VIII Commissione
Ambiente, territorio e lavori pubblici
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
Commissione VIII (Ambiente)
Comm. VIII
Audizioni, nell'ambito dell'esame in sede referente delle proposte di legge C. 907 Muroni, C. 1276 Rizzetto e C. 1939 Governo recante Disposizioni concernenti l'impiego di unità da pesca per la raccolta dei rifiuti solidi dispersi in mare e per la tutela dell'ambiente marino, di rappresentanti della Federazione nazionale delle imprese di pesca (Federpesca), dell'Associazione Nazionale dei Servizi Ecologici Portuali ed Unione nazionale imprese per la tutela dell'ambiente marino (ANSEP-UNITAM), dell'Associazione imprese servizi ambientali (Fise-Assoambiente), della Federazione lavoratori dell'agroindustria (FLAI-CGIL), della Federazione agricola alimentare ambientale industriale italiana (FAI-CISL), di UILA-PESCA e dell'Alleanza Cooperative Italiane – Settore pesca (ACI) ... 63
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto. Atto n. 92 (Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio) ... 64
ALLEGATO 1 (Proposta di parere della Relatrice) ... 66
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nella regione Piemonte. Atto n. 91 (Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio) ... 65
ALLEGATO 2 (Proposta di parere della Relatrice) ... 68
AUDIZIONI INFORMALI
Martedì 16 luglio 2019.
Audizioni, nell'ambito dell'esame in sede referente delle proposte di legge C. 907 Muroni, C. 1276 Rizzetto e C. 1939 Governo recante Disposizioni concernenti l'impiego di unità da pesca per la raccolta dei rifiuti solidi dispersi in mare e per la tutela dell'ambiente marino, di rappresentanti della Federazione nazionale delle imprese di pesca (Federpesca), dell'Associazione Nazionale dei Servizi Ecologici Portuali ed Unione nazionale imprese per la tutela dell'ambiente marino (ANSEP-UNITAM), dell'Associazione imprese servizi ambientali (Fise-Assoambiente), della Federazione lavoratori dell'agroindustria (FLAI-CGIL), della Federazione agricola alimentare ambientale industriale italiana (FAI-CISL), di UILA-PESCA e dell'Alleanza Cooperative Italiane – Settore pesca (ACI).
Le audizioni si sono svolte dalle 12.40 alle 14.15.
La seduta, sospesa alle 14.15, è ripresa alle 14.35.
Le audizioni si sono svolte dalle 14.35 alle 14.50.
ATTI DEL GOVERNO
Martedì 16 luglio 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture ed i trasporti, Michele Dell'Orco.
La seduta comincia alle 14.15.
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.
Atto n. 92.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in titolo, rinviato da ultimo nella seduta del 10 luglio scorso.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'esame dei due atti del Governo all'ordine del giorno della Commissione, svolto fin d'ora in forma congiunta, proseguirà separatamente, dovendo la Commissione esprimere un parere su ciascuno di essi.
Elena LUCCHINI (Lega), relatrice, illustra la proposta di parere all'atto n. 92 (vedi allegato 1).
Il sottosegretario Michele DELL'ORCO, nel condividere la proposta di parere della relatrice, evidenzia come in essa via sia una sollecitazione a non interrompere il processo di revisione della rete stradale nazionale che il Governo accoglie pienamente. Desidera al riguardo informare la commissione che non è mai cessato il rapporto di proficua interlocuzione con gli enti locali – anche quelli appartenenti a regioni già oggetto del precedente provvedimento – per valutare ogni loro proposta e accoglierla in futuri decreti.
Chiara BRAGA (PD) chiede alla presidenza di valutare la possibilità di rinviare la votazione sul parere alla seduta del 17 luglio, al fine di poter avanzare alcune ipotesi di integrazione della proposta della relatrice.
Piergiorgio CORTELAZZO (FI) si associa alla richiesta della collega Braga, ritenendo proficuo poter approfondire la proposta di parere. Ad esempio, si chiede se l'osservazione riguardante alcune tratte stradali dell'Emilia Romagna derivi da una specifica richiesta dei territori interessati. Ribadisce inoltre la necessità di porre la massima attenzione ad un provvedimento che, in evidente controtendenza rispetto alle aspettative delle regioni settentrionali, procede a rinazionalizzare la gran parte delle arterie stradali, sottraendole alla gestione degli enti locali.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, acquisito l'orientamento della relatrice e del rappresentante del Governo, ritiene di poter accogliere la richiesta dei colleghi delle opposizioni, fissando quindi la votazione dei pareri sui due atti governativi che figurano all'ordine del giorno della Commissione per la seduta antimeridiana di mercoledì 17 luglio.
