III Commissione
Affari esteri e comunitari
Affari esteri e comunitari (III)
Commissione III (Affari esteri)
Comm. III
Comunicazione della Commissione al Consiglio europeo, al Parlamento europeo e al Consiglio «Un ruolo più incisivo a livello mondiale: un processo decisionale più efficiente per la politica estera e di sicurezza comune dell'UE» (COM(2018)647) (Seguito dell'esame istruttorio, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, e rinvio) ... 88
Comunicazione congiunta al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio UE-Cina – Una prospettiva strategica (Join 2019/5 final) (Seguito dell'esame istruttorio, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, e conclusione) ... 89
ALLEGATO (Proposta di documento finale del Relatore) ... 91
COMITATO PERMANENTE SULLA POLITICA ESTERA E LE RELAZIONI ESTERNE DELL'UNIONE EUROPEA
ATTI DELL'UNIONE EUROPEA
Mercoledì 17 luglio 2019. — Presidenza del presidente Andrea ORSINI.
La seduta comincia alle 13.55.
Comunicazione della Commissione al Consiglio europeo, al Parlamento europeo e al Consiglio «Un ruolo più incisivo a livello mondiale: un processo decisionale più efficiente per la politica estera e di sicurezza comune dell'UE».
(COM(2018)647).
(Seguito dell'esame istruttorio, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, e rinvio).
Il Comitato prosegue l'esame istruttorio del provvedimento in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 maggio scorso.
Andrea ORSINI, presidente e relatore, ricorda che nella precedente seduta si è convenuto di procedere ad un ciclo di audizioni informali, opportunamente da svolgere in congiunta con la XIV Commissione, che non ha ancora espresso il proprio parere di competenza. Evidenzia che non sono nel frattempo pervenute specifiche segnalazioni da parte dei gruppi.
Segnala, altresì, che la tematica oggetto della Comunicazione è stata menzionata anche dalla neo eletta Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, in continuità con il presidente uscente Juncker. Sottolinea che, al di là di ogni valutazione politica sull'esito dell'elezione, questa circostanza rafforza le ragioni a sostegno di una istruttoria approfondita sull'atto, che potrà comportare, secondo quanto convenuto in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, anche una missione a Berlino alla luce del lavoro che il Bundestag, in parallelo alla Camera dei deputati, sta svolgendo sulla stessa Comunicazione.
Rileva, inoltre, che anche dalla Conferenza interparlamentare sulla PESC e PSDC, che avrà luogo ad Helsinki ai primi di settembre, potranno derivare utili elementi di orientamento.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame istruttorio ad altra seduta.
Comunicazione congiunta al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio UE-Cina – Una prospettiva strategica.
(Join 2019/5 final).
(Seguito dell'esame istruttorio, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, e conclusione).
Il Comitato prosegue l'esame istruttorio del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 29 maggio scorso.
Andrea ORSINI, presidente, segnala che, in data 26 giugno scorso, la Commissione Politiche dell'UE ha espresso un parere favorevole con osservazioni sulla Comunicazione in titolo ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento.
Avverte che, a norma del comma 2 del medesimo articolo 127, il relatore Cabras ha predisposto una proposta di documento finale che sarà sottoposto alla deliberazione della Commissione (vedi allegato).
Pino CABRAS (M5S), relatore, illustrando la proposta di documento finale, evidenzia che il parere favorevole sulla Comunicazione discende dalla condivisione dei suoi tre obiettivi principali, ovvero: approfondire il dialogo per promuovere gli interessi comuni a livello mondiale; promuovere condizioni più equilibrate e reciproche che disciplinino le relazioni economiche; potenziare le politiche interne dell'Unione e rafforzare la sua base industriale al fine di preservare a lungo termine la propria prosperità, i propri valori e il proprio modello sociale.
Richiama quindi l'attenzione sulle osservazioni che corredano il parere favorevole. Quanto alla osservazione relativa al tema del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, sottolinea che si tratta di una notoria questione problematica. Sul terreno della tecnologia, evidenzia l'esigenza di scongiurare possibili gravi implicazioni in termini di sicurezza delle infrastrutture digitali critiche, attraverso l'elaborazione di una strategia comune europea mirata alla sicurezza delle reti 5G, affinché le imprese cinesi si conformino alla legislazione nazionale ed europea per quanto riguarda vita privata, protezione dei dati e cybersicurezza. Si tratta di un tema affrontato dalla Commissione anche in occasione della audizione del Sottosegretario Manlio Di Stefano nell'ambito dell'indagine conoscitiva in tema di politica commerciale. Quanto alla osservazione relativa alla necessità di rafforzare la presenza del nostro Paese nell'area balcanica, ne evidenzia la coerenza con una risoluzione di recente approvata dalla Commissione.
