Tripodi Elisa, Viscomi.

  La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 16 ottobre 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.25.

I Commissione - mercoledì 16 ottobre 2019

ALLEGATO

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 2001, n. 208, recante regolamento per il riordino della struttura organizzativa e delle articolazioni centrali e periferiche dell'Amministrazione della pubblica sicurezza. (Atto n. 117).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

  La I Commissione (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni) della Camera dei deputati,
   esaminato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente modifiche al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 2001, n. 208, recante riordino della struttura organizzativa delle articolazioni centrali e periferiche dell'Amministrazione della pubblica sicurezza (Atto del Governo n. 117);
   segnalato come lo schema di decreto in esame si inquadri un più ampio progetto di revisione dell'organizzazione e delle articolazioni periferiche dell'Amministrazione della pubblica sicurezza;
   evidenziato come il provvedimento intenda opportunamente attualizzare la struttura organizzativa delle questure e ridisegnare l'articolazione delle funzioni di supporto tecnico-logistico a livello territoriale, con l'obiettivo di allinearne l'organizzazione tenendo conto della revisione dell'assetto ordinativo delle pertinenti Direzioni centrali;
   rilevato in dettaglio come l'articolo 3, comma 2, lettera b), del decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 2001, n. 208, come modificato dall'articolo 1, comma 1, lettera b), dello schema di decreto in esame, preveda che, nell'ambito dell'ufficio polizia anticrimine opera il «gabinetto provinciale di polizia scientifica», deputato alle attività di sopralluogo e segnalamento foto-dattiloscopico, agli accertamenti tecnici di specifica competenza e all'effettuazione di riprese audio, video e fotografiche, anche nei servizi di ordine pubblico;
   rilevato altresì come l'articolo 3, comma 2, lettera d), del decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 2001, n. 208, come a sua volta novellato dall'articolo 1, comma 1, lettera b), dello schema di decreto, il quale definisce i compiti e le attribuzioni della «Squadra Mobile» con riferimento allo svolgimento delle attività investigative – di iniziativa o su delega dell'Autorità giudiziaria – in materia di criminalità comune e organizzata, per la repressione dei reati in ambito provinciale e per la ricerca e cattura dei latitanti;
   considerato che le modifiche apportate al predetto decreto del Presidente della Repubblica n. 208 del 2001 dallo schema di decreto in esame sono volte a migliorare i livelli di efficienza ed efficacia delle articolazioni periferiche attraverso soluzioni organizzative ispirate a criteri di flessibilità e correlate alle specifiche esigenze operative e di contesto dei territori di riferimento, superando taluni elementi di rigidità dell'attuale assetto organizzativo;
   rilevato in particolare come la funzione dei gabinetti provinciali di polizia scientifica sia di supporto per i servizi di ordine pubblico – compresi i cosiddetti «grandi eventi» –, per i servizi di polizia giudiziaria e per le esigenze connesse al fenomeno dell'immigrazione irregolare e come le metodologie e le procedure tecniche
impiegate dalla polizia scientifica nel sempre più importante e trasversale concorso alle attività istituzionali della Polizia di Stato debbano rispondere a standard di qualità definiti a livello internazionale, considerando anche che l'attività dei gabinetti provinciali di polizia scientifica viene svolta in stretto coordinamento tecnico con strutture specialistiche regionali o interregionali di polizia scientifica, a loro volta raccordate dal Dipartimento della pubblica sicurezza, al fine di assicurare l'uniformità operativa;
   segnalato come l'assetto delle squadre mobili previsto dal citato articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 208 del 2001, non faccia menzione delle strutture specializzate di contrasto alla criminalità organizzata, oggi costituite dalle sezioni «criminalità organizzata e catturandi» esistenti presso le Questure dei capoluoghi di distretto di Corte d'appello, istituite con decreto del Ministro dell'interno del 5 giugno 1998, in attuazione dell'articolo 12, comma 1, del decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152;
   sottolineato come la criminalità organizzata, con particolare riferimento a quella di stampo mafioso, si sia evoluta, nel corso degli anni, lungo due principali direttrici: la mimetizzazione delle strutture illecite e la progressiva assunzione di sembianze dell'impresa legale, nell'intento, da un lato, di conservare, avvalendosi della caratteristica forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, il monopolio dei mercati illegali e, dall'altro, di reimpiegare i proventi illeciti in attività legali;
   evidenziato quindi come il contrasto al crimine organizzato richieda una efficace evoluzione organizzativa e funzionale degli apparati di sicurezza, sia di livello centrale sia livello periferico, che devono essere connotati da una spiccata vocazione investigativa sulla criminalità organizzata e sui correlati fenomeni collusivi, unitamente a un continuo aggiornamento e raffinamento delle tecniche d'indagine;
   rilevato come il riordino delle strutture centrali e periferiche del Dipartimento della pubblica sicurezza operata con il provvedimento in esame potrebbe costituire la premessa per una successiva revisione settoriale, mediante modifica del citato decreto del Ministero dell'interno del 5 giugno 2008, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, dell'articolazione dei servizi interprovinciali, nell'ambito della quale potrebbe prevedersi anche il rafforzamento dell'asse funzionale con il Servizio centrale operativo, istituito per effetto del citato articolo 12, comma 1, del decreto-legge n. 152 del 1991,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) valuti il Governo l'opportunità, in considerazione dell'elevata specializzazione e della versatilità d'impiego che li connota, di far dipendere direttamente i gabinetti provinciali di polizia scientifica dai gabinetti regionali e interregionali di polizia scientifica, valutando altresì l'utilità di modificare l'attuale denominazione dei suddetti gabinetti provinciali, al fine di valorizzarne la dimensione territoriale operativa;
   b) valuti il Governo l'opportunità di procedere a una revisione della struttura e delle articolazioni dei servizi interprovinciali determinati con il decreto del Ministero dell'interno del 5 giugno 1998, prevedendo l'istituzione di strutture investigative, a competenza territoriale interprovinciale o interregionale, cui sia attribuita competenza in materia di contrasto delle organizzazioni più radicate e complesse di criminalità organizzate, nell'ambito dei delitti previsti dall'articolo 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale e che costituiscano articolazioni periferiche del Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato.