Commissioni Riunite (VII e XII)
VII (Cultura, scienza e istruzione) e XII (Affari sociali)
Commissioni Riunite (VII e XII)
Comm. riunite 0712
Schema di decreto legislativo concernente disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Atto n. 86 (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio) ... 23
ALLEGATO (Proposta di parere delle relatrici) ... 27
ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 3 luglio 2019. — Presidenza del presidente della VII Commissione, Luigi GALLO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Salvatore Giuliano.
La seduta comincia alle 14.20.
Schema di decreto legislativo concernente disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Atto n. 86.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).
Le Commissioni proseguono l'esame rinviato, da ultimo, nella seduta del 20 giugno 2019.
Luigi GALLO, presidente, ricorda che il parere deve essere espresso entro il 29 luglio 2019, ma che nella riunione congiunta degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle due Commissioni svoltasi la scorsa settimana si è concordato di cercare di concludere l'esame nella giornata di oggi, in considerazione delle ragioni di urgenza rappresentate dal Governo. Ricorda, altresì, che ieri si sono svolte le audizioni informali che erano state programmate e che il 26 giugno scorso il Presidente della Camera ha trasmesso il parere della Conferenza unificata.
Dà quindi la parola alle relatrici – deputata Frate per la VII Commissione e deputata Locatelli per la XII Commissione – per sapere se sono pronte a presentare una proposta di parere.
Alessandra LOCATELLI (Lega), relatrice per la XII Commissione, prima che la collega Frate, relatrice per la VII Commissione, proceda a illustrare la proposta di parere predisposta da entrambe, esprime l'auspicio che le Commissioni riunite possano assumere una posizione il più possibile condivisa in ragione della rilevanza di un tema che investe i diritti dei minori in condizione di particolare fragilità. Ritiene che le misure correttive recate dal provvedimento in oggetto possano rappresentare un ulteriore passo avanti per tutelare tali diritti. Invita, pertanto, i rappresentanti tutte le forze politiche a fornire il proprio contributo per un confronto sulla proposta di parere presentata.
Flora FRATE (M5S), relatrice per la VII Commissione, dopo aver dichiarato di condividere il contenuto dell'intervento della deputata Locatelli, presenta e illustra una proposta di parere con osservazioni (vedi allegato).
Elena CARNEVALI (PD) rileva che, sebbene il Governo abbia proceduto ad emanare lo schema di decreto in esame solo due giorni prima della scadenza del termine, l'intervento predisposto può rappresentare un'occasione per migliorare la disciplina relativa all'inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Evidenzia in ogni caso l'inopportunità di procedere alla votazione sulla proposta di parere nella giornata odierna, a prescindere dal giudizio sul contenuto della proposta presentata dalle relatrici.
Sottolinea preliminarmente che la forza del parere appare limitata dalla scelta di prevedere esclusivamente osservazioni, mentre sarebbe necessario che almeno i rilievi più significativi fossero redatti sotto forma di condizione. Segnala come anche il dossier predisposto dal Servizio Studi evidenzi alcune criticità del testo in discussione, che sarebbe utile segnalare nel parere delle Commissioni.
Giudica positivamente il recepimento del principio di «accomodamento», come richiesto da lungo tempo dal mondo delle associazioni, rilevando comunque l'opportunità di modificare alcune disposizioni. In particolare, ritiene che l'osservazione di cui alla lettera b), relativa alla finalità dei piani educativi individualizzati, debba essere formulata come condizione, rilevando che, al di là del rapporto fra insegnanti di sostegno e alunni con disabilità, occorre assicurare il recepimento delle esigenze degli alunni e una omogeneità degli interventi a livello territoriale. Nel valutare positivamente l'integrazione delle commissioni mediche con specialisti in pediatria o in neuropsichiatria infantile, segnala le problematiche connesse alla limitata disponibilità di tali figure sul territorio. Invita pertanto a valutare l'opportunità di prevedere la partecipazione alle commissioni anche di altri specialisti quali, ad esempio, i fisiatri. Fa presente che la previsione, recata dal testo in esame, di un'intesa in sede di Conferenza unificata, e non di Conferenza Stato-regioni, per la definizione uniforme su tutto il territorio nazionale dei profili professionali del personale destinato all'assistenza per l'autonomia implica un riassestamento di altre disposizioni del decreto legislativo n. 66 del 2017.