Chiara BRAGA (PD), ringraziando la presidenza e la relatrice per la disponibilità manifestata, espone alcune possibili integrazioni alla proposta di parere relative ad alcune tratte lombarde.
Si riferisce, in primo luogo alla strada n. 617 «Bronese», di cui l'atto in esame dispone che passino alla competenza ANAS 11 km, lasciando fuori da tale gestione solo due chilometri, che invece avrebbe senso trasferire integralmente all'Anas. In secondo luogo, richiama la strada n. 10 «Padana Inferiore» che passa all'ANAS, ad esclusione di un breve tratto in provincia di Pavia. Altra richiesta riguarda l'inserimento nell'atto della strada provinciale 35 «Milano-Meda» compreso tra Nova Milanese e l'innesto con la tratta B2 di Pedemontana ricadente nel territorio comunale di Cesano Maderno, in maniera tale da permettere alla stessa la gestione unitaria della rete stradale che dalle tangenziali Milanesi porta fino alla Provincia di Como. Infine, analoga richiesta riguarda la strada provinciale n. 49, nel tratto che insiste in provincia di Mantova fino al casello autostradale A22 di Pegognaga.
Per tali arterie stradali invita quindi la relatrice a valutare se proporne l'inserimento nella tabella allegata allo schema di decreto, riferita alla riclassificazione della rete stradale lombarda.
Il sottosegretario Michele DELL'ORCO ribadisce che il Ministero ha inteso venire incontro alle richieste che gli enti locali hanno avanzato, per il tramite delle regioni di riferimento. Anche in ragione delle loro difficoltà finanziarie a proseguire nella gestione della rete stradale. Analogo atteggiamento sarà conservato per ogni esigenza futura che sarà manifestata dagli enti locali, auspicabilmente dopo aver svolto un confronto al loro interno. In tal senso, la stessa decisione di adottare uno schema di decreto riferito esclusivamente al Piemonte trova giustificazione nella scelta governativa di attendere che si concludesse positivamente il confronto tra la Regione Piemonte e gli enti locali infraregionali.
Piergiorgio CORTELAZZO (FI) rimarca l'importanza di accompagnare questo passaggio di ricentralizzazione della rete stradale, assegnando adeguate risorse all'ANAS. Ciò per evitare che il nuovo gestore nazionale si trovi nelle stesse condizioni delle province che, loro malgrado, hanno dovuto dismettere la gestione delle loro tratte stradali essendo prive di strumenti finanziari. Tale nuova condizione rende però necessario, a questo punto, comprendere anche quali siano gli obiettivi delle risorse ad esse assegnate dalla legge di bilancio per il 2019, stante la sostanziale deresponsabilizzazione di questi enti.
Gian Mario FRAGOMELI (PD), ricollegandosi alle proposte espresse dalla collega Braga, segnala anche altri snodi stradali per i quali risultano esservi specifiche richieste degli enti locali. Si riferisce, in particolare, alla possibilità di inserire tra le strade provinciali da trasferire ad ANAS, anche la strada provinciale n. 60 «Monzese» in maniera tale da permettere ad ANAS la gestione unitaria di tutta la tratta che dalle tangenziali milanesi porta fino alla Provincia di Lecco.
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, nessuno altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani, da svolgere in orario antimeridiano.
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nella regione Piemonte.
Atto n. 91.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in titolo, rinviato da ultimo nella seduta del 10 luglio scorso.
Elena LUCCHINI (Lega), relatrice, illustra la proposta di parere all'atto n. 91 (vedi allegato 2).
Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, richiamate le decisioni assunte sull'ordine dei lavori con riguardo al precedente punto all'ordine del giorno della Commissione, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani, da svolgere in orario antimeridiano.
La seduta termina alle 14.35.
ALLEGATO 1
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto. Atto n. 92.
