III Commissione

Affari esteri e comunitari

Affari esteri e comunitari (III)

Commissione III (Affari esteri)

Comm. III

Affari esteri e comunitari (III)
SOMMARIO
Giovedì 25 luglio 2019

INDAGINE CONOSCITIVA:

Sulla politica estera dell'Italia per la pace e la stabilità nel Mediterraneo.
Audizione dell'Ambasciatore d'Italia in Libia, Giuseppe Buccino Grimaldi (Svolgimento e conclusione) ... 26

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA:

Comunicazione congiunta al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio UE-Cina – Una prospettiva strategica (Join 2019/5 final) (Esame e conclusione – Approvazione di un documento finale) ... 27

ALLEGATO 1 (Documento finale approvato dalla Commissione) ... 30

SEDE REFERENTE:

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Ministero della difesa della Repubblica italiana e il Segretariato della difesa nazionale e il Segretariato della marina militare degli Stati uniti messicani in materia di cooperazione nel settore delle acquisizioni per la difesa, fatto a Città del Messico il 17 agosto 2018. C. 1626 Governo (Seguito esame e conclusione) ... 28

ALLEGATO 2 (Emendamento) ... 33

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e l'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo sui locali del Segretariato permanente situati in Italia, con Allegati, fatto a Bruxelles il 6 febbraio 2019 e a Roma il 9 febbraio 2019. C. 1771 Governo (Seguito esame e conclusione) ... 28

III Commissione - Resoconto di giovedì 25 luglio 2019

INDAGINE CONOSCITIVA

  Giovedì 25 luglio 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE.

  La seduta comincia alle 8.20.

Sulla politica estera dell'Italia per la pace e la stabilità nel Mediterraneo.
Audizione dell'Ambasciatore d'Italia in Libia, Giuseppe Buccino Grimaldi.
(Svolgimento e conclusione).

  Marta GRANDE, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata soltanto mediante resoconto stenografico. Introduce, quindi, l'audizione.

  Giuseppe BUCCINO GRIMALDI, Ambasciatore d'Italia in Libia, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

  Intervengono, quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni Paolo FORMENTINI (Lega), a più riprese, Laura BOLDRINI (LeU), Pino CABRAS (M5S), Yana Chiara EHM (M5S), Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), a più riprese, Iolanda DI STASIO (M5S), Mirella EMILIOZZI (M5S) e Lorenzo VIVIANI (Lega).

  Giuseppe BUCCINO GRIMALDI, Ambasciatore d'Italia in Libia, replica ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.

  Marta GRANDE, presidente, dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9.25.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.05 alle 11.55.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 25 luglio 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE.

  La seduta comincia alle 11.55.

Comunicazione congiunta al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio UE-Cina – Una prospettiva strategica.
(Join 2019/5 final).

(Esame e conclusione – Approvazione di un documento finale).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Marta GRANDE, presidente, ricorda che nella seduta del 17 luglio scorso il Comitato permanente sulla politica estera e le relazioni esterne dell'Unione europea ha concluso, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, l'esame istruttorio del provvedimento in titolo con la presentazione da parte del relatore, onorevole Cabras, di una proposta di documento finale sull'atto in titolo. Segnala che in questa sede il collega Cabras ha presentato una nuova formulazione della medesima proposta di documento finale (vedi allegato 1).

  Pino CABRAS (M5S), relatore, nell'illustrare la nuova formulazione del documento, evidenzia l'aggiunta di una ulteriore osservazione nel dispositivo, volta a segnalare, nelle competenti sedi europee, la necessità che lo sviluppo delle future relazioni con la Cina da parte dell'Unione europea si svolga in un quadro complessivo che garantisca il rispetto e la convergenza con le prospettive del partenariato dell'Unione europea con la NATO. Sottolinea altresì che il formato «16+1» deve essere modificato in «17+1», a seguito dell'adesione della Grecia. Segnala che l'obiettivo di semplificare l'accesso dei nostri prodotti al mercato cinese deve essere accompagnato dall'impegno ad assicurare un'effettiva parità di trattamento per gli operatori italiani e europei e che il rafforzamento delle norme internazionali, allo scopo di assicurare il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, dovrebbe avvenire nella cornice di una riforma dell'Organizzazione mondiale del commercio volta a limitare l'incidenza dei sussidi industriali e a combattere le pratiche della cessione forzata di tecnologia.

  Piero FASSINO (PD), preannunciando il voto favorevole del proprio gruppo, esprime apprezzamento per l'impegno a sviluppare le relazioni con la Cina nel quadro degli orientamenti concordati a livello europeo. Al riguardo, ricorda che tale esigenza, malgrado le reazioni scostanti della maggioranza, è stata costantemente ribadita dal gruppo del Partito democratico, in particolare in occasione della firma del Memorandum d'intesa tra Governo italiano e Governo cinese del marzo scorso.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), nel ringraziare il collega Cabras per aver inserito il riferimento al partenariato dell'Unione europea con la NATO, sottolinea che anche gli altri Stati membri dell'UE dovrebbero essere sollecitati, nella gestione dei loro rapporti bilaterali con la Cina, ad assicurare posizioni coerenti con gli orientamenti dell'UE.