Segnala, infine, che misure analoghe sono previste anche nel Memorandum d'intesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica popolare cinese sulla collaborazione nell'ambito della «Via della seta economica» e dell’«Iniziativa per una via della seta marittima del 21o secolo».
Paolo FORMENTINI (Lega), ringraziando il collega Cabras, esprime apprezzamento per i contenuti della proposta di documento finale, che recepisce le preoccupazioni del suo Gruppo in materia di tutela dell'interesse nazionale, sia nell'ambito dei rapporti commerciali con la Cina sia nel settore della protezione delle infrastrutture digitali critiche.
Valentino VALENTINI (FI), associandosi ai ringraziamenti per il collega Cabras, manifesta l'assenso del suo gruppo sulla proposta di documento finale formulata dal relatore, che recepisce nelle osservazioni tutti i temi sensibili del rapporto con la Cina. Sottolinea, altresì, l'esigenza di operare, tanto sul piano bilaterale quanto in ambito UE, per la promozione di rapporti commerciali con la Cina che tutelino le nostre esportazioni, sulla base di condizioni più equilibrate e reciproche, e in generale di elevare la politica commerciale europea a cornice strategica di riferimento per il nostro rapporto con Pechino.
Andrea ORSINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame istruttorio della Comunicazione in titolo, ricordando che la deliberazione sul documento finale sarà rimessa alla Commissione in base alle determinazioni assunte dall'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
La seduta termina alle 14.10.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.15 alle 14.30.
AVVERTENZA
Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:
SEDE REFERENTE
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione in materia di istruzione, università e ricerca scientifica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dello Stato del Qatar, fatto a Roma il 16 aprile 2012.
C. 1640 Governo.
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo italiano e il Governo di Singapore di cooperazione scientifica e tecnologica, fatto a Roma il 23 maggio 2016.
C. 1641 Governo.
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di coproduzione cinematografica ed audiovisiva tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Bulgaria, con Allegato, fatto a Roma il 25 maggio 2015.
C. 1770 Governo.
ALLEGATO
Comunicazione congiunta al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio UE-Cina – Una prospettiva strategica (Join 2019/5 final).
PROPOSTA DI DOCUMENTO FINALE DEL RELATORE
La III Commissione,
esaminata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, la Comunicazione congiunta al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio «UE-Cina – Una prospettiva strategica» (Join 2019/5), presentata congiuntamente dalla Commissione europea e dall'Alta Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza;
premesso che:
la relazione illustra le prospettive delle relazioni tra l'UE e la Cina, che dovrebbero svilupparsi, dal punto di vista europeo, intorno a tre obiettivi principali: approfondire il dialogo per promuovere gli interessi comuni a livello mondiale; promuovere condizioni più equilibrate e reciproche che disciplinino le relazioni economiche; potenziare le politiche interne dell'Unione e rafforzare la sua base industriale al fine di preservare a lungo termine la propria prosperità, i propri valori e il proprio modello sociale;
il Consiglio europeo del 21 e 22 marzo 2019 ha proceduto ad uno scambio di opinioni sulle relazioni generali con la Cina ed ha adottato delle conclusioni in materia di politica commerciale nelle quali, in particolare, chiede che sia garantita una concorrenza leale, anche utilizzando appieno gli strumenti di difesa commerciale e le norme europee in materia di appalti pubblici;
il 9 aprile 2019 si è svolto il 21o vertice UE-Cina, al termine del quale è stata adottata una dichiarazione congiunta che prevede, tra le altre cose, un accordo provvisorio sulla protezione delle indicazioni geografiche e ulteriori sinergie tra l'iniziativa cinese della «nuova via della seta» (Belt and Road Initiative) e le iniziative dell'UE per migliorare la connettività Europa-Asia;
