VIII Commissione

Ambiente, territorio e lavori pubblici

Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)

Commissione VIII (Ambiente)

Comm. VIII

Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
SOMMARIO
Mercoledì 17 luglio 2019

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto. Atto n. 92 (Seguito esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) ... 124

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) ... 131

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nella regione Piemonte. Atto n. 91 (Seguito esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni) ... 127

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) ... 133

INTERROGAZIONI:

5-02212 Benamati: Interventi urgenti sulla strada statale n. 64 «Porrettana», nel tratto ubicato nel Comune di Sambuca Pistoiese ... 128

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 135

5-02272 Ficara: Ritardi, inadempienze ed errori da parte del Consorzio per le autostrade siciliane con riguardo ai lavori sul tratto autostradale che collega Cassibile e Rosolini.
5-02273 Ficara: Ritardi, inadempienze ed errori da parte del Consorzio per le autostrade siciliane con riguardo ai lavori sul tratto autostradale che collega Cassibile e Rosolini ... 128

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 136

5-02304 Anzaldi: Lavori per la messa in sicurezza della strada statale 407 Basentana, nel tratto Calciano-Metaponto e eventuale revisione di una gestione commissariale ... 129

ALLEGATO 5 (Testo della risposta) ... 138

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di rappresentanti di Utilitalia nell'ambito dell'esame in sede referente delle proposte di legge C. 907 Muroni, C. 1276 Rizzetto e C. 1939 Governo recante Disposizioni concernenti l'impiego di unità da pesca per la raccolta dei rifiuti solidi dispersi in mare e per la tutela dell'ambiente marino ... 130

VIII Commissione - Resoconto di mercoledì 17 luglio 2019

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 17 luglio 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture ed i trasporti, Michele Dell'Orco.

  La seduta comincia alle 10.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.
Atto n. 92.
(Seguito esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in titolo, rinviato nella seduta del 16 luglio scorso.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che la Commissione è chiamata ad esprimere un parere sull'atto in esame entro la giornata odierna. Chiede alla relatrice se, alla luce del dibattito svoltosi, confermi i contenuti della proposta di parere presentata, condivisa dal rappresentante del Governo.

  Elena LUCCHINI (Lega), relatrice, fa presente che, a seguito delle proposte avanzate nel corso del dibattito dai colleghi del Partito democratico, ha attivato un'interlocuzione con la regione Lombardia e gli enti locali interessati, al fine di una compiuta valutazione delle richieste formulate.
  Premette che al novero delle strade di cui si chiede la revisione si è pervenuti attraverso una approfondita interlocuzione, che ha portato a scelte condivise, tra Anas, regioni e province. Ricorda, inoltre, che ai sensi dell'articolo 1, comma 5, del decreto in esame si potrà comunque intervenire, anche in fase di redazione dei verbali di consegna, qualora gli enti locali volessero apportare modifiche e correggere imprecisioni.
  La proposta di parere presentata contiene osservazioni relative al testo del decreto che, a suo giudizio, è opportuno apportare, ed un'unica osservazione di merito relativa ad una strada provinciale, la Santagatese nel territorio dell'Emilia-Romagna, di cui si chiede di valutare – previa interlocuzione con gli enti locali interessati – l'inserimento all'interno del provvedimento, sulla scorta di una proposta ratificata dalla giunta della regione Emilia Romagna e proveniente dagli enti locali interessati.
  Riguardo alla strada regionale 617 Bronese, a seguito degli approfondimenti svolti, è emerso che essendo in essa presente una biforcazione si è scelto di assorbire nella rete nazionale il solo ramo che raggiunge direttamente l'autostrada.
  In ordine alla strada provinciale 62R var Cispadana, fa presente che sia il sindaco di Sorbolo sia il presidente della provincia di Parma non hanno avanzato alcuna specifica richiesta in tal senso e pertanto non ritiene opportuno inserire tale punto nel dare seguito alla richiesta, ribadendo ancora una volta la possibilità che essa sia inclusa nel novero delle strade di cui si chiede il trasferimento ad Anas qualora gli enti locali lo ritenessero opportuno.
  Per quanto riguarda infine le strade evidenziate che ricadono nel territorio della regione Lombardia, l'assessore competente non ha evidenziato la necessità del loro inserimento nell'ambito del provvedimento in esame.
  Conferma pertanto i contenuti della proposta di parere già presentata nella seduta di ieri.

