XI Commissione
Lavoro pubblico e privato
Lavoro pubblico e privato (XI)
Commissione XI (Lavoro)
Comm. XI
DL 59/2019: Misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020. C. 2019 Governo, approvato dal Senato (Parere alla VII Commissione) (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole) ... 123
ALLEGATO (Parere approvato) ... 127
Audizioni nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 707 Polverini, recante norme in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro, nonché delega al Governo per l'introduzione di disposizioni sulla collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, in attuazione dell'articolo 46 della Costituzione, e C. 788 Gribaudo, recante norme sull'accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione bancaria italiana (ABI) ... 124
Audizione di rappresentanti dell'Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA) ... 124
Audizione di rappresentanti dell'Associazione nazionale agenti professionisti di assicurazione (ANAPA) ... 124
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 31 luglio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.
La seduta comincia alle 9.05.
DL 59/2019: Misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020.
C. 2019 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 30 luglio 2019.
Andrea GIACCONE, presidente, avverte che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame, in sede consultiva, ai fini dell'espressione del parere di competenza alla VII Commissione (Cultura), del disegno di legge n. 2019, di conversione del decreto-legge n. 59 del 2019, recante misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020, approvato, con modificazioni, dal Senato.
Ricorda che, avendo nella seduta di ieri la relatrice, onorevole Villani, svolto la sua relazione, nella seduta odierna la Commissione procederà all'espressione del parere.
Invita, quindi, la relatrice a illustrare la sua proposta di parere.
Virginia VILLANI (M5S), relatore, illustra la sua proposta di parere favorevole (vedi allegato).
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice (vedi allegato).
La seduta termina alle 9.10.
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 31 luglio 2019.
Audizioni nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 707 Polverini, recante norme in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro, nonché delega al Governo per l'introduzione di disposizioni sulla collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, in attuazione dell'articolo 46 della Costituzione, e C. 788 Gribaudo, recante norme sull'accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione bancaria italiana (ABI).
L'audizione informale è stata svolta dalle 14.45 alle 15.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA).
L'audizione informale è stata svolta dalle 15 alle 15.15.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione nazionale agenti professionisti di assicurazione (ANAPA).
L'audizione informale è stata svolta dalle 15.35 alle 15.50.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 31 luglio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon.
La seduta comincia alle 15.50.
Modifica dell'articolo 3 del decreto legislativo 16 settembre 1996, n. 564, in materia di contribuzione previdenziale per i lavoratori che svolgono attività sindacale.
Nuovo testo C. 294 Meloni.
(Seguito dell'esame e conclusione – Ritiro della proposta di legge C. 294 Meloni).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 luglio 2019.
Andrea GIACCONE, presidente, comunica che sul nuovo testo risultante dall'approvazione dell'emendamento Epifani 1.2 (Nuova formulazione) è pervenuto il parere favorevole della I Commissione (Affari costituzionali), mentre la V Commissione (Bilancio) potrebbe renderlo nella giornata di domani oppure direttamente all'Assemblea.
Avverte, tuttavia, che la Commissione non può procedere oltre nell'esame del provvedimento in titolo e, in particolare, non procederà a conferire il mandato alla relatrice, poiché il gruppo Fratelli d'Italia ha comunicato che l'onorevole Meloni, in data odierna, ha ritirato, anche a nome dei cofirmatari, la proposta di legge C. 294 a sua prima firma.
Walter RIZZETTO (FdI), in qualità di cofirmatario della proposta di legge, precisa che il ritiro è stato dettato da ragioni di opportunità, in seguito alla modifica apportata dalla Commissione.
Ettore Guglielmo EPIFANI (LeU), pur rispettando la scelta del gruppo Fratelli d'Italia, esprime il suo rammarico perché, a suo giudizio, la soluzione trovata con il nuovo testo della proposta di legge avrebbe permesso di contemperare l'esigenza di tutelare i diritti dei soggetti coinvolti con quella di contrastare gli abusi. Ritiene che il Parlamento abbia perso un'occasione per intervenire costruttivamente su un problema oggettivo.
Davide TRIPIEDI (M5S), condividendo le osservazioni del collega Epifani, esprime la sua delusione e auspica un ripensamento dei firmatari della proposta di legge, in mancanza di una strada alternativa da percorrere. Ritiene, peraltro, che la Commissione, in questa occasione, abbia dimostrato di saper trovare, pur nella diversità delle posizioni politiche, soluzioni condivise a problemi oggettivi.
Carla CANTONE (PD), comprendendo il dispiacere espresso dal collega Tripiedi, ricorda che nel corso delle audizioni informali, sia l'INPS sia i sindacati si erano dichiarati a favore di una soluzione che vedesse l'Istituto previdenziale in prima fila nel contrasto degli abusi. Non potendosi oggi formalizzare tale soluzione in una norma di legge, auspica che il Parlamento vigili affinché l'INPS effettui comunque i necessari controlli.
Elena MURELLI (Lega) condivide le osservazioni dei colleghi intervenuti e ricorda l'importanza di contrastare un fenomeno la cui gravità è stata più volte messa in luce, da ultimo nel corso delle audizioni nell'ambito dell'indagine conoscitiva che la Commissione sta svolgendo sull'attività di vigilanza in materia di lavoro.
Serse SOVERINI (Misto-CP-A-PS-A) si associa alle considerazioni svolte dai colleghi intervenuti.
