XI Commissione
Lavoro pubblico e privato
Lavoro pubblico e privato (XI)
Commissione XI (Lavoro)
Comm. XI
Audizioni nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1266 Speranza, recante modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e altre disposizioni concernenti la vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro e la determinazione dei premi per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Audizione di rappresentanti dell'Alleanza delle cooperative italiane ... 124
Audizione di rappresentanti di ASSOIMPRESE ... 125
Audizione del professor Giuseppe Santoro-Passarelli, presidente della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 707 Polverini, recante norme in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro, nonché delega al Governo per l'introduzione di disposizioni sulla collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, in attuazione dell'articolo 46 della Costituzione, e C. 788 Gribaudo, recante norme sull'accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati ... 125
Variazioni nella composizione della Commissione ... 125
Proposta di nomina del signor Franco Bettoni a presidente dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL). Nomina n. 24 (Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) ... 125
5-00670 Carnevali: Iniziative urgenti per l'attuazione del Reddito di Inclusione, con particolare riferimento al piano regionale per la lotta alla povertà della Regione Lombardia ... 127
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 129
5-02020 Rizzetto: Procedure di selezione del fornitore di software per l'incrocio dei dati su domanda e offerta di lavoro da parte dell'Agenzia per le politiche attive del lavoro (ANPAL) ... 127
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 132
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 3 luglio 2019.
Audizioni nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1266 Speranza, recante modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e altre disposizioni concernenti la vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro e la determinazione dei premi per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Audizione di rappresentanti dell'Alleanza delle cooperative italiane.
L'audizione informale è stata svolta dalle 9.45 alle 10.10.
Audizione di rappresentanti di ASSOIMPRESE.
L'audizione informale è stata svolta dalle 10.10 alle 10.35.
AUDIZIONI INFORMALI
Mercoledì 3 luglio 2019.
Audizione del professor Giuseppe Santoro-Passarelli, presidente della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 707 Polverini, recante norme in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro, nonché delega al Governo per l'introduzione di disposizioni sulla collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, in attuazione dell'articolo 46 della Costituzione, e C. 788 Gribaudo, recante norme sull'accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati.
L'audizione informale è stata svolta dalle 10.40 alle 10.55.
ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 3 luglio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.
La seduta comincia alle 15.05.
Variazioni nella composizione della Commissione.
Andrea GIACCONE, presidente, comunica che sono entrate a fare parte della Commissione le deputate Valentina Barzotti e Virginia Villani, alle quali formula, a nome della Commissione, i migliori auguri di buon lavoro.
Proposta di nomina del signor Franco Bettoni a presidente dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
Nomina n. 24.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).
La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno.
Andrea GIACCONE, presidente, avverte che la Commissione procederà all'esame della proposta di nomina del signor Franco Bettoni a presidente dell'INAIL, ai fini dell'espressione del parere di competenza.
Dà quindi la parola all'onorevole Lorenzoni per lo svolgimento della relazione.
Eva LORENZONI (Lega), relatrice, con riferimento alla proposta di nomina del Governo all'esame della Commissione, ricorda preliminarmente che, come si legge nel suo sito istituzionale, l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) è un ente pubblico non economico che gestisce l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, i cui obiettivi sono la riduzione del fenomeno infortunistico, l'assicurazione dei lavoratori che svolgono attività a rischio, il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro e la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo di metodologie di controllo e di verifica in materia di prevenzione e sicurezza. Inoltre, allo scopo di contribuire a ridurre il fenomeno infortunistico, l'INAIL realizza iniziative di monitoraggio continuo dell'andamento dell'occupazione e degli infortuni; di indirizzo, formazione e consulenza in materia di prevenzione rivolte alle piccole e medie imprese e agli organi di controllo; di finanziamento alle imprese che investono in sicurezza; di ricerca finalizzata alla prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro.
L'Istituto è compreso tra gli enti pubblici dell'area previdenziale, disciplinati dal decreto legislativo n. 479 del 1994, ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero dell'economia e delle finanze nonché del Ministero della salute. A tale ultimo riguardo, ricordo che l'articolo 7 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, al fine di assicurare la piena integrazione delle funzioni assicurative e di ricerca connesse alla materia della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro e il coordinamento stabile delle attività in materia, ottimizzando le risorse ed evitando duplicazioni di attività, ha previsto la soppressione dell'IPSEMA e dell'ISPESL, stabilendo che le relative funzioni fossero attribuite all'INAIL, sotto la vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero della salute.