il 26 aprile 2019 il Governo italiano ha siglato con le autorità cinesi, nel quadro del Partenariato Strategico Globale bilaterale istituito 15 anni orsono, diciannove intese istituzionali e dieci accordi commerciali;
evidenziato che:
l'Unione europea è il principale partner commerciale della Cina, mentre la Cina è il secondo partner commerciale per l'Unione europea, dopo gli Stati Uniti. In particolare, nel 2018 l'UE ha esportato merci in Cina per circa 210 miliardi di euro ed ha importato merci dalla Cina per circa 395 miliardi di euro, con un disavanzo commerciale pari a circa 185 miliardi di euro;
nel 2017 il flusso di investimenti diretti cinesi nell'UE è calato di circa il 17 per cento rispetto al 2016 ed essi risultano concentrati per quasi il 60 per cento in Francia, Germania e Regno Unito, mentre l'Europa del sud risulta avere una quota residuale;
un ulteriore aggravamento della crisi commerciale in atto tra Cina e Stati Uniti potrebbe determinare, secondo stime autorevoli, una contrazione del PIL del 2,5 per cento per la Cina e dell'1,5 per cento per l'Europa e per il Giappone, con gravi contraccolpi sull'attività economica globale, che potrebbe contrarsi dell'1,7 per cento;
l'interscambio tra Italia e Cina, che nel 2018 ha sfiorato i 44 miliardi di euro, registra un costante aumento del disavanzo commerciale a nostro sfavore, pari a 17,6 miliardi nel 2018;
la Cina ha avviato nel 2012 una iniziativa denominata «16+1» volta ad intensificare ed espandere la cooperazione con 11 Stati membri dell'UE e 5 Paesi balcanici – Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Macedonia del Nord, Montenegro, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia – per sviluppare progetti infrastrutturali su vasta scala e rafforzare la cooperazione economica e commerciale;
valutata la risoluzione approvata dal Parlamento europeo il 12 marzo 2019 sulle minacce per la sicurezza connesse all'aumento della presenza tecnologica cinese nell'Unione;
preso atto del parere espresso dalla XIV Commissione Politiche dell'Unione europea il 26 giugno 2019,
esprime una
VALUTAZIONE FAVOREVOLE
con le seguenti osservazioni:
a) nell'ottica di ridurre lo squilibrio della nostra bilancia commerciale negli scambi con la Cina, occorre intensificare gli sforzi volti alla rimozione delle barriere tariffarie e non tariffarie, al fine di semplificare l'accesso al mercato dei nostri prodotti, in particolare agroalimentari, al mercato cinese;
b) allo scopo di assicurare il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, carattere prioritario assume il rafforzamento delle norme internazionali volte a limitare l'incidenza dei sussidi industriali e a combattere le pratiche della cessione forzata di tecnologia;
c) sempre nel settore tecnologico, per scongiurare le possibili gravi implicazioni in termini di sicurezza delle infrastrutture digitali critiche, occorre lavorare in sede UE per l'elaborazione di una strategia comune mirata alla sicurezza delle reti 5G, affinché eventuali imprese cinesi che forniscono apparecchiature o servizi si conformino alla legislazione nazionale ed europea per quanto riguarda vita privata, protezione dei dati e cybersicurezza;
d) nel quadro degli impegni internazionali connessi con l'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, occorre promuovere un partenariato con la Cina basato sui princìpi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030, anche la fine di ridurre le forme di concorrenza sleale che derivano dalla inosservanza, da parte cinese, dei vincoli in tema di emissioni di carbonio;
e) sostenere in ogni sede di confronto con la Cina, europea e bilaterale, il rispetto dei diritti umani, civili, politici e sociali, con particolare riferimento alla tutela delle minoranze e al rispetto dei diritti dei lavoratori;
f) nell'ambito dell'iniziativa denominata «16+1», tenuto conto degli interessi italiani nella regione e della necessità di promuovere la sicurezza e la stabilità dell'Europa e del Mediterraneo, promuovere i progetti infrastrutturali che contribuiscono a rafforzare la presenza e l'influenza del nostro Paese nell'area balcanica;
g) avviare la riflessione sul rafforzamento del nuovo quadro europeo per il controllo sugli investimenti esteri diretti, definito dal Regolamento (UE) 2019/452, affinché tutti gli Stati membri si dotino della capacità di bloccare le acquisizioni predatorie.