In relazione poi all'osservazione di cui alla lettera e), s'interroga su quale siano le modalità di reperimento delle risorse da destinare all'inserimento di un pedagogista nelle unità di valutazione multidisciplinare e dichiara di non comprendere cosa si intenda per «altro delegato del medesimo ente».
In relazione all'osservazione di cui alla lettera g), segnala il rischio che si possa scaricare sugli enti locali il costo delle misure di sostegno, osservando che difficilmente, peraltro, una previsione di questo tipo passerebbe il vaglio della Conferenza unificata. Ritiene, al riguardo, doveroso quantificare il livello orario delle prestazioni necessarie ad assicurare il soddisfacimento dei bisogni degli alunni.
In conclusione, rileva che ulteriori integrazioni della proposta di parere delle relatrici potranno essere sollecitate dalle memorie che saranno inviate dalle associazioni che non hanno potuto partecipare alla seduta di audizioni svolta nella giornata precedente.
Valentina APREA (FI) dichiara che il suo gruppo è senz'altro disponibile a votare a favore della proposta delle relatrici, ma nel presupposto che le osservazioni ivi formulate siano trasformate in condizioni, affinché il parere assuma un carattere vincolante per il Governo. Ritiene infatti che occorrano maggiore unità e una convinzione più ferma se si vuole ottenere un cambiamento nella disciplina della materia, che è assai delicata e che investe le sedi istituzionali a più livelli di governo.
Riferendosi poi al contenuto delle singole osservazioni, rileva che, a suo avviso, non è stato sufficientemente approfondita l'implicazione del passaggio – previsto dall'articolo 3, comma 2, dello schema di decreto – dal concetto di «disabilità certificata» a quello di «accertata condizione di disabilità ai fini dell'inclusione scolastica». In proposito ritiene positivo prevedere un supplemento di indagine per l'assegnazione del sostegno che superi l'automatismo attualmente previsto per chi ha una disabilità legata alla condizione di handicap e certificata in base alla legge n. 104 del 1992. Invita quindi ad una maggiore consapevolezza delle implicazioni della nuova previsione, che appare calibrare il sostegno in funzione della specifica disabilità ai fini dell'inclusione scolastica.
Chiede quindi precisazioni sull'osservazione di cui alla lettera c), dove si prendono in considerazione i bisogni educativi speciali (BES) per il ricorso a metodologie didattiche inclusive, ma nello stesso tempo si prevede l'applicazione dei benefici collegati alle misure di sostegno solo agli alunni la cui disabilità è certificata ai sensi della legge n. 104 del 1992. Rileva, infatti, che non sempre gli alunni con bisogni educativi speciali hanno una disabilità certificata.
Con riferimento all'assegnazione di specifiche funzioni agli enti locali (osservazioni di cui alle lettere d) ed e)), rileva che questi ultimi non possono assicurarne l'espletamento in assenza di una contestuale assegnazione di specifiche ed idonee risorse.
Quanto all'osservazione di cui alla lettera l), teme che la previsione ivi contenuta carichi i dirigenti scolastici di una responsabilità troppo grave, attribuendo loro il compito di chiedere, in assenza di risorse, il numero di ore di sostegno da assegnare.
Concorda invece, con riguardo all'osservazione di cui alla lettera m), sulla riduzione del numero di anni previsti per la specializzazione sul sostegno. Sostenendo il ricorso alla didattica digitale per il superamento dei limiti all'apprendimento legati a situazioni di disabilità, propone che i crediti formativi siano finalizzati all'acquisizione di competenze digitali e tecnologiche da parte dei docenti. Quindi invita a garantire la presenza di tutor alle università che offrono i corsi per la formazione dei docenti di sostegno.
Conclude preannunciando che il voto di Forza Italia sarà favorevole solo se le osservazioni saranno mutate in condizioni.
Alessandra LOCATELLI (Lega), relatrice per la XII Commissione, invita i componenti delle due commissioni riunite a far pervenire alle relatrici, per le vie brevi, eventuali proposte di modifica o integrazione della proposta di parere da loro presentata.