Con riferimento all'assetto organizzativo, anche l'INAIL è stato coinvolto nel processo di razionalizzazione previsto per gli enti pubblici dal decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, in base al quale sono state concentrate nella figura del Presidente le funzioni facenti capo fino a quel momento al Presidente e al Consiglio di amministrazione, conseguentemente soppresso, configurando quindi un organo monocratico al vertice dell'Istituto. Come già ricordato in occasione della recente nomina del professor Tridico alla presidenza dell'INPS, il tema della governance degli istituti previdenziali è stato lungamente dibattuto nel corso della XVII legislatura, dal momento che il modello monocratico non veniva ritenuto idoneo a garantire il migliore esercizio delle molteplici funzioni attribuite ai grandi istituti di previdenza. Ricorda che la Commissione era giunta a elaborare una proposta di testo unificato, i cui principi di fondo sono stati ripresi, in questa legislatura, dalle proposte di legge C. 479 Carla Cantone e C. 1158 Murelli, attualmente in corso di esame. Per permettere al legislatore di giungere alla sintesi delle diverse posizioni, senza sacrificare l'operatività degli istituti, il Governo, con l'articolo 25 del decreto-legge n. 4 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 26 del 2019, ha previsto la reintroduzione, quali organi degli istituti, del vice presidente e del consiglio di amministrazione e ha, conseguentemente, modificato i poteri del presidente, attribuendogli la rappresentanza legale dell'Istituto, il potere di convocare e presiedere il consiglio di amministrazione, nonché la facoltà di assistere alle sedute del consiglio di indirizzo e vigilanza.
Segnala, infine, che rimane confermata la procedura disciplinata dalla normativa vigente, che rinvia alla legge n. 14 del 1978, disponendo l'acquisizione del parere delle competenti Commissioni parlamentari sulle nomine di enti pubblici, e alla procedura di cui all'articolo 3 della legge n. 400 del 1988. In particolare, la nomina avviene con decreto del Presidente della Repubblica, emanato su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.
Venendo al merito della proposta di nomina, rileva che Franco Bettoni è chiamato a ricoprire il ruolo finora esercitato dal professor Massimo De Felice, il cui primo mandato è iniziato con la nomina di cui al decreto del Presidente della Repubblica 12 maggio 2012, confermato, per un ulteriore quadriennio, con il decreto del Presidente della Repubblica 15 novembre 2016. Come risulta dal curriculum vitae allegato alla proposta di nomina, Franco Bettoni può vantare una lunga esperienza nel campo della tutela della disabilità come conseguenza di attività lavorativa, avendo ricoperto, dal dicembre 2008 al maggio 2019, la carica di presidente dell'Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (ANMIL). Contestualmente, ha guidato, come presidente nazionale, dal dicembre 2014 al marzo 2019, la Federazione tra le associazioni nazionali di tutela dei disabili (FAND), di cui è stato anche vicepresidente nazionale vicario, dal marzo 2019 al maggio del medesimo anno. Risulta essere addentro anche alle competenze propriamente dell'INAIL, essendo stato, dal febbraio 2008 al novembre 2017, membro del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Istituto. Ha ricoperto, inoltre, numerose cariche amministrative locali, sia a livello provinciale sia a livello regionale.
Conclusivamente, ritiene che, alla luce della notevole esperienza maturata da Franco Bettoni, vi siano le condizioni per esprimere un giudizio positivo sulla nomina proposta. Si riserva, comunque, di formulare una proposta di parere anche alla luce degli elementi che saranno acquisiti nel corso dell'audizione informale, che mi risulta essere stata già richiesta, di Franco Bettoni, come peraltro già avvenuto per la nomina del presidente dell'ANPAL e dell'INPS.
Antonio VISCOMI (PD) interviene per formalizzare la richiesta del gruppo Partito Democratico che la Commissione proceda all'audizione di Franco Bettoni, conformemente alla prassi seguita in occasione delle nomine dei presidenti dell'ANPAL e dell'INPS.
Andrea GIACCONE, presidente, preannuncia l'intenzione di proporre, nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, prevista al termine delle sedute odierne, di prevedere l'audizione di Franco Bettoni nel corso della prossima settimana. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.15.