Carlo FATUZZO (FI), intervenendo a titolo personale, dichiara di ritenere impropria la scelta, operata con il nuovo testo della proposta di legge in esame, di far carico all'INPS anche del compito di contrastare il ricorso distorto alle disposizioni in materia di contribuzione dei lavoratori che svolgono attività sindacale.
Walter RIZZETTO (FdI), dopo aver osservato come i gruppi che hanno manifestato rammarico per il ritiro della proposta di legge C. 294 Meloni abbiano la possibilità di presentare una nuova proposta di legge di contenuto analogo, dichiara di non ritenere corretto il comportamento di quanti, da un lato, auspicano il contrasto degli abusi in tema di contribuzione previdenziale e, dall'altro, dimostrano di non volersi assumere la responsabilità di portare avanti proposte concrete, come confermano gli emendamenti in materia, prima presentati e poi ritirati nel corso dell'esame di proposte normative volte alla riduzione dei trattamenti pensionistici più elevati.
Andrea GIACCONE, presidente, in considerazione dell'imminente inizio della seduta dell'Assemblea, preso atto degli interventi svolti dai colleghi, ribadisce come, a seguito del ritiro della proposta di legge C. 294 Meloni, l’iter del provvedimento non possa proseguire.
La seduta termina alle 16.
ALLEGATO
DL n. 59/2019: Misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020 (C. 2019 Governo, approvato dal Senato).
PARERE APPROVATO
La XI Commissione,
esaminato, per quanto di competenza, il disegno di legge n. 2019, di conversione del decreto-legge n. 59 del 2019, recante misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020, approvato con modificazioni, in prima lettura, dal Senato;
preso atto che l'articolo 1, intervenendo sul tema dei rapporti di lavoro a tempo determinato e indeterminato presso le fondazioni lirico sinfoniche, mira a garantire la prosecuzione della loro attività istituzionale e a rilanciare l'intero settore;
considerato che l'intervento si connota dei caratteri di necessità e urgenza, in quanto è volto a dare seguito alla sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 25 ottobre 2018 (causa C-331/17), che, con riferimento proprio alle fondazioni lirico sinfoniche, ha rilevato il mancato rispetto delle norme europee in materia di contratto a tempo determinato, di cui alla clausola 5 dell'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999, in allegato alla direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999;
rilevato che, con tale sentenza, la Corte di giustizia dell'Unione europea ha dichiarato che tale clausola osta a una normativa nazionale in forza della quale le norme di diritto comune disciplinanti i rapporti di lavoro, e intese a sanzionare il ricorso abusivo a una successione di contratti a tempo determinato tramite la conversione automatica del contratto a tempo determinato in un contratto a tempo indeterminato se il rapporto di lavoro perdura oltre una data precisa, non sono applicabili al settore di attività delle fondazioni lirico sinfoniche, qualora non esista nessun'altra misura effettiva nell'ordinamento giuridico interno che sanzioni gli abusi constatati in tale settore;
condivisi i limiti, introdotti dal comma 1 dell'articolo 1, alla possibilità per le fondazioni lirico sinfoniche, i teatri di tradizione e i soggetti finanziati dal Fondo unico per lo spettacolo di stipulare contratti a tempo determinato, consistenti nella durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi, anche all'esito di successive proroghe o rinnovi, e nell'obbligo di indicare la causale che consente l'assunzione a tempo determinato, la proroga o il rinnovo, anche mediante il puntuale riferimento alla realizzazione di uno o più spettacoli o produzioni artistiche;
preso atto che, sempre sulla base del comma 1 dell'articolo 1, la violazione di tali disposizioni non comporta la conversione del contratto in contratto a tempo indeterminato, ma il diritto del lavoratore al risarcimento del danno e l'obbligo delle fondazioni di recuperare le somme erogate a tale titolo nei confronti dei dirigenti responsabili, qualora la violazione sia dovuta a dolo o a colpa grave;
osservato che il comma 2 dell'articolo 1 modifica la disciplina applicabile alla costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato da parte delle fondazioni lirico sinfoniche, disponendo che il reclutamento del personale avvenga attraverso esperimento di apposite procedure selettive pubbliche, sulla base dei principi, anche di derivazione europea, di trasparenza, pubblicità e imparzialità, opportunamente dettagliate dalla norma medesima, e devolve alla competenza del giudice ordinario le controversie relative alla validità dei provvedimenti e delle procedure di reclutamento del personale;
considerate le disposizioni, al medesimo comma 2 dell'articolo 1, volte a prevedere l'adozione delle dotazioni organiche, su proposta delle fondazioni lirico sinfoniche, sulla base di uno schema tipo predisposto dal Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, tenuto conto delle esigenze di struttura e organizzazione, contenute nel CCNL per i complessi artistici e il settore tecnico;
preso atto che il procedimento per l'adozione delle dotazioni organiche è volto a garantire l'equilibrio economico-finanziario e la copertura degli oneri con risorse aventi carattere di certezza e di stabilità e il conseguimento di adeguati livelli di produzione e di produttività della fondazione, ovvero un loro incremento;
osservato che la proposta della dotazione organica deve recare anche l'indicazione del numero dei contratti di lavoro a tempo determinato stipulati nell'ultimo biennio e di quelli in essere alla data della proposta e dei relativi oneri, nonché del numero di posti vacanti, distinguendo tra personale artistico, tecnico e amministrativo;
preso atto della disciplina transitoria, recata dal medesimo comma 2 dell'articolo 1, per il reclutamento di personale a tempo indeterminato,
esprime
PARERE FAVOREVOLE.