Flora FRATE (M5S), relatrice per la VII Commissione, dopo aver precisato di concordare sull'opportunità di giungere ad un parere largamente condiviso, invita i colleghi a considerare però anche il rischio che un prolungamento dell'esame possa rallentare l'emanazione del decreto legislativo e renderne difficile l'applicazione a partire già dal prossimo anno scolastico. Ricordando quindi che nella proposta di parere si è tenuto conto delle considerazioni emerse nel corso delle audizioni svolte, ribadisce la necessità di assicurare un iter veloce al provvedimento, al fine di renderlo applicabile sin dal mese di settembre.
Anna ASCANI (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, premette che la delicatezza dei temi toccati dal provvedimento richiede una discussione approfondita, e non consente un esame frettoloso. Si riserva, pertanto, di intervenire in una seduta successiva per evidenziare i diversi profili critici del testo, nonché alcuni errori materiali che, a suo avviso, occorre correggere. Non ritiene peraltro giustificato l'appello della relatrice Frate per un'accelerazione dell'esame del provvedimento, considerato che il ritardo deve essere imputato al Governo, che ha presentato il decreto in prossimità della scadenza prevista, e non può essere fatto ricadere sulle opposizioni, che hanno il diritto di disporre del tempo necessario per comprendere la portata dell'atto e per segnalarne gli aspetti problematici.
Evidenzia che la richiesta di tempo avanzata dall'opposizione non ha intento ostruzionistico, ma è il segno di una volontà di collaborazione per un miglioramento del testo. Dopo aver ricordato che al Senato sono ancora in corso le audizioni, mentre alla Camera le opposizioni hanno responsabilmente accettato di contenerle in una sola seduta, invita i deputati della maggioranza ad un atteggiamento verso le opposizioni più costruttivo e più trasparente.
Luigi GALLO, presidente, ricorda che nella riunione congiunta degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni VII e XII svolta la scorsa settimana era stato raggiunto un accordo per un contenimento del numero di audizioni informali da svolgere e del tempo da dedicare al provvedimento, anche in considerazione dei numerosi altri impegni delle due Commissioni. A tal fine, era stato deciso di dedicare una sola seduta, ieri, alle audizioni informali e un'altra, oggi, per l'espressione del parere.
Vito DE FILIPPO (PD) non concorda sulla ricostruzione fornita dal presidente Gallo circa le decisioni assunte in sede di ufficio di presidenza delle Commissioni riunite relativamente alle modalità di esame dello schema di decreto legislativo, ricordando che in tale sede i gruppi hanno accolto la richiesta dei presidenti di ridurre il numero delle richieste di audizione, senza però acconsentire ad una limitazione dei tempi di discussione a una sola seduta. Rileva quindi che la proposta di parere delle relatrici presenta alcune formulazioni non corrette e fa presente che sarebbe utile acquisire su di essa anche la valutazione del rappresentante del Governo. Nel ribadire come non sia ipotizzabile comprimere i tempi di discussione in una sola seduta, auspica che sia data alle opposizioni la possibilità di contribuire al necessario miglioramento della proposta di parere, osservando che, altrimenti, ogni forza politica sarà costretta a procedere autonomamente.
Paola FRASSINETTI (FdI) concorda con quanti hanno chiesto il rinvio dell'esame per un maggiore approfondimento nonché per la trasformazione delle osservazioni in condizioni.
Luigi GALLO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, concordi le relatrici, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.10.
ALLEGATO
Schema di decreto legislativo concernente disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità (Atto n. 86).