INTERROGAZIONI
Mercoledì 3 luglio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Cominardi.
La seduta comincia alle 15.35.
5-00670 Carnevali: Iniziative urgenti per l'attuazione del Reddito di Inclusione, con particolare riferimento al piano regionale per la lotta alla povertà della Regione Lombardia.
Il sottosegretario Claudio COMINARDI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Elena CARNEVALI (PD), pur ringraziando il sottosegretario, non si ritiene assolutamente soddisfatta della risposta, resa ben nove mesi dopo la presentazione dell'interrogazione, la quale, riguardando il Reddito di Inclusione, non sembrerebbe più di attualità, se non fosse che il rappresentante del Governo ha fornito alcuni spunti interessanti, che si riferiscono all'applicazione delle disposizioni sul Reddito di Cittadinanza. In primo luogo, a fronte del dato fornito sul numero delle domande presentate, sottolinea che, ad oggi, gli enti locali non sono a conoscenza né del numero di beneficiari del RdC, né dell'ammontare del beneficio goduto dai singoli. Ricorda, quindi, che su tale problema ha da poco presentato una specifica interrogazione al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, cui spera di ricevere una risposta più sollecita. In secondo luogo, rileva che, con l'istituzione del RdC, il legislatore ha posto sui comuni tutto il peso della politica dell'inclusione e del contrasto alla povertà estrema, in precedenza condiviso tra i diversi livelli di governo e gli enti del Terzo settore, in quanto il ReI, strumento sicuramente migliorabile, ma non certo da superare completamente, si basava sulla collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti.
5-02020 Rizzetto: Procedure di selezione del fornitore di software per l'incrocio dei dati su domanda e offerta di lavoro da parte dell'Agenzia per le politiche attive del lavoro (ANPAL).
Il sottosegretario Claudio COMINARDI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Walter RIZZETTO (FdI), pur ringraziando il sottosegretario, ritiene di non avere ricevuto risposta alla sua interrogazione, la quale non era volta a sapere a che punto sia il potenziamento dei Centri per l'impiego, ma, piuttosto, quali iniziative il Governo intenda assumere per l'acquisizione del software necessario all'incrocio dei dati su domanda e offerta di lavoro da parte dell'ANPAL e, in particolare, se intenda procedere all'indizione di una gara pubblica. L'annunciata intenzione di coinvolgere Invitalia S.p.A. gli appare poco condivisibile, dal momento che, non solo tale società ha compiti che non appaiono riconducibili all'individuazione del software per l'ANPAL, ma essa è controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze e non dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, cui, al contrario, fa capo l'ANPAL. Preannuncia, infine, la presentazione di una specifica interrogazione sul tema.
Andrea GIACCONE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 15.55.
ALLEGATO 1
5-00670 Carnevali: Iniziative urgenti per l'attuazione del Reddito di Inclusione, con particolare riferimento al piano regionale per la lotta alla povertà della Regione Lombardia.
TESTO DELLA RISPOSTA
Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in oggetto, col quale si chiedono informazioni circa l'approvazione del Piano per la lotta alla povertà della Regione Lombardia e, più in generale, chiarimenti circa gli intendimenti del Governo in merito alle politiche di contrasto alla povertà, rappresento quanto segue.
Per quanto concerne la presentazione del Piano regionale per la lotta alla povertà, la Regione Lombardia ha provveduto ad inviare lo stesso al Ministero del lavoro e delle politiche sociali lo scorso 15 ottobre.
Dall'analisi della Commissione di valutazione, riunitasi il giorno successivo, il citato piano regionale è risultato coerente con il Piano nazionale degli interventi e servizi sociali di contrasto alla povertà ed idoneo, quindi, ai sensi dell'articolo 4, comma 7 del decreto interministeriale del 18 maggio 2018, a dar luogo al trasferimento delle risorse di cui all'articolo 3, comma 2, lettere a) e b) (Quota servizi e Quota povertà estrema) del decreto medesimo.
Occorre ricordare che la Quota servizi del Fondo povertà riguarda le somme assegnate agli ambiti territoriali di ciascuna regione per il rafforzamento degli interventi e dei servizi sociali dedicati all'attuazione del REI.
