III Commissione
Affari esteri e comunitari
Affari esteri e comunitari (III)
Commissione III (Affari esteri)
Comm. III
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 9 ottobre 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale Manlio Di Stefano.
La seduta comincia alle 9.10.
Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019.
Doc. LVII, n. 2-bis, Annesso e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 ottobre scorso.
Marta GRANDE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore, onorevole Fassino, ha preannunciato la presentazione di una proposta di parere favorevole sulla Nota di aggiornamento in esame. Il collega ha quindi, per il tramite degli Uffici, fatto pervenire informalmente tale proposta per posta elettronica a tutti i membri della Commissione.
Piero FASSINO (PD), relatore, presenta una proposta di parere favorevole, che illustra (vedi allegato).
Il sottosegretario Manlio DI STEFANO esprime soddisfazione per la proposta testé formulata dal relatore.
Alberto RIBOLLA (LEGA), intervenendo in sede di dichiarazione di voto, sottolinea che taluni obiettivi della Nota di aggiornamento risultano condivisibili, in particolare quelli di più stretta competenza della Commissione, quali le misure per promuovere il Made in Italy e attrarre gli investimenti. Risulta, altresì, apprezzabile la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia, peraltro introdotte a suo tempo da governi di centrosinistra. Per quanto concerne la finanza pubblica, il previsto aumento del rapporto deficit/PIL (+0,1 per cento) e del rapporto debito/PIL sembra preludere ad un'applicazione meno rigorosa delle regole del Patto di stabilità e crescita, a conferma dell'atteggiamento particolarmente benevolo della Commissione europea nei riguardi del nuovo Esecutivo. Inoltre, ha evidenziato che se da un lato è condivisibile la proposta di scomputare gli investimenti green dal calcolo del deficit, dall'altro l'introduzione del salario minimo non porterà benefici significativi ai consumi, per promuovere i quali sarebbe invece necessaria una seria e credibile azione di riduzione della pressione fiscale attraverso l'introduzione della flat tax. Rilevando che le entrate previste dalla lotta all'evasione e all'elusione fiscale, pari a circa sette miliardi, appaiono del tutto incongrue e difficili da realizzare, preannuncia il voto contrario alla proposta di parere del relatore.
La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.
La seduta termina alle 9.20.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 9 ottobre 2019.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.20 alle 9.40.
AVVERTENZA
I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:
Incontro informale con il presidente della Commissione Affari esteri del Senato della Repubblica Ceca, Pavel Fischer.
COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENTE
Sul programma dei lavori della Commissione per il trimestre ottobre-dicembre 2019.
Sulla Conferenza interparlamentare sulla Politica estera e di sicurezza comune (PESC) e sulla Politica di sicurezza e difesa comune (PSDC) (Helsinki 4-6 settembre 2019).
Sugli esiti della missione svolta a New York in occasione della 74ma Sessione dell'Assemblea Generale dell'ONU (23-28 settembre 2019).
ALLEGATO
Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019. (Doc. LVII, n. 2-bis, Annesso e Allegati).
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La III Commissione (Affari esteri e comunitari),
esaminata per le parti di competenza la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2-bis, Annesso e Allegati);
preso atto che la Nota presenta una revisione al ribasso delle stime sull'andamento per l'anno in corso (2019) e per il triennio successivo (2020-2022) rispetto alle previsioni formulate nel DEF di aprile, in considerazione del persistente rallentamento del ciclo economico mondiale;
considerato che, nel contesto di un indebolimento della domanda mondiale, le esportazioni hanno fornito nel 2018 complessivamente un contributo alla crescita fortemente ridimensionato rispetto al 2017 anche a causa dell'impatto del rafforzamento delle misure protezionistiche;
apprezzata la centralità delle misure relative alla disattivazione dell'aumento dell'IVA, alla riduzione del cuneo fiscale sul lavoro, al rilancio degli investimenti pubblici, all'aumento delle risorse per istruzione e ricerca ed al rafforzamento del sistema sanitario;
condivise le valutazioni espresse dal Governo volte a preservare la sostenibilità della finanza pubblica e a creare al contempo spazi fiscali per completare l'attuazione delle politiche di inclusione e attivazione del lavoro già in vigore, nonché per rilanciare la crescita economica nel segno della sostenibilità ambientale e sociale;
ribadita l'importanza fondamentale della riduzione del debito pubblico in rapporto al PIL, che da ormai trent'anni vincola le politiche economiche e sociali del nostro Paese e che va affrontato al fine di liberare spazi di bilancio e ridurre in prospettiva la pressione fiscale;
evidenziata l'esigenza di assicurare priorità al rilancio degli investimenti nel settore delle politiche per il lavoro, per la formazione e per il welfare;
considerati gli interventi già posti in essere dal nuovo Esecutivo, sul versante delle strategie di politica commerciale e sviluppo dell'internazionalizzazione del Sistema Paese, poste ora in capo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale;
apprezzato, in questo ambito, il Piano straordinario per la promozione del made in Italy e l'attrazione degli investimenti – nato con l'obiettivo di incrementare il numero delle imprese esportatrici e il volume dell’export –, che rappresenta uno strumento chiave poiché permette di cogliere le opportunità legate alla crescita della domanda globale,
esprime
PARERE FAVOREVOLE.