  Valentino VALENTINI (FI), associandosi alle considerazioni del collega Fassino, dichiara di condividere pienamente la proposta di documento finale presentata dal relatore, rilevando che i principi in esso contenuti sono assai più coerenti rispetto alle posizioni assunte dal Governo italiano in occasione della visita del Presidente cinese Xi Jinping. Ribadendo quanto affermato in sede di Comitato permanente, evidenzia l'esigenza che la politica commerciale europea costituisca la cornice strategica di riferimento per i nostri rapporti bilaterali con la Cina.

  Pino CABRAS (M5S), relatore, in risposta alle osservazioni del collega Fassino, precisa che anche in occasione della firma del Memorandum d'intesa il Governo italiano ha affermato la necessità di conformarsi, nei rapporti con la Cina, alle scelte strategiche dell'Unione europea. Peraltro, a tale riguardo, osserva che alcuni Paesi UE si sono dimostrati assai meno rispettosi della comune appartenenza all'Unione, stipulando accordi commerciali con la Cina al di fuori della strategia e degli obiettivi condivisi e senza previa comunicazione ai partner europei.

  Piero FASSINO (PD) ribatte al collega Cabras ricordando le dichiarazioni ufficiali dei rappresentanti del Governo e i numerosi comunicati stampa di segno diverso da quello qui ricostruito dal collega.

  La Commissione approva, all'unanimità, la proposta di documento finale presentata dal relatore.

  La seduta termina alle 12.10.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 25 luglio 2019. — Presidenza del presidente Marta GRANDE.

  La seduta comincia alle 12.10.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Ministero della difesa della Repubblica italiana e il Segretariato della difesa nazionale e il Segretariato della marina militare degli Stati uniti messicani in materia di cooperazione nel settore delle acquisizioni per la difesa, fatto a Città del Messico il 17 agosto 2018.
C. 1626 Governo.

(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 giugno scorso.

  Marta GRANDE, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari Costituzionali, Difesa e Attività produttive, mentre la Commissione Bilancio ha espresso parere favorevole con una condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione.
  Avverte che, conseguentemente, la relatrice Emiliozzi ha presentato l'emendamento 3.1 di recepimento di tale condizione (vedi allegato 2).

  Mirella EMILIOZZI (M5S), relatrice, illustra l'emendamento 3.1.

  La Commissione approva l'emendamento 3.1 del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice, onorevole Emiliozzi, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Marta GRANDE, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e l'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo sui locali del Segretariato permanente situati in Italia, con Allegati, fatto a Bruxelles il 6 febbraio 2019 e a Roma il 9 febbraio 2019.
C. 1771 Governo.

(Seguito esame e conclusione)

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 giugno scorso.

  Marta GRANDE, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari Costituzionali, Bilancio, Finanze e Lavoro.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice, onorevole Ehm, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Marta GRANDE, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 12.15.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 226 del 23 luglio 2019, a pagina 35, prima colonna, sesta e ventiquattresima riga, leggasi «Pallottino» invece di «Pallottini».

III Commissione - giovedì 25 luglio 2019

ALLEGATO 1

Comunicazione congiunta al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio UE-Cina – Una prospettiva strategica (Join(2019)5 final).