Queste somme, che sono state trasferite a tutte le regioni, ad eccezione della Valle d'Aosta di cui si aspettano le integrazioni al piano regionale, ammontano per la sola Regione Lombardia a circa 32 milioni di euro.
La Quota povertà estrema riguarda, invece, le somme assegnate per interventi e servizi in favore di persone in condizione di povertà estrema e senza dimora.
Anche queste somme sono state trasferite a tutte le Regioni e, per la Regione Lombardia tale quota, al netto di quella spettante alla città metropolitana di Milano, ammonta ad euro un milione e mezzo.
Preciso, inoltre, che per quanto riguarda la quota destinata direttamente ai Comuni capoluogo di città metropolitane, sono giunte al Ministero del lavoro le programmazioni di Torino, Firenze e Palermo a cui le Regioni avevano delegato la programmazione, e della città di Bologna la cui programmazione è stata trasmessa dalla Regione Emilia Romagna.
Le programmazioni in questione sono state ritenute coerenti con il Piano Nazionale degli interventi e servizi di contrasto alla povertà, nonché con le linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia in esso richiamate e sono state ritenute idonee, pertanto, al trasferimento delle risorse.
I pagamenti anche di questa parte della quota povertà estrema sono stati già effettuati, mentre mancano ancora agli atti le programmazioni e i trasferimenti alle città di Genova, Milano, Napoli e Roma.
Per quanto riguarda le iniziative adottate in collaborazione con le Regioni, al fine di garantire l'attuazione del REI e di assicurare un'efficace lotta contro la povertà, il decreto legislativo 147/2017 ha previsto l'istituzione del Comitato per la lotta alla povertà, quale organismo tecnico di confronto permanente tra i diversi livelli di governo per l'attuazione ed il monitoraggio del REI e fulcro della condivisione di esperienze, metodi e strumenti di lavoro.
Al fine di armonizzarne l'attuazione su tutto il territorio nazionale della misura e di facilitare la costruzione sul territorio nazionale di percorsi uniformi di contrasto alla povertà, il Comitato ha prodotto e approvato le linee guida e gli strumenti per l'analisi preliminare, il quadro di analisi e la definizione del progetto personalizzato ai fini del REI, sulle quali è stata anche espressa l'intesa tra il Governo, le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano e gli Enti locali in sede di Conferenza unificata del 6 settembre 2018.
Oltre alle risorse assegnate attraverso i Piani regionali degli interventi e servizi sociali di contrasto alla povertà, ai territori è stata attribuita parte delle risorse della programmazione FSE 2014-2020, per sostenere l'attuazione della misura di contrasto alla povertà, in particolare attraverso l'Avviso 3/2016 del PON Inclusione che ha destinato ai territori un importo complessivo di circa 490 milioni di euro e che è in fase di piena attuazione.
Inoltre, il Ministero ha avviato collaborazioni con diversi soggetti, in particolare ha istituito una partnership istituzionale di alto rango con la Banca Mondiale. Questa, nell'ambito dell'assistenza fornita all'amministrazione per assicurare una omogenea attuazione sui territori del REI, ha avviato task force macroregionali che hanno il compito di affiancare il Ministero nel supportare le Regioni per la realizzazione delle misure previste dal REI e garantire un accompagnamento nella fase di definizione ed attuazione dei Piani regionali.
Infine, in data 22 novembre sono state diffuse le Linee Guida per l'impiego e la rendicontazione della «Quota servizi del Fondo Povertà» – annualità 2018, destinata al finanziamento dei servizi per l'accesso al REI, per la valutazione multidimensionale finalizzata ad identificare i bisogni del nucleo familiare e per i sostegni da individuare nel progetto personalizzato del REI di cui all'articolo 7, comma 1, del decreto legislativo n. 147 del 15 settembre 2017.
Per quanto concerne il rischio di sospensione dell'assegno erogato dall'INPS qualora i beneficiari del Rei non riescano a sottoscrivere un progetto personalizzato entro la scadenza dei sei mesi dalla prima erogazione dell'assegno, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in collaborazione con l'INPS, ha segnalato alle Regioni gli ambiti territoriali che presentavano qualche criticità nell'attuazione del REI, rendendosi disponibile, su richiesta dell'Ambito e d'intesa con la Regione, ad offrire supporto all'Ambito con interventi di tutoraggio.