  Chiara BRAGA (PD), nel ringraziare la relatrice per gli approfondimenti e la disponibilità dimostrata a valutare le richieste avanzate dal proprio gruppo, osserva che su alcune delle tratte evidenziate, e in particolare si riferisce alla strada provinciale 49 ricadente nel territorio della provincia di Mantova, le risulta esserci una piena condivisione degli enti territoriali interessati e un esplicito intendimento in ordine al trasferimento.
  Prende atto di quanto espresso dalla relatrice ossia che la contrarietà espressa dalla regione Lombardia sulle tratte ricadenti nel suo territorio sia il motivo per cui non si ritiene di integrare la proposta di parere con un'osservazione con la quale si chiede al Governo di valutarne l'inserimento nell'elenco delle strade oggetto di revisione, d'intesa con la regione e previa interlocuzione con gli enti locali. Ciò evidenzia chiaramente le responsabilità e le volontà a livello locale al riguardo e sottolinea l'opportunità dell'aver affrontato il tema, potendosi così evidenziare esplicitamente e lasciare agli atti la posizione della relatrice e della regione sul trasferimento delle tratte.
  Preannuncia, in ogni caso, il voto favorevole del proprio gruppo sul provvedimento in esame.

  Piergiorgio CORTELAZZO (FI) manifesta la propria preoccupazione per la tenuta economico-finanziaria di Anas, la cui difficoltà è evidenziata da ultimo oggi sugli organi di stampa, che sottolineano l'impossibilità dei creditori di ottenere i crediti che vantano nei suoi confronti. Chiede pertanto al rappresentante del Governo di fornire rassicurazioni al riguardo, dovendo l'Anas, a seguito del trasferimento che si sta operando con il provvedimento in esame, affrontare manutenzioni ordinarie e straordinarie di numerose tratte stradali e provvedere alla realizzazione e al completamento di quelle per le quali è stato approvato il progetto esecutivo. In particolare, ribadisce la propria preoccupazione in ordine al completamento della strada regionale 10, importante arteria di collegamento della regione Veneto, preoccupazione condivisa anche dal presidente della regione Veneto nonché dall'assessore regionale alle infrastrutture.
  Non intendendo in alcun modo andare contro le indicazioni degli enti locali, ritiene opportuno in ogni caso effettuare una più approfondita valutazione riguardo all'onere di cui viene caricato Anas, rispetto al cui adempimento non si hanno, a suo giudizio, sufficienti garanzie.
  Preannuncia, in ogni caso, il voto favorevole del proprio gruppo sul provvedimento in esame.

  Daniela RUFFINO (FI), nell'evidenziare come la viabilità provinciale versi in uno stato disastroso e a suo giudizio pericoloso, dovuto ad anni di totale assenza di manutenzione, sottolinea come venga prepotentemente in rilievo l'elemento dei tempi nei quali Anas intende intervenire per la messa in sicurezza delle tratte ad essa affidate. Alcune di tali arterie destano forti preoccupazioni e tra queste evidenzia in particolare la strada provinciale al servizio di Cuneo, le cui condizioni sono davvero pericolose.

  Piergiorgio CORTELAZZO (FI) manifesta la preoccupazione che, qualora si pervenisse all'approvazione dell'intesa con le regioni in ordine all'autonomia, il trasferimento delle tratte in esame ad Anas potrebbe essere vanificato, dovendosi in breve tempo tornare indietro sulle scelte effettuate. Anche a questo riguardo chiede esplicite rassicurazioni al rappresentante del Governo.

  Tommaso FOTI (FdI) ribadisce quanto già sottolineato nel dibattito svoltosi sul provvedimento in esame, ovvero che il passaggio delle tratte all'Anas dovrebbe avvenire in presenza di un quadro finanziario della società che evidenzi la possibilità della stessa di affrontare gli oneri che le vengono attribuiti.
  Rinnova, pertanto, la richiesta svolgere una audizione del presidente e del direttore generale di Anas, al fine di chiarire le modalità operative con cui questa intende intervenire per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle tratte ad essa trasferite.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, condividendo l'opportunità svolgere un'audizione dei vertici dell'Anas con riguardo ai temi oggetto del provvedimento in esame, rinvia alle determinazioni dell'Ufficio di presidenza, già convocato per la giornata odierna, le eventuali decisioni al riguardo.