DOCUMENTO FINALE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione,
   esaminata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, la Comunicazione congiunta al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio «UE-Cina – Una prospettiva strategica» (Join (2019)5 final), presentata congiuntamente dalla Commissione europea e dall'Alta Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza;
   premesso che:
    la relazione illustra le prospettive delle relazioni tra l'UE e la Cina, che dovrebbero svilupparsi, dal punto di vista europeo, intorno a tre obiettivi principali: approfondire il dialogo per promuovere gli interessi comuni a livello mondiale; promuovere condizioni più equilibrate e reciproche che disciplinino le relazioni economiche; potenziare le politiche interne dell'Unione e rafforzare la sua base industriale al fine di preservare a lungo termine la propria prosperità, i propri valori e il proprio modello sociale;
    il Consiglio europeo del 21 e 22 marzo 2019 ha proceduto ad uno scambio di opinioni sulle relazioni generali con la Cina ed ha adottato delle conclusioni in materia di politica commerciale nelle quali, in particolare, chiede che sia garantita una concorrenza leale, anche utilizzando appieno gli strumenti di difesa commerciale e le norme europee in materia di appalti pubblici;
    il 9 aprile 2019 si è svolto il 21o vertice UE-Cina, al termine del quale è stata adottata una dichiarazione congiunta che prevede, tra le altre cose, un accordo provvisorio sulla protezione delle indicazioni geografiche e ulteriori sinergie tra l'iniziativa cinese della «nuova via della seta» (Belt and Road Initiative) e le iniziative dell'UE per migliorare la connettività Europa-Asia;
    il 23 marzo 2019, nell'ambito della visita di Stato del Presidente della Repubblica Popolare cinese Xi Jinping, sono stati firmati diciannove intese istituzionali e dieci accordi commerciali;
   evidenziato che:
    l'Unione europea è il principale partner commerciale della Cina, mentre la Cina è il secondo partner commerciale per l'Unione europea, dopo gli Stati Uniti. In particolare, nel 2018 l'UE ha esportato merci in Cina per circa 210 miliardi di euro ed ha importato merci dalla Cina per circa 395 miliardi di euro, con un disavanzo commerciale pari a circa 185 miliardi di euro;
    nel 2017 il flusso di investimenti diretti cinesi nell'UE è calato di circa il 17 per cento rispetto al 2016 ed essi risultano concentrati per quasi il 60 per cento in Francia, Germania e Regno Unito, mentre l'Europa del sud risulta avere una quota residuale;
    un ulteriore aggravamento della crisi commerciale in atto tra Cina e Stati Uniti potrebbe determinare, secondo stime autorevoli, una contrazione del PIL del 2,5 per cento per la Cina e dell'1,5 per cento
per l'Europa e per il Giappone, con gravi contraccolpi sull'attività economica globale, che potrebbe contrarsi dell'1,7 per cento;
    l'interscambio tra Italia e Cina, che nel 2018 ha sfiorato i 44 miliardi di euro, registra un costante aumento del disavanzo commerciale a nostro sfavore, pari a 17,6 miliardi nel 2018;
    la Cina ha avviato nel 2012 una iniziativa denominata «17+1» volta ad intensificare ed espandere la cooperazione con 12 Stati membri dell'UE e 5 Paesi balcanici – Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Grecia, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Macedonia del Nord, Montenegro, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia – per sviluppare progetti infrastrutturali su vasta scala e rafforzare la cooperazione economica e commerciale;
    valutata la risoluzione approvata dal Parlamento europeo il 12 marzo 2019 sulle minacce per la sicurezza connesse all'aumento della presenza tecnologica cinese nell'Unione;
    preso atto del parere espresso dalla XIV Commissione Politiche dell'Unione europea il 26 giugno 2019;
    rilevata la necessità che il presente documento sia trasmesso al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione europea nell'ambito del dialogo politico, unitamente al parere della Commissione Politiche dell'Unione europea,
  esprime una

VALUTAZIONE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) nell'ottica di ridurre lo squilibrio della nostra bilancia commerciale negli scambi con la Cina, occorre intensificare gli sforzi volti alla rimozione delle barriere tariffarie e non tariffarie, al fine di semplificare l'accesso al mercato cinese dei nostri prodotti, in particolare agroalimentari, e assicurare un'effettiva parità di trattamento per gli operatori italiani e europei;
   b) allo scopo di assicurare il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, carattere prioritario assume il rafforzamento delle norme internazionali, nella cornice di una riforma dell'Organizzazione Mondiale del Commercio volta a limitare l'incidenza dei sussidi industriali e a combattere le pratiche della cessione forzata di tecnologia;
   c) sempre nel settore tecnologico, per scongiurare le possibili gravi implicazioni in termini di sicurezza delle infrastrutture digitali critiche, occorre continuare a lavorare sul piano nazionale e in sede UE per l'elaborazione di una strategia comune mirata alla sicurezza delle reti 5G, sul modello di quanto elaborato in sede nazionale con le recenti modifiche del decreto-legge n. 21 del 2012, affinché eventuali imprese cinesi che forniscono apparecchiature o servizi si conformino alla legislazione nazionale ed europea per quanto riguarda vita privata, protezione dei dati e cybersicurezza;
   d) nel quadro degli impegni internazionali connessi con l'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, occorre promuovere un partenariato con la Cina basato sui princìpi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030, anche al fine di ridurre le forme di concorrenza sleale che derivano dalla inosservanza, da parte cinese, dei vincoli in tema di emissioni di carbonio;
   e) sostenere in ogni sede di confronto con la Cina, europea e bilaterale, il rispetto e la promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, sia i diritti civili e politici che quelli economici, sociali e culturali, con particolare riferimento alla tutela delle minoranze e al rispetto dei diritti dei lavoratori;
   f) anche alla luce dell'iniziativa «17+1», tenuto conto degli interessi italiani nella regione e della necessità di promuovere la sicurezza e la stabilità dell'Europa e del Mediterraneo, assicurare
continuità alla promozione di progetti infrastrutturali che contribuiscono a rafforzare la presenza e l'influenza del nostro Paese nell'area balcanica;
   g) avviare la riflessione sul rafforzamento del nuovo quadro europeo per il controllo sugli investimenti esteri diretti, definito dal Regolamento (UE) 2019/452, affinché tutti gli Stati membri si dotino meccanismi a livello nazionale che prevedano la possibilità di selezionare e bloccare le possibili acquisizioni predatorie;
   h) segnalare, nelle competenti sedi europee, la necessità che lo sviluppo delle future relazioni con la Cina da parte dell'Unione europea si svolga in un quadro complessivo che garantisca il rispetto e la convergenza con le prospettive del partenariato dell'Unione europea con la NATO.