Per quanto concerne i beneficiari della misura, da quanto emerge dai dati dell'Osservatorio REI dell'INPS, nel periodo gennaio 2018-marzo 2019 sono stati erogati benefici economici a 506 mila nuclei familiari, coinvolgendo un totale di 1,4 milione di persone.
Come noto, questo Esecutivo ha voluto rafforzare la strategia di contrasto alla povertà e all'emarginazione sociale introducendo, con il decreto-legge 28 gennaio 2019, l'innovativo istituto del Reddito di cittadinanza, che garantisce non solo un effettivo contributo di sostegno al reddito, bensì un percorso formativo utile per facilitare la ricerca di nuova occupazione.
In base al nuovo quadro normativo, dunque, è stato previsto che, a decorrere dal 1o marzo 2019, il Reddito di inclusione non può essere più richiesto, facendo salvi coloro ai quali il Reddito di inclusione sia stato riconosciuto in data anteriore al mese di aprile 2019, per i quali il beneficio continua ad essere erogato per la durata inizialmente prevista e con le stesse modalità.
Al riguardo, il decreto-legge istitutivo del Reddito di cittadinanza ha modificato l'articolo 7, comma 7, del decreto legislativo numero 147 del 2017, prevedendo che gli interventi e i servizi finalizzati al contrasto alla povertà, originariamente rivolti ai beneficiari del Rei, vengono ora destinati ai beneficiari del Rdc, oltre che, con riferimento alle erogazioni ancora in corso, ai beneficiari stessi del REI.
Dunque abbiamo assicurato continuità ed un ulteriore rafforzamento alle politiche di sostegno al reddito. In questa prospettiva, gli stessi dati forniti da INPS, che quantificano in più di un milione le domande di Reddito di cittadinanza presentate al 30 aprile, ne rappresentano una prova tangibile.
ALLEGATO 2
5-02020 Rizzetto: Procedure di selezione del fornitore di software per l'incrocio dei dati su domanda e offerta di lavoro da parte dell'Agenzia per le politiche attive del lavoro (ANPAL).
TESTO DELLA RISPOSTA
Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in oggetto, voglio da subito precisare che quanto riportato nell'interrogazione, in merito alle informazioni racchiuse nelle citate inchieste giornalistiche, è destituito di ogni fondamento.
Non esiste, infatti, alcun software di proprietà del prof. Parisi bensì l'esigenza di realizzare, nel pieno rispetto delle norme vigenti, un sistema che consenta di codificare attività umane in dati, in modo da poter essere, quindi, convertiti in un servizio. Tale sistema digitale verrà creato ex novo, sulla scorta delle esigenze e delle specificità del nostro Paese, nel rispetto delle norme vigenti.
Non si tratta quindi di acquistare un prodotto ma, piuttosto, di creare un servizio.
Stiamo investendo ogni nostra energia per garantire piena attuazione al Reddito di cittadinanza, con ogni strumento di norma primaria e secondaria.
Un altro passo avanti nel progetto di costruzione del Reddito di Cittadinanza è stato fatto con l'approvazione del decreto ministeriale contenente le nuove linee guida per la definizione dei «Patti per l'inclusione sociale» grazie alle quali garantiamo il massimo supporto a tutti quegli assistenti sociali dei Comuni che dovranno a loro volta assistere i beneficiari della misura.
Come Governo siamo orgogliosi degli importanti risultati ottenuti grazie alle nostre politiche sull'occupazione, ed è per questo che riteniamo di dover portare a pieno completamento la riforma strutturale dei centri per l'impiego.
In questa prospettiva, infatti, il Ministro Di Maio ha già firmato il decreto di riparto dei fondi per il potenziamento infrastrutturale dei Centri per l'impiego, e per le 4000 assunzioni a tempo indeterminato che le Regioni sono autorizzate a effettuare tramite concorso già nel 2019, garantendo uno stanziamento di oltre 800 milioni di euro alle Regioni per ammodernare, ampliare e rendere funzionali i servizi per il lavoro.
Il Piano straordinario di potenziamento dei centri per l'impiego, nel quale crediamo profondamente, si fonda sul riconoscimento dell'importanza centrale dei servizi per l'impiego e in quest'ottica la progettazione e gestione personalizzata degli interventi costituisce un riferimento di esperienza delle politiche attive regionali da valorizzare, da integrare e da implementare anche con le metodologie e tecniche innovative che saranno adottate per il reddito di cittadinanza.