PROPOSTA DI PARERE DELLA RELATRICE
La VIII Commissione,
esaminato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto (atto n. 92);
ricordato che l'atto in esame, unitamente all'analogo schema riferito alla sola regione Piemonte (atto 91) completano un processo di revisione della rete autostradale e stradale nazionale avviato nella scorsa legislatura e concretizzatosi – con riguardo alle altre regioni italiane a statuto ordinario (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria) nel DPCM 20 febbraio 2018;
ricordato che la prescritta intesa in sede di Conferenza unificata è stata acquisita il 15 novembre 2018;
valutata la necessità di procedere ad una centralizzazione della gestione del patrimonio infrastrutturale mediante la riclassificazione di numerose arterie stradali di valenza nazionale che interessa la rete stradale della Emilia Romagna per 644,9 chilometri (mentre sono declassificati 49 chilometri), della Lombardia per 1.075,6 chilometri, della Toscana per 39,8 chilometri e del Veneto per 725,2 chilometri (a fronte della declassificazione di 50,9 chilometri);
rilevata l'opportunità di verificare se sussistano le condizioni, d'intesa con la Regione e previa interlocuzione con gli enti locali interessati, di integrare le tabelle A e 1a, concernenti l'individuazione della rete stradale di interesse nazionale relativa alla Regione Emilia Romagna, con la S.P. n. 8 – Santagatese per km 19,5 e la S.P. n. 28 – Fanante per km 4,5 nel territorio della provincia di Rimini;
segnalata la necessità di operare una correzione formale al comma 5, che si riferisce impropriamente ad «imprecisioni nei» dati, mentre dovrebbe utilizzare l'espressione «rettifiche ai»;
richiamata l'attenzione sul fatto che l'articolo 2 dello schema effettua un rinvio normativo all'articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 ottobre 2000, il quale, nella sua formulazione letterale, riguarda il procedimento inverso a quello realizzato nel provvedimento in esame, poiché concerne il trasferimento agli enti territoriali delle risorse strumentali e organizzative, al fine di consentire a questi ultimi l'accesso ai dati e alla documentazione che originariamente era tenuta dall'Anas o dal Ministero delle infrastrutture;
evidenziato che la dubbia portata normativa dell'articolo 2 si riverbera anche sulla formulazione dell'articolo 3, in quanto subordina l'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati all'adozione «del provvedimento di cui all'articolo 2», mentre l'articolo 2 non fa menzione ad alcun provvedimento;
rappresentata l'esigenza di precisare, all'articolo 4, la locuzione «data del decreto» al fine di definire il riferimento temporale a partire dal quale resta di competenza della stazione appaltante l'ultimazione dei lavori per i quali sia stato pubblicato il bando di gara,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
con le seguenti osservazioni:
valuti il Governo l'opportunità, d'intesa con la Regione e previa interlocuzione con gli enti locali interessati, di integrare le tabelle A e 1a, concernenti l'individuazione della rete stradale di interesse nazionale relativa alla Regione Emilia Romagna, con la S.P. n. 8 – Santagatese per km 19,5 e la S.P. n. 28 – Fanante per km 4,5 nel territorio della provincia di Rimini;
si abbia cura di riformulare il comma 5 dell'articolo 1, sostituendo le parole: «Eventuali imprecisioni nei» con le seguenti: «Eventuali rettifiche ai», conformemente a quanto previsto dalla corrispondente disposizione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 febbraio 2018, recante «Revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria»;
all'articolo 2 si verifichi la congruità del rinvio all'articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 ottobre 2000, considerato che esso concerne l'accesso di regioni ed enti locali ai dati contenuti negli albi e nei registri la cui tenuta è di competenza dell'Anas o del Ministero dei lavori pubblici;
si verifichi la necessità di sostituire l'articolo 3 – che subordina l'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati all'adozione di un provvedimento del quale l'articolo 2 non fa tuttavia menzione – con il seguente: «L'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati è subordinata alla redazione e sottoscrizione dei verbali di consegna previsti dall'articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 febbraio 2000»;
all'articolo 4, si chiarisca se le parole «alla data del presente provvedimento» debbano essere riferite alla data di entrata in vigore del provvedimento o alla data di pubblicazione dello stesso;
valuti infine il Governo l'opportunità, in prosecuzione del processo di revisione della rete stradale nazionale, di dar corso alle ulteriori richieste degli enti locali e delle Regioni riferite alle strade esistenti o in corso di realizzazione, anche con riferimento al territorio delle Regioni interessate dal precedente DPCM del 20 febbraio 2018, come, ad esempio, la «pedemontana Marche Abruzzo», per la quale si raccomanda l'assunzione di ogni utile iniziativa di propria competenza per il suo completamento.