PROPOSTA DI PARERE DELLE RELATRICI
Le Commissioni riunite VII (Cultura, Scienza e Istruzione) e XII (Affari sociali)
esaminato, nelle sedute del 20 giugno, del 3 luglio 2019, lo schema di decreto legislativo concernente disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante «Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli alunni con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, della legge 13 luglio 2015, n. 107» (Atto n. 86);
tenuto conto del parere espresso dalla Conferenza unificata in data 20 giugno 2019;
tenuto conto delle audizioni informali svoltesi presso le Commissioni riunite VII e XII il 2 luglio e preso visione delle memorie scritte depositate dai soggetti auditi nel corso di tali audizioni,
esprimono
PARERE FAVOREVOLE
con le seguenti osservazioni:
valuti il Governo l'opportunità di:
a) all'articolo 3, comma 1, lettera e), con riferimento all'accordo in sede di Conferenza unificata, di cui al comma 5-bis, individuare una data entro la quale perfezionare l'accordo medesimo;
b) all'articolo 6, comma 1, lettera a) sostituire il numero 4) con il seguente: «4) la lettera d) è sostituita dalla seguente: d) esplicita le modalità di sostegno didattico, compresa la proposta del numero di ore di sostegno alla classe, le modalità di verifica, i criteri di valutazione, gli interventi di inclusione svolti dal personale docente nell'ambito della classe e in progetti specifici, la valutazione in relazione alla programmazione individualizzata, nonché gli interventi di assistenza igienica e di base, svolti dal personale ausiliario nell'ambito del plesso scolastico e la proposta delle risorse professionali da destinare all'assistenza, all'autonomia e alla comunicazione, secondo le modalità attuative e gli standard qualitativi previsti dall'accordo di cui al comma 5-bis del precedente articolo 3.»;
c) integrare, all'articolo 1 del decreto legislativo n. 66 del 2017, la definizione di inclusione scolastica quale cifra fondamentale della scuola italiana con riferimento alla particolarità di ogni alunno con bisogni educativi speciali e a metodologie didattiche inclusive per ogni alunno, fermo restando che le disposizioni del decreto legislativo, compresi i benefici collegati alle misure di sostegno, si applicano esclusivamente ai bambini, agli alunni e agli studenti certificati ai sensi della legge n. 104 del 1992;
d) fare riferimento, dove la norma disponga l'assegnazione di risorse di competenza degli Enti Territoriali, all'accordo di cui all'articolo 3, comma 1, lettera e), dello schema in esame, al fine di garantire in ogni momento decisionale uniformità delle prestazioni sul territorio nazionale;
e) assegnare all'Ente locale la possibilità di integrare l'Unità di Valutazione Multidisciplinare anche con un pedagogista o altro delegato del medesimo Ente, purché in possesso di specifiche professionalità, al fine di assicurare la presenza di personale idoneo alla presa di decisioni soprattutto ai fini della redazione del Progetto Individuale;
f) integrare l'articolo 5, comma 6, del decreto legislativo n. 66 del 2017, con una disposizione che preveda la revisione delle Linee Guida, in quanto trattasi di documento di natura tecnica da sottoporsi a verifica, preferibilmente su base triennale, anche per l'evolversi delle conoscenze scientifiche in materia;
g) introdurre, in analogia con quanto accade per la proposta delle misure di sostegno, che è avanzata da parte del dirigente scolastico all'Ufficio scolastico regionale, il principio che sia il medesimo dirigente scolastico ad avanzare ai competenti Enti locali la proposta relativa alle misure di sostegno diverse da quello didattico, precisando che tale proposta abbia natura «complessiva»;
h) prevedere che, per la definizione dell'utilizzazione delle risorse complessive destinate all'istituto scolastico per l'assistenza di competenza degli Enti locali, nei Gruppi di Lavoro per l'Inclusione (GLI) sia presente un rappresentante dell'Ente locale competente, secondo quanto previsto dall'accordo di cui al citato articolo 3, comma 1, lettera e) dello schema in esame;
i) precisare che il supporto degli operatori sanitari all'interno del GLO abbia natura «necessaria»;
l) integrare, nella procedura per l'assegnazione delle ore di sostegno, che la richiesta dei posti da parte del dirigente scolastico sia inviata anche sulla base dei Piani educativi individualizzati (PEI) di ciascun alunno con disabilità della scuola;
m) precisare che l'acquisizione dei 60 CFU ai fini dell'accesso ai corsi di specializzazione per il sostegno può avvenire con percorsi in parte integrati nel corso di laurea in scienze della formazione primaria (24-30 CFU) e in parte in modalità integrative supplementari (36-30 CFU).