  Il sottosegretario Michele DELL'ORCO fa presente che con i provvedimenti all'esame della Commissione si trasferiscono ad Anas circa 3000 chilometri di strade, che rappresentano circa un decimo del totale delle strade provinciali. Si tratta di arterie che da anni attendono una manutenzione, e il passaggio ad Anas è finalizzato proprio alla risoluzione di tale problema.
  Riguardo alle richieste di rassicurazione emerse nel corso del dibattito, osserva che Anas non presenta difficoltà di carattere economico-finanziario, essendo al contrario nella condizione di non riuscire a spendere le risorse ad essa attribuite, problema in ordine al quale il Governo ha ritenuto di intervenire attraverso il decreto-legge cosiddetto «sblocca cantieri».
  Ricorda che la cabina di regia «Strategy Italia», istituita presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, ha previsto che vengano attivati sedici cantieri che possono essere immediatamente attivati, già a partire dal secondo semestre del 2019, per uno stanziamento complessivo di 1,5 miliardi di euro.
  Ricorda inoltre che nell'ambito della legge di stabilità per il 2019 sono stati stanziati 250 milioni di euro destinati alla manutenzione delle strade provinciali. In ultimo, rassicura il deputato Cortelazzo che nel progetto di conferimento dell'autonomia differenziata ad alcune regioni italiane non è previsto che si incida sulla attuale scelta del Governo di trasferire ad Anas le tratte oggetto del provvedimento in esame.

  Chiara BRAGA (PD), anche a seguito delle dichiarazioni rese dal rappresentante del Governo, si associa alla richiesta del collega Foti di svolgere un'audizione dei vertici dell'Anas, nella quale chiarire finalmente quali e quanti investimenti essa intenda realizzare sulla rete stradale nazionale. Analogo approfondimento sarebbe utile svolgere in ordine alle reali funzioni svolte dalle diverse cabine di regia previste dall'attuale Governo per orientare gli investimenti pubblici del Paese
  Ricorda, in conclusione, che il processo di trasferimento delle strade oggetto del provvedimento, di cui è prossima la conclusione, è stato avviato nel corso della passata legislatura dal precedente Governo di centro sinistra.

  Piergiorgio CORTELAZZO (FI) ribadisce ancora una volta la propria preoccupazione in ordine alla strada regionale n. 10, che viene trasferita dalla società Veneto strade ad Anas. Osserva, infatti, che tale trasferimento determinerà che l'onere della realizzazione e del completamento dell'opera, il cui costo è stimato in 250 milioni di euro, ricadrà in capo ad Anas, sulla cui stabilità economico finanziaria, al momento, nutre dubbi, motivati, come precedentemente esplicitato, anche dalle recenti notizie presenti sui quotidiani.
  Ribadisce in ogni caso la condivisione del proprio gruppo in ordine al passaggio delle strade provinciali ad Anas, sottolineando ancora una volta la propria preoccupazione per quelle che necessitano di interventi di completamento.

  Alessio BUTTI (FdI) ringrazia il sottosegretario per le delucidazioni fornite in ordine alla tenuta finanziaria di Anas, sulla cui organizzazione tuttavia esprime forti perplessità.
  Osserva infatti che gli enti territoriali lamentano la forte disorganizzazione di Anas, struttura elefantiaca, per nulla aderente ai problemi dei territori, le cui risposte pervengono nella maggior parte dei casi con ritardi inaccettabili.
  Anche lo stanziamento di 250 milioni di euro richiamato dal rappresentante del Governo è stato ritenuto insufficiente dagli enti locali e può essere pertanto considerato solo un primo tentativo di affrontare la annosa questione della manutenzione della rete stradale provinciale. Inoltre, i cantieri cui ha fatto riferimento il sottosegretario non sono gli stessi cui faceva riferimento la relatrice.
  Preannunciando in ogni caso il voto favorevole del proprio gruppo sul provvedimento in esame, ritiene che debba essere fatta chiarezza sulle modalità con le quali Anas intende intervenire e, per tali ragioni, ritiene opportuno che la Commissione svolga quanto prima un'audizione dei vertici della società.

  La Commissione approva la proposta di parere presentata dalla relatrice nella seduta del 16 luglio 2019 (vedi allegato 1).

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nella regione Piemonte.
Atto n. 91.
(Seguito esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in titolo, rinviato nella seduta del 16 luglio scorso.

  Elena LUCCHINI (Lega), relatrice, ribadisce le considerazioni già espresse per l'atto precedentemente esaminato.

  La Commissione approva la proposta di parere presentata dalla relatrice nella seduta del 16 luglio 2019 (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 10.30.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 17 luglio 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture ed i trasporti, Michele Dell'Orco.

  La seduta comincia alle 10.30.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, la pubblicità delle sedute è assicurata attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso. Ricorda che, dopo la risposta del rappresentante del Governo, l'interrogante ha facoltà di replicare per non più di cinque minuti, a norma dell'articolo 132, comma 2, del regolamento.

5-02212 Benamati: Interventi urgenti sulla strada statale n. 64 «Porrettana», nel tratto ubicato nel Comune di Sambuca Pistoiese.

  Il sottosegretario Michele DELL'ORCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Gianluca BENAMATI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo. La strada statale 64, che il sottosegretario conosce certamente per la sua provenienza geografica, di collegamento tra Bologna e Pistoia, è importante sia per il traffico nazionale che locale, essendo utilizzata da molti cittadini sia per motivi lavorativi che legati al turismo.
  Ritiene che i tempi con i quali Anas è intervenuta siano stati eccessivamente lunghi, essendosi l'evento manifestato all'inizio del mese di febbraio. Invece la società è intervenuta solo nel mese di giugno, per di più bloccando del tutto la circolazione e non provvedendo nemmeno ad una viabilità alternativa sufficiente soprattutto per il traffico pesante. Né si è ritenuto di procedere quantomeno all'apertura di una corsia di emergenza.
  Osserva che non sia degna di un Paese civile, stanti i tempi di chiusura della tratta, annunciare adesso la riapertura di una corsia della tratta oggetto dell'interrogazione addirittura per la fine di agosto. Chiede quindi al Governo di insistere affinché Anas acceleri la riapertura della strada statale Porrettana.
  In conclusione, invita il Governo ad una riflessione anche sul miglioramento strutturale del tratto stradale fra Sasso Marconi e Vergato e quello che va dal confine fra Toscana ed Emilia-Romagna e Pistoia, che ha bisogno non solo di significativi interventi sia di manutenzione ordinaria che straordinaria, ma anche di modifiche del tracciato per una sua migliore fruibilità.

5-02272 Ficara: Ritardi, inadempienze ed errori da parte del Consorzio per le autostrade siciliane con riguardo ai lavori sul tratto autostradale che collega Cassibile e Rosolini.
5-02273 Ficara: Ritardi, inadempienze ed errori da parte del Consorzio per le autostrade siciliane con riguardo ai lavori sul tratto autostradale che collega Cassibile e Rosolini.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

  Il sottosegretario Michele DELL'ORCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Paolo FICARA (M5S), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta puntuale, di cui si dichiara parzialmente soddisfatto, e per le numerose informazioni rese sull'attività del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dell'Ufficio territoriale di Catania riguardo al controllo dei lavori svolti sul tratto autostradale oggetto delle interrogazioni a sua prima firma.
  Per quanto riguarda il rifacimento della pavimentazione, ricorda che l'autostrada cui si fa riferimento è stata progettata tra gli anni Sessanta e Settanta e avrebbe dovuto vedere la luce nel 1973. A distanza di cinquant'anni è stato realizzato solo un terzo dell'intera autostrada che doveva attraversare tre province del sud est siciliano. Il tratto tra Siracusa e Rosolini, in particolare, è stato realizzato negli anni 2000 e sequestrato dalla procura della Repubblica prima ancora che venisse aperto a causa di problemi relativi al dissesto del manto autostradale.
  Nell'apprezzare il lavoro svolto dal Ministero e dall'ufficio territoriale soprattutto a seguito del proficuo dialogo che si è stabilito in tempi recenti con i parlamentari del territorio, auspica che prosegua l'attività svolta dal Governo nei confronti del concessionario volta a pervenire alla sicurezza della circolazione degli automobilisti del territorio.
  Con riguardo al casello di Cassibile, osserva che, pur essendosi terminata la costruzione del 2014, esso non è ancora stato attivato. Rileva che non sono presenti le caratteristiche tipiche dei caselli autostradali, come ad esempio l'allargamento delle corsie prima della barriera autostradale, e pertanto rappresentando un vero e proprio ostacolo, esso è protagonista di continui incidenti, uno dei quali ha coinvolto finanche l'allora governatore della regione siciliana Crocetta con la sua scorta.
  Proprio a seguito dei numerosi incidenti, l'assessore alla viabilità della regione siciliana, Falcone, ha dichiarato che tale manufatto verrà rimosso in quanto «pericolosa vergogna» e ricostruito secondo i più moderni criteri di efficienza quando l'autostrada sarà completata arrivando fino a Modica.
  Fa presente che le risorse necessarie per la costruzione e la demolizione del casello esistente si attestano sul milione di euro, cui vanno aggiunti i costi della costruzione del nuovo casello, e pertanto ritiene opportuno verificare le responsabilità di chi ha autorizzato il progetto nonché l'efficacia rispondenza del nuovo casello ai requisiti di sicurezza necessari.

5-02304 Anzaldi: Lavori per la messa in sicurezza della strada statale 407 Basentana, nel tratto Calciano-Metaponto e eventuale revisione di una gestione commissariale.

  Il sottosegretario Michele DELL'ORCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Michele ANZALDI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, nella quale questi ha comunicato l'inizio dei lavori per il mese di settembre. Il tratto più delicato, dove è essenziale che venga realizzato lo spartitraffico, è quello che va da Calciano a Metaponto, i cui lavori sono urgenti, come testimonia il numero delle vittime. Osserva che pur essendo settembre una data vicina, essa si colloca dopo l'esodo estivo, durante il quale sarebbe opportuno un rafforzamento dei presidii delle forze di polizia stradale.
  Rileva inoltre che la strada oggetto dell'interrogazione, oltre ad essere in stato di dissesto, insiste su viadotti particolarmente sensibili alle sollecitazioni, che andrebbe a suo giudizio monitorato costantemente.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 10.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.30 alle 14.40.

VIII Commissione - mercoledì 17 luglio 2019

ALLEGATO 1

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto. Atto n. 92.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione,
   esaminato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto (atto n. 92);
   ricordato che l'atto in esame, unitamente all'analogo schema riferito alla sola regione Piemonte (atto 91) completano un processo di revisione della rete autostradale e stradale nazionale avviato nella scorsa legislatura e concretizzatosi – con riguardo alle altre regioni italiane a statuto ordinario (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria) nel DPCM 20 febbraio 2018;
   ricordato che la prescritta intesa in sede di Conferenza unificata è stata acquisita il 15 novembre 2018;
   valutata la necessità di procedere ad una centralizzazione della gestione del patrimonio infrastrutturale mediante la riclassificazione di numerose arterie stradali di valenza nazionale che interessa la rete stradale della Emilia Romagna per 644,9 chilometri (mentre sono declassificati 49 chilometri), della Lombardia per 1.075,6 chilometri, della Toscana per 39,8 chilometri e del Veneto per 725,2 chilometri (a fronte della declassificazione di 50,9 chilometri);
   rilevata l'opportunità di verificare se sussistano le condizioni, d'intesa con la Regione e previa interlocuzione con gli enti locali interessati, di integrare le tabelle A e 1a, concernenti l'individuazione della rete stradale di interesse nazionale relativa alla Regione Emilia Romagna, con la S.P. n. 8 – Santagatese per km 19,5 e la S.P. n. 28 – Fanante per km 4,5 nel territorio della provincia di Rimini;
   segnalata la necessità di operare una correzione formale al comma 5, che si riferisce impropriamente ad «imprecisioni nei» dati, mentre dovrebbe utilizzare l'espressione «rettifiche ai»;
   richiamata l'attenzione sul fatto che l'articolo 2 dello schema effettua un rinvio normativo all'articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 ottobre 2000, il quale, nella sua formulazione letterale, riguarda il procedimento inverso a quello realizzato nel provvedimento in esame, poiché concerne il trasferimento agli enti territoriali delle risorse strumentali e organizzative, al fine di consentire a questi ultimi l'accesso ai dati e alla documentazione che originariamente era tenuta dall'Anas o dal Ministero delle infrastrutture;
   evidenziato che la dubbia portata normativa dell'articolo 2 si riverbera anche sulla formulazione dell'articolo 3, in quanto subordina l'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati all'adozione «del provvedimento di cui all'articolo 2», mentre l'articolo 2 non fa menzione ad alcun provvedimento;
   rappresentata l'esigenza di precisare, all'articolo 4, la locuzione «data del decreto» al fine di definire il riferimento
temporale a partire dal quale resta di competenza della stazione appaltante l'ultimazione dei lavori per i quali sia stato pubblicato il bando di gara,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   valuti il Governo l'opportunità, d'intesa con la Regione e previa interlocuzione con gli enti locali interessati, di integrare le tabelle A e 1a, concernenti l'individuazione della rete stradale di interesse nazionale relativa alla Regione Emilia Romagna, con la S.P. n. 8 – Santagatese per km 19,5 e la S.P. n. 28 – Fanante per km 4,5 nel territorio della provincia di Rimini;
   si abbia cura di riformulare il comma 5 dell'articolo 1, sostituendo le parole: «Eventuali imprecisioni nei» con le seguenti: «Eventuali rettifiche ai», conformemente a quanto previsto dalla corrispondente disposizione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 febbraio 2018, recante «Revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria»;
   all'articolo 2 si verifichi la congruità del rinvio all'articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 ottobre 2000, considerato che esso concerne l'accesso di regioni ed enti locali ai dati contenuti negli albi e nei registri la cui tenuta è di competenza dell'Anas o del Ministero dei lavori pubblici;
   si verifichi la necessità di sostituire l'articolo 3 – che subordina l'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati all'adozione di un provvedimento del quale l'articolo 2 non fa tuttavia menzione – con il seguente: «L'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati è subordinata alla redazione e sottoscrizione dei verbali di consegna previsti dall'articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 febbraio 2000»;
   all'articolo 4, si chiarisca se le parole «alla data del presente provvedimento» debbano essere riferite alla data di entrata in vigore del provvedimento o alla data di pubblicazione dello stesso;
   valuti infine il Governo l'opportunità, in prosecuzione del processo di revisione della rete stradale nazionale, di dar corso alle ulteriori richieste degli enti locali e delle Regioni riferite alle strade esistenti o in corso di realizzazione, anche con riferimento al territorio delle Regioni interessate dal precedente DPCM del 20 febbraio 2018, come, ad esempio, la «pedemontana Marche Abruzzo», per la quale si raccomanda l'assunzione di ogni utile iniziativa di propria competenza per il suo completamento.

ALLEGATO 2

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nella regione Piemonte. Atto n. 91.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione,
   esaminato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nella regione Piemonte (atto n. 91);
   ricordato che l'atto in esame, unitamente all'analogo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri riferito alle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto (atto Governo n. 92) integra un processo di revisione della rete autostradale e stradale nazionale avviato già nella scorsa legislatura e concretizzatosi – con riguardo alle altre regioni italiane a statuto ordinario (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria) – nel DPCM 20 febbraio 2018;
   ricordato che, per la sola regione Piemonte, la prescritta intesa in sede di Conferenza unificata è stata acquisita il 22 novembre 2018;
   valutata la necessità di procedere ad una centralizzazione della gestione del patrimonio infrastrutturale mediante la riclassificazione di numerose arterie stradali di valenza nazionale che, per quanto concerne la regione Piemonte, è pari a l. 000,6 chilometri, a fronte della declassificazione di soli 8,9 chilometri;
   segnalata la necessità di operare una correzione formale al comma 5, che si riferisce impropriamente ad «imprecisioni nei» dati, mentre dovrebbe utilizzare l'espressione «rettifiche ai»;
   richiamata l'attenzione sul fatto che l'articolo 2 dello schema effettua un rinvio normativo all'articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 ottobre 2000, il quale, nella sua formulazione letterale, riguarda il procedimento inverso a quello realizzato nel provvedimento in esame, poiché concerne il trasferimento agli enti territoriali delle risorse strumentali e organizzative, al fine di consentire a questi ultimi l'accesso ai dati e alla documentazione che originariamente era tenuta dall'Anas o dal Ministero delle infrastrutture;
   evidenziato che la dubbia portata normativa dell'articolo 2 si riverbera anche sulla formulazione dell'articolo 3, in quanto subordina l'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati all'adozione «del provvedimento di cui all'articolo 2», mentre l'articolo 2 non fa menzione ad alcun provvedimento;
   rappresentata l'esigenza di precisare, all'articolo 4, la locuzione «data del decreto» al fine di definire il riferimento temporale a partire dal quale resta di competenza della stazione appaltante l'ultimazione dei lavori per i quali sia stato pubblicato il bando di gara,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   si abbia cura di riformulare il comma 5 dell'articolo 1, sostituendo le parole: «Eventuali imprecisioni nei» con le seguenti:
«Eventuali rettifiche ai», conformemente a quanto previsto dalla corrispondente disposizione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 febbraio 2018, recante «Revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria»;
   all'articolo 2 si verifichi la congruità del rinvio all'articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 ottobre 2000, considerato che esso concerne l'accesso di regioni ed enti locali ai dati contenuti negli albi e nei registri la cui tenuta è di competenza dell'Anas o del Ministero dei lavori pubblici;
   si verifichi la necessità di sostituire l'articolo 3 – che subordina l'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati all'adozione di un provvedimento del quale l'articolo 2 non fa tuttavia menzione – con il seguente: «L'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati è subordinata alla redazione e sottoscrizione dei verbali di consegna previsti dall'articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 febbraio 2000»;
   all'articolo 4, si chiarisca se le parole «alla data del presente provvedimento» debbano essere riferite alla data di entrata in vigore del provvedimento o alla data di pubblicazione dello stesso.
   valuti infine il Governo l'opportunità, in prosecuzione del processo di revisione della rete stradale nazionale, di dar corso alle ulteriori richieste degli enti locali e delle Regioni riferite alle strade esistenti o in corso di realizzazione, anche con riferimento al territorio delle Regioni interessate dal precedente DPCM del 20 febbraio 2018, come, ad esempio, la «pedemontana Marche Abruzzo», per la quale si raccomanda l'assunzione di ogni utile iniziativa di propria competenza per il suo completamento.

ALLEGATO 3

5-02212 Benamati: Interventi urgenti sulla strada statale n. 64 «Porrettana», nel tratto ubicato nel Comune di Sambuca Pistoiese.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'evento meteorologico particolarmente violento del 2 febbraio scorso ha causato il dissesto con conseguente collasso della corsia di valle al km 30+200 della SS. 64 Porrettana, la successiva compromissione della sicurezza della corsia di monte e la consequenziale interruzione della circolazione su entrambi i sensi di marcia.
  ANAS riferisce di aver prontamente avviato le attività propedeutiche alla redazione del progetto, effettuando i rilievi topografici, quelli geologici e le indagini geognostiche.
  La progettazione degli urgenti lavori di ripristino del corpo stradale franato ha previsto una fase preliminare di inquadramento geologico del sito, per il cui avvio è stato necessario attendere l'esaurimento dei movimenti del suolo. Contestualmente, è stata svolta una campagna geognostica per determinare parametri geotecnici indispensabili ai fini della progettazione dell'intervento.
  L'individuazione dell'impresa esecutrice dei lavori è avvenuta mediante lo strumento dell'accordo quadro, che ha permesso, evitando le ordinarie procedure di gara, di abbreviare i tempi necessari per l'avvio dei lavori, che in effetti sono iniziati l'11 giugno scorso.
  L'intervento in progetto prevede una prima fase di messa in sicurezza del tracciato stradale e poi la riapertura della strada a senso unico alternato, che dovrebbe avvenire entro il prossimo mese di agosto.
  I lavori urgenti di ripristino del corpo stradale franato sono finanziati con il fondo Danni ed Emergenze per un importo di circa 3,5 milioni di euro.
  Inoltre, lungo la statale ANAS ha pianificato anche ulteriori interventi per un importo complessivo di 4,6 milioni di euro.
  Tra questi si segnala che sono stati recentemente ultimati i lavori di manutenzione straordinaria per il risanamento della sovrastruttura stradale in tratti saltuari tra il km 3+450 e il km 31+110, e che le stesse lavorazioni sono in fase di attivazione in tratti saltuari tra il km 0+800 e il km 12+600.

ALLEGATO 4

5-02272 Ficara: Ritardi, inadempienze ed errori da parte del Consorzio per le autostrade siciliane con riguardo ai lavori sul tratto autostradale che collega Cassibile e Rosolini.
5-02273 Ficara: Ritardi, inadempienze ed errori da parte del Consorzio per le autostrade siciliane con riguardo ai lavori sul tratto autostradale che collega Cassibile e Rosolini.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Rispondo congiuntamente agli atti dell'Onorevole Ficara in quanto trattano di analogo argomento.
  Come è noto, l'intera tratta da Siracusa a Rosolini oggi non è ancora sottoposta a pedaggio, anche per il mancato completamento degli investimenti da parte del CAS relativi a;
   esecuzione del tappeto di usura per circa 17 km e riqualificazione delle barriere stradali per la tratta da Cassabile a Rosolini;
   completamento delle stazioni di esazioni pedaggio di Avola e di Noto;
   esecuzione degli impianti di esazione pedaggi, compresi quelli della barriera provvisoria di Cassibile;
   completamento degli impianti elettrici, di illuminazione, segnalazione, soccorso e telecontrollo per l'intera tratta da Siracusa a Rosolini;
   esecuzione di circa 100 metri di corsia di emergenza, nel tratto tra Noto e Rosolini, per via del rinvenimento di reperti archeologici;
   illuminazione definitiva del nuovo svincolo con la strada provinciale 14.

  Per il triennio 2019-2021 la programmazione del CAS riporta:
   manutenzione ordinaria «A18 SR-Rosolini – Lavori urgenti per il ripristino della pavimentazione ammalorata», come da delibera del 26 aprile scorso, intervento in corso di progettazione per un importo pari a 266.000 euro;
   manutenzione straordinaria «Riqualificazione del tratto dello svincolo di Cassibile e di completamento dei Lotti 3, 4 e 5 della A18 Siracusa – Gela», come da delibera del 10 giugno scorso, pari a circa 16.183.264 euro e fondi da reperire.

  In particolare lo stato delle condizioni della pavimentazione è stato oggetto di ripetute contestazioni, confluite nell'atto di diffida e messa in mora del 7 settembre 2017 per n. 9 non-conformità non sanate, atto poi interamente richiamato nella contestazione del giugno 2018 per ulteriori non-conformità, anch'esse ad oggi non sanate, pari a n. 12 per il 2017 e n. 2 per il 2018.
  Recentemente, in seguito alla visita dello scorso 14 maggio effettuata dai tecnici dell'Ufficio Ispettivo Territoriale di Catania su entrambe le direzioni della tratta Siracusa-Rosolini, sono state contestate al CAS ulteriori n. 15 non-conformità relative al persistente stato di ammaloramento della pavimentazione e intimato al Concessionario di adottare urgentemente ogni necessaria misura e/o
provvedimento atti a garantire idonee condizioni per la sicurezza della circolazione autostradale ivi contemplandosi l'eventuale interdizione, anche parziale, al transito.
  Il 3 luglio scorso il MIT ha svolto una visita di verifica di ottemperanza alle predette non-conformità, che tuttavia non erano state risolte, né alcuna misura segnaletica e/o di interdizione era stata adottata. Pertanto il successivo giorno 15 è stato intimato ancora una volta al concessionario di mettere immediatamente in atto idonei provvedimenti a tutela della sicurezza della circolazione.
  Quanto poi al progetto della barriera provvisoria, questo è stato approvato da ANAS nel 2012 per un importo pari a circa 654.000 euro e realizzato nel 2014; ad oggi la barriera non è ancora utilizzabile per il mancato appalto dei relativi impianti di esazione.
  L'importo per la sua costruzione era inserito nelle somme a disposizione del progetto per i lavori di realizzazione degli impianti di esazione pedaggi dei Lotti 3, 4 e 5 – lotti relativi alla costruzione dell'autostrada da Cassibile a Rosolini – approvato da ANAS nel 2009. Ad oggi, non risulta che il CAS abbia richiesto rimborso per detto investimento.
  Tutto quanto esposto è stato oggetto di contestazione e diffida da parte del MIT sia in termini di non conformità che di ritardi nella realizzazione degli investimenti.
  Da ultimo, con il Programma di manutenzione straordinaria relativo all'anno 2019, trasmesso al MIT il 18 giugno scorso, il CAS ha previsto un intervento denominato Lavori di smontaggio e messa in sicurezza della Barriera di Cassibile per un importo pari a 274.500 euro, a valere su fondi propri. Ai fini convenzionali, il MIT è in attesa che il Consorzio, confermando l'istanza volta ad eliminare il manufatto, trasmetta gli atti e la documentazione progettuale che tenga conto in particolare della continuità della circolazione stradale.
  Concludo assicurando che le problematiche segnalate, così come tutta l'attività del CAS, continueranno ad essere oggetto di attento monitoraggio da parte del Ministero, affinché il Concessionario ottemperi agli obblighi derivanti dalla concessione, atteso che ove perdurasse lo stato di inadempimento saranno messe in atto tutte le misure convenzionalmente contemplate.