ALLEGATO 2
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nella regione Piemonte. Atto n. 91.
PROPOSTA DI PARERE DELLA RELATRICE
La VIII Commissione,
esaminato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nella regione Piemonte (atto n. 91);
ricordato che l'atto in esame, unitamente all'analogo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri riferito alle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto (atto Governo n. 92) integra un processo di revisione della rete autostradale e stradale nazionale avviato già nella scorsa legislatura e concretizzatosi – con riguardo alle altre regioni italiane a statuto ordinario (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria) – nel DPCM 20 febbraio 2018;
ricordato che, per la sola regione Piemonte, la prescritta intesa in sede di Conferenza unificata è stata acquisita il 22 novembre 2018;
valutata la necessità di procedere ad una centralizzazione della gestione del patrimonio infrastrutturale mediante la riclassificazione di numerose arterie stradali di valenza nazionale che, per quanto concerne la regione Piemonte, è pari a l. 000,6 chilometri, a fronte della declassificazione di soli 8,9 chilometri;
segnalata la necessità di operare una correzione formale al comma 5, che si riferisce impropriamente ad «imprecisioni nei» dati, mentre dovrebbe utilizzare l'espressione «rettifiche ai»;
richiamata l'attenzione sul fatto che l'articolo 2 dello schema effettua un rinvio normativo all'articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 ottobre 2000, il quale, nella sua formulazione letterale, riguarda il procedimento inverso a quello realizzato nel provvedimento in esame, poiché concerne il trasferimento agli enti territoriali delle risorse strumentali e organizzative, al fine di consentire a questi ultimi l'accesso ai dati e alla documentazione che originariamente era tenuta dall'Anas o dal Ministero delle infrastrutture;
evidenziato che la dubbia portata normativa dell'articolo 2 si riverbera anche sulla formulazione dell'articolo 3, in quanto subordina l'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati all'adozione «del provvedimento di cui all'articolo 2», mentre l'articolo 2 non fa menzione ad alcun provvedimento;
rappresentata l'esigenza di precisare, all'articolo 4, la locuzione «data del decreto» al fine di definire il riferimento temporale a partire dal quale resta di competenza della stazione appaltante l'ultimazione dei lavori per i quali sia stato pubblicato il bando di gara,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
con le seguenti osservazioni:
si abbia cura di riformulare il comma 5 dell'articolo 1, sostituendo le parole: «Eventuali imprecisioni nei» con le seguenti: «Eventuali rettifiche ai», conformemente a quanto previsto dalla corrispondente disposizione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 febbraio 2018, recante «Revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria»;
all'articolo 2 si verifichi la congruità del rinvio all'articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 ottobre 2000, considerato che esso concerne l'accesso di regioni ed enti locali ai dati contenuti negli albi e nei registri la cui tenuta è di competenza dell'Anas o del Ministero dei lavori pubblici;
si verifichi la necessità di sostituire l'articolo 3 – che subordina l'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati all'adozione di un provvedimento del quale l'articolo 2 non fa tuttavia menzione – con il seguente: «L'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati è subordinata alla redazione e sottoscrizione dei verbali di consegna previsti dall'articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 febbraio 2000»;
all'articolo 4, si chiarisca se le parole «alla data del presente provvedimento» debbano essere riferite alla data di entrata in vigore del provvedimento o alla data di pubblicazione dello stesso;
valuti infine il Governo l'opportunità, in prosecuzione del processo di revisione della rete stradale nazionale, di dar corso alle ulteriori richieste degli enti locali e delle Regioni riferite alle strade esistenti o in corso di realizzazione, anche con riferimento al territorio delle Regioni interessate dal precedente DPCM del 20 febbraio 2018, come, ad esempio, la «pedemontana Marche Abruzzo», per la quale si raccomanda l'assunzione di ogni utile iniziativa di propria competenza per